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I 3 borghi da visitare della Costiera Amalfitana

Quali sono i borghi assolutamente da non perdere in Costiera Amalfitana? Chi visita la Costiera Amalfitana, almeno una volta, potrà dire di certo di aver visitato qualche borgo particolare. Uno su tutti è Positano. In realtà però, ce ne sono anche altri meno conosciuti che comunque valgono la pena una visita. In molti di questi piccoli centri della Costiera Amalfitana è possibile assaggiare alcune tra le prelibatezze più buone, da un punto di vista eno gastronomico, di questo pezzo di Paradiso. Vediamo insieme quali sono i 3 borghi più belli che imprigionano tutti gli aspetti più tradizionali, non solo naturalistici, della Costiera Amalfitana.

1 – Positano

Positano sicuramente è il borgo più famoso di tutta la Costiera Amalfitana proprio per la sua conformazione ma anche per lo spirito particolare che rappresenta questo posto. Infatti, chi sente parlare della Costiera non può non fermare la sua attenzione su questa piccola cittadina colorata, mondana e molto chic. Si tratta di un Paesino delizioso, che si esplora facilmente a piedi tra stradine e scalinate. Si può visitare tutto l’anno per shopping, relax, cultura e sapori. A Positano ci sono panorami mozzafiato, spiagge da sogno e dintorni tutti da scoprire. Non c’è poi altro luogo per lo shopping esclusivo, se si pensa alle numerose botteghe artigiane di sartorie, di calzature che si possono trovare in questo posto e non solo! Chi vuole prendere un po’ di tintarella, fare il bagno oppure fermarsi per un aperitivo chic e mondano, sicuramente non può perdersi una sosta a Positano. Alla spiaggia grande, dal livello del mare potrete ammirare un bellissimo borgo arroccato. Stesso discorso per la spiaggia del Fornillo, più raccolta e protetta dove ancora si vedono le torri di avvistamento che venivano usate per difendersi dai pirati. Insomma, oltre a questo aspetto c’è anche un lato molto tradizionalistico e particolare a Positano in merito a quelle che sono le antiche tradizioni della Costiera Amalfitana. Ricordate: chi visita la Costiera sicuramente non può non fermarsi a Positano anche solo per poche ore.

2 – Ravello

Un altro borgo assolutamente da non perdere per chi vuole visitare la Costiera Amalfitana è Ravello. È stato dichiarato patrimonio dell’umanità nell’elenco dell’UNESCO. Si trova a meno di 40 km da Amalfi ed è uno dei meno conosciuti della Costiera anche se nel corso degli anni, grazie al suo famoso “Festival della musica”, ha raggiunto panorami internazionali. A Ravello ci sono tantissime attività e botteghe di ceramica artigianale, ma è anche famosa, come accennato, perché è la “città della musica”. Da 65 anni, infatti ospita a Villa Rufolo il famoso “Ravello Festival”. A Ravello si trova anche il museo del corallo e vi è un ricco patrimonio architettonico religioso. Si trovano: Villa Rufolo che stregò il musicista Richard Wagner oppure il Duomo di Ravello che è una delle più antiche cattedrali della zona perché risale al 1086. A Villa Cimbrone poi si trova un posto che è incantevole per chi visita la Costiera Amalfitana. Parliamo della “terrazza dell’infinito” dove ci sono tantissime statue e una vista spettacolare sulla Divina.

3 – Vietri sul mare

Un altro dei borghi da visitare, tra quelli meno conosciuti della Costiera Amalfitana, vi è senza ombra di dubbio Vietri sul mare. È l’inizio della Costiera Amalfitana partendo da Salerno. Questo posto incantevole, bagnato dal mare e baciato dal sole, è molto particolare soprattutto perché il suo centro è dominato da una bellissima chiesa che ha la sua cupola realizzata completamente in ceramica. Al suo interno vi sono dei preziosi mosaici dedicati a San Giovanni Battista: è assolutamente da non perdere. Inoltre, nel suo centro storico vi è la cosiddetta “marina” dove ci sono gli “scogli dei due fratelli” che ricordano un po’ i faraglioni di Capri. Ma Vietri è famosa soprattutto per le sue ceramiche. Questa città, infatti si riconosce proprio perché è caratterizzata da una vena artistica particolare che nelle ceramiche, trova la più alta espressione.

 

Altri borghi della Costiera Amalfitana

I 3 borghi della Costiera Amalfitana citati sono solo alcuni di quelli che vale la pena visitare in questo splendido pezzo di Paradiso. Ve ne sono anche tanti altri come ad esempio, Erchie, Cetara ma anche Maiori o Minori. Sono tutti borghi molto particolari, belli, caratterizzati da uno spirito ancora legato alle vecchie tradizioni e inoltre, tutti baciati dal mare. Vi sono poi, nella parte alta della Costiera, tantissimi altri borghi come ad esempio, Tramonti o Furore che invece non hanno accesso diretto sul mare ma rappresentano comunque un punto di vista sulla Costiera che vale assolutamente la pena una visita. Per avere maggiori informazioni, si consiglia di seguire la nostra guida fatta da esperti residenti della zona che vi faranno conoscere tutte le parti più nascoste e più amate, anche se meno conosciute dai turisti, della Costiera Amalfitana. Che aspettate? La Costiera Amalfitana, consultate le guide di ILoveCostiera e scoprite quale posto vale sicuramente una visita!

 

I 3 borghi da visitare della Penisola Sorrentina

La Penisola Sorrentina è molto particolare perché caratterizzata da borghi e da piccole cittadine molto belle. Tutte arroccate sul mare, le città della Penisola Sorrentina valgono tutte la pena di essere visitate. Ve ne sono alcune molto particolari talvolta, addirittura in grado di fare la differenza proprio perché sono luoghi caratteristici legati alle tradizioni. Poi sono ricchi di monumenti e di bellezze davvero senza tempo. Per scegliere i migliori borghi in Penisola Sorrentina da visitare, la cosa migliore è informarsi su quali sono le bellezze storiche e architettoniche, tradizionali di questi posti. Successivamente potete scegliere quello che è più adatto alle vostre esigenze. Vediamo insieme secondo gli appassionati e i vacanzieri, quali sono i borghi più belli della Penisola Sorrentina e quando è il momento più opportuno per visitarli.

I migliori borghi della Penisola Sorrentina

È molto difficile fare una classifica dei borghi più belli della Penisola Sorrentina. Ciò che è certo è che si troverà sicuramente quello che più vi piacerà in base ai vostri gusti personali o le preferenze legate alla stagione della visita. Scopriamo insieme i 3 borghi più particolari di tutto il territorio della Penisola Sorrentina.

1 – Vico Equense

Uno dei borghi più belli della Penisola Sorrentina è Vico Equense. Vico Equense infatti, si caratterizza per essere un paesino completamente a picco sul mare. Si trova a due passi da Sorrento, ed è il borgo più esteso della Penisola Sorrentina ed è anche una delle mete più belle della Costiera. Offre un intreccio unico tra il blu del mare e i Monti Lattari, inoltre offre un paesaggio su un centro storico che si trova proprio su un costone di roccia. Dominato dalla chiesa della Santa Maria Annunziata che si affaccia al mare, una delle più belle del Mondo, questo borgo è ricco di tradizioni, storia, cultura ed eccellenze eno gastronomiche. A Vico Equense poi, si trovano anche le spiagge di Marina di Aequa o la spiaggia di Tordigliano che si affaccia sugli isolotti de Li Galli. Inoltre, è qui che si trovano le famosissime terme di Scrajo, già apprezzate ai tempi degli Antichi Romani. Per gli amanti della movida poi a Vico Equense, in particolare a Marina di Aequa, località Seiano si trovano anche tantissime attrazioni per i più giovani. Invece, chi ama la storia non può perdere una visita all’Antiquarium Silio Italico. Si tratta di un museo ospitato nel palazzo del Municipio che custodisce almeno 200 reperti delle antiche civiltà di questi posti.

2 – Nerano

Come abbiamo più volte accennato, il borgo di Nerano è forse uno più belli di tutta la Penisola Sorrentina e in generale, di tutta la Campania. Ricco di tradizioni, ma anche tanta quiete, offre una cucina genuina ai suoi visitatori. Nerano ha anche una posizione strategica: si trova sulla punta estrema della Penisola. Si può raggiungere in auto da Sorrento o da Napoli oppure ancora più facilmente in barca. Nerano è incastonato nella cosiddetta “baia di Nerano”. È una baia con affaccio sulle acque cristalline, completamente sassosa. Vi sono tanti stabilimenti attrezzati nonché ristoranti dove assaggiare i famosissimi spaghetti alla Nerano. Per i più avventurosi vale anche la pena visitare la baia di Ieranto, un sentiero che dal centro del Paese dopo circa 4 km ti catapulterà in una baia protetta dov’è possibile vedere anche i faraglioni di Capri.

Chi ama la natura e vuole conoscere la vera tradizione della Penisola Sorrentina non può certamente non fermarsi per una visita nel bellissimo borgo di Nerano, uno dei più apprezzati dell’Area Marina protetta di Punta Campanella.

3 – Sant’Agata sui due Golfi

Chiudiamo questo piccolo excursus sui borghi più belli della Penisola Sorrentina parlando di una realtà sospesa tra mare e monti. Ci riferiamo a Sant’Agata sui due Golfi. Questo borgo, prende il suo nome dal fatto che si affaccia sui Golfi di Napoli e Salerno. Infatti, a circa 400 metri dal livello del mare si ammira il panorama sulla Penisola Sorrentina, sul Vesuvio, sulle isole flegree ovvero Ischia e Procida, nonché Capri. È davvero molto particolare, ma chi la visita non deve neanche rinunciare alla storia. Infatti, qui si trova la chiesa di Santa Maria delle Grazie che custodisce un altare risalente al 1600. In più, a Sant’Agata sui due Golfi vale la pena assaggiare i latticini tipici dei Monti Lattari.

Una guida sui borghi della Penisola Sorrentina

Chi vuole davvero scoprire la Penisola Sorrentina e imparare a conoscere il territorio, deve trovare il modo per arrivarci facilmente, scegliere un comodo alloggio e scoprire questi posti. Dunque, è consigliabile avere l’aiuto prezioso di una guida esperta. Insomma, avete bisogno del nostro aiuto e quello dei nostri esperti!

Per avere una guida dettagliata redatta da coloro che conoscono il territorio vi consigliamo di scaricare le guide presenti sul nostro sito ILoveCostiera. Da qui troverete tutti i consigli utili per fare il miglior tour possibile. In questa vacanza, guidata passo dopo passo dagli esperti del territorio, riuscirete a scoprire tutti i segreti di questa fantastica terra a cavallo tra il golfo di Napoli e quello di Salerno, che racchiude ancora i sapori e i saperi dei Monti Lattari e della Penisola Sorrentina.

 

 

 

I 3 sapori da non perdere ad Agerola

Agerola è un piccolo paesino dei Monti Lattari che si caratterizza per la sua natura incontaminata, ma anche per una cucina davvero eccellente. Le tradizioni culinarie di Agerola sono legate al territorio, alla pastorizia e alla cultura del posto. Infatti, nel comune di Agerola, si producono tanti insaccati, vini e formaggi. Si tratta di ricette della tradizione che venivano fatte dagli abitanti a partire dai tempi più antichi. A oggi, chi vuole scoprire davvero i sapori di Agerola di certo non può non realizzare un piccolo tour enogastronomico che di sicuro non vi deluderà. Scopriamo insieme quali sono i 3 piatti tipici di Agerola e quindi, i sapori assolutamente da non perdere per chi si reca almeno una volta in questo splendido posto della Penisola Sorrentina.

I sapori tipici di Agerola

I “sapori” di Agerola sono davvero numerosi, così come i suoi piatti tipici. Ciò che è certo è che si tratta di piatti genuini, salutari e di ottima qualità. Ciò perché le materie prime sono genuine. Ora vediamo insieme quali sono i 3 piatti tipici di Agerola.

