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Cosa fare e vedere a Vietri sul Mare

Visitando Vietri sul Mare si intuisce immediatamente che la ceramica è parte integrante della città. Tutta la storia della città è raccontata dalle ceramiche disseminate lungo le viuzze.

Passeggiando per il centro storico si trova la bellissima Villa comunale che ricorda un po’ Parc Guell a Barcellona. I passamano e le vie che conducono alla villa sono tutte decorate con pezzi di ceramica colorati e il panorama è davvero mozzafiato.

In via Scialli, sotto una scalinata, c’è la Ruota dei Trovatelli del secolo XIX. Si tratta di uno sportello girevole dove potevano essere abbandonati i neonati in modo anonimo e al tempo stesso sicuro per la vita del nascituro.

Tra le cose da vedere vi sono sicuramente il Museo Provinciale della Ceramica posto all’interno della meravigliosa Villa Guariglia e la Chiesa di San Giovanni Battista, eretta nel XVII secolo in stile tardo-rinascimentale napoletano, la cui cupola è realizzata in maiolica colorata.

Piuttosto interessante il Palazzo della Ceramica Solimene, realizzato dall’architetto Paolo Soleri sul modello del celebre Museo Guggenheim di New York; si tratta di un imponente costruzione caratterizzata da altissimi torrioni e dalla facciata interamente ricoperta da piastrelle.

Acquistando oggetti di ceramica è bene sapere che la ceramica originale di Vietri è protetta da una legge (la n.188/90) che ne conserva e ne tutela i cicli produttivi. L’Ente Ceramica Vietrese rilascia ai produttori di ceramica il certificato di MADE IN VIETRI.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Vietri sul Mare

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Cosa fare e vedere a Conca dei Marini

Il Borgo di Conca dei Marini, seppur molto piccolo offre molte attrattive: scorci di impareggiabile bellezza naturale e chiese antichissime.

Dalla Chiesa di San Giovanni Battista si gode un panorama mozzafiato. La chiesa, in stile barocco, nasce sulle rovine di un tempio pagano.

Il convento di Santa Rosa è un monastero domenicano situato su un promontorio a picco sul mare. Qui è stato inventato il dolce Santa Rosa, la classica sfogliata napoletana ripiena di squisita crema.

Ogni anno, il giorno 30 Agosto (il giorno in cui si festeggiava Santa Rosa) le suore dispensavano questo dolce a tutte le famiglie del paese.

Avvolta da folta vegetazione, Capo di Conca è una singolare roccia a picco sul mare. Un suggestivo sentiero conduce alla Torre Saracena ed il panorama è uno dei più belli della costiera amalfitana.

Oltre a Capo Conca, altra bellezza naturale è la Grotta dello Smeraldo, una cavità profonda più di 30 metri. Sul fondale marino è adagiato, e si può ammirare, un presepe in ceramica bianca depositato dai subacquei.

Per chi ama fare trekking, numerosi e suggestivi sentieri consentono piacevoli escursioni. Tra questi il sentiero di Punta San Lazzaro e quello dei pipistrelli.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Conca dei Marini

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Dove dormire a Sorrento

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Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Sorrento

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Dove dormire a Pimonte

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Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Pimonte

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Cosa mangiare a Pimonte

Pimonte è uno di quei comuni dove ogni prodotto è frutto di un lavoro artigianale ottenuto seguendo le più antiche tradizioni che si tramandano di padre in figlio. La cittadina è uno di quei comuni dove si mangia tanto e bene.

Naturalmente, tra i Monti Lattari, ciò che predominano sono i formaggi come la provola di Don Vincenzo, un formaggio a pasta filata, ottenuto dalla lavorazione di latte vaccino e sottoposto a lunga stagionatura (minimo 9 mesi). Formaggio dal gusto deciso, è ottimo da solo,  ma accompagnato da miele di castagno  e vino Gragnano, è puro godimento per le papille gustative.

