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Albori: il borgo nascosto della Costiera Amalfitana

Se siete alla ricerca di un posto unico e raro che si trova in Costiera Amalfitana, sicuramente dovete andare a visitare uno dei borghi nascosti di questo territorio, ovvero Albori. Albori è un borgo che si trova in una frazione di Vietri sul mare e rappresenta una delle località sicuramente da scoprire che esce fuori da quello che viene segnalato in un classico percorso turistico. È un territorio unico nel suo genere, ricco di bellezze paesaggistiche e naturalistiche. Da sempre la Costiera Amalfitana, infatti racchiude questi territori tutti da scoprire. Molto spesso, chi si reca in questa zona non sa della presenza di tale borgo a pochissimi passi da Vietri sul mare. Scopriamo insieme quali sono le ricchezze del Paese che potete trovare nel Piccolo borgo di Albori, a ridosso del mare e quali sono le cose assolutamente da non perdere per chi si reca in quest’area.

Cosa vedere ad Albori

Il piccolo borgo è tutto da scoprire ad Albori; vi sono anche dei posti assolutamente da non perdere. In particolare, bisogna puntare sulla vista. Non è un caso infatti, che Vietri sul mare che è chiamata la “prima perla della Costiera Amalfitana” si caratterizza per la presenza di tantissime ceramiche, di spiagge, insenature meravigliose, nonché case tipiche. Proprio a Vietri sul mare si prosegue su una lunga salita per arrivare ad Albori. Sviluppata in altezza, si trova incastrata nel Monte Falerio da un’affacciata sul mare davvero particolare. Questo borgo ha meno di 300 abitanti ed è realizzato tutto con tipiche case bianche del territorio. Non è un caso infatti, che questa zona è caratterizzata da un punto di vista particolare. È un piccolo angolo di Paradiso con un panorama unico. Quindi la prima cosa da vedere sicuramente è questo affaccio particolare che offre sulla Costiera Amalfitana e sulla sua porta d’ingresso, che è Vietri sul mare.

Un altro simbolo per eccellenza di questo borgo è la chiesa di Santa Margherita che risale al 1600 ed è titolata alla giovane martire di Antiochia. Completamente in stile barocco a cui sono stati aggiunti alcuni elementi della scuola vietrese. Questa zona è sicuramente da non perdere. La chiesa è bellissima, grazie alle sue tre navate dove c’è anche l’arco trionfale ed elementi in stile barocco. Vi sono tantissime affreschi della scuola barocca campana napoletana con firme di artisti come Solimena e Belisario Corenzio.

Alla scoperta di Albori tra montagna e mare

Come già accennato Albori si trova incastonato nel Monte Falerio però in realtà, vi è anche una discesa marina privilegiata. Parliamo di marina di Albori. È un piccolo tratto di Costa che si trova tra Cetara e Vietri. Qui è possibile godere della spiaggia del Paese di Albori. Per arrivare lì, si percorrono 200 gradini che arrivano sulla strada principale vicino alla parete rocciosa. Questa spiaggia è anche attrezzata con un lido, con un bar e un ristorante, che permette di godersi tanto sole e relax. Chi ama il trekking inoltre, potrà partire alla scoperta di questo borgo per iniziare dei sentieri unici nel loro genere.

Fare trekking ad Albori

Chi è amante del trekking dal piccolo borgo di Vietri sul mare, Albori, sicuramente riuscirà a trovare la sua strada. Infatti, in questa zona vi sono tanti percorsi green naturalistici. Non è un caso che sono sempre di più coloro che partono da Albori proprio per riuscire a divertirsi e a stretto contatto con la natura. Ad Albori c’è la strada privilegiata per arrivare sulla vetta del Monte Falerio. È un tratto percorribile che anche se presenta alcune difficoltà, però in realtà, è molto semplice da attraversare ed è anche adatta a escursionisti di media competenza. Si fa un lungo percorso che passa per le sorgenti del Cesare, ombreggiate dal boschetto e poi si arriva in aree più difficili che però, riescono a regalare una vista mozzafiato sul golfo. In questa zona, infatti si ha un punto di vista privilegiato sulle cime dei Monti Lazzate sulla costa.

 

Alla scoperta di Albori in Costiera Amalfitana

Se avete deciso di realizzare la vostra vacanza in Costiera Amalfitana in qualunque periodo dell’anno, sicuramente Albori rappresenta un piccolo borgo che non potete non visitare. Partendo da Vietri sul mare avrete l’opportunità di scoprire un tratto della Costiera Amalfitana che è ancora particolarmente legato alla sua cultura e alle sue tradizioni. Dunque, non vi resta altro che scoprirle in tutta la sua bellezza. Nel caso voleste essere maggiormente informati, su quelli che sono gli aspetti più particolari di questo territorio, non vi resta altro che sfogliare la guida di I Love Costiera che gratuitamente vi darà un serie di informazioni sia sui paesaggi meno battuti della Costiera Amalfitana che dal punto di vista turistico, ma anche per essere sempre informati sugli eventi e sulle bellezze di questo territorio.

 

 

Enogastronomia in Costiera, i tre tour da non perdere

Uno dei punti di forza principali della Costiera Amalfitana sta nella sua ricca cultura enogastronomica. Non è un caso, infatti, che tutti i turisti che raggiungono queste zone, cercano di assaporare ciò che c’è da scoprire anche da un punto di vista culinario, questo bellissimo territorio. Dal vino alla cucina, troverete tantissimi tour che vanno a esaltare la ricchezza di questo Paese sotto l’aspetto enogastronomico. Ne assaporerete delle belle. Scopriamo insieme quali sono alcuni tour da non perdere per assaporare il gusto dei vini, ma anche i sapori della Costiera Amalfitana. Grazie all’aiuto delle guide turistiche di I Love Costiera avete l’opportunità di scovare alcuni tra i migliori tour che si muovono tra i sapori e gli odori della Costiera Amalfitana. Di certo, amerete questo posto anche per la sua ricchezza a tavola. Ecco i tre tour da non perdere assolutamente.

1 – Il vino della Costiera Amalfitana

In Costa d’Amalfi il vino è un elemento da non sottovalutare per chi vuole scoprire i veri sapori di questa zona. In particolare a Raito, ovvero una frazione di Vietri sul mare, vi è un’azienda vitivinicola molto particolare,  completamente biologica che offre un tour specifico per trovare cosa c’è da sapere sui vini di questa zona. Infatti, vi è un salotto naturale con vigneti, olivi secolari, limoneti e un piccolo bosco e tanti alberi da frutta. In questa zona sorge un vigneto. Si trova, nello specifico, a San Vito al Torch dove ci sono diverse tipologie di uve che rendono i vini di questo territorio, unici al Mondo. Infatti, in questa zona vi sono soprattutto vini come Piedirosso oppure l’Aglianico. Scoprirete che i sapori sono molto particolari. Un’altra peculiarità sta che anche nel modo in cui si sviluppano i vigneti in questo territorio, ovvero come dei veri e propri giardini pensili, ovvero delle viti che si sviluppano in verticale. Tale scelta è obbligatoria per via della struttura e della conformazione stretta che caratterizza questo territorio. Completamente incentrato sull’agricoltura biologica, in Costiera Amalfitana questa azienda vitivinicola, così come ve ne sono diverse altre, dà luogo a dei vini unici, particolari e marchiati del simbolo DOP della Costiera.

2 – Le alici di Cetara

Un altro elemento che rappresenta la Costiera Amalfitana più antica e più legata alle tradizioni è il piatto a base di alici di Cetara. Non si possono non assaggiare. Si tratta di peculiari tipi di ricette fatte con le alici che si trovano nella zona del piccolo borgo marinaro sulla Costiera Amalfitana, Cetara. Qui c’è in particolare la colatura di alici. Parliamo di alici che vengono pulite, lavate e messe sotto sale pressate con pesi diversi. Il liquido che viene fuori dalla pressione, viene fatto fermentare, filtrato, esposto al sole e imbottigliato. Così si dà luogo alla colatura. Ideale per condire gli spaghetti o anche per altre ricette della gastronomia del posto. Uno dei piatti per eccellenza che non si può non assaggiare e sono gli spaghetti alla colatura di alici che sono a buon prezzo e sono davvero molto saporiti. Vale anche la pena però assaggiare il pesce fresco, molto spesso distribuito come street food in piccoli “cuoppi” che si trovano per strada e rendono particolare anche una cena di questo genere.

 

3- I limoni della Costa d’Amalfi

Facendo un excursus sulle ricchezze enogastronomiche della Costiera Amalfitana sicuramente non si può non citare i limoni della Costa d’Amalfi. Parliamo di un simbolo vero e proprio della Costiera Amalfitana, ovvero un elemento ricco di sapore da cui ha origine il cosiddetto “limoncello’. Oltre al gusto classico ci sono tre tipologie di limoni, soprattutto in questa zona, ovvero lo sfusato di Amalfi, il limone ovale di Sorrento o il noto femminello di Capri. Anche da queste tipologie trae origine un tipo diverso di ricetta di limoncello. Molto spesso però ad Amalfi e in Costiera Amalfitana, i limoni vengono utilizzati anche per realizzare dei piatti particolari come primi a base di limone oppure dolci unici come la delizia al limone. Questo dolce è uno dei più buoni in assoluto. Non potete non provarlo. Lo potete assaggiare presso una delle pasticcerie più famose del territorio, ovvero la pasticceria De Riso che si trova a Minori.

 

Alla scoperta dell’enogastronomia della Costiera Amalfitana

Se volete scoprire i segreti enogastronomici della Costiera Amalfitana, sicuramente troverete a nelle guide di I Love Costiera tutti i punti di riferimento di cui avete bisogno per provare anche quest’altro aspetto del territorio. Grazie a questo particolare itinerario, avrete l’opportunità di divertirvi, ma anche di assaporare alcuni dei piatti tradizionali di questa zona. Cosa aspettate? Seguite i consigli di I Love Costiera e avrete a portata di mano, tutto ciò che state cercando per la vostra vacanza. È bene quindi, seguire le indicazioni di I Love Costiera o meglio, delle guide fatte da veri esperti del settore, originari della zona. Usatele e non ve ne pentirete!