1 – Fiordilatte

Il fiordilatte di Agerola è una vera e propria tradizione che gli abitanti del posto conoscono molto bene. Questo prodotto, è un tipo di latticino fresco a pasta filata, a fermentazione lattica e molle. Si ottiene con latte intero vaccino crudo che si può si realizzare direttamente con il bestiame del territorio. Il tipico fiordilatte di Agerola ha una forma tondeggiante con una testina oppure una treccia. Questo prodotto è davvero leggero, elastico e morbido, con un gusto omogeneo. Viene abbinato a vari tipi di piatti, non solo i primi ma anche secondi piatti. Molto spesso viene anche usato per realizzare la pizza. È possibile assaggiarlo dei vari caseifici della zona e di certo non si resterà delusi. Non dimenticate anche un altro latticino tipico di Agerola: la sua provola affumicata. Che bontà!

2 – Provolone del Monaco DOP

Il provolone del Monaco Dop è un formaggio che si ottiene dalla lavorazione del latte della vacca agerolese. Si chiama in questo modo perché veniva realizzato originariamente dai monaci che stanziavano a Vico Equense. Questo prodotto è stato realizzato per la prima volta intorno al 1700. Alcune famiglie che si trasferirono sui Monti Lattari iniziarono a lavorarlo in modo particolare. Dal 2010 ha avuto la denominazione di origine protetta (Dop) a livello europeo secondo il Regolamento UE 121 del 2010. Questo prodotto è davvero molto particolare, ha un sapore forte ed è un formaggio di tipo stagionato. Una delle sue caratteristiche è che la sua maturazione deve avvenire lentamente, senza fermenti e senza conservanti. La stagionatura minima è di 6 mesi. Può essere abbinato a vari tipi di confetture e non solo. Secondo quelle che sono le tradizioni del posto, si può abbinare sia ai primi che alla pizza, oppure è perfetto con i secondi piatti. Sicuramente però vale sempre la pena assaggiarlo in tutta la sua purezza e semplicità, magari abbinato con un po’ di miele con una confettura poco acidognola, a seconda dei gusti.

3 – Gli insaccati

Tra le tradizioni culinarie più particolari di Agerola vi è senza ombra di dubbio quella degli insaccati. Ad Agerola, si realizzano di ogni tipo. In particolare, tipici di Agerola sono la soppressata, il capicollo e la pancetta. Vale anche la pena ricordare che Agerola vanta il titolo di “città del pane” proprio per i suoi particolari taralli e per il pane biscottato. Due tipi di pane perfetti con gli insaccati di Agerola. Questi insaccati vengono realizzati secondo tradizione e sono genuini e abbinabili con vari tipi di piatti. Si trovano nelle tantissime salumerie del posto o si possono comprare nelle aziende agricole del territorio. Spesso si abbinano al vino dei Monti Lattari o in particolare, a quello di Lettere. Altrimenti, tali insaccati, possono essere un ingrediente speciale per vari tipi di piatti o per degli aperitivi molto gustosi. Poi, se si esagera un po’, per digerire facilmente dopo pranzo o dopo la cena, è opportuno bere un ottimo limoncello che di certo aiuterà la fase digestiva. Cosa volete di più?

Una guida ai sapori di Agerola

Chi si reca ad Agerola e ha bisogno di una guida per scoprire tutti i sapori e le tradizioni di questo posto, di certo non può rinunciare alle indicazioni di persone che ben conoscono i Monti Lattari e la Penisola Sorrentina. Per tali motivi, è opportuno affidarsi agli esperti. Il nostro consiglio è di scaricare la guida che trovate su ILoveCostiera. Questa comoda e pratica guida vi racconterà tutti i posti da vedere ad Agerola e vi guiderà a scoprire quali sono i luoghi in cui assaporare la vera tradizione del posto anche da un punto di vista eno gastronomico. La vostra vacanza può diventare folkloristica e tradizionale, oltre che rilassante e divertente. Cosa state aspettando?

 

 

Le sagre di Conca dei Marini

Avete mai visitato Conca dei Marini? Si chiama anche il “borgo delle scalinate” sulla Costiera Amalfitana. Infatti, questo borgo si estende su due livelli. È possibile visitare Conca dei Marini tra scalinatelle, mare, riflessi smeraldi e limoneti. Il territorio del suo Comune rappresenta una delle superfici più piccole d’Italia. Conca dei Marini è una cittadina davvero spettacolare. Si annida in una baia a forma di conca e da qui deriva originariamente il suo nome. Praticamente a ridosso del mare, nasce da una comunità di marinai che realizzarono case e strutture praticamente su due livelli. Gli abitanti ancora oggi conservano le attrezzature della pesca nella parte alta per preservarle dal mare. Tutti i luoghi del borgo sono collegati da scalinatelle che rendono davvero molto particolare questo piccolo borgo. A Conca dei Marini si trova la “Grotta dello Smeraldo” che è un antro marino dai riflessi spettacolari, con lunghe stalattiti che con gli anni hanno formato delle colonne calcaree. Ma Conca dei Marini è anche cultura e tradizione. Infatti, qui nel corso degli anni si tengono diversi eventi e tantissime sagre. Vediamo quali sono le 3 sagre più belle.

1 – La sagra della sfogliatella Santa Rosa

Sicuramente la sagra più famosa di Conca dei Marini è quella della sfogliatella Santa Rosa. Viene chiamata comunemente “Festival della Sfogliatella Santa Rosa”. È l’evento dedicato al dolce tipico di questa zona. Infatti, la sfogliatella Santa Rosa ha origine proprio in questa zona. Parliamo di un dolce inventato nel 1600 nel convento Santa Rosa di Conca dei Marini. Tale delizia è caratterizzata dalla classica forma della sfogliatella solo che all’interno vi è una crema di semola e delle amarene. È davvero molto particolare e rappresenta la tradizione di questo posto. Assaggiarla è un must per chi si trova nel territorio. Durante questo evento, Conca dei Marini si trasforma in un festival dello street food dov’è possibile assaggiare vari tipi di sfogliatella Santa Rosa, tra varianti e dolci classici. Poi vi sono anche tanti eventi musicali, esibizioni e attività realizzate dalla Pro loco del territorio e da diverse associazioni della Costiera Amalfitana.

2 – La processione al mare

Conca dei Marini è anche famosa per le sue tradizioni religiose. Gli abitanti di questa baia, infatti sono molto legati a una festa che si tiene il 5 agosto di ogni anno. Nella Marina di Conca vi è a tal proposito, una piccola cappella dedicata alla Madonna della Neve. Per la Madonna della Neve ogni anno il 5 agosto viene organizzata una particolare festa molto sentita nel Paese. La cosa davvero folkloristica e suggestiva è che si organizza una processione via mare con delle barchette che rendono unica e appassionante l’intera tradizione religiosa. La cappella fu edificata nella marina perché era di protezione per i marinai. Al suo interno vi è un altorilievo raffigurante la Madonna con il bambino che proviene dall’Oriente secondo quanto si riporta nella scritta nella parte inferiore in greco cirillico. Ancora oggi questa festa è molto sentita a Conca dei Marini.

3 – La festa del mare

Un’altra sagra particolarmente attesa a Conca dei Marini è la cosiddetta “Festa del mare”. Si tiene oramai da diversi anni e richiama un fatto storico. Infatti, questo evento rappresenta il ricordo del popolo di Conca dei Marini per tutti i marinai scomparsi. È un modo per ricordare che il loro sacrificio non sarà mai dimenticato. Dopo la messa solenne nella cappella della Madonna della Neve, in occasione di questa ricorrenza, si tengono diverse manifestazioni di vario genere ogni anno, organizzate in maniera differente. Ciò che è certo, è che lo spirito tradizionale di questa festa è davvero uno di quelli più particolari rispetto agli eventi – numerosi – che si tengono in tutta la Costiera Amalfitana. Non manca poi in serata, a fine festa, la sagra vera e propria con la degustazione della frittura di totani e del pesce azzurro della zona. Tutto in riva al mare!

Gli altri eventi a Conca dei Marini: la guida

Come già accennato nel corso dell’anno si tengono tantissimi eventi a Conca dei Marini che vale assolutamente la pena vedere, soprattutto per chi si reca in vacanza in questo territorio. Ad esempio vi sono quelli legati alle tradizioni natalizie o pasquali. Nel periodo delle festività di Natale, ci sono i mercatini. Invece, a Pasqua vi sono i famosi riti della Settimana Santa e si intrecciano le tipiche palme del territorio. Insomma, ce n’è per tutti i gusti! Per tali motivi, è sempre bene pensare che potrebbe essere utile, per scoprire questo territorio, un aiuto da parte di esperti. Scegliendo le guide di ILoveCostiera avrete l’opportunità di farvi guidare a Conca dei Marini e in altri centri anche meno conosciuti della Costiera Amalfitana, da coloro che conoscono bene il territorio e sanno come viverlo. Cosa aspettate? Questa guida di certo farà al caso vostro e trascorrerete la miglior vacanza di sempre in Costiera Amalfitana.

 

Agerola tra storia e tradizione

Agerola è una città molto particolare ancora legata a storia e tradizioni. Rappresenta sicuramente una delle perle più particolari a cavallo tra la Penisola Sorrentina e la Costiera Amalfitana. Uno dei punti di forza della città di Agerola sta proprio nella sua posizione che riesce ad abbracciare con lo sguardo, sia il Golfo di Salerno che parte di quello dei monti verso l’area della Penisola. Agerola è come se avesse due anime. Da una parte mantiene la tradizione dei Monti Lattari ma allo stesso tempo si affaccia alla vita più frenetica e mondana della Costiera Amalfitana. Per la sua posizione panoramica, ideale per chi vuole godersi una vacanza relax, offre comunque l’occasione di abbracciare – a pochi passi – i ritmi della movida. Di sicuro, consigliamo la piccola cittadina di Agerola a chi ha bisogno di pace e tranquillità, chi vuole godersi un po’ di pieno relax a contatto con la natura. Non è un caso che ad Agerola vi sono turisti provenienti da ogni parte del Mondo, sia giovani che…meno giovani!

La storia di Agerola

Agerola sicuramente è il centro più antico di tutta la Costiera Amalfitana e Sorrentina. Ha una vocazione agricola spiccata che risale già ai tempi antichi. Secondo gli esperti, il suo nome “ager” significa proprio “campo”. Anche se secondo alcuni, invece indica il senso di luogo elevato. Questo Paese, già nell’età del ferro era abitato e in epoca Romana era pieno di ville rustiche, soprattutto, nella parte pianeggiante. Dopo l’eruzione del Vesuvio, il suolo divenne ancora più fertile tant’è che iniziò la produzione di alcuni dei prodotti tipici del territorio che rendono Agerola nota in tutta la zona, ma non solo. Viene considerata la terra DOC per eccellenza ed è un pezzo di Paradiso perché si trova a 600 metri dal livello del mare: è come se fosse una sorta di balcone sulla Costiera Amalfitana. Con i suoi sentieri particolari e una tradizione ancora ben salda, ospita parte del Sentiero degli Dei, ma anche tantissimi altri percorsi di trekking che attirano gli appassionati da ogni parte del Mondo. Per chi ama le escursioni, vi è da non perdere, ad esempio, anche la scalata del Monte Tre Calli.

Cosa vedere ad Agerola

Agerola, come accennato, è un Paese che è ancora legato a storia e tradizioni. Ne è un esempio la sua storia culinaria, agricola e produttiva, però anche quella più prettamente storica in senso architettonico. Infatti, chi si reca in questo posto non può non vedere il Castello Lauritano. Questo Castello fu fatto edificare dalla Repubblica di Amalfi per avvistare le navi saracene che arrivavano sulla Costa. Dal punto di vista privilegiato di Agerola, si rendeva ancora più pratico il suo utilizzo. Di questa costruzione ora restano solo i ruderi. La terrazza davanti al Castello però offre uno dei panorami più belli di tutta la Costiera Amalfitana e permette di vedere fino al golfo di Salerno. Chi si reca ad Agerola, poi non può non vedere la chiesa di San Matteo Apostolo edificata nel 1580 sul luogo dove sorgeva una chiesa ancora più antica. Con il suo interno a tre navate con tre absidi, vi è anche una fonte battesimale che risale al 1576. La sua bellezza è davvero senza tempo. Come già accennato, poi, per gli amanti del trekking vi sono da vedere: il Sentiero degli Dei, quello dei Limoni e quello del Monte dei Tre Calli, ma non solo. Ogni giorno vi sono tantissime associazioni che organizzano tour ed escursioni guidate per i turisti e i visitatori.Grazie ai nostri partner puoi trovare online cravatte adatte ad ogni preferenza e budget, da quelle economiche ai modelli top di gamma super eleganti.

