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Vico Equense, lo scoglio della tartaruga

Vico Equense è uno dei paesi più belli e caratteristici della costiera sorrentina. Posto in posizione strategica tra il golfo di Napoli, i monti Lattari ed il golfo di Salerno, Vico Equense ammalia e stupisce per le sue straordinarie bellezze paesaggistiche. Costituisce anche la meta ideale per una gita fuori porta o un weekend, ma anche il luogo dove trascorrere una vacanza più lunga rappresentando il punto di partenza migliore per poter esplorare le zone limitrofe le cui bellezze naturali sono famose in tutto il mondo.

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Vico Equense, lo scoglio della tartaruga

Una delle particolarità di Vico Equense è sicuramente lo scoglio della tartaruga, chiamato così perché la sua forma ricorda esattamente quella di una grande tartaruga.

Si tratta di uno scoglio posto a circa 50 metri da una spiaggia accessibile solo via mare, un tempo denominata “la spiaggia dei preti”. Essa, infatti, essendo appartata, veniva frequentata dagli esponenti del clero desiderosi di trascorrere qualche ora al mare.

Che per il clero fosse consuetudine frequentare spiagge isolate e tranquille, ci viene mostrato anche da una scena di una famosa pellicola del 1955. In “Pane, amore e…”, un entusiasta Vittorio De Sica nei panni del cavaliere Antonio Carotenuto tenta l’approccio con la bella Sofia (Sophia Loren) su una spiaggia che egli crede deserta. Purtroppo però, la spiaggia è tutt’altro che deserta. Decine di preti affollano la scogliera ed il povero cavaliere Carotenuto è costretto ad abbandonare il suo ruolo di seduttore.

Le altre spiagge di Vico Equense

Naturalmente a Vico Equense ci sono spiagge per tutti i gusti. Per una giornata all’insegna del mare e del sole a Vico Equense è sicuramente da non perdere l’occasione di rilassarsi presso la sorgente solfurea dello Scrajo o presso gli stabilimenti balneari del Bikini. Tra le spiagge più estese di Vico Equense  (e probabilmente dell’intera penisola sorrentina) vi è quella di Tordigliano-Chiosse, dalla quale si gode una vista spettacolare sull’isolotto Li Galli.

Alla scoperta di Punta Campanella tra natura e leggenda

Avete mai sentito parlare di Punta Campanella? Rappresenta sicuramente uno dei luoghi più suggestivi della Penisola Sorrentina. È un luogo che è al confine tra la terra, la montagna e il mar Tirreno. Si trova di fronte all’isola di Capri. Infatti, questa zona ha sempre avuto una particolare aurea come se fosse un posto magico, tutto da scoprire a stretto contatto da mare, sole, terra e natura. Scopriamo insieme quali sono le caratteristiche di Punta Campanella, come fare per visitare questa zona e soprattutto, cosa si trova in questo posto avvolto tra miti e leggende. Se state organizzando una vacanza o un viaggio in Penisola Sorrentina questa tappa di certo non può mancare. Ecco quindi tutto quello che dovete sapere prima di visitare Punta Campanella.

La storia e le origini di Punta Campanella

Prima di organizzare una visita a Punta Campanella dovete riscoprire quella che è la sua storia innanzitutto. Infatti, è un’area naturale in riva al mare che però è anche un luogo leggendario. Nella zona di Punta Campanella, la mitologia sosteneva che si trovavano le sirene ammaliatrici che cercarono di far fermare Ulisse e tutti i suoi compagni nel viaggio raccontato nell’Odissea. In questa zona, era costruito un tempio maestoso dedicato alla dea Atena. Poi fu convertito dagli antichi romani al culto di Minerva. A testimonianza di questo, si trova anche una scritta in osco, un’antica lingua Italica d’epoca pre romanica che testimonia come quella zona nell’antichità fosse un punto di approdo per gli equipaggi delle navi. Molti arrivavano qui per offrire doni alla dea in cambio di protezione durante i viaggi. In merito al nome, le origini di Punta Campanella però sono più recenti. L’appellativo “Punta Campanella” dipende dal fatto che tra il 1300 e il 1335 Roberto D’Angiò decise di costruire una torre difensiva, la cosiddetta Torre Minerva. L’obiettivo di questa torre era quella di avvistare eventuali attacchi dei pirati, posizionando in cima una Campanella che fungeva come allarme in caso di rischi. La Torre Minerva è ancora oggi visibile nei suoi ruderi. Visitare Punta Campanella significa quindi, non solo scoprire la bellezza naturalistica di un territorio unico ma anche assaporare un luogo sacro e leggendario.

L’aria la riserva naturale e Marina di Punta Campanella

Tra i luoghi naturalistici più successivi di tutta la Campania vi è Punta Campanella: è unico nel suo genere. Si trova in un luogo a metà tra il Comune di Massa Lubrense, nella frazione Termini, e vero il comune di Positano. Questo territorio è incontaminato, selvaggio e si estende per tutta la baia di Jeranto. È sovrastato dal Monte San Costanzo ed è anche un’area marina protetta dal 1997. Qui si vanno a tutelare tutte le specie che si trovano a ridosso del Mar Tirreno. Chi ama le immersioni o lo snorkeling non può non fermarsi in questa zona. In più si raggiunge la baia di Jeranto con le sue acque cristalline, dove fermarsi per un bagno ristoratore.

Come raggiungere Punta Campanella

Per raggiungere Punta Campanella, bisogna partire dalla frazione di Massa Lubrense chiamata Termini dove ci si arriva con molti autobus in partenza da Sorrento. Si parte da una salita sul crinale del Monte San Costanzo e si raggiunge il Pianoro di Punta Campanella dove si vede la Torre saracena e gli antichi resti del santuario di Minerva. Inoltre, una volta arrivati nel comune di Nerano si può procedere a esplorare questo fantastico territorio. Il percorso che dura circa 4 km non è particolarmente complesso e può essere fatto anche da coloro che non sono dei veri esperti di trekking, ma amano passeggiare a stretto contatto con la natura. Passo dopo passo, vi rendete conto che si tratta di un territorio davvero unico, dove ci sono degli scorci spettacolari e dove potete scorgere fino a vedere in lontananza, i faraglioni di Capri, l’isola di Capri, l’isolotto de Li Galli e parte della Penisola e della Costiera.

Dove alloggiare a Punta Campanella

Se avete deciso di alloggiare a Punta Campanella nella vostra vacanza in Penisola Sorrentina, di certo dovete qui tantissime alternative. In particolare, a Nerano avete la possibilità di poter soggiornare proprio a due passi da queste aree naturalistiche. Al suo interno, a Punta Campanella, infatti non vi sono delle strutture alberghiere ma sicuramente Nerano e Massa Lubrense, rappresentano due posti dove scegliere l’alloggio, a seconda delle vostre esigenze personali e quelle delle persone che si recano con voi durante questa vacanza. Per tutti i consigli su dove mangiare, dove dormire, cosa fare in Penisola Sorrentina e a Punta Campanella per una vacanza impeccabile, potete leggere le guide di I Love Costiera che vi aiuteranno a trovare la dimensione giusta per trascorrere giorni indimenticabili in questo particolare angolo di Paradiso. Cosa aspettate? Grazie agli esperti di I Love Costiera potete scoprire tutto quello che c’è da sapere, non solo su Punta Campanella ma anche sui posti più belli e nascosti che si trovano in Penisola Sorrentina e che vale sicuramente la pena visitare!

 

 

Bandiere Blu, la Campania al secondo posto

Sono ben 18 i comuni campani ai quali è stata assegnata quest’anno la bandiera blu: Vico Equense, Piano di Sorrento, Sorrento, Massa Lubrense, Anacapri, Positano, Capaccio, Agropoli, Castellabate, Montecorice, Pollica, Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola, Camerota, Vibonati e Ispani, new entry.

Con 18 bandiere blu la Campania si piazza al secondo posto dopo la Liguria.

I tre posti più particolari di Vico Equense in Penisola Sorrentina

Chi visita la Penisola Sorrentina non può non pensare di fare una sosta a Vico Equense. Questa città è assolutamente non perdere perché si tratta di un piccolo centro che in realtà, racchiude una ricchezza immensa sotto il punto di vista paesaggistico, ma anche culturale e architettonico. Scopriamo insieme quali sono le cose assolutamente da non perdere per chi si reca a Vico Equense e perché vale la pena provare questo territorio, ammirandolo in tutta la sua bellezza. Ecco i 3 posti più belli che potete trovare a Vico Equense.

1 – Castello Giusso

Uno dei posti più belli che potete scovare a Vico Equense è sicuramente il castello Giusso. Parliamo di una struttura edificata tra il 1284 al 1289 per volere del Re Carlo II D’Angiò. Questa struttura aveva scopi difensivi. È una fortezza che negli anni è stata sia adibita come residenza, ma anche per usi militari. Rispetto a quello che era il complesso originale sono visibili ancora oggi solo una parte della cinta muraria e una terrazza sul mare. Infatti, nel corso degli anni il castello ha subito diversi lavori di ristrutturazione. C’è da dire che, anche se è molto diverso rispetto a quello che era in origine però, la sua bellezza resta sicuramente indiscutibile. Il castello si chiama in questo modo per via dei proprietari Luigi Girolamo Giusso che nel XIX secolo fece diversi lavori in tale edificio. Infatti, qui è stata anche realizzata una cappella dedicata a Santa Maria della Stella che si trova all’interno. Nella struttura poi, sono stati fatti diversi affreschi nei saloni che vanno a caratterizzare questo edificio. A oggi viene utilizzato soprattutto per delle cerimonie di tipo civile. Infatti, è possibile organizzare dei matrimoni e degli eventi di vario genere, anche di natura culturale, all’interno di questo stabile che nonostante i cambiamenti avvenuti nel corso del tempo comunque riesce a mantenere il suo fascino è l’antico prestigio di un tempo.

1 – Terme di Scrajo

Un altro posto bellissimo sicuramente da non perdere per coloro che decidono di visitare Vico Equense è dove sorgono le terme di Scrajo. In questa terme si trovano diverse sorgenti di acqua sulfurea che sono ideali per coloro che vogliono prendersi un momento per il benessere e per il relax. Le terme hanno aperto i battenti nel 1895 e rappresentano il luogo perfetto per prevenire il trattamento di patologie osteo-articolari. Le acque delle terme di Scrajo sono ideali anche per combattere patologie dermatologiche, nonché quelle delle vie respiratorie. In merito alla loro posizione geografica, è un vantaggio che si trovano lungo la costa Sorrentina. Oltre all’effetto terapeutico delle terme quindi potete anche sfruttare quello che è il clima marino che sicuramente è positivo, in generale, per il benessere psicofisico. Insomma, si tratta di una tappa che non potete non fare se siete in visita a Vico Equense.

