Un pezzo di storia stabiese restituito alla città grazie all’interesse e alla passione di un gruppo di imprenditori e di cittadini stabiesi: il Presepe Stabile Stabiano.
Ispirato alla Castellammare di Stabia dell’800, il prezioso allestimento permanente è in grado di raccontare tre diverse storie, quella della sua travagliata rinascita, quella dei luoghi della Città delle Acque e naturalmente quella della Natività. Una collezione unica nel suo genere, una vera e propria opera d’arte che è possibile ammirare tutto l’anno presso la Concattedrale di Santa Maria Assunta e San Catello di Castellammare di Stabia.
Ottanta i pezzi che lo compongono di cui 65 pastori, 3 puttini e 12 animali databili tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo.
Si deve a Monsignor Francesco Petagna (1812-1878) l’inizio della preziosa collezione. Partendo da un primo piccolo, ma prezioso gruppo di statue, il religioso ampliò con il tempo la collezione.
A causa però di una serie di ripetuti furti avvenuti durante e dopo la prima guerra mondiale la collezione che all’inizio del ‘900 aveva raggiunto un numero considerevole, si ridusse drasticamente.
Fu intorno agli anni ’50, grazie all’intervento di Monsignor Agostino D’Arco, che si cercò di ridare dignità alla collezione. Ad arricchirla ci pensarono le abili mani del maestro d’arte presepiale Antonio Greco.
Alla ricostruzione parteciparono in tanti, ciascuno con le proprie competenze e i propri talenti e nel 2004 gli stabiesi poterono tornare ad ammirare, seppur in parte, il Presepe.
Tuttavia, una grande, quanto incredibile contesa (la collocazione dello “scoglio”) bloccò il perfezionamento del progetto.
Solo qualche anno, nel 2019, è stato possibile restituire alla comunità stabiese il prezioso allestimento curato questa volta dal maestro Alfredo Molli e dall’architetto Mimmo Pagano.
Oggi il Presepe Stabile Stabiano si può ammirare durante tutti i giorni dell’anno. L’ingresso è libero nel rispetto degli orari (mattina ore 10.00-12.00 – pomeriggio ore 17.00-20.00).
Sembra, inoltre, che il progetto finora realizzato sia destinato ad essere ampliato. L’intento è quello di dar vita ad un annesso percorso museale che contribuisca a diffondere il valore artistico dell’opera anche al di fuori del contesto cittadino.
Nel Presepe Stabile Stabiano si possono scorgere ed ammirare i luoghi più suggestivi di Castellammare di Stabia come la Torre Alfonsina, la Fontana dei meloni, quella di San Giacomo, lo scoglio di Rovigliano, il maestoso Monte Faito. Si possono addirittura scorgere le antiche “riggiole” stabiesi. Non mancano San Catello, santo patrono della Città delle Acque, e il Vesuvio che domina la scena.