Come raggiungere Agerola

Chi vuole raggiungere Agerola in auto può prendere l’autostrada A3 Napoli Salerno con l’uscita a Castellammare di Stabia proseguendo sulla Strada Statale 366 per Agerola fino al bivio di Gragnano. In treno invece, la via più agevole è quella che ferma a Napoli e poi è servita dalla Circumvesuviana fino a Castellammare di Stabia. Da lì, vi sono i collegamenti in bus verso Agerola. L’aeroporto più vicino infine, è quello di Napoli Capodichino ma è anche possibile raggiungere Agerola dall’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi.

 

Una guida su Agerola

Chi vuole davvero scoprire Agerola e imparare a conoscere il territorio, deve trovare il modo per arrivarci facilmente, scegliere un comodo alloggio e scoprirla. Dunque, è consigliabile avere l’aiuto prezioso di una guida esperta del territorio. Insomma, avete bisogno del nostro aiuto e quello dei nostri esperti!

Per avere una guida dettagliata redatta da coloro che conoscono il territorio vi consigliamo di scaricare le guide presenti sul nostro sito ILoveCostiera. Da qui troverete tutti i consigli utili per fare il miglior tour possibile. In questa vacanza, guidata passo dopo passo dagli esperti del territorio, riuscirete a scoprire tutti i segreti di questa fantastica terra a cavallo tra il golfo di Napoli e quello di Salerno, che racchiude ancora i sapori e i saperi dei Monti Lattari e della Penisola Sorrentina.

 

 

I migliori Carnevale in Costiera Amalfitana

Da sempre il Carnevale in Costiera Amalfitana, così come del resto della Campania è molto sentito e festeggiato secondo quelle che sono le antiche tradizioni del territorio. Tutti i centri della Costiera Amalfitana si organizzano, infatti, per festeggiare questo evento tra carri allegorici, antichi riti e tanto divertimento. Vi sono diversi tipi di Carnevale che garantiscono la partecipazione di persone provenienti da ogni parte del territorio regionale, ma non solo. Per chi si trova in vacanza in Costiera Amalfitana in questo periodo, partecipare al Carnevale sarà un’ottima esperienza. Vediamo insieme quali sono i 5 Carnevale più belli della Costiera Amalfitana e cosa si organizza in questi giorni festivi.

I migliori Carnevale in Costiera Amalfitana

In Costiera Amalfitana vi sono diverse feste di Carnevale che vale assolutamente la pena vedere. Si parla molto spesso di questa kermesse perché legata ad antiche tradizioni e inoltre, nel corso degli anni le feste si sono rinnovate per adattarsi ai bambini e ai gusti moderni. Vediamo quali sono i 5 migliori Carnevale che si tengono in Costiera Amalfitana e che vale la pena andare a vedere per chi si trova in vacanza in questo territorio o anche per chi lo vive.

1 – Il Gran Carnevale di Maiori

Il Gran Carnevale di Maiori è stato riconosciuto come patrimonio immateriale dell’umanità dal Ministero dei beni culturali. Si tratta di una grandissima festa che va avanti da oltre 46 anni e che prevede le sfilate di carri allegorici. È davvero molto emozionante da vedere e da vivere. Ogni anno gli organizzatori scelgono un tema e l’intera città viene invasa dalla presenza dei carri. Questo Carnevale è anche gemellato con quello di Putignano in Puglia. Il Gran Carnevale di Maiori è molto sentito e partecipato. Recarsi a Maiori per il Gran Carnevale è inoltre, anche un’occasione per assaggiare i tipici dolci Carnevaleschi della Costiera come le chiacchiere o le castagnole.

2 – Il Carnevale di Minori

Anche a Minori, proprio come il Carnevale che si tiene nella vicina Maiori, si festeggia l’occasione del martedì grasso con tanta enfasi ed entusiasmo. A Minori si tengono soprattutto eventi per i più piccoli e vi sono sfilate e manifestazioni dedicate ai bambini, ma non solo. Questo Carnevale, nella cittadina della Divina, è organizzato con tanti eventi musicali e numerosissime occasioni di baby dance.

3 – Il Carnevale di Amalfi

I festeggiamenti per il cosiddetto “Carnevale Amalfitano” si tengono ogni anno nel periodo di Carnevale per circa una settimana. È l’occasione per festeggiare all’insegna del divertimento, sia con una serie di tradizioni religiose, ma anche con dei veri e propri parties. Vi è innanzitutto la sfilata delle maschere, poi si istituiscono in vari centri della piccola cittadina marinara anche giochi per bambini di ogni tipo. Il party di Carnevale, prevede anche una premiazione delle maschere più belle. Che aspettate a partecipare?

3 – Il Carnevale di Positano

Anche a Positano, Carnevale significa divertimento e festeggiamenti. Infatti, in questi giorni di festa, si mantiene la tradizione delle foto in maschera con le sfilate in giro per tutte le stradine della città. Negli anni scorsi, il Comune di Positano ha anche organizzato un contest durante il quale si potevano diffondere le proprie foto in maschera per ricevere poi una premiazione. Anche a Positano quindi, tra sfilate, feste e giochi per bambini il Carnevale è molto sentito. A rendere tutto ancora più speciale è la fantastica location di Positano dove, oltre al divertimento si può sfruttare anche la possibilità di vedere degli scenari particolari. Sarà magico, anche perché in questo periodo dell’anno, durante il quale non vi sono troppi turisti, si potrà vedere un aspetto nuovo di Positano.

5 – Il Carnevale di Ravello

A Ravello, come in altri centri della Costiera Amalfitana, il Carnevale è molto speciale e viene organizzato con giochi, marionette e tanto divertimento. Nello specifico, nel corso degli ultimi anni l’organizzazione della kermesse è avvenuta di concerto con la locale parrocchia. Nell’occasione della festa di Carnevale, tra teatro delle marionette, laboratori di dolci Carnevaleschi e tanta musica, tantissimi bambini e le loro famiglie hanno trascorso del tempo in città divertendosi. La festa organizzata all’interno spesso di Villa Rufolo a Ravello, si estende fino in piazza ed è un’occasione di svago e di divertimento per tutti.

La guida sui Carnevale in Costiera Amalfitana

Se volete scoprire la vera essenza del Carnevale in Costiera Amalfitana, il nostro consiglio è di farvi guidare dagli esperti di ILoveCostiera. Scaricando le guide di ILoveCostiera imparerete facilmente a vivere il territorio della Costiera Amalfitana per una vacanza all’insegna del puro divertimento. Inoltre, avrete la certezza di restare sempre aggiornati sui nuovi eventi del territorio e su come fare per scoprire tutti gli aspetti della Costiera Amalfitana. Grazie ai nostri esperti, imparerete a comprendere l’altra faccia di questa Terra tra tradizioni ed eventi ancora molto legati al territorio e alla sua storia.

 

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I 5 Carnevale più belli della Costiera Sorrentina

Carnevale è una delle feste più amate e apprezzate della Penisola Sorrentina ed è anche un legata a tante tradizioni di vario genere. Parliamo di una festa che in Penisola Sorrentina riesce a colorarsi di tradizioni di ogni genere ed è sempre molto amata e attesa. A seconda delle città della Penisola Sorrentina in cui trascorrerete questo importante appuntamento, vi sono alcune tradizioni piuttosto che altre che vale comunque la pena imparare a conoscere. Per il martedì grasso infatti, ogni piccolo centro della Penisola Sorrentina ognuno rispetta delle determinate tradizioni. Ebbene, vi sono alcuni Carnevale davvero molto belli che assolutamente sono da non perdere per chi si trova in questa zona nel periodo antecedente alla Quaresima. Scopriamo insieme quali sono i più bei Carnevale della Penisola Sorrentina.

Carnevale in Penisola Sorrentina, i migliori

Vi sono diverse occasioni di divertimento in Penisola Sorrentina che vale la pena scoprire per chi è turista in questo territorio, ma non solo. Vediamo insieme quali sono i 5 migliori Carnevale da non perdere il Penisola Sorrentina e cosa prevedono per questa grande e attesa festa.

1 – Carnevale di Termini

Uno delle manifestazioni più sentite della zona della Penisola Sorrentina è il Carnevale di Termini. Parliamo di una kermesse che si tiene in una frazione di Massa Lubrense, a pochi chilometri da Sorrento. In questo borgo, la tradizione carnevalesca va avanti da oltre 30 anni sempre con nuove emozioni. Lungo le strade, vi è un corteo di carri allegorici realizzati degli abitanti del Paese e tutta la cittadinanza partecipa attivamente alla festa.

2 – Carnevale di Sorrento

Un altro appuntamento da non perdere, nonché uno dei Carnevale più caratteristici del territorio, è quello che si tiene a Sorrento. Infatti, tra sacro e profano, in questa città che è la perla della Penisola Sorrentina, vi è davvero da divertirsi. In piena tradizione napoletana, Sorrento si teneva fino al 1799 la cosiddetta “Morte e’ Surriento”. Dalle due parti della città partivano dei carri: uno pieno di prelibatezze e capeggiato dal fantoccio grasso del Carnevale. Sull’altro invece, c’erano solo baccalà e legumi. Questo carro era guidato da un manichino magro che simboleggiava la Quaresima. Poi, i due carri si incontravano a mezzanotte alle porte della città dove incontravano lo scheletro che raffigurava la morte. La morte falciava il fantoccio di Carnevale e gli abitanti quindi, andavano sui resti del carro festeggiando per tutta la notte. Oggi la festa di Carnevale a Sorrento è molto più tradizionale e si svolge con sfilate e carri. Però, questo importante appuntamento è ancora molto sentito e l’emozione di Carnevale a Sorrento, continua a vivere in tutta la zona.

3 – Carnevale a Vico Equense

Anche Vico Equense, festeggia il Carnevale in maniera molto particolare con una grande parata. Ogni anno si sceglie un tema, come ad esempio, le fiabe o qualche specifico tema cinematografico e l’animazione prende vita. A organizzare la parata, l’amministrazione comunale insieme a varie associazioni di categoria. Ogni anno vi sono nuove sorprese.

4 – Carnevale di Castellammare di Stabia

Un altro appuntamento col Carnevale molto sentito e festeggiato in tutta la città è quello che si tiene a Castellammare di Stabia. Soprattutto nella zona del lungomare, vi è una sfilata di maschere e costumi. Tutti possono divertirsi con la sfilata dei carri e con una festa ricca di sorprese. Nel corso di questa giornata si tiene una vera e propria “festa per i ragazzi” che in villa comunale, a ridosso dell’arenile, si divertono nella città delle acque!

5 – Carnevale di Agerola

Il Carnevale ad Agerola si festeggia da oltre 100 anni. Anche le tradizioni sono sempre le stesse. Qualche anno fa del resto, è stato trovato qualche reperto fotografico che va a testimoniare la festa di Carnevale nei tempi più antichi nella piccola cittadina dei Monti Lattari. Ebbene, ancora oggi la festa è molto sentita in città e in tutte le frazioni. Da Bomerano fino a San Lazzaro, la kermesse carnevalesca è davvero ricca di carri allegorici e di prelibatezze, con maschere e coriandoli che vanno ad animare tutto il piccolo centro della cittadina dei Monti Lattari. Non è un caso che molti scelgono di andare a vedere questo particolare Carnevale molto legato alle antiche tradizioni che si perpetrano negli anni.

La guida sui Carnevale in Penisola Sorrentina

Se volete scoprire la vera essenza del Carnevale in Penisola Sorrentina, il nostro consiglio è di farvi guidare dagli esperti di ILoveCostiera. Scaricando le guide di ILoveCostiera imparerete facilmente a vivere il territorio della Penisola Sorrentina per una vacanza impeccabile. Inoltre, avrete la certezza di restare sempre aggiornati sui nuovi eventi del territorio e su come fare per scoprire tutti gli aspetti della Penisola Sorrentina. Grazie ai nostri esperti, imparerete a comprendere l’altra faccia di questa Terra tra tradizioni ed eventi ancora molto legati al territorio e alla sua storia.