 

I 3 luoghi della Costiera Amalfitana che puoi visitare solo in barca

Scoprire la Costiera Amalfitana in barca è sicuramente un’ottima idea in quanto si tratta di un paesaggio marino ricco di particolari elementi che vi darà la possibilità di scovare alcuni punti di vista unici di questo territorio. Non è un caso che sono sempre di più coloro che si trovano in vacanza in Costiera Amalfitana e decidono di partire all’avventura proprio in barca. Vi sono alcuni luoghi che si possono infatti, visitare soltanto via mare, ma che vale assolutamente la pena vedere. Oltre a tutte le calette nascoste che potete trovare negli svariati chilometri di Costa della Costiera Amalfitana, sicuramente però ci sono alcuni simboli per eccellenza, naturalistici ma non solo, che renderanno unica la vostra vacanza nella Divina se decidete di prendere una barca. Scopriamo insieme quali sono i luoghi assolutamente da non perdere che si possono visitare solo in barca in Costiera Amalfitana.

1 – Le grotte

Uno di alcuni dei posti che si possono vedere solo in barca in Costiera Amalfitana sono le grotte di Praiano. In particolare, parliamo di un territorio che si estende nel cosiddetto borgo della Cala della Gavitella. Infatti, questa zona si raggiunge dalla frazione di Vettica Maggiore a piedi, però oltre alla spiaggia che si può raggiungere anche facilmente, chi vuole scoprire davvero la bellezza di questa zona non può sicuramente perdersi le grotte. Parliamo della grotta dell’Africana e la grotta di Suppraiano.

Grotte di Praiano

Nello specifico, la grotta di Suppraiano è una cavità che si può visitare con delle escursioni in barca e apre le porte a dei luoghi magici e nascosti. La grotta di Suppraiano si raggiunge da marina di Praiano con dei tour guidati e si può ammirare la natura in tutto il suo splendore tra giochi di luci, colori e riflessi creati dall’acqua e delle stalattiti. Affascinante anche la grotta dell’Africana. È uno spettacolare antro che si trova in una roccia a picco sul mare. Nella grotta dell’Africana sorge una delle più importanti discoteche della zona. Da quest’area, il paesaggio renderà la vostra vacanza via mare davvero particolare.

Grotta di Pandora

Un’altra grotta assolutamente da non perdere per coloro che vogliono scoprire la Costiera Amalfitana in barca è la grotta di Pandora. Questa grotta si trova a Maiori e apre le porte a uno scenario davvero unico nel suo genere. Infatti la grotta di Pandora ha un soffitto roccioso e ricco di stalagmiti e stalattiti. È una delle grotte più grandi della Costiera.

Grotta dello Smeraldo

Non ultima, vi è la più famosa grotta dello smeraldo che è stata scoperta nel 1932 e che si chiama in questo modo per le tonalità di verde che assume l’acqua per via della luce solare che filtra all’interno di questa cavità. È alta circa 24 metri e si estende per 40 metri quadrati. È assolutamente da non perdere ed è un luogo magico!

2 – Isola de li Galli

Se volete scoprire tutta la bellezza di questo territorio, sicuramente l’isola de Li Galli non può mancare come tappa per un tour in barca in Costiera Amalfitana. Questo luogo permette di riposare anima e mente, viene chiamata anche le Sirenuse. È un piccolo arcipelago che secondo la leggenda era abitato dalle sirene che riuscivano ad ammaliare i marinai di passaggio. Vi è anche un riferimento nell’Odissea, quando si parla del viaggio di Ulisse e dei suoi fedeli compagni. Questo è uno dei pochi luoghi del Mediterraneo ed essere completamente vergine. Scoperto degli anni 20 del secolo scorso era ricoperto ancora da alcune rovine romane. Oggi può essere anche visitato e talvolta, si può pensare di organizzare qui delle cene esclusive, oppure delle feste private. In realtà, però, raggiunge l’isola in barca per vedere la sua bellezza sicuramente è il modo migliore per assaporare la sua vera essenza. Partendo dalla Costiera Amalfitana in barca, si possono raggiungere facilmente anche l’isola di Capri o quella di Procida. Entrambe rappresentano sicuramente un itinerario turistico importantissimo per la Regione Campania, il golfo di Napoli o di Salerno.

3 – Baia del cavallo morto

Nei pressi di Maiori si trovano via mare tantissime calette che vale assolutamente la pena scoprire. Una su tutte è la baia del cavallo morto. È una piccola spiaggia rocciosa che si raggiunge solo con la barca ed è racchiusa in una specchiera naturale. Secondo le leggende, a metà dell’Ottocento in questa zona venivano gettati dal dirupo le carcasse dei cavalli. Invece, un’altra tradizione racconta che una notte di tempesta una mulattiera piena di cavalli perse il suo carico che precipitò in mare i suoi resti furono trovati sulla riva. È per questo che si chiama in questo modo. Insomma, è davvero molto particolare, bella ma è solo una delle tantissime calette che si possono scovare via mare per chi decide di girare la Costiera Amalfitana in barca.

 

 

Le 3 cose che non sapete sui giardini di Villa Cimbrone a Ravello

Rispetto agli altri Paesi della Costiera Amalfitana, Ravello si caratterizza per la sua posizione un po’ più alta che padroneggia tutta la splendida cornice del territorio. Ma soprattutto, ciò che molti non sanno è che questa particolare città è una vera e propria perla della Costiera Amalfitana. Si contraddistingue anche per la sua storia a 360°, fatta di cultura, musica ma ha anche una cultura e una passione particolare per i giardini. Ne sono un esempio i giardini di Villa Rufolo e quelli di Villa Cimbrone. In particolare, Villa Cimbrone è uno dei parchi più belli secondo molti, della Costiera Amalfitana. Per le sue caratteristiche, ma anche per la presenza di elementi architettonici al suo interno che lo rendono spettacolare, è diventato un luogo di riferimento. Il suo punto di forza infine, è lo spettacolare a faccio sul mare che rende questo posto unico al Mondo. Scopriamo insieme quali sono le tre cose che non sapete su Villa Cimbrone e perché vale la pena visitare questo parco che vi renderà la visita in Costiera Amalfitana ancora più indimenticabile.

 

1 – Ospita la grotta di Eva

Molti non sanno che oltre la terrazza dell’infinito e le splendide piante dei giardini in realtà, Villa Cimbrone ospita anche la cosiddetta “grotta di Eva”. Parliamo di un statua molto particolare che si trova in una sorta di anfratto ed è davvero molto bella da vedere soprattutto perché, al di là del suo soggetto, si caratterizza per essere una sorta di piccola cripta. Sorge tra ontani, lecci profumi di sottobosco e castagne. Dopo un breve sentiero, si arriva in un atrio naturale e qui compare la statua di Eva. Tale statua ha un’espressione davvero unica, come se fosse stata scoperta in intimità dai turisti. L’opera è dello scultore bolognese Adamo Tadolini che era allievo di Antonio Canova. Infatti, mostra la scena di Eva che si volta sorpresa mentre fa il timido gesto di avvicinare la mano al volto. Questa statua comunica sentimenti di inquietudine, di attesa e ogni volta che si vede sembra ancora più particolare, specie se andate a scovarla durante una passeggiata in questo peculiare pacco. Questa statua rappresenta una “chicca” di Villa Cimbrone che assolutamente non potete perdere.

2 – Il terrazzo delle rose

Chi si reca a Villa Cimbrone non può non fare una tappa immancabile verso la terrazza dell’infinito che probabilmente, è uno dei posti più belli al Mondo. Con tutte quelle statue e con la vista su tutta la Costiera Amalfitana, mi darà un punto di vista privilegiato sulla Divina. Però, oltre a questa splendida terrazza vi è anche un’altra terrazza che non potete perdervi. Ci riferiamo alla terrazza delle rose. La terrazza delle rose è un luogo magico, che vale assolutamente la pena scoprire. Parliamo di un piccolo spazio che si raggiunge con una scaletta ricoperta da un pergolato di glicine azzurro. All’interno di questa terrazza c’è una balaustra arabeggiante con numerose aiuole geometriche. È proprio in questa zona che fioriscono delle bellissime rose profumate. Vi sono delle varietà di rose antiche, francesi e inglesi. Vi sono in questo spazio, quattro statue ornamentali. Parliamo di due lottatori, ovvero Greucante e Damossano, nonché la Dea dei fiori, Flora e quella della primavera Leda con cigno. Si legge anche una particolare iscrizione del persiano Omar Khayyam che cita “O luna della mia delizia che non conosce declino, la luna del cielo sta sorgendo una volta ancora così, come sorgente, ancora in seguito spiegherà attraverso questo stesso giardino, cercando noi invano”.

3 – La stanza del tè

Un’altra cosa che sicuramente non conoscete di Villa Cimbrone a Ravello è la presenza della stanza del tè. Prima di raggiungerla c’è uno splendido giardino all’interno di un terreno rettangolare che si trova vicino al roseto. Qui vi è un padiglione in stile Moresco e vi sorge la stanza del tè. È una stanza molto particolare composta da quattro colonne di epoca romana. All’interno si trovano delle sculture bellissime. Fammi particolare stanza rappresenta una costruzione del padiglione aperto. Invece sul piano antistante c’è un antico Pozzetto in pietra con quattro colonne. Come già detto, è di epoca romana, ma nel periodo medievale queste opere sono state arricchite con raffigurazioni e rilievi. Ci sono due daini in bronzo, un sedile quadrato con delle colonnine e troviamo inoltre, una conca di pietra con raffigurati dei mostri marini. Secondo degli studi recenti questa colonna risale al XII secolo. La connotazione di questa parte r l giardino è davvero molto particolare. Rappresenta una “chicca” per chi va a visitare i giardini di Villa Cimbrone e vuole scoprire qualcosa in più di quello che rientra nel normale percorso turistico.