3 – Antiquarium silio italico

Uno dei posti più belli di Vico Equense è senza ombra di dubbio l’Antiquarium silio italico. Conosciuto anche con il nome di “Antiquarium Aequanum” questa struttura è un museo dove si trovano i reperti archeologici ritrovati a Vico Equense nel corso della seconda metà del 900. Grazie a dei lavori che sono stati realizzati nel centro di Vico Equense, nel 1960 venne alla luce una necropoli. Questa necropoli veniva utilizzata dal VII al V secolo avanti Cristo e all’interno sono state rinvenute circa 500 tombe. Chiaramente, è stata una scoperta molto importante dal punto di vista archeologico in quanto sono presenti in tale luogo delle collezioni di un valore inestimabile. Ci sono oggetti anche che risalgono al VII secolo avanti Cristo fino al periodo romano. Dalle collezioni funerarie ad accessori e oggetti di uso quotidiano, ma anche armi, anfore e vasi. Chi si trova Vico Equense dunque, non può perdersi questa bellissima vetrina della storia e della cultura di questo territorio.

Gli altri posti da non perdere a Vico Equense

Oltre ai 3 luoghi più belli citati in questa guida, vale anche la pena sottolineare che questo piccolo centro cittadino in realtà è ricco di tantissime altre aree che vale la pena visitare. Una su tutte è Siano con i suoi baretti, che è patria indiscussa della movida per eccellenza. Inoltre, da non perdere anche la cattedrale di Santa Maria Annunziata che si trova a picco sul mare. È l’unico esempio di cultura e struttura gotica in Penisola Sorrentina. All’interno ci sono opere di Giuseppe Bonito, Francesco Palumbo e Jacopo Cestaro. La chiesa risale al 1800 circa. È a picco sul mare ed è una delle chiese più belle del Mondo. Se non volete perdere i luoghi più particolari, suggestivi e peculiari della Penisola Sorrentina, non potete non consultare le guide di I Love Costiera che vi aiuteranno a orientarvi in questo straordinario territorio. Troverete tutti i consigli utili di cui avete bisogno per una vacanza impeccabile, adatta per famiglie, a gruppi di amici o anche a una vacanza con la dolce metà.

 

 

Le tre escursioni da non perdere in Costiera Amalfitana

Siete amanti del trekking? La Costiera Amalfitana sotto questo aspetto, ha tantissimo da offrire. Parliamo di un territorio davvero molto particolare che da sempre è un punto di riferimento irrinunciabile per coloro che amano l’escursionismo. In Costiera Amalfitana si trovano sentieri mozzafiato che sono sospesi tra montagna e mare, ripercorrono i tratti che i contadini utilizzavano per spostarsi da un punto all’altro della Divina. Tanti turisti che cercano l’adrenalina e amano l’avventura, non posso non valutare questo percorso se passano qui le proprie vacanze. I sentieri che si trovano in Costiera Amalfitana sono davvero numerosi per coloro che amano il trekking. Scopriamo insieme però quali sono i tre sentieri ed escursioni da non perdere in Costiera Amalfitana per chi ama queste attività e inoltre, quale scegliere per assaporare la vera natura del Costiera Amalfitana.

1- Il Sentiero degli Dei

Sicuramente il sentiero di trekking più famoso che vale la pena provare per chi si trova in questo territorio è il Sentiero degli Dei. Chi ama passeggiare all’aria aperta troverà nel Sentiero degli Dei tutto quello che racchiude gli elementi chiave di questo territorio. Va da Agerola a Positano: è uno dei percorsi maggiormente conosciuti perché dura circa 5 ore ed ha un dislivello di 600 metri in discesa. Ha anche un itinerario alternativo che unisce alcuni punti religiosi che vale la pena ammirare. Si trova a circa 400 metri sul livello del mare e qui è possibile visitare la chiesa di Santa Maria a Castro del XII secolo, insieme al Convento San Domenico del XVI secolo.

2 – La Valle delle Ferriere

Un altro particolare territorio che racchiude il senso della Costiera Amalfitana ed è percorso ogni giorno da migliaia di turisti è la Valle delle Ferriere. Parliamo di un sentiero molto particolare che va da Agerola ad Amalfi. Dura circa 3 ore ed ha un dislivello di 500 metri nella discesa e di 250 metri in salita. Parte da San Lazzaro ad Agerola e poi prosegue fino alla Valle dei Mulini che è attraversata dal torrente Canneto. Questo percorso si snoda in sorgenti, boschi, diverse rapide del fiume Canneto e delle piccole cascate. Prima questa zona veniva utilizzata proprio per la presenza del torrente, usata come una forza motrice per le antiche cartiere. Infatti, ad Amalfi si produceva una pregiata carta che ancora oggi è molto ricercata e viene utilizzata soprattutto per occasioni nobili. All’epoca le cartiere erano simboli della Repubblica Marinara che commerciava in tutto il Mondo conosciuto. Anche ancora oggi è possibile andare ad ammirare ad Amalfi il museo della carta che richiama proprio questa antica tradizione e illustra il modo in cui veniva lavorata la carta quando Amalfi era ancora una Repubblica marinara.

3 – Santa Maria di Castello

Per continuare questa rassegna sulle escursioni che è possibile fare in Costiera Amalfitana vale sicuramente la pena considerare l’idea di percorrere il sentiero Santa Maria del Castello. Ha una difficoltà media, dura circa un’ora e mezza. Questo percorso ha un dislivello di 200 metri circa in salita e 650 metri in discesa. Da qui si raggiunge Positano, attraversando Montepertuso che è una località pedemontana di questa zona. È una vera e propria perla, si arriva in un’Oasi naturale, ovvero il Vallone Porto. In questa zona, infatti si trovano anche i falchi Pellegrini. Non è un caso che sono sempre di più coloro che decidono di fare questo percorso che dà la possibilità di avere dei punti di vista eccezionali su Positano che è una delle perle del territorio. Insomma, sicuramente si tratta di un percorso che vi farà scoprire un aspetto unico e punti di vista indimenticabili della Costiera Amalfitana.

Escursioni da non perdere in Costiera Amalfitana

Chi si reca in Costiera Amalfitana di certo troverà nel trekking una delle attività più particolari da fare. Insomma, oltre a quelle citate vi sono sicuramente tantissime attività di trekking che piaceranno molto a coloro che sono amanti di questo tipo di attività. Dalla Valle dei Briganti fino al Monte dell’Avvocata o al Fiordo di Furore, insomma i sentieri trekking sono tantissimi. Si può anche pensare di muoversi per riuscire a raggiungere invece, via mare le isole di questa zona. In una giornata di escursione, ad esempio si può pensare di arrivare fino a l’isola de Li Galli che si trova al largo di Positano ed è composto da tanti piccoli isolotti dove, secondo la leggenda, vivevano le sirene che avevano quasi rapito i marinai e fermato il viaggio di tanti turisti. Tra storia e tradizione, insomma, di certo questo territorio vi aprirà le porte a un mondo bellissimo che è quello della Costiera Amalfitana. Grazie ai consigli degli esperti avrete l’occasione di poter trovare tutto ciò che c’è da vedere in questa zona e seguendo la guida della Costiera, avrete a portata di mano la chiave per aprire le porte del questo Paradiso, ovvero La Divina.

 

 

I 3 tour della Penisola Sorrentina adatti ai bambini

Siete pronti per partire alla scoperta della Penisola Sorrentina con i bambini? Questo particolare territorio è adatto anche alle famiglie. Infatti, si possono fare tantissimi tour all’aria aperta che sono costruiti per le esigenze dei più piccoli. Sorrento e la Penisola Sorrentina con i paesaggi da togliere il fiato e gli scorci romantici, in realtà lascia molto spazio anche al divertimento, soprattutto delle famiglie con i bambini. Si possono fare dei percorsi di trekking, oppure intrattenersi in dei bellissimi pic nic. Ci sono anche delle escursioni in montagna che sono adatte anche ai bambini. Vediamo quali sono le principali attività da fare a Sorrento in Penisola Sorrentina adatte ai bambini e quali sono i tour assolutamente da non perdere per chi si reca in vacanza in questo territorio con la propria famiglia.

1 – Visitare il giardino di Villa Fiorentino

La prima cosa da fare per chi si reca in vacanza in Penisola Sorrentina con i bambini è quello di visitare i giardini di Villa Fiorentino. Un vero e proprio parco giochi che si trova nel cuore di Sorrento. Si tratta di un polmone verde, un angolo davvero particolare che è frutto di divertimento per i più piccoli. All’interno del giardino di Villa Fiorentino si possono trovare degli spazi adatti al relax e al gioco dei più piccoli. Vi è un vero e proprio parco giochi infatti, dedicato ai bambini con tutti i giochini e tante giostre sparse nel verde. Sicuramente i più piccoli si divertiranno, girando all’avventura dei sentieri del parco, intrattenendosi tra scivoli e l’altalena.

2 – Escursione alla Valle delle Ferriere

Un’altra attività da fare con i bambini in Penisola Sorrentina, è l’escursione alla Valle delle Ferriere. Pianificando una vacanza a Sorrento si pensa subito al mare. Però c’è anche la possibilità di addentrarsi all’interno in un territorio che è caratterizzato da una bellezza unica e senza tempo. Parliamo della Valle delle Ferriere che si raggiunge da Sorrento facilmente. Chi ama il trekking in famiglia non può non farci un pensiero. Il sentiero della riserva è molto bello da un punto di vista estetico e permette di trascorrere una giornata all’aria aperta completamente immersi nel verde attraversando quella che era la strada che veniva percorsa da coloro che si occupavano delle attività della cartiera che si svolgeva in questa zona. Infatti, ci sono i mulini ad acqua che un tempo venivano impiegati per produrre la pregiata carta di Amalfi. Poi all’interno del sentiero che scende verso giù, ci sono cascate e ruscelli perfetti per trascorrere una giornata immersi nel verde. Si chiama così del resto proprio per le antiche Ferriere di origine medievale che si vedono all’interno di questo bellissimo tour nell’aria aperta.

3 – Funivia del Monte Faito

Un altro tour adatto ai bambini che volete fare in Penisola Sorrentina è quello che richiede l’ausilio della Funivia del Faito. A chi piace esplorare può pure godere di una bellissima vista partendo da Castellammare di Stabia può salire sulla funivia per raggiungere la cima del Monte Faito. Il tragitto in funivia può essere sicuramente un’esperienza soprattutto per i più piccoli e inoltre, dà la possibilità di attraversare dalla costa alla montagna. Si sarà come completamente immersi in un paesaggio magico dominato dal blu del cielo e del mare. Sulla cima del Monte Faito inoltre, ci si può anche fermare in aree picnic e fare delle passeggiate nel bosco. Qui si possono incontrare anche dei cavalli selvaggi: non è così raro!

4 – Tour in barca

Un’altra idea per coloro che vanno in Penisola Sorrentina con i bambini è quello di intraprendere un tour in barca magari verso le Isole del Golfo di Napoli. Infatti, parliamo di un una possibilità che di certo piacerà ai bambini. Da Sorrento si può raggiungere facilmente Capri oppure fare rotta verso Amalfi, da tutta la costa per vedere da una prospettiva nuova l’intero territorio. Ci sono dei tour organizzati, anche specifici per i più piccoli dove c’è l’animazione, si ha la possibilità di divertirsi e trascorrere delle ore anche con i più piccoli in pieno clima giocoso.