Oltre alla provola di Don Vincenzo, merita una menzione la caciotta dei Monti Lattari (detta “Caciotta Nostrana”) ottenuta da latte fresco di capra napoletana, cagliato e lavorato a mano.

Per la particolare geomorfologia del territorio a Pimonte è sviluppata soprattutto  la coltura di un tipo di ciliegia detta “Cerasa do’ mostro”.  Si tratta di una ciliegia di pezzatura grossa, di forma tondeggiante, di colore rosso scuro, dalla polpa soda e succosa. A rischio di estinzione è la “primitiva del Faito, ossia la castagna di Monte Faito.

Ruolo di rilievo assume la produzione di uva destinata alla vinificazione del famoso vino DOC “Penisola Sorrentina”. Pimonte vanta aziende vinicole note in tutta Italia e all’estero.

Quella di Pimonte è un’uva che gode del beneficio di un particolare microclima che può contare sullo scudo del Monte Faito e sul benefico apporto della brezza marina proveniente dal Golfo.

E infine, ma non per ordine d’importanza, l’olio di Pimonte che riprende la produzione dell’olio caratteristico della Penisola Sorrentina, ma si presenta più denso e corposo.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Pimonte

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Pimonte

Pimonte è un comune di poco più di 6.000 abitanti. Il paese è situato lungo la via che dall’Agro Stabiese conduce alla Costiera amalfitana.

Delimitato dai Monti Lattari e dal Monte Pendolo, il nome del comune che sorge a 490 metri di altezza dal livello del mare deriva dal latino “Apud Montes” che significa “presso i monti”.

COME ARRIVARE A PIMONTE

In auto: Uscita Autostradale A3/E45 Castellammare di panerai mens 47 mm luminor submersible pam00389 Stabia; poi seguire le indicazioni per la costiera amalfitana ed immettersi sulla Statale 366 in direzione Pimonte-Agerola.

In treno: Da Napoli via Circumvesuviana, linea Napoli-Sorrento e poi scendere alla stazione di Castellammare di Stabia – autobus direzione Pimonte-Agerola

In aereo: Aeroporto di Capodichino e poi autobus Curreri Viaggi o Taxi o Bus per Stazione ferroviaria di Napoli Centrale e poi Circumvesuviana fino a Castellammare di Stabia – autobus direzione Pimonte-Agerola

 

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Pimonte

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Sant’Agnello

Sant’Agnello è un comune di poco più di 9.000 abitanti. È un piccolo centro della Penisola Sorrentina compreso tra i comuni di Piano di Sorrento e Sorrento. Pur avendo un’estensione territoriale piuttosto limitata (appena 4 Km), collocato su di kv rolex day date 36mm mens 118208 gold tone president bracelet oyster bracelet una terrazza tufacea che si affaccia sul Golfo di Napoli, offre panorami di ineguagliabile bellezza.

Come arrivare a Sant’Agnello

In auto: Sant’Agnello si raggiunge da Napoli seguendo l’Autostrada A3 Napoli-Salerno, casello di Castellammare di Stabia, Strada Statale 145 Sorrentina in direzione Sorrento.

In treno: Si giunge in città con la zf rolex day date rolex calibre 2836 2813 mens 118206 0041 automatic silver tone Circumvesuviana – linea Napoli–Sorrento, stazione di Sant’Agnello

 

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Sant’Agnello

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Cosa fare e vedere a Pimonte

Pimonte presenta una ricca potenzialità paesaggistica. Si tratta di un’area collinare e montana ricca di sentieri. Tra queste vie naturalistiche è possibile trovare le antiche mulattiere che conducono in zone di suggestivo fascino paesaggistico e di grande interesse storico, come la cresta del Monte Pendolo (Belvedere).

La vegetazione è lussureggiante: castagni, ontani, faggeti. Luogo di grande suggestione è la Valle Lavatoio che si trova in località Franche di Pimonte, dove la presenza di antichi lavatoi testimonia le arcaiche tradizioni locali e popolari.

