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Dove dormire vista mare in Costiera Amalfitana (per ogni budget)

Svegliarsi con il profumo del caffè e il blu del Tirreno che entra dalla finestra non è un sogno: in Costiera Amalfitana è routine quotidiana. Vivo tra queste curve da più di dieci anni, e in questa guida voglio svelarti hotel vista mare Costiera Amalfitana perfetti per ogni tasca, dal viaggiatore zaino in spalla alla coppia in cerca di romanticismo a cinque stelle.

Indice dei contenuti:

Un pizzico di storia e fascino marino

Da sempre la Costiera affascina viaggiatori, artisti e bon vivants. Già gli antichi marinai amalfitani dipingevano le loro case di bianco per riflettere il sole e rendere gli approdi più visibili. Oggi quelle stesse facciate ospitano boutique hotel e locande storiche che regalano scorci d’infinito. Durante la Repubblica Marinara di Amalfi l’accoglienza era sacra: tradizione che continua nelle famiglie che gestiscono molti alberghi vista mare.

Dove dormire: hotel vista mare per fascia di prezzo

Ecco una selezione suddivisa in budget, mid‑range e luxury, scelta dopo decine di sopralluoghi e un paio di cornetti rubati all’alba.

Budget – sotto 150 € a notte

  • Hotel Pupetto, Positano – Diretto sulla tranquilla Spiaggia di Fornillo, camere con balconcino fronte mare e ristorante di famiglia dove la parmigiana ha il profumo della nonna. Ottimo per chi viaggia leggero.
  • Hotel Sole Splendid, Maiori – Posizionato sul lungomare pedonale, offre camere semplici ma luminose, con finestroni sul Golfo di Salerno e colazione abbondante inclusa. Perfetto se vuoi muoverti in bus senza troppe scale.

Mid‑range – 150‑350 € a notte

  • Hotel Miramalfi, Amalfi – Piscina a sfioro sospesa sul blu e camere in maiolica vietrese. Chiedi la stanza 307: al tramonto il sole dipinge la cattedrale di Amalfi in rosa.
  • Hotel Le Agavi, Positano – Ascensore privato scavato nella roccia che scende fino alla piattaforma mare, terrazze mediterranee e servizio navetta gratuito per il centro. Ideale per coppie attive.

Luxury – oltre 350 € a notte

  • Il San Pietro di Positano – Icona assoluta sospesa tra cielo e mare; ogni dettaglio, dalle ceramiche alle limonaie, profuma di exclusivity. Il panorama vale l’investimento (e sì, la spa vista mare è reale).
  • Hotel Santa Caterina, Amalfi – Villa liberty con ascensori di vetro che ti portano al beach club privato. Da provare la cena stellata al ristorante Glicine sotto un cielo pieno di stelle.

Tabella comparativa rapida
Fascia Hotel Località Caratteristiche Prezzo da*
Budget Hotel Pupetto Positano Accesso diretto alla spiaggia, ristorante casalingo €130
Budget Sole Splendid Maiori Lungomare, camere luminose €110
Mid‑range Miramalfi Amalfi Piscina a sfioro, vista Duomo €260
Mid‑range Le Agavi Positano Terrazze, ascensore sulla scogliera €320
Luxury Il San Pietro Positano Beach club privato, spa vista mare €900
Luxury Santa Caterina Amalfi Villa liberty, ristorante stellato €750

*Prezzi indicativi per camera doppia in bassa stagione 2025.

Per prenotazioni intelligenti utilizza comparatori come Booking (con cancellazione gratuita) e confronta con i siti ufficiali: spesso includono omaggi come limoncello di benvenuto o parcheggio.

Curiosità ed errori da evitare

  • Scale contro valigie XXL – Molti hotel si raggiungono solo a piedi: viaggia leggero o usa i porter locali.
  • Parcheggio? Prenota! – Anche gli hotel di fascia alta hanno posti limitati. Indica sempre il numero di targa in anticipo.
  • Vista mare ≠ balcone privato – Chiedi “front sea view with balcony” per evitare sorprese.
  • Alta stagione – Tra metà luglio e fine agosto i prezzi raddoppiano. Se puoi, spostati a giugno o settembre.

Anecdoti e voci locali

Una mattina di maggio ho dormito al Miramalfi. Alle 6:00 il mare era uno specchio. Il portiere notturno, Enzo, mi ha preparato un espresso e mi ha raccontato di quando da ragazzo consegnava limoni ai monaci del Convento di Amalfi: «Il profumo della zagara ti rimane addosso per giorni», rideva. Dettagli che nessuna foto su Instagram potrà mai restituire.

FAQ rapide

Qual è il periodo migliore per visitare la Costiera?

Maggio‑giugno e settembre‑ottobre: clima ideale, prezzi più bassi e meno traffico.

Ci sono hotel pet‑friendly vista mare?

Sì, strutture come Hotel Pupetto e Le Agavi accettano animali di piccola taglia (con supplemento).

Posso muovermi senza auto?

Assolutamente: la linea SITA Sud collega tutti i paesi costieri e molti hotel offrono navette per il porto.

Sia che tu decida di concederti un cocktail al tramonto dalla terrazza del San Pietro, sia che tu preferisca esplorare i sentieri dei limoneti partendo da un piccolo B&B, la Costiera Amalfitana ti regalerà sempre il suo abbraccio blu. Prenota con anticipo, viaggia leggero e lasciati sorprendere: tra queste scogliere il mare fa da sveglia e la luna illumina il cammino di ritorno.

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Trekking per famiglie in Penisola Sorrentina – percorsi facili e panoramici

La Penisola Sorrentina è molto più di limoneti e terrazze a picco sul mare: è un vero paradiso per chi desidera vivere camminate vista mare con i propri figli, fra profumi mediterranei e storie millenarie. In questa guida scoprirai i sentieri più accessibili, consigli pratici per partire in totale sicurezza.

Indice dei contenuti:

Perché scegliere la Costiera Sorrentina per il trekking in famiglia

Dai borghi color pastello di Italia.it alle calette nascoste di Massa Lubrense, la penisola offre un mix unico di bellezze naturali, storia borbonica e gastronomia. Le temperature miti, la segnaletica sempre più curata grazie al Parco Regionale dei Monti Lattari e la rete di trasporti pubblici rendono l’area ideale per sentieri facili adatti a bambini dai 5 anni in su.

5 sentieri facili con vista mare (mappa interattiva in fondo)

1. Baia di Ieranto (Massa Lubrense)

Un percorso di 3,6 km A/R (dislivello 180 m) che parte da Nerano e conduce alla spettacolare baia tutelata dal FAI. Il sentiero è sterrato ma ben battuto: consigliato per bambini 6+. Sulla via del ritorno fermati al chiosco locale per una granita al limone di Sorrento.

2. Punta Campanella & Monte San Costanzo

Anello di 5,2 km (dislivello 220 m). Dal parcheggio di Termini si segue la mulattiera romana fino alla torre di avvistamento, poi si sale al panorama a 360° sul Vesuvio. Ideale per famiglie allenate con bambini 7+. Porta un binocolo: i delfini amano nuotare nel canale di Capri!

3. Il “mini” Sentiero degli Dei (Bomerano ▶︎ Colle Serra)

La versione breve del celebre trail: 4 km totali, sola andata su gradoni dolci fra Agave e ginestre. Vista continua su Praiano e Positano. Adatto 6+. Evita le ore centrali di agosto, non ci sono fontane.

4. Dal Vallone dei Mulini alla Regina Giovanna (Sorrento)

Facile passeggiata urbana‑naturalistica di 2,8 km che collega il canyon verde in centro città alla piscina naturale sul Capo di Sorrento. Perfetta con passeggino trekking. Sosta gelato in Piazza Tasso obbligatoria.

5. Sentiero dei Borghi (Sant’Agata ▶︎ Marciano)

Tratto panoramico di 4,5 km fra limoneti e uliveti terrazzati. Dislivello lieve (120 m) e tante ombre “di servizio” per pic‑nic. Consigliato agli amanti della fotografia rurale. Età suggerita: 5+.

Curiosità & errori da evitare

  • Limoni giganti: sul percorso della Baia di Ieranto crescono cultivar “Sfusato” dal profumo inebriante. Non raccoglierli: i terrazzamenti sono proprietà privata.
  • Non sottovalutare il sole riflesso dal mare: la crema SPF va riapplicata ogni 2 ore.
  • Sui gradoni antichi possono scivolare le sneakers lisce: meglio scarpe a carrarmato leggero.
  • Sul Sentiero degli Dei il phone‑signal è debole: scarica la mappa GPS offline.

Voci e storie dalla costa

Maria, guida GAE ci racconta: «Quando accompagno le famiglie a Monte San Costanzo, mi piace far chiudere gli occhi ai bambini per qualche secondo. Quando li riaprono, l’isola di Capri sembra un’enorme balena addormentata: una magia che non dimenticano più». Anche Luca, papà di due gemelle di 8 anni, consiglia: «Portate un piccolo taccuino: i bimbi adorano segnare gli avvistamenti di piante e farfalle».

Domande frequenti sul trekking famiglie Sorrento

  • Qual è l’età minima consigliata per questi percorsi?

    La maggior parte dei sentieri è percorribile da bambini abituati a camminare dai 5‑6 anni. Per il Sentiero degli Dei è preferibile 6+ per la lunghezza.

  • Posso usare il passeggino?

    Solo sul tratto Vallone dei Mulini – Regina Giovanna con passeggino da trekking a ruote large.

  • Ci sono fonti d’acqua potabile lungo i percorsi?

    Sì a Nerano (Baia di Ieranto) e Termini (Punta Campanella). Nessuna sul Sentiero degli Dei, porta scorta d’acqua.

Pronti a mettere gli scarponcini?

Dal profumo dei limoni al turchese del mare, la Penisola Sorrentina aspetta solo di essere esplorata passo dopo passo. Salva questa guida, condividila con amici e raccontaci nei commenti quale sentiero proverai per primo: la community di I Love Costiera adora nuove storie!

 

La notte delle lampare a Maiori: tra pesca, musica e tradizione

Immagina la costa al calar del sole, le barche dei pescatori che punteggiano la baia di Maiori con lampare tremolanti, mentre l’aria profuma di colatura di alici e la musica popolare risuona sul lungomare. È la Notte delle Lampare Maiori, l’evento più suggestivo dell’estate costiera, dove antiche tecniche di pesca si fondono con degustazioni, concerti e storie di mare. Preparati a scoprire perché questa festa conquista ogni anno centinaia di viaggiatori in cerca di autenticità.

1. Origini e fascino delle lampare

La tradizione delle lampare — lampade ad acetilene usate per attirare i banchi di alici in superficie — nasce nei borghi marinari come Cetara, per poi diffondersi lungo tutta la costa. Oggi la Notte delle Lampare rievoca quell’antica battuta di pesca attraverso una vera e propria “danza di luci” sul mare, seguita da musica e piatti a base di pesce azzurro. Nel 2024 l’evento ha raggiunto la 47ª edizione, confermandosi tra i riti folkloristici più amati.

Maiori abbraccia la festa offrendo moli panoramici, battelli turistici e street-food sul Lungomare Amendola, trasformando la cittadina in un palcoscenico di suoni mediterranei e profumi di mare. Qui potrai vivere la tradizione senza la folla di Cetara, ma con la stessa magia notturna.

2. Programma 2025 e info utili

Programma indicativo

  • 1 agosto – “Aspettando la Notte”: videomapping marino sul Corso Reginna, street-band folk, degustazioni di cuoppo di alici fritto.
  • 2 agosto – Lungomare in festa: cooking show con chef locali e musica dei Bottari di Macerata.
  • 3 agosto – Notte delle Lampare: imbarco ore 21:00 dal molo turistico per seguire la pesca al largo; a terra concerti tributo a Pino Daniele.

I traghetti speciali operati da Travelmar partono da Salerno, Amalfi e Positano, con scalo dedicato a Maiori: prenotazione obbligatoria.

Biglietti & prenotazioni

Ticket barca + degustazione: €35 (adulto) / €20 (bambini 4-12). Include battello panoramico di 2 ore, storytelling a bordo e piatto di pasta alle alici al rientro. Acquistabili online su Pro Loco Cetara oppure presso l’Infopoint Turismo di Maiori (Via Amendola, 20).