5 – Parco giochi e Circolandia

Un’altra imperdibile che coloro che si recano in Penisola Sorrentina con i bambini è quella di andare a visitare il parco Circolandia. È una ludoteca che si trova in centro città e che si raggiunge facilmente, offre una soluzione di giochi gonfiabili e di divertimenti per i più piccoli. C’è anche un servizio di baby parking, in modo tale da tenere sempre occupati i bambini anche durante una vacanza. In questo spazio si troveranno tantissimi giochi come casette di plastica, scivoli, così che i bambini anche se dovesse esserci maltempo potranno divertirsi senza troppe difficoltà. Oltre alla ludoteca, vi è anche il parco giochi pubblico all’aperto “Don Luigi verde” con altalene, scivoli e giochi gonfiabili tutto a pochi passi dal mare. È un luogo ideale anche per i genitori che possono rilassarsi senza doversi preoccupare che i bambini possano annoiarsi.

 

 

Vesuvio per tutti: Il Sentiero n.11 del Parco Nazionale del Vesuvio

Vesuvio per tutti: Il Sentiero n.11 del Parco Nazionale del Vesuvio – E’ stato inaugurato lo scorso 30 Marzo il bellissimo progetto di inclusione realizzato a Terzigno nel Parco Nazionale del Vesuvio. Si tratta del ripristino di un originario percorso la cui progettazione ha avuto quale obiettivo primario quello di realizzare un sentiero che possa essere percorso da tutti,  anche da chi presenti ridotte capacità motorie e visive. Un’importante realizzazione che consente dunque a tutti di sostare e godere della rilassante atmosfera che un’area naturale esclusiva come quella del Parco Nazionale del Vesuvio sa offrire.

Il Sentiero n.11 del Parco Nazionale del Vesuvio

Le soluzioni progettuali adottate per la realizzazione del percorso sono conformi alle indicazioni dell’ANDI (Associazione Nazionale Disabili Italiani), della UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e del FIABA (Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche).

Lungo il percorso realizzato attraverso una pedana in legno con pendenze poco significative è stata posizionata anche una cartellonistica informativa (convertita anche in caratteri braille e mappe tattili) con  informazioni sulla flora e sulla fauna locale, ma anche sulla geologia del territorio.  Tronchi di legno e panchine collocate in punti strategici consentono ai fruitori del percorso un momento di sosta.

L’accesso al sentiero è in Via Salvatore Emblema (ex via Vecchia Campitelli), dove di recente è stato inaugurata anche un’attrezzatissima area giochi per i più piccini.

Dal percorso in legno (di circa 1,5 km) ci si può avventurare anche lungo i sentieri dei fianchi del Vesuvio andando alla scoperta della rigogliosa vegetazione che di stagione in stagione si alterna offrendo fantastiche sfumature di colori e inebrianti profumi: dal giallo delle ginestre che ispirarono i versi di Giacomo Leopardi al verde delle erbe aromatiche, asparagi selvatici, pini, viti e tanto altro.

Profumi inebrianti, colori sgargianti e i dolci suoni della natura per trascorrere qualche ora in pieno relax a stretto contatto con la natura. E per i più sportivi? Corsa, mountain bike, trekking, equitazione. Insomma un luogo che soddisfa proprio tutti.

I tesori nascosti del Duomo di Sorrento che non conosci

Chi si reca in Penisola Sorrentina non può certamente non fare una sosta a Sorrento. Questa perla del Golfo, è una città molto particolare e ricca per la sua mondanità, ma anche per il patrimonio storico architettonico e culturale che è in grado di offrire a coloro che la vivono. Uno dei gioielli del di Sorrento è la cattedrale. Parliamo di una bellissima chiesa che sorge nel centro storico della città Costiera e risale al X – XII secolo dopo Cristo. Infatti, è proprio in quel periodo che nel luogo che oggi ospita il cimitero Laurentino è stata trasferita questa chiesa all’interno della cinta urbana e dedicata ai Santi Felice e Bacolo. Inizialmente, era dedicata a San Severo vescovo di Napoli e poi a San Renato vescovo di Sorrento

L’Antica facciata del Duomo di Sorrento

Uno dei primi elementi da vedere relativamente a quanto riguarda la sua antica facciata. Infatti, inizialmente la cattedrale si trovava all’interno del cimitero e poi successivamente è stata trasferita nella cinta muraria dopo essere stata edificata a seguito dell’invasione dei Turchi del 1558. Dell’antica facciata si conserva l’ingresso che risale al XIV secolo. Questo ingresso è adorno di due colonne di marmo rosa, nonché di alcuni resti di antichi templi pagani che hanno scolpito, troviamo lo stemma scolpito dell’arcivescovo Lelio Brancaccio. All’ingresso vi è anche il nuovo tamburo intarsiato con pannelli che rappresentano episodi che ricostruiscono la storia della chiesa Fiorentina. All’ingresso principale poi, si trova l’organo realizzato nel 1901 da monsignor Giuseppe Giusti con degli intagli fatti dai Fratelli Sorrentini nel 1900.

I ricchi elementi del Duomo di Sorrento

Una volta entrati all’interno del Duomo di Sorrento bisogna soffermarsi su quello che è il suo soffitto centrale. Completamente dipinto su tela è stato realizzato a opera di Francesco Franca Riccio. Invece, i quadri centrali sono di Nicola Malinconico e Oronzo e risale al 1711. Questi quadri riprendono i primi martiri sorrentini del secondo secolo, nonché i compatroni della diocesi. Vale anche la pena sottolineare la presenza di una cattedra marmorea episcopale che ha un colorito che si accosta ai templi romani e altri elementi cinquecenteschi. Vi è anche il pulpito che si trova di fronte e risale alla stessa epoca. È ricco di un bassorilievo che raffigura il battesimo di Gesù. Nella parte sottostante infatti, è possibile notare un altarino fatto da Silvestro Buono nel 1573 ed è una tavola molto particolare. Inoltre, ci sono i quadri dell’Assunta e di San Filippo e Giacomo nel soffitto del presbiterio che sono stati realizzati da Giacomo del Po nel 1700. In fondo al presbiterio c’è un coro ligneo pieno di intarsi e intagli fatto da artigiani sorrentini nel periodo del 1930 circa. Infine, la grande Pala sul fondo è stata realizzata dall’ignoto nel 1600 e raffigura i santi Filippo e Giacomo che sono i destinatari finali di questa importante cattedrale.

Le cappelle della Cattedrale di Sorrento

Altri elementi unici della cattedrale Sorrento sono anche le sue cappelle. In primis, vi è la cappella che entrando a destra si presenta con un fondo ricco di bassorilievi marmorei tutti realizzati da Andrea Pisano del 1940. Al centro troviamo la fonte battesimale in cui venne battezzato il poeta del Torquato Tasso nel 1544. Anche nelle pareti laterali ci sono dei reperti marmorei risalenti al X secolo che appartenevano alla prima cattedrale di origine medievale. Poi c’è la quarta cappella invece dedicata ai primi quattro santi vescovi di Sorrento con le loro reliquie che si vedono da una grata sotto l’altare realizzata in marmo. Poi c’è la quinta cappella dedicata al Sacro Cuore di Gesù con una porta laterale che fu commissionata dall’arcivescovo Giacomo De Santis nel 1479 e infatti qui si può vedere il suo stemma insieme a quello del Papa e del Re Ferrante d’Aragona. Vale la pena poi citare l’elegante Cappellone del Santissimo Sacramento dove c’è un Cristo in croce che risale al XV secolo che si trova posto in un trono dalla bellezza artistica indiscutibile.

 

Le ultime cappelle della cattedrale

Infine, nell’excursus dei tesori nascosti della cattedrale di Sorrento vale anche la pena citare la cappella del cuore di Maria protettrice della parrocchia dove c’è una statua lignea fatta da Citarelli, che raffigura la Madonna che accoglie la fanciulla e va rappresentare a Sorrento, di cui è protettrice. In sagrestia poi ci sono vari quadri dei vescovi e arcivescovi sorrentini. Nell’ultima cappella si trova un presepe napoletano artistico del 1700, all’uscita della cattedrale e del palazzo Episcopale del 1500 col campanile di epoca bizantina. Gli ultimi piani del campanile, così come l’orologio, sono stati aggiunti nel 1700 circa. Tutte queste bellezze che è possibile scovare nella cattedrale di Sorrento la rendono unica nel suo genere. È assolutamente da non perdere! Chi visita Sorrento non può non analizzare in tutti i suoi bellissimi dettagli!

 

 

Le tre escursioni da non perdere in Penisola Sorrentina

La Penisola Sorrentina, in particolare Sorrento, è una famosa località turistica italiana. Infatti, questa zona rappresenta l’espressione del Mondo della napoletanità, nonché della solarità dell’Italia e di tutta la parte del Sud del Paese. Molto spesso chi si reca in questa zona si ferma alla visita di quelli che sono i principali centri di questo territorio, senza sapere invece che è possibile fare tantissimi tipi di escursioni. La Penisola Sorrentina infatti, è ideale soprattutto per coloro che amano il trekking e anche per coloro che sono amanti del mare e delle lunghe passeggiate a contatto con la natura. Inoltre, in questa zona si può godere della vicinanza delle Isole del Golfo di Napoli, in particolare dell’isola di Capri, ovvero l’isola Azzurra famosa per la sua mondanità. Per scoprire quali sono i territori più belli ed esplorativi del territorio, è consigliabile seguire i consigli degli esperti. Vediamo quali sono le 3 escursioni più belle da fare in Penisola Sorrentina.

1 – Baia di Jeranto – Punta Campanella

Chi ama il mare e passeggiare non può perdersi l’itinerario della riserva naturale Marina di Punta Campanella per raggiungere la Baia di Jeranto e non solo. Infatti, da questa zona è possibile godere di una bellissima vista su Punta Campanella e anche sui faraglioni di Capri. La zona è una riserva naturale protetta ed è uno dei tratti più rigogliosi e più belli da un punto di vista naturalistico, ma anche subacqueo. Il tragitto si svolge in maniera circolare e panoramico, attraversa dei punti dove la macchia Mediterranea sorge rigogliosa. Il sentiero è di media difficoltà e possono percorrerlo anche coloro che non sono particolarmente avvezzi al trekking. Si parte dalla piazzetta di Termini, ovvero una piccola frazione di Massa Lubrense, si prosegue su un’antica via Romana dove ci sono ancora alcuni resti tra stradine, scale, fino alla chiesa di Nerano. Qui comincia il sentiero che arriva dritta fino alla spiaggia di Jeranto dove si possono ammirare i faraglioni di Capri in lontananza. Inoltre, c’è una vista meravigliosa sulle torri saracene e gli isolotti de Li Galli. Dalla spiaggia si prosegue fino alla fine e si raggiunge l’estremo punto della Penisola Sorrentina, dove si vedono i resti di Punta Campanella. Parliamo di una torre che risale al XIV secolo. In questa zona nell’antichità sorgeva il tempio di Atena Minerva e l’area si chiama per tale motivo “promontorio Ateneo” così come la definivano i greci. Dalla torre poi si può arrivare attraverso una scalinata alla grotta delle sirene e si può poi ritornare indietro verso Termini, proseguendo in salita in direzione Monte San Costanzo per una quota di 500 metri sul livello del mare.

