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Sorrento, al via il Lemonjazz Festival Sorrento 2023

Sorrento – Prenderà il via il primo luglio in Villa Fiorentino il Lemonjazz Festival Sorrento 2023 – spettacoli in programma alle 20:30 ad ingresso gratuito (fino ad esaurimento posti).

Lemonjazz Festival Sorrento 2023, il programma

Gli stili in programma sono molteplici. Si inizia sabato primo luglio con C’ammafunk. Dietro un gioco di parole si nasconde un sound funk “street/old school” con una contaminazione dal caratteristico jazz dell’hip-hop e della psichedelia.

A seguire si esibisce il gruppo The Sweet Life Society, che del fruscio di vinili vintage ha tratto il concetto di suono per un progetto nato dall’incontro dei due produttori, Gabriele Concas e Matteo Marini, creando un ritmo che sa divertire e intrattenere.

Domenica due luglio sul palco sale l’Enrico Valanzuolo Trio e le loro melodie forti e incisive, dagli arrangiamenti mai scontati, che traghettano l’ascoltatore verso nuovi percorsi emotivi, dove silenzi e suoni creano suggestioni e sentimenti.

In programma segue l’artista Karima nello spettacolo dal titolo “No Filter”, la quale ha iniziato a farsi conoscere dal grande pubblico partecipando alla sesta edizione di Amici e vincendo il Premio della Critica. Nel 2009 ha gareggiato al Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte. “No Filter” è il nuovo progetto discografico, una scaletta di grandi successi internazionali, rivisitati con intensità esplosiva, in un accavallarsi di elementi pop e jazz.

Sabato otto luglio è la volta del duo Fabio Nunziata & Aldo Vigorito. La coppia artistica rappresenta l’ensemble ideale per un dialogo musicale intimo e aperto a nuove esplorazioni sonore e timbriche.

Sempre sabato si esibisce l’Andrea Braido Trio in “Play Jimi Hendrix”. Andrea Braido è un grandissimo polistrumentista e chitarrista virtuoso. Molti cantautori ed artisti italiani, da Vasco a Mina, hanno utilizzato la sua collaborazione per il perfezionamento musicale di tantissimi brani che fanno parte della storia del rock italiano.

Domenica nove il Lucy Kiely Trio suona una melodia “mediterranean swing” grazie agli anni di esperienza della cantautrice australiana, esperienza che comprende la pubblicazione di quattro dei suoi album originali e la co-scrittura della canzone ufficiale del giubileo di platino per la regina Elisabetta II.

In chiusura il raffinatissimo Lino Cannavacciulo in “Via Napoli”, un viaggio in cinque secoli della musica napoletana, un atto d’amore e di gratitudine verso un patrimonio artistico che il compositore di Pozzuoli ha realizzato con equilibrio, da Scarlatti a Pino Daniele, da Pergolesi ai Pink Floyd, passando per Viviani, De Simone e gli Osanna.

Il Lemonjazz Festival è organizzato dal Comune di Sorrento e dalla Fondazione Sorrento con il patrocinio del Ministero della Cultura.

Altre info su lemonjazz.org e su Facebook Lemonjazz Festival. Info WhatsApp 3332202242

Sorrento: alla scoperta delle 14 fontane e dei 3 distributori di acqua pubblica con la nuova mappa

Sorrento – Una mappa scaricabile del sito www.penisolaverde.com e visionabile presso gli info point per conoscere i luoghi dove trovare acqua potabile per dissetarsi e per ricaricare le borracce.

Sorrento, dove dissetarsi e ricaricare le proprie borracce

“In questi ultimi anni, grazie all’impegno congiunto dell’amministrazione comunale e di Penisolaverde, abbiamo rimesso in funzione una serie di fontanine e messe in opera delle nuove – spiega il presidente del consiglio comunale, Luigi Di Prisco – Le mappe, scaricabili del sito www.penisolaverde.com e visionabili presso gli info point, daranno la possibilità ai visitatori, e naturalmente ai cittadini, di sapere dove trovare acqua potabile, per dissetarsi e per ricaricare le borracce. Centrando così il doppio obiettivo di rendere fruibile un bene pubblico come l’acqua, e di ridurre il consumo di plastica”.

Nei giorni scorsi è stata ripristinata la fontana pubblica all’interno dei giardini di piazza Angelina Lauro con possibilità di accesso anche dalle rampe per le persone con disabilità. Attualmente sono 14 le fontane pubbliche presenti sul territorio comunale di Sorrento. Ad esse vanno aggiunte tre case dell’acqua, situate nella piazzetta di Casarlano, in via degli Aranci e a Marina Piccola.

I prossimi interventi riguarderanno le fontane in corso Italia e quelle nei pressi del Bambin Gesù e dello Spasiano.

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“Mare, Sole e Cultura”, ospiti di spessore nella splendida cornice delle terrazze di Positano

Torna “Mare, Sole e Cultura”, la storica rassegna letteraria organizzata dall’Associazione Culturale Mare, Sole e Cultura in collaborazione con il Comune di Positano, la Camera di Commercio di Salerno, Mondadori e la Fondazione Carisal,  che quest’anno avrà luogo fino al 13 luglio 2023.

Un appuntamento consueto dell’estate in Costiera iniziato il 17 Giugno che, anche quest’anno offrirà un ricchissimo programma di appuntamenti con tanti incontri di ospiti di grande spessore, il tutto nella splendida cornice delle terrazze di Positano.

Positano, “Mare, Sole e Cultura”, il programma

La rassegna iniziata il 17 Giugno ha visto già alternarsi sulle splendide terrazze di Positano il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, autore di Giuseppe Prezzolini. L’anarchico conservatore (Mondadori), Virman Cusenza, autore del volume Giocatori d’azzardo (Mondadori), Gianni Oliva, autore del volume  Il purgatorio dei vinti (Mondadori), Francesco Costa,  autore di California (Mondadori), Antonio Monda autore di Il numero è nulla (Mondadori) e Igor Pagani, responsabile Saggistica Mondadori.

Di seguito i prossimi imperdibili appuntamenti:

Lunedì 26 giugno – ore 21 – Terrazza Le Agavi – ospiti Giovanni Chinnici, autore di Trecento giorni di sole (Mondadori) e il giornalista Alessandro Barbano;

Giovedì 6 luglio – ore 21 – Piazza Flavio Gioia ospite Daniele Mencarelli, autore di Fame d’aria (Mondadori).

Sabato 8 luglio – ore 21 – Piazza Flavio Gioia – ospite Bruno Vespa,  autore di La grande tempesta (Mondadori).Con la partecipazione di Francesco De Core, direttore de “Il Mattino”.