3. Itinerari e consigli pratici

Come arrivare

Maiori è collegata via bus SITA con Salerno (60 min) e Amalfi (20 min). In estate, i traghetti Travelmar offrono la rotta diretta Salerno ⇄ Maiori ogni ora. Se viaggi in auto, parcheggia presso il Porto Turistico (tariffa €3/h) e raggiungi il lungomare a piedi.

Dove assistere allo spettacolo

  1. Pontile dei pescatori – Vista frontale sulle barche illuminate. Arriva entro le 20:00 per trovare posto.
  2. Belvedere di Santa Maria a Mare – Scorcio dall’alto con la cupola maiolicata in primo piano: perfetto per foto long-exposure.
  3. Sentiero dei Limoni – Trekking al tramonto (2 km) fra Maiori e Minori, con panorama notturno sullo spettacolo.

Food & drink consigliati

  • Street stand “Alici in Festa” – Cuoppo fritto e panino con colatura.
  • Gelateria Sal De Riso – “Delizie al limone” come dessert post-evento.

4. Curiosità ed errori da evitare

  • Fasi lunari: l’evento viene fissato in luna calante per garantire buio ideale; controlla il calendario astronomico prima di prenotare.
  • Mare mosso? In caso di vento di maestrale le uscite vengono rinviate al giorno successivo; assicurati una polizza di rimborso biglietto.
  • Dress code: indossa scarpe antiscivolo e una felpa; la brezza notturna può sorprendere anche ad agosto.
  • Seasickness tips: zenzero in caramelle e cerottino anti-nausea fanno miracoli a bordo.
  • Zero plastica: porta borraccia riutilizzabile; gli stand promuovono materiali compostabili.

5. Dal diario di bordo: un pescatore racconta

«Quando accendiamo le lampare, il mare diventa uno specchio di stelle. Sentire il canto dei Bottari rimbalzare tra i monti Lattari mi fa capire quanto la nostra costa sia viva», racconta Antonio, pescatore maiorese di terza generazione.

E mentre i turisti assaggiano la prima frittura, lui controlla le reti “a maglia larga” per non danneggiare le alici: un dettaglio di sostenibilità che rende la festa non solo scenografica, ma responsabile.

FAQ

Dove compro i biglietti?
Online su Travelmar o presso l’Infopoint del lungomare.
Posso portare animali a bordo?
Sì, se di piccola taglia e con trasportino.
Che succede in caso di maltempo?
L’uscita viene posticipata di 24 ore; il ticket resta valido.
La degustazione è adatta ai vegetariani?
Sono previsti piatti a base di verdure locali e mozzarella DOP.

La Notte delle Lampare Maiori è molto più di un evento estivo: è un viaggio sensoriale che unisce luce, mare, musica e sapori antichi. Che tu scelga di salpare in notturna o di restare in riva ad ascoltare i tamburi, porterai a casa l’eco di un rito senza tempo e la voglia di esplorare ogni borgo della Costiera Amalfitana.

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Amerigo Vespucci a Napoli: lo storico veliero incontra la Costiera Amalfitana e Sorrentina

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Amerigo Vespucci, la “nave più bella del mondo”, torna a Napoli dal , riportando il profumo di salsedine, storia e avventura che da sempre affascina viaggiatori e appassionati di mare. La sua presenza non è solo un evento nautico: è un vero viaggio culturale che abbraccia anche la Costiera Amalfitana e la Costiera Sorrentina, pronte ad accoglierla con il loro charme mediterraneo. Scopri perché questa tappa è imperdibile e come viverla al meglio, tra visite a bordo, concerti e tappe gastronomiche tra Napoli, Sorrento e Amalfi.

Costruita nel 1931, la nave Amerigo Vespucci è più di un veliero addestrativo: è un ambasciatore galleggiante del Made in Italy che porta nel mondo l’eccellenza nautica e culturale del nostro Paese. Dopo tre anni di assenza, attraccherà al Molo Beverello dal 13 al 16 maggio, tredicesima tappa del Tour Mediterraneo. Prima di ormeggiare, saluterà la modernissima Nave Atlante – gioiello tecnologico varato a Castellammare di Stabia – in un simbolico passaggio di testimone tra tradizione e futuro.

L’ingresso della Vespucci sarà celebrato da una cerimonia ufficiale aperta anche a una rappresentanza di studenti partenopei: un’occasione rara per vedere da vicino le eleganti linee verdi, bianche e rosse del suo scafo, ascoltare la Banda della Marina Militare e lasciarsi avvolgere dal fascino senza tempo delle vele latine.

Villaggio IN Italia: arte, musica e sapori

Accanto al veliero, il Villaggio IN Italia trasformerà la Stazione Marittima in una grande piazza tematica: dodici ministeri, chef stellati, case editrici e startup hi-tech racconteranno la creatività italiana attraverso talk, degustazioni e performance. Tra gli appuntamenti da non perdere:

  • 13 maggio, ore 17“Vespucci incontra Mare Fuori”: incontro con i protagonisti della celebre serie TV, set visitabile gratuitament.
  • 14 maggio, ore 19Ballo inclusivo promosso dal Ministero per le Disabilità.
  • 15 maggio, ore 9:30“Diritti a vele spiegate” con UNICEF Italia.
  • 16 maggio, ore 8:30 – Convegno “Mare di Vita e di Storia” dedicato agli studenti.

Fra un evento e l’altro, concediti una pausa nell’area ristoro firmata Eataly: prova il cuoppo di mare fritto e abbinalo a un calice di Limoncello di Sorrento IGP – un assaggio perfetto di Costiera senza lasciare il porto.

Dalla nave alla Costiera: esperienze consigliate

Il 16 maggio pomeriggio la Vespucci saluterà Napoli con un passaggio ravvicinato a Sorrento, per poi sostare davanti a Castellammare di Stabia e, il 17 maggio, sfiorare la costa di Amalfi. Ecco come trasformare l’avvistamento in un itinerario memorabile:

  1. Sorrento vista dal mare – Prenota un piccolo gozzo dal porto di Marina Piccola (circa 2 ore, da €60) per navigare accanto alla Vespucci e goderti la silhouette dei Monti Lattari all’ora dorata. Non perdere un assaggio di delizia al limone in Piazza Tasso.
  2. Tramonto su Amalfi – Dalla terrazza panoramica del ristorante Gourmet Tradizioni (link interno) ammira il veliero incorniciato dal Duomo e concediti un calice di Furore Rosso DOC.
  3. Castellammare on the rocks – Se ami la cantieristica navale, visita il Museo della Cantieristica Stabiese per scoprire dove nacque la Nave Atlante.

Curiosità e consigli pratici per la visita

Informazione Dettagli
Biglietti nave Gratis con QR code dal sito ufficiale tourvespucci.it (prenotazione obbligatoria).
Orari visita 13-16 maggio, 09:00-12:00 e 15:00-19:00 (ultimo accesso 30 min. prima).
Come arrivare Metrò Linea 1 fermata Municipio, a 5 minuti a piedi dal Molo Beverello.
Accessibilità Passerella dedicata a carrozzine; servizio di guida LIS per non udenti su richiesta.
Dove parcheggiare Garage del Porto (€4/h) o parcheggi di interscambio Linea 1 (Tariffe agevolate).

Curiosità: Sull’albero maestro sventola la Targa Oro A.S.I., la stessa conferita alla storica Fiat 1500 RAI esposta nel Villaggio – un raro connubio tra motori su ruote e motori a vela.

Per un souvenir autentico, dirigiti verso Vietri sul Mare e acquista un piatto decorativo con la sagoma della Vespucci; in alternativa, scegli le marmellate di limoni di Cooperativa Agrimontana (bancarella presente nel villaggio).

La tappa napoletana della nave Amerigo Vespucci è molto più di un’attrazione turistica: è un ponte ideale tra la grande tradizione marinara italiana e le meraviglie della Costiera Amalfitana e Sorrentina. Che tu scelga di salire a bordo, assistere al passaggio in mare o esplorare il Villaggio IN Italia, avrai l’occasione di vivere un’esperienza multisensoriale, fatta di musica, storia, profumi agrumati e panorami indimenticabili. Preparati a veleggiare – metaforicamente e non – lungo le rotte del nostro patrimonio culturale.

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Concorso Miglior Sommelier Junior 2025: il talento dei vini campani brilla a Salerno

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Concorso Miglior Sommelier Junior torna il a Salerno, portando sul palco dell’Istituto IPSEOA “Roberto Virtuoso” i futuri ambasciatori del vino campano. Dopo la pausa imposta dalla pandemia, l’evento firmato AIS si annuncia più ricco che mai: 45 studenti in gara, tre borse di studio in palio e un’unica, straordinaria occasione per assaporare l’anima della Costiera Amalfitana e di quella Sorrentina attraverso calici di storia, profumi mediterranei e la passione contagiosa dei più giovani.

Origini e obiettivi del Concorso Miglior Sommelier Junior

Nato all’inizio degli anni Duemila come ponte fra scuole alberghiere campane e mondo professionale, il concorso è diventato un appuntamento fisso per chi sogna di trasformare la propria passione per il vino in carriera. La formula – prove teoriche, degustazioni alla cieca e service in pubblico – richiama i concorsi AIS senior, ma con un tocco di freschezza: la stessa freschezza che ritroviamo in un Fiano di Avellino DOCG servito sulla Terrazza dell’Hotel Raito.

«In palio non c’è solo una borsa di studio: c’è il futuro professionale di tanti ragazzi e la promozione, attraverso loro, del nostro straordinario territorio»,
racconta Tommaso Luongo, Presidente AIS Campania. «Grazie all’aiuto del Gruppo Servizi e dei 15 istituti aderenti, possiamo offrire tre livelli di corso AIS e uno stage esclusivo alla Scuola Internazionale di Cucina Alma».

Dettagli 2025: date, prove e premi da non perdere

Dove: Istituto IPSEOA “Roberto Virtuoso”, via Lazzarelli 12, Salerno
Quando: Mercoledì 14 maggio 2025
Orari chiave:

  • 10:00 – Test teorico (vero/falso e risposta multipla) + degustazione di 2 vini alla cieca
  • 14:00 – Finale aperta al pubblico, proclamazione dei vincitori

Oltre ai 45 candidati, sul palco salirà una giuria di sommelier professionisti, giornalisti e docenti. In palio:

  1. 1º posto: Tre livelli di corso AIS + stage Alma
  2. 2º posto: Iscrizione gratuita ai primi due livelli AIS
  3. 3º posto: Iscrizione gratuita al primo livello AIS

Come assistere: l’ingresso è libero fino a esaurimento posti; si consiglia di arrivare almeno 30 minuti prima per assicurarsi un posto in platea.

Consigli per vivere un’esperienza autentica in Costiera durante il concorso

Se il concorso occupa solo parte della giornata, il resto può trasformarsi in un minitour enogastronomico tra le meraviglie della Costiera:

  • Pausa pranzo a Vietri sul Mare – Assaggia il cuoppo di mare e ammira le ceramiche colorate prima di rientrare in città.
  • Tramonto a Ravello – Vino in mano, terrazza di Villa Cimbrone: non servono filtri Instagram!
  • Colline di Tramonti – Tour di piccoli vigneti a piede franco; prenota una degustazione guidata ovvero l’esperienza «Vigne eroiche».
  • Pizza a Vico Equense – A soli 40 minuti di Circumvesuviana, per chi vuole chiudere con un perfetto abbinamento Greco di Tufo + pizza a portafoglio.

Suggerimento “local”: porta con te un piccolo taccuino per annotare aromi e sensazioni. I sommelier lo fanno sempre, e ti aiuterà a ricordare non solo i vini ma anche i profumi del mare di Salerno al mattino.

Sommelier in erba: storie e aneddoti dal backstage

L’anno scorso ho seguito Giulia, studentessa del “Viviani” di Castellammare, mentre provava a riconoscere un Lacryma Christi del Vesuvio bendata. «Ho sentito subito il pepe bianco e la cenere vulcanica», mi ha confidato, occhi luccicanti. Non ha vinto, ma oggi lavora in un wine bar a Positano e ricorda quell’emozione come la spinta decisiva.

Un altro ricordo indelebile: l’applauso spontaneo del pubblico quando un giovane dell’“Alberghiero di Ischia” ha descritto “il sentore di ginestra che incontra la brezza salmastra”. Sono attimi che spiegano meglio di qualunque guida perché la Costiera non sia solo paesaggio, ma soprattutto esperienza sensoriale.

