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La Charta Bambagina di Amalfi

La carta di Amalfi, nota anche come Charta Bambagina, è un tipo di carta pregiata prodotta manualmente nella città di Amalfi fin dal Medioevo. Questa tradizione artigianale unica ha origini antiche, con le prime notizie che risalgono al XIII secolo. Nonostante un decreto del 1220 di Federico II che ne vietava l’uso per atti notarili a favore della più duratura carta pergamena, la produzione continuò, soprattutto per altri usi come annunci di cerimonie​​.

La fabbricazione della carta di Amalfi segue un processo artigianale dettagliato che inizia con la selezione di stracci di lino, cotone e canapa, che vengono poi ridotti a poltiglia in vasche di pietra. Questa poltiglia viene filtrata attraverso telai di ottone e bronzo per formare i fogli di carta, che sono poi pressati per eliminare l’acqua in eccesso e asciugati. I fogli finiti spesso presentano filigrane che rappresentano gli stemmi delle nobili famiglie amalfitane​​​​.

Il Museo della Carta di Amalfi

Il Museo della Carta di Amalfi, situato in un’antica cartiera del XIII secolo, permette ai visitatori di immergersi nella storia e nel processo di produzione della carta attraverso visite guidate e dimostrazioni pratiche. Qui, è possibile vedere i macchinari secolari e le tecniche di fabbricazione che hanno reso la carta di Amalfi rinomata nel mondo. Il museo offre anche la possibilità di acquistare prodotti realizzati con la famosa carta​​.

Nel corso dei secoli, la carta di Amalfi è stata utilizzata per una varietà di scopi, compresi documenti ufficiali di ducati e corti reali come quelle degli Angioini, degli Aragonesi e dei Borboni. Oggi, la carta è ancora utilizzata per corrispondenza ufficiale da parte del Vaticano e per la creazione di eleganti opere letterarie e inviti a cerimonie​​​​.

Nonostante le difficoltà e i cambiamenti nei secoli, compresa la distruzione di molte cartiere a seguito di un’alluvione nel 1954, alcune famiglie, come gli Amatruda, continuano la tradizione della produzione di carta a mano, mantenendo viva questa antica arte​​​​.

Napoli, Pescare Show: passione, sport e sostenibilità

Da venerdì 1 a domenica 3 marzo, Napoli sarà per la prima volta il palcoscenico di Pescare Show, la manifestazione di Italian Exhibition Group (IEG) dedicata alla pesca sportiva

Con la sua antica tradizione marittima, i suoi 480 chilometri di coste e oltre mille chilometri di rete fluviale, la Campania è legata da sempre alla passione per la pesca. Da venerdì 1 a domenica 3 marzoNapoli sarà per la prima volta il palcoscenico di Pescare Show, la manifestazione di Italian Exhibition Group (IEG) dedicata alla pesca sportiva, al debutto alla Mostra d’Oltremare. In fiera novità di mercato, prodotti e attrezzature, ma anche aree speciali, convegni e dimostrazioni con i campioni sportivi e gli influencer di un settore che genera un giro d’affari di circa 2 miliardi di euro l’anno (dati FIPSAS- Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee 2021).

I Big del settore a Pescare Show

Tra i brand presenti, nomi di spicco delle attrezzature di pesca sportiva e dell’elettronica, come Colmic, Sunrise, Herakles, Avet Reel, Trabucco, Rapture, Lineaeffe, Scorziello SASA, Sud Pesca, Yuki, Seaspin, Seaquake, Gamakatsu, Spro, Black Hole, BKK, Mataki, Falcon, Jatsui, Tica Italia, Normic, Garmin, Raymarine, Fusion, Humminbird, Minn Kota, Cannon. Alla Mostra d’Oltremare anche associazioni e federazioni di diverse discipline sportive, stampa di settore e lo stand della Regione Campania.

Oltre alla parte espositiva, Pescare Show offrirà al pubblico diverse aree speciali. Nel Social Media Corner sarà possibile incontrare gli influencer della pesca sportiva, come Luca Quintavalla, Stefano Adami, LoveFish, InPesca, Nicola Petrucci – Il Dottore IDP, Pesc’amore, A Pesca col Matto, Bob Lancia, Bucco’s Fishing Channel, Tycoon Lures. Da non perdere la Fly Tying Experience, un’area interamente dedicata al mondo della pesca a mosca, con dimostrazioni e workshop tenuti da costruttori amati dal pubblico, come Antonio Sabetta, Nunzio Troisi, Paolo Penna, Nicola Forlenza e Pasquale Monda. Il pomeriggio di sabato 2 marzo, l’Arena Oltremare sarà teatro di dimostrazioni e talk con i campioni e gli atleti FIPSAS delle nazionali di long casting e surf casting.

Pescare Show: Pesca e sostenibilità

Nell’Arena Convegni si terrà anche un programma di incontri e dibattiti su temi di grande attualità per il settore, in particolare quello indicato dall’obiettivo 14 dell’Agenda 2030 dell’ONU: lo sviluppo sostenibile per la conservazione e l’utilizzo in modo durevole di oceani, mari e risorse marine. La pesca sportiva può infatti giocare un ruolo chiave nella tutela del mare e delle sue risorse: i pescatori sportivi sono i primi custodi dell’ambiente marino e sono impegnati nella promozione di pratiche di pesca sostenibili. Sabato 2 e domenica 3 marzo, esperti e istituzioni affronteranno temi quali la valorizzazione e la sostenibilità dei prodotti ittici, le azioni dalla Regione Campania per la realizzazione del piano ittico delle acque interne, il ruolo della pesca professionale nella tutela delle risorse marine e l’accessibilità portuale per i pescatori sportivi.

La manifestazione si avvale della collaborazione di FIPSAS, la Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, H2O, magazine di riferimento per il turismo alieutico e i viaggi di pesca, e Italian Fishing TV, la prima televisione italiana dedicata alla pesca sportiva.

 

Trekking in Costiera Amalfitana, sospesi tra cielo e mare

Il trekking in Costiera Amalfitana offre un’esperienza unica per gli amanti della natura e delle escursioni, con percorsi che si snodano tra panorami mozzafiato, storia e cultura.

Tra gli itinerari più celebri, il Sentiero degli Dei si distingue per la sua bellezza paesaggistica, offrendo viste spettacolari della costa da Agerola a Positano. Questo percorso, che richiede circa 3 ore di cammino, è accessibile a escursionisti di vari livelli di esperienza. Il panorama offerto da tale percorso è di impareggiabile bellezza, ma il consiglio è quello di percorrerlo muniti della giusta attrezzatura (soprattutto scarpe adeguate) e magari accompagnati da guide o da persone esperte.