Lunedì 10 luglio – ore 21 – Terrazza Hotel Marincanto – ospite Fabio Genovesi, autore di Oro puro (Mondadori) e la giornalista Carola Carulli.

La rassegna chiuderà giovedì 13 luglio – ore 20 – Blu Bar – Lido L’Incanto – con Natasha Stefanenko, autrice di Ritorno nella città senza nome (Mondadori).

Gli incontri della XXXI edizione di “Mare, Sole e Cultura” sono aperti al pubblico ed è possibile accedervi senza alcuna prenotazione.

“Mare Sole e Cultura” è senza alcun dubbio uno dei principali eventi di spicco del nostro cartellone culturale. E’ possibile assistere ad incontri di qualità, sempre in grado di trattare tematiche attuali e di spicco internazionale” – così il primo cittadino di Positano, Giuseppe Guida.

Sorrento, week-end con “Sorrento Summer: fattoria in città”

Il 17 e il 18 giugno, dalle ore 10 alle 23, piazza Veniero ospiterà l’iniziativa “Sorrento Summer: Fattoria in città”, organizzata da Coldiretti Campania con il patrocinio del Comune di Sorrento e della Fondazione Monti Lattari.
La manifestazione prevede una fattoria degli animali, street food contadino, animazione con artisti di strada, laboratori didattici e prodotti agroalimentari a chilometri zero.
In programma anche uno spazio dedicato alla promozione della Dieta Mediterranea, della stagionalità e del consumo di prodotti attraverso la vendita diretta da parte delle aziende agricole aderenti a Campagna Amica.
Prevista, inoltre, la realizzazione di un’infiorata, nei pressi di Piazza Tasso, in omaggio ad Enrico Caruso, di cui ricorrono i 150 anni dalla nascita.
L’iniziativa è rivolta a cittadini e turisti, che potranno scoprire e riscoprire prodotti tipici campani.
Informazioni allo 0815636060 e sul sito campania.coldiretti.it

Vico Equense, città del cinema sociale. Countdown per la 13esima edizione del SWFF

Vico Equense  – Manca poco oramai alla tredicesima edizione del Social World Film Festival, la Mostra Internazionale del Cinema Sociale diretta dal regista Giuseppe Alessio Nuzzo che quest’anno si svolgerà dal 2 al 9 luglio 2023.

Sulla locandina ufficiale campeggia il volto della magnifica Gina Lollobrigida a cui verrà dedicata una retrospettiva grazie alla collaborazione con Rai Teche.

Tanti gli ospiti a partire dal cast dell’amatissima serie TV  “Mare Fuori” per un evento in apertura (2 Luglio) in  collaborazione con Rai Teche, Rai Fiction e Picomedia che consentirà la proiezione delle prime 36 puntate della serie tv, in attesa dell’arrivo della quarta stagione.

Spazio al Mercato europeo del cinema giovane e indipendente salotto dell’industria cinematografica tra dibattiti, conferenze, incontri e una video library digitale per offrire on demand 170 opere iscritte.

Confermata la partnership con la Fondazione Cinema per Roma e NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, nell’ospitare studenti e neo-diplomati di cinema provenienti da tutta Italia selezionati per lo Z-Pitch Contest e dare loro la possibilità di presentare i progetti anche alla platea di professionisti che partecipano alle attività industry.

Torna anche lo Young Film Factory, workshop a giovani registi italiani che dovranno realizzare un cortometraggio in 72 ore durante lo svolgimento del festival.

Tra le attività programmate anche lo Young Music Academy a cura del maestro Adriano Aponte, workshop dedicato a giovani compositori di musica da cinema in collaborazione con il conservatorio Santa Cecilia di Roma.

Giovani e studenti, dai 10 ai 35 anni, provenienti da tutta Italia possono candidarsi entro il 26 giugno (per info www.socialfestival.com/partecipa) a prendere parte alle attività dedicate, tra cui anche la Giuria Giovani, le masterclass e i workshop totalmente gratuiti per lo Young Acting Space.

Il SWFF è organizzato dalla Città di Vico Equense e sostenuto negli anni dal Ministero della Cultura, dalla Regione Campania e dalla Film Commission Regione Campania, è articolato in 12 sezioni tra competitive e non, con 148 opere selezionate da 42 nazioni di tutti e 5 i continenti.

Vico Equense candidata a Città Creativa del Gusto Unesco

“Vico Equense è da sempre patria dell’enogastronomia” – lo asserisce Peppe Aiello, sindaco della splendida cittadina che fa da ingresso alla penisola sorrentina. Non si tratta di campanilismo. Vico Equense vanta davvero una tradizione enogastronomica unica al mondo.

Non a caso gli chef pluristellati Antonino Cannavacciuolo, Gennaro Esposito e Peppe Guida sono vicani Doc. E sono proprio loro che oggi sostengono la candidatura della città a Città Creativa del Gusto Unesco.

“Un progetto certo ambizioso” – continua il primo cittadino – ma che poggia su solide basi, le nostre eccellenze. Vico Equense ha tutto: cultura, gastronomia e paesaggi. Valorizzare le nostre eccellenze significa puntare ancora di più ad un turismo di qualità. Valorizzando la creatività e la ricca tradizione enogastronomica  vicava significa accedere all’Olimpo del Gusto, un obiettivo che ci siamo posti fin dall’inizio.”

Chi ha la fortuna di vivere a Vico Equense o di trascorrerci le vacanze sa bene che si tratta di uno dei posti più belli del mondo. Un concentrato di angoli di suggestiva bellezza, una terra generosa che regala prodotti straordinariamente preziosi come olio, vino, frutta, senza dimenticare i formaggi e le confetture ottenuti dalla lavorazione delle materie prime. E ancora la Pizza a Metro di recente insignita della denominazione De.Co.

Lo chef Antonino Cannavacciuolo, giudice di MasterChef, che due anni fa ha aperto nella borgata di Ticciano il Laqua Countryside, all’annuncio della candidatura, ha scritto sulle sue pagine social: “C’è chi vede nella candidatura un’impresa ardua. Io ci vedo le radici della mia cucina, il profumo dei suoi limoni dolci e succosi come fonte primaria di ispirazione e una bellezza unica al mondo difficile da dimenticare. Sono sicuro che l’eccellenza e la tradizione culinaria della terra dove sono cresciuto, saranno le carte vincenti per aggiudicarsi un riconoscimento così importante e ambito”.

E’ stato lo chef Gennaro Esposito ad annunciare l’iniziativa in occasione della conferenza stampa di presentazione a Milano della ventesima edizione di “Festa a Vico“, tre giorni (11-12 e 13 Giugno) in cui  i migliori chef italiani e internazionali  danno vita a straordinari momenti degustativi a favore della solidarietà.