Alla scoperta dei giardini di Villa Cimbrone

Se volete sapere altre “chicche” e particolarità su Villa Cimbrone e partire alla scoperta di Ravello, di certo non potete perdervi le guide di I Love Costiera che vi aiuteranno a scovare questo territorio e a trovare tutti gli aspetti più particolari che renderanno unica la vostra vacanza in questa zona.

 

Le 5 cose che non sapete su Villa Rufolo a Ravello

Avete mai sentito parlare di Villa Rufolo a Ravello? Ebbene, Villa Rufolo è uno dei giardini più belli del Mondo che si trova in Provincia di Salerno del centro storico di Ravello. Proprio a due passi dal Duomo, si può entrare in questo posto magico dove ci sono tantissimi elementi che risalgono al XIII secolo e con numerosi inserti risalenti al 1800. La Villa, infatti è il simbolo del romanticismo per eccellenza e non è un caso che ogni giorno è visitata da decine e decine di turisti che provengono da ogni angolo del Pianeta. Chi visita la Villa Rufolo, di certo troverà delle specie floreali uniche, ma anche tante aiuole realizzate con giochi visivi particolari. Però vi sono delle curiosità su Villa Rufolo a Ravello, che vale assolutamente la pena conoscere e che di certo stupiranno chi vuole trovare qualcosa di diverso in questo territorio e quindi aspira a conoscerne davvero tutti gli aspetti, anche al di là degli itinerari turistici. Vediamo insieme quali sono le caratteristiche di Villa Rufolo e alcune curiosità che sicuramente non conoscete.

1 – L’Antico pozzo

Chi si reca a Villa Rufolo sicuramente cerca di andare dritto verso quello che è uno dei punti più particolari di questo parco, ovvero la sua terrazza. Invece, all’interno del parco si trova anche l’antico pozzo di Villa Rufolo. Questo pozzo è un elemento storico che è stato ripreso nella seconda metà dell’Ottocento e che è parte integrante della Villa. Infatti, sorge dalla Torre Maggiore, vicino la sala dei Cavalieri: è circondato da pergolati di rose, cedri, palme e felci. Questo originariamente era del 1700 con una struttura unica che sembra arricchita dalla magia. Questo luogo poi, è molto caro a Richard Wagner che qui ha realizzato la scenografia del secondo atto di “Parsifal” proprio in questo posto. Dunque, non stupisce la tradizione artistica di questa zona che, proprio in un luogo particolare come lo storico e antico pozzo del parco, ha trovato una delle sue manifestazioni più importanti.

2 – Bastione della Torre Maggiore

Oltre alla torre d’ingresso per accedere a Villa Rufolo, che si vede già dalla piazza principale della città che è anche all’interno della struttura, vi è la cosiddetta Torre maggiore ovverodonjon“. Alta circa 30 metri si divide in tre piani. È una delle parti più antiche di tutto il complesso. La sua altezza andava a testimoniare la potenza sociale, politica ed economica della famiglia Rufolo. Da questa torre si può vedere tutto il panorama dalla montagna al mare. Al secondo piano ci sono due bifore, sorrette da due colonnine che rendono ancora più particolare questa zona. Sulla muratura della torre, nella parte che si rivolge verso la Sala dei Cavalieri, ci sono le tracce di una scala di una volta che molto probabilmente erano l’accesso esterno alla torre che poi sono crollate e non sono state più ricostruite. È stato ultimamente oggetto di restauro e questo simbolo, che era nobiliare nelle sue origini, è diventato simbolo culturale. Da qui i visitatori possono vedere dall’alto della torre tutta la villa e il panorama della zona, ma soprattutto perché rappresentano l’emblema di quello che sono le numerose manifestazioni artistiche che si trovano in questa area.

3 – A Villa Rufolo c’è un bagno turco

Sapevate che a Villa Rufolo c’è un bagno turco? Ebbene ai piedi della scala che collega il Belvedere ai giardini inferiori verso nord, si trova questo particolare spazio. Parliamo appunto di un bagno turco con due piccolissimi ambienti. Nel primo, c’è una volta a crociera. Nel secondo invece c’è una cupola costolonata simile alla torre d’ingresso. La cupola probabilmente era interamente affrescata, ma oggi purtroppo questi disegni non sono più visibili. Faceva parte molto probabilmente di un complesso termale più ampio ma ciò che è certo, è che questo spazio fa capire la maestosità di questo giardino ai suoi tempi.

4 – I forni di Villa Rufolo

Con i lavori di restauro del 1995 commissionati dal EPT, è venuta fuori la cosiddetta “zona dei forni”. Parliamo di uno spazio particolare. Infatti, questa struttura è coperta da una tegole in coppie di vetro. Ci sono i resti di due forni, uno piccolo e uno grande, coperti da materiale ignifugo, ovvero fumo refrattario. Vi sono ben visibili anche dei segni di fumo lungo i lati. Molto probabilmente, queste erano le parti destinate alle cucine. Anche questo elemento è uno di quelli che non molti conoscono, ma che è assolutamente da vedere.

5 – Le curiosità sulla sala dei Cavalieri

Probabilmente la Sala dei Cavalieri è uno degli ambienti più particolari di Villa Rufolo, nonché uno dei più misteriosi. Forse era collegata alla Torre Maggiore, ma questa è crollata. Quindi adesso vi sono solo delle tracce. L’edificio, che è in stile arabo siculo normanno, era sormontato da una cupola poi crollata proprio come gli altri ambienti. Una curiosità è che oggi questa struttura si chiama così, ma in realtà è un nome di pura fantasia. Non si conosce né a cosa era destinata, né tanto meno l’uso specifico di quest’area. Di sicuro oggi è una delle ambientazioni più particolari per il Ravello music festival.

 

I 3 posti più particolari di Praiano in Costiera Amalfitana

A pochi passi da Positano e praticamente incastonato in uno degli angoli più particolari e spettacolari della Costiera Amalfitana, Praiano rappresenta un piccolo centro della Divina che vale assolutamente la pena visitare. Chi ama questo territorio, di certo già conosce Praiano. Si tratta di un piccolo centro che però, allo stesso modo, riesce a regalare delle emozioni uniche per il modo in cui è strutturato ma anche perché è un posto raccolto e che sotto certi aspetti ancora mostra quella che è la vera essenza di questo territorio. Scopriamo insieme cosa c’è da vedere a Praiano e quali sono tutte le attrazioni di questa zona che vale assolutamente la pena scoprire.

 

1 – Le chiese di Praiano

Anche se è un territorio davvero piccolo, forse molti non sanno che a Praiano ci sono 13 chiese. Questo territorio è caratteristico per la presenza di tantissime piccole cappelle votive e delle chiesette che rappresentano un po’ quella che è la cultura del posto. Da sempre Praiano è molto legata alle tradizioni religiose, a cavallo tra sacro e profano. Senza ombra di dubbio, una delle chiese che rappresenta per eccellenza il simbolo di Praiano è la chiesa di San Gennaro. Questa suggestiva chiesa si trova nella parte bassa di Praiano, ovvero a Vettica Maggiore dove c’è ancora l’anima marinara che caratterizza il Paese a 360°. All’interno della chiesa c’è l’altare del Carmine, nonché affreschi pieni di scene sacre. Poi vi è un pavimento in cotto maiolicato e l’Ottocentesca cappella del Sacro Cuore. È l’unico esempio di architettura barocca che si trova in Costiera. Nel piazzale davanti la chiesa che è stato ampliato diversi anni fa si festeggia, la prima domenica di maggio e il 19 settembre, la festa di San Gennaro. Questa è una delle chiese più belle per antonomasia, ma come accennato, ve ne sono tante come ad esempio, la chiesa di Santa Maria a Castro. Questa chiesa si trova sulle pendici del Monte Sant’Angelo a tre Pizzi, ovvero a 400 metri dal livello del mare. Accanto sorge il convento San Domenico che domina il Vallone Fontanella da qui vi è la possibilità di avere un punto di vista privilegiato su Vettica Maggiore e su Positano. Si può scovare anche in lontananza l’isola de Li Galli, nonché l’isola di Capri. Il panorama e mozzafiato! Questa chiesa che risale circa al 1400, data in cui è stato realizzato anche un prezioso affresco. Il convento invece, si articola su due livelli ed è davvero molto peculiare.

2 – Cala della Gavitella

Un altro posto assolutamente unico di Praiano è Cala della Gavitella. Parliamo di uno spazio unico che in realtà, porta a una delle spiagge che ha il sole a servirla per tutto il giorno in Costiera Amalfitana. Con circa 413 scalini si arriva in questa spiaggia che è quasi privata con una lunghezza di appena 30 metri. Sebbene abbiano installato delle piattaforme per cercare di ampliarne la fruibilità, questa spiaggia però preserva ancora un una sua ricchezza naturale. Qui ci sono i tramonti più belli con vista sull’isola di Capri. Infine, a pochissimi passi si trova anche la Fontana dell’altare, ovvero uno piscina naturale che si trova in un anfratto. A Cala della Gavitella ci sono anche diversi stabilimenti balneari, bar e ristoranti. Si raggiunge facilmente dalla strada statale fino ad arrivare a questa gratinata caratteristica del posto con circa 413 scalini.