2 – L’escursione sul Monte Faito

Un’altra escursione particolare che si può fare in Penisola Sorrentina è quella del Monte Faito. Sia gli italiani che gli stranieri, in questa zona possono vedere un panorama mozzafiato. È alto 1131 metri. In passato il Monte Faito si chiamava Monte Aureum, ovvero dorato. È una delle cime della catena dei Monti Lattari CAI, il gruppo montuoso Campano degli Appennini che offre delle viste davvero uniche sia sul Golfo di Napoli con il Vesuvio, che anche sulla Penisola Sorrentina stessa. Dal Monte Faito è possibile vedere l’isola di Capri, nonché su parte del Golfo di Salerno e sulla Costiera Amalfitana. Ci sono tantissimi percorsi possibili, nonché escursioni che è possibile fare sul Monte Faito e sui Monti Lattari. Ad esempio, si può seguire un percorso di tecnica abbastanza semplice che parte dal Monte Faito fino ad arrivare al Monte San Michele a 1444 metri sul livello del mare. Si chiama anche Monte Molare per la forma caratteristica. In questa zona si trova anche la croce della Conocchia a 1300 metri e la sorgente d’acqua Santa che secondo la leggenda fu fatta sgorgare della spada di San Michele Arcangelo.

3 – Escursioni sull’isola di Capri

Chi si reca in Penisola Sorrentina potrebbe anche decidere di fare una delle escursioni più belle in assoluto, ovvero quello verso l’isola di Capri. Ci sono tantissimi tour organizzati che permettono di raggiungere facilmente le isole azzurre di godere delle bellezze di questa Terra, così particolare. Famosa per la mondanità e anche per la presenza di scorci naturalistici tutto il rispetto, quest’isola è sicuramente un’ottima scelta per coloro che vogliono assaporare tutto ciò che c’è da sapere sulla Penisola Sorrentina e sul Golfo di Napoli. Non è un caso che sono sempre di più coloro che decidono di optare per questo tipo di escursione che si fa in barca e che può essere anche concluso nell’arco di una giornata.

Prima di partire all’avventura, la cosa migliore è perciò trovare i consigli degli esperti come quelli di I Love Costiera che vi aiuteranno a scegliere la destinazione più giusta per il tipo di vacanza che avete sempre sognato.

 

 

I tre posti più particolari di Meta di Sorrento in Penisola Sorrentina

Meta di Sorrento è uno dei Comuni della Penisola Sorrentina che riesce a regalare delle forti emozioni grazie alla sua storia e alla ricchezza culturale e paesaggistica che si può trovare in questo territorio. Infatti, questa città è molto suggestiva, innanzitutto perché si tratta di un territorio che affaccia direttamente sul mare. Chi vuole visitare la Penisola Sorrentina, sicuramente non può non fare una tappa in questa zona. Scopriamo insieme cosa vedere a Meta di Sorrento e quali sono i posti più suggestivi di questo territorio. In questo excursus su Meta di Sorrento, vi illustreremo quali sono i 3 posti più belli di Meta di Sorrento e soprattutto, quali vale la pena visitare per chi si trova in vacanza in questo territorio.

1 – La Chiesa di Santa Maria del Lauro

Uno dei posti assolutamente da non perdere per chi si reca a Meta di Sorrento è quella della chiesa di Santa Maria del Lauro. Questa basilica è un luogo di culto molto importante di Meta di Sorrento. Secondo la leggenda fu eretta dove una volta sorgeva un tempio dedicato alla Dea Minerva. Secondo quella che è la tradizione, in questo luogo intorno al IX secolo, una vecchia contadina aveva trovato vicino a un cespuglio di Lauro una statua aurea della Madonna. Ai suoi piedi vi era anche una chioccia con 12 pulcini. Dopo il ritrovamento questa statua fu successivamente spostata a Sorrento, così come volle il Vescovo. Però da allora, si è deciso di considerare questo posto come sacro. A dire il vero appena dopo lo spostamento voluto dal Vescovo, la statua comparve nuovamente nello stesso posto, sempre vicino al cespuglio di Lauro. Dopo questo avvenimento si decide di costruire la Chiesa di Santa Maria del Lauro. La basilica ha una pianta a croce latina ed costruita in altezza. Ha un sistema di colonne sormontate tutte da archi. Accanto alla chiesa vi è un alto campanile che è completamente in stile barocco.

2 – Le spiagge di Meta di Sorrento

Chi si reca in vacanza in Penisola Sorrentina sicuramente non può non fare un salto nelle spiagge di Meta di Sorrento. Parliamo di spiagge molto particolari e quasi interamente rocciose. C’è da dire che quando si illustrano le caratteristiche di questo territorio marino, lo spazio si divide essenzialmente in due zone. Parliamo di Alimuri e Resegone. Nello specifico, c’è la zona di Alimuri che ha una spiaggia di ciottoli, mentre invece a Resegone, vi è una vera e propria spiaggia. Entrambe queste zone sono occupate da stabilimenti balneari con delle piccole aree, però di spiaggia libera. In tutte e due le aree è possibile parcheggiare in modo tale da poter godere di una giornata in spiaggia senza troppe difficoltà. Alcuni stabilimenti, come ad esempio lo stabilimento Marinella, che hanno anche un sistema di prenotazione che è disponibile online. In questa zona vi sono anche tantissimi ristoranti dove sarà possibile andare ad assaggiare tutte le specialità culinarie di questo territorio che è famoso anche per questa tradizione.

3 – Alla scoperta di Alberi

Per chi ama l’escursionismo e lo sport, sicuramente non può non fare una sosta alla frazione di Meta di Sorrento, Alberi. Si trova appena a 800 metri di distanza dal centro storico della cittadina, ma bisogna dire che questa zona si contraddistingue soprattutto, per il suo stretto contatto con la natura. Guardandolo, sembra un percorso facile ma c’è da dire che non è particolarmente breve. Piuttosto, è meglio muoversi con delle scarpe comode, quando ci si addentra in questa zona. È molto particolare in quanto si tratta dell’antica via Minerva, che è una strada che costeggia la Costa Sorrentina e permette di godere di una vista più che incredibile. Insomma, è ideale per chi vuole fare una gita fuori porta un po’ diversa. Ad Alberi si trovano anche tanti itinerari storici naturalistici che si possono seguire anche in mountain bike, per chi ama la bici. Basta avere un po’ di pazienza e di allenamento, così da scoprire un aspetto di Meta che molti non conoscono.

Alla scoperta di Meta di Sorrento

Se volete partire alla scoperta di Meta di Sorrento grazie alle guide di I Love Costiera, c’è la possibilità di trovare ciò che state cercando e tutti i tipi di divertimento più adatti a voi. Avrete delle notizie direttamente da delle persone del luogo, relativamente a dove mangiare, dove dormire, cosa fare e come divertirsi a Meta di Sorrento. Dunque, non vi resta che scaricare la guida di I Love Costiera in modo tale da poter usufruire di tutte le bellezze di questo territorio che di certo, regalerà delle grandi emozioni e vi permetterà di vivere una vacanza, così come lo avete immaginato insieme ai vostri cari, la dolce metà oppure col gruppo dei vostri amici.

 

 

Albori: il borgo nascosto della Costiera Amalfitana

Se siete alla ricerca di un posto unico e raro che si trova in Costiera Amalfitana, sicuramente dovete andare a visitare uno dei borghi nascosti di questo territorio, ovvero Albori. Albori è un borgo che si trova in una frazione di Vietri sul mare e rappresenta una delle località sicuramente da scoprire che esce fuori da quello che viene segnalato in un classico percorso turistico. È un territorio unico nel suo genere, ricco di bellezze paesaggistiche e naturalistiche. Da sempre la Costiera Amalfitana, infatti racchiude questi territori tutti da scoprire. Molto spesso, chi si reca in questa zona non sa della presenza di tale borgo a pochissimi passi da Vietri sul mare. Scopriamo insieme quali sono le ricchezze del Paese che potete trovare nel Piccolo borgo di Albori, a ridosso del mare e quali sono le cose assolutamente da non perdere per chi si reca in quest’area.

Cosa vedere ad Albori

Il piccolo borgo è tutto da scoprire ad Albori; vi sono anche dei posti assolutamente da non perdere. In particolare, bisogna puntare sulla vista. Non è un caso infatti, che Vietri sul mare che è chiamata la “prima perla della Costiera Amalfitana” si caratterizza per la presenza di tantissime ceramiche, di spiagge, insenature meravigliose, nonché case tipiche. Proprio a Vietri sul mare si prosegue su una lunga salita per arrivare ad Albori. Sviluppata in altezza, si trova incastrata nel Monte Falerio da un’affacciata sul mare davvero particolare. Questo borgo ha meno di 300 abitanti ed è realizzato tutto con tipiche case bianche del territorio. Non è un caso infatti, che questa zona è caratterizzata da un punto di vista particolare. È un piccolo angolo di Paradiso con un panorama unico. Quindi la prima cosa da vedere sicuramente è questo affaccio particolare che offre sulla Costiera Amalfitana e sulla sua porta d’ingresso, che è Vietri sul mare.

Un altro simbolo per eccellenza di questo borgo è la chiesa di Santa Margherita che risale al 1600 ed è titolata alla giovane martire di Antiochia. Completamente in stile barocco a cui sono stati aggiunti alcuni elementi della scuola vietrese. Questa zona è sicuramente da non perdere. La chiesa è bellissima, grazie alle sue tre navate dove c’è anche l’arco trionfale ed elementi in stile barocco. Vi sono tantissime affreschi della scuola barocca campana napoletana con firme di artisti come Solimena e Belisario Corenzio.

Alla scoperta di Albori tra montagna e mare

Come già accennato Albori si trova incastonato nel Monte Falerio però in realtà, vi è anche una discesa marina privilegiata. Parliamo di marina di Albori. È un piccolo tratto di Costa che si trova tra Cetara e Vietri. Qui è possibile godere della spiaggia del Paese di Albori. Per arrivare lì, si percorrono 200 gradini che arrivano sulla strada principale vicino alla parete rocciosa. Questa spiaggia è anche attrezzata con un lido, con un bar e un ristorante, che permette di godersi tanto sole e relax. Chi ama il trekking inoltre, potrà partire alla scoperta di questo borgo per iniziare dei sentieri unici nel loro genere.