“Non c’è gusto senza creatività. Vico Equense è una matrioska di sapori, una tradizione culinaria che nasce nei borghi e arriva nei piatti più preziosi. Appoggiare la candidatura di Vico Equense a città creativa UNESCO per la gastronomia significa promuovere l’innovazione e l’importanza di prodotti sani e genuini, insieme possiamo fare della nostra città una destinazione culinaria di fama mondiale” – sono state le parole dello chef Esposito.

Questa candidatura mi emoziona ed inorgoglisce. Cielo, mare e montagne si fondono in un paesaggio unico che incanta chiunque lo osservi e che non mi stancherà mai. Questa terra ci regala prodotti preziosi ed straordinari che, tutti dalla casalinga nella sua cucina di casa ai cuochi più titolati, cercano di esaltare al meglio. Perché questo è il nostro compito: rispettare la nostra immensa cultura e tradizione gastronomica, e tramandarla senza mai stancarci, perché è dalla nostra storia culturale, paesaggistica e gastronomica che possiamo costruire un futuro migliore per tutti” – ha commentato lo chef Peppe Guida.

Vico Equense, dunque, potrebbe diventare la quarta città italiana iscritta nell’albo delle Città Creativo del Gusto Unesco nel quale, al momento, campeggiano solo Alba, Parma e Bergamo.

Piano di Sorrento, Slow Food, il laboratorio sulle amarene dei Colli di San Pietro

Slow Food in collaborazione con la Città di Piano di Sorrento, organizza domenica 11 giugno dalle ore 9:00 alle ore 13:00 nel mercato ortofrutticolo il Mercato della Terra, l’appuntamento per fare la spesa con i prodotti genuini e di stagione direttamente dalle mani dei piccoli produttori campani.

Purtroppo a dispetto della bella foto scelta per il mese di giugno per promuovere l’iniziativa, le amarene per la prima volta non ci saranno. L’immagine per assurdo rappresenta bene il cambiamento climatico in atto che ha indebolito e distrutto, per la troppa acqua e freddo dopo un inverno troppo mite, gran parte del raccolto, ritardando la maturazione delle poche amarene e delle ciliegie sopravvissute quelle più tardive. La Campania quest’anno secondo fonti Coldiretti ha perso addirittura il 60% del raccolto di ciliegie.

Di questo si parlerà con i produttori e gli esperti Domenica 11 giugno alle ore 11:00 nel Laboratorio del Gusto dove interverranno anche i rappresentanti della Comunità Slow Food di tutela delle amarene dei Colli di San Pietro. In compenso si assaggeranno le famose amarene quarantine, quelle sciroppate al sole rimaste dalla produzione dell’anno scorso, protagoniste dei dolci tipici quali le zeppole di San Giuseppe e della famosa torta sorrentina di S. Antonino a base di creme e amarene.

Le amarene appassite dei Colli di San Pietro di Piano di Sorrento sono registrate come prodotto tipico da Regione Campania e sono menzionate come varietà nell’Arca del Gusto di Slow Food.

Sorrento, il suggestivo Chiostro di San Francesco

Questo è il periodo di maggior interesse per tante coppie che convolano a nozze. La Penisola Sorrentina e la Costiera Amalfitana offrono tanti meravigliosi scorci; per questo motivo le tante antichissime chiese disseminate lungo questi due meravigliosi tratti di terra sospesi tra cielo e mare sono quelle più gettonate dai giovani sposi.

Una delle più richieste è sicuramente la Chiesa di San Francesco d’Assisi a Sorrento, vuoi perché si trova in pieno centro storico, vuoi perché si ritrova a ridosso della Villa Comunale dalla quale lo spettacolo del panorama è di impareggiabile bellezza e vuoi ancora perché posta di fianco ad un meraviglioso chiostro trecentesco dove gli sposi si intrattengono per le foto dei loro momenti più belli.

Sorrento, il Chiostro di San Francesco, un’architettura unica

Nel corso dei secoli il Chiostro di San Francesco è stato oggetto di molte opere di consolidamento e restauro; oggi possiamo ammirarlo in tutta la sua bellezza e scorgerne le tantissime peculiarità. La prima riguarda la sequenza degli archi e delle colonne. Le colonne, così come i capitelli sono diversi l’uno dall’altro  (sui due lati del portico si trovano archi incrociati di tufo e sugli altri due imponenti archi tondi su pilastri ottagonali). Inoltre, su molti dei capitelli è scolpito lo stemma della famiglia Sersale. Su altri capitelli si scorgono, invece, motivi vegetali che si rifanno all’influsso dell’arte bizantina.

Un’altra particolarità che rende unico e suggestivo questo luogo è il gioco di luci e ombre che vengano a crearsi in alcune ore del giorno quando i raggi del sole iniziano a danzare tra le colonne.  Sulla destra, inoltre, sopra le mura fa capolino il campanile dell’adiacente chiesa di San Francesco.

Ricco di fiori, piante ed alberi ornamentali e restaurato anche nei primi decenni del Novecento, oggi il chiostro non solo è la location ideale per matrimoni, ma anche il luogo dove si svolgono diversi eventi cittadini come ad mostre d’arte e concerti di musica classica con artisti che provengono da ogni parte del mondo.

Il sentiero del Fiordo di Crapolla: come arrivare, dove si trova, sentiero e tutte le informazioni

Il Fiordo di Crapolla è una delle insenature naturali più suggestive e magiche della Costiera Amalfitana. Organizza una spettacolare passeggiata che alterna un sentiero immerso nel verde a una faticosa, ma unica nel suo genere, scalinata che conducono dalla frazione di Torca alla Spiaggia di Reccomone.

Cosa ti aspetta

Cosa vedere al Fiordo di Crapolla? Scoprirai le meraviglie del Fiordo di Crapolla, tra spiagge incontaminate, resti archeologici e una vista mozzafiato sulla costa.

Escursione al Fiordo di Crapolla: consigli, natura e storia

Per visitare il Fiordo di Crapolla non è necessario essere degli esperti di trekking, ma è bene tenere presente che per tutto il percorso non sono presenti punti di ristoro, è consigliabile avere con sé delle adeguate scorte d’acqua ed evitare le ore più calde della giornata.

Preparativi e attrezzature

Il dislivello che si percorre è di circa 340 metri e in alcuni punti il percorso non è molto agevole, si suggerisce di indossare un abbigliamento comodo e delle scarpe idonee per affrontare il terreno.

Esperienza immersa nella natura e storia

Le persone che hanno visitato il Fiordo di Crapolla sottolineano l’estrema soddisfazione e stupore che si provano una volta giunti al fiordo. Si ha la possibilità di essere totalmente immersi nella natura con le sue piante, colori e profumi. Inoltre, si possono avvistare gli eleganti falchi pellegrini che dominano il cielo azzurro. I resti archeologici presenti testimoniano un passato ricco di storia e lasciano intravedere il motivo per cui i religiosi costruivano i loro edifici sacri in luoghi impervi.