Più facile il percorso offerto dalla straordinaria Valle delle Ferriere. Un percorso per tutti, un’avventura di circa 3 ore che sorprende per la sua natura quasi incantata. L’escursione consente di ammirare una flora unica e resti di antiche ferriere.

Per coloro che cercano una sfida maggiore, il percorso che collega Montepertuso, attraverso la Forestale e Conocchia, fino al Monte S. Michele, offre panorami diversificati che spaziano dalle dense foreste ai crinali montuosi, con vedute dell’intero litorale amalfitano.

Queste escursioni non solo permettono di scoprire la ricchezza naturale e la biodiversità della regione, ma offrono anche l’opportunità di esplorare antichi borghi e testimonianze storiche, immergendosi completamente nella cultura locale.

La Costiera Amalfitana, con i suoi sentieri che si diramano tra mare e cielo, rappresenta un vero paradiso per gli escursionisti, combinando l’adrenalina dell’avventura con la tranquillità di paesaggi indimenticabili. Le escursioni guidate sono disponibili per chi cerca un’esperienza più strutturata, garantendo sicurezza e arricchimento culturale.

Che si tratti di camminare lungo il celebre Sentiero degli Dei o di esplorare la selvaggia Valle delle Ferriere o di raggiungere Monte San Michele, il trekking in questa parte d’Italia promette emozioni e scoperte a ogni passo​​​​.

Sorrento, XVII edizione della Mostra della Camelia 

A Sorrento, due giorni dedicati ai fiori, con la XVII edizione della Mostra della Camelia. Il 24 e il 25 febbraio, al chiostro di San Francesco, evento promosso dal Garden Club Penisola Sorrentina

Sabato 24 e domenica 25 febbraio, dalle ore 10 alle 19, il chiostro di San Francesco, a Sorrento ospiterà la XXVII^ edizione della Mostra della Camelia, promossa dal Garden Club Penisola Sorrentina, con il patrocinio del Comune di Sorrento. L’esposizione, che torna dopo quattro anni di assenza, presenterà una selezione di fiori recisi provenienti da ville, giardini e balconi della penisola sorrentina.
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Il nostro territorio è  da sempre caratterizzato da aranceti, limoneti e uliveti – spiega la presidente del Garden Club Penisola Sorrentina, Pia Ruoppo –  Ma grazie ai terreni di origine vulcanica, ricchi di minerali e con una discreta acidità, che queste piante oggi, in molti casi grandi alberi, si adattano molto bene nei nostri contesti”.
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In programma anche due conferenze. La prima, tenuta da Maria Nives Reale, si terrà sabato 24 alle ore 17, presso la Biblioteca Francescana sul tema “La camelia nella storia, nella letteratura e nell’arte“. La seconda, a cura di Elena De Marco, dal titolo “La camelia nei giardini sorrentini“, avrà luogo domenica 25 alle ore 11.30 nel chiostro di San Francesco.

Sant’Agnello, torna l’appuntamento con il Mercato della Terra

Domenica 25 Febbraio torna l’appuntamento con il Mercato della Terra di Sant’Agnello

Si aprirà come ormai di consuetudine con lo squillo di tromba alle ore 9.00. Al coperto dei gazebo si potranno acquistare verdure fresche, arance e limoni, vino, confetture, miele, uova, formaggi, noci e nocciole, dolciumi, tutto rigorosamente prodotto in prima persona dai produttori slow.

Alle ore 11.00 si darà il via ad un altro interessante laboratorio che, nel rispetto del principio della stagionalità dei prodotti, avrà come protagonisti gli agrumi ed in particolare l’arancio biondo sorrentino.

Febbraio è infatti il mese durante il quale si possono gustare la gran parte degli agrumi nostrani, ricchissimi di vitamine, che rappresentano un importante supporto al nostro organismo in questo periodo di freddo e malanni.

Tutti sanno che gli agrumi sono ricchi di vitamina C, utilissima per prevenire la tosse e il raffreddore, mentre a non tutti è noto che presentano anche un discreto contenuto di vitamina A, preziosa per la vista e di vitamina B che contrasta il senso di spossatezza. Inoltre gli agrumi rappresentano una buona fonte di fibra e contengono sali minerali come fosforo, potassio, magnesio e calcio.

A Sant’Agnello, a parlare di questi frutti così salutari saranno gli esperti Volontari della Condotta Slow Food Costiera Sorrentina e Capri Aps insieme ai produttori presenti.

Il laboratorio si concluderà con l’assaggio di una salutare e dissetante spremuta d’arancia.

Conca dei Marini e il Carnevale delle janare

A Conca dei Marini, bellissimo borgo di marinai della Costiera Amalfitana, si narra che nel XVI secolo vi fossero le streghe, le cosiddette janare che usavano incontrarsi nelle notti buie, quelle senza luna, in un campo di ulivi. Lì svolgevano i loro riti magici e preparavano filtri d’amore e pozioni contro il “malocchio”.  Un’altra leggenda narra invece che le janare uscissero nelle notti d’inverno per spingersi con le barche fino alla Piana di Paestum dove si abbandonavano a estenuanti pratiche sessuali.

Conca dei Marini, il Carnevale delle janare

Se però delle streghe tutti hanno paura, a Conca dei Marini esse vengono addirittura festeggiate, tant’è che il sabato che precede il martedì grasso, ogni anno si celebra il cosiddetto Carnevale delle janare.

Le janare sarebbero streghe di grande fascino, donne ammalianti, ma molto pericolose per via della potenza dei loro riti magici. Delle janare di Benevento, ad esempio, si racconta che esse rapivano i cavalli nelle stalle per correre al galoppo tutta la notte. Al mattino i contadini trovavano i loro cavalli stremati e con la bava alla bocca. Probabilmente, proprio per questo, si pensa che il termine “janara” derivi da ”dianara”, cioè seguace di Diana, dea romana della caccia e della natura.

Delle janare di Conca dei Marini  si narra, invece, che esse si spingevano in riva al mare per attirare i pescatori che tornavano dal mare e, mostrandosi loro nude, si accoppiavano per poi renderli vittime sacrificali alla natura ed al mare.

Conca dei Marini però è nota anche per cose più dolci, prima tra tutte la famosa “sfogliatella Santa Rosa” creata nel ‘700 dalle domenicane del Convento di Santa Rosa da Lima, oggi uno dei simboli del paese, tanto da meritare una festa che si celebra nel mese di agosto.

In arrivo il Carnevale di Palma Campania

Dureranno un mese esatto i festeggiamenti dello storico Carnevale di Palma Campania.

Partiti i feteggiamenti il 17 gennaio con la manifestazione “Sant’Antuono, Maschere e Suone”, si arriverà al 17 febbraio, giorno in cui verranno decretati i vincitori. Quale sarà quest’anno la Quadriglia che incanterà tutti?