Perché non perdere il Concorso Miglior Sommelier Junior 2025

Dalla formazione dei futuri professionisti del vino alle ricadute turistiche sull’entroterra campano, il Concorso Miglior Sommelier Junior è più di una competizione: è un inno alla cultura enologica mediterranea. Che tu sia un wine lover, un viaggiatore curioso o un semplice appassionato di storie autentiche, Salerno ti aspetta con un calice colmo di opportunità.

Non resta che brindare – magari con un raro Tintore di Tramonti – alla passione dei giovani sommelier e alla bellezza senza tempo della Costiera Amalfitana e Sorrentina. Ci vediamo in prima fila il 14 maggio!

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Escursione da Pimonte a Monte Faito: tra boschi, castagni e vista sul Golfo

Un’escursione immersa nel verde dei Monti Lattari che unisce sentieri boschivi, panorami mozzafiato e il silenzio della natura, a pochi minuti dalla frenesia della Costiera Sorrentina. Prepara gli scarponcini: stiamo per accompagnarti passo dopo passo lungo uno dei percorsi più autentici della Campania.


Tra storia e leggenda

Le pendici di Monte Faito fanno parte dei Monti Lattari, catena calcarea che abbraccia la Costiera. Il nome “Faito” deriva dai faggi (“fagus” in latino) che un tempo ricoprivano le sue vette. Nel Medioevo, pastori e boscaioli salivano da Pimonte per sfruttare il legname e produrre carbone: tracce di antiche carbonaie costellano ancora il sentiero. Durante la Seconda guerra mondiale, la zona fu rifugio partigiano e, secondo la tradizione orale, alcune grotte celano ancora iscrizioni incise dai militari.

Oggi il percorso è parte del Sentiero Italia CAI e rientra nell’area protetta del Parco Regionale dei Monti Lattari, tutelata per la ricca biodiversità di orchidee spontanee, cinghiali e rapaci.

Itinerario dettagliato e consigli pratici

Dati tecnici

  • Lunghezza: 9,8 km A/R
  • Dislivello positivo: 620 m
  • Durata media: 3 h 30′ (andata) + 2 h rientro
  • Difficoltà: E (Escursionistico), adatta a escursionisti occasionali in buona forma
  • Segnaletica CAI: sentiero 300B

L’escursione parte dalla piccola piazza di Pimonte – Franche (posta a 450 m s.l.m.). Da qui si imbocca via San Michele e, superata la fontana pubblica (ottima per riempire la borraccia), si entra subito nel bosco dominato da castagni centenari. Il tragitto segue il crinale tra la Valle di Pimonte e il versante costiero di Vico Equense, offrendo già i primi scorci sul Vesuvio.

Waypoints principali

  1. Ponticello delle Fate (0,8 km): piccolo ponte in pietra a secco, perfetto per foto fiabesche.
  2. Croce dei Castagni (2,5 km): radura con area picnic e tavoli rustici.
  3. Belvedere delle Ninfe (4,1 km): balcone naturale a picco sul golfo di Napoli; qui il mare incontra il cono del Vesuvio.
  4. Rifugio San Michele (5,1 km): punto d’appoggio gestito dal CAI (aperitivo con birra artigianale locale consigliatissimo!).
  5. Vetta di Monte Faito (6,0 km): 1 131 m s.l.m. con croce monumentale e tavola panoramica.

Il sentiero è ben battuto e ombreggiato, ideale anche in estate. In autunno troverai il sottobosco tappezzato di ricci di castagne: ricordati che la raccolta è vietata fuori dalle aree autorizzate. In inverno, dai 800 m in su può esserci neve: portare ramponcini leggeri.

Come arrivare a Pimonte

In auto: uscita Castellammare di Stabia dell’A3, poi SP 366 direzione Agerola per 9 km. In bus: linea EAV da Castellammare FS (orari qui). Il parcheggio in piazza Franche è gratuito ma conta pochi posti: weekend = arrivederci presto!

Dove mangiare: tip local

A fine trekking, prova la braceria agrituristica Il Castagno per un panino con salsiccia di maialino nero e friarielli. Per un dolce, scegli la sfogliatella frolla di Langella a Pimonte centro.

Curiosità e errori da evitare

  • Errore #1: sottovalutare il dislivello. I primi 3 km sono dolci, poi la pendenza si fa sentire: gestisci il passo!
  • Errore #2: abbigliamento sbagliato. No scarpe da ginnastica lisce: le radici bagnate sono scivolose.
  • Errore #3: non controllare il meteo di quota. A 1 100 m la nebbia può sorprendere anche se a Pimonte c’è il sole.
  • Curiosità: sul Belvedere delle Ninfe, nei giorni di tramontana, si può vedere il profilo di Ischia e, raramente, l’arcipelago toscano.

Diario di viaggio: l’esperienza sul sentiero

«Sono partita da Pimonte di buon’ora, con il profumo del pane cafone appena sfornato che invadeva la piazza. Al Ponticello delle Fate la rugiada brillava tra i castagni: sembrava di camminare in un quadro impressionista. Arrivata al Belvedere delle Ninfe, il vento portava l’eco delle campane di Vico Equense: mi sono seduta sul muretto di pietra lavica e ho fatto colazione con una delizia al limone comprata il giorno prima. È il momento che consiglio di più: silenzio assoluto, panorama a 180° sul golfo di Napoli e l’odore dell’alloro selvatico nell’aria».

Domande frequenti

Il percorso è adatto ai bambini?
Sì, dai 10 anni in su abituati a camminare. Tenere comunque d’occhio i tratti esposti.
Posso portare il cane?
Sì, al guinzaglio. Ricorda acqua extra per lui.
È possibile dormire in vetta?
Il Rifugio San Michele offre 12 posti letto (prenotazione obbligatoria).
Quando è il periodo migliore?
Primavera (maggio) per la fioritura e autunno (ottobre) per il foliage dei castagni.

 

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Il mare di Praiano: calette, grotte e snorkeling

Immergiti in un mare che cambia colore dall’azzurro Tiffany al blu cobalto in pochi metri. A metà strada tra Positano e Amalfi, Praiano custodisce spiagge incastonate nella roccia, grotte marine dai riflessi smeraldo e fondali ideali per lo snorkeling Praiano. In questa guida ti porto oltre i soliti lidi: calette raggiungibili solo in kayak, consigli su dove noleggiare maschera e pinne, e aneddoti raccolti da pescatori locali che conoscono ogni anfratto della scogliera.

Indice dei contenuti:

1. Storia e mito tra torri saracene e grotte

Fin dal Medioevo Praiano era sorvegliata da torri d’avvistamento come Torre a Mare, presidio contro le incursioni piratesche. Le grotte marine servivano come rifugi segreti per barche e merci di contrabbando. Secondo la leggenda, la Grotta Suppraiano era santuario delle sirenes che stregavano i marinai con canti subacquei. Oggi le stesse cavità si esplorano con torce waterproof, svelando colonie di corallo rosso e spugne giallo ocra.

2. Spiagge e calette: mappa e consigli pratici

2.1 Marina di Praia – la classica intramontabile

Un fiordo naturale incorniciato da ristoranti di pesce e dalla storica Torre di Grado. Il fondale sabbioso digrada rapidamente: ottimo per chi vuole raggiungere in poche bracciate la Grotta Sub a 50 metri dal molo.

Dritta locale: vieni alle 8:00 per parcheggiare facilmente e godere dei primi raggi di sole (la baia resta in ombra dopo le 16).

2.2 La Gavitella – il sole fino al tramonto

L’unica spiaggia della Costiera che prende luce fino alle 20:30 in estate. Accessibile con 413 scalini o via mare. Fondale misto sabbia/posidonia, ideale per avvistare branchi di aerdefinis e piccole cernie. Chi non vuole faticare può prenotare il water-taxi gratuito da Marina di Praia.

2.3 Cala Bellavaia – il segreto degli amanti del silenzio

Raggiungibile solo con escursione guidata in kayak ( da Marina di Praia). Ombreggiata da pini marittimi, ospita una sorgente di acqua dolce che rende l’acqua più fresca e cristallina. Non troverai bar né servizi: porta sacco impermeabile e lascia la spiaggia più pulita di come l’hai trovata.

2.4 Arco degli Innamorati

Ponticello di roccia modellato dal mare: passaggio da cartolina per scatti subacquei. Il mattino presto i raggi filtrano dall’arco creando un effetto cathedral light. Snorkeling Praiano qui regala incontri con banchi di salpe e stelle marine rosse.

2.5 Fiordo di Furore (bonus)

Appena 3 km da Praiano, iconico per il ponte della SS163 da cui ogni anno tuffatori professionisti si lanciano nel vuoto. Fondali profondi e acqua trasparente: adatto a chi pratica free diving. Evita agosto: rischio affollamento record.

3. Top 5 grotte marine per snorkeling

  1. Grotta Suppraiano: volte calcaree dipinte di turchese alle 11:00 grazie al gioco di rifrazione.
  2. Grotta del Diavolo: tunnel di 25 m, accesso consigliato solo con guida esperta e mare calmo.
  3. Grotta dell’Incanto: stalattiti candide riflettenti, ingresso a 3 m sotto il livello dell’acqua — per chi ama l’apnea.
  4. Grotta Esmeralda (mini): non confonderla con quella di Conca dei Marini; qui il verde smeraldo deriva da alghe microscopiche.
  5. Grotta degli Artisti: pareti piene di graffiti naturali formati da spugne multicolore.

Tip sicurezza: indossa mutino shorty in primavera (l’acqua va da 18 °C a 22 °C) e utilizza torcia a fascio largo 120°.

4. Curiosità & errori da evitare

  • Timing maree: l’entrata nella Grotta Suppraiano è praticabile solo con bassa marea.
  • Protezione solare reef‑safe: richiesto dalle escursioni certificate FEE; evita creme con oxybenzone.
  • Drone sì, ma con permesso: Praiano è Z3 ENAC; serve autorizzazione del Comune per riprese aeree.
  • Calzari in gomma: scogliera abrasiva; non fidarti delle infradito.
  • Non toccare la posidonia: oltre a essere habitat protetto, funge da nursery per cavallucci marini.

5. Voci locali: interviste e video subacquei

Luca, istruttore SSI, racconta: «Alla Gavitella ho filmato una tartaruga Caretta caretta che pascolava sulla prateria di posidonia alle 7 del mattino.

Anna, pescatrice di totani, rivela che ogni settembre l’acqua sotto l’Arco degli Innamorati si illumina di plancton bioluminescente, spettacolo visibile anche dalla superficie con maschera.

Domande frequenti

Qual è la spiaggia più soleggiata di Praiano?

La Gavitella, grazie all’esposizione a sud‑ovest, gode di luce fino al tramonto, ideale per aperitivi in riva al mare.

Serve la muta per fare snorkeling a maggio?

L’acqua si aggira sui 19 °C: consigliato shorty 2 mm per sessioni superiori a 30 minuti.

Posso noleggiare attrezzatura a Marina di Praia?

Sì, presso Coop San Luca trovi maschere panoramiche, pinne regolabili e action‑cam waterproof.

Con scogliere che si tuffano nel blu e grotte scolpite dal tempo, Praiano offre esperienze che vanno oltre la tintarella. Armati di pinne, curiosità e rispetto per l’ecosistema: ogni caletta è un microcosmo da preservare. Che tu scelga il comfort di Marina di Praia o l’avventura di Cala Bellavaia, il mare di Praiano saprà sorprenderti con colori e creature inaspettate.

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I migliori tetti verdi e giardini pensili vista mare

Immagina di sorseggiare un limoncello biologico mentre il profumo degli agrumi si mescola alla brezza marina, sospeso tra cielo e blu cobalto. La Costiera Sorrentina non è soltanto scenari da cartolina: gli antichi terrazzamenti si trasformano in terrazze verdi contemporanee che abbracciano architettura, sostenibilità e lifestyle lento. In questa guida ti accompagno tra giardini pensili di Sorrento, tetti verdi segreti e orti verticali con vista Vesuvio, condividendo dritte raccolte in anni di passeggiate al tramonto sui nostri promontori.