3 – Le grotte di Praiano

Un altro aspetto assolutamente da non perdere a Praiano rappresenta quello naturalistico. Da Praiano, infatti avrete l’opportunità di partecipare a diverse escursioni in barca, così da scoprire luoghi magici e nascosti. Solo via mare si può arrivare in alcune delle sue più particolari Grotte: parliamo della grotta marina di Praiano. Si raggiunge partendo da marina di Praiano e si riesce ad arrivare lì solo con l’aiuto di tour guidati. Molto affascinanti e visitabili però, sono anche le grotte dell’Africana. Ovvero sono delle grotte che si trovano all’interno di una roccia a picco sul mare. A ridosso di questa grotta si trova anche una delle discoteche più belle più particolari della zona. Di sicuro da un punto di vista naturalistico è molto bella. Per visitare le grotte di Troiano vi sono tantissimi tour organizzati che vale la pena seguire proprio perché vi daranno un punto di vista unico su questo territorio.

Alla scoperta di Praiano

Come accennato, Praiano è uno dei Paesi più particolari della zona e quindi, vale assolutamente la pena una visita. Da lì potete raggiungere il fiordo di Furore, trovare altre numerose chiese del territorio o partecipare a eventi unici come le luminarie di San Domenico. Grazie ai consigli della guida di I Love Costiera, avrete a vostra disposizione tutto ciò che vi serve per partire alla scoperta di questo territorio conoscendone tutti gli aspetti senza perdersi anche negli eventi più particolari.

 

I 3 posti più belli di Minori

Chi vuole visitare Minori, di certo avrà l’imbarazzo della scelta per questo piccolo borgo. Tra storia, cultura e tradizioni culinarie ma non solo, Minori rappresenta sicuramente una meta imperdibile per chi si reca in vacanza in Costiera Amalfitana. Oltre a custodire i resti di Santa Trofimena nella Basilica minore che si trova all’interno del territorio, vi è anche una Villa Romana che rappresenta un esempio di quelle a picco sul mare davvero unico al mondo. Tale Villa è anche molto antica: risale al primo secolo dopo Cristo. In realtà però, Minori molto spesso è anche meta degli amanti del trekking perché il suo territorio si presta molto bene a questo tipo di escursioni, tra i limoneti e le bellezze del territorio sviluppate anche in altezza, verso il monte Mandarino. Scopriamo insieme quali sono i 3 posti più belli da vedere a Minori e perché è importante non perderli.

1 – La Basilica di Santa Trofimena

Tra i posti più belli da visitare a Minori non è possibile non citare la Basilica di Santa Trofimena. In questa chiesa originariamente vi era una Basilica paleocristiana che fu eletta diocesi nel 987 da parte di Papa Giovanni XV. Poi nel tempo, è stata ricostruita ed è diventata una Basilica minore. Completamente rimaneggiata in stile neoclassico, la Basilica ancora oggi rappresenta un esempio particolare di costruzione grazie anche ai suoi interni, ricchi di marmi intarsiati e policromi. Una particolarità di questa chiesa sta anche nella presenza di orologi in alto per ogni facciata. Poi vi è il fatto che la facciata principale è realizzata con elementi architettonici decorativi tipici del Settecento. La Basilica, insomma, è molto particolare ed è completamente rivolta verso il mare. All’interno si trovano i resti di Santa Trofimena e accanto vi è uno splendido Campanile. Questo campanile si caratterizza per tre ordini di decorazione differenti, si presenta con ampi finestroni e maestose campane. È tutta da scoprire!

2 – La Villa Romana e l’Antiquarium

Il secondo posto più bello, ma non in ordine d’importanza, assolutamente da non perdere per chi visita Minori è la Villa Romana. Questo sito archeologico risale al primo secolo dopo Cristo e sorge proprio nel bel mezzo della Costiera Amalfitana. Testimonia in maniera chiara l’otium romano in Costa d’Amalfi. Di fatti era una tradizione dell’epoca, vista la bellezza incontaminata della Costiera rispetto al caos di Roma. La Costiera Amalfitana con il suo clima mite è sempre stato punto di riferimento per chiunque volesse godersi una vacanza, anche in epoca Romana. Edificata con diverse funzioni, è rimasta in funzione fino al VII secolo dopo Cristo. Successivamente fu usata nel corso del Medioevo come stalla per gli animali. La Villa Romana di Minori, si trova nel punto in cui il torrente Reghinna Minor sfocia a mare. Fu scoperta casualmente nel 1932 durante dei lavori di ristrutturazione privata. La villa è davvero molto particolare e suggestiva, tra dipinti e numerosi mosaici. È anche possibile vedere molti dei reperti raccolti in questa villa presso il museo dell’ Antiquarium che è uno di quelli più visitati della zona.

3 – Il centro storico

Il terzo posto imperdibile per una bella vacanza a Minori è il suo centro storico. In primo luogo, vale una visita la sua piazza centrale, caratterizzata da un affaccio che arriva direttamente sul lungomare. Intorno alla piazza centrale si anima tutta la cittadina. C’è la famosa pasticceria di Sal De Riso dove si possono assaggiare le delizie dolciarie più famose e amate del territorio. Inoltre, vi è un piccolo pezzo di lungomare con la grande spiaggia dalle acque cristalline che caratterizza questa città. All’interno del paesino si possono notare le antiche strutture, le botteghe e non solo. Non è un caso, che Minori può essere considerata come una delle città della Costiera dove si può ancora respirare il profumo della tradizione. Nel corso dell’anno a Minori si organizzano tantissimi eventi proprio a partire dalla piazzetta centrale. Sono tutti imperdibili!

Una guida per la vostra visita a Minori

Chi decide di visitare Minori durante la propria vacanza in Costiera Amalfitana non può certamente rinunciare alla guida degli esperti. Solo chi conosce il territorio potrà aiutarvi a scegliere il periodo giusto per una visita, i posti dove alloggiare e anche quali sono i modi più comodi e low cost per raggiungere questo posto. Inoltre, un metodo per riuscire a fare una vacanza davvero ben riuscita in Costiera Amalfitana, così come anche in Penisola Sorrentina, è puntando sulle guide di ILoveCostiera. Con noi avrete tutto l’aiuto di cui avete bisogno. In questo posto, infatti, non è facile muoversi oppure orientarsi. Per tale motivo, potreste aver bisogno di qualche esperto che vi guidi con mano. Il nostro consiglio dunque, è quello di scaricare la guida di ILoveCostiera e di lasciarsi trasportare in una fantastica vacanza in Costiera Amalfitana o in Penisola Sorrentina.

 

Cosa fare in Penisola Sorrentina in Primavera

Avete deciso di trascorrere una vacanza in Primavera in Penisola Sorrentina? Con l’arrivo della Primavera c’è sempre qualcosa di magico che accade in questa giornata. Infatti, il clima è abbastanza piacevole e inoltre, questa zona si colora di tonalità pastello e nell’aria si diffonde il profumo di fiori che stanno sbocciando. In Primavera, Sorrento e la Penisola Sorrentina sono delle mete da fare, imperdibili. Andando non in estate in queste città, optando per questo periodo ci si può trovare davvero a stretto contatto con la natura senza dover magari pagare il prezzo di una folla di turisti. Inoltre, non si corre il rischio di incappare nelle fredde giornate invernali, però allo stesso tempo, si potrà godere del clima piacevole per rilassarsi. Scopriamo insieme cosa fare in Penisola Sorrentina in Primavera e quali sono i posti assolutamente da non perdere per chi si reca in questa zona durante il periodo che va da marzo a ottobre.

Partire alla scoperta di Sorrento

Sicuramente chi visita la Penisola Sorrentina in Primavera potrà godere maggiormente della bellezza della città di Sorrento. Questa perla del golfo sarà meno affollata e piena di fiori profumati vicino alla vista sul mare, che è spettacolare. In questa zona potete visitare tutti i suoi monumenti come il Duomo, la Basilica di San Francesco e anche il Sedile Dominova. Inoltre, qui a Piazza Tasso, proprio nel centro dove c’è lo spazio dedicato allo scrittore nato in questa zona, potete approfittare dell’assenza di un’orda di turisti per godersi un aperitivo all’aria aperta. Vicino alla piazza poi potete trascorrere un pomeriggio in villa comunale dove godere di una vista mozzafiato su tutta la Penisola.

Ammirare la bellezza di Massa Lubrense

Un’altra idea potrebbe essere quella di visitare Massa Lubrense. Si chiama “Sirenuse” proprio perché secondo la leggenda è la città dove vivevano le sirene che affascinarono Ulisse con il loro dolce canto. Nel periodo primaverile questa zona è ancora più bella in quanto non vi sarà un caldo eccessivo e troppi turisti. In più si potrà approfittare del bel tempo anche per fare dei lunghi sentieri di trekking. Al tramonto poi, le case e le strade di Massa Lubrense diventano rosse e con un affaccio sul mare, potrete godere di un panorama senza tempo.

Trekking a Sant’Agata sui due Golfi

Un’altra idea per chi visita la Penisola Sorrentina in Primavera potrebbe essere quella di andare a visitare Sant’Agata sui due Golfi. Qui ci sono tantissimi itinerari di trekking e passeggio a stretto contatto con la natura. Per la sua posizione geografica, Sant’Agata si trova a cavallo del Golfo di Napoli e il Golfo di Salerno. Il nome deriva anche dalla presenza della piccola chiesa di Sant’Agata che e quindi ciò, fa capire quanto questo posto sia vocazione cattolica. In questa zona nel periodo primaverile potete andare anche a visitare il monastero costruito sulla collina chiamata “deserto” che offre una vista meravigliosa su tutte le bellezze della Penisola Sorrentina. Non dimenticate poi la possibilità di passeggiare al centro del Paese e partire alla scoperta anche degli scorci più unici che rari di questo territorio.

Ammirare Vico Equense

Chi va in vacanza in Primavera in Penisola Sorrentina può anche profittare per una sosta a Vico Equense. Questo centro era famoso per gli scambi commerciali, per le popolazioni greche, romane o italiche in generale. Il centro storico mantiene ancora la struttura di quello che era un villaggio medievale. In questa zona si può andare ad ammirare la cattedrale dell’Annunziata, esempio unico di architettura gotica della Penisola Sorrentina. In questa zona avrete l’opportunità di partire alla scoperta del Monte Faito che appartiene alla catena dei Lattari, ma anche di godere di tantissimi fiori che in Primavera arricchiscono la zona. Vico Equense è anche patria enogastronomica di fondamentale importanza a cui potete assaggiare il tipico provolone del Monaco, nonché la famosa pizza della Penisola Sorrentina.