 

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Sant’Agnello, la leggenda di Villa Nicolini

Su una terrazza a picco sul mare, in uno dei luoghi più belli e suggestivi della costiera sorrentina, maestosa e in tutto il suo splendore si erge Villa Nicolini, edificata nel 1920 dallo scultore di origine palermitana Giovanni Nicolini.

Siamo a Sant’Agnello, uno dei comuni più piccoli della penisola (meno di 1.000 abitanti), un vero e proprio gioiello dove non solo approdò lo scultore Giovanni Nicolini, ma anche lo scrittore americano Francis Marion Crawford che abitò fino alla sua morte nella villa che porta il suo nome, Villa Crawford per l’appunto.

I misteriori avvenimenti di Villa Nicolini

Villa Nicolini, nel corso degli anni, ha avuto diverse sorti e diversi occupanti. Per un certo periodo fu la dimora dei Padri Cappuccini. I religiosi poterono stare lì fino al giorno in cui il Comune, in esecuzione ad un esproprio, dovette mandarli via. Si narra che i Cappuccini, fortemente amareggiati, prima di lasciare la Villa, vollero lanciare un potente sortilegio contro chiunque avesse acquistato la Villa.

Impossibile da credere! Sta di fatto però che un fatto alquanto inquietante avvenne nell’ambito della famiglia Parlato che in seguito ebbe ad acquistare la Villa. Pare che la padrona di casa, desiderosa di ristrutturare lo splendido giardino, chiese ai capomastri di spostare la statua di San Francesco. Di lì a poco, la donna morì.

Anche al magnate russo russo Jorgy Banjamov che acquistò all’asta la villa accadde qualcosa di spiacevole. Il facoltoso imprenditore, infatti, fu arrestato per bancarotta.

La cosa che rende tale leggenda ancora più viva è la struttura stessa della villa. Al suo interno vi è una strana stanza di forma circolare, priva di finestre e decorata con delle “mani aperte” che nel mondo arabo, pare rappresentino la morte.

La Villa per tutti questi motivi è da sempre oggetto di prova di coraggio da parte dei ragazzini del luogo.

 Il “Castrum de Stabiis ad Mare”, il castello di Castellammare di Stabia

Nell’ultimo libro di Heddi Goodrich dal titolo “L’americana”, la protagonista, una studentessa venuta in Italia per motivi di studio, s’innamora di un giovane stabiese che incontra per la prima volta nell’imponente castello di Castellammare di Stabia.

Al giovane stabiese basta poco per far palpitare il cuore della studentessa perché a far innamorare la ragazza non è solo la sua avvenenza, ma anche il meraviglioso panorama che, in una splendida notte stellata, la ragazza scopre sporgendosi dalla collina sulla quale sorge maestoso il castello.

Il giovane stabiese, da abile cicerone, oltre a mostrare alla ragazza le bellezze del luogo, le racconta anche la suggestiva leggenda legata al castello, quella dell’amore negato.

La leggenda dell’amore negato

Si narra che nel 1459, durante il regno di Ferrante I d’Aragona, una castellana, perdutamente innamorata di uno dei soldati delle truppe angioine, non esitò a favorirne l’ingresso lasciando aperte le porte del castello.

Il cavaliere per il quale la castellana provava il forte sentimento,  tuttavia preferì mettere da parte l’amore e far prevalere le ragioni di guerra. Una volta raggiunto il suo scopo, infatti, il cavaliere respinse le attenzioni della castellana. La donna, straziata dal dolore, si tolse la vita ingerendo del veleno. Da allora il suo fantasma vaga inquieto tra le mura del castello.

 Il “Castrum de Stabiis ad Mare”

E’ proprio alla presenza del castello che la Città delle Acque, l’antica Stabiae, deve il suo nome.  Il nome di “Castello a Mare” compare per la prima volta in un documento del 1086.

Il castello sorge a 100 mt. di altitudine sul mare ed in passato è stato il caposaldo di un complesso sistema difensivo comprendente anche i castelli delle zone limitrofe, ossia quello di Gragnano, di Lettere e di Pimonte

Nel periodo del suo maggior splendore, il castello ha ospitato personaggi illustri come il Boccaccio, tant’è che il certaldese  ne parla nella decima giornata del Decamerone, insieme ad un altro luogo culto di Castellammare di Stabia: la Reggia di Quisisana.

La bellezza del luogo ha ispirato anche tantissimi pittori ed incisori come Pitloo,  Duclère,  Pinelli,  Gigante,  Carelli,  Gaeta e tanti altri artisti della Scuola di Posillipo.

Oggi, tantissime coppie scelgono il castello come luogo per trascorrere il loro giorno più bello.

I 3 posti più romantici della Penisola Sorrentina

Tra fascino e suggestione, tra miti e leggende, la Penisola Sorrentina è il luogo perfetto per una fuga d’amore. Da sempre, queste città della Penisola è una delle mete preferite degli innamorati, nonché dalle coppie che convolano a nozze e da tutti coloro che vogliono giurarsi amore eterno. Scegliere i posti in cui godere del panorama e guardare insieme un tramonto, è molto facile perché ve ne sono davvero numerosi. Ebbene non è facile scegliere quali sono i 3 luoghi più romantici di tutta la Penisola Sorrentina ma di certo ci sono dei posti in cui innamorarsi è più facile che mai. Complice un panorama che lascia tutti senza fiato! Vediamo quali sono i posti più belli e impariamo a scoprire insieme la Penisola!

1 – Villa comunale di Sorrento

Senza ombra di dubbio uno dei luoghi più romantici di tutta la Penisola Sorrentina è la Villa comunale di Sorrento. Questo giardino ha una vista sensazionale, privilegiata su tutta la Penisola Sorrentina. Ebbene, chi l’ha vista almeno una volta può capire di cosa stiamo parlando. Questa villa si estende tutta intorno a un complesso monumentale che include sia la chiesa di San Francesco d’Assisi che il chiostro. È un’autentica terrazza sul mare dove si vede un panorama mozzafiato e si può osservare il Vesuvio sullo sfondo del golfo di Napoli. È stata costruita tra il 1877 e il 1879 e sorge sugli orti dei frati francescani. Vi sono alberi secolari, dei giardini e dei fiori. È impossibile non sfruttare questo bellissimo panorama per passare dei momenti indimenticabili insieme alla persona amata. La Villa comunale di Sorrento perciò rappresenta sicuramente un posto da non perdere per chi vuole fare una fuga d’amore in Penisola Sorrentina. È anche possibile trascorrere delle ore prendendo insieme una granita, trascorrendo un po’ di tempo seduti in panchina a guardare verso l’infinito, insieme, nella stessa direzione.

2 – La piazzetta della Marinella (Sant’Agnello)

A Sant’Agnello vale assolutamente la pena fermarsi per dichiarare il proprio amore nello scenario incantato della piazzetta Marinella. Ebbene, si tratta di una particolare Piazza che è a ridosso sul mare ed è davvero da non perdere. Parliamo di una piazzetta che si estende a picco sul mare ed è a ridosso della Costa. Proprio nei pressi della chiesa dei frati cappuccini, la piazzetta Marinella da sempre è una delle mete preferite da tutti i turisti. Gli innamorati possono guardare tutta la bellezza del suo panorama, e poi scendere fino giù nella spiaggia della Marinella. Da questa posizione si possono vedere le costruzioni a picco sul mare più esclusive della zona di Sant’Agnello come Villa Nicolini o Villa Crawford. Si vede anche lo storico hotel Cocumella. Come già accennato, scendendo poi la scalinata scavata nella roccia tufacea, si può arrivare direttamente al mare dove c’è anche un romanticissimo ristorante. Insomma, la piazzetta della Marinella anche con i suoi locali, la sua panchina e la sua vista sensazionale rappresenta un punto di vista bellissimo, inesplorato, dove godere dei momenti insieme alla propria dolce metà. Qui molte coppie hanno celebrato dei momenti importanti nella loro vita a due ed inoltre, non è raro vedere delle proposte di matrimonio fatte proprio in questa particolare location. Chi vuole fare una fuga d’amore in Penisola Sorrentina di certo, non può mancare questa bellissima Piazza, una delle mete preferite di tutti coloro che sono innamorati.

3 – Il Belvedere di Sant’Agata sui Due Golfi

Nella parte più estrema della Penisola Sorrentina sorge Sant’Agata sui Due Golfi. A quasi 400 metri sul livello del mare, la scogliera è a metà tra il golfo di Salerno e quello di Napoli. Abbraccia un territorio che è bellissimo come panorama. Sant’Agata di fatto offre un punto panoramico unico. Si può arrivare al Belvedere e vivere un’esperienza davvero sensazionale. Però, è bene sapere che si può accedere al Belvedere fino al mese di ottobre e poi a partire da marzo per tutta l’estate e sedersi in panchina a guardare lo scenario di entrambi i Due Golfi più belli forse, di tutta Italia che si snodano a ridosso del mare. Questo posto è unico proprio per la sua caratteristica. Da qui si può giurare amore eterno alla propria dolce metà. Sono tantissime le coppie che hanno approfittato di questo panorama per trascorrere dei momenti indimenticabili in due. Inoltre, da questa location è anche molto bello godere di un tramonto davvero sensazionale che renderà la vostra giornata ancora più dolce e ricca di emozioni davvero uniche.

 

Proprio come la Costiera Amalfitana, anche la Penisola Sorrentina rappresenta un territorio che di fatto è già romantico di per sé perché si trova a picco sul mare e offre tantissimi panorami per vedere i tramonti, per guardare le rocce incontrastate e il mare che va verso l’infinito. Per questo motivo, innamorarsi in Penisola Sorrentina è più facile di quello che si potrebbe pensare!

 

 

I 3 posti più romantici della Costiera Amalfitana

La Costiera Amalfitana è un posto che fa respirare amore, sentimenti ed emozioni fortissime in ogni suo angolo e scorcio. Chi vuole davvero scoprire la sua bellezza e vuole recarsi in questo posto per una vacanza da innamorati, di certo ha scelto la location ideale. In Costiera vi sono delle terrazze in cui si può assistere a tramonti sul mare, vi sono delle spiagge incastonate tra lunghe passeggiate e tra gli scogli dove ci sono anche viste indimenticabili. In Costiera Amalfitana molte persone hanno dichiarato alla propria metà amore eterno, altri hanno festeggiato le loro nozze. Ebbene, la Costiera con i suoi piccoli borghi arroccati sui monti, è il rifugio dove trascorrere del tempo indimenticabile insieme alla persona amata. Tra i sentieri panoramici ed emozioni che riempiono gli occhi, vediamo quali sono i posti più belli da scegliere in Costiera in cui dedicare il proprio amore alla persona più cara.

1 – La terrazza dell’infinito a Villa Cimbrone (Ravello)

Uno dei posti più romantici di tutta la Costiera Amalfitana è senza ombra di dubbio la terrazza dell’infinito. Questa spettacolare terrazza è un bel vedere per immortalare i vostri momenti romantici con la persona amata. Si trova a Villa Cimbrone a Ravello, uno dei posti più particolari, culturali e artistici di tutta la Costiera Amalfitana. Chi si vuole dichiarare l’amore eterno, non può non scegliere la terrazza dell’infinito. Questa terrazza è in grado di creare l’atmosfera giusta per vivere un indimenticabile momento di amore, passione ed emozioni molto forti insieme alla persona amata. Tale particolare Belvedere offre un punto di vista unico e uno scorcio indimenticabile sulla Costiera Amalfitana. Inoltre, vi è un’intera terrazze decorata da statue di marmo. Si affaccia sul mare, offre un profilo unico della Costiera Amalfitana. All’interno di Villa Cimbrone che è caratterizzata da tantissimi giardini molto belli, ricchi di fiori profumati. L’edificio, all’interno dei giardini, ospita un hotel di lusso dove hanno soggiornato personaggi di fama internazionale. Però le aree verdi sono accessibili al pubblico ed inoltre, si può godere della sua unica e particolare vista.