Indice dei contenuti:

1. Radici storiche & culturali

Sin dall’epoca romana i coloni sfruttavano i terrazzamenti per coltivare vite e limoni in spazi ristretti e scoscesi. Durante il Grand Tour ottocentesco, ville patrizie come Villa Rufolo a Ravello esportarono l’idea del belvedere botanico sospeso sul Mediterraneo, ispirando architetti moderni. Oggi l’approccio zero‑waste e la certificazione LEED trasformano questi spazi in laboratori di architettura sostenibile.

2. Itinerari verdi: i 7 rooftop imperdibili

2.1 Happyssimo Roof – Hilton Sorrento Palace

Un rooftop garden con piscina a sfioro, lounge panoramico e menu botanico curato dallo chef che valorizza erbe coltivate in idroponica sul tetto. Prenota l’ingresso day‑pass se non sei ospite dell’hotel.

2.2 Hibiscus Roof Garden – Grand Hotel De La Ville

Intimo, ricco di buganvillea e piante aromatiche, perfetto al tramonto per un aperisunset con vista Vesuvio.

2.3 Zero‑Waste Terrace – Hotel Conca Park

Il primo hotel plastic‑free di Sorrento, insignito del premio Green Key. Il tetto ospita un agrumeto biodinamico che alimenta il bar con spremute e cocktail a km 0.

2.4 Gio Ponti Sky Deck – Parco dei Principi

L’iconico hotel progettato nel 1962 da Gio Ponti offre un parco botanico a picco sul mare e terrazze modulari in maiolica blu. Ogni dettaglio onora il dialogo tra design e natura.

2.5 Belvedere President – Grand Hotel President

Circondato da macchia mediterranea, questo giardino pensile sfoggia un prato pensato per la fitodepurazione delle acque piovane e un camminamento sensoriale in pietra lavica.

2.6 Villa Silvana Terraces (private events)

Tre livelli di terrazze cinte da glicini secolari e roseti: location perfetta per matrimoni o sessioni yoga all’alba. Prenotazione obbligatoria.

2.7 Villa Comunale di Sorrento – “Il balcone sul Golfo”

Non è un tetto, ma il suo affaccio sospeso sopra Marina Piccola la rende l’hanging garden pubblico più panoramico: ingresso gratuito h24.

3. Curiosità & errori da evitare

  • Occhio alla stagione: molti rooftops aprono da metà aprile a ottobre; verifica sempre gli orari.
  • Dress code: alcuni lounge richiedono smart‑casual; infradito non sempre gradite.
  • Green fee: in strutture come Hilton l’accesso giornaliero può superare i 50 €, ma include telo, mixology class e degustazione di erbe officinali.
  • Overbooking: prenota con anticipo, specialmente al tramonto.
  • Caldo estivo: programma la visita entro le 11:00 o dopo le 17:30 per evitare afa e riflessi fotografici bruciati.

4. Voci locali: interviste & aneddoti

Carmela, agronoma del Conca Park, racconta: «Usiamo posidonia spiaggiata come pacciamatura naturale; così riduciamo l’uso di acqua del 30%».

Marco, bartender dell’Hibiscus Rooftop, svela la ricetta del suo mocktail Green Vesuvio: estratto di salvia, limone IGP e basilico raccolto a pochi metri dal bancone.

Domande frequenti

Qual è il periodo migliore per visitare i giardini pensili di Sorrento?

Da aprile a giugno e da settembre a ottobre: temperature miti, fioriture al top e flussi turistici più gestibili.

Devo per forza soggiornare negli hotel per accedere ai rooftop?

No. Molti offrono day‑pass o tariffa aperitivo con vista. Verifica disponibilità e costi sul sito ufficiale.

Che tu sia in cerca di quiete zen o di scatti Instagram perdere‑fiato, i giardini pensili Sorrento sono il crocevia perfetto tra natura e design. Lasciati guidare dai profumi di limone e dal suono delle onde: ogni terrazza racconta una storia di resilienza, bellezza e innovazione green.

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Mercato della Terra di Slow Food: cultura e succo di melograno in Penisola sorrentina

C’è un luogo, tra gli agrumeti di Piano di Sorrento, dove le parole profumano di melograno e il sapere si mescola al sapore. Domenica il Mercato della Terra di Slow Food si trasforma in un salotto a cielo aperto: l’Associazione Il Colibrì porta libri, storie e valori in un Laboratorio del Gusto che nutre mente e corpo con il succo biologico di Giovomel. Scopri perché questo appuntamento è un must per viaggiatori curiosi, famiglie e amanti dell’enogastronomia costiera.

Indice dei contenuti:

1. Slow Food e la rinascita dei mercati contadini

Nati nel 2004, i Mercati della Terra di Slow Food hanno l’obiettivo di avvicinare produttori locali e consumatori consapevoli, riducendo la filiera e difendendo la biodiversità alimentare. In Penisola sorrentina, il progetto decolla nel 2019 con l’appoggio dei comuni di Piano, Meta e Sant’Agnello, recuperando l’antica tradizione dei mercati settimanali nei vicoli del centro storico. Oggi oltre 25 aziende a chilometro zero animano la piazzetta delle Rose ogni seconda domenica del mese, offrendo formaggi di vacca agerolese, limoncello certificato IGP e verdure di stagione coltivate su terrazze secolari.

2. Il programma dell’11 maggio a Piano di Sorrento

Il tema di maggio è Leggere fa crescere. Alle 11:00, sotto il porticato del Palazzo Municipale, Il Colibrì guida un talk interattivo dedicato all’importanza della lettura «da 0 a 99 anni». Segue la degustazione gratuita dei succhi di melograno bio firmati Giovomel, con l’agronomo Giampaolo Favorito che racconta proprietà antiossidanti, tecniche di spremitura a freddo e ricette facili (prova il mocktail Melogranello con zenzero fresco!).

Info logistiche:

  • Dove: Piazza delle Rose, Piano di Sorrento (raggiungibile in Circumvesuviana – fermata Piano + 5 min a piedi).
  • Quando: ogni seconda domenica del mese dalle 9:00 alle 14:00.
  • Ingresso: gratuito. Consigliata prenotazione online per i Laboratori del Gusto (Slow Food Campania).
  • Parcheggio: multipiano di via San Massimo (200 m).

3. Succo di melograno: benefici, degustazione e curiosità

Ricco di polifenoli, vitamina C e antociani, il melograno è considerato un superfood. Una porzione (200 ml) copre il 40% del fabbisogno giornaliero di vitamina C e contribuisce a ridurre stress ossidativo e colesterolo LDL. Durante la degustazione, i visitatori potranno:

  1. Assaggiare tre varietà: mollar, wonderful e parfianka.
  2. Scoprire l’abbinamento con formaggi a pasta filata e pane integrale ai semi sfornato dal panificio San Michele.
  3. Partecipare a un quiz interattivo via QR code per vincere un kit spremi-melograno.

4. Il Colibrì: libri che cambiano il territorio

L’Associazione Il Colibrì, nata a Meta di Sorrento nel 2015, promuove l’inclusione sociale attraverso letture animate, book-crossing e laboratori creativi. Tra i progetti di punta:

  • Biblioteca itinerante «Sorrento in Valigia»: valigie di libri che viaggiano tra scuole, parchi e case di riposo.
  • Caffè delle Mamme: incontri settimanali dove neo-genitori condividono letture e colazioni solidali.
  • Libri Sospesi: ogni libro acquistato per sé ne dona uno a famiglie in difficoltà.

La presenza del Colibrì al Mercato della Terra rafforza la sinergia tra agricoltura etica, cultura e comunità, offrendo spazi di dialogo intergenerazionale.

5. Consigli pratici per vivere il Mercato della Terra

  • Arriva presto: dalle 9:00 alle 10:30 puoi chiacchierare con i produttori senza folla.
  • Porta una shopping bag riutilizzabile: è il modo migliore per sostenere la filosofia zero waste.
  • Assaggia prima di comprare: quasi tutti offrono taste test gratuiti di marmellate, formaggi e olio EVO.
  • Scarica la mappa interattiva del mercato (QR all’ingresso) per individuare stand biologici, area bimbi e Food Lab.
  • Visita anche le vicine Villa Fondì: museo archeologico con vista sul Golfo, perfetto dopo lo shopping.

Domande frequenti

Il Mercato della Terra di Slow Food si svolge solo a Piano di Sorrento?

No. In Campania ci sono mercati a Benevento, Napoli e Capua. Quello di Piano è l’unico in Penisola sorrentina, attivo ogni seconda domenica del mese.

Posso partecipare al Laboratorio del Gusto senza prenotazione?

I posti sono limitati a 30 persone. È consigliata la prenotazione online per garantirsi il kit degustazione gratuito.

Il succo di melograno Giovomel è disponibile all’acquisto?

Sì, Giampaolo Favorito vende bottiglie da 250 ml e 500 ml al suo banco; accetta pagamenti digitali.

Il Mercato della Terra di Slow Food non è solo un luogo di spesa consapevole, ma un vero hub culturale dove produttori, lettori e viaggiatori si incontrano per condividere valori e sapori autentici. Il Laboratorio dell’11 maggio con Il Colibrì e Giovomel è l’occasione perfetta per respirare l’anima slow della Penisola sorrentina. Porta curiosità, una borsa di stoffa e lasciati ispirare dal profumo dei melograni appena spremuti.

Vuoi restare aggiornato sugli eventi Slow Food in Costiera? Iscriviti alla nostra newsletter o condividi questo articolo con l’hashtag #SlowCostiera.

Passeggiate panoramiche in Costiera: le più scenografiche

Profumo di agrumi, mare di cobalto sotto i piedi e borghi color pastello che si arrampicano sulla roccia: la Costiera Amalfitana è un balcone sospeso tra cielo e Tirreno. Se ami camminare ma non vuoi affrontare trekking impegnativi, ecco cinque passeggiate panoramiche facili (massimo 3 h) che regalano viste da cartolina e angoli autentici raccontati da chi le percorre ogni settimana. Mappa interattiva e consigli da guida locale inclusi: zaino leggero, macchina fotografica, partiamo!

Indice dei contenuti:

Radici dei sentieri vista mare

Molti percorsi odierni erano antiche mulattiere che collegavano campi terrazzati e porti quando la strada statale non esisteva. Oggi, ripuliti dal CAI e da volontari, uniscono natura, storia e lifestyle costiero: scalinate di pietra vesuviana, ponticelli medievali, limonaie secolari e cantilene dei contadini che riecheggiano tra i terrazzamenti.

I 5 percorsi imperdibili

1. Sentiero degli Dei – da Bomerano a Nocelle

Distanza: 7,8 km | Durata: 3 h | Dislivello: −450 m (discesa) | Difficoltà: E (facile/medio).
Dal villaggio di Bomerano (Agerola) a Nocelle, balcone su Positano: un tappeto di macchia mediterranea, falesie a picco e vista su Capri che toglie il fiato.

  • Bus SITA da Amalfi ad Agerola (40 min).
  • Picnic ideale al “Belvedere Colle Serra” (punto acqua potabile).

Sentiero dei Limoni – Maiori ⇄ Minori

Distanza: 2 km A/R | Durata: 1 h | Dislivello: +140 m | Difficoltà: T (turistico).
Scalinate immerse nei limoneti “sfusato amalfitano”, tra pergolati profumati e terrazze sull’azzurro Golfo di Salerno.

  • Inizia in Piazza Santa Maria a Mare (Maiori) o in Via Vena (Minori).
  • Sosta golosa: granita al limone al chiosco “Sal de Riso” sulla spiaggia di Minori.

Valle delle Ferriere – Pontone → Cascata Alta

Distanza: 3 km sola andata | Durata: 1 h 30 min | Dislivello: −250 m | Difficoltà: E (sentiero ombreggiato).
Dal borgo di Pontone si scende nella riserva tra felci tropicali, ruderi di cartiere medievali e una cascata di 35 m (ticket 5 €).

  • Ideale nelle ore centrali d’estate: fresco naturale garantito.
  • Rientro ad Amalfi percorrendo la Valle dei Mulini (mulini della carta).

Ravello Panoramic Walk – Duomo → Villa Cimbrone

Distanza: 1 km | Durata: 20 min (solo andata) | Dislivello: irrilevante | Difficoltà: T.
Una passeggiata lastricata tra boutique e giardini che culmina sulla Terrazza dell’Infinito, uno dei punti panoramici più celebri del mondo.

  • Ingresso giardini Villa Cimbrone: 10 € (apr–nov, 9‑19).
  • Al tramonto la luce colora di rosa Atrani e Scala: foto da poster.
  • Rientro consigliato lungo Via Santa Chiara fiorita di glicini in primavera.

