Un bellissimo lungomare, le ville romane, le sorgenti di acque taumaturgiche, Palazzo Reale, Monte Faito e da qualche tempo anche un motivo in più per visitare Castellammare di Stabia: l’itinerario artistico dei murales realizzati nel centro storico. Artisti di caratura internazionale che durante la prima edizione dello Stabiae Street, con i loro lavori hanno contribuito al progetto di rilancio del centro storico.
Castellammare di Stabia, l’itinerario dei murales
E’ nel largo antistante le Antiche Terme di Stabia, in via Caio Duilio, che si trova l’imponente Golia realizzato dall’artista francese MTO. Da qui, passando per via Benedetto Brin (o attraverso il lato che dà sul mare) si raggiunge piazza Orologio dove si trova un’antichissima fabbrica di biscotti e dove, proseguendo per Via Bonito, si scorge “Le sirene ed Ulisse”, il murale realizzato dall’artista cilena Isi Clis.
All’altezza della chiesa di San Bartolomeo si trova “Lo scultore”, il grande murale di Nino Come (duo di artisti napoletani) nei cui pressi c’è anche “Flora”, murale che richiama l’immagine ritrovata a Villa Arianna, una delle ville patrizie stabiesi. Il murale è stato mancare Raffaele Viviani a cui sono dedicati due opere sulla omonima strada, all’altezza del civico 14 (uno sulla strada principale e uno all’interno del cortile del palazzo). Sempre su Via San Bartolomeo, all’altezza dei civici 57 e 59, è stata raffigurata “La Madonna dei rifugiati”. L’opera è di LA 180. In Calata del Gesù, invece, imponente si presenta il grande murale dell’artista argentino Guido Palmadessa, dal titolo “Ricordo”.
E ancora: in Via Campo di Mola, “Cratere” di Yessow e Bali; in Vico I Sant’Anna “Stabiae: un canto di Barmy, due artiste locali (Marilena Imparato e Rita Barretta). In via Coppola, all’altezza del civico 31, l’opera “Acque di Stabia” dell’artista tedesca Caz.L; in Largo Marchese de Turris il “Maradona archeologico” realizzato dall’artista cileno Rata Virus, la Graffaune Phoenix – “Post Fata Resurgo” dell’artista francese Daco e, proseguendo verso Salita Santa Croce, “E Vulcano Natus” il grosso murales realizzato dall’artista salernitano, Luigi Longobardi, in arte Luispakdrak .
All’ingresso di Vico Tedesco “Nemo tibi Amat” dell’autrice italiana Nemo e proseguendo verso Salita I Marchese de Turris la “Sirena” dell’autrice spagnola Cosmos, “La chitarra” in bianco e nero di Feo Flip e “Colori della cenere” dell’artista colombiana Ledania. Infine, all’incrocio con Vico I Sant’Anna “Burden” del belga Kymo One.