Fare trekking ad Albori

Chi è amante del trekking dal piccolo borgo di Vietri sul mare, Albori, sicuramente riuscirà a trovare la sua strada. Infatti, in questa zona vi sono tanti percorsi green naturalistici. Non è un caso che sono sempre di più coloro che partono da Albori proprio per riuscire a divertirsi e a stretto contatto con la natura. Ad Albori c’è la strada privilegiata per arrivare sulla vetta del Monte Falerio. È un tratto percorribile che anche se presenta alcune difficoltà, però in realtà, è molto semplice da attraversare ed è anche adatta a escursionisti di media competenza. Si fa un lungo percorso che passa per le sorgenti del Cesare, ombreggiate dal boschetto e poi si arriva in aree più difficili che però, riescono a regalare una vista mozzafiato sul golfo. In questa zona, infatti si ha un punto di vista privilegiato sulle cime dei Monti Lazzate sulla costa.

 

Alla scoperta di Albori in Costiera Amalfitana

Se avete deciso di realizzare la vostra vacanza in Costiera Amalfitana in qualunque periodo dell’anno, sicuramente Albori rappresenta un piccolo borgo che non potete non visitare. Partendo da Vietri sul mare avrete l’opportunità di scoprire un tratto della Costiera Amalfitana che è ancora particolarmente legato alla sua cultura e alle sue tradizioni. Dunque, non vi resta altro che scoprirle in tutta la sua bellezza. Nel caso voleste essere maggiormente informati, su quelli che sono gli aspetti più particolari di questo territorio, non vi resta altro che sfogliare la guida di I Love Costiera che gratuitamente vi darà un serie di informazioni sia sui paesaggi meno battuti della Costiera Amalfitana che dal punto di vista turistico, ma anche per essere sempre informati sugli eventi e sulle bellezze di questo territorio.

 

 

Enogastronomia in Costiera, i tre tour da non perdere

Uno dei punti di forza principali della Costiera Amalfitana sta nella sua ricca cultura enogastronomica. Non è un caso, infatti, che tutti i turisti che raggiungono queste zone, cercano di assaporare ciò che c’è da scoprire anche da un punto di vista culinario, questo bellissimo territorio. Dal vino alla cucina, troverete tantissimi tour che vanno a esaltare la ricchezza di questo Paese sotto l’aspetto enogastronomico. Ne assaporerete delle belle. Scopriamo insieme quali sono alcuni tour da non perdere per assaporare il gusto dei vini, ma anche i sapori della Costiera Amalfitana. Grazie all’aiuto delle guide turistiche di I Love Costiera avete l’opportunità di scovare alcuni tra i migliori tour che si muovono tra i sapori e gli odori della Costiera Amalfitana. Di certo, amerete questo posto anche per la sua ricchezza a tavola. Ecco i tre tour da non perdere assolutamente.

1 – Il vino della Costiera Amalfitana

In Costa d’Amalfi il vino è un elemento da non sottovalutare per chi vuole scoprire i veri sapori di questa zona. In particolare a Raito, ovvero una frazione di Vietri sul mare, vi è un’azienda vitivinicola molto particolare,  completamente biologica che offre un tour specifico per trovare cosa c’è da sapere sui vini di questa zona. Infatti, vi è un salotto naturale con vigneti, olivi secolari, limoneti e un piccolo bosco e tanti alberi da frutta. In questa zona sorge un vigneto. Si trova, nello specifico, a San Vito al Torch dove ci sono diverse tipologie di uve che rendono i vini di questo territorio, unici al Mondo. Infatti, in questa zona vi sono soprattutto vini come Piedirosso oppure l’Aglianico. Scoprirete che i sapori sono molto particolari. Un’altra peculiarità sta che anche nel modo in cui si sviluppano i vigneti in questo territorio, ovvero come dei veri e propri giardini pensili, ovvero delle viti che si sviluppano in verticale. Tale scelta è obbligatoria per via della struttura e della conformazione stretta che caratterizza questo territorio. Completamente incentrato sull’agricoltura biologica, in Costiera Amalfitana questa azienda vitivinicola, così come ve ne sono diverse altre, dà luogo a dei vini unici, particolari e marchiati del simbolo DOP della Costiera.

2 – Le alici di Cetara

Un altro elemento che rappresenta la Costiera Amalfitana più antica e più legata alle tradizioni è il piatto a base di alici di Cetara. Non si possono non assaggiare. Si tratta di peculiari tipi di ricette fatte con le alici che si trovano nella zona del piccolo borgo marinaro sulla Costiera Amalfitana, Cetara. Qui c’è in particolare la colatura di alici. Parliamo di alici che vengono pulite, lavate e messe sotto sale pressate con pesi diversi. Il liquido che viene fuori dalla pressione, viene fatto fermentare, filtrato, esposto al sole e imbottigliato. Così si dà luogo alla colatura. Ideale per condire gli spaghetti o anche per altre ricette della gastronomia del posto. Uno dei piatti per eccellenza che non si può non assaggiare e sono gli spaghetti alla colatura di alici che sono a buon prezzo e sono davvero molto saporiti. Vale anche la pena però assaggiare il pesce fresco, molto spesso distribuito come street food in piccoli “cuoppi” che si trovano per strada e rendono particolare anche una cena di questo genere.

 

3- I limoni della Costa d’Amalfi

Facendo un excursus sulle ricchezze enogastronomiche della Costiera Amalfitana sicuramente non si può non citare i limoni della Costa d’Amalfi. Parliamo di un simbolo vero e proprio della Costiera Amalfitana, ovvero un elemento ricco di sapore da cui ha origine il cosiddetto “limoncello’. Oltre al gusto classico ci sono tre tipologie di limoni, soprattutto in questa zona, ovvero lo sfusato di Amalfi, il limone ovale di Sorrento o il noto femminello di Capri. Anche da queste tipologie trae origine un tipo diverso di ricetta di limoncello. Molto spesso però ad Amalfi e in Costiera Amalfitana, i limoni vengono utilizzati anche per realizzare dei piatti particolari come primi a base di limone oppure dolci unici come la delizia al limone. Questo dolce è uno dei più buoni in assoluto. Non potete non provarlo. Lo potete assaggiare presso una delle pasticcerie più famose del territorio, ovvero la pasticceria De Riso che si trova a Minori.

 

Alla scoperta dell’enogastronomia della Costiera Amalfitana

Se volete scoprire i segreti enogastronomici della Costiera Amalfitana, sicuramente troverete a nelle guide di I Love Costiera tutti i punti di riferimento di cui avete bisogno per provare anche quest’altro aspetto del territorio. Grazie a questo particolare itinerario, avrete l’opportunità di divertirvi, ma anche di assaporare alcuni dei piatti tradizionali di questa zona. Cosa aspettate? Seguite i consigli di I Love Costiera e avrete a portata di mano, tutto ciò che state cercando per la vostra vacanza. È bene quindi, seguire le indicazioni di I Love Costiera o meglio, delle guide fatte da veri esperti del settore, originari della zona. Usatele e non ve ne pentirete!

 

I 3 luoghi della Costiera Amalfitana che puoi visitare solo in barca

Scoprire la Costiera Amalfitana in barca è sicuramente un’ottima idea in quanto si tratta di un paesaggio marino ricco di particolari elementi che vi darà la possibilità di scovare alcuni punti di vista unici di questo territorio. Non è un caso che sono sempre di più coloro che si trovano in vacanza in Costiera Amalfitana e decidono di partire all’avventura proprio in barca. Vi sono alcuni luoghi che si possono infatti, visitare soltanto via mare, ma che vale assolutamente la pena vedere. Oltre a tutte le calette nascoste che potete trovare negli svariati chilometri di Costa della Costiera Amalfitana, sicuramente però ci sono alcuni simboli per eccellenza, naturalistici ma non solo, che renderanno unica la vostra vacanza nella Divina se decidete di prendere una barca. Scopriamo insieme quali sono i luoghi assolutamente da non perdere che si possono visitare solo in barca in Costiera Amalfitana.

1 – Le grotte

Uno di alcuni dei posti che si possono vedere solo in barca in Costiera Amalfitana sono le grotte di Praiano. In particolare, parliamo di un territorio che si estende nel cosiddetto borgo della Cala della Gavitella. Infatti, questa zona si raggiunge dalla frazione di Vettica Maggiore a piedi, però oltre alla spiaggia che si può raggiungere anche facilmente, chi vuole scoprire davvero la bellezza di questa zona non può sicuramente perdersi le grotte. Parliamo della grotta dell’Africana e la grotta di Suppraiano.

Grotte di Praiano

Nello specifico, la grotta di Suppraiano è una cavità che si può visitare con delle escursioni in barca e apre le porte a dei luoghi magici e nascosti. La grotta di Suppraiano si raggiunge da marina di Praiano con dei tour guidati e si può ammirare la natura in tutto il suo splendore tra giochi di luci, colori e riflessi creati dall’acqua e delle stalattiti. Affascinante anche la grotta dell’Africana. È uno spettacolare antro che si trova in una roccia a picco sul mare. Nella grotta dell’Africana sorge una delle più importanti discoteche della zona. Da quest’area, il paesaggio renderà la vostra vacanza via mare davvero particolare.

Grotta di Pandora

Un’altra grotta assolutamente da non perdere per coloro che vogliono scoprire la Costiera Amalfitana in barca è la grotta di Pandora. Questa grotta si trova a Maiori e apre le porte a uno scenario davvero unico nel suo genere. Infatti la grotta di Pandora ha un soffitto roccioso e ricco di stalagmiti e stalattiti. È una delle grotte più grandi della Costiera.

Grotta dello Smeraldo

Non ultima, vi è la più famosa grotta dello smeraldo che è stata scoperta nel 1932 e che si chiama in questo modo per le tonalità di verde che assume l’acqua per via della luce solare che filtra all’interno di questa cavità. È alta circa 24 metri e si estende per 40 metri quadrati. È assolutamente da non perdere ed è un luogo magico!

2 – Isola de li Galli

Se volete scoprire tutta la bellezza di questo territorio, sicuramente l’isola de Li Galli non può mancare come tappa per un tour in barca in Costiera Amalfitana. Questo luogo permette di riposare anima e mente, viene chiamata anche le Sirenuse. È un piccolo arcipelago che secondo la leggenda era abitato dalle sirene che riuscivano ad ammaliare i marinai di passaggio. Vi è anche un riferimento nell’Odissea, quando si parla del viaggio di Ulisse e dei suoi fedeli compagni. Questo è uno dei pochi luoghi del Mediterraneo ed essere completamente vergine. Scoperto degli anni 20 del secolo scorso era ricoperto ancora da alcune rovine romane. Oggi può essere anche visitato e talvolta, si può pensare di organizzare qui delle cene esclusive, oppure delle feste private. In realtà, però, raggiunge l’isola in barca per vedere la sua bellezza sicuramente è il modo migliore per assaporare la sua vera essenza. Partendo dalla Costiera Amalfitana in barca, si possono raggiungere facilmente anche l’isola di Capri o quella di Procida. Entrambe rappresentano sicuramente un itinerario turistico importantissimo per la Regione Campania, il golfo di Napoli o di Salerno.

