Napoli, i luoghi dello scudetto

E’ boom di turisti a Napoli. Decine di migliaia di turisti scelgono Napoli come meta dei loro viaggi e, con l’avvento del tanto sudato scudetto, i visitatori, negli ultimi mesi, sono aumentati in modo esponenziale. Visitare la città addobbata a festa, ma anche vivere la frenesia che in questi giorni anima ogni quartiere. E’ questa l’esperienza che sogna di fare chi arriva a Napoli.

Bandiere, striscioni, murales, azzurro ovunque, ma ci sono luoghi iconici della città che chi visita Napoli certamente non potrà non vedere come i Quartieri Spagnoli che rappresentano l’anima più verace di Napoli.  Qui, prima che altrove, è stato dato un gran calcio alla scaramanzia e sono apparsi striscioni e bandiere di ogni forma e dimensione. E’ tra queste vie che si trova il grande murale di Maradona, dove in religioso pellegrinaggio arrivano turisti da ogni parte del mondo, tanto che ci sono giorni in cui il traffico pedonale arriva ad intasare le vie del quartiere.

E’ sempre ai Quartieri Spagnoli che sono apparse le prime sagome dei calciatori del Napoli compreso Mister Spalletti ed inoltre, su una scalinata di un vicolo, che guarda caso si chiama “Salita Paradiso”, è stato dipinto un grandissimo scudetto.

Nel Rione Sanità, in Piazza Miracoli,  è stato inaugurato un nuovo murale dedicato a Diego Armando Maradona. L’opera è di Luciano Ranieri che ne ha firmato altri due, uno a Poggioreale e l’altro a Secondigliano presso il Rione Berlingieri.

Da non dimenticare l’iconico murale realizzato a San Giovanni a Teduccio da Jorit Agoch, quello che annovera Diego Armando Maradona nella Human Tribe.

Tappa obbligatoria anche a Fuorigrotta, in Piazzale Tecchio, presso lo Stadio Diego Armando Maradona e a Posillipo dove, in Via Scipione Capece, si trova la casa in cui ha vissuto El Pibe de Oro negli anni in cui è stato a Napoli.

Altro luogo iconico è l’ex Centro Paradiso a Soccavo, ex campo di allenamento del Napoli Calcio, dove Diego Armando Maradona è stato ritratto sul muro della facciata esterna, seduto su di un pallone da calcio, insieme a sua figlia Dalma.

Da Napoli a Pompei la distanza non è poi tanta e vale la pena fare un salto nella città mariana, dove fino al 9 Giugno continua la mostra “Maradona, il genio ribelle”, un’esposizione di alcuni, tra i più belli, scatti fotografici di Sergio Siano e dei reperti originali appartenuti al campione argentino oggi custoditi presso il Museo Vignati. Inoltre, sempre a Pompei,  nei pressi di Piazza Schettini il murale dedicato al campione argentino realizzato dall’artista argentino Max Bagnasco in quella che poi è diventata la prima strada al mondo intitolata al Pibe de Oro.