La passeggiata a Punta Campanella

Anche chi visita la Penisola Sorrentina nel periodo primaverile può dedicare una giornata per la visita a Punta Campanella. Sulla costa di Sorrento, questa zona incontaminata è una baia che permette di avere un punto di vista privilegiato sui faraglioni, nonché sulla punta estrema della zona verso Punta Campanella. In quest’area, si avrà la possibilità di raggiungere la zona in cui sorgeva il vecchio tempio dedicato ad Atena Minerva che ha una bellezza sorprendente. Inoltre, ci sono anche i resti di un antico bastione.

Altre cose da vedere in Penisola Sorrentina in Primavera

In Primavera vi sono anche gli eventi dedicati ad esempio, al periodo Pasquale che sono molto particolari in tutta la zona. Si concentrano nella settimana santa e sono davvero unici da non perdere, ripercorrendo quelle che sono le antiche tradizioni di questa zona. Inoltre, potete anche uscire dalla Costa di Sorrento, quindi optare per un’escursione in Costiera Amalfitana oppure nell’isola di Capri. Il consiglio è quello di seguire quelle che sono le indicazioni delle guide turistiche di I Love Costiera che sono scritte da persone del posto e sapranno darvi tutte le indicazioni utili per un’imperdibile vacanza di Primavera nel territorio della Penisola Sorrentina.

 

 

I tre posti più particolari di Maiori in Costiera Amalfitana

La Costiera Amalfitana è ricca di bellezze senza tempo. Chi vuole scoprirla davvero, non può fermarsi alle città più famose, quanto invece dovrebbe andare a visitare angolo per angolo anche quelle che sono le perle di questo posto senza lasciare indietro assolutamente nulla. Ebbene, una delle città più particolari e forse non abbastanza conosciute della Costiera Amalfitana è Maiori. Maiori è una città ricca di storia e di cultura, che insieme a Minori rappresenta una vera e propria “porta di ingresso” verso la Costiera Amalfitana più mondana e conosciuta al Mondo. Scopriamo insieme quali sono i 3 posti più particolari di Maiori in Costiera Amalfitana e perché vale la pena visitare questa città che saprà stupirvi con le sue sorprese, la sua storia e la sua cultura.

1 – Collegiata di Santa Maria a mare

Uno dei posti più particolari che potete scoprire se vi trovate in vacanza in Costiera Amalfitana, a Maiori, è senza ombra di dubbio la Collegiata di Santa Maria a mare che si trova proprio al centro della cittadina. In pratica, è possibile vederla dalla parte principale della città, ma in realtà sorge su un’altura. È il risultato di secoli e secoli di storia. Infatti, questa chiesa è stata edificata in epoca medievale e poi successivamente è stata ampliata fino a quando nel XIX secolo, è stata quasi completamente rifatta. Il campanile infatti, come si può vedere facilmente, contrasta in maniera diretta con il resto architettonico in cui è inserito questo gioiello. I Longobardi avevano edificato in questa zona, una rocca difensiva che venne poi distrutta con l’ attacco dei Pisani. Rimase in piedi solo una torre che una volta costruita la chiesa fu utilizzata come campanile. Insomma, tale gioiello è assolutamente da non perdere per chi si trova in vacanza in questa zona. Di certo, si avrà la sicurezza di poter scoprire un aspetto unico di questo territorio.

2 – Il castello di San Nicola de Thoro Piano

Un altro posto davvero unico nel suo genere è il castello di San Nicola de Thoro Piano. Parliamo di un fortificazione che risale ai tempi in cui Amalfi era una delle quattro repubbliche marinare italiane. Questo castello serviva come rifugio per le persone quando i Saraceni e i Longobardi facevano incursione in città. All’interno c’erano tutte le infrastrutture e gli strumenti che potevano servire la popolazione durante un assedio. Infatti, si trovavano magazzini, caserme, alloggi, la sorgente d’acqua in modo da garantire l’approvvigionamento idrico. Si può raggiungere questo castello in macchina in un sentiero di più di 700 gradini. Una volta che si arriva in cima, c’è una veduta panoramica in cui si può vedere tutto il Paese e il suo litorale. È assolutamente uno dei posti più particolari della zona che bisogna visitare se volete davvero conoscere l’essenza di questa città.

3 – Le torri di Maiori

Una delle caratteristiche principali di Maiori si scova sicuramente nelle sue torri. Parliamo di un posto unico nel suo genere anche per la presenza di questi particolari tipi di costruzioni che hanno anche origini differenti. Nello specifico, già stanno sdraiati semplicemente sulla spiaggia di Maiori si vedono i resti dell’antico sistema di torri che servivano per difendere il Paese dalle incursioni dei Saraceni o in generale, dei pirati. Si vedono le forme del castello Miramare che sorge dove nel XVI secolo era stata edificata la Torricella. Ora è diventata una residenza. Poi c’è la Torre Normanna che si innalza su uno sperone di roccia a picco sul mare. Questa struttura in passato riusciva a fronteggiare e sorgeva sulla baia sino a Erchie. Ne sono sopravvissute alcune vestigia come in particolare la Torre Lama di Cane.

Chi va a Maiori potrà scoprire tutte le torri che si trovano in questa zona, passeggiando tra il sentiero dei limoni della Costiera Amalfitana e mentre si gode dell’acqua cristallina di queste splendide località marine. Una volta assaporati questi aspetti, non resta poi che continuare il percorso della Costiera per iniziare ad ammirare tutte le parti più belle di questa zona.

Alla scoperta della Costiera Amalfitana e di Maiori

Se avete deciso di fare una vacanza in Costiera Amalfitana sicuramente Maiori è una delle tappe da non perdere. Grazie ai consigli di I Love Costiera e alle guide che potete scaricare in questa pagina, troverete tutto ciò che di cui avete bisogno per scovare un territorio unico nel suo genere. Riuscirete a divertirsi ammirando alcuni aspetti di una Terra magica che molte volte è stata definita come il Paradiso. Ogni angolo ha qualcosa da offrire e da raccontare, aspetti unici e rari nel proprio genere. Seguite i nostri consigli, le guide degli esperti per trovare tutto ciò che c’è da vedere in Costiera Amalfitana e non rinunciare alla bellezza di questo territorio che ha tanto da offrire!

 

 

Sorrento. Un lungo week-end con le auto d’epoca della 1000 Miglia

Il rombo dei motori di magnifiche e rare vetture storiche ha aperto la Sorrento Roads 2022, un format ideato dalla 1000 Miglia, la competizione d’auto d’epoca tra le più famose al mondo, che per tutto il week-end animerà la penisola sorrentina e la costiera amalfitana.
Oggi, la gara di regolarità che, partita da Sorrento, ha toccato Massa Lubrense e Positano, e località come Sant’Agata sui Due Golfi e Termini. Eccellenze paesaggistiche, gastronomiche, territoriali e culturali hanno accolto gli equipaggi provenienti da tutta Italia, ma anche dagli Stati Uniti e dall’Olanda.
Tra le auto presenti, una rara Ferrari 750 Monza Spider Scaglietti del 1955, una O.S.C.A. MT 4 1100 del 1952, una Lancia Aurelia B24 spider del 1955 ed una MG Tb addirittura del 1939.
Domani, 9 aprile, a partire dalle ore 17, si terrà il Trofeo Città di Sorrento. Le auto percorreranno corso Italia, a Sorrento, nel tratto compreso tra via Bartolomeo Capasso a piazza Tasso, che sarà chiuso al traffico dalle ore 14 alle 20.
Nell’ambito della Sorrento Roads 2022 by Mille Miglia verrà premiata anche l’auto che avrà incontrato il maggiore gradimento della giuria popolare.

Ad Amalfi la 66esima Regata Storica delle Antiche Repubbliche Marinare

66ESIMA REGATA STORICA DELLE ANTICHE REPUBBLICHE MARINARE: Storia e sport, tradizione e cultura. La città di Amalfi torna ad essere teatro e tribuna della Storica Regata delle Antiche Repubbliche Marinare.

Regata Storica delle Antiche Repubbliche Marinare: E’ il turno di Amalfi

E’ stata ufficializzata la data della 66esima edizione della manifestazione sportiva di rievocazione storica, nata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana. La sfida tra le quattro regine dei mari si svolgerà nella città costiera il prossimo 5 Giugno.

L’appuntamento è stato ufficializzato nel corso dell’ultimo Comitato generale delle Antiche Repubbliche durante il quale il Sindaco di Amalfi, Daniele Milano, ha definito anche con i rappresentanti delle città di Genova, Pisa e Venezia le linee guida per la realizzazione dell’evento.

Al momento, fuori, solo la data del Palio Remiero: domenica 5 giugno 2022. Ad Amalfi si lavora già per la costruzione di giornate straordinarie che culmineranno con la competizione dei Galeoni.

Work in progress incontri, eventi collaterali e happening dedicati che, all’ombra del maestoso campanile del Duomo, andranno a irrobustire l’autenticità di un evento “immortale” in cui il fascino dei luoghi si specchia nel mare, la magnificenza dell’agonismo nella suggestione di un momento che è patrimonio culturale.