Le Quadriglie

Il Carnevale di Palma Campania si distingue da tutti gli altri proprio per le sue Quadriglie, un richiamo storico al periodo del Vicereame Spagnolo a Napoli quando l’aristocrazia scendeva in strada e si mescolava alla folla plebea, confondendosi con essa durante il periodo di Carnevale.

A Palma Campania ancora oggi  c’è il rito della Quadriglia, composta da un folto gruppo di persone con a capo “il Maestro”, un personaggio in grado di animare la sfilata e trascinare le folle,  un vero macchiettista che coordina e scandisce i tempi musicali.

Le Quadriglie sono composte da circa duecento persone che indossano splendidi ed originalissimi costumi sulla base di un tema scelto annualmente.

Ad accompagnare i quadriglianti una formazione musicale che suona strumenti a fiato ed una piccola banda che si esibisce con strumenti a percussione.

Le Quadriglie si sfidano in un’allegra competizione. L’obiettivo è la conquista del Gonfalone Aragonese. A determinare la vittoria, la bellezza e l’originalità dei costumi, della messinscena, della musica e naturalmente la bravura del Maestro.

Carnevale di Palma Campania, sfilata delle Quadriglie

Quest’anno sarà possibile assistere alla prima sfilata delle Quadriglie domenica 4 febbraio  nei percorsi del centro storico di Palma Campania, dalle 16:00 alle 23:30.

Seguiranno: Sabato 10 Febbraio dalle ore 16:00 alle ore 23:30 – Quattro gruppi mascherati sfileranno per il centro storico di Palma Campania. A seguire lo show musicale del cantante e rapper LDA. E ancora Domenica 11 febbraio dalle ore 16:00 alle ore 23:30 – I restanti cinque gruppi mascherati sfileranno per il centro storico di Palma Campania. Le Quadriglie attraverseranno il percorso storico, nel centro cittadino e saliranno sul Palco Centrale di piazza Mercato;  Seguirà “Stand Up Show” di Peppe Iodice.

Martedì Grasso 13 febbraio – Giorno di Carnevale – Saranno tutte (nove) le Quadriglie  ad esibirsi nelle loro postazioni del percorso storico  e sabato 17 febbraio avrà luogo la cerimonia conclusiva di premiazione di tutti i vincitori del Carnevale di Palma Campania, nonché l’assegnazione del Gonfalone alla Quadriglia vincitrice dell’edizione 2024.

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Napoli, prima edizione del Carnevale nella Galleria Borbonica

Arriva la prima edizione del Carnevale nella Galleria Borbonica di Napoli. Il 3 febbraio si anima il ballo in maschera nelle gigantesche cisterne della città

Con la sua corte di maschere, arriva a Napoli la prima edizione del Carnevale in Galleria Borbonica. Sabato 3 febbraio alle 21, si anima la grande festa organizzata da Visivo Comunicazione, Vivere Napoli e dall’Associazione Borbonica Sotterranea.

Atmosfera suggestiva, un evento unico nel suo genere

L’atmosfera è suggestiva e misteriosa, complice la profondità del sottosuolo, che accoglie nei suoi ampi spazi un evento unico nel suo genere, che parte da via Morelli e arriva nell’area terrazze con le zattere e le gigantesche cisterne quattrocentesche, illuminate in multicolor.

Napoli - Carnevale nella Galleria Borbonica
Napoli – Carnevale nella Galleria Borbonica

Musica e balli, tra performance di bizzarri personaggi vestiti con abiti scenici creati ad hoc, e diversi set fotografici realizzati per l’occasione, in cui tutti sono invitati a scattare selfie e a trasformarsi in modelli in maschera per una notte.

Carnevale nella Galleria Borbonica di Napoli, dove si celebra l’incontro tra rito, tradizione, arte e musica

«Qui si celebre l’incontro tra rito, tradizione, arte e musica – spiega Gianluca Minin, Presidente dell’Associazione Borbonica Sotterranea – apriamo alla città uno spazio incredibile, che di solito la sera non è visitabile, perché dopo un periodo molto difficile è necessario tornare a fare festa, a condividere, e sopratutto a ridere, ma ridere insieme».

Napoli - Carnevale nella Galleria Borbonica
Napoli – Carnevale nella Galleria Borbonica

Nel Carnevale sotterraneo ogni creazione vale

Nel Carnevale sotterraneo, con partner anche l’Agorà Morelli e Grande Napoli, ogni creazione vale: gli ospiti possono dare libero sfogo alla fantasia nella scelta del vestito e della maschera più originali.

Per l’occasione, il patron Gianluca Minin e il suo team, a cui è dedicato questo speciale evento, accoglieranno gli ospiti in abiti di scena in stile gotico, truccati da Antonio Riccardo e dalla sua squadra Make Up Academy.

«Valorizzare i luoghi d’arte e di pregio di Napoli è il nostro obiettivo – ribadiscono gli organizzatori di Visivo Comunicazione Ludovico Lieto e Valeria Viscione – la galleria si apre ai cittadini, ma anche ai turisti, che vivranno la bellezza, attraverso un ballo in maschera ricco di suggestioni».

Percorrendo la galleria infatti, gli ospiti, saranno prima avvolti dalla raffinata musica dei Lunare Project, per poi proseguire nell’area “revival”, accompagnati dalle note del sax di Gaetano Amoruso. Il primo Carnevale nel sottosuolo di Napoli è dunque pronto ad esplodere in un turbine di eccitazione e divertimento.

Napoli - Carnevale nella Galleria Borbonica
Napoli – Carnevale nella Galleria Borbonica

Info e prenotazioni: 081 764 5808 https://www.eventbrite.it/e/biglietti-carnevale-alla-galleria-borbonica-794204295427

Sorrento, città che diede i natali a Torquato Tasso

In pieno centro a Sorrento la statua di Torquato Tasso, il celebre autore della “Gerusalemme liberata”, scultura vittima di diversi disaccordi

Torquato Tasso, considerato il primo autore moderno,  nacque a Sorrento nel 1544 da Bernardo Tasso, nobile di origine bergamasca e Porzia de’ Rossi, discendente di una nobile famiglia toscana.

Sorrento, la statua di Torquato Tasso

A Sorrento, in Piazza Tasso, tra Corso Italia e Via Pietà, è possibile ammirare la statua dedicata all’autore della celebre “Gerusalemme liberata” (1581). La scultura, inaugurata nel 1870, opera dello scultore Gennaro Calì,  nel 2014 è stata oggetto di un’importante attività di restauro finanziata dalla Fondazione Sorrento  finalizzata alla rimozione dei danni prodotti dall’inquinamento.