2 – La passeggiata degli innamorati (Furore)

Se volete trovare il posto giusto per scoprire le vostre carte in amore, in Costiera Amalfitana, vi è Furore che è il luogo che fa per voi. Infatti, nei cosiddetti giardini della Pellerina e lungo la passeggiata dell’amore, si potrà godere di un panorama davvero mozzafiato e di tanti scorci indimenticabili. Infatti, la cosiddetta “passeggiata dell’amore” a Furore vi aiuterà a trovare anche una frase adatta. Nella lunga passeggiata presso il cosiddetto viale Cupido, fino a raggiungere la piazzetta Afrodite, con tanti glicini e rose scoprirete dei versi d’amore. Questa lunga camminata contornata da delle colonnine di maiolica, ospita delle panchine in cui sono incisi i versi romantici di canzoni e poesie d’amore di scrittori e personaggi illustri. Ebbene, in questo posto è impensabile non innamorarsi!
Chi si reca insieme alla persona amata a Furore inoltre, potrà godere anche di riservatezza, di scorci particolari e della bellezza di piazza Afrodite. Sono gli spazi più belli in cui dichiarare tutto il proprio amore. Del resto, sempre a Furore, anche nel suo fiordo e sulla sua piccola spiaggetta, ci si può innamorare senza troppa difficoltà. Questa vista sensazionale sul mare dai colori intensi di azzurro, di sicuro animerà i cuori e regalerà forti emozioni e tutti coloro che vi trascorrono almeno qualche ora.

3 – L’arco degli innamorati a Vettica (Amalfi)

Amalfi nasconde un particolare arco degli innamorati che è ideale per i “pegni d’amore”. Infatti, a Vettica minore si raggiunge facilmente quest’arco che si trova a ridosso della spiaggia dei doni dell’amore. Si tratta di un posto davvero bellissimo, immerso completamente nella natura e dove è possibile trascorrere delle ore insieme alle persone a voi più care. Ci si troverà, a pochi chilometri da Amalfi, sulla spiaggia di Santa Croce dov’è possibile fare il bagno e dove si trova il particolare “arco degli innamorati”. Si tratta sostanzialmente di una formazione rocciosa che, secondo la tradizione, è il posto ideale in cui scambiarsi un pegno d’amore. Infatti, vi sono tantissimi innamorati che si recano in questo posto per giurarsi amore eterno e per siglare l’inizio di una vita insieme. Basti pensare che, secondo quelli che sono i racconti folkloristici della zona, in questo luogo Carlo Ponti decise di regalare alla sua Sophia Loren una bellissima villa e la chiese in moglie. Tutto avvenne proprio a pochi passi da lì.

In realtà, con i suoi scorci sui Belvedere, i mille tramonti, le bellissime acque incontaminate, le calette e le sue spiagge, la Costiera Amalfitana è molto romantica in tutti i suoi aspetti. Trovare il posto per dichiarare il proprio amore è semplicissimo. La cosa importante è imparare a vivere la Costiera e conoscerla in tutti gli aspetti. Come? Chiedete l’aiuto di guide esperte come quelle di I Love Costiera!

 

 

Le 5 cose da visitare a Furore

A rientrare perfettamente nella costellazione dei borghi storici più belli e caratteristici d’Italia, vi è il borgo di Furore. Tra le tante bellezze della Costiera Amalfitana, il tipico borgo marinaro è completamente immerso nella natura tra montagna e mare. Rappresenta sicuramente un punto spettacolare e da non perdere per chi fa una vacanza e vuole visitare quella che è la natura della Costiera Amalfitana. Il borgo di Furore, patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO insieme agli altri centri della Costiera Amalfitana, si trova a circa 300 metri sul livello del mare. Anche conosciuto come il “paese che non c’è”, ha conquistato questo appellativo perché le abitazioni che si trovano nelle parti interne dei Monti Lattari si nascondono agli occhi dei turisti. Vediamo quali sono i 5 luoghi assolutamente da vedere per chi visita Furore e come fare per non perdere la vera essenza di questo piccolo borgo.

1 – Il fiordo di Furore

Furore è famosissima soprattutto per il suo fiordo. Parliamo della via che ha avuto origine dal fatto che il torrente Schiato continua a scavare all’interno della roccia. In pratica, è nato una sorta di porto naturale che favoriva sia il commercio nei tempi più antichi e riusciva a proteggere l’intera cittadina dagli attacchi dei nemici. Non è un caso infatti, che il nome Furore derivi proprio dell’ antico nome di questa terra che era appunto “Furoris”. Si chiamava in questo modo in riferimento sia alla furia dei nemici che per l’infrangersi delle onde sugli scogli. Giorno dopo giorno, questo fiordo nato dalle meraviglie della natura, di fatto ha reso questo posto davvero uno dei più belli e più caratteristici della Costiera. Molte persone vi si recano non solo per fare un bagno nelle sue acque limpide e cristalline, ma anche perché si possono fare dei bellissimi tuffi. Però, questo vale solo per i più coraggiosi!

2 – L’ecomuseo

Il cosiddetto “Ecomuseo” del fiordo di Furore, è un museo che nasce per valorizzare e recuperare alcune testimonianze relative agli insediamenti industriali del XVIII secolo di questa zona. Qui infatti, vi sono raggruppati e contenuti alcuni particolari elementi che richiamano la storia delle cartiere, i mulini che sfruttavano la forza del corso d’acqua dello Schiato per ricavare la forza motrice e dar vita a tantissime costruzione dei tempi più antichi. Nell’Ecomuseo si trovano tre mulini e due cartiere restaurate, un centro visite, una sala convegni, una piccola biblioteca e anche un erbario con le essenze vegetali di tutta l’area. È assolutamente da non perdere per chi si reca in questa città e vuole imparare a conoscere e apprezzarne la storia.

3 – Muri in cerca d’autore

Furore può anche essere considerato come una sorta di museo all’aperto. Infatti, a partire dal 1980 una serie di artisti italiani e stranieri hanno realizzato delle sculture e pitture murali in tutto il centro cittadino. Questi murales sostanzialmente rappresentano le leggende, la storia e la vita quotidiana locale di questo territorio. Ciò ha reso il borgo ancora più caratteristico da visitare. Non è un caso che alcuni ne sono a dir poco innamorati.

4 – Le chiese di Furore

Assolutamente da non perdere sono anche le chiese di Furore che sono in particolare tre. Parliamo dei cosiddetti luoghi del cuore, amati dai residenti e non solo. Tra questi vi sono la chiesa di San Michele, la chiesa di Sant’Elia che risale al XIII secolo e poi la chiesa di San Giacomo. La chiesa di Sant’Elia in particolare, conserva un pregevole trittico ligneo che risale al 1492. Si tratta di un’opera di Angelo Antonello da Capua che raffigura Sant’Elia San Bartolomeo apostolo e, al centro, la Madonna col bambino. Da vedere anche la più antica delle tre chiese, ovvero quella di San Giacomo sotto il cui abside è stata anche trovata una cappella rupestre adibita a ossario. All’interno vi sono degli affreschi risalenti al 1200 che raffigurano Santa Caterina di Alessandria, Santa Margherita e la Maddalena. Difficile da raggiungere, ma d’interesse storico, vi è anche l’eremo di Santa Barbara che è una chiesa rupestre che si trova sempre sul territorio comunale di Furore.

5 – Il giardino della Pellerina

Un altro posto da scoprire per visitare la e scoprire la vera essenza di Furore è il giardino della Pellerina. In realtà, parliamo di un particolare spazio verde con il suo viale Cupido che è interamente dedicato all’amore. Infatti, si racconta in merito a questo particolare giardino la storia di una coppia di innamorati. Vi sono le panchine dell’amore, Piazza Afrodite, viale Cupido e una passeggiata contornata da migliaia di pilastri fatti in maiolica. Ricordano un po’ i dettagli di Villa Rufolo o Villa Cimbrone a Ravello oppure alcuni scorci di Capri. Sulle panchine poi, vi sono delle iscrizioni di versi romantici tratti da poesie e canzoni. È assolutamente un posto a metà tra mito e leggenda. Trascorrere del tempo lì, con insieme alle persone amate, è sicuramente un’esperienza unica!

 

 

Le 5 cose da visitare ad Atrani

Atrani è uno dei Comuni più piccoli di tutta Italia. È uno splendido borgo che rientra anche tra quelli più particolari di tutta Italia. Si raggiunge abbastanza facilmente ed è un territorio famoso sia per la sua particolare posizione a ridosso tra i principali centri della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana, ma anche perché ospita dei piccoli monumenti e offre degli scorci caratteristici. Questo paese è uno di quelli che si trova nei picchi rocciosi della Costiera Amalfitana e si colloca su uno stretto lembo di Terra tra il monte Civita e quello Aureo, allo sbocco della Valle del Dragone. Per scoprire tutta la sua bellezza e imparare poi a capire cosa fare per visitarlo adeguatamente, vediamo quali sono i cinque luoghi assolutamente da non perdere per chi visita Atrani.

1 – La piazzetta

Uno dei luoghi immancabili da visitare per chi si reca ad Atrani, centro per eccellenza, è la sua storica piazzetta. Parliamo di Piazza Umberto I che è il cuore cittadino di questo piccolo borgo costierano. Si tratta di un vero e proprio cortile urbano dove i turisti e gli abitanti del luogo, si incontrano fino a notte fonda nei numerosi localini che si trovano in questo spazio. Infatti, nella Piazza Umberto I, cuore della città, vi sono bar, ristoranti e locali. Proprio a ridosso della chiesa di San Salvatore, questo centro è il posto ideale in cui poter godere di quella che è la vera anima della città di Atrani. Ci si può rilassare bevendo qualcosa, mangiando negli ottimi locali del territorio: tutto a pochi passi dal mare! Inoltre, proprio da qui si scorgono le numerose chiese che si trovano nel territorio comunale di Atrani. Infatti, forse tra gli elementi più belli di Atrani vi sono proprio le sue particolari chiese tutte da scoprire e che hanno anche al loro interno delle opere artistiche davvero affascinanti.

2 – San Salvatore De Birecto

Una delle chiese più belle e particolari è sicuramente quella centrale della città di Atrani che è la chiesa di San Salvatore De Birecto. Questa chiesa è la prima cosa che si vede appena si raggiunge il centro cittadino di Atrani. Era sede dell’incoronazione dei Dogi: qui si svolgevano le cerimonie di elezione e d’insediamento dei Dogi della Repubblica, con l’imposizione solenne del berretto dogale. La chiesa è stata costruita nel X secolo ed è caratterizzata da un campaniletto che la sovrasta. Infatti, questo campaniletto a vela si trova nella parte alta dell’orologio nella facciata della chiesa. Inoltre, un’altra caratteristica di questa chiesa è la sua porta in bronzo a cui è legata una particolare storia. Questa porta fu donata alla città di Atrani nel 1087 da un ricco mercante. Su questa chiesa vi è anche un pluteo marmoreo risalente al XII secolo che raffigura una scena allegorica che riprende due pavoni in rilievo al cui al centro c’è un albero. La chiesa è sicuramente una di quelle più amate degli abitanti del posto.

3 – La collegiata di Santa Maria Maddalena

Un luogo assolutamente da non perdere per chi vuole visitare davvero il cuore storico artistico e culturale di Atrani è la collegiata di Santa Maria Maddalena. Questa chiesa fu fondata nel 1274, a partire da un’antica rocca medievale. Infatti, nasce perché i cittadini scelsero quest’opera come per ringraziare Santa Maria Maddalena perché secondo la loro credenza li aveva liberati dai soldati Saraceni. La collegiata si trova su un promontorio che va a dominare l’intero borgo e offre anche una preziosa vista sul golfo di Salerno. Caratterizzato dalle pareti bianche e con questo scorcio privilegiato sul mare, è sicuramente una delle più particolari collegiate di tutto il territorio della Costiera Amalfitana, nonché si trova in uno dei posti più belli di tutta la Regione Campania.

4 – Santa Maria del Bando

Pochi passi al di sotto della Torre dello Ziro, vi è la chiesa di Santa Maria del bando che è un’antica cappella che si raggiunge attraversando centinaia di scale. Offre un panorama mozzafiato! Prende il nome “del bando” perché è proprio qui che si annunciavano le leggi e le sentenze dell’epoca ovvero “i bandi”. Accanto alla chiesa, c’è anche la grotta dei Santi dove era presente un eremitaggio in epoca medievale. Prima di salire, è bene chiedere delle informazioni per capire se il luogo è aperto al pubblico oppure no.

