Il recente ritrovamento di quattro statuine di pastori del presepe napoletano che 45 anni fa furono sottratte dalla Chiesa di Santa Maria La Nova, ci spinge a parlare di questo straordinario complesso monumentale collocato nel cuore di Napoli. Un vero e proprio scrigno di storia, di arte e di religiosità, tra i più visitati della città.
Frutto di molteplici trasformazioni, Santa Maria la Nova sorse inizialmente in stile gotico (verso la fine del 1200), ma restò nel suo aspetto originario solo poco più di tre secoli di vita. Tante le cause che ne determinarono il cambiamento come una serie di terremoti e lo scoppio della polveriera di Castel Sant’Elmo che la danneggiò notevolmente. Il rifacimento della chiesa avvenne nel 1596, ma nel corso dei secoli tanti sono stati gli interventi ed i lavori di restauro effettuati.
Oggi la chiesa di Santa Maria la Nova si presenta in tutto il suo splendore. A lasciare incantati soprattutto il prezioso soffitto in legno dorato, realizzato tra il 1598 ed il 1603 composto da ben 46 tavole di artisti vari che ebbero ad ispirarsi al manierismo napoletano prima dell’influsso dato dalla pittura di Michelangelo Merisi da Caravaggio.
La Tomba di Conte Dracula
Da diverso tempo intorno alla Chiesa di Santa Maria la Nova ruota un mistero, quello legato alla tomba del Conte Vlad III. Secondo molti studi, infatti, la chiesa ospiterebbe le spoglie del Conte Dracula. Sono tuttora in corso studi iniziati circa dieci fa, ma l’ipotesi pare stia diventando sempre più concreta.
Secondo gli studi finora condotti, ad ospitare le spoglie del Conte Vlad III, personaggio che ispirò poi lo scrittore irlandese Bram Stoker, sarebbe la tomba quattrocentesca gentilizia della Famiglia Ferillo che si trova nel Chiostro minore di San Giacomo della Marca del Complesso di Santa Maria La Nova. Il simbolismo esoterico ed alchemico presente sulla tomba condurrebbe proprio al Conte Dracula. Il fatto che poi Bram Stoker abbia vissuto a Napoli nel 1875, insieme a suo padre, accresce la validità dell’ipotesi formulata da diversi studiosi.
Agli studi e alle ipotesi, si aggiunge anche un inquietante mistero, quello dell’inspiegabile calore emanato da un’area del marmo della tomba – circostanza constatata grazie all’utilizzo di una termocamera con cui la tomba è stata esaminata.
Centinaia di turisti visitano ogni giorno Santa Maria La Nova attratti dall’idea di visitare la tomba di Dracula ed affascinati dalle opere artistiche presenti nel complesso, tra cui i dipinti di Luca Giordano.
Il complesso è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 15.00 ed il sabato e la domenica dalle 9.30 alle ore 14.00.