5. Scala → Ravello per la “Scala Santa”

Distanza: 2,9 km | Durata: 1 h 15 min | Gradini: circa 1500 | Difficoltà: E (salita moderata).
Dal borgo più antico della Costiera si sale fra ulivi e pergolati di limoni fino a Ravello: ogni venti scalini un balcone sulla Valle del Dragone.

  • Parti nelle ore fresche (prima delle 9): il percorso è esposto a sud.
  • Ricompensa: cornetto alla crema di limone al bar in Piazza Vescovado.

Curiosità & errori da evitare

  • Niente vertigini? Sul Sentiero degli Dei evita i tratti esposti se soffri di altezza: porta bastoncini per maggiore stabilità.
  • Gradini in discesa: da Nocelle a Positano sono 1700 scalini. Se hai ginocchia sensibili, prendi il bus interno.
  • Plastic free: dal 2024 molti comuni vietano bottiglie monouso sui sentieri. Usa borraccia ricaricabile alle fontane.
  • Limoneti privati: non entrare nei terrazzamenti senza permesso; esistono tour guidati con degustazione.

Voci del posto

«Quando accompagno i gruppi sul Sentiero dei Limoni all’ora d’oro, il profumo degli agrumi è così intenso che sembra di bere limoncello senza bicchiere.»
– Luigi, guida ambientale di Maiori

Luigi è nato tra questi terrazzamenti e ricorda ancora quando da bambino portava a spalla casse di limoni per la Sagra del Pesce di Positano. «Ogni scalino è una storia», sorride mentre indica un vecchio muretto a secco ricostruito dal nonno dopo l’alluvione del ʼ54.

FAQ – domande frequenti

Serve attrezzatura tecnica?
Scarpe da trail leggere con buona suola antiscivolo sono sufficienti; bastoncini utili per le discese lunghe.
Posso fare i sentieri d’inverno?
Sì, clima mite. Evita giorni di pioggia per rischio pietrisco e gradini scivolosi.
Esistono bus di rientro?
SITA collega la maggior parte dei trailhead; controlla orari ridotti dopo le 20:00.

Le passeggiate panoramiche della Costiera trasformano una semplice vacanza in un’immersione lenta tra mare, storia e profumi mediterranei. Con questi sentieri accessibili potrai cogliere l’essenza autentica dei borghi, assaggiare limoni appena colti e fotografare tramonti di fuoco senza affrontare trekking estremi. Prepara scarpe comode, borraccia e cuore aperto: la Costiera ti regalerà emozioni ad ogni passo.

La Settimana Santa a Meta di Sorrento: tra processioni e riti antichi

Ci sono luoghi in cui la Settimana Santa non è solo una ricorrenza liturgica, ma un’esperienza collettiva che avvolge vicoli, campane, mare e vulcani di emozioni. Meta di Sorrento, porta d’ingresso alla Costiera Sorrentina, accende fiaccole e canti antichi per custodire riti tramandati da secoli. In questo articolo ti accompagno – da guida locale – tra confraternite incappucciate, aromi di pastiera appena sfornata e panorami a picco sul golfo, con un programma 2025 dettagliato, aneddoti vissuti in prima persona e consigli pratici per non perderti nulla. Prepara cuore e scarpe comode: si parte!

Indice dei contenuti:

Radici storiche e spirituali

Le prime confraternite metesi compaiono negli archivi sin dal Cinquecento, quando marinai e agricoltori diedero vita a compagnie laicali incaricate di gestire opere caritative e l’animazione liturgica. Il colore del cappuccio identificava il carisma: bianco per la purezza mariana, nero per la meditazione sulla morte di Cristo. Oggi le processioni sono rimaste quasi immutate: tamburi in sordina, torce a vento, coralità del Miserere e antichi stendardi ricamati a mano.

Programma 2025, itinerari e consigli pratici

Calendario ufficiale – Meta di Sorrento

  • Lunedì 14 aprileVia della Croce, sacra rappresentazione itinerante nel centro storico.
  • Giovedì 17 aprile, ore 20:30Processione Bianca dell’Arciconfraternita della SS. Immacolata (percorso: Piazza Cesine → Basilica S. Maria del Lauro e ritorno).
  • Venerdì 18 aprile, ore 02:30Processione Nera della Madonna Addolorata (partenza in notturna da Piazza S. Maria del Lauro).
  • Venerdì 18 aprile, ore 20:00Processione Nera del Cristo Morto, tra canti del Miserere e luci a fiamma viva.

Come vivere le processioni (tips da insider)

  • Punto di vista migliore: l’angolo tra Via Caracciolo e Via Lamma, dove le torce disegnano giochi d’ombra sui portali barocchi.
  • Parcheggi: limitati. Prediligi Circumvesuviana (fermata Meta) o traghetto da Napoli + bus costiero.
  • Dress code: capospalla scuro, foulard per la brezza notturna, scarpe antiscivolo.
  • Pastiera e “casatiello”: assaggia quelli di forno Panificio Ruggiero (lievitazione 48 h).
  • Alloggi: B&B in centro esauriti entro gennaio: prenota con largo anticipo.

Curiosità, simboli ed errori da evitare

  • Bianca vs Nera: la Processione Bianca simboleggia il dolore di Maria che cerca il Figlio, la Nera medita sulla morte e sepoltura.
  • Lampioni spenti: durante la Nera, l’illuminazione pubblica viene talvolta attenuata; porta con te una torcia a luce calda per orientarti senza disturbare.
  • No flash! Foto con flash o selfie stick possono portare all’allontanamento da parte degli addetti alla disciplina.
  • Campane a festa: allo scoccare della mezzanotte di Pasqua (sabato), tutte le campane della Costiera suonano in contemporanea: momento da brividi.

Voci e volti: la mia Settimana Santa

«Quando il rullare dei tamburi squarcia il silenzio dell’alba, il profumo di incenso si mescola al sale del mare: è in quel momento che capisci di appartenere a qualcosa di più grande.»
– Giulia, confratella “bianca” da 18 anni

Ho seguito Giulia lungo il percorso notturno: i passi dei penitenti sincronizzati, i cori di adolescenti che si tramandano Stabat Mater a orecchio. In via Colombo, un anziano pescatore mi ha sussurrato: «Ogni candela è il voto di un marinaio tornato a riva». Dettagli impossibili da cogliere in un dépliant, ma che fanno la differenza tra visitare e vivere davvero la Settimana Santa.

FAQ – domande frequenti

Qual è il momento più suggestivo?
L’uscita della Processione Nera alle 02:30, quando il coro intona il Miserere e le vie sono illuminate solo da lanterne. Arriva almeno 30 minuti prima per trovare posto.
Dove posso assistere senza folla?
Lungo Via Lamma (tratto alto) troverai meno turisti e un’acustica perfetta per i canti penitenziali.
Le processioni sono adatte ai bambini?
Sì, ma quelle notturne possono risultare impegnative: scegli la rappresentazione del Lunedì Santo in orario serale.

La Settimana Santa a Meta di Sorrento non è un semplice evento turistico: è un intreccio di fede, arte, comunità e panorama mediterraneo. Partecipare significa rispettare silenzio e tradizioni, ma anche lasciarsi commuovere da una spiritualità che sa di mare e agrumi in fiore. Se il richiamo delle lanterne sul Corso Italia ti ha acceso curiosità, è il momento di programmare il viaggio: la Costiera ti aspetta con il suo abbraccio di storia e bellezza.

I dolci tipici della Costiera: cosa assaggiare e dove

Il profumo di limone maturo che invade i vicoli, il rumore lieve del mare che accompagna ogni morso di sfogliatella: assaggiare i dolci tradizionali in Costiera Amalfitana non è soltanto questione di gusto, ma un viaggio nella storia locale e nelle mani sapienti dei maestri pasticcieri. In questa guida ti sveliamo ricette iconiche, indirizzi imperdibili e curiosità da raccontare al prossimo aperitivo.

1. Contesto storico e culturale

Dietro ogni dolce della Costiera si nasconde una storia che intreccia conventi, repubbliche marinare e scambi commerciali di spezie. La Sfogliatella Santa Rosa nacque nel XVIII secolo nel convento omonimo a Conca dei Marini, quando le suore cercarono di recuperare semola, limoni e liquore d’erbe creando un guscio croccante ripieno di crema profumata. La celebre Delizia al limone è invece molto più recente (1978): il pasticciere amalfitano Carmine Marzuillo trasformò il limone sfusato in cupole soffici ricoperte di glassa agrumata, unendo tradizione agrumicola e spirito d’innovazione.

Anche la Torta Caprese, arrivata da Capri fino alle tavole della Costiera, sembra nata per errore: lo chef Carmine Di Fiore dimenticò la farina, dando vita a un impasto di mandorle e cioccolato dalla consistenza umida e irresistibile.

2. Dolci da provare e pasticcerie consigliate

Delizia al limone – Il simbolo agrumato

Morbida pan di Spagna imbevuta di bagna al limoncello, farcita con crema pasticcera e ricoperta da una glassa setosa: la Delizia al limone è l’abbraccio tra costiera e agrumeti.

Dove assaggiare: Sal De Riso Costa d’Amalfi – Via Roma 80, Minori.

Orari: 7:30‑22:00 | Tip insider: ordina la “Delizia Express” preparata al momento con limoni appena grattugiati.

Sfogliatella Santa Rosa – La regina degli strati

Strati croccanti di pasta sfoglia riccia racchiudono crema di semola e ricotta, arricchita da canditi d’arancia. Il tocco finale? Un’amarena sciroppata che ricorda il passato conventuale.

Dove assaggiare: Pasticceria Pansa – Piazza Duomo 40, Amalfi. Fondata nel 1830, è tappa obbligata per i pellegrini del gusto.

Torta Caprese – Il capolavoro senza farina

Mandorle di Avola, cioccolato fondente e un tocco di Strega: la Torta Caprese è umida e scioglievole, perfetta con un espresso.

Dove assaggiare: La Zagara – Via Dei Mulini 8, Positano. Goditela sotto il pergolato di bouganville.

Scorzette di arancia candita al cioccolato

Bastoncini di agrumi immersi in sciroppo e poi ricoperti di cioccolato fondente: un souvenir ideale (resiste ai viaggi) che profuma di terrazze agrumate.

Consiglio pratico: chiedi la miscela mix con cedro e limone per un effetto tasting completo.

Ricette da portare a casa

Se vuoi riprodurre un assaggio di Costiera nella tua cucina, ecco la ricetta semplificata (🔖 Schema Recipe integrato) della Delizia al Limone.

3. Curiosità & errori da evitare

  • Mai mettere la delizia in frigo troppo a lungo: la crema perde profumo, gustala entro 12 ore.
  • Evita le sfogliatelle fuori orario: se non le sfornano la mattina, rischi un prodotto secco.
  • Non confondere sfogliatella riccia e frolla: in Costiera prevale la riccia.
  • Confezioni turistiche: diffida di scatole senza indicazione IGP o produttore.

4. Intervista al maestro pasticciere

«Il segreto della Delizia? Non è la glassa, ma l’attesa: la crema deve sposare il pan di Spagna per almeno tre ore» – Salvatore De Riso, pluripremiato pastry chef

Salvatore ci racconta come sceglie solo limoni non trattati raccolti all’alba e confessa di aggiungere un micro‑tocco di vaniglia bourbon. «È la firma invisibile che fa la differenza», sorride.

FAQ

Qual è il dolce più tipico della Costiera Amalfitana?

Senza dubbio la Delizia al limone, emblema dell’identità agrumata locale.

Dove comprare dolci da portare a casa?

Molte pasticcerie confezionano vacuum packs. Chiedi a Pasticceria Pansa per scatole termiche ideali ai viaggi.

Esistono opzioni senza glutine?

Sì, la Torta Caprese è naturalmente gluten‑free. Verifica sempre la contaminazione.

I dolci sono l’eco dolcissima delle scogliere, un tuffo di gusto che racconta secoli di creatività monastica e passione artigiana. Assaggia, impara, porta a casa una parte di Costiera: il tuo palato ti ringrazierà.

Ti è venuta fame? Lascia un commento, scopri le nostre altre guide, iscriviti alla newsletter o contattaci per organizzare un tour dolce personalizzato!