Fortunatamente, tutta l’area è sottoposta alla tutela delle sue opere storiche, naturali e artistiche, compresi i fondali marini, che offrono un’affascinante ricchezza di flora e fauna marina che può essere ammirata anche stando vicino alla riva.

Come arrivare al Fiordo di Crapolla e dove parcheggiare

Le modalità di accesso al Fiordo di Crapolla partendo dalla frazione di Torca e se arrivate con una vostra auto o con lo scooter potrete parcheggiare nei pressi della Piazza San Tommaso Apostolo di Torca.

Dalla piazzetta, inizia la passeggiata che dopo gli stretti vicoli del paese vi porta al sentiero sterrato, lungo circa un chilometro, che conduce al fiordo di Crapolla.

La mulattiera e la scalinata del Fiordo di Crapolla

Con la mulattiera inizia un sentiero immerso nella macchia mediterranea e raggiunge il belvedere naturale La Guardia, offrendo panorami spettacolari sulla costa e sugli isolotti Li Galli, Vetara e Isca.

A seguire una lunga scalinata composta da 700 gradini vi porta al Fiordo di Crapolla, passando accanto alla suggestiva Cappella di San Pietro.

Si ringrazia per le foto l’escursionista per passione il dr. Salvatore Ercolano.

La cappella di San Pietro

In realtà sono i resti dell’antica Abbazia di San Pietro, un luogo sacro dagli affascinanti dettagli architettonici. All’arrivo allo spettacolare insenatura del Fiordo di Crapolla, la vista sarà incantevole con la sua spiaggia circondata da resti archeologici romani e un mare incontaminato.

Cosa vedere nelle vicinanze

Approfitta della tua visita al Fiordo di Crapolla per esplorare altre attrazioni nelle vicinanze, come Sant’Agata sui due Golfi, la Baia di Ieranto, Punta Campanella, Portiglione, Massa Lubrense e Cala di Mitigliano.

Conclusione

Indipendentemente dai tuoi interessi, la visita al Fiordo di Crapolla offre esperienze uniche nella splendida cornice della Costiera Amalfitana. Viste mozzafiato, esplora spiagge incontaminate e immergiti nella storia e nella natura di questa affascinante destinazione. Non perdere l’opportunità di esplorare uno di questi luoghi incredibili e lasciati conquistare dalla loro bellezza senza tempo.

Napoli, i luoghi dello scudetto

E’ boom di turisti a Napoli. Decine di migliaia di turisti scelgono Napoli come meta dei loro viaggi e, con l’avvento del tanto sudato scudetto, i visitatori, negli ultimi mesi, sono aumentati in modo esponenziale. Visitare la città addobbata a festa, ma anche vivere la frenesia che in questi giorni anima ogni quartiere. E’ questa l’esperienza che sogna di fare chi arriva a Napoli.

Bandiere, striscioni, murales, azzurro ovunque, ma ci sono luoghi iconici della città che chi visita Napoli certamente non potrà non vedere come i Quartieri Spagnoli che rappresentano l’anima più verace di Napoli.  Qui, prima che altrove, è stato dato un gran calcio alla scaramanzia e sono apparsi striscioni e bandiere di ogni forma e dimensione. E’ tra queste vie che si trova il grande murale di Maradona, dove in religioso pellegrinaggio arrivano turisti da ogni parte del mondo, tanto che ci sono giorni in cui il traffico pedonale arriva ad intasare le vie del quartiere.

E’ sempre ai Quartieri Spagnoli che sono apparse le prime sagome dei calciatori del Napoli compreso Mister Spalletti ed inoltre, su una scalinata di un vicolo, che guarda caso si chiama “Salita Paradiso”, è stato dipinto un grandissimo scudetto.

Nel Rione Sanità, in Piazza Miracoli,  è stato inaugurato un nuovo murale dedicato a Diego Armando Maradona. L’opera è di Luciano Ranieri che ne ha firmato altri due, uno a Poggioreale e l’altro a Secondigliano presso il Rione Berlingieri.

Da non dimenticare l’iconico murale realizzato a San Giovanni a Teduccio da Jorit Agoch, quello che annovera Diego Armando Maradona nella Human Tribe.

Tappa obbligatoria anche a Fuorigrotta, in Piazzale Tecchio, presso lo Stadio Diego Armando Maradona e a Posillipo dove, in Via Scipione Capece, si trova la casa in cui ha vissuto El Pibe de Oro negli anni in cui è stato a Napoli.

Altro luogo iconico è l’ex Centro Paradiso a Soccavo, ex campo di allenamento del Napoli Calcio, dove Diego Armando Maradona è stato ritratto sul muro della facciata esterna, seduto su di un pallone da calcio, insieme a sua figlia Dalma.

Da Napoli a Pompei la distanza non è poi tanta e vale la pena fare un salto nella città mariana, dove fino al 9 Giugno continua la mostra “Maradona, il genio ribelle”, un’esposizione di alcuni, tra i più belli, scatti fotografici di Sergio Siano e dei reperti originali appartenuti al campione argentino oggi custoditi presso il Museo Vignati. Inoltre, sempre a Pompei,  nei pressi di Piazza Schettini il murale dedicato al campione argentino realizzato dall’artista argentino Max Bagnasco in quella che poi è diventata la prima strada al mondo intitolata al Pibe de Oro.

Concerti di Primavera al Museo Campano di Capua e alla Reggia di Caserta

Musica classica nel Museo Campano di Capua (per i “Concerti di Primavera”) e alla Reggia di Caserta in occasione della Notte Europea dei Musei. La rassegna “Concerti di Primavera” prosegue anche a maggio con tre proposte concertistiche di assoluto spessore.

Al Museo Campano di Capua, per il ciclo “Beethoven Project”, ci sarà un doppio concerto del Linos Piano Trio, ovvero Prach Boondiskulchok pianoforte, Konrad Elias-Trostmann violino e Vladimir Waltham violoncello. Sabato 13 maggio (ore 19.30) il trio eseguirà l’Integrale dei Trii per pianoforte, violino e violoncello di Beethoven – I concerto, mentre domenica 14 maggio (ore 18,30) il Linos Piano Trio eseguirà il II concerto Integrale dei Trii per pianoforte, violino e violoncello dei Beethoven.

Linos Piano Trio

La rassegna “Concerti di Primavera” si conclude sabato 20 maggio (ore 19.30), sempre al Museo Campano di Capua, con il concerto di Olga Domnina al pianoforte. Per il ciclo “Pianofestival” l’artista eseguirà musiche di Skrjabin, Garayev, Kancheli, Rachmaninov e Sviridov.