I Due promontori:

  • Monte Pendolo (618 m sul livello del mare): L’altura viene riconosciuta anche come Monte Croce ed è meta molto gettonata da escursionisti e visitatori. Il Belvedere del Monte Pendolo consente di visitare i ruderi di un convento.

 

  • Monte Coppola rappresenta la porta dei Monti Lattari e attraverso i sentieri si può raggiungere la meravigliosa Reggia di Quisisana di Castellammare di Stabia ed i Giardini del Re.

 

 

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Le spiagge di Sorrento

Sorrento e Massa Lubrense hanno tante spiagge, anche se piccole e talune difficili da raggiungere, ma che consentono di attraversare sentieri naturalistici e paesaggistici mozzafiato. Le spiagge di Sorrento si trovano presso la cittadina, mentre quelle di Massa Lubrense sono sparse su un territorio molto vasto e tortuoso, ma affascinante allo stesso tempo, caratterizzato da 17 frazioni non tutte bagnate dal mare.

Le spiagge

La spiaggia di Marina Piccola a Sorrento: Vicino al porto di Sorrento c’è una spiaggia di sabbia vulcanica, caratterizzata da una coloritura di colore nero. Questa spiaggia è in parte libera e in parte a gestione privata. Le spiagge private hanno palafitte con piattaforme su cui prendere il sole e tratti di spiaggia. Tutte hanno dei punti ristoro per piccoli snack o per consumare interi pasti.

Per arrivare alla spiaggia di Marina Piccola, è possibile, dalla villa comunale di Sorrento, giungere in spiaggia con un ascensore a pagamento o in alternativa  a piedi dalle scale che scendono da ,Piazza Tasso la piazza centrale di Sorrento.

La spiaggia di Marina Grande a Sorrento: A marina Grande di Sorrento si ritrova un borgo di pescatori e diversi ristoranti in cui poter degustare piatti tipici della zona. Qui è presente una piccola spiaggia di sabbia vulcanica.

Per giungere alla spiaggia di Marina Grande di Sorrento è possibile farlo a piedi da Piazza Vittoria o in alternativa con l’autobus.

I bagni della Regina Giovanna: La Regina Giovanna è la spiaggia di Sorrento che si trova a Capo di Sorrento, un promontorio sul mare che si trova lungo la costiera sorrentina al confine tra Sorrento e Massa Lubrense.

Alla spiaggia si accede a piedi attraverso una stradina che si dirama dalla Statale Sorrentina. Tra le rovine romane della Villa di Pollio Felice  vi è una scaletta che conduce verso il mare a cui si giunge attraverso un arco. La spiaggia è facile da raggiungere ed  è molto ombreggiata.

Alla Regina Giovanna ci si arriva in autobus da Sorrento, con fermata a Capo di Sorrento, in auto, in scooter (c’è un parcheggio o strisce blu in zona) o a piedi, intraprendendo una passeggiata di 3 km lungo la splendida costiera sorrentina.

In questo luogo, la Regina Giovanna amava farsi il bagno in una sorta di piscina naturale di mare. Vi è la presenza di scogli, ciò rendono la discesa in mare e la risalta non molto agevole.

La Solara: Nelle vicinanze, c’è la Solara, un’area che permette l’accesso al mare attraverso un lido privato o in alternativa vi è una vasta area di scogli piatti su cui poter sostare.

 

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Cosa mangiare a Sorrento

Sorrento offre una gastronomia ricca e variegata, legata al poliedrico territorio della costiera sorrentina. Piatti tipici, ingredienti e sapori della cucina di Sorrento, sono un’attrattiva importante per i tanti turisti che accorrono nella penisola sorrentina.

Le specialità:

Il limone di Sorrento: è un prodotto tipico della costiera sorrentina famoso in tutto il mondo.Si trova  in molte ricette della penisola sorrentina.

Il limone di Sorrento può essere mangiato anche da solo, per gli appassionati del genere, in quanto è più dolce del limone classico. Con l’agrume sorrentino  si realizza il famigerato limoncello, liquore esportato in ogni angolo del globo ed imitato fortemente, ma senza eguali.