“Una storia da custodire e difendere”

«Abbiamo una storia da custodire e difendere: la competizione sportiva sarà il culmine di una serie di appuntamenti tradizionali e anche nuovi, sintesi perfetta tra passato e futuro che andranno a rimarcare l’identità delle Antiche Repubbliche Marinare, a prescindere dal Palio Remiero. Dopo ben sei anni di attesa, siamo ben felici di tornare ad accogliere la Regata e gli imponenti Cortei storici delle nostre quattro Città dal passato glorioso. Un passato in cui Amalfi fu la prima a raggiungere un’importanza di primo piano, acquisendo l’indipendenza de facto dal Ducato di Napoli nell’839», ricorda il Sindaco di Amalfi Milano che per il momento non si sbottona oltre sul programma, ma lascia intendere che, all’orizzonte, ci saranno nuovi momenti di grande suggestione che affiancheranno l’appuntamento canonico in acqua.

Nell’attesa di scoprire le novità che colorano la 66esima edizione della competizione sportiva, invariata resta la sfida tra i Galeoni delle antiche quattro Repubbliche su un campo di gara lungo 2mila metri in linea che abbraccia il tratto di mare che va dal Capo di Vettica fino alla Marina Grande.

Il programma dettagliato dell’evento sarà annunciato più avanti.

Sorrento Roads 2022 by Mille Miglia, dal 7 al 10 Aprile

Dal 7 al 10 aprile si svolgerà la Sorrento Roads 2022, un format ideato dalla Mille Miglia, la gara d’auto d’epoca tra le più famose al mondo, che attraverserà un territorio unico, come quello compreso tra la penisola sorrentina e la costiera amalfitana.
Tre giorni per apprezzare le eccellenze gastronomiche, territoriali e culturali di una tra le destinazioni italiane più ambite. Nel corso della manifestazione, esperienze esclusive si alterneranno ai momenti dedicati alle attività sportive.
Si tratta di una importante vetrina sulla nostra terra, che la notorietà della Mille Miglia amplifica e qualifica – dichiara il sindaco, Massimo Coppola – Diamo quindi il benvenuto nella nostra città a tutti gli equipaggi delle meravigliose vetture che saranno le protagoniste del prossimo fine settimana, che di fatto inaugura la nuova stagione turistica”.

Sorrento Roads 2022 by Mille Miglia, il calendario

Ricco il calendario di appuntamenti, disponibile sul sito https://1000miglia.it/eventi/sorrento-roads con base in piazza Angelina Lauro, che sarà chiusa al transito, con relativo divieto di sosta, dalle ore 10 del 6 aprile alla mezzanotte del 10 aprile.
Venerdì 8 aprile, si svolgerà una gara di regolarità che toccherà Massa Lubrense e Positano, e località come Sant’Agata sui Due Golfi e Priora.
Sabato 9 aprile, a partire dalle ore 17, si terrà il Trofeo Città di Sorrento. Le auto percorreranno corso Italia, nel tratto compreso tra via Bartolommeo Capasso a piazza Tasso, che sarà chiuso al traffico dalle ore 14 alle 20. Nell’ambito della Sorrento Roads 2022 by Mille Miglia verrà premiata anche l’auto che avrà incontrato il maggiore gradimento della giuria popolare.

A Vico Equense l’Elefante del Trionfo

A Vico Equense l’Elefante del Trionfo – L’Elefante del Trionfo è il titolo della monumentale opera di Salvator Dalì che campeggia all’ingresso di Vico Equense. Un elefante alto ben 9 metri dalle zampe lunghissime e sottili.

L’opera surrealista dalla quale traspare tutta la genialità del pittore, architetto e scenografo spagnolo appartiene alla collezione di Beniamino Levi ed è l’imponente invito alla mostra “Luce” – I tesori del Maestro”  (fino al 30 Settembre 2022 presso la Santissima Trinità e Paradiso).

 

Castellammare di Stabia, l’itinerario dei murales

Un bellissimo lungomare, le ville romane, le sorgenti di acque taumaturgiche, Palazzo Reale, Monte Faito e da qualche tempo anche un motivo in più per visitare Castellammare di Stabia: l’itinerario artistico dei murales realizzati nel centro storico. Artisti di caratura internazionale che durante la prima edizione dello Stabiae Street, con i loro lavori hanno contribuito al progetto di rilancio del centro storico.

Castellammare di Stabia, l’itinerario dei murales

E’ nel largo antistante le Antiche Terme di Stabia, in via Caio Duilio, che si trova l’imponente Golia realizzato dall’artista francese MTO.  Da qui, passando per via Benedetto Brin (o attraverso il lato che dà sul mare) si raggiunge piazza Orologio dove si trova un’antichissima fabbrica di biscotti e dove, proseguendo per Via Bonito, si scorge “Le sirene ed Ulisse”, il murale realizzato dall’artista cilena Isi Clis.

 

All’altezza della chiesa di San Bartolomeo si trova “Lo scultore”, il grande murale di Nino Come  (duo di artisti napoletani) nei cui pressi c’è anche “Flora”, murale che richiama l’immagine ritrovata a Villa Arianna, una delle ville patrizie stabiesi. Il murale è stato mancare Raffaele Viviani a cui sono dedicati due opere sulla omonima strada, all’altezza del civico 14 (uno sulla strada principale e uno all’interno del cortile del palazzo). Sempre su Via San Bartolomeo, all’altezza dei civici 57 e 59, è stata raffigurata “La Madonna dei rifugiati”. L’opera è di LA 180. In Calata del Gesù, invece, imponente si presenta il grande murale dell’artista argentino Guido Palmadessa, dal titolo “Ricordo”.

E ancora: in Via Campo di Mola, “Cratere” di Yessow e Bali; in Vico I Sant’Anna “Stabiae: un canto di Barmy, due artiste locali (Marilena Imparato e Rita Barretta). In via Coppola, all’altezza del civico 31, l’opera “Acque di Stabia” dell’artista tedesca Caz.L; in Largo Marchese de Turris  il “Maradona archeologico” realizzato dall’artista cileno Rata Virus,  la Graffaune Phoenix  – “Post Fata Resurgo” dell’artista francese Daco e, proseguendo verso Salita Santa Croce, “E Vulcano Natus” il grosso murales realizzato dall’artista salernitano, Luigi Longobardi, in arte Luispakdrak .

All’ingresso di  Vico Tedesco “Nemo tibi Amat” dell’autrice italiana Nemo e proseguendo verso Salita I Marchese de Turris  la “Sirena” dell’autrice spagnola Cosmos, “La chitarra” in bianco e nero di Feo Flip e “Colori della cenere” dell’artista colombiana Ledania. Infine, all’incrocio con Vico I Sant’Anna “Burden” del belga Kymo One.

Minori, perla della Costiera Amalfitana

Minori è una delle perle più suggestive della Costiera Amalfitana. Rappresenta un borgo carino, raccolto e grazioso. Questa cittadina della provincia di Salerno si trova a picco sul mare ed è dominato dal monte Mandarino. Anche conosciuto come il “Narciso della Costiera”, questo posto è protetto dalla natura. La sua location rende ancora più suggestivo questo posto: si trova tra Conca dei Marini e Capo d’Orso. È un piccolo angolo di Paradiso. Caratterizzato da un clima mite e Mediterraneo, già da Pasqua è possibile fare il bagno a Minori quando c’è un bel giorno di sole. Le acque cristalline di Minori e le sue belle spiagge, con un lungo litorale, la rendono davvero bella e caratteristica. Scopriamo insieme qual è la storia di Minori, cosa vedere in questo magico borgo e come vivere al meglio una vacanza in questa città.

La storia di Minori

Minori è una città incantevole, fondata dagli Etruschi nei primi secoli avanti Cristo. Di questo popolo antico, a Minori restano ancora le impronte. Già in epoca Romana divenne meta turistica. Infatti, veniva chiamata Rheginna Minor, in contrapposizione alla vicina Maiori. Maiori, veniva chiamata in epoca Romana, Rheginna Maior. Secondo i racconti di Pompeo Troiano, famoso storico del tempo, il toponimo della città deriva dalla parola “Valle o frattura”. Ciò perché vi è la particolare conformazione geografica di questa città che la rende un’insenatura vera e propria. Inoltre, nel corso dei secoli, la scelta di Minori come meta turistica è stata anche potenziata dalla presenza di tracce care ai religiosi. A Minori era conservato il corpo di Santa Trofimena che era martire e prima protettrice del Ducato di Amalfi. Infatti, per volontà di Papa Giovanni XV la sua chiesa fu elevata a diocesi nel 987. Nel corso dei secoli, chiaramente, l’assetto urbanistico della cittadina ha subito molti cambiamenti. Soprattutto dopo che nel 1943 ci furono i bombardamenti aerei delle forze alleate, Minori fu completamente cambiata. Il Comune però ha mantenuto la sua identità ed è ancora noto come “Narciso della Costiera”.

Cosa vedere a Minori

Chi decide di fare una vacanza in Costiera Amalfitana non può non visitare il borgo di Minori. Rappresenta un vero e proprio “Piccolo Eden”. Ci sono tantissime cose da vedere. In primo luogo, vi è la villa marittima Romana che risale al primo secolo dopo Cristo. Rappresenta un esempio di villa al mare dell’antica Roma: si tratta di una delle più conosciute e apprezzate bellezze della cittadina. Poi è uno dei monumenti più famosi antichi della Costiera Amalfitana. La maggior parte dei reperti ritrovati in questa villa sono custoditi nel museo Antiquarium. Il sito archeologico è emerso solo nel 1932 e rappresenta uno dei posti più amati della Costiera. All’interno della villa sono stati anche rinvenuti tanti dipinti e mosaici. Tra gli altri luoghi da vedere a Minori vi è: la Basilica di Santa Trofimena che è una basilica minore.Come affermato in questo articolo, puoi sfogliare la selezione delle offerte disponibili sugli smartphone e sulle migliori marche ed esplorare i piani di servizi di telefonia cellulare che meglio si adattano alle tue esigenze.

Fu eretta nel 1747 dopo che fu distrutta l’Antica cattedrale che risaliva al 987. Completamente in stile neoclassico a croce latina, questa chiesa si contraddistingue anche per la ricchezza dei suoi marmi intarsiati e policromi. Molto elegante, sovrasta la città punto nel centro di Minori. Poi si possono vedere le antiche case, le botteghe artigiane, tutto con un particolare effetto che mantiene lo spirito di un tempo.