Non pochi furono gli intoppi che ritardarono la realizzazione della statua. Da alcuni documenti del 1800 risulta, infatti, che l’idea di realizzare una scultura dedicata a Tasso risalga ai primissimi anni del XIX sec. Tuttavia, a causa di disordini politici e di mancati accordi, solo nel 1861 l’idea cominciò ad essere nuovamente accarezzata.

Inaugurata nel 1870, solo successivamente e grazie all’intervento dello storico Bartolomeo Capasso, la statua fu munita dell’iscrizione ancora oggi posta alla base.

Altri disaccordi riguardarono la collocazione della statua. Inizialmente la statua fu collocata nello spazio antistante lo storico Bar Fauno; poi, successivamente fu spostata nello spazio dove oggi si trova il Bar Ercolano e ancora dopo fu spostata nell’angolo dove ancora oggi si trova.

Piazza Tasso, cuore pulsante di Sorrento

In Piazza Tasso, oltre alla statua del suo più illustre figlio, trova collocazione anche la statua di Sant’Antonino, santo protettore della città di Sorrento.

Da Piazza Tasso, cuore pulsante di Sorrento, partono le stradine del centro storico dove poter acquistare souvenir e prodotti tipici della costiera sorrentina.  E’ nel periodo natalizio che la piazza acquista un fascino maggiore, quando al centro della stessa viene collocato il grande albero di Natale.

Nasce ufficialmente il consorzio del vino Penisola Sorrentina Dop

Il settore vinicolo riveste una grande importanza. La nascita del Consorzio Produttori Penisola Sorrentina Dop è un passo oltremodo significativo per la tutela e la promozione dei vini locali, in particolare per quelli di Gragnano, Lettere e Sorrento.

Il Consorzio del vino Penisola Sorrentina Dop

Sono 15 al momento le aziende che hanno aderito al Consorzio. Si tratta di aziende che si trovano nei territori di Gragnano, Pimonte, Lettere, Casola di Napoli, Sorrento, Piano di Sorrento, Meta, Sant’Agnello, Massa Lubrense, Vico Equense, Agerola, Sant’Antonio Abate e Castellammare di Stabia.

La formazione del consorzio, guidato da Raffaele La Mura, rappresenta un forte impegno collettivo delle aziende vinicole locali al fine di valorizzare e proteggere le caratteristiche distintive dei vini e promuoverne la qualità.

La creazione di una cabina di regia per il vino da parte della Regione Campania evidenzia l’importanza strategica attribuita al settore vinicolo e la volontà di sostenere le aziende locali attraverso iniziative di promozione  dei vini della Penisola Sorrentina a livello nazionale ed internazionale.

L’obiettivo è quello di contribuire alla valorizzazione del territorio per accrescerne la fruizione da parte del turismo attraverso nuove offerte turistiche già presenti altrove, quali visite alle cantine, degustazioni e tour guidati alla scoperta  dei processi di vinificazione, dalla vendemmia alla fermentazione, dall’invecchiamento e alla degustazione.

L’offerta turistica centrata sulle visite alle cantine può essere progettata per soddisfare una vasta gamma di interessi, da quelli del principiante appassionato di vino fino a quelli dell’esperto conoscitore, contribuendo in tal modo a promuovere il turismo enogastronomico della regione.

Tale tipo di turismo non solo offre un’esperienza gustativa memorabile, ma contribuisce alla promozione della cultura locale, alla sostenibilità e al sostegno delle produzioni agricole regionali.

Molti viaggiatori cercano sempre più esperienze autentiche e uniche legate alla gastronomia e al vino durante i loro viaggi. Non a caso il turismo enogastronomico è  in crescita negli ultimi anni.

Natale 2023 a Sorrento

Sorrento nota per le sue bellezze naturali e le sue tradizioni culturali  durante le festività natalizie si veste a gran festa.  Anche quest’anno torna M’illumino d’Inverno, il ricchissimo programma delle manifestazioni previste per il Natale. Oltre cento eventi aperti al pubblico, cittadini e visitatori – eventi per tutti, per grandi e piccini, che coinvolgono l’intera cittadina, non solo il centro.

Natale 2023 a Sorrento

Il Presepe Vivente

Anche quest’anno l’Associazione Officina Solidale mette in scena presso la Cattedrale di Sorrento (Vescovado), in Via Santa Maria della Pietà n.40, la Natività in pieno stile ‘700 napoletano. Il Presepe Vivente è visitabile nei giorni: 23-25-28 e 30 Dicembre 2023; 1-5-6 e 7 Gennaio 2024, dalle ore 17:30 alle 20:00.

Da non dimenticare lo storico Presepe Vivente di Casarlano, un vero e proprio must del Natale a Sorrento. Il Presepe Vivente è vistabile presso la Parrocchia Santa Maria d Casarlano i giorni 26-27-29-30 Dicembre 2023 e 1-2-5-6-7-12-13-14 Gennaio 2024.

Il Villaggio di Babbo Natale

Per rendere magico il Natale non poteva certo mancare il tradizionale Villaggio di Babbo Natale. A Villa Fiorentino i più piccoli – e non solo i più piccoli – potranno vivere un’esperienza indimenticabile dal 3 al 26 Dicembre ( tranne il 24), dalle 16:00 alle 20:00. Attenzione! Non dimenticate di portare con voi  la letterina dei desideri da imbucare presso la cassetta postale di Babbo Natale.

Sempre a Villa Fiorentino sono in programma  tanti spettacoli : il musical de “Il Grinch”   l’8 – 9 – 10 – 16 – 17 – 23 – 25 Dicembre  e la “Baby Dance“ il 9 – 10 – 16 – 17 – 23 – 26 Dicembre.

“The Angel of Life” di Luigi Stinca

In Villa Comunale sarà poi possibile ammirare dal 9 Dicembre 2023 al 15 Gennaio 2024 un’installazione artistica a firma di Luigi Stinga. “Angel of Life“, il titolo dell’opera realizzata con pezzi di legno di riciclo.

E ancora: Mercatini natalizi, strade illuminate, la musica dei zampognari. Insomma, lasciatevi incantare ed immergetevi nell’atmosfera unica del Natale a Sorrento.

 

A Napoli torna il Christmas Village

Natale is coming e anche la città di Napoli si prepara alla festa più attesa dell’anno. Anche quest’anno, infatti, presso la Mostra d’Oltremare, dal 7 al 30 Dicembre, torna uno degli eventi di punta dell’offerta turistica della città di Napoli legati al Natale: torna il Christmas Village.