L’agrume viene anche utilizzato per cucinare “La delizia al limone di Sorrento“,  un dolce a base di pan si spagna con crema al limone e ricoperto di morbida glassa al limone.

Le noci di Sorrento: sono una varietà di noci tipica del territorio ed hanno la caratteristica di avere il guscio di colore chiaro  sottile e poco ruvido.

Le noci di Sorrento sono molto dolci con il gheriglio bianco crema, bello grande e croccante, anche se tenero alla masticazione. E’ una varietà che nasce a Sorrento ma che oggi si trova in tutta la Campania. Le noci sorrentine vengono utilizzate per un liquore molto diffuso in Penisola Sorrentina e in Campania, il Nocillo, un liquore scuro e ricco di aromi erbacei a base, ovviamente, di mallo di noci.

L’olio d’oliva di Sorrento: L’olio della Costiera Sorrentina, prodotto dagli ulivi di Sorrento e di Massa Lubrense, è oggi inserito tra i prodotti DOP della Regione Campania. L’olio di Sorrento è corposo e la sua consistenza permette di essere utilizzato in cucina per le ricette classiche. Per apprezzarlo a pieno bisogna assaggiarlo a crudo su pane o per condire i pomodori di Sorrento.

I pomodori di Sorrento: famosi per la forma grossa sono tra i preferiti per la preparazione di insalate fresche in estate, ma anche per la preparazione dei un piatto chiamato “insalata caprese”, un’insalata di pomodori di Sorrento tagliati a fette serviti con mozzarella di Agerola, tagliata a fetta o nella forma intrecciata tipica del territorio.

Gnocchi alla Sorrentina: Un piatto tipico della zona è un primo, ed è tra i più famosi ed apprezzati ad ogni età.  Gli Gnocchi alla Sorrentina, o una variante prevede le Penne alla Sorrentina, è un primo piatto realizzato con sugo alla sorrentina, basilico e olio di Sorrento.

In sostanza, c’è l’imbarazzo della scelta quando si vuole mangiare a Sorrento.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Sorrento

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Cosa fare e vedere a Sorrento

Nei pressi di Sorrento possiamo visitare il Museo Correale di Terranova, il Museo Bottega della Tarsia Lignea ed il Museo Georges Vallet chiamato Villa Fondi.

Sono altresì da visitare la Cattedrale di Sorrento dedicata ai SS. Filippo e Giacomo e risalente al XV secolo, il Chiostro e la Chiesa di San Francesco la cui costruzione risale al VIII secolo. Degne di nota sono anche la Basilica di S. Antonino, la Chiesa del Carmine e la Chiesa dei Servi di Maria sede della Congregazione dei Servi di Maria e risalente al XVIII secolo.

Sorrento non è solo architettura, per gli amanti del trekking, è anche una meta di passeggiata in posti incantevoli come l’Oasi in città Sant’Agnello in cui si possono ammirare 70 specie arboree diverse.

Nella penisola Sorrentina, invece, ci sono ben 22 percorsi per un totale di 110 km in cui si possono ammirare antichi casali, punti panoramici, limoneti, uliveti e querceti.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Sorrento

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Sorrento

Sorrento è un comune di circa 15000 abitanti sito nella Costiera Amalfitana, dista da Napoli 46 km e si trova a 45 metri di altezza sul livello del mare. L’entroterra è ricco di vegetazione, clima tipicamente mediterraneo con inverni miti.

Il nome della città deriva dal latino “Surrentum” e potrebbe essere una derivazione della parola greca “Syrrenton” cioè “confluisco”, ciò potrebbe essere in rolex gmt master 116718 ln 78208 de los hombres 40mm tono dorado reloj riferimento alle acque che confluiscono dall’entroterra proprio nella cittadina.

La fondazione dell’abitato di Sorrento risale al 420 a.C. ad opera degli Etruschi che regnarono pure in quel lembo di terra italica.