5 – La spiaggia di Atrani

Chi visita Atrani non può non pensare anche di fare un bel bagno in questa particolare cittadina. Infatti, vi è una spiaggia che è davvero molto caratteristica perché è piccola ma allo stesso tempo, è caratterizzata da uno scenario davvero molto particolare. Infatti, a ridosso sul mare sorge tutto l’antico borgo e quindi, fare un bagno è un guardare dal livello del mare tutto la spiaggia, rende davvero quest’esperienza affascinante. Nel comune di Atrani vi sono anche altre piccole calette che si possono raggiungere via mare oppure nuotando. Insomma, tra bellezze naturalistiche e culturali, questa bellissima cittadina vi regalerà tanto da scoprire nella vostra vacanza in Costiera Amalfitana.

 

 

Le 5 cose da visitare a Agerola

Agerola è da non perdere! In un piccolo Comune di poco più di 7 mila abitanti si racchiude quella che è la vera essenza della Penisola Sorrentina. È una delle città più particolari e storicamente riconosciute di questo territorio. Infatti, chi visita Agerola non può certamente perdersi le sue bellezze. Basti pensare ai grandi sentieri di trekking a cui apre le porte, ma anche a quelle che sono le sue tradizioni enogastronomiche. Vediamo quali sono però i luoghi assolutamente da non perdere per chi visita Agerola, perché questo posto è così famoso e particolare, ed inoltre, come la sua storia si intreccia con quella delle radici della Penisola Sorrentina.

1 – Il sentiero degli Dei

Chi ama la natura si innamorerà di Agerola. Infatti, il luogo per eccellenza del trekking, della natura selvaggia e della buona tavola. Ad Agerola partono diversi percorsi, alcuni più impegnativi e altri invece più facili da realizzare. Questi percorsi sfruttano anche un panorama unico sulla Costiera Amalfitana e la Penisola Sorrentina, riescono a regalare delle emozioni suggestive. In particolare, primo tra tutti vi sono i sentieri di trekking. Il sentiero degli Dei è quello più famoso. Chiamato così proprio perché ha dei passaggi con degli scorci favolosi che danno l’impressione di trovarsi in Paradiso, questo sentiero parte da Bomerano, una frazione di Agerola. Arriva fino alla frazione di Positano, ovvero Nocelle. Parliamo di un percorso di circa 8 km di camminata tra cielo, mare e natura. Di solito risulta abbastanza faticoso, si cammina a un’altezza di circa 500 metri sul mare con degli scorci particolari, ma talvolta anche complessi. Ecco perché è consigliabile sempre andarci con delle guide esperte.

2 -Vallone delle Ferriere

In un tour ad Agerola non si può non pensare anche di visitare il Vallone delle Ferriere. Si tratta di un percorso unico che regala forti emozioni per coloro che amano la natura. Prende tale nome dai ruderi delle ferriere di origine medievale che sorgevano in questa zona. Per visitare il Vallone delle Ferriere si parte da piazza Avitabile, fino a perseguire un percorso suggestivo immerso tra boschi e costellato da ruscelli. Si cammina per circa 4 km scavalcando il monte Murillo a 850 metri dal livello del mare. Poi si attraversa il Vallone Vocito che arriva a dove vi sono le cascate e punti per avvistare la fauna del territorio. Proseguendo nella Vallata si giunge fino ad Amalfi. In questa zona si trovano i ruderi degli antichi mulini ad acqua che andavano ad alimentare le cartiere amalfitane.

3 – Il sentiero dei tre calli

Un altro percorso di trekking molto caratteristico che prende il via da Agerola è il sentiero dei tre calli. Questo percorso dura circa 4 ore e regala una scalata sul massiccio monte Tre Calli dei Monti Lattari. Ha una durata di circa 2 km e da qui, si raggiungono i 1100 metri di quota. Si possono vedere infatti, da questo percorso a 360°, tutta la Penisola Sorrentina e la Costiera Amalfitana. Inoltre, si potranno scoprire anche tanti altri sentieri che partono da questa zona, come ad esempio il sentiero dell’orrido di Pino che dura circa 5 km, il sentiero delle fonti di 5 km, il sentiero dente del gigante di 7 km, quello dell’alba di 4 km e il sentiero della Praia, lungo anch’esso 4 km.

4 – Il castello Lauritano

Un altro punto assolutamente da non perdere di Agerola è il Castello Lauritano. Parliamo di un vecchio rudere che si trova su un’alta parete rocciosa a 700 metri dal livello del mare che sovrasta tutta la Costiera Amalfitana a strapiombo sul Vallone di Santa Croce. La sua storia è tuttora avvolta in parte nel mistero. Questo luogo è davvero particolare e dal suo terrazzo si può guardare tutto il Golfo di Salerno e quello della Costiera Amalfitana. È tuttora da ristrutturare, infatti rientra tra i luoghi del cuore FAI e come già accennato, offre una vista davvero spettacolare, da non perdere!

5 – Le prelibatezze casearie

Agerola è anche famosa per i suoi formaggi, i suoi sapori enogastronomici, per il suo vino e per tutti i prodotti che si realizzano in questo posto, una su tutte sono le sue provole. Ecco perché, chi visita Agerola non può certamente non fermarsi in una delle osterie del posto oppure nelle attività casearie dove si assaggiano i sapori tradizionali di questa Terra. Infatti, è un posto molto particolare, ricco di piatti saporiti ed inoltre, è in grado di dare alla visita turistica quel tocco di sapore in più. Cosa aspettate? Scoprire Agerola anche dal punto di vista enogastronomico sarà sicuramente una piacevole scoperta. Ecco perché con questo tour anche di tipo culinario, si avrà un punto di vista privilegiato per scoprire alcuni dei sapori delle tradizioni e delle belle realtà di questo particolare territorio, fatto non solo di bellezze storiche e architettoniche, ma anche di tradizioni naturalistiche e casearie.

 

 

Le 5 cose da visitare a Castellammare di Stabia

Castellammare è la città che apre le porte alla Penisola Sorrentina. Questo Comune che appartiene nell’area metropolitana di Napoli, sorge alle pendici del Vesuvio e infatti, apre la vista al golfo di Napoli con un punto di vista davvero privilegiato. Vediamo quali sono i 5 luoghi assolutamente da non perdere per chi visita Castellammare di Stabia. Molti non sanno che questa città che sembra meno turistica degli altri centri della Penisola Sorrentina, in realtà racchiude degli scavi di origine Romana e in più è una località famosa anche per le sue terme e per la sua movida variegata e molto divertente. Scopriamo insieme cosa “nasconde” Castellammare di Stabia.

1 – Gli scavi di Castellammare di Stabia

Chi visita Castellammare di Stabia non può certamente non programmare una visita nei suoi scavi. Parliamo della Villa Arianna, di Villa San Marco e della Villa del Pastore. Queste tre ville di origine Romana sono state recentemente ristrutturate ed è possibile visitarle facilmente. Sono bellissime, ricche di tanti affreschi e ben tenute. A pochi passi dalla passeggiata archeologica vi è anche la grotta San Biagio. Parliamo di un antico tempio Cristiano ricavato le pendici della collina di Varano. Probabilmente era nato come una cava ai tempi di romani per poi trasformarsi in un tempio Cristiano. Questa grotta all’interno ha degli effetti che risalgono al IV e al VII secolo. Attualmente viene chiamata “grotta San Biagio” perché è stata trovata al suo interno una statua raffigurante questo santo. La statua però è conservata al museo diocesano di Castellammare di Stabia. Altro luogo imperdibile di Castellammare!

2 – Le chiese di Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia possiede circa 50 chiese cattoliche. Sicuramente la più famosa e la concattedrale di Maria Santissima Assunta che è un prezioso esempio di architettura Seicentesca. Infatti, il duomo di Castellammare di Stabia è stato eretto nel 1587 anche se è stato consacrato molti anni dopo. Ebbene, questa particolare cattedrale dedicata a San Catello patrono della città, è stata rifatta molte volte e ha una croce latina con l’interno diviso in tre navate. Sui suoi lati si aprono ben 5 cappelle: all’interno vi è la statua lignea di San Catello che risale al 1600 ma anche gli affreschi di Vincenzo Paliotti nonché il gran presepe con delle statue autentiche del ‘700 napoletano che vengono costruite all’interno di questa bellissima concattedrale. Poi vi sono anche tante altre chiese come la basilica santuario di Santa Maria di Pozzano, il santuario della Madonna della Libera o quello del Sacro Cuore.

3 – Il castello medievale

Chi si reca in vacanza a Castellammare di Stabia non deve perdersi una tappa del suo castello. Parliamo di un edificio militare che risale al Medioevo e che si chiamava “castrum ad mare” e ha dato probabilmente il nome alla città. Il castello si trova sulla statale Sorrentina ed è stato ricostruito negli anni sia dagli Angioini che dagli Aragona. A oggi la sua storia principale e quella più conosciuta è legata alla famiglia Farnese che lo aveva reso poi un palazzo civile. Nel 1566 divenne luogo per la corte del governatore e poi nel 1800 fu nuovamente ristrutturato. Attualmente è sede di proprietà privata ed è sede di cerimonie ed eventi di ogni genere, ma anche di tipo culturale sociale, religioso e civile.

4 – Le antiche terme di Castellammare di Stabia

Castellammare è anche nota con il nome di città delle acque perché dall’inizio della sua storia si è sempre parlato delle sue terme, ovvero delle proprietà termali delle sue acque. Formalmente le antiche terme di Castellammare di Stabia sono state inaugurate nel 1836 e sono state per diversi anni, sia un centro benessere che un polo culturale locale. Poi negli anni è nato il complesso delle nuove terme che occupa una superficie di oltre 100.000 metri quadri e c’è un settore dedicato alle cure terapeutiche e l’altro per quelle idroponiche. Scoprire tutte le bellezze e le proprietà delle sue acque curative, rappresenta oggi una sfida per coloro che visitano questo territorio. Oltre alle acque termali, Castellammare è anche famosa per le sue acque potabili come quella della Fonte Acetosella che sono ideali per curare vari di patologie. Sono di ottima qualità” La cultura delle acque a Castellammare Stabia ancora oggi è molto sentita dagli abitanti del territorio e quindi vale la pena scoprirla!

5 – La villa di Castellammare di Stabia

Emblema per eccellenza della vita civile e sociale di Castellammare di Stabia è la sua villa che si estende per tutto il lungomare. Infatti, vi sono i giardini pubblici che sono a ridosso sul male e si estendono dall’hotel Miramare fino a Piazza Giovanni XXIII. Quest’area verde arriva fino all’arenile, ovvero questa grande spiaggia cittadina che in realtà, non è molto sfruttata perché purtroppo ci sono stati problemi di balneabilità delle acque. Però di fatto è il centro della movida serale, ma anche delle giornate in città. Chi visita Castellammare non può non farci almeno una passeggiata.

 

 

Le 5 cose da visitare a Sant’Agnello

Partire alla scoperta della Penisola Sorrentina significa andare a scoprire tutti i suoi centri, anche quello meno famosi. Uno dei paesini più caratteristici probabilmente, della Penisola Sorrentina è Sant’Agnello. Sant’Agnello è un piccolo paesino di appena 9 mila abitanti che sorge a picco sul mare e quindi, è uno dei punti di vista privilegiati per vedere tutte le meraviglie di questa splendida Costa. Il Comune è diviso in cinque rioni ed è davvero molto particolare, sia per le sue tradizioni che per la sua storia. Ma vediamo quali sono i luoghi assolutamente da non perdere per chi visita Sant’Agnello e perché vale la pena visitare questo splendido centro penisolano.

1 – La tenuta della Cocumella

Proprio vicino alla spiaggia della Marinella c’è il più antico albergo di Sant’Agnello che vale assolutamente la pena una visita. Parliamo della tenuta della Cocumella. Questo luogo era diventato nel 1597 un posto adibito alla cura dei gesuiti di Napoli. Quando però furono cacciati via dal Regno di Napoli, questo complesso divenne proprietà dello Stato. Sostanzialmente si tratta di una chiesa dedicata alla Vergine Maria, arricchita dalla presenza di un agrumeto, un frutteto e una grande casa. Nel tempo ha subito dei piccoli cambiamenti fino a diventare il Real Convitto della Cocumella. Ospitava dunque, gli orfani dei marinai del luogo e di tutta la Costiera Amalfitana. Nel IV secolo, fu comprato da Pietro Antonio Gargiulo e nel tempo è cambiato fino a quando non è diventato un albergo chiamato con il nome di “hotel della Cocumella”. In questo posto hanno soggiornato – tra gli altri personaggi illustri – lo scrittore Crawford, Byron e il duca di Wellington.