Sempre sabato 13 maggio (ore 20) in occasione della Notte Europea dei Musei e nell’ambito delle Celebrazioni Vanvitelliane, presso la Cappella Palatina della Reggia di Caserta, si terrà un concerto dell’Ensemble dell’Orchestra da Camera di Caserta con brani del ‘700 napoletano coevi del Sommo Architetto. In programma musiche di Johann Adolph Hasse (compositore tra i più ascoltati e stimati da Vanvitelli, da egli definito “il primo maestro di Cappella”), Emanuele Barbella, Giuseppe Giuliano, Domenico Gaudioso e Nicola Forenza, quest’ultimo recentemente riscoperto, i cui branisono intrisi di ampio e struggente lirismo e irruente virtuosismo. Le parti solistiche sono affidate al mandolinista Tiziano Palladino, già Premio delle Arti, e a Raffaele Sorrentino, primo violoncello dell’Orchestra da Camera di Caserta.

Olga Domnina

GLI ARTISTI

Linos Piano Trio
Vincitore del primo premio e di quello del pubblico al Melbourne International Chamber Music Competition nel 2015, il Linos Piano Trio è riconosciuto come uno degli ensemble cameristici più creativi e dinamici d’Europa, soprattutto per le diverse nazionalità e culture dei suoi componenti. Fondato nel 2007, si è subito affermato a seguito della partecipazione al Tunnell Trust Showcase riservato ai giovani musicisti. Nel 2014 ha ottenuto il premio Albert ed Eugenie Frost della Royal Philharmonic Society. Ha tenuto concerti in sale prestigiose di varie nazioni. Dal 2017 è complesso residente presso il Conservatorio Trinity Laban di Londra.

Olga Domnina

Si è diplomata con la medaglia d’oro all’Istituto Gnessin di Mosca sotto la guida di Michele Arkadiev e si è perfezionata alla Royal Academy di Londra con Hamish Milne. Per i particolari meriti artistici la Royal Academyle ha concesso una borsa di studio e le ha conferito il Premio Mcfarren. Ha tenuto concerti presso il Conservatorio di Mosca, la Mehuhin Hall del Parlamento Europeo a Bruxelles e la Gasteig di Monaco di Baviera il Concertgebouw di Amsterdam e il teatro Massimo di Palermo. Olga Domnina vive tra l’Italia e l’Inghilterra. Nel 2011 ha suscitato l’interesse della critica internazionale con la prima esecuzione del ciclo Seven Melodies for the Dial di Vladimir Genin a lei dedicato ed eseguito alla Casa della Musica di Mosca e recentemente inciso per la Challenge Records International.

La rassegna“Concerti di Primavera” è sostenuta dal MiC – Direzione Generale Spettacolo e dalla Regione Campania e si avvale della collaborazione della Direzione Regionale Musei e del Museo Campano di Capua della Provincia di Caserta.

 

BIGLIETTI

Intero 6.00 euro

Ridotto 3,00 euro (*)

*Ridotto per giovani fino a 25 anni

 

CALENDARIO

 Sabato 13 maggio 19.30

Capua Museo Campano

Beethoven Project

Linos Piano Trio

Prach Boondiskulchok pianoforte
Konrad Elias-Trostmann violino
Vladimir Waltham violoncello

Beethoven

Trii op. op.1 n.1, op.70 n.1 e n.2

Integrale dei Trii per pianoforte, violino e violoncello di Beethoven – I concerto

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Domenica 14 maggio 18.30

Capua Museo Campano

Beethoven Project

Linos Piano Trio

Prach Boondiskulchok pianoforte
Konrad Elias-Trostmann violino
Vladimir Waltham violoncello

Beethoven

Trii op.1 n.1 e n.2, op. 97

Integrale dei Trii per pianoforte, violino e violoncello dei Beethoven – II concerto

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Sabato 20 maggio 19.30

Capua Museo Campano

Pianofestival

Olga Domnina pianoforte

Scriabin, Garayev, Kancheli, Rachmaninov, Sviridov

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SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

0823 – 361801

info@autunnomusicale.com

www.autunnomusicale.com

f – autunno musicale

CAPUA – Museo Campano

0823 – 620076

MADDALONI – Museo Archeologico di Calatia

0823 – 200065

 

Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova, dove riposerebbe il Conte Dracula

Il recente ritrovamento di quattro statuine di pastori del presepe napoletano che 45 anni fa furono sottratte dalla Chiesa di Santa Maria La Nova, ci spinge a parlare di questo straordinario complesso monumentale collocato nel cuore di Napoli. Un vero e proprio scrigno di storia, di arte e di religiosità, tra i più visitati della città.

Frutto di molteplici trasformazioni, Santa Maria la Nova sorse inizialmente in stile gotico (verso la fine del 1200), ma restò nel suo aspetto originario solo poco più di tre secoli di vita. Tante le cause che ne determinarono il cambiamento come una serie di terremoti e lo scoppio della polveriera di Castel Sant’Elmo che la danneggiò notevolmente.  Il rifacimento della chiesa avvenne nel 1596, ma nel corso dei secoli  tanti sono stati gli interventi ed i lavori di restauro effettuati.

Oggi la chiesa di Santa Maria la Nova si presenta in tutto il suo splendore. A lasciare incantati soprattutto il prezioso soffitto in legno dorato, realizzato tra il 1598 ed il 1603  composto da ben 46 tavole di artisti vari che ebbero ad ispirarsi al manierismo napoletano prima dell’influsso dato dalla pittura di Michelangelo Merisi da Caravaggio.

La Tomba di Conte Dracula

Da diverso tempo intorno alla Chiesa di Santa Maria la Nova ruota un mistero, quello legato alla tomba del Conte Vlad III. Secondo molti studi, infatti, la chiesa ospiterebbe le spoglie del Conte Dracula. Sono tuttora in corso studi iniziati circa dieci fa, ma l’ipotesi pare stia diventando sempre più concreta.

Secondo gli studi finora condotti, ad ospitare le spoglie del Conte Vlad III, personaggio che ispirò poi lo scrittore irlandese Bram Stoker, sarebbe la tomba quattrocentesca gentilizia della Famiglia Ferillo che si trova nel Chiostro minore di San Giacomo della Marca del Complesso di Santa Maria La Nova. Il simbolismo esoterico ed alchemico presente sulla tomba condurrebbe proprio al Conte Dracula. Il fatto che poi Bram Stoker abbia vissuto a Napoli nel 1875, insieme a suo padre, accresce la validità dell’ipotesi formulata da diversi studiosi.

Agli studi e alle ipotesi, si aggiunge anche un inquietante mistero, quello dell’inspiegabile calore emanato da un’area del marmo della tomba – circostanza constatata grazie all’utilizzo di una termocamera con cui la tomba è stata esaminata.