Sulla scorta del successo ottenuto lo scorso anno la società Eventitalia ha voluto riproporre il villaggio natalizio che coinvolgerà e farà felici grandi e piccini. Ben  ottantamila le presenze registrate lo scorso anno e, dai primi dati registrati, sembra che la stima delle presenze previste per l’edizione di quest’anno sia già maggiore. A confermarlo è Martina Ferrara, Ceo di Eventitalia.

Christmas Village, le novità

Anche per questa edizione riconfermate alcune delle più amate attrazioni quali la pista di pattinaggio, il palco eventi, i laboratori didattici, l’area food, l’area market, le deliziose casette in legno e i grandi spettacoli pirotecnici.

E ancora: l’ufficio postale, le Christmas photobooth, il Trono di Babbo Natale, lo Spettacolo Bolle di Sapone, il Musical delle Principesse, la Baby Dance, l’angolo Truccabimbi, la Tombola musicale per adulti e tanto altro ancora.

Tantissimi saranno anche gli ospiti, tra i quali tiktoker, youtuber e cantanti che animeranno l’intera area di oltre 5.000 metri quadrati degli spazi esterni della Mostra d’Oltremare. Quest’anno, inoltre, è prevista anche una tensostruttura di 1.100 mq che ospiterà al coperto un secondo palco musicale e l’area gonfiabili.

Con il tagliando d’accesso, di 12 euro per bambini accompagnati e di 15 per gli adulti, quest’anno sarà inclusa l’attività ludica della pista di pattinaggio, che sarà di ben 380 metri quadri e quella dell’area giochi dei gonfiabili.

Il Christmas Village osserverà i seguenti orari di apertura: dal 7 al 22 dicembre, feriali dalle 16 alle 21.30 e festivi e prefestivi 11-22; mentre dal 23 al 30 dicembre 11-22 e il 25 dicembre 17-23.

Qui tutte le info su eventi e spettacoli: Info@christmas-village.it

Castellammare di Stabia, al via la seconda edizione dell’International Sport Film Festival

Un concorso cinematografico con opere da tutto il mondo, una rassegna di libri a tema e grandi campioni coinvolti. Parte il 20 novembre la seconda edizione dell’International Sport Film Festival, in programma a Castellammare di Stabia fino al 25 novembre al Multisala Stabia Hall. L’evento è organizzato da Pragma, con la direzione artistica di Nicola D’Auria e Ciro Sorrentino, e realizzato con il contributo della Regione Campania e della Film Commission Regione Campania.

International Sport Film Festival, opere in concorso provenienti da tutto il mondo

«Non era facile ripetersi, ma il lavoro sta dando i suoi frutti – commenta Nicola D’Auria – ci sono opere da tutto il mondo, americane e cinesi, ucraine e russe, a dimostrazione ancora una volta, che lo sport unisce e va oltre ogni conflitto. Questo aspetto ci inorgoglisce, perché il fondamento del festival è la diffusione dei sani valori legati allo sport».

«Quest’anno, la selezione dei 138 film provenienti da 38 paesi è stata impegnativa data la loro elevata qualità e varietà – commenta Ciro Sorrentino – Siamo rimasti colpiti dal numero di opere che trattano sport e disabilità, mostrando le sfide e i successi di questi atleti. Siamo stati impressionati dalla qualità dei corti e lungometraggi, e la scelta dei 20 finalisti è stata difficile. Siamo sicuri che il pubblico apprezzerà i film selezionati, che esplorano in modo significativo il mondo dello sport e dimostrano il talento del panorama cinematografico mondiale».

International Sport Film Festival, gli ospiti

Copioso il parterre degli sportivi coinvolti. Da Salvatore Maresca, campione internazionale di ginnastica artistica, a Vincenzo Santillo, ultra-maratoneta che ha corso recentemente la Badwater Ultramarathon, passando a Francesco Esposito, Collare d’Oro Coni al merito sportivo, 9 volte campione del mondo nel canottaggio, fino a Pino Porzio, pallanuotista plurimedagliato alle Olimpiadi, Angela Procida, campionessa mondiale nei 200 stile libero nuoto paraolimpico, Gaia Farriciello, 10 anni ma già pluricampionessa mondiale di ballo latino-americano, Gianni Sasso, paratriatleta, allenatore di calcio, world record marathon, olimpionico Rio 2016 e marathon trainer motivator, una delegazione della squadra di calcio della Juve Stabia, e videomessaggi dei campioni della GeVi Napoli Basket e della Givova Scafati Basket in risposta a domande che gli sono state inviate da giovani sportivi.

Gli studenti che assisteranno alle proiezioni mattutine potranno confrontarsi con i grandi campioni dello sport ospiti della rassegna.

Cerimonia di premiazione

Serata speciale il 24 novembre alle 20,30 con la cerimonia di premiazione del festival e la consegna dell’International Campania Award, premio assegnato all’opera cinematografica sportiva, che ha valorizzato il territorio campano in Italia e nel mondo, e un momento speciale per i campioni della Juvecaserta, vincitori del campionato di basket nel 1990/91 a cui è stato dedicato un docufilm “Scugnizzi per sempre”, una produzione Tramp Limited e RAI documentari, con ospiti Nando Gentile, Sergio Donadoni e il presidente Gianfranco Maggiò.

Scugnizzi per sempre

Non solo cinema, prima edizione dell’International Sport Book Festival

La rassegna si arricchisce anche dell’International Sport Book Festival a cura di Maria Pia Nocerino. Ospiti autori, editori e campioni protagonisti. Saranno presentati alle ore 19.00 presso il Multisala Stabia Hall:

Come raggiungere Scopello e muoversi senza macchina

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Scopello, in provincia di Trapani, è un piccolo borgo siciliano affacciato su un tratto di costa magnifico che d’estate diventa un punto di ritrovo per turisti e amanti della natura.

Scopello è famoso per i Faraglioni, belli tanto quanto quelli di Capri, per la Tonnara e per le acque super cristalline che li bagnano. Rappresenta una destinazione da non perdere per chi è alla ricerca di un’esperienza autentica e unica in Sicilia. Tuttavia, come molti posti suggestivi, non è semplicissimo raggiungerlo. Per Scopello, infatti, non ci sono treni e non è servito da rotte navali passeggeri. Il modo più comune per raggiungere Scopello è in autobus. Vediamo come fare, a partire dai centri urbani vicini e dagli aeroporti più prossimi.

Come arrivare a Scopello dall’Aeroporto Falcone Borsellino

Gli aeroporti più vicini a Scopello sono:

  • Trapani Birgi
  • Palermo Falcone-Borsellino

Ecco come proseguire il viaggio se atterrate all’Aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo.