2 – Villa Crawford

Un altro posto che è assolutamente da non perdere a Sant’Agnello è Villa Crawford. In realtà, Sant’Agnello è famosa proprio per le sue grandi ville che hanno un affaccio a picco sul mare e sono caratterizzate da storie incredibili che si mescolano a cultura, un pizzico di gossip e storiche tradizioni. Villa Crawford si trova a pochi passi dalla spiaggia di Marinella: è la villa dello scrittore americano Francis Marion Crawford. Qui, questo scrittore compose molte delle sue opere proprio perché si sentiva ispirato dal clima della Penisola. Questa villa è molto importante per la storia di Sant’Agnello perché negli anni è stata il centro dell’ambiente culturale dell’epoca e a oggi è ancora imponente, in tutta la sua bellezza che sovrintende la città di Sant’Agnello

3 – La chiesa dei Santi Prisco e Agnello

La chiesa dei santi Prisco e Agnello che si trova nel centro cittadino di Sant’Agnello è assolutamente da non perdere per chi visita questo piccolo centro della Penisola Sorrentina. È dedicata al santo patrono della città ed è un vero e proprio edificio monumentale in stile neoclassico. All’interno vi sono delle tele di Giuseppe Castellano che raffigurano i due santi Prisco e Agnello, nonché la Trinità con la Vergine. Inoltre, tra le altre tele vi è anche quella rappresentante l’ultima cena e una invece, che riprende la lavanda dei piedi. All’interno della chiesa dei santi Prisco e Agnello, diversi secoli fa si formò la venerabile arciconfraternita del Gonfalone dei santi Prisco e Agnello che risale al 1426 e che aveva come scopo quello di combattere il fenomeno dell’usura.

4 – La chiesa dei frati cappuccini

Un altro posto assolutamente da non perdere per chi visita Sant’Agnello è la chiesa dei frati cappuccini. Si trova a pochi passi da piazza Marinella, vicino al convento in cui risiede tutt’ora l’ordine dei frati cappuccini. Questo edificio è davvero molto particolare: al suo interno ci sono delle opere d’arte d’importante rilevanza. Tra queste vale la pena citare la Madonna venerata dai santi Francesco e Giovanni e la statua di San Francesco che si trova sulla sommità della facciata della chiesa. Molto bella da vedere, questa chiesa in realtà è nata ancor prima che fosse fondata la città di Sant’Agnello.

5 – Piazzetta Marinella

La Piazzetta Marinella a Sant’Agnello è un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono scoprire un punto di vista bellissimo sulla Penisola Sorrentina. Questa Piazza, infatti, ha una vista a picco sul mare ed è assolutamente da non perdere. Negli anni, ha subito tanti cambiamenti ma di fatto, ancora oggi è un centro anche famoso per le uscite serali in quanto sulla piazza si radunano giovani, famiglie e coppie di innamorati. In più, vi sono un bar nonché un locale, dove si trascorrono delle piacevoli serate con un appuntamento musicale o culinario imperdibile. Dalla piazzetta Marinella si arriva comodamente anche alla spiaggia della Marinella di Sant’Agnello. Questa è una delle spiagge forse più belle della Penisola Sorrentina che è caratterizzata dalla presenza di una scogliera e acque cristalline. Sulla spiaggia si trova poi uno stabilimento balneare in cui vi è la presenza di un ristorante a picco sul mare dove possono trascorrere delle bellissime ore di relax all’insegna della natura e del divertimento.

 

 

Le 5 cose da visitare ad Amalfi

La Costiera Amalfitana prende il suo nome dalla città di Amalfi che è anche il suo centro più grande e storicamente più famoso. Amalfi, è una città molto bella, ricca non solo sotto l’aspetto marino faunistico, ma anche sotto quello sociale, storico e culturale. Vediamo quali sono i 5 luoghi da vedere assolutamente per chi è in visita ad Amalfi e come fare per scegliere quelli che sono più adatti alle proprie esigenze in un territorio così ricco e successivo, come quello della Costiera Amalfitana.

1 – Il Duomo di Sant’Andrea

Uno dei simboli per eccellenza di Amalfi è il suo Duomo, dedicato a Sant’Andrea. Insieme al famoso chiostro del Paradiso, rappresenta un luogo che vale assolutamente la pena visitare per chi si reca in questo posto per vacanza o per una visita culturale. Il Duomo di Amalfi, oltre a essere un luogo di culto cattolico, risale al IX secolo e ha delle caratteristiche architettoniche molto particolari con dei riferimenti al romanico, al barocco e al rococò. Il Duomo ha un fascino anche arabo-normanno: a oggi custodisce ancora lo storico crocifisso. La sua storia risale al IX secolo e poi è stato ristrutturato più volte nel corso degli anni. A fare la differenza è la sua imponenza che è ammirabile nella piazza principale di Amalfi. Poi vi sono i suoi particolari interni e la cripta della Cattedrale dove è custodito il corpo di Sant’Andrea, primo discepolo di Gesù. In più, vale anche la pena attraversare la sua lunga scalinata che dà un punto di vista privilegiato sul centro cittadino, anima di tutta la Costiera.

2 – Museo della carta di Amalfi

Molte persone non sanno che Amalfi è stato ed è tutt’ora un centro di produzione di una carta davvero molto particolare. Infatti, qui vi erano delle cartiere e una di queste nel 1969 è stata trasformata nel museo della carta di Amalfi. Situato nella Valle dei Mulini, questo museo è assolutamente da non perdere perché mette in mostra macchinari e attrezzature anche perfettamente funzionanti e restaurati, che venivano utilizzati nelle antiche cartiere amalfitane per realizzare la carta fatta a mano. Come si sa, era una delle quattro repubbliche marinare insieme a Pisa, Genova e Venezia. Quindi nei suoi viaggi commerciali, la carta ha assunto un ruolo cruciale per la storia della città. Si parla molto spesso che la prima carta di ottima qualità è stata proprio realizzate in questo centro cittadino. A oggi la tradizione della carta di Amalfi è ancora molto coltivata e sentita nel centro della Costiera Amalfitana. Non è un caso che sono sempre di più coloro che la scelgono ad esempio, per realizzare delle partecipazioni per il matrimonio oppure perché magari vogliono utilizzare questo particolare supporto per dei messaggi particolari.

3 – Il chiostro del Paradiso di Amalfi

Annesso al Duomo di Amalfi vi è il Chiostro del Paradiso. In pratica, è uno degli edifici più interessanti e noti di tutta la Costiera Amalfitana. Questo chiostro risale al periodo compreso tra 1266 e 1268 ed è stato edificato su volontà dell’arcivescovo Filippo Augustariccio. È molto bello da vedere con il suo stile particolare, vagamente arabeggiante. Questo suggestivo chiostro nasce come un cimitero per i cittadini illustri e benemeriti ed è attaccato la basilica dell’Assunta. Attualmente vi sono ancora 5 sarcofagi di significativa importanza di questo luogo ovvero: il sarcofago del ratto della Proserpina, quello di Romolo e Remo allattati dalla lupa, il sarcofago delle nozze di Peleo e Teti, il sarcofago romano con la croce di Amalfi nonché quello dell’arcivescovo Pietro Capuano. Inoltre, vi è anche il sarcofago romano che porta il nome del decurione Publio Ottavio Rufo. Con il suo grazioso giardinetto centrale, dà ancora testimonianze della grandezza della città di Amalfi nei secoli.

 

4 – La Valle delle Ferriere

Un altro posto da non perdere è la Valle delle Ferriere che ha una posizione particolare tra i monti Lattari e il mare. Qui si può vedere un luogo caratterizzato da una particolare biodiversità, dove ci sono il fiume Canneto e una romantica cascata. Partendo da Pontone (frazione di Scala) si fa lungo percorso di trekking che porta a scoprire le bellezze di questo territorio, che talvolta è meglio seguire con l’aiuto di una guida.

5 – Spiagge e insenature di Amalfi

Chi vista Amalfi deve vedere le sue spiagge più belle, come quella di Duoglio. È una caletta molto carina, con una roccia a picco sul mare. Inoltre, poi vi è la spiaggia di Santa Croce davvero da non perdere. Per chi ama la natura, è immancabile anche una tappa nella spettacolare grotta dello smeraldo che realtà si raggiunge in barca e si trova poco distante dalla vicina Conca dei Marini. Questa grotta è una delle attrazioni più famose dell’intera Costiera Amalfitana e si chiama così proprio per l’intenso colore verde che caratterizza all’interno di questa cava. Si accede da una barca più piccola, pagando un ticket: scoprirete uno dei posti più belli di tutta la Costiera Amalfitana.

 

 

Cosa fare di sera in Costiera Amalfitana

Fare una vacanza in Costiera Amalfitana significa vivere uno dei territori più belli della Regione Campania e forse di tutta Italia. C’è da dire che questa area è anche famosa perché è nota per la sua movida, nonché per gli eventi mondani. In particolare, tra le città più alla moda e di tendenza di questo territorio vi è Positano dove spesso si trovano anche tanti personaggi provenienti dal mondo dello spettacolo e da ogni angolo del Pianeta. Vediamo quali sono però le cose più belle da fare di sera in Costiera Amalfitana e quali sono o posti più particolari da non perdere.

Cosa fare di sera a Positano

Chi vuole vivere un po’ di divertimento serale in Costiera Amalfitana puntando sulla mondanità, il divertimento, ma anche l’enogastronomia e la musica non può certamente non fare una sosta a Positano. Positano è ricca di locali, pub, vinerie, enoteche e lo stesso centro cittadino è spesso uno scenario di numerose manifestazioni che si tengono durante tutto il corso dell’anno. Qui ci si può divertire nei locali, nei pub, bevendo e mangiando i piatti tipici del territorio. Inoltre, vi sono anche delle discoteche e music club che si trovano a pochi passi dal centro di Positano.

Cosa fare di sera ad Amalfi

Divertirsi di sera ad Amalfi è molto facile perché l’intero centro cittadino è scenario gioviale con tante persone per strada, nei locali, nei bar, ristoranti, vinerie e pasticcerie. Sul lungomare poi vi sono tanti locali a ridosso della spiaggia, dove trascorrere del tempo in estate ma anche nel periodo autunnale o primaverile, quando il tempo comunque è mite e molto piacevole. Vi sono anche alcune discoteche e locali notturni un po’ più adatti a chi ama ballare. Sorgono proprio sulla strada Amalfitana che collega tutti i piccoli centri della Costiera Amalfitana. In più, di certo non ci si annoierà di sera ad Amalfi soprattutto nel periodo estivo, in quanto vi sono sempre tantissimi eventi culturali e folkloristici organizzati dalle amministrazioni del territorio.

Cosa fare di sera a Ravello

Rispetto agli altri centri della Costiera Amalfitana, Ravello fa la differenza in quanto è soprattutto famosa per i suoi eventi culturali. Una delle idee a cui non si può rinunciare per chi è in visita a Ravello è quella di trascorrere la serata ascoltando uno dei tanti concerti che si tengono all’Auditorium oppure presso Villa Rufolo in occasione del festival di Ravello o degli eventi collaterali. Anche una passeggiata nel centro cittadino, tra i suoi numerosi locali e bar intimi con una vista spettacolare, di certo renderà speciali le vostre serate in Costiera Amalfitana.