Centinaia di turisti visitano ogni giorno Santa Maria La Nova attratti dall’idea di visitare la tomba di Dracula ed affascinati dalle opere artistiche presenti nel complesso, tra cui i dipinti di Luca Giordano.

Il complesso è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 15.00 ed il sabato e la domenica dalle 9.30 alle ore 14.00. 

Sorrento, Processioni della Settimana Santa, incappucciati bianchi e neri

Tornano a Sorrento le due processioni, quella Bianca e quella Nera che catapultano il comune della penisola sorrentina al 1300, celebrazioni alle quali ogni anno partecipano migliaia di cittadini dei paesi limitrofi ed attirano nuemrosi e turisti.

Processione dell’Addolorata e Processione del Cristo Morto

Un lungo corteo di persone incappucciate sfilano lungo le vie di Sorrento. Cappucci bianchi per la processione bianca, ovvero la processione dell’Addolorata, quella che si svolge di venerdì santo a partire dalle 3 del mattino. A sfilare sono gli appartenenti alla Venerabile Arciconfraternita di Santa Monica detta de’ Cinturati.

Cappucci Neri per la processione nera, ovvero quella del Cristo Morto che si svolge alle 21 del venerdì santo ad opera degli appartenenti alla Venerabile Arciconfraternita della Morte sempre di Sorrento.

Due momenti molto suggestivi. Il lento e mesto cammino degli incappucciati viene accompagnato da solenni marce funebri e canti gregoriani. Si tratta di cortei di centinaia di figuranti. Fiaccole accese, funi e flagelli. Il visitatore si ritrova in pieno Medioevo.

Processioni della Settimana Santa, provvedimenti su circolazione stradale ed occupazione di suolo pubblico

In considerazione del notevole afflusso di fedeli e di visitatori previsto in occasione delle manifestazioni religiose della Settimana Santa, il dirigente del comando di polizia municipale di Sorrento, Rosa Russo, ha emanato un articolato provvedimento di modifica temporanea della circolazione stradale.
  • Giovedì 6 aprile, dalle ore 19 alle 23, è prevista l’istituzione del divieto di sosta, con rimozione coatta, di tutti i veicoli lungo il seguente percorso della processione del SS. Rosario: via Tasso, via Fuoro, vico II Fuoro, Corso Italia, Piazza Tasso, via San Cesareo, via Tasso, via Vittorio Veneto, via San Francesco, Piazza Sant’Antonino, via L. De Maio, Piazza Tasso, Corso Italia, via Tasso.
  • Venerdì 7 aprile, dalla mezzanotte alle ore 6, il divieto di sosta con rimozione coatta riguarderà via Fuoro, vico II Fuoro, via San Cesareo, Piazza Tasso, viale Caruso, via Fuorimura, via Santa Lucia, via Parsano, via degli Aranci, via Sersale, via Tasso, via Vittorio Veneto, via San Francesco, Piazza Sant’Antonino, via L. De Maio, Piazza Tasso, Corso Italia, via del Mare, Largo Parsano Vecchio, via Fuoro, percorso della Processione cosiddetta “bianca” del Venerdì Santo dell’Arciconfraternita di Santa Monica.
  • Venerdì 7 aprile, dalle ore 15 alla mezzanotte, il provvedimento dispone il divieto di sosta con rimozione coatta di tutti i veicoli lungo il perso della Processione cosiddetta “nera” del Cristo morto: via Sersale, via degli Aranci, Corso Italia (lato ospedale), Piazza Tasso, Corso Italia, via Capasso, via Correale, Piazza Tasso, via San Cesareo, via Tasso, via V. Veneto, via San Francesco, Piazza Sant’Antonino, via L. De Maio, Piazza Tasso, Corso Italia.
L’ordinanza prevede inoltre lungo il percorso, al momento del passaggio dei diversi cortei religiosi, la sospensione temporanea della circolazione veicolare, al fine di assicurare l’incolumità dei partecipanti agli stessi cortei, nonché del pubblico presente.
Sono sospese temporaneamente anche le concessioni di occupazione di suolo pubblico in essere sul percorso, da tre ore prima dell’inizio dei cortei religiosi e fino al termine degli stessi, così come ogni forma di emissione sonora e pubblicitaria.

 

Vesuvio Race, la regata delle isole del golfo

Quaranta imbarcazioni con buona partecipazione extra regione, tre percorsi e l’incanto di Capri, Ischia, Procida e della Costiera sorrentina. E’ la quarta edizione della Vesuvio Race powered by Alyena Shipyard, da quest’anno nel calendario delle regate FIV Nazionale, che salperà sabato il 25 Marzo 2023. Partenza dalla Baia dell’Oncino di Torre Annunziata giro delle isole di Procida, Ischia e Capri con arrivo a Castellammare di Stabia (70 N.M.).

Vesuvio Race, la regata delle isole del golfo

I più veloci arriveranno nella notte tra sabato e domenica. Per il resto della flotta appuntamento a Marina di Stabia nella giornata di domenica 26. Un percorso ricco di passaggi sotto costa e tra le isole che rendono la regata aperta, ricca di scelte tattiche e piena di ingaggi avvincenti fino al traguardo. Classi: Orc, X2, Mini 650, Class 950, Gran Crociera

Tanti gli armatori che hanno scelto la Vesuvio Race provenienti da fuori regione: il team di Globulo Rosso dallo Yacht Club Gaeta EVS con il loro Este31 e tante vittorie alle spalle; l’equipaggio pugliese di TAnspance, un J70 che parteciperà al percorso Coastal: “non potevamo mancare” commenta l’armatore e socio del Circolo della Vela Gallipoli.

La regata, organizzata da un team di giovani velisti professionisti e appassionati, sotto l’egida del Circolo Nautico di Torre Annunziata, apre il circuito delle più importanti regate offshore previste in V ZONA, ed è animata da un forte spirito d’entusiasmo, di aggregazione e di competizione che lo ha caratterizzato fin dalla prima edizione. “La manifestazione, che vuole essere ogni anno sempre più coerente e vicina alle esigenze dei partecipanti, non è solo un evento a carattere sportivo, ma un atto di promozione del territorio costiero partendo dalla provincia: un territorio ricco di bellezza ed un percorso avvincente con i suoi passaggi sotto costa che danno tanto filo da torcere dal punto di vista tattico” dicono gli organizzatori.