Le esperienze sensoriali più belle da vivere in Costiera

Chiudi gli occhi un momento: il sale marino solletica la pelle, il canto dei gabbiani danza sulle scogliere, l’aroma deciso dei limoneti di Massa Lubrense ti avvolge. In Costiera Sorrentina, ogni passo è un abbraccio ai cinque sensi. Questa guida ti accompagna lungo itinerari pensati per informare, educare e intrattenere, trasformando la tua permanenza in un ricordo che profuma di zagara e sa di mare.

1. Contesto storico e culturale

Fin dai tempi degli antichi Romani, la Terra delle Sirene ha sedotto viaggiatori illustri. Le ville patrizie a Positano e le residenze di villeggiatura a Sorrento testimoniano un culto della bellezza che dura da secoli. I monaci benedettini del Medioevo introdussero qui gli agrumi, dando vita a quel profumo di limone che oggi rappresenta un’icona internazionale.

L’eredità culturale si respira anche nei suoni: le serenate napoletane che risuonano lungo i vicoli di Vico Equense, il rintocco delle campane che scandisce la pesca all’alba. Immergersi in questi dettagli significa toccare il cuore stesso della Costiera.

2. Itinerari multisensoriali e consigli pratici

Ascolta – Il concerto della natura

Inizia la giornata alle Cascatelle di Ieranto. All’alba, il fruscio delle tamerici e il ritmo lento delle onde creano un audio ambientale degno di un album lo‑fi. Premi play qui sotto, chiudi gli occhi e respira:

Tip locale: per un soundscape autentico, visita in settimana – i weekend possono essere affollati.

Annusa – Il cammino dei limoneti

Il Sentiero dei Limoni collega Maiori a Minori con terrazzamenti che profumano di zagara. Partecipa a una lemon experience: potrai toccare le foglie cerose, annusare l’olio essenziale e preparare la tua granita di sfusato amalfitano.

Assaggia – Il gusto mediterraneo nel piatto

Da Osteria ‘A Mare a Marina Grande, ordina gli scialatielli ai frutti di mare. Ogni boccone racconta l’incontro fra il grano duro campano e i crostacei pescati all’alba. Gusto mediterraneo allo stato puro!

Consiglio pratico: domanda sempre se la pasta è tirata a mano il giorno stesso; in molti ristoranti tradizionali troverai ancora le sfogline.

Guarda – Tramonti mozzafiato sulla Costiera

Concludi al Belvedere di Punta Campanella. Alle 19:45 d’estate il sole cala dietro Capri tingendo il mare di amaranto. Usa il filtro sunset dello smartphone, ma poi posalo: nessuna foto batte lo sguardo nudo.

3. Curiosità e errori da evitare

  • Non sottovalutare i gradoni costieri: indossa scarpe da trekking leggere, non infradito.
  • Occhio ai limoni turistici: diffida di frutti fuori stagione o troppo perfetti; il vero sfusato è irregolare.
  • Limoncello artigianale: deve riposare almeno 45 giorni. Se lo compri “fresco di giornata”, probabilmente è diluito.

4. Voci della Costiera: interviste e racconti

«Alle quattro del mattino il borgo di Marina di Puolo sembra dormire, ma l’odore del pane appena sfornato sveglia anche me che panettiere non sono» – Luigi, skipper locale

Luigi ricorda la prima volta che ha assaggiato il panino caprese di Nonna Rosa: «Il gusto mediterraneo di quel boccone mi ha convinto a restare in mare tutta la vita». Storie come la sua sono la prova che le esperienze sensoriali Costiera non si vivono solo con gli occhi, ma con l’anima.

FAQ

Qual è il periodo migliore per il Sentiero dei Limoni?

Da aprile a giugno, quando i limoni sono in fiore e l’aria è un’esplosione di profumi limone.

Dove assaggiare il limoncello più autentico?

Prova L’Antica Limoneria di Sorrento, laboratorio a conduzione familiare con ricetta tramandata da tre generazioni.

Come evitare la folla nei mesi estivi?

Prenota ingressi e ristoranti online, visita le spiagge prima delle 9:00 e considera tour serali per scoprire i suoni e natura senza confusione.

 

La Costiera Sorrentina non si visita, si sente. Dai profumi limone all’eco del mare contro le falesie, ogni dettaglio è un invito a rallentare. Ricorda: porta con te curiosità, rispetto per la natura e spazio per i ricordi sensoriali.

Ti è piaciuta questa guida? Lascia un commento, iscriviti alla newsletter, condividi con gli amici o contattaci per organizzare la tua esperienza sensoriale su misura!

Dove parcheggiare in Costiera Amalfitana (senza stress)

Curve mozzafiato, strapiombi sul mare e pittoreschi borghi arroccati: la Costiera Amalfitana è uno dei tratti di costa più celebri al mondo. Peccato che parcheggiare possa trasformare la vacanza in un incubo – a meno che tu non abbia un amico del posto. Questa guida nasce proprio da anni di consigli elargiti tra un caffè e l’altro al Bar Francese di Amalfi: scoprirai dove lasciare l’auto in sicurezza, quanto costano i garage, come evitare multe e – novità 2025 – quando scatta il sistema delle targhe alterne.

Indice dei contenuti

1. Perché parcheggiare è così complicato?

La SS163, nota come Amalfi Drive, fu tracciata nel 1850 dall’ingegnere Michele De Giorgio per collegare i borghi di pescatori. Larghezza media? Meno di 6 metri. Aggiungi il boom turistico post‑Dolce Vita, autobus granturismo e scooter che fanno slalom tra auto a noleggio: il risultato è un imbuto quotidiano. Non a caso, dal 2022 Anas sperimenta il sistema odd‑even delle targhe alterne, confermato anche per il 2025 (ore 10‑18, vedi dettagli più avanti).

Il posto auto, quindi, è diventato merce rara. Solo Amalfi conta 400 posti ufficiali contro 10 000 visitatori al giorno in agosto. Ma niente panico: con qualche accortezza pianificherai soste strategiche, magari godendoti il panorama dal traghetto anziché impazzire nel traffico.

2. Mappa pratica dei principali parcheggi (clicca per navigare)

Abbiamo geolocalizzato i garage più affidabili – dai comunali economici a quelli privati con car valet.

Amalfi

  • Luna Rossa – Coperto, 300 posti, 4 €/h (diurno). A 5 minuti dal Duomo tramite ascensore.
  • Piazza Flavio Gioia – Ideale per soste rapide, 20 € forfait 4 ore.

Positano

  • Garages Mandara – Car valet; 7 €/h alta stagione. Prenota via WhatsApp.
  • Parcheggio Migliaccio – 60 posti, vicinissimo alla spiaggia Grande; disponibilità a esaurimento.

Ravello

  • Garage Rufolo – Coperto, 100 posti, 6 €/h. Pacchetto 12 h a 45 €.
  • Parcheggio Oscar Niemeyer – Scoperto ma panoramico; 3 €/h; navetta gratuita per Piazza Vescovado.

Borghi minori

  • Castiglione di Ravello – Parcheggio a strisce blu, 2 €/h. Ideale per spiaggia libera omonima.
  • Praiano (Parcheggio pubblico Via Umberto I) – 2,50 €/h; arrivare entro le 9:00 per trovare posto.

Tip da locale: se arrivi dal lato di Salerno, considera di lasciare l’auto al parcheggio Multipiano di Vietri sul Mare (1,50 €/h) e proseguire con traghetto o bus – risparmierai tempo e nervi.

3. Consigli, trucchi ed errori da evitare

  • Targhe alterne 2025: dal 1/8 al 30/9 tutti i giorni (10‑18) solo targhe pari nei giorni pari e dispari nei giorni dispari; stessi limiti in vari weekend di primavera e nei ponti festivi di aprile‑maggio. Controlla sempre l’ordinanza Anas del momento.
  • ZTL di Amalfi e Positano: varchi elettronici attivi h24 – non avvicinarti se il tuo hotel non ha comunicato la targa.
  • Parcheggi improvvisati: mai lasciare l’auto su curve o marciapiedi – multe salate fino a 335 € e carro attrezzi in 30 min.
  • Gettoni parcheggio: porta monete o carta contactless: molti parcometri non accettano banconote.
  • Traghetti e bus come piano B: i collegamenti via mare tra Amalfi, Positano e Salerno sono frequenti da aprile a ottobre e permettono di aggirare traffico e parcheggio.

Sapevi che il parcheggio Luna Rossa è ricavato in un ex tunnel ferroviario mai inaugurato? Fu scavato nel 1926 per la linea Salerno–Sorrento, progetto poi abbandonato: oggi ospita 300 auto al fresco della roccia.

4. Storie di strada: voci di chi ci vive

«Il segreto è arrivare prima delle 8 e ripartire al tramonto, o parcheggiare a Vietri e venire in moto. L’auto? Solo per chi ha pazienza da frate!» — Gennaro, tassista di Amalfi

Lucia, proprietaria di un B&B a Praiano, consiglia di prenotare parking online: «Con 10 € in più ti fai portare l’auto in garage mentre tu scendi in spiaggia. Il sorriso vale il supplemento».

FAQ

Quanto costa parcheggiare una giornata intera ad Amalfi?

Calcola circa 40‑50 € in estate per 10 ore al Luna Rossa; di notte la tariffa scende a 2 €/h.

Ci sono parcheggi gratuiti?

Solo aree limitate nelle frazioni alte (Pogerola, Montepertuso). Servono navette o bus per il centro.

Qual è l’alternativa migliore all’auto?

I traghetti Salerno‑Amalfi‑Positano (35 min e 14 €) o il treno+bus da Salerno/Vietri.

Parcheggiare in Costiera Amalfitana non è una missione impossibile: basta sapere dove andare, quando muoversi e quanto pagare. Con questa guida hai in tasca l’«indirizzario» che i locali custodiscono gelosamente. Lascia l’auto al sicuro, respira la brezza marina e goditi i colori della Divina senza stress.

Piano di Sorrento: i vicoli del centro e la tradizione del pane cafone

C’è un momento, tra l’alba rosata sul Golfo di Napoli e il vociare dei pescatori al porto di Marina di Cassano, in cui i vicoli di Piano di Sorrento si riempiono di un profumo antico: quello del pane cafone, appena sfornato nei panifici antichi incastonati tra archi di piperno e cortili segreti. Questa guida ti porta nel cuore meno turistico della Costiera sorrentina, dove la storia contadina incontra la vita quotidiana e la crosta del pane scricchiola ancora come cent’anni fa.

Indice dei contenuti

1. Radici storiche del centro storico e del pane cafone

Dall’epoca borbonica ai giorni nostri, il pane cafone è stato il carburante dei braccianti locali. Il termine “cafone” non è dispregiativo: in dialetto napoletano indicava semplicemente la gente di campagna. Con farina di grano duro, acqua della sorgente di Capo di Conca e lunghe ore di lievitazione, il risultato è una pagnotta che dura una settimana e racconta secoli di tradizioni Piano di Sorrento. Camminando lungo via San Michele si notano ancora i passafuoco in pietra, fessure negli archi attraverso cui si consegnavano le forme fumanti alle massaie senza far uscire il calore del forno.

Un reperto poco conosciuto: al civico 17 di vico Santissima Trinità, una lapide del 1890 ricorda la corporazione dei “fornari” che garantiva pane a prezzo calmierato nei giorni di tempesta, quando le barche non potevano salpare. Una forma costava 3 grana e veniva tagliata su assi di terracotta perché il legno, umido di salsedine, avrebbe inacidito la mollica.

2. Itinerario tra i vicoli: mappa interattiva dei panifici antichi

Parti da Piazza Cavour e imbocca vico Gelso: in meno di 700 metri visiterai tre forni storici.

  • Panificio Russo Maria Luisa – Via Galatea 20 (dal 1920). Segni particolari: madre viva centenaria e crosta che risuona come tamburi quando la batti con le dita. Profilo Instagram
  • Panificio Ercolano – Via delle Rose (dal 1898). Qui puoi assistere alla “scarpetta”: la pagnotta viene incisa a stella con un coltello di ulivo prima della cottura, tradizione che impedisce alla crosta di rompersi in modo irregolare. Recensioni Yelp
  • Panificio Azzurro Margiù – Via delle Rose 48. Innovazione senza snaturare la tradizione: farine bio macinate a pietra, acqua filtrata ai carboni attivi e lievitazione di 36 ore. Sito ufficiale

Tip da locale: arriva non oltre le 10:30; dopo quell’ora i filoni da 3 kg vanno a ruba e rischi di trovare solo le “coppie” da mezzo chilo.