Inoltre, a Minori ci sono diverse torri che servivano, intorno al 1500, ad avvistare eventualmente l’assalto dei Saraceni.

Cosa assaporare a Minori

Chi si reca a Minori, di certo imparerà a conoscere la tradizione culinaria di questo posto che è davvero eccellente e particolare. Basti pensare alla ricca produzione di formaggi, ma anche di pomodorini e di limoni. Il limone IGP della Costiera Amalfitana, qui trova terreno fertile per nascere e diventare spesso base per dolci come la delizia al limone oppure per gustose granite. Inoltre, vi è una famosa pasticceria proprio a ridosso del lungomare, che ha ideato una delle torte più famose del territorio che è la ricotta e pere.

Come raggiungere Minori

Si può raggiungere facilmente il piccolo centro di Minori sia con i pullman di linea urbana da Amalfi o da Salerno oppure via mare con mezzi propri. Poi, la città è collegata dalla Statale Amalfitana anche se trovare il parcheggio è una vera impresa! Consigliatissimo lo scooter in estate.

Una guida per Minori

Chi decide di visitare Minori e la Costiera Amalfitana per una vacanza di certo, non se ne pentirà. Ciò che è certo, è che bisogna scegliere il periodo giusto per una visita. In estate, ad esempio, è ideale anche per godere l’aria aperta e fare un bagno nelle acque cristalline. Invece, in inverno magari ci si può godere la tranquillità e il relax. Con la guida di ILoveCostiera avrete tutte le informazioni e le novità sugli eventi del territorio direttamente grazie ai consigli degli esperti e di chi vive la Costiera Amalfitana ogni giorno.

 

 

 

Storia e cultura di Conca dei Marini

Storia e cultura, ma anche tradizione e leggende. Conca dei Marini rappresenta un po’ tutte queste anime e infatti, è uno dei posti più particolari e forse anche più caratteristici della Costiera Amalfitana. Questo Comune è il quarto più piccolo di tutta Italia per superficie. Si chiama così proprio per la sua forma a “conca” ed è stato abitato da popoli provenienti da ogni parte del Mondo a causa della sua posizione diretta, a picco sul mare. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, fu di grande aiuto alla Repubblica Marinara di Amalfi proprio per il posto in cui sorge. Non è un caso che ben presto divenne punto di riferimento per gli intrecci commerciali dell’intera Repubblica. La storia di Conca dei Marini è variegata: è stata attraversata da vari popoli e infatti, ognuno ha lasciato la sua impronta in questo pezzo di terra paradisiaca. Scopriamo cosa c’è da sapere su Conca dei Marini.

Cultura a Conca dei Marini

Conca dei Marini rappresenta un punto di riferimento anche per la cultura. Oltre a quella religiosa grazie alla presenza di diverse chiese tra cui quella della Madonna della Neve oppure quella di San Giovanni Battista, in realtà questo territorio si caratterizza anche per delle intense attività associative. Oltre a quelle della Pro loco che rendono davvero molto particolare la vita in questo piccolo Paese, vi sono numerose altre realtà associative che tengono eventi e organizzano intrattenimento popolare per grandi e piccini. A Conca dei Marini si tengono tantissimi eventi culturali legati al mondo della danza, dell’arte e della letteratura. Ciò che è certo è che quella che si sente riecheggiare sempre più forte in questo lembo di terra, è la cultura tradizionale. Conca dei Marini ancora ospita numerose feste religiose, sociali e culturali del territorio che abbracciano ancora quelle che erano le antiche usanze che già erano iniziate in epoca Romana. Dalla processione a mare fino al gusto della sfogliatella Santa Rosa che è nata proprio in questa terra, nell’Antico convento Santa Rosa. Insomma, chi visita Conca dei Marini avrà come l’impressione di trovarsi in un luogo in cui il tempo si è fermato. Una delle tradizioni più particolari che vale la pena menzionare è quella delle cosiddette “palme di Conca dei Marini”.

Le palme di Conca dei Marini

La domenica delle palme a Conca dei Marini vi è un’antica tradizione che sopravvive tutt’oggi. Infatti, le donne del territorio, così come da tradizione, realizzano delle classiche “palme”. Simbolo della fede e della pace per eccellenza, le donne di Conca dei Marini le intrecciano in maniera particolare, dalle forme più variegate. Si creano varie composizioni oppure dei cestini. Questi manufatti si utilizzavano nel corso della processione della domenica delle palme quando poi vengono benedette e conservate. Molto probabilmente la lavorazione delle palme fatta in questo modo, che è tipica di Conca dei Marini, nasce da gli intrecci che ricordano la pratica della cucitura delle reti per la pesca. Però adesso sono diventate un simbolo di pace che le famiglie della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana si scambiano tra loro in occasione della Santa Pasqua.

I miti e le leggende di Conca dei Marini

Conca dei Marini mantiene anche la sua tradizione quando si parla di leggende e di miti. Sicuramente una delle leggende più diffuse è quella delle Janare. Parliamo di donne dai poteri magici che rapivano i pescatori. È molto diffusa la leggenda per cui le janare cavalcavano la scopa si trovavano sulle barche. Secondo alcuni racconti riuscivano anche a fermare una tempesta marina. Poi, secondo altri racconti alcuni pescatori le avevano viste fermare dei piccoli cicloni. Insomma, la maggior parte delle leggende sono legate a tradizioni marinare proprio perché era l’attività principale di questo posto vista anche la sua posizione geografica e ora, questa tradizione è ancora viva, molto sentita e amata. I racconti poi su spiriti provenienti dal mare o fantasmi nelle grotte, in primis in quella dello Smeraldo, sono all’ordine del giorno. Gli abitanti del posto conoscono una leggenda per ogni turista. Questi racconti renderanno ancora più particolare una vostra visita a Conca dei Marini.

Conca dei Marini, la guida per una vacanza indimenticabile

Chi vuole scoprire Conca dei Marini e soprattutto alcune delle sue tradizioni e leggende più particolari non può certo non servirsi della guida degli esperti. C’è tanto altro da scoprire in termini folkloristici, storici, architettonici e naturalistici. Insomma, si tratta di una piccola città, piena di sorprese. Vi consigliamo perciò di scaricare la guida di ILoveCostiera che vi darà una mano a orientarvi in questo territorio. Grazie al consiglio di chi conosce e vive il territorio tutto l’anno, potete decidere dove dormire, dove mangiare e come imparare a vivere tutti gli eventi di Conca dei Marini. Potete scegliere quelli più tradizionali e non solo. Cosa aspettate? Sarà sicuramente una vacanza bellissima grazie agli esperti di ILoveCostiera che vi indicheranno cosa fare.

 

 

 

Divertirsi in Penisola Sorrentina

L’inverno è davvero un buon periodo per visitare la Penisola Sorrentina? Molti pensano che l’inverno sia un buon periodo per visitare la Penisola Sorrentina perché, complice il clima mite di questo territorio, si ha l’opportunità di scoprire questo angolo di Paradiso senza doversi preoccupare della folla che invece, si trova in estate. Se è vero che non sarà possibile godere del relax al mare o delle giornate estive in senso stretto, vi saranno comunque dei vantaggi. Seppur rinunciando a qualche esclusione extra in barca, di certo però, visitare la Penisola Sorrentina in inverno significa rinunciare al divertimento. Scopriamo insieme quali sono i vantaggi di una visita in Penisola Sorrentina in inverno e quali sono le cose più divertenti che è possibile fare in questo periodo dell’anno nel territorio di Sorrento e dintorni.

1 – Visitare i musei della Penisola Sorrentina

Quando c’è il maltempo e non si ha la possibilità di girare all’aperto oppure se la giornata è particolarmente fredda, la cosa migliore è quella di approfittarne per scoprire tutta quella che è la storia più antica e tradizionale della Penisola Sorrentina visitando i suoi musei. Ce ne sono davvero tantissimi che vale la pena vedere. Tra i musei più belli della Penisola Sorrentina, senza ombra di dubbio, vi sono quelli legati alla storia del territorio. Infatti, vi è il museo Correale di Terranova che è un museo che si trova a Sorrento e da cui emerge la collezione artistica della famiglia Correale. Poi vi è anche il museo archeologico George Vallet che si trova a Piano di Sorrento e racchiude tra le altre cose anche alcuni reperti delle tombe ritrovate nella zona. Ma, vale anche la pena una visita al museo mineralogico Campano che raccoglie tutto quanto si è stato raccolto nell’area Marina protetta di Punta Campanella, che si trova invece a Vico Equense. Tra gli altri musei, vale assolutamente una visita anche l’Antiquarium Silio Italico che si trova a Vico Equense. Qui si racconta la storia del territorio attraverso quella dei popoli che l’hanno abitato nel corso dei secoli.

2 – Fermarsi in una trattoria

Un’altra ottima idea per chi visita la Penisola Sorrentina in inverno e magari vuole ripararsi un po’ dal freddo, è assolutamente quella di approfittare per godere di tutti i sapori eno gastronomici di questo territorio. Fermandosi in una trattoria si potranno assaggiare i prodotti caseari tipici dei Monti Lattari che sono davvero gustosi e prelibati. Stesso discorso per la pizza, altro piatto tipico di Sorrento, nonché per i dolci, come ad esempio la delizia al limone oppure un digestivo come il famoso limoncello. Vi sarà davvero l’imbarazzo della scelta. Infatti, questa zona è molto famosa per la produzione dei piatti più disparati, uno tra tutti gli gnocchi alla sorrentina, che vale la pena assaggiare nel periodo invernale.