Dopo il regno degli Etruschi alcuni cenni storici vedono la città v9 rolex datejust mens 116200blso rolex calibre 2836 2813 blue dial automatic sotto il dominio romano. Celebre fu l’insurrezione degli Italici  domata successivamente  da Ottaviano.

In epoca medioevale ricordiamo le lotte contro la Repubblica Marinara di Amalfi christian louboutin 748724 1 casual shoes for women e contro Salerno ed i Saraceni, indi ci fu l’avvento dei Normanni. Nel 1558 la città fu presa d’assedio dai Turchi.

Come arrivare a Sorrento

In auto: Uscita Autostradale A3/E45 Castellammare di Stabia e proseguire per Sorrento sulla Statale Sorrentina

In treno: Da Napoli via Circumvesuviana, linea Napoli-Sorrento

In aereo: Aeroporto di Capodichino e poi autobus Curreri Viaggi, Taxi o Bus per Stazione ferroviaria di Napoli Centrale e poi Circumvesuviana

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Le spiagge di Sant’Agnello

La spiaggia di Sant’Agnello si chiama “La Marinella” ed è dotata sia di stabilimenti balneari attrezzati che di un’area libera.

Le acque non molto profonde, e l’area gioco rendono le sue spiagge il posto ideale per famiglie con bambini.

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Cosa mangiare a Sant’Agnello

Come per tutti i comuni della penisola sorrentina, anche Sant’Agnello è rinomato per la produzione di agrumi ed olio di oliva. Gli agrumi e l’olio della Penisola Sorrentina hanno un gusto particolare, dovuto alla composizione dei terreni di coltura di natura vulcanica, data la vicinanza del Vesuvio. Squisite le marmellate di limoni ovali IGP e di arance.

Ottime anche le birre di produzione artigianale. Da non perdere le alici ‘mbuttunate ripiene di un composto fatto con pane, olio, uovo, pepe, sale, mozzarella e provolone, fritte e passate in un sugo preparato pomodorini, olio e aglio.

 

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Sant’Agnello

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Cosa fare e vedere a Sant’Agnello

Sant’Agnello, pur essendo un comune piccolissimo, offre tantissimi monumenti e luoghi d’interesse.

Monumenti di Sant’Agnello

Chiesa dei Santi Prisco ed Agnello – La chiesa in stile barocco domina l’omonima piazza.

Chiesa dei Frati Cappuccini – Sullo splendido panorama del Golfo di Napoli sono situati il convento e la Chiesa dei Frati Cappuccini. E’una delle chiese più piccole di Sant’Agnello, ma grazie alla sua bellezza è una delle mete preferite dagli sposi per la celebrazione del rito del matrimonio.

Chiesa di San Giuseppe . In stile romanico, è sormontata da una statua di Cristo (opera dello scultore Galli di Lucca), da un bassorilievo sulla porta d’ingresso, raffigurante San Giuseppe tra gli Angeli e da due statue ai lati della stessa, raffiguranti San Pietro e Paolo.

Piazzetta Marinella è da sempre una delle mete preferite dai turisti per la splendida veduta sul Golfo di Napoli che essa offre. Lussuose abitazioni a picco sul mare riempiono quest’angolo cittadino. Tra esse Villa Crawford, Villa Nicolini, nonché lo storico Hotel Cocumella (1777).

Le ville

Villa Crawford è una meravigliosa abitazione appartenuta allo scrittore americano Francis Marion Crawford. Crawford era un appassionato navigatore ed era solito spostarsi a bordo del suo veliero, per cui la villa è dotata di una discesa per accedere al porticciolo d’attracco.

Villa Nicolini  fu edificata nel 1920. Giovanni Nicolini era uno scultore palermitano, che dopo essersi sposato, si trasferì nella penisola sorrentina.