Se atterri all’Aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo e vuoi raggiungere Scopello, la distanza da coprire è di circa 55 km per 3 quarti d’ora di viaggio. Ti consigliamo di noleggiare un’auto direttamente all’aeroporto o di utilizzare un servizio di taxi o navetta. L’itinerario di viaggio è il seguente: autostrada A29 da Aeroporto direzione Palermo, prendi la prima uscita per Mazara del Vallo. Segui la direzione Mazara ed esci a Castellammare del Golfo. Prosegui sulla statale SS. 187 direzione Trapani. Imbocca la prima uscita per Scopello. Se preferisci l’autobus non ci sono compagnie che offrono collegamenti diretti tra Scopello e l’aeroporto. Tuttavia, evita di dirigerti prima a Palermo città; l’aeroporto si trova infatti lungo il percorso che da Palermo porta a Scopello e deviare verso la città aggiungerebbe tempo e 60 chilometri in più al tuo viaggio.

I collegamenti con gli Autobus tra Aeroporto a Scopello

Non esiste un collegamento diretto tra l’Aeroporto di Palermo e Scopello. L’autolinea Russo svolge i servizi di collegamento tra l’Aeroporto di Palermo e Castellammare del Golfo, che è la località più vicina a Scopello. La stessa compagnia svolge il servizio di collegamento tra Castellammare e Scopello. Trova il sito e cerca gli orari. Può essere divertente.

Raggiungere Scopello da Trapani Aeroporto

Dall’Aeroporto Trapani-Birgi, Scopello è distante circa 66 km. Dopo essere atterrato puoi prendere una navetta o un taxi per Trapani città. Da Trapani città è la compagnia AST che svolge collegamenti giornalieri diretti con Scopello. Anche in questo caso, per ragioni di comodità e se privilegiate la libertà di movimento il noleggio di un veicolo è la soluzione ideale, specialmente se desiderate visitare anche altre località nei dintorni, come Castellammare del Golfo, la Riserva dello Zingaro, e ovviamente San Vito Lo Capo.

Come spostarsi a Scopello senza macchina

Scopello è un borgo piccolo e non è necessaria l’automobile per spostarsi. Il mare, in particolare la Tonnara che è il posto più suggestivo e bello, è distante 1km e si raggiunge in 14 minuti di cammino a piedi. I dintorni offrono molte bellezze naturali e storiche. Per chi ama le due ruote il noleggio di una bicicletta può essere una soluzione ideale per scoprire il territorio circostante, che è in parte collinare.

Ricordatevi sempre di controllare gli orari dei trasporti pubblici e le compagnie di autobus che collegano Scopello con Palermo, Castellammare del Golfo e Trapani, infatti potrebbero variare a seconda della stagione.

Foto di Petr Slováček su Unsplash

A Pompei tornano “Gli Incontri di Valore” di Nicola Ruocco

E’ diventato in poco tempo uno dei salotti letterari più importanti d’Italia. Tornano a Pompei “Gli Incontri di Valore” di Nicola Ruocco. Un ricchissimo cartellone di incontri che consentirà, anche quest’anno, interessanti confronti su diverse tematiche grazie alla presenza di ospiti di grande spessore.

Al via “Gli Incontri di Valore”, il salotto letterario di Nicola Ruocco

Quattordici imperdibili appuntamenti da ottobre 2023 a Febbraio 2024. A condurre ogni incontro, nella magnifica cornice dell’Hotel Habita79 di Pompei, lo stesso fondatore e direttore della kermesse Nicola Ruocco.

Tutti gli incontri sono aperti al pubblico. Obiettivo principale della kermesse è, infatti, quello di favorire dialoghi con ospiti di spessore in un salotto aperto a tutti  al fine di condividere storie, idee, testimonianze, esperienze.

“La nuova edizione sarà un nuovo suggestivo viaggio. Una straordinaria edizione che di certo farà vibrare il cuore” – garantisce Nicola Ruocco che conferma anche per questa edizione il noto motto della kermesse: “Costruire valore condividendo valori”.

“Unitevi a noi in questa avventura intellettuale dove l’arte della conversazione e la riflessione profonda si fondono creando un ambiente unico in cui emergono connessioni e intuizioni sorprendenti. Preparatevi ad immergervi in un mondo di idee, dove l’innovazione e la tradizione si incontrano per dar vita a un dibattito stimolante e illuminante” – aggiunge Riccardo Mantilacci, General Managere Hotel Habita79.

Primo appuntamento con Walter De Silva (17 Ottobre). Seguiranno gli incontri con Matteo Bassetti (19 Ottobre), Luca Palamara e Alessandro Sallusti (28 Ottobre), Valentina Parasecolo (4 Novembre), Giovanni Taranto (12 novembre), Angelo Polimeno Tattai (18 Novembre), Ilaria Iacoviello (28 Novembre), Mariangela Pira (1 Dicembre), Paolo Borzacchiello (2 Dicembre), Marino Bartoletti (Dicembre, data da definire), Paola Donnini (5 gennaio), Maurizio de Giovanni (19 Gennaio), Chiara Franchi (27 Gennaio), Paolo Aresi (10 Febbraio).

Amalfi, il mito della Ninfa che diede il nome alla città di Amalfi

Non tutti sanno che la nascita di Amalfi è legata ad una struggente storia d’amore. Un amore mitologico che vede protagonista Ercole che si innamorò perdutamente della bellissima e giovane ninfa Amalfi.

La leggenda narra di una bellissima ninfa che abitava le acque cristalline del mare di Amalfi. Oltre che per la sua straordinaria bellezza, la ninfa era conosciuta per la sua melodiosa voce che aveva il potere di incantare chiunque l’ascoltasse.

Un giorno Ercole, durante uno dei suoi celebri viaggi,  giunse sulla costa di Amalfi. Il semidio, rimasto colpito dalla bellezza del luogo e delle acque cristalline del mare, iniziò ad esplorare le terre sulle quali era approdato. Fu così che udì la dolce voce di una ninfa provenire dalle acque. Era la ninfa Amalfi che con la sua bellezza ed il suo canto melodioso, affascinò profondamente il semidio.

Ercole se ne innamorò perdutamente tanto che si fermò ad Amalfi per un lungo periodo. La ninfa ed Ercole vissero un’intensa storia d’amore. Purtroppo, però Ercole ad un certo punto dovette riprendere il suo viaggio e le sue eroiche imprese e fu costretto ad andare via.

Prima di partire, Ercole promise alla ninfa che sarebbe tornato a trovarla. Tuttavia, Ercole non riuscì a mantenere la sua promessa. La ninfa, devastata dalla promessa infranta, pianse amaramente e il suo lamento divenne il motivo per cui Amalfi è talora chiamata “la città delle lacrime”.

La leggenda suggerisce che le lacrime della ninfa sono alla base della fertilità della terra circostante e della bellezza della costa di Amalfi.