3. Curiosità e errori da evitare

  • Non tagliare il pane caldo: aspetta 20 minuti per non rompere la struttura alveolata.
  • Il pane cafone si conserva in canovacci di lino, mai in plastica: la crosta perderebbe fragranza.
  • Chiedi sempre se il forno usa legna di quercia: la combustione più lenta regala sentori tostati.
  • Evita di comprare pane al supermercato locale: spesso arriva da forni industriali di Napoli.

Sai perché la forma è spesso ovale? La leggenda narra che i fornai, per massimizzare lo spazio, deformassero leggermente i filoni tondi; col tempo, quella “d’ u puorco” (del maiale) è diventata la sagoma tipica.

4. Voci dai forni: interviste

«La nostra madre vive dal 1923: la rinfreschiamo tre volte al giorno e a Ferragosto la portiamo in vacanza al fresco della cantina!» — Maestro Antonio Russo

Antonio Russo, quarta generazione di panettieri, ci racconta che il segreto è l’acqua della fonte di Cassano: «Ha il ph perfetto per la fermentazione lenta». Nel retrobottega, muri spessi cinquanta centimetri tengono stabile la temperatura anche nelle torride estati sorrentine. Infine svela un trucco: la pagnotta viene capovolta negli ultimi 5 minuti per facilitare la formazione di un “cappello” croccante.

Gaetano Ercolano, invece, mostra orgoglioso la pala in castagno ereditata dal nonno: «Il legno non surriscalda l’impasto e regala microprofumi affumicati».

FAQ

Che cos’è il pane cafone?

È la pagnotta rustica napoletana per antonomasia: farina di grano duro, lievito madre, cottura in forno a legna.

Dove posso assaggiarlo caldo?

Arriva ai forni tra le 9:30 e le 10:30: Panificio Russo sforna a ciclo continuo; Panificio Ercolano solo al mattino.

Quanto tempo si conserva?

Se avvolto in lino, resta fragrante fino a 5 giorni; dopo, si presta a zuppe come l’acquasale.

Tra un assaggio di mollica color avorio e l’eco delle campane di San Michele, scoprirai che la vera essenza della Costiera non è solo nei panorami, ma anche in una crosta che sa di legna e ricordi di infanzia. Adesso tocca a te: scegli il tuo forno preferito, fermati a chiacchierare con il panettiere e riempi lo zaino di profumo di Tradizioni Piano di Sorrento.

Gli orti sul mare: dove provare l’agricoltura con vista

Tra pietra, acqua e profumo di agrumi, la Costiera Sorrentina custodisce orti sospesi sul Mediterraneo dove la tradizione contadina incontra panorami da cartolina. In questo articolo ti guido – come farebbe un amico del posto – alla scoperta degli agriturismi e delle aziende agricole che offrono esperienze tra filari d’olivi, limoni giganti e ortaggi di stagione con il mare sullo sfondo. Pronto a sporcarti le mani di terra, immergerti nei colori del tramonto e assaggiare prodotti a km 0 direttamente dalla zolla al piatto? Andiamo!

Indice dei contenuti

1. Radici storiche e culturali

Le terrazze coltivate che caratterizzano la Costiera nascono dall’ingegno degli antichi coloni greci e si evolvono in età romana, quando le villae maritimae si circondavano di orti per produrre vino, olio e agrumi destinati alle mense imperiali. Oggi quei muretti a secco – tutelati dall’UNESCO come bene immateriale – proteggono orti vista mare Sorrento dove i contadini allevano ancora la varietà di limone “Ovale di Sorrento”, pomodorini del piennolo e antiche cultivar di mele. Il lavoro paziente di generazioni ha trasformato pendii scoscesi in giardini pensili che profumano di basilico e salsedine.

La conformazione a pettine dei terrazzamenti garantisce un microclima ideale: l’aria salmastra mitiga gli sbalzi termici e la roccia vulcanica trattiene il calore. Risultato? Pomodori più dolci, zucchine che profumano di erbe marine e un olio extravergine dal retrogusto mandarino.

2. Itinerario “Orto con Vista”: 5 tappe imperdibili

Ti propongo un percorso di un giorno (auto o scooter) che collega le aziende agricole più panoramiche, tutte attrezzate con parcheggio e possibilità di degustazioni.

  1. Torre Cangiani – Massa Lubrense

    A 5 km da Sorrento, questa azienda certificata bio dal 1996 produce olio, marmellate e miele con un approccio zero waste. Prenota la farm dinner al tramonto: tavolo lungo tra i filari, vino locale e concerto di cicale mentre il sole affonda dietro Capri.

  2. Le Tore – Sant’Agata sui Due Golfi

    Quattordici ettari di orti panoramici, pascoli e boschetto di castagni. Partecipa alla raccolta delle erbe spontanee e impara a preparare la “frittata di mentuccia” della nonna Anna.

  3. Fattoria Terranova – Colli di Fontanelle

    Dopo la passeggiata nel giardino sinergico, impasterai gnocchi alla sorrentina con il piennolo appena colto e chiuderai con un limoncello hand‑made. Vista sull’arcipelago de Li Galli inclusa!

  4. Il Giardino di Vigliano – Massa Lubrense

    Luigi e Valentina ti accolgono con una spremuta di “limone gigante”, poi ti insegnano a distillare la tua marmellata. Se resti a dormire, sveglia tra i profumi di zagara e panorama su Punta Campanella.

  5. I Giardini di Cataldo – Centro di Sorrento

    Sosta perfetta per chi viaggia senza auto. Tour guidato di 45 minuti tra agrumi, laboratorio del limoncello e gelato al basilico. Consiglio: arriva alle 10:00 per evitare i pullman!

Tip: inserisci le tappe nel tuo Google Maps con il layer “Orti vista mare Sorrento” per ottimizzare il percorso.

3. Curiosità e errori da evitare

  • Settembre‑Ottobre è il periodo migliore: la folla estiva cala e l’orto offre ancora pomodori, zucche e gli ultimi fichi.
  • Porta scarpe chiuse: i sentieri possono essere scivolosi per l’umidità marina.
  • Evita di cogliere frutti senza permesso: ogni limone è prezioso per la produzione di limoncello.
  • Domanda sempre di foto: molte aziende vivono anche di esperienze esclusive, proteggono la privacy degli ospiti.

4. Storie vere: la voce dei custodi

Quando il mare cambia colore all’imbrunire, sembra che i nostri filari galleggino sul blu. Ogni ospite che impasta con noi torna a casa con un ricordo che sa di basilico e salsedine. – Francesca, chef di Fattoria Terranova

Durante la mia ultima visita a Torre Cangiani, non dimenticherò mai il sapore dolce dell’albicocca “pellecchiella” mangiata direttamente dall’albero mentre la campana della vicina chiesa di Santa Maria suonava le sette.

5. Domande frequenti

Qual è il periodo di raccolta dei limoni?
Da febbraio a ottobre, con il picco tra marzo e giugno quando la Costiera è profumata di zagara.
Serve prenotare?
Sì, quasi tutte le aziende richiedono prenotazione via email o WhatsApp, soprattutto per degustazioni e cooking class.
Le esperienze sono adatte ai bambini?
Assolutamente: molti agriturismi offrono mini‑laboratori e percorsi sensoriali.
Posso arrivare con i mezzi pubblici?
I Giardini di Cataldo sì (5 min a piedi dalla stazione Circumvesuviana). Per le altre tappe conviene noleggiare scooter o auto.
Gli orti vista mare Sorrento sono molto più di una foto instagrammabile: rappresentano un modello di slow travel che unisce sostenibilità, cultura contadina e paesaggi mozzafiato. Che tu scelga una cooking class sulla collina o una spremuta in un limoneto urbano, porterai con te il sapore genuino di questa terra sospesa tra gli Dei e il mare.

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A piedi fino a Punta Campanella: leggende, resti romani e vista su Capri

A soli 60 minuti di cammino da Termini, il promontorio di Punta Campanella è il confine epico tra i golfi di Napoli e Salerno: un sentiero sospeso sul blu, dove la voce delle sirene incontra il crepitio dei pini marittimi.

1. Origini, mito e archeologia

Secondo Strabone, Ulisse approdò qui per erigere un templo ad Athena, dea che i romani ribattezzarono Minerva. I resti della via Minerva – basolato romano ancora visibile dopo il – guidano il passo fra olivi e macchia. Sulla punta, la Torre Minerva (‘campana’ per avvisare le flotte) fu parte della linea difensiva aragonese del XV sec. :contentReference[oaicite:0]{index=0}

2. Itinerario, mappa e consigli smart

Dettagli trail

  • Punto di partenza: Piazzetta Santa Croce, Termini (Massa Lubrense) 320 m s.l.m.
  • Lunghezza A/R: 7,2 km; dislivello ±300 m; difficoltà media.
  • Tempo medio: 2 h 30 min (escluse soste foto).
  • Segnaletica CAI: 300 “Sentiero Athena”.

Traccia step-by-step

  1. Segui la stradina in basalto che scende tra muretti a secco e limoneti (10 min). Capri compare dietro Punta Mitrigliano.
  2. A quota 180 m incrocia la Scala Fenicia, antico raccordo con il mare.
  3. L’ultimo chilometro corre in balconata: sulla destra Cala Mitragliano, a sinistra il crinale di Monte San Costanzo.
  4. Arrivo al faro e alla torre (tabella Parco Marino) – acqua potabile limitata: porta 1,5 L a testa.

Map widget

Tips local

  • Parti entro le 08:30 in estate: zero ombra dopo le 10.
  • Scarpe da trail: ultimo tratto roccioso e scivoloso se umido.
  • Da aprile a giugno fioritura di euforbia e corbezzolo: profumo wow!
  • Vuoi prolungare? Salita facoltativa a Monte San Costanzo (+45 min e 150 m D+).

3. Curiosità ed errori da evitare

  • Drinks vista Capri: niente chioschi in punta, solo natura – porta spuntini!
  • Droni vietati: area marina protetta, rischio multa fino a € 400.
  • Campana che suona: ogni 14 febbraio i locals ricordano l’apparizione di Atena con tre rintocchi simbolici.
  • Pietra “scivola-capre”: il calcare levigato dai venti è traditore, soprattutto in discesa.

4. Voci dal sentiero

«Il momento più magico? Quando il sole si allinea fra i Faraglioni di Capri e l’arco della torre: sembra l’occhio di un ciclope che protegge la costa» — Gennaro, guida AIGAE.

Marina, fotografa francese, consiglia di arrivare al faro per le 17 in primavera: «La luce radente trasforma la roccia in oro antico, perfetta per i ritratti».

FAQ

Posso arrivare in bici?
Solo fino a Termini; sul sentiero le due ruote sono vietate.
Cani ammessi?
Sì, al guinzaglio e con acqua al seguito: non ci sono fontane.

Camminare fino a Punta Campanella è varcare la soglia fra mito e cielo: ad ogni passo senti l’eco di antiche legioni, annusi l’odore salmastro che ispirò leggende e, laggiù, vedi Capri come un’oasi galleggiante. Mettiti in marcia e racconta la tua pagina di storia personale sul sentiero di Atena.

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Tradizioni di Sant’Agnello: la festa della Madonna della Neve tra falò e luminarie

Ogni 5 agosto Sant’Agnello si veste di luci, devozione e profumo di legna ardente: un appuntamento imperdibile per chi desidera vivere la Penisola Sorrentina come un locale doc.

1. Origini e significato della Festa Madonna Neve Sant’Agnello

La devozione alla Madonna della Neve nasce dal celebre “miracolo della nevicata” del 5 agosto 352 d.C. sul colle Esquilino di Roma. A Sant’Agnello, piccolo comune panoramico fra Sorrento e Piano, il culto attecchisce già nel XVII secolo grazie ai marinai che, di ritorno dalle rotte del Tirreno, portarono a casa icone votive e la consuetudine dei falò propiziatori. Il fuoco, acceso la notte del 4 agosto nei cortili e sulle terrazze, simboleggia la neve “d’estate”: le scintille salgono al cielo come fiocchi luminosi di gratitudine.