3 – Baia del cavallo morto

Nei pressi di Maiori si trovano via mare tantissime calette che vale assolutamente la pena scoprire. Una su tutte è la baia del cavallo morto. È una piccola spiaggia rocciosa che si raggiunge solo con la barca ed è racchiusa in una specchiera naturale. Secondo le leggende, a metà dell’Ottocento in questa zona venivano gettati dal dirupo le carcasse dei cavalli. Invece, un’altra tradizione racconta che una notte di tempesta una mulattiera piena di cavalli perse il suo carico che precipitò in mare i suoi resti furono trovati sulla riva. È per questo che si chiama in questo modo. Insomma, è davvero molto particolare, bella ma è solo una delle tantissime calette che si possono scovare via mare per chi decide di girare la Costiera Amalfitana in barca.

 

 

Le 3 cose che non sapete sui giardini di Villa Cimbrone a Ravello

Rispetto agli altri Paesi della Costiera Amalfitana, Ravello si caratterizza per la sua posizione un po’ più alta che padroneggia tutta la splendida cornice del territorio. Ma soprattutto, ciò che molti non sanno è che questa particolare città è una vera e propria perla della Costiera Amalfitana. Si contraddistingue anche per la sua storia a 360°, fatta di cultura, musica ma ha anche una cultura e una passione particolare per i giardini. Ne sono un esempio i giardini di Villa Rufolo e quelli di Villa Cimbrone. In particolare, Villa Cimbrone è uno dei parchi più belli secondo molti, della Costiera Amalfitana. Per le sue caratteristiche, ma anche per la presenza di elementi architettonici al suo interno che lo rendono spettacolare, è diventato un luogo di riferimento. Il suo punto di forza infine, è lo spettacolare a faccio sul mare che rende questo posto unico al Mondo. Scopriamo insieme quali sono le tre cose che non sapete su Villa Cimbrone e perché vale la pena visitare questo parco che vi renderà la visita in Costiera Amalfitana ancora più indimenticabile.

 

1 – Ospita la grotta di Eva

Molti non sanno che oltre la terrazza dell’infinito e le splendide piante dei giardini in realtà, Villa Cimbrone ospita anche la cosiddetta “grotta di Eva”. Parliamo di un statua molto particolare che si trova in una sorta di anfratto ed è davvero molto bella da vedere soprattutto perché, al di là del suo soggetto, si caratterizza per essere una sorta di piccola cripta. Sorge tra ontani, lecci profumi di sottobosco e castagne. Dopo un breve sentiero, si arriva in un atrio naturale e qui compare la statua di Eva. Tale statua ha un’espressione davvero unica, come se fosse stata scoperta in intimità dai turisti. L’opera è dello scultore bolognese Adamo Tadolini che era allievo di Antonio Canova. Infatti, mostra la scena di Eva che si volta sorpresa mentre fa il timido gesto di avvicinare la mano al volto. Questa statua comunica sentimenti di inquietudine, di attesa e ogni volta che si vede sembra ancora più particolare, specie se andate a scovarla durante una passeggiata in questo peculiare pacco. Questa statua rappresenta una “chicca” di Villa Cimbrone che assolutamente non potete perdere.

2 – Il terrazzo delle rose

Chi si reca a Villa Cimbrone non può non fare una tappa immancabile verso la terrazza dell’infinito che probabilmente, è uno dei posti più belli al Mondo. Con tutte quelle statue e con la vista su tutta la Costiera Amalfitana, mi darà un punto di vista privilegiato sulla Divina. Però, oltre a questa splendida terrazza vi è anche un’altra terrazza che non potete perdervi. Ci riferiamo alla terrazza delle rose. La terrazza delle rose è un luogo magico, che vale assolutamente la pena scoprire. Parliamo di un piccolo spazio che si raggiunge con una scaletta ricoperta da un pergolato di glicine azzurro. All’interno di questa terrazza c’è una balaustra arabeggiante con numerose aiuole geometriche. È proprio in questa zona che fioriscono delle bellissime rose profumate. Vi sono delle varietà di rose antiche, francesi e inglesi. Vi sono in questo spazio, quattro statue ornamentali. Parliamo di due lottatori, ovvero Greucante e Damossano, nonché la Dea dei fiori, Flora e quella della primavera Leda con cigno. Si legge anche una particolare iscrizione del persiano Omar Khayyam che cita “O luna della mia delizia che non conosce declino, la luna del cielo sta sorgendo una volta ancora così, come sorgente, ancora in seguito spiegherà attraverso questo stesso giardino, cercando noi invano”.

3 – La stanza del tè

Un’altra cosa che sicuramente non conoscete di Villa Cimbrone a Ravello è la presenza della stanza del tè. Prima di raggiungerla c’è uno splendido giardino all’interno di un terreno rettangolare che si trova vicino al roseto. Qui vi è un padiglione in stile Moresco e vi sorge la stanza del tè. È una stanza molto particolare composta da quattro colonne di epoca romana. All’interno si trovano delle sculture bellissime. Fammi particolare stanza rappresenta una costruzione del padiglione aperto. Invece sul piano antistante c’è un antico Pozzetto in pietra con quattro colonne. Come già detto, è di epoca romana, ma nel periodo medievale queste opere sono state arricchite con raffigurazioni e rilievi. Ci sono due daini in bronzo, un sedile quadrato con delle colonnine e troviamo inoltre, una conca di pietra con raffigurati dei mostri marini. Secondo degli studi recenti questa colonna risale al XII secolo. La connotazione di questa parte r l giardino è davvero molto particolare. Rappresenta una “chicca” per chi va a visitare i giardini di Villa Cimbrone e vuole scoprire qualcosa in più di quello che rientra nel normale percorso turistico.

Alla scoperta dei giardini di Villa Cimbrone

Se volete sapere altre “chicche” e particolarità su Villa Cimbrone e partire alla scoperta di Ravello, di certo non potete perdervi le guide di I Love Costiera che vi aiuteranno a scovare questo territorio e a trovare tutti gli aspetti più particolari che renderanno unica la vostra vacanza in questa zona.

 

Le 5 cose che non sapete su Villa Rufolo a Ravello

Avete mai sentito parlare di Villa Rufolo a Ravello? Ebbene, Villa Rufolo è uno dei giardini più belli del Mondo che si trova in Provincia di Salerno del centro storico di Ravello. Proprio a due passi dal Duomo, si può entrare in questo posto magico dove ci sono tantissimi elementi che risalgono al XIII secolo e con numerosi inserti risalenti al 1800. La Villa, infatti è il simbolo del romanticismo per eccellenza e non è un caso che ogni giorno è visitata da decine e decine di turisti che provengono da ogni angolo del Pianeta. Chi visita la Villa Rufolo, di certo troverà delle specie floreali uniche, ma anche tante aiuole realizzate con giochi visivi particolari. Però vi sono delle curiosità su Villa Rufolo a Ravello, che vale assolutamente la pena conoscere e che di certo stupiranno chi vuole trovare qualcosa di diverso in questo territorio e quindi aspira a conoscerne davvero tutti gli aspetti, anche al di là degli itinerari turistici. Vediamo insieme quali sono le caratteristiche di Villa Rufolo e alcune curiosità che sicuramente non conoscete.

1 – L’Antico pozzo

Chi si reca a Villa Rufolo sicuramente cerca di andare dritto verso quello che è uno dei punti più particolari di questo parco, ovvero la sua terrazza. Invece, all’interno del parco si trova anche l’antico pozzo di Villa Rufolo. Questo pozzo è un elemento storico che è stato ripreso nella seconda metà dell’Ottocento e che è parte integrante della Villa. Infatti, sorge dalla Torre Maggiore, vicino la sala dei Cavalieri: è circondato da pergolati di rose, cedri, palme e felci. Questo originariamente era del 1700 con una struttura unica che sembra arricchita dalla magia. Questo luogo poi, è molto caro a Richard Wagner che qui ha realizzato la scenografia del secondo atto di “Parsifal” proprio in questo posto. Dunque, non stupisce la tradizione artistica di questa zona che, proprio in un luogo particolare come lo storico e antico pozzo del parco, ha trovato una delle sue manifestazioni più importanti.

2 – Bastione della Torre Maggiore

Oltre alla torre d’ingresso per accedere a Villa Rufolo, che si vede già dalla piazza principale della città che è anche all’interno della struttura, vi è la cosiddetta Torre maggiore ovverodonjon“. Alta circa 30 metri si divide in tre piani. È una delle parti più antiche di tutto il complesso. La sua altezza andava a testimoniare la potenza sociale, politica ed economica della famiglia Rufolo. Da questa torre si può vedere tutto il panorama dalla montagna al mare. Al secondo piano ci sono due bifore, sorrette da due colonnine che rendono ancora più particolare questa zona. Sulla muratura della torre, nella parte che si rivolge verso la Sala dei Cavalieri, ci sono le tracce di una scala di una volta che molto probabilmente erano l’accesso esterno alla torre che poi sono crollate e non sono state più ricostruite. È stato ultimamente oggetto di restauro e questo simbolo, che era nobiliare nelle sue origini, è diventato simbolo culturale. Da qui i visitatori possono vedere dall’alto della torre tutta la villa e il panorama della zona, ma soprattutto perché rappresentano l’emblema di quello che sono le numerose manifestazioni artistiche che si trovano in questa area.

3 – A Villa Rufolo c’è un bagno turco

Sapevate che a Villa Rufolo c’è un bagno turco? Ebbene ai piedi della scala che collega il Belvedere ai giardini inferiori verso nord, si trova questo particolare spazio. Parliamo appunto di un bagno turco con due piccolissimi ambienti. Nel primo, c’è una volta a crociera. Nel secondo invece c’è una cupola costolonata simile alla torre d’ingresso. La cupola probabilmente era interamente affrescata, ma oggi purtroppo questi disegni non sono più visibili. Faceva parte molto probabilmente di un complesso termale più ampio ma ciò che è certo, è che questo spazio fa capire la maestosità di questo giardino ai suoi tempi.

4 – I forni di Villa Rufolo

Con i lavori di restauro del 1995 commissionati dal EPT, è venuta fuori la cosiddetta “zona dei forni”. Parliamo di uno spazio particolare. Infatti, questa struttura è coperta da una tegole in coppie di vetro. Ci sono i resti di due forni, uno piccolo e uno grande, coperti da materiale ignifugo, ovvero fumo refrattario. Vi sono ben visibili anche dei segni di fumo lungo i lati. Molto probabilmente, queste erano le parti destinate alle cucine. Anche questo elemento è uno di quelli che non molti conoscono, ma che è assolutamente da vedere.

5 – Le curiosità sulla sala dei Cavalieri

Probabilmente la Sala dei Cavalieri è uno degli ambienti più particolari di Villa Rufolo, nonché uno dei più misteriosi. Forse era collegata alla Torre Maggiore, ma questa è crollata. Quindi adesso vi sono solo delle tracce. L’edificio, che è in stile arabo siculo normanno, era sormontato da una cupola poi crollata proprio come gli altri ambienti. Una curiosità è che oggi questa struttura si chiama così, ma in realtà è un nome di pura fantasia. Non si conosce né a cosa era destinata, né tanto meno l’uso specifico di quest’area. Di sicuro oggi è una delle ambientazioni più particolari per il Ravello music festival.