3 – Scoprire il patrimonio architettonico

Un’altra splendida idea per visitare questa Terra in inverno è scoprire il patrimonio architettonico religioso e civile di Penisola Sorrentina. Ad esempio, parliamo della chiesa di Vico Equense che ha una posizione strategica a picco sul mare, ovvero la Basilica della Santissima Annunziata. Vi sono poi tantissime altre chiese, come ad esempio la Cattedrale di Sorrento oppure la chiesa dei Frati Cappuccini. Assolutamente da non perdere, anche il Santuario della Madonna del Carmine, nonché il Duomo dei San Filippo Giacomo che si trovano a Sorrento. Infine, tra le altre architetture ci sono anche quelle civili che meritano una menzione, concentrate soprattutto a Sorrento oppure le famose ville di Massa Lubrense.

4 – Divertirsi in discoteca

Sorrento, così come i Paesi limitrofi sono famosi per la loro movida anche molto frequentata nel periodo invernale. Chi visita Sorrento non deve rinunciare né alle uscite serali, né alla movida, perché questa città è molto vissuta e viva durante tutto l’anno. Infatti, è possibile andare in alcuni dei locali più famosi della zona, che si trovano tra Vico Equense, Massa Lubrense, Piano e Meta di Sorrento. Qui ci sono tantissimi pub. In più, a Sorrento vi è anche la possibilità di andare a ballare in alcune tra le discoteche più famose di tutta la Campania, nonché più belle e frequentate anche da personaggi dello spettacolo. Insomma, tra club, bar esclusivi e non solo, a Sorrento e dintorni si avrà l’opportunità sempre di divertirsi e questo vale per tutte le fasce d’età.

5 – Visitare Napoli e Pompei

Anche chi va in vacanza in Penisola Sorrentina in inverno, deve comunque considerare l’idea di fare una visita sia nella città di Napoli che nella vicina Pompei. Qui infatti si ha l’occasione di poter scoprire tutta la storia della Campania e visitare uno dei siti archeologici più famosi al mondo, inserito nell’elenco delll’Unesco, che sono gli scavi di Pompei. Ma anche Napoli con la sua storia e le ricchezze monumentali, architettoniche religiose e civili, rappresenterà una scoperta piacevole anche in inverno!

 

 

Divertirsi in Costiera Amalfitana

Chi vuole visitare la Costiera Amalfitana non è detto che deve per forza recarsi in questo posto in estate. Certo trattandosi in una località di mare, visitare la Costiera Amalfitana in estate, vuol dire anche approfittare delle belle giornate per passare del tempo in spiaggia, in barca o per fare escursioni e itinerari di trekking. In realtà però, il clima è sempre abbastanza mite in Costiera Amalfitana e quindi è anche possibile recarsi in questo posto semplicemente per una passeggiata, nel periodo invernale. Chi in alternativa vuole visitare la Costiera Amalfitana in inverno, sicuramente troverà il modo per divertirsi in quanto, si tratta di un luogo fatto di piccoli centri che sono comunque vissuti anche nel periodo invernale. Dunque, anche in questi mesi dell’anno invernali si può trovare un’alternativa per divertirsi in Costiera Amalfitana. Vediamo le 5 cose più divertenti da fare in Costiera Amalfitana in inverno.

1 – Pranzare o cenare in una trattoria del posto

Chi visita la Costiera Amalfitana in inverno e non vuole rinunciare al divertimento la prima cosa che deve fare è dedicarsi alla cucina e alla tradizione eno gastronomica della Costiera Amalfitana che è molto ricca. Nelle città come Amalfi, Positano ma anche ad Atrani, Cetara, Furore, Tramonti, Erchie, Maiori e Minori, si può trovare sempre un posto al chiuso in cui godersi uno splendido pranzo o una ricca cena. Dopo aver mangiato a sazietà, assaggiato tutti i dolci della Costiera, come ad esempio la delizia al limone, la ricotta e pere, è il momento poi di degustare un ottimo limoncello. Chi ama quindi il buon cibo di certo non rimarrà deluso da una visita di questo genere, nemmeno in inverno.

2 – Visitare i musei della Costiera Amalfitana

Chi ama l’arte e si trova in Costiera Amalfitana in inverno di certo non deve rinunciare a visitare i musei. Infatti, nella stagione invernale si ha la possibilità di trascorrere del tempo al chiuso senza prendere troppa umidità e rischiare di ammalarsi. Ci sono tantissimi Musei in Costiera Amalfitana che vale la pena vedere e che raccontano quella che è la storia di questo territorio. Ad esempio, vale assolutamente la pena visitare il museo della bussola e del Ducato Marinaro che si trovano ad Amalfi. Qui si racconta tutta la storia della Repubblica Marinara. L’ultimo museo citato, si trova in largo Cesareo Console ad Amalfi. Poi vi è il museo del corallo che invece, si trova a Ravello in Piazza Duomo. Qui si racconta la storia del corallo e il forte legame che ha con il territorio. Inoltre, vi è anche il museo della carta che si trova ad Amalfi oppure quello della ceramica che si trova a Vietri sul mare sono sicuramente un’ottima scelta per coloro che vogliono scoprire l’assenza di questo territorio. Stesso discorso per l’Antiquarium di Minori oppure per gli altri musei che è possibile trovare in zona.

3 – Andare in discoteca

Un’altra grande idea per coloro che amano la movida anche invernale, è quella di recarsi in una delle tante discoteche che si trovano in Costiera Amalfitana. Da Vietri fino ad Amalfi, nonché a Positano ci sono tantissime sale da ballo, discoteche e club bar dove trascorrere una movida anche più selvaggia. Chi è amante del genere non resterà deluso.

4 – Visitare le chiese

Coloro che vogliono scoprire l’essenza del territorio e approfittare dell’inverno per scoprire la Costiera possono anche andare in giro a divertirsi visitando alcuni esempi di architettura religiosa che si trovano in questa zona. Infatti, vi sono tantissime chiese da visitare come ad esempio il Duomo di Sant’Andrea ad Amalfi che è uno dei più particolari al Mondo. Poi vi è il convento di Santa Maria a Castro di Praiano, assolutamente da non perdere e anche la Basilica di Santa Trofimena che invece si trova a Minori. Tra gli altri posti da non perdere vi è anche la chiesa di San Pancrazio martire che si trova a Conca dei Marini, nonché la collegiata di Santa Maria Maddalena che invece si trova ad Atrani. Poi, tra le chiese più particolari, vi è anche il Duomo di San Giovanni Battista che si trova a Vietri sul mare. Tutti questi posti sono assolutamente da non perdere.

5 – Organizzare un’escursione

Chi vuole godersi la Costiera Amalfitana in questo periodo di certo non può neanche perdere l’occasione per organizzare un escursione a Salerno oppure fare un giro in barca quando il tempo lo permette, secondo quelle che sono le indicazioni degli esperti. Infatti, in Costiera, anche in inverno vi era possibilità di approfittare del clima mite per godere le bellezze di questo territorio e scoprire tutti i confini e i dintorni. Insomma, anche in inverno chi vuole visitare la Costiera Amalfitana dovrà seguire le indicazioni, come quelle della nostra guida di ILoveCostiera che vi aiuterà a trovare i posti più belli. Di certo, il divertimento sarà assicurato nella vostra visita alla Divina.

 

 

Sorrento, “I colori di Lucio”, una rassegna per celebrare Lucio Dalla

“I colori di Lucio”, un mese di musica, arte e parole davanti al golfo di Surriento

“I colori di Lucio” è il titolo della rassegna che, dal 4 marzo al 3 aprile prossimi, celebrerà Lucio Dalla, nel decennale della sua scomparsa.  Ideata dall’associazione Nemesi, sostenuta dalla Fondazione Lucio Dalla di Bologna, e promossa dalla Città di Sorrento in collaborazione con la Fondazione Sorrento e con la partecipazione degli altri Comuni della penisola sorrentina,  l’iniziativa è il prodotto di un grandissimo lavoro il cui obiettivo è anche la promozione della città di Sorrento e dell’intera penisola, luoghi tanto cari a Dalla.
Un mese di concerti, musicisti di strada e note in filodiffusione lungo il corso Italia, ma anche tour in bici e in canoa, tornei di calcio e basket, escursioni, conferenze, mostre, installazioni artistiche, presentazioni di libri, conferenze, eventi solidali.  Inoltre, tutti i lunedì, appuntamento al cinema, ed ogni domenica a teatro.
Sorrento sarà invasa da volti noti: Ron, Marino Bartoletti, Franco Arminio e tanti altri ancora.
Qui il ricco programma:  www.icoloridilucio.it

Carnevale a Sorrento. Due giornate di grande allegria

Carnevale a Sorrento – Due intere giornate dedicate ai più piccoli, quelle in programma domenica 27 febbraio e martedì 1 marzo a Sorrento, in occasione del Carnevale. Promosso dal Comune di Sorrento, il cartellone di appuntamenti si articolerà in spettacoli, esibizioni, allestimenti e parate.

Carnevale a Sorrento, il programma

Si parte domenica, in piazza Angelina Lauro, dalle ore 11 alle 13 e dalle 15 alle 18, con ballon art, maghi, prestigiatori, trampolieri, giocolieri, ventriloqui, street band, baby dance, il teatro dei burattini dei Fratelli Mercurio e lo spettacolo interattivo Alice in Wonderland.
Si prosegue martedì 1 marzo, dalle ore 15 alle 19 con la Grande Parata Carnevalesca che attraverserà corso Italia per confluire in piazza Angelina Lauro. Qui, alle ore 16, sui potrà assistere al Fun Show: spettacoli di acrobazia, giocoleria, juggling performer, bolle e tanto altro. Alle 17, Fun Dance e Selfie con le Mascotte Pro Disney, da Biancaneve e i Sette Nani alla Banda Disney a Le Principesse. Gran finale, a partire dalle ore 18, con la sfilata e la premiazione per le maschere più belle, e la distribuzione di gadget luminosi per tutti i bimbi.
L’intera manifestazione si svolgerà nell’osservanza delle norme anti Covid-19.