2. Luoghi-chiave, programma 2025 e consigli pratici

Dove si svolge

Il cuore pulsante è la Chiesa di Maria SS. della Neve (frazione Colli di Fontanelle, 15 minuti in auto dal centro). Il sagrato panoramico domina entrambi i golfi regalando tramonti da cartolina – perfetti per le tue stories!

Calendario 2025 — date da segnare

  • 27 luglio – 4 agosto: Novena con Santo Rosario ore 19 e degustazione di dolci conventuali.
  • 4 agosto h 22:30: accensione dei falò sui colli e lungo la spiaggia di Marinella (soggetta a eventuali limitazioni comunali in caso di siccità).
  • 5 agosto h 10:00: Solenne Messa cantata con corale polifonica.
  • 5 agosto h 19:00: Processione serale per le vie addobbate da luminarie; al rientro, spettacolo pirotecnico sulla terrazza panoramica della Marinella.
  • 5 agosto h 21:30: Concerto “In…canto d’estate” (programma 2025 in via di conferma).

Come arrivare (e dove parcheggiare)

Treno Circumvesuviana: scendi a Sant’Agnello, poi bus EAV per Colli di Fontanelle (20’).
Auto: SR163 Amalfitana o SS145; parcheggio a pagamento “Paravis Garden” ( a piedi).
Bus Navetta gratuito il 5 agosto h 17-24 (info Pro Loco).

Tips locali

  • Assaggia le “zeppole della Madonna” ripiene di crema al limone IGP.
  • Porta una felpa leggera: ai 400 m s.l.m. dei Colli, la brezza serale sorprende.
  • Arriva entro le 18 se vuoi un posto in prima fila per i fuochi.

3. Curiosità, miti ed errori da evitare

  • Falò sì, falò no? Non accendere fuochi fai-da-te in spiaggia: rischi multe salate. Segui i punti d’accensione autorizzati dai comitati di quartiere.
  • Splash! Qualcuno si tuffa di notte dopo i fuochi: la corrente sotto Marina di Cassano è forte; meglio rimandare il bagno a un’alba più sicura.
  • Dress code: nelle processioni il bermuda è tollerato, ma spalle coperte (porta un foulard).
  • Luminarie “a devozione”: ogni arco di luci riporta un nome di famiglia – un modo per “adottare” la festa e tenere vivo il contributo.

4. Voci dal paese: interviste lampo

«Quando l’arcivescovo benedice il falò principale e le scintille volano sul mare, mi sembra davvero di vedere fiocchi di neve calda. È un’emozione che non smette di sorprendermi, anche dopo quarant’anni!»

— Rosa, volontaria del comitato festa

Antonio, skipper locale, racconta che intorno alle 22:00 ormeggia la barca appena fuori Punta Sant’Elia: «La processione con le fiaccole che scende a mare riflette sull’acqua: uno spettacolo da vivere a prua, lontano dalla folla». E tu, da dove guarderai la magia?

FAQ sulla Festa Madonna Neve Sant’Agnello

Serve prenotare per assistere alla processione?
No, l’evento è gratuito. Solo il parcheggio può essere prenotato in anticipo online.
È adatta ai bambini?
Sì, ma tieni conto di folla e fuochi d’artificio: cuffie antirumore consigliate per i più piccoli.

Tra tradizione religiosa e folklore marinaro, la Festa della Madonna della Neve fa brillare Sant’Agnello come un faro nella notte di mezza estate. Se cerchi un’esperienza autentica – fatta di canti, profumi di limone e panorami che si accendono di luce – metti il 5 agosto in agenda e lasciati guidare dal calore dei suoi falò.

Hai partecipato alla festa? Commenta qui sotto, condividi l’articolo e iscriviti alla nostra newsletter per altre guide locali. Vuoi pianificare il tuo itinerario? Contattaci ora!

Positano romantica: le esperienze da vivere in coppia

Tra case color pastello che scendono a cascata sul mare, profumo di buganvillea nell’aria e un orizzonte che arrossisce al calar del sole, Positano è da sempre il set perfetto per le storie d’amore. Se stai pianificando un viaggio romantico a Positano, questa guida ti accompagna passo passo: dagli hotel per coppie alle cene al tramonto, fino a escursioni intime lontano dalla folla. Preparati a scrivere pagine indimenticabili del vostro romanzo costiero.

1. L’incanto di Positano: tra mito e poesia

Secondo la leggenda, Positano nacque dal volere di Poseidone, che la donò alla sua amata Pasitea. Da allora, il borgo ha stregato artisti come Pablo Picasso e Franco Zeffirelli, divenendo sinonimo di eleganza mediterranea. Passeggiare mano nella mano lungo Via Cristoforo Colombo significa ripercorrere secoli di storia marinara, botteghe di tessuti made in Positano e chiese barocche che custodiscono tesori d’arte.

2. Esperienze romantiche da non perdere

2.1 Hotel per coppie con vista da cartolina

Dall’iconico Le Sirenuse – suite con balcone privato e vasca in marmo – al boutique hotel Eden Roc con jacuzzi all’aperto, gli hotel per coppie a Positano puntano su privacy e panorami mozzafiato. Consiglio furbo: prenota con almeno 6 mesi di anticipo se vuoi la camera migliore per la notte di San Valentino.

2.2 Gita in barca privata al tramonto

Salpa dal piccolo molo di Spiaggia Grande con un gozzo tradizionale. Il capitano vi condurrà presso l’arco naturale di Li Galli e vi servirà prosecco ghiacciato mentre il sole si immerge dietro Capri. Un must per le esperienze di coppia a Positano.

2.3 Cena al tramonto tra 400 candele

Il ristorante stellato La Sponda si illumina ogni sera con 400 candele: chitarra napoletana in sottofondo, limoni sulle volte e piatti d’autore. Prenota il tavolo sulla balconata per innamorarti due volte: di lei/lui e del panorama.

2.4 Massaggio di coppia in grotta

Le antiche cave di tufo del Palazzo Margherita Spa ospitano un trattamento sensoriale a due, fra luci soffuse e sale rosa dell’Himalaya. Il beneficio? Rilascio totale delle tensioni prima di una notte di stelle.

3. Consigli pratici per coppie

  • Dress code – Nel borgo le scalinate abbondano: scarpe basse la sera, tacchi solo nel ristorante.
  • Timing foto – Per scatti iconici al murale “Positano Never Dies” vai alle 7:30; dopo le 9 è assediato.
  • Transfers – Scegli un water taxi privato se arrivi da Amalfi: arrivo scenografico garantito.
  • Musetti buongiorno – Cappuccino e maritozzo alla crema alla storica pasticceria Collina, con vista sul duomo.
  • Budget – Per risparmiare sui souvenir, acquista ceramiche nel vicino borgo di Vietri e fatti spedire il pacco in hotel.

4. Curiosità e piccoli errori da evitare

Evita la spiaggia principale a mezzogiorno
Sole a picco e selfie stick ovunque: punta sulla romantica Arienzo, raggiungibile con 300 gradini (ottima scusa per abbracciarvi!).

5. Racconti di chi l’ha vissuta

«Abbiamo scambiato le promesse sulla terrazza del Sentiero degli Dei, con violino dal vivo e Positano ai nostri piedi» – Chiara & Miguel, sposi portoghesi.

Storie come questa rendono Positano la meta prediletta per gli innamorati di ogni latitudine.

6. Domande frequenti

Qual è il periodo migliore per un viaggio romantico a Positano?

Maggio e fine settembre bilanciano clima perfetto e meno folle: attiva la modalità slow love.

Dove cenare al tramonto?

Prova La Sponda o l’intimo Next2 in Via Pasitea: cantina eccellente e luci soffuse.

Costo medio di un hotel per coppie a Positano?

In alta stagione una junior suite vista mare parte da 550 € a notte con colazione inclusa.

Che si tratti di brindare sulla spiaggia a lume di candela o di navigare verso un tramonto rosa, un viaggio romantico a Positano è la promessa di ricordi che profumano di sale e limone. Scegli l’esperienza che più vi rappresenta, lasciatevi guidare dal ritmo lento della Costiera e trasformate ogni istante in poesia.

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Tour in Ape Calessino: un’esperienza vintage tra i borghi

Immagina di attraversare piazzette assolate, limoneti profumati e curve a picco sul mare lentamente, con il vento leggero tra i capelli e il ronzio di un motore d’antan che fa da colonna sonora. Benvenuto a bordo dell’Ape Calessino, icona a tre ruote che trasforma un semplice spostamento in un tuffo nella dolce vita anni ’60. In questo articolo esploriamo storia, itinerari segreti, consigli e curiosità per vivere un tour in ape davvero indimenticabile tra Sorrento, Massa Lubrense e la Costiera Sorrentina.

1. Origini e fascino dell’Ape Calessino

Nata nel 1948 dall’ingegno di Corradino d’Ascanio per Piaggio, l’Ape è sinonimo di esperienza retrò e mobilità intelligente. La versione Calessino, con sedili in vimini e tettuccio apribile, fece impazzire celebrities come Sophia Loren e Jackie Kennedy durante le vacanze estive a Capri. Oggi noleggiare un ape significa abbracciare la filosofia del slow travel: soste spontanee per assaggiare un babà al limoncello, chiacchiere con pescatori in porto, e la libertà di infilarsi in vicoli dove le auto non osano.

2. Itinerari imperdibili in Costiera

2.1 Sorrento Storica & Degustazione di limoncello

Partenza da Piazza Tasso, saluti al Chiostro di San Francesco, tappa fotografica al Belvedere di Sedile Dominova e sosta in un limoneto IGP per spremere oro liquido: il vero limoncello artigianale. Durata: 2 h.

2.2 Borghi marinari di Massa Lubrense

Da Marina della Lobra a Punta Campanella, passando per la spiaggia segreta di Cala di Mitigliano. Ideale per gli amanti dello snorkeling e delle leggende omeriche – sì, Ulisse attraccò proprio qui, narrano i locali.

2.3 Valico di Agerola & Street Food Amalfitano

Un percorso panoramico che sfiora 600 m di quota, regala scorci su Capri e si chiude con un cuoppo di alici fritte ad Amalfi. Tour in ape + trekking sul Sentiero degli Dei? Why not!

3. Consigli pratici per un’esperienza perfetta

  • Prenotazione – In alta stagione (maggio‑settembre) blocca il tuo noleggio ape almeno 15 giorni prima.
  • Bagaglio leggero – Un foulard, crema SPF 30 e una borraccia termica sono tutto ciò che serve.
  • Fotografia – Imposta la modalità HDR: i contrasti tra ombra e luce sono intensi.
  • Mancia – Il 10 % al driver è benvenuto se il tour supera le aspettative (spoiler: lo farà!).
  • Accessibilità – I mezzi dispongono di un piccolo gradino; segnala eventuali esigenze al momento della prenotazione.

4. Curiosità e errori da evitare

Non sottovalutare il sole costiero, la brezza inganna: senza cappellino rischi di arrostire.
Cinema & TV: l’Ape Calessino appare in Talented Mr. Ripley durante le scene girate a Procida. Ricorda il glamour vintage? Ecco, ora puoi viverlo in prima persona.
Dimensioni: l’ape misura appena 1,3 m in larghezza: perfetta per dribblare gli ingorghi di Positano.

5. Racconti di bordo: la voce dei driver locali

«Quando i passeggeri puntano il dito in direzione di Capri al tramonto, so che la magia è compiuta» – Antonio, driver con 15 anni di esperienza.

Antonio non è l’unico. C’è Rosa, che decora la sua Ape con fiori di bougainvillea, e Gaetano, ex pescatore che snocciola storie vere di naufragi e tesori sommersi mentre guida. Ogni tour diventa così uno storytelling personalizzato.

6. Domande frequenti

Quanto costa noleggiare un’Ape Calessino a Sorrento?

Il pacchetto base di 2 ore parte da 120 € a veicolo e include driver, assicurazione e degustazione di granita al limone.

Serve la patente per guidare l’Ape Calessino?

No, tutte le esperienze retrò prevedono un conducente locale qualificato.

Posso portare bagagli a bordo?

Sì, c’è spazio per uno zainetto per passeggero; valigie grandi vanno lasciate in deposito custodito.

Da Sorrento a Positano, l’Ape Calessino non è solo un mezzo di trasporto: è un invito a rallentare, sorridere e lasciarsi sorprendere. Che tu sia in cerca di natura, storia o semplicemente di un selfie da ricordare, un tour in ape sarà il tuo alleato perfetto per catturare l’essenza della Costiera.

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