Grand Hotel Cocumella è una delle strutture alberghiere più antiche. Negli anni l’albergo ha potuto vantare la presenza di illustri ospiti, come Goethe, Andersen, Gioacchino Murat, il Duca di Wellingon, Moravia, Rita Levi-Montalcini ed il regista Mario Monicelli.

 

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Le spiagge di Vico Equense

Una delle spiagge più belle di Vico Equense è sicuramente quella dello Scrajo, sede anche di un centro termale di sorgenti naturali di acqua sulfurea.

Interessante la spiaggia del Pezzolo che ospita i resti di una villa romana.

Molto comoda invece quella del Bikini, un complesso turistico spesso utilizzato per eventi e ricevimenti sulla spiaggia.

Una frazione di Vico Equense, la cui spiaggia è particolarmente affollata di turisti, è Seiano. Da Seiano si può raggiungere Marina di Aequa, caratteristico e suggestivo borgo di pescatori.

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Cosa mangiare a Vico Equense

Vico Equense offre ai suoi visitatori la possibilità di mangiare alcuni prodotti tipici del luogo e chiaramente della tradizione. Il più conosciuto è sicuramente il Provolone del Monaco DOP, un formaggio semiduro a pasta filata, stagionato, realizzato con il latte dei bovini che pascolano i Monti Lattari (di cui Vico Equense con il Monte Faito ne fa parte).

Il Provolone del Monaco si chiama così perché i casari di Vico Equanse che arrivavano a Napoli per vendere le proprie delizie, per coprirsi dal freddo usavano  un mantello di tella, molto simile al saio, ed i napoletani iniziarono a chiamare monaci i casari che arrivavano dalla costiera ed il loro provolone, appunto, il “Provolone del Monaco”.  Il provolone è molto buono e si presenta con una colorazione giallognola all’esterno e dal sapore dolce e butirroso, ma con un leggero e piacevole gusto piccante.

Oltre al provolone, Vico Equanse è rinomata anche per il Riavulillo, che tradotto dal napoletano significa “piccolo diavolo”. Il “Riavulillo” in realtà è un formaggio tipico di Vico Equense di forma simile al caciocavallo, ma di piccola dimensione, e con al centro, un cuore piccante fatto di olive nere e peperoncino. Il “riavulillo” si può mangiare fresco o alla brace.

Vico Equense ha, inoltre, un’antica tradizione di fornai, che con il tempo hanno inventato un tipo di pizza cd. “vicana”, ossia leggermente più crunch, un po’ più croccante rispetto alla tipica pizza che si realizza nella città di Napoli, che è più morbida. La pizza di Vico Equanse è molto apprezzata, e la cittadina vanta il brevetto dal 1960 della “pizza a metro”, realizzata da “Pizza A Metro Da Gigino L’Università della Pizza”.

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Cosa fare e vedere a Vico Equense

A Vico Equense la prima cosa da visitare è la bellissima Chiesa della Santissima Annunziata risalente al XIV secolo, è ubicata a strapiombo sul mare. Dalla terrazza antistante la chiesa si gode un panorama straordinario.

Nelle immediate vicinanze sorge il Castello Giusso, una bellissima struttura edificata sul finire del 1200 ed ampliata nel XVI secolo.

Vico Equense è anche la capitale del cinema della costiera sorrentina.

Ogni anno, nel periodo compreso tra la fine di Luglio e l’inizio di Agosto, si svolge un’importantissima kermesse cinematografica che coinvolge l’intera cittadina: il Social World Film Festival.

Nel Piazzale Giancarlo Siani  è possibile ammirare “The Wall of Fame”, il muro con le firme di tantissimi celebri attori e registi: Giancarlo Giannini, Maria Grazia Cucinotta, Carlo Croccolo, Isabella Ragonese, Abel Ferrara e tanti altri.

Per gli appassionati di snorkeling è possibile visitare al largo della Spiaggia Bikini, al confine tra Castellammare di Stabia e Vico Equense, il Banco di Santa Croce,  una “zona di tutela biologica” dal 1993, costituita da cinque grandi pinnacoli rocciosi . Le pareti del Banco di Santa Croce sono più o meno scoscese, a seconda dei diversi versanti, e raggiungono la profondità di circa 50 m. Dopo i primi 7-8 m di profondità marina, lo spettacolo che si presenta agli occhi degli appassionati del genere è di una bellezza disarmante.