La partenza, prevista per sabato 25 marzo ore 12:00 vedrà le imbarcazioni e i relativi equipaggi confrontarsi in un percorso che parte da Torre Annunziata- Castellamare di Stabia e tocca le isole di Procida, Ischia, Capri e Costiera Sorrentina, con due percorsi collaterali. Link percorsi:  https://www.vesuviorace.com/percorsi/

A supporto dell’intera logistica della manifestazione vi è il Porto Turistico Marina di Stabia, partner essenziale e apprezzato dalla flotta partecipante, luogo ideale per tutto il programma sportivo e conviviale dell’evento. Qui infatti si terrà il briefing tecnico in modalità webinar previsto per venerdì  24 marzo ore 18:45 ed a seguire, sabato 25  il briefieng pre-regata con la partecipazione del presidente del Comitato di Regata Francesco Coraggio coadiuvato dal primo membro Luciano Cosentino e ai fini dell’informazione relativa alle condizioni meteo, del prof. Raffaele Montella in rappresentanza del Centro Campano per il Monitoraggio e la Modellistica Marina e Atmosferica dell’Università Parthenope diretto dal prof. Giorgio Budillon.

Come ad ogni edizione, non mancheranno il sistema di tracciamento satellitare della flotta, il cui link verrà reso pubblico su tutti i social e sul sito ufficiale www.vesuviorace.com. Il comitato organizzativo ha poi previsto dirette della regata con video e scatti dei principali passaggi costieri e non solo, anche grazie ai giornalisti del magazine “Non solo Nautica” che farà la videocronaca della partenza. Main sponsor dell’evento sarà il cantiere navale “ALYENA Shipyard”, partner ed attore attivo nell’organizzazione, con il quale condivide la base valoriale dell’evento. Con la collaborazione della: Lega Navale Italiana sezioni di Castellammare, Procida e Pozzuoli che forniranno un prezioso supporto logistico.

L’evento è patrocinato dai comuni di: Forio, Procida, Lacco Ameno, Casamicciola, Torre del Greco, Ercolano, Portici, Sorrento, Vico Equense e Capri.

Sponsor associati: Yachtneeds, Ecofutura, Nautic Sales & Marketing.

 

 

Il MUDISS, Museo Diocesano Sorrentino Stabiese, un piccolo gioiello al centro della città di Castellammare di Stabia

E’ un piccolo gioiello il Museo Diocesano Sorrentino Stabiese (MUDISS) di Castellammare di Stabia, un piccolo scrigno che contiene preziosi reperti rinvenuti durante i lavori di ampliamento della Cattedrale avvenuti tra il 1875 ed il 1879.

Tali lavori condussero inaspettatamente alla scoperta di una necropoli di epoca romana con continuità di vita nel periodo tardo-antico e paleocristiano. Resti di tombe, ma anche di case, botteghe e strade lungo quella che era l’antica via che collegava Nuceria Alfaterna con Sorrentum, un’area che venne denominata Area Christianorum.

Con l’aiuto dell’archeologo Giuseppe Cosenza e per volere del vescovo Vincenzo Maria Sarnelli, i reperti rinvenuti durante gli scavi furono inizialmente ospitati presso la sala capitolare della Cattedrale.

Nel 1964 furono poi trasferiti presso l’Antiquarium stabiano, museo voluto da Libero D’Orsi dove restarono fino al 2007 per poi essere spostati definitivamente presso la  sede del museo diocesano ubicato in Piazza Giovanni XIII di fronte a Palazzo Farnese, oggi sede del Comune.

Castellammare di Stabia, visita al MUDISS

Resti di colonne, capitelli, lapidi, lucerne, diversi sarcofagi, ma anche reperti particolarmente interessanti come un cippo miliare posto dall’imperatore Adriano nel 121 d.C. (dopo l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. che dunque, testimonia la ripresa della vita) per segnare l’undicesimo miglio da Nuceria Alfaterna, una preziosissima fibula in osso sulla quale è raffigurato l’abbraccio tra gli apostoli Pietro e Paolo (Concordia Apostolorum) più volte richiesta per essere esposta in diverse mostre, una suggestiva statua in terracotta raffigurante un vescovo recuperata nella Grotta San Biagio (che presto, almeno si spera, potrebbe essere riaperta al pubblico). La statua fu rinvenuta frantumata in oltre settanta pezzi. Fu grazie al certosino lavoro svolto dall’assistente archeologo Vincenzo Sabini e dal restauratore Umberto Piezzo che oggi possiamo ammirarla protetta da una teca. La statua raffigura un santo Vescovo. Potrebbe trattarsi di San Renato, di San Biagio o di San Catello.

Da ammirare anche due sarcofagi, quello di Apollo e delle Nove Muse con coperchio decorato con i delfini  (animale considerato amico dell’uomo e talora simbolo di Cristo Salvatore) e quello di Bettia Felicita di diversa fattura, probabilmente di provenienza mediorientale.

Il museo è aperto gratuitamente al pubblico nei giorni:  lunedì 9:00-13:00, mercoledì dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00, sabato dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00.

Benvenuti a Pietrarsa, uno dei musei più suggestivi d’Europa

Gestito dalla Fondazione FS Italiane delle Ferrovie dello Stato, il Museo Nazionale Ferroviaria di Pietrarsa si trova al confine tra i comuni di San Giovanni a Teduccio, Portici e San Giorgio a Cremano. Il museo occupa quelle che un tempo erano le officine borboniche dove venivano costruite locomotive a vapore, rotaie e materiale rotabile per volere di Ferdinando II di Borbone.

Napoli – Portici, prima linea ferroviaria in Italia

Era il 3 ottobre del 1839 quando in Italia venne inaugurata la prima linea ferroviaria italiana. L’arduo tragitto, lungo circa 7 km, fu compiuto dalla locomotiva “Vesuvio”  che permise di collegare la città di Napoli a quella di Portici.

Il primo viaggio su rotaie fu poi seguito da progetti sempre più ambiziosi. Nel 1842 la linea ferroviaria raggiunse Castellammare di Stabia; due anni dopo Pompei, Angri, Pagani e Nocera Inferiore e nel 1846 l’ingegnere Bayard ottenne la concessione per il prolungamento sino ad Avellino.

Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa

Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa si sviluppa su un’area di circa 36 mila mq. Suddiviso in padiglioni, il museo racconta oltre un secolo di storia ferroviaria a partire dalla famosa locomotiva Bayard.

Locomotive a vapore e locomotive elettriche, littorine, preziose carrozze come la numero 10 costruita nel 1929 dalla Fiat in occasione delle nozze di Umberto II di Savoia con Maria Josè del Belgio, e ancora plastici e oggetti di uso comune in ferrovia – un tuffo nel passato, un’occasione per stupirsi ed apprendere, una giornata da trascorrere tutti  insieme in famiglia che di certo appassionerà grandi e piccini, soprattutto in vista della possibilità di assistere al viaggio virtuale della mitica Bayard, attrazione multimediale in realtà aumentata che riporta in vita la prima locomotiva d’Italia.