Divertirsi in Costiera Amalfitana a Maiori e Minori

Due città che sono in grado di fare la differenza in Costiera Amalfitana sia nel periodo estivo che in quello autunnale o primaverile, sono Maiori e Minori. Infatti, entrambe sono ricche di locali ed hanno un lungo mare molto popolato e ricco di persone che semplicemente “passeggiano”. Inoltre, in questa zona vi sono, durante tutto il corso dell’anno ma nel soprattutto nel quando il clima è più mite, anche tantissimi eventi folkloristici, della tradizione che assicurano tanto divertimento. Si tengono anche tante sagre e kermesse davvero particolari. A Minori in particolare si può anche trascorrere la serata in uno dei posti che è un po’ emblema di questo territorio: parliamo di Sal De Riso, una nota pasticceria del territorio nonché anche un lounge bar dove assaggiare alcuni dolci tipici della Costiera Amalfitana. Qui potrete trascorrere la serata all’aperto godendo del passeggio e della tranquillità di questo posto.

Gli altri centri della movida in Costiera Amalfitana

La Costiera Amalfitana ha anche altre piccole cittadine come ad esempio Vietri sul mare, così come Erchie o Cetara organizzano, durante tutto il corso dell’anno tantissime iniziative, sagre e altri eventi da non perdere. Però, la cosa che c’è da dire che se si va alla ricerca di locali più mondani e dove ad esempio è possibile ballare o divertirsi in una fascia d’età più giovanile, sicuramente Erchie così come Vietri sul mare, rappresentano un’ottima soluzione per vivere l’altra faccia della Costiera Amalfitana. Invece, chi è alla ricerca di sagre, eventi folkloristici civili, legati a manifestazioni religiose e non solo può trovare delle valide alternative anche in città come Conca dei Marini, Tramonti o Furore.

Le sagre in Costiera

Durante tutto il periodo estivo, ma anche a ridosso di quello autunnale, si tengono tantissime sagre che riprendono quelle che sono le tradizioni eno gastronomiche, culturali, civili, religiose e sociali di un territorio molto ricco sotto quest’aspetto. Vi sono alcune sagre che sono storiche della Costiera Amalfitana come ad esempio quella della sfogliatella Santa Rosa di Conca dei Marini oppure la sagra del Limone che si tiene a Tramonti. Da non perdere sotto l’aspetto delle sagre e gli eventi culinari, anche la Festa del Pesce che si tiene in estate a Positano o quella delle alici di Cetara che si viene nel centro marinaro.

 

 

Cosa fare di sera in Penisola Sorrentina

Se siete alla ricerca di divertimento e di movida nella Penisola Sorrentina, vi trovate nel posto giusto! Chi visita questa zona, infatti non può certo non aver sentito parlare almeno una volta dei tanti intrattenimenti che caratterizzano la Penisola. Una delle città più note sotto questo aspetto è senza ombra di dubbio Sorrento. È qui che si tengono i principali eventi serali sia mondani che culturali. Però a dire il vero, anche altre città della Penisola Sorrentina sono famose per la loro tradizione legata alla movida e ai divertimenti serali. Vediamo cosa fare di sera in Penisola Sorrentina e poi quali sono alcune idee per divertirsi.

Cosa fare di sera a Sorrento

Come già accennato, Sorrento può essere considerata una delle città della Penisola Sorrentina dove il divertimento non manca. Chi infatti, vuole vivere le ore serali nella perla della Penisola, troverà tantissimi locali, ristoranti, pizzerie, pub e pasticcerie. Uno dei centri per eccellenza in cui trascorrere delle piacevoli ore di divertimento è piazza Tasso. Qui vi è uno storico bar, una vista spettacolare e anche dei piccoli locali dove intrattenersi per bere un cocktail. Da lì, si snoda una lunga passeggiata che va per tutto il corso Italia dove si trovano tantissimi pub, ristoranti e locali dove intrattenersi. Tra le soluzioni migliori per chi ama poi mangiare ad esempio a base di pesce potrebbe essere annoverata anche l’area Marina di Sorrento dove vi sono tantissimi locali specializzati in specialità marine.

Cosa fare di sera a Vico Equense

Un’altra meta piacevole per chi vuole trascorrere le ore serali in giro in Penisola Sorrentina è Vico Equense. In particolare, la località di Seano è famosa perché vi si trovano numerosi bar e locali dove trascorrere delle ore con una presenza soprattutto giovanile. Tra i locali migliori vi sono anche dei ristoranti dov’è possibile assaggiare le specialità del posto. Anche il centro cittadino di Vico Equense rappresenta sicuramente un’ottima idea per chi vuole divertirsi nelle ore serali in questo angolo di Paradiso. Non dimenticate anche che si può godere di una passeggiata serale a Vico Equense per assaggiare alcune delle storiche pasticcerie del posto: qui si trovano alcune tra le migliori delizie al limone del territorio.

Cosa fare di sera a Meta di Sorrento e a Piano di Sorrento

Piano di Sorrento e Meta di Sorrento sono sicuramente le due mete forse più adatte alle famiglie. In realtà, in entrambe queste piccole cittadine vi sono ristoranti, pub, locali ma che possono ospitare sia un pubblico giovanile che gruppi familiari. Molti preferiscono il moderato caos di queste due piccole cittadine rispetto invece, alla movida un po’ più violenta e selvaggia fatta anche di discoteche, di locali musicali come quelli di Sorrento e di Vico Equense. Di certo, sia Meta di Sorrento che Piano di Sorrento, all’interno del loro piazze principali offrono la possibilità di godere degli ottimi piatti della tradizione culinaria locale, nonché di assaggiare anche qualche tipico liquore del territorio, come ad esempio il limoncello.

La movida a Castellammare di Stabia e nella zona dei Monti Lattari

Discorso a parte merita la città di Castellammare di Stabia. Infatti, in questa piccola cittadina che apre le porte della Penisola Sorrentina, si ha la possibilità di godere di una novità molto imponente fatta soprattutto su misura dei giovani. Qui si trovano bar, locali, ristoranti e anche angoli di street food. Sul lungomare di Castellammare di Stabia vi è un lungo passeggio con una delle viste più belle su tutto il golfo di Napoli. Ci sono sempre tantissime persone, sia famiglie che anche giovani o persone di una certa età. Inoltre, lo stesso discorso vale anche per i Monti Lattari. In alcune città come ad esempio Pimonte oppure Gragnano, si hai possibilità di assaggiare una delle pizze più buone di tutto il territorio, nonché il famoso “panuozzo di Gragnano”, una specialità culinaria del territorio.

Cosa fare di sera a Nerano, Sant’Agnello e Massa Lubrense

Tra gli altri centri della Penisola Sorrentino vi sono Nerano, Sant’Agnello e Massa Lubrense che rappresentano sicuramente le parti più tranquilla e romantiche, per le ore serali, di questo territorio. Non è un caso infatti, che sono sempre di più le famiglie o le coppie che preferiscono questi centri della Penisola Sorrentina per trascorrere qualche giorno di vacanza spensierato e per divertirsi all’insegna soprattutto del relax. Prima perciò di scegliere dove alloggiare in Penisola Sorrentina è bene chiedersi che tipo di divertimento si sta cercando. Infatti, a Massa Lubrense così come a Nerano o a Sant’Agnello, vi sono soprattutto dei ristoranti, dei piccoli localini, enoteche, vinerie che di certo vi garantiranno delle serate piacevoli. Vale la pena citare un particolare di locale che si trova a Sant’Agnello e che è invece famoso perché organizza delle lunghe serate di karaoke. Si trova a ridosso del centro cittadino e potrebbe essere una meta divertente per chi alloggia in questi posti!

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I Paesi più antichi della Penisola Sorrentina, scopri Vico Equense

Vico Equense è una città molto particolare, arroccata sulle scogliere della Penisola Sorrentina. Si trova, infatti su un blocco tufaceo a più di 1000 metri di distanza dal livello del mare. Vico Equense ha delle origini molto antiche. Infatti, si parla di questa città come di “Silla” e degli imperatori romani che avevano lasciato il loro segno in questa zona. In realtà però, era abitato già dai greci e da diverse popolazioni che hanno lasciato la propria influenza sulla formulazione di questa città. Insomma, prima di partire alla scoperta di altri centri della Penisola Sorrentina vale la pena fare una visita presso questa borgo marinaro davvero molto caratteristico. Vediamo cosa vedere e cosa fare a Vico Equense per chi la visita la prima volta e non lo so!

Cosa vedere a Vico Equense

Tra le cose più belle da vedere a Vico Equense, innanzitutto, vi è il suo centro storico. Questa città è davvero molto particolare perché oltre a dei percorsi naturalistici davvero unici nel loro genere, ha anche dei tragitti culturali e artistici di molto valore. Innanzitutto, come già accennato c’è il centro storico dove c’è la chiesa di Santa Maria Annunziata. Questa chiesa è stata costruita nel ‘500 e si trova poco sopra il livello del mare. Molto spesso è diventata protagonista di quadri e rappresentazioni che sono simbolo della Costiera Amalfitana e della Penisola Sorrentina. La sua facciata è barocca anche se ha degli elementi che sono tipicamente gotici. Inoltre, c’è da dire che questa chiesa per diversi anni è stata cattedrale di tutta la diocesi del territorio e a oggi è ancora funzionante, nonché location di tantissime cerimonie. Ma nel centro storico, vi sono anche tanti negozi e delle botteghe tipiche del territorio. In realtà, scoprire la sua bellezza, significa anche riuscire a coglierne tutti gli aspetti tradizionali. Tra gli altri monumenti e luoghi d’interesse di Vico Equense, vale anche la pena citare il Santuario di San Michele Arcangelo, nonché alcune tra le sue piazze principali.

Il castello Giusso di Vico Equense

Un altro monumento davvero molto particolare che vale la pena visitare a Vico Equense è il castello Giusso. Anche se rispetto alla costruzione del XIII secolo adesso è molto diverso, di fatto però rappresenta sempre un punto di riferimento per chi vuole scoprire questa città. Secondo la tradizione, si racconta che questo castello è stato realizzato da Carlo II D’Angiò: è un castello che cade direttamente a promontorio sul mare. È molto particolare, prende il nome dalla famiglia Giusso che qui vi ebbe la sua residenza. All’interno vi sono un ciclo di affreschi, nonché la cappella Palatina. È anche famoso per il suo terrazzo a ridosso sul mare.

Le spiagge e le terme di Vico Equense

Come già accennato Vico Equense è arroccata su una scogliera a 1000 metri dal mare. Però nelle sue insenature è possibile trovare delle piccole spiaggette davvero molto caratteristiche. La cosa più bella da vedere per coloro che vogliono esplorare la zona di Vico Equense è il complesso termale dello Scrajo. Questo complesso nasce verso la fine dell’Ottocento con lo scopo di sfruttare le diverse sorgenti di acqua sulfurea con i loro benefici: una delle più particolari meraviglie che si trovano in questa zona. Venivano utilizzate per curare diverse patologie e infatti, ancora oggi rappresentano un punto di riferimento molto importante per turisti e non solo. Inoltre, vale anche la pena una visita al banco di Santa Croce che sarebbe una secca, una di quelle più belle del mar Mediterraneo. Questa secca nel periodo estivo è da vedere: qui si trovano diverse specie, sia vegetali che animali. Infatti, è anche possibile vedere dei depositi di corallo rosso.

 

Tradizioni e cultura folkloristica di Vico Equense

Vico Equense è anche famosa per la sua tradizione culturale e folkloristica. Innanzitutto, in questo territorio c’è una ricca tradizione eno gastronomica che ha la sua punta di diamante nel provolone del Monaco. Si tratta di un formaggio DOP disponibile sia in versione piccante che dolce e che viene esportato in tutta Italia. Inoltre, anche i vini e gli agrumi, in particolare i limoni, sono davvero saporiti in questo territorio. In questa zona si trovano anche delle botteghe locali in cui trovare dei manufatti artigianali oppure delle osterie dove assaggiare la pizza, che secondo la tradizione popolare è nata proprio in queste Terre.

Dove dormire a Vico Equense

I turisti che visitano la Penisola Sorrentina molto spesso scelgono Vico Equense in quanto questo territorio, a differenza di altri offre numerose strutture ricettive. Prima perciò di trovare altre soluzioni, optare per Vico Equense potrebbe essere un’ottima idea.

Chi vuole scoprire il vero aspetto della Penisola Sorrentina dunque dovrebbe affidarsi a delle guide di esperti del territorio che sapranno darvi degli ottimi consigli su dove iniziare per visitare tutte le parti più caratteristiche, i posti più belli, più antichi e più tradizionali della Penisola Sorrentina, tra cui spunta Vico Equense.