 

I 3 posti più particolari di Praiano in Costiera Amalfitana

A pochi passi da Positano e praticamente incastonato in uno degli angoli più particolari e spettacolari della Costiera Amalfitana, Praiano rappresenta un piccolo centro della Divina che vale assolutamente la pena visitare. Chi ama questo territorio, di certo già conosce Praiano. Si tratta di un piccolo centro che però, allo stesso modo, riesce a regalare delle emozioni uniche per il modo in cui è strutturato ma anche perché è un posto raccolto e che sotto certi aspetti ancora mostra quella che è la vera essenza di questo territorio. Scopriamo insieme cosa c’è da vedere a Praiano e quali sono tutte le attrazioni di questa zona che vale assolutamente la pena scoprire.

 

1 – Le chiese di Praiano

Anche se è un territorio davvero piccolo, forse molti non sanno che a Praiano ci sono 13 chiese. Questo territorio è caratteristico per la presenza di tantissime piccole cappelle votive e delle chiesette che rappresentano un po’ quella che è la cultura del posto. Da sempre Praiano è molto legata alle tradizioni religiose, a cavallo tra sacro e profano. Senza ombra di dubbio, una delle chiese che rappresenta per eccellenza il simbolo di Praiano è la chiesa di San Gennaro. Questa suggestiva chiesa si trova nella parte bassa di Praiano, ovvero a Vettica Maggiore dove c’è ancora l’anima marinara che caratterizza il Paese a 360°. All’interno della chiesa c’è l’altare del Carmine, nonché affreschi pieni di scene sacre. Poi vi è un pavimento in cotto maiolicato e l’Ottocentesca cappella del Sacro Cuore. È l’unico esempio di architettura barocca che si trova in Costiera. Nel piazzale davanti la chiesa che è stato ampliato diversi anni fa si festeggia, la prima domenica di maggio e il 19 settembre, la festa di San Gennaro. Questa è una delle chiese più belle per antonomasia, ma come accennato, ve ne sono tante come ad esempio, la chiesa di Santa Maria a Castro. Questa chiesa si trova sulle pendici del Monte Sant’Angelo a tre Pizzi, ovvero a 400 metri dal livello del mare. Accanto sorge il convento San Domenico che domina il Vallone Fontanella da qui vi è la possibilità di avere un punto di vista privilegiato su Vettica Maggiore e su Positano. Si può scovare anche in lontananza l’isola de Li Galli, nonché l’isola di Capri. Il panorama e mozzafiato! Questa chiesa che risale circa al 1400, data in cui è stato realizzato anche un prezioso affresco. Il convento invece, si articola su due livelli ed è davvero molto peculiare.

2 – Cala della Gavitella

Un altro posto assolutamente unico di Praiano è Cala della Gavitella. Parliamo di uno spazio unico che in realtà, porta a una delle spiagge che ha il sole a servirla per tutto il giorno in Costiera Amalfitana. Con circa 413 scalini si arriva in questa spiaggia che è quasi privata con una lunghezza di appena 30 metri. Sebbene abbiano installato delle piattaforme per cercare di ampliarne la fruibilità, questa spiaggia però preserva ancora un una sua ricchezza naturale. Qui ci sono i tramonti più belli con vista sull’isola di Capri. Infine, a pochissimi passi si trova anche la Fontana dell’altare, ovvero uno piscina naturale che si trova in un anfratto. A Cala della Gavitella ci sono anche diversi stabilimenti balneari, bar e ristoranti. Si raggiunge facilmente dalla strada statale fino ad arrivare a questa gratinata caratteristica del posto con circa 413 scalini.

3 – Le grotte di Praiano

Un altro aspetto assolutamente da non perdere a Praiano rappresenta quello naturalistico. Da Praiano, infatti avrete l’opportunità di partecipare a diverse escursioni in barca, così da scoprire luoghi magici e nascosti. Solo via mare si può arrivare in alcune delle sue più particolari Grotte: parliamo della grotta marina di Praiano. Si raggiunge partendo da marina di Praiano e si riesce ad arrivare lì solo con l’aiuto di tour guidati. Molto affascinanti e visitabili però, sono anche le grotte dell’Africana. Ovvero sono delle grotte che si trovano all’interno di una roccia a picco sul mare. A ridosso di questa grotta si trova anche una delle discoteche più belle più particolari della zona. Di sicuro da un punto di vista naturalistico è molto bella. Per visitare le grotte di Troiano vi sono tantissimi tour organizzati che vale la pena seguire proprio perché vi daranno un punto di vista unico su questo territorio.

Alla scoperta di Praiano

Come accennato, Praiano è uno dei Paesi più particolari della zona e quindi, vale assolutamente la pena una visita. Da lì potete raggiungere il fiordo di Furore, trovare altre numerose chiese del territorio o partecipare a eventi unici come le luminarie di San Domenico. Grazie ai consigli della guida di I Love Costiera, avrete a vostra disposizione tutto ciò che vi serve per partire alla scoperta di questo territorio conoscendone tutti gli aspetti senza perdersi anche negli eventi più particolari.

 

I 3 posti più belli di Minori

Chi vuole visitare Minori, di certo avrà l’imbarazzo della scelta per questo piccolo borgo. Tra storia, cultura e tradizioni culinarie ma non solo, Minori rappresenta sicuramente una meta imperdibile per chi si reca in vacanza in Costiera Amalfitana. Oltre a custodire i resti di Santa Trofimena nella Basilica minore che si trova all’interno del territorio, vi è anche una Villa Romana che rappresenta un esempio di quelle a picco sul mare davvero unico al mondo. Tale Villa è anche molto antica: risale al primo secolo dopo Cristo. In realtà però, Minori molto spesso è anche meta degli amanti del trekking perché il suo territorio si presta molto bene a questo tipo di escursioni, tra i limoneti e le bellezze del territorio sviluppate anche in altezza, verso il monte Mandarino. Scopriamo insieme quali sono i 3 posti più belli da vedere a Minori e perché è importante non perderli.

1 – La Basilica di Santa Trofimena

Tra i posti più belli da visitare a Minori non è possibile non citare la Basilica di Santa Trofimena. In questa chiesa originariamente vi era una Basilica paleocristiana che fu eletta diocesi nel 987 da parte di Papa Giovanni XV. Poi nel tempo, è stata ricostruita ed è diventata una Basilica minore. Completamente rimaneggiata in stile neoclassico, la Basilica ancora oggi rappresenta un esempio particolare di costruzione grazie anche ai suoi interni, ricchi di marmi intarsiati e policromi. Una particolarità di questa chiesa sta anche nella presenza di orologi in alto per ogni facciata. Poi vi è il fatto che la facciata principale è realizzata con elementi architettonici decorativi tipici del Settecento. La Basilica, insomma, è molto particolare ed è completamente rivolta verso il mare. All’interno si trovano i resti di Santa Trofimena e accanto vi è uno splendido Campanile. Questo campanile si caratterizza per tre ordini di decorazione differenti, si presenta con ampi finestroni e maestose campane. È tutta da scoprire!

2 – La Villa Romana e l’Antiquarium

Il secondo posto più bello, ma non in ordine d’importanza, assolutamente da non perdere per chi visita Minori è la Villa Romana. Questo sito archeologico risale al primo secolo dopo Cristo e sorge proprio nel bel mezzo della Costiera Amalfitana. Testimonia in maniera chiara l’otium romano in Costa d’Amalfi. Di fatti era una tradizione dell’epoca, vista la bellezza incontaminata della Costiera rispetto al caos di Roma. La Costiera Amalfitana con il suo clima mite è sempre stato punto di riferimento per chiunque volesse godersi una vacanza, anche in epoca Romana. Edificata con diverse funzioni, è rimasta in funzione fino al VII secolo dopo Cristo. Successivamente fu usata nel corso del Medioevo come stalla per gli animali. La Villa Romana di Minori, si trova nel punto in cui il torrente Reghinna Minor sfocia a mare. Fu scoperta casualmente nel 1932 durante dei lavori di ristrutturazione privata. La villa è davvero molto particolare e suggestiva, tra dipinti e numerosi mosaici. È anche possibile vedere molti dei reperti raccolti in questa villa presso il museo dell’ Antiquarium che è uno di quelli più visitati della zona.

3 – Il centro storico

Il terzo posto imperdibile per una bella vacanza a Minori è il suo centro storico. In primo luogo, vale una visita la sua piazza centrale, caratterizzata da un affaccio che arriva direttamente sul lungomare. Intorno alla piazza centrale si anima tutta la cittadina. C’è la famosa pasticceria di Sal De Riso dove si possono assaggiare le delizie dolciarie più famose e amate del territorio. Inoltre, vi è un piccolo pezzo di lungomare con la grande spiaggia dalle acque cristalline che caratterizza questa città. All’interno del paesino si possono notare le antiche strutture, le botteghe e non solo. Non è un caso, che Minori può essere considerata come una delle città della Costiera dove si può ancora respirare il profumo della tradizione. Nel corso dell’anno a Minori si organizzano tantissimi eventi proprio a partire dalla piazzetta centrale. Sono tutti imperdibili!

Una guida per la vostra visita a Minori

Chi decide di visitare Minori durante la propria vacanza in Costiera Amalfitana non può certamente rinunciare alla guida degli esperti. Solo chi conosce il territorio potrà aiutarvi a scegliere il periodo giusto per una visita, i posti dove alloggiare e anche quali sono i modi più comodi e low cost per raggiungere questo posto. Inoltre, un metodo per riuscire a fare una vacanza davvero ben riuscita in Costiera Amalfitana, così come anche in Penisola Sorrentina, è puntando sulle guide di ILoveCostiera. Con noi avrete tutto l’aiuto di cui avete bisogno. In questo posto, infatti, non è facile muoversi oppure orientarsi. Per tale motivo, potreste aver bisogno di qualche esperto che vi guidi con mano. Il nostro consiglio dunque, è quello di scaricare la guida di ILoveCostiera e di lasciarsi trasportare in una fantastica vacanza in Costiera Amalfitana o in Penisola Sorrentina.

 

Cosa fare in Penisola Sorrentina in Primavera

Avete deciso di trascorrere una vacanza in Primavera in Penisola Sorrentina? Con l’arrivo della Primavera c’è sempre qualcosa di magico che accade in questa giornata. Infatti, il clima è abbastanza piacevole e inoltre, questa zona si colora di tonalità pastello e nell’aria si diffonde il profumo di fiori che stanno sbocciando. In Primavera, Sorrento e la Penisola Sorrentina sono delle mete da fare, imperdibili. Andando non in estate in queste città, optando per questo periodo ci si può trovare davvero a stretto contatto con la natura senza dover magari pagare il prezzo di una folla di turisti. Inoltre, non si corre il rischio di incappare nelle fredde giornate invernali, però allo stesso tempo, si potrà godere del clima piacevole per rilassarsi. Scopriamo insieme cosa fare in Penisola Sorrentina in Primavera e quali sono i posti assolutamente da non perdere per chi si reca in questa zona durante il periodo che va da marzo a ottobre.