Questa leggenda che combina elementi del mito greco (la figura di Ercole) con il folklore locale, tramandata di generazione in generazione, ha subito molte varianti.

In un’altra versione l’amore tra Ercole e la ninfa fu breve perché quest’ultima improvvisamente si ammalò e morì. Afflitto dalla tragedia Ercole volle seppellirla nel luogo più seducente della città a cui diede il nome della ninfa che era proprio Amalfi.

Lavoro da remoto in Costiera? Ecco cosa devi assolutamente vedere

Negli ultimi anni, il lavoro da remoto si è diffuso a macchia d’olio, offrendo ai lavoratori la flessibilità di svolgere le proprie mansioni ovunque si trovino.

Questa tendenza ha aperto nuove possibilità per coloro che desiderano combinare il proprio lavoro con un ambiente idilliaco e stimolante. Uno di questi luoghi da sogno è la Costiera amalfitana, una delle destinazioni più affascinanti e ricercate d’Italia.

Se stai pensando di lavorare da remoto in questa meravigliosa regione, ecco cosa devi assolutamente vedere.

  • Paesaggi mozzafiato: La Costiera amalfitana è famosa per i suoi paesaggi spettacolari, con le sue scogliere a picco sul mare cristallino e i pittoreschi villaggi arroccati sulle colline. Ogni angolo di questa zona è un’opera d’arte naturale che ti lascerà senza fiato. Da Amalfi a Positano, da Ravello a Vietri sul Mare, ogni paese offre panorami unici e suggestivi che sicuramente stimoleranno la tua creatività e ti ispireranno nel tuo lavoro.
  • Storia e cultura: La Costiera amalfitana è ricca di storia e cultura, con le sue antiche città e i suoi tesori artistici. Amalfi, in particolare, era una potente repubblica marittima nel Medioevo e il suo patrimonio storico è ancora evidente nelle sue architetture e nelle sue strade tortuose. Ravello è famosa per i suoi festival musicali estivi e le sue ville storiche con giardini mozzafiato, mentre Positano attrae artisti e scrittori da tutto il mondo con la sua bellezza senza tempo.
  • Cucina e tradizioni culinarie: La Costiera amalfitana è una destinazione gastronomica di prim’ordine, con una cucina che delizia il palato e i sensi. Dai piatti di mare freschi e gustosi alle specialità locali come la mozzarella di bufala e il limone, qui potrai gustare alcune delle migliori prelibatezze dell’Italia. Non dimenticare di provare la famosa “sfogliatella”, una pasta dolce ripiena che è un vero peccato di gola.
  • Attività all’aria aperta: Se sei un amante della natura e delle attività all’aria aperta, la Costiera amalfitana non ti deluderà. Potrai fare escursioni lungo i sentieri costieri, goderti una giornata in barca alla scoperta delle grotte marine o semplicemente rilassarti sulla spiaggia e prendere il sole. Questo ambiente stimolante e rigenerante ti aiuterà a trovare l’equilibrio tra lavoro e vita privata.

Ora che hai una panoramica di ciò che la Costiera amalfitana ha da offrire, è importante tenere in considerazione anche gli aspetti fiscali legati al lavoro da remoto. Quando si lavora da remoto in un luogo diverso da quello in cui si è registrata la propria attività o residenza fiscale, possono sorgere questioni complesse.

La fiscalità nel lavoro da remoto dipende da molte variabili, come il tuo regime fiscale, e, se la tua attività non ha sede in Italia, l’accordo fiscale tra l’Italia e il tuo paese di origine. È fondamentale ottenere consulenza fiscale professionale per assicurarti di rispettare le leggi e di gestire correttamente i tuoi obblighi fiscali.

Per risolvere i tuoi dubbi fiscali riguardo al lavoro da remoto in Costiera amalfitana, puoi usufruire di una consulenza gratuita e senza impegno con Fiscozen, un team di esperti fiscali che sarà in grado di fornirti le risposte di cui hai bisogno. Non lasciare che le questioni fiscali ti ostacolino nel vivere il tuo sogno di lavorare da remoto in questo paradiso italiano.

In conclusione, lavorare da remoto in Costiera amalfitana offre la possibilità di unire un ambiente lavorativo stimolante con la bellezza senza tempo di questa regione italiana. Dai paesaggi mozzafiato alla storia e alla cultura, dalla cucina prelibata alle attività all’aria aperta, la Costiera amalfitana ha tutto ciò che serve per ispirarti e alimentare la tua creatività. Non dimenticare di prendere in considerazione gli aspetti fiscali e di ottenere la consulenza necessaria per garantire una gestione adeguata dei tuoi obblighi fiscali.

Non perdere l’opportunità di vivere questa esperienza unica e di lavorare da remoto in uno dei luoghi più belli al mondo. Contatta Fiscozen per una consulenza gratuita e senza impegno e inizia a trasformare il tuo sogno in realtà.

A Cheese i produttori del Mercato della Terra Costiera Sorrentina

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Una rappresentanza di produttori del Mercato della Terra Costiera Sorrentina sarà presente a Cheese, la manifestazione internazionale sui formaggi a latte crudo che si terrà a Bra dal 15 al 18 settembre.
Nello D’Esposito produttore di miele di Piano di Sorrento, Saverio di Ruocco produttore di Carciofi violetti di Schito presidio Slow Food di Castellammare di Stabia, Francesco Rastelli azienda di Tramonti allevatore e trasformatore di formaggi vaccini e Carolina Esposito di Castellammare di Stabia, produttore del Provolone del Monaco Zero, esporranno alla vendita i loro prodotti negli stand messi a disposizione di Slow Food.    
 
In particolare venerdì 15 alle ore 13:00, guidati da Mauro Avino il responsabile del mercato sorrentino, saranno protagonisti del Laboratorio del Gusto che vedrà protagonisti i Mercati della Terra di Slow Food. I Mercati favoriscono le interconnessioni tra i piccoli produttori dei diversi territori agricoli e le relazioni con i ristoratori locali, dando vita ad una vera e propria comunità di destino. Qui le esperienze singole si sommano e si amplificano. Ne è un esempio la Cooperativa Piccola Primavera di Castellammare di Stabia impegnata nel campo dei disturbi del comportamento alimentare.

 

La loro è una storia di inclusione sociale nata in collaborazione con l’Associazione Comunità Terapeutica Maria Fanelli per la formazione e il reinserimento lavorativo. Questo percorso ha realizzato tra i suoi progetti la Fattoria Zero, zero come il punto di partenza per le persone con disagio che si impegnano nella cura di sé e dei prodotti legati al proprio territorio. In essa la sperimentazione di formazione è destinata all’inserimento lavorativo in agricoltura, basandosi sulla produzione sia agricola che casearia avendo anche un piccolo allevamento di vacche da latte.