I corpi principali affacciano sul mare. La visita al museo offre, dunque, anche la possibilità di trascorrere qualche ora al mare e fare scatti fotografici da copertina soprattutto all’ora del tramonto. Ad attendere il visitatore all’ingresso la grande statua in ghisa di re Ferdinando II di Borbone.

Info:

Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa è aperto il mercoledì solo su prenotazione, il giovedì dalle ore 14.00 alle ore 20.00, il venerdì dalle ore 9.00 alle ore 16.30, il sabato, la domenica e i festivi dalle ore 9.30 alle ore 19.30.

Il costo del biglietto di ingresso è di 8 euro intero, 5 euro ridotto senza visita guidata; se si desidera la visita guidata il costo del biglietto aumenta solo di 2 euro (10 euro intero, 7 euro ridotto).

Per altre info, clicca qui.

L’arte a servizio di tutti. A Vico Equense un museo speciale dedicato al maestro Antonio Asturi

Si deve al Dott.Ernesto Guerrieri, alto funzionario della capitale e Commissario al Consorzio dei Comuni Trentini, il ricco patrimonio artistico lasciato dal pittore vicano Antonio Asturi (1904-1986). Guerrieri, infatti, intuito il talento di Asturi che per difficoltà economiche si era arruolato nella Regia Guardia di Finanza seguendo la carriera militare a Trieste, dopo averlo convinto a congedarsi,  ne divenne il mecenate introducendolo nei più autorevoli circoli culturali della capitale.

A trent’anni dalla morte di Asturi, la città di Vico Equense, ha voluto omaggiare il suo illustre cittadino dedicando all’artista un Museo, il MAAAM (Museo Aperto Antonio Asturi Musei di Città Vico Equense).

Il MAAAM, inaugurato il 20 Maggio 2016, si trova presso la Casa Comunale di Vico Equense sita in Piazzale Giancarlo Siani. Si tratta di una istallazione in pianta stabile, di un “percorso museale diffuso”. Le opere donate dalla famiglia del maestro – circa 40 –  sono state collocate in ambienti in cui quotidianamente si svolgono funzioni amministrative. Lo scopo è quello di rendere l’arte fruibile a tutti.  Non un museo tradizionale, dunque, che impone una precisa volontà di visitarlo, oltre l’onere del costo del biglietto d’ingresso, ma una mostra il cui scopo è quello di avvicinare naturalmente la cittadinanza all’arte.

Il MAAAM si sviluppa secondo le tematiche più care al pittore vicano: maternità, scugnizzi, ritratti di celebri personaggi, scorci parigini e scorci vicani. Pare che proprio durante la realizzazione di uno scorcio vicano, il conte Girolamo Giusso, passeggiando per le stradine di Vico Equense, si accorse del talento del giovane Asturi e volle regalargli quella che per il maestro fu la sua prima scatola di colori.

A giocare un ruolo importante nell’esposizione delle opere presso il MAAAM è sicuramente la luce. Il progetto, firmato dall’architetto Valentina Autiero, è stato concepito in modo da creare una giusta atmosfera al fine di garantire compatibilità tra la fruibilità degli spazi e l’esposizione dei lavori del maestro Asturi. La luce, in particolare, è stata distribuita in maniera tale da non creare percorsi espositivi obbligatori. Il fruitore, dunque, che sceglie di visitare il MAAAM, si muove libero seguendo il proprio istinto, i propri interessi, le proprie emozioni.

L’ingresso è gratuito su prenotazione. Per info e prenotazioni: Email: biblioteca@comunevicoequense.it – Telefono: 081.8019500 (dal lunedì al venerdì)

Indirizzo: Nuova casa comunale, Piazzale Giancarlo Siani

Castellammare di Stabia, il Presepe Stabile Stabiano

Un pezzo di storia stabiese restituito alla città grazie all’interesse e alla passione di un gruppo di imprenditori e di cittadini stabiesi: il Presepe Stabile Stabiano.

Ispirato alla Castellammare di Stabia dell’800, il prezioso allestimento permanente è in grado di raccontare tre diverse storie, quella della sua travagliata rinascita, quella dei luoghi della Città delle Acque e naturalmente quella della Natività. Una collezione unica nel suo genere, una vera e propria opera d’arte che è possibile ammirare tutto l’anno presso la Concattedrale di Santa Maria Assunta e San Catello di Castellammare di Stabia.

Ottanta i pezzi che lo compongono di cui 65 pastori, 3 puttini e 12 animali databili tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo.

Si deve a Monsignor Francesco Petagna (1812-1878) l’inizio della preziosa collezione. Partendo da un primo piccolo, ma prezioso gruppo di statue, il religioso ampliò con il tempo la collezione.

A causa però di una serie di ripetuti furti avvenuti durante e dopo la prima guerra mondiale la collezione che all’inizio del ‘900 aveva raggiunto un numero considerevole, si ridusse drasticamente.

Fu intorno agli anni ’50,  grazie all’intervento di  Monsignor Agostino D’Arco, che si cercò di ridare dignità alla collezione. Ad arricchirla ci pensarono le abili mani del maestro d’arte presepiale Antonio Greco.

Alla ricostruzione parteciparono in tanti, ciascuno con le proprie competenze e i propri talenti e nel 2004 gli stabiesi poterono tornare ad ammirare, seppur in parte, il Presepe.

Tuttavia, una grande, quanto incredibile contesa  (la collocazione dello “scoglio”) bloccò il perfezionamento del progetto.

Solo qualche anno, nel 2019, è stato possibile restituire alla comunità stabiese il prezioso allestimento curato questa volta dal maestro Alfredo Molli e dall’architetto Mimmo Pagano.

Oggi il Presepe Stabile Stabiano si può ammirare durante tutti i giorni dell’anno. L’ingresso è libero nel rispetto degli orari (mattina ore 10.00-12.00 – pomeriggio ore 17.00-20.00).

Sembra, inoltre, che il progetto finora realizzato sia destinato ad essere ampliato. L’intento è quello di dar vita ad un annesso percorso museale che contribuisca a diffondere il valore artistico dell’opera anche al di fuori del contesto cittadino.

Nel Presepe Stabile Stabiano si possono scorgere ed ammirare i luoghi più suggestivi di Castellammare di Stabia come la Torre Alfonsina, la Fontana dei meloni, quella di San Giacomo, lo scoglio di Rovigliano, il maestoso Monte Faito. Si possono addirittura scorgere le antiche “riggiole” stabiesi. Non mancano San Catello, santo patrono della Città delle Acque, e il Vesuvio che domina la scena.

Pompeii, riaperta al pubblico la Casa dei Vettii

“Pompei è una città antica la cui scoperta continua ancora; non solo per chi viene per la prima volta, ma