Il Monte Faito, accessibile via Funivia da Castellammare, ma attualmente con auto e bus solo da Vico Equanse, è un monte ricco di sentieri e di itinerari capaci di collegare tutti i Monti Lattari. I sentieri conducono l’appassionato luoghi come Positano, Amalfi e le vette del Monte Faito (Santuario di San Miche Arcangelo o il Molare, punto più alto a 1.444 mt slm).

Vico Equense è anche territorio di processioni religiose. Tra queste spiccano la processione delle Pacchianelle, che si svolge per il centro cittadino il giorno dell’Epifania, il 6 gennaio di ogni anno.  Si tratta di un presepe itinerante, composto da oltre trecento persone, che portano i doni a Gesù bambino. L’evento è ricco di  prodotti tipici locali, inoltre i  pescatori  prendono parte al corteo scalzi. Altra attrattiva della scena sono i re magi a cavallo e l’interpretazione dal vivo della Sacra Famiglia.

Si ricorda anche il presepe di San Salvatore, sempre nel periodo Natalizio. Invece il Venerdì Santo, come in ogni centro della Costiera Sorrentina, è organizzata, ogni tre anni dalla confraternita Morte ed Orazione di Seiano una processione con oltre trecentocinquanta figuranti, coperti da cappuccio rosso o vestiti con abiti d’epoca. I protagonisti sono: Giuda, Ponzio Pilato, Caifa ed altri personaggi storici della Passione di Cristo.

In nome dei prodotti tipici del territorio, sono organizzate sagre per il Provolone del Monaco e per il Riavulillo: quest’ultima si tiene ad Arola nella prima decade di agosto.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Vico Equense

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Vico Equense

Percorrendo la Statale Sorrentina, provenendo da Castellammare di Stabia, la prima cittadina che si incontra è Vico Equense, elegante stazione di soggiorno balneare. La natura è stata generosa con la cittadina regalandole mare, monti e scorci di ineguagliabile bellezza.

Vico Equense è ricca di tradizioni religiose con processioni in ogni periodo dell’anno, di prodotti tipici locali, come Provolone del Monaco, Riavulillo e Pizza a Metro, oltre a itinerari naturalisti e paesaggistici incantevoli.

Come arrivare a Vico Equense

In auto: Uscita Autostradale A3/E45 Castellammare di Stabia e proseguire per Sorrento sulla Statale Sorrentina

In treno: Da Napoli via Circumvesuviana, linea Napoli-Sorrento e poi scendere alla stazione di Vico Equense

In aereo: Aeroporto di Capodichino e poi autobus Curreri Viaggi, Taxi o Bus per Stazione ferroviaria di Napoli Centrale e poi Circumvesuviana

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Vico Equense

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Meta di Sorrento

Meta sorge a 111 metri sul livello del mare e si estende per una superficie di circa 2,5 km².

Il territorio comprende sia zone bagnate dal mare, con i suoi 800 metri di litorale, sia zone montuose, comprendenti la frazione di Alberi e parte dei Monti Camaldoli. Il suo nome, verosimilmente, prende origine dalla posizione geografica, in quanto il comune è situato al termine della Penisola Sorrentina.

Pur essendo un piccolo comune, offre diversi luoghi d’interesse, da edifici e monumenti da visitare, a scorci pittoreschi e un’atmosfera d’altri tempi.

Come arrivare a Meta

La cittadina si raggiunge da Napoli seguendo l’Autostrada A3 Napoli-Salerno, casello di Castellammare di Stabia, Strada Statale 145 “Sorrentina” in direzione Sorrento.

In Treno: Si giunge in città con la Circumvesuviana, linea Napoli–Sorrento.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Meta di Sorrento

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