Partire alla scoperta di Sorrento

Sicuramente chi visita la Penisola Sorrentina in Primavera potrà godere maggiormente della bellezza della città di Sorrento. Questa perla del golfo sarà meno affollata e piena di fiori profumati vicino alla vista sul mare, che è spettacolare. In questa zona potete visitare tutti i suoi monumenti come il Duomo, la Basilica di San Francesco e anche il Sedile Dominova. Inoltre, qui a Piazza Tasso, proprio nel centro dove c’è lo spazio dedicato allo scrittore nato in questa zona, potete approfittare dell’assenza di un’orda di turisti per godersi un aperitivo all’aria aperta. Vicino alla piazza poi potete trascorrere un pomeriggio in villa comunale dove godere di una vista mozzafiato su tutta la Penisola.

Ammirare la bellezza di Massa Lubrense

Un’altra idea potrebbe essere quella di visitare Massa Lubrense. Si chiama “Sirenuse” proprio perché secondo la leggenda è la città dove vivevano le sirene che affascinarono Ulisse con il loro dolce canto. Nel periodo primaverile questa zona è ancora più bella in quanto non vi sarà un caldo eccessivo e troppi turisti. In più si potrà approfittare del bel tempo anche per fare dei lunghi sentieri di trekking. Al tramonto poi, le case e le strade di Massa Lubrense diventano rosse e con un affaccio sul mare, potrete godere di un panorama senza tempo.

Trekking a Sant’Agata sui due Golfi

Un’altra idea per chi visita la Penisola Sorrentina in Primavera potrebbe essere quella di andare a visitare Sant’Agata sui due Golfi. Qui ci sono tantissimi itinerari di trekking e passeggio a stretto contatto con la natura. Per la sua posizione geografica, Sant’Agata si trova a cavallo del Golfo di Napoli e il Golfo di Salerno. Il nome deriva anche dalla presenza della piccola chiesa di Sant’Agata che e quindi ciò, fa capire quanto questo posto sia vocazione cattolica. In questa zona nel periodo primaverile potete andare anche a visitare il monastero costruito sulla collina chiamata “deserto” che offre una vista meravigliosa su tutte le bellezze della Penisola Sorrentina. Non dimenticate poi la possibilità di passeggiare al centro del Paese e partire alla scoperta anche degli scorci più unici che rari di questo territorio.

Ammirare Vico Equense

Chi va in vacanza in Primavera in Penisola Sorrentina può anche profittare per una sosta a Vico Equense. Questo centro era famoso per gli scambi commerciali, per le popolazioni greche, romane o italiche in generale. Il centro storico mantiene ancora la struttura di quello che era un villaggio medievale. In questa zona si può andare ad ammirare la cattedrale dell’Annunziata, esempio unico di architettura gotica della Penisola Sorrentina. In questa zona avrete l’opportunità di partire alla scoperta del Monte Faito che appartiene alla catena dei Lattari, ma anche di godere di tantissimi fiori che in Primavera arricchiscono la zona. Vico Equense è anche patria enogastronomica di fondamentale importanza a cui potete assaggiare il tipico provolone del Monaco, nonché la famosa pizza della Penisola Sorrentina.

La passeggiata a Punta Campanella

Anche chi visita la Penisola Sorrentina nel periodo primaverile può dedicare una giornata per la visita a Punta Campanella. Sulla costa di Sorrento, questa zona incontaminata è una baia che permette di avere un punto di vista privilegiato sui faraglioni, nonché sulla punta estrema della zona verso Punta Campanella. In quest’area, si avrà la possibilità di raggiungere la zona in cui sorgeva il vecchio tempio dedicato ad Atena Minerva che ha una bellezza sorprendente. Inoltre, ci sono anche i resti di un antico bastione.

Altre cose da vedere in Penisola Sorrentina in Primavera

In Primavera vi sono anche gli eventi dedicati ad esempio, al periodo Pasquale che sono molto particolari in tutta la zona. Si concentrano nella settimana santa e sono davvero unici da non perdere, ripercorrendo quelle che sono le antiche tradizioni di questa zona. Inoltre, potete anche uscire dalla Costa di Sorrento, quindi optare per un’escursione in Costiera Amalfitana oppure nell’isola di Capri. Il consiglio è quello di seguire quelle che sono le indicazioni delle guide turistiche di I Love Costiera che sono scritte da persone del posto e sapranno darvi tutte le indicazioni utili per un’imperdibile vacanza di Primavera nel territorio della Penisola Sorrentina.

 

 

I tre posti più particolari di Maiori in Costiera Amalfitana

La Costiera Amalfitana è ricca di bellezze senza tempo. Chi vuole scoprirla davvero, non può fermarsi alle città più famose, quanto invece dovrebbe andare a visitare angolo per angolo anche quelle che sono le perle di questo posto senza lasciare indietro assolutamente nulla. Ebbene, una delle città più particolari e forse non abbastanza conosciute della Costiera Amalfitana è Maiori. Maiori è una città ricca di storia e di cultura, che insieme a Minori rappresenta una vera e propria “porta di ingresso” verso la Costiera Amalfitana più mondana e conosciuta al Mondo. Scopriamo insieme quali sono i 3 posti più particolari di Maiori in Costiera Amalfitana e perché vale la pena visitare questa città che saprà stupirvi con le sue sorprese, la sua storia e la sua cultura.

1 – Collegiata di Santa Maria a mare

Uno dei posti più particolari che potete scoprire se vi trovate in vacanza in Costiera Amalfitana, a Maiori, è senza ombra di dubbio la Collegiata di Santa Maria a mare che si trova proprio al centro della cittadina. In pratica, è possibile vederla dalla parte principale della città, ma in realtà sorge su un’altura. È il risultato di secoli e secoli di storia. Infatti, questa chiesa è stata edificata in epoca medievale e poi successivamente è stata ampliata fino a quando nel XIX secolo, è stata quasi completamente rifatta. Il campanile infatti, come si può vedere facilmente, contrasta in maniera diretta con il resto architettonico in cui è inserito questo gioiello. I Longobardi avevano edificato in questa zona, una rocca difensiva che venne poi distrutta con l’ attacco dei Pisani. Rimase in piedi solo una torre che una volta costruita la chiesa fu utilizzata come campanile. Insomma, tale gioiello è assolutamente da non perdere per chi si trova in vacanza in questa zona. Di certo, si avrà la sicurezza di poter scoprire un aspetto unico di questo territorio.

2 – Il castello di San Nicola de Thoro Piano

Un altro posto davvero unico nel suo genere è il castello di San Nicola de Thoro Piano. Parliamo di un fortificazione che risale ai tempi in cui Amalfi era una delle quattro repubbliche marinare italiane. Questo castello serviva come rifugio per le persone quando i Saraceni e i Longobardi facevano incursione in città. All’interno c’erano tutte le infrastrutture e gli strumenti che potevano servire la popolazione durante un assedio. Infatti, si trovavano magazzini, caserme, alloggi, la sorgente d’acqua in modo da garantire l’approvvigionamento idrico. Si può raggiungere questo castello in macchina in un sentiero di più di 700 gradini. Una volta che si arriva in cima, c’è una veduta panoramica in cui si può vedere tutto il Paese e il suo litorale. È assolutamente uno dei posti più particolari della zona che bisogna visitare se volete davvero conoscere l’essenza di questa città.

3 – Le torri di Maiori

Una delle caratteristiche principali di Maiori si scova sicuramente nelle sue torri. Parliamo di un posto unico nel suo genere anche per la presenza di questi particolari tipi di costruzioni che hanno anche origini differenti. Nello specifico, già stanno sdraiati semplicemente sulla spiaggia di Maiori si vedono i resti dell’antico sistema di torri che servivano per difendere il Paese dalle incursioni dei Saraceni o in generale, dei pirati. Si vedono le forme del castello Miramare che sorge dove nel XVI secolo era stata edificata la Torricella. Ora è diventata una residenza. Poi c’è la Torre Normanna che si innalza su uno sperone di roccia a picco sul mare. Questa struttura in passato riusciva a fronteggiare e sorgeva sulla baia sino a Erchie. Ne sono sopravvissute alcune vestigia come in particolare la Torre Lama di Cane.

Chi va a Maiori potrà scoprire tutte le torri che si trovano in questa zona, passeggiando tra il sentiero dei limoni della Costiera Amalfitana e mentre si gode dell’acqua cristallina di queste splendide località marine. Una volta assaporati questi aspetti, non resta poi che continuare il percorso della Costiera per iniziare ad ammirare tutte le parti più belle di questa zona.

Alla scoperta della Costiera Amalfitana e di Maiori

Se avete deciso di fare una vacanza in Costiera Amalfitana sicuramente Maiori è una delle tappe da non perdere. Grazie ai consigli di I Love Costiera e alle guide che potete scaricare in questa pagina, troverete tutto ciò che di cui avete bisogno per scovare un territorio unico nel suo genere. Riuscirete a divertirsi ammirando alcuni aspetti di una Terra magica che molte volte è stata definita come il Paradiso. Ogni angolo ha qualcosa da offrire e da raccontare, aspetti unici e rari nel proprio genere. Seguite i nostri consigli, le guide degli esperti per trovare tutto ciò che c’è da vedere in Costiera Amalfitana e non rinunciare alla bellezza di questo territorio che ha tanto da offrire!

 

 

Sorrento. Un lungo week-end con le auto d’epoca della 1000 Miglia

Il rombo dei motori di magnifiche e rare vetture storiche ha aperto la Sorrento Roads 2022, un format ideato dalla 1000 Miglia, la competizione d’auto d’epoca tra le più famose al mondo, che per tutto il week-end animerà la penisola sorrentina e la costiera amalfitana.
Oggi, la gara di regolarità che, partita da Sorrento, ha toccato Massa Lubrense e Positano, e località come Sant’Agata sui Due Golfi e Termini. Eccellenze paesaggistiche, gastronomiche, territoriali e culturali hanno accolto gli equipaggi provenienti da tutta Italia, ma anche dagli Stati Uniti e dall’Olanda.
Tra le auto presenti, una rara Ferrari 750 Monza Spider Scaglietti del 1955, una O.S.C.A. MT 4 1100 del 1952, una Lancia Aurelia B24 spider del 1955 ed una MG Tb addirittura del 1939.
Domani, 9 aprile, a partire dalle ore 17, si terrà il Trofeo Città di Sorrento. Le auto percorreranno corso Italia, a Sorrento, nel tratto compreso tra via Bartolomeo Capasso a piazza Tasso, che sarà chiuso al traffico dalle ore 14 alle 20.
Nell’ambito della Sorrento Roads 2022 by Mille Miglia verrà premiata anche l’auto che avrà incontrato il maggiore gradimento della giuria popolare.