La fattoria ha ottenuto nel 2019 l’adesione al Consorzio Tutela Provolone del Monaco DOP per la produzione del famoso formaggio, è entrata a far parte delle comunità dei produttori del Mercato della terra Costiera Sorrentina e dei Presìdi Slow Food come l’Antico pomodori di Napoli. Attualmente oltre alla vendita diretta, è diventata fornitore dei più rinomati ristoranti e alberghi di Sorrento e Capri.

Di seguito i protagonisti del Laboratorio del Gusto che vedrà serviti diversi piatti cucinati sul posto dai Cuochi dell’Alleanza Slow Food della Campania con i prodotti delle aziende partecipanti.

Carolina Esposito, psicologa psicoterapeuta dell’ASL NA3 è la guida della cooperativa Primavera introdurrà il pubblico al loro percorso di Fattoria Zero, racconterà la necessità di questo progetto, del ruolo terapeutico e salvifico della terra e dell’incontro con Slow Food.

Domenico De Gregorio patron dell’Osteria Slow Food Lo Stuzzichino a Sant’Agata sui Due Golfi, presenterà uno dei suoi piatti più conosciuti sul territorio, Pasta_e_patate.Zero la fortunata interpretazione a base dei profumi dei giardini sorrentini e del Provolone del Monaco DOP di Fattoria Zero, un’occasione per raccontare il percorso in Slow Food e i begli incontri come quello con Carolina mediati dal gusto. Il gusto per i prodotti più buoni, il gusto per il proprio lavoro, la fame di conoscenza del proprio territorio e la curiosità che porta verso l’altro, le persone e le esperienze più belle che operano nell’enogastronomia e nell’agricoltura.

Anita Di Pietro dell’Antica Trattoria Di Pietro di Melito Irpino (Av) porterà invece la Zuppa di fagiolo quarantino di Volturara Irpina presidio Slow Food con cicoria spontanea raccolta nei prati e olio evo di ravece.

I suggestivi angoli di Vietri sul Mare

Vietri sul Mare è un luogo affascinante. Una gemma della Costiera Amalfitana. Vi sono colori ovunque; da quelli delle case a quelli del mare, da quelli delle ceramiche esposte nelle botteghe a quelli delle sculture che campeggiano per le strade e per le piazze. Un paese piccolo, ma assolutamente delizioso he fa da ingresso alla Costiera Amalfitana. Non a caso Vietri sul Mare è conosciuto anche come la “prima perla della Costiera Amalfitana”.

Il paese è caratterizzato da un incantevole centro storico posto in alto e da una zona marina posta alle pendici alla quale si accede seguendo una discesa lungo la quale ci si perde in suggestivi piccoli angoli.

E’ proprio lungo la discesa che si trova uno degli angoli più fotografati di Vietri. Un angolo che spesso funge anche da set cinematografico. Si tratta della oramai divenuta famosa casa celeste e rosa che ultimamente abbiamo visto anche nella fortunata serie TV dell’Avv.Vincenzo Malinconico interpretato da Massimiliano Gallo.

Il borgo campano è conosciuto in tutto il mondo per la lavorazione della ceramica. Vietri, in tal senso, può definirsi un “museo a cielo aperto”. Entrando in paese, infatti, si può ammirare l’Asinello in ceramica divenuto poi il simbolo di Vietri, la Sirena e la  coloratissima villa comunale che con le sue numerose decorazioni in ceramica ricorda molto Parc Guell (Barcellona).

Oltre alle botteghe e alle decorazioni in paese, a Vietri sul Mare esiste un vero e proprio Museo della Ceramica ospitato presso Villa Guariglia a Rai dove si possono ammirare reperti che vanno dal ‘700 al ‘900.

Decisamente caratteristica anche la coloratissima cupola maiolicata della chiesa di San Giovanni Battista che svetta nel punto più alto del centro storico.

Un altro simbolo di Vietri sono “i due Fratelli”, due grandi scogli visibili in mezzo al mare, ai quali sono legate diverse leggende.

Come raggiungere Vietri sul Mare

Vietri sul Mare è facilmente raggiungibile in auto, ma occorre tener presente che il parcheggio può risultare difficile durante la stagione turistica. L’utilizzo di mezzi pubblici è una valida alternativa.

Le Ferriere di Amalfi, un luogo unico al mondo. Da dove partire?

Le Ferriere di Amalfi, anche conosciute come “Valle delle Ferriere” o “Vallone delle Ferriere,” è un’area naturalistica situata nella Costiera Amalfitana. Questa zona è famosa per la sua bellezza paesaggistica, la sua ricca flora e fauna, nonché per le antiche strutture industriali legate all’estrazione del ferro e alla produzione di carta.

Nel corso dei secoli, l’area delle Ferriere di Amalfi è stata sfruttata per le sue risorse naturali. In passato, la presenza di corsi d’acqua e di boschi ricchi di vegetazione ha favorito lo sviluppo di attività industriali come la produzione di ferro e la lavorazione della carta. Le cascate e i ruscelli presenti in questa valle hanno alimentato mulini, segherie e fucine.

Oggi, le Ferriere di Amalfi sono una meta popolare per escursionisti e amanti della natura. Ci sono diversi sentieri che conducono attraverso questa valle, permettendo ai visitatori di godere dei paesaggi mozzafiato, delle cascate e delle varie specie vegetali e animali che popolano l’area. Grazie alla vegetazione e ai corsi d’acqua l’ambiente risulta particolarmente fresco anche in piena estate.

Tra le specie vegetali degne di nota si possono trovare la rarissima felce Woodwardia radicans, la Pteris cretica, la Pteris vittata e la pianta carnivora Pinguicola hirtiflora. Non è raro avvistare anche la Salamandra pezzata, un urodelo appartenente alla famiglia Salamandrida. L’intero ecosistema rappresenta qualcosa di unico.

Un punto di riferimento notevole all’interno delle Ferriere di Amalfi è la “Cartiera Papale,” un vecchio mulino cartario costruito nel XIII secolo. Questa struttura testimonia la lunga tradizione di produzione di carta nella regione.

Valle delle Ferriere, da dove partire?

Alle Valle delle Ferriere si accede da due punti di partenza ufficiali. Quello più noto  è quello legato al borgo di Pontone, una piccola frazione di Scala, a 225 metri sul livello del mare. Si tratta del sentiero 323a che parte dalla Piazza San Giovanni di Pontone.  L’altro è quello che interessa il sentiero 325, il cosiddetto “sentiero basso” che parte dalla Piazza Flavio Gioia di Amalfi.  Le mappe sono scaricabili al sito ufficiale dei sentieri CAI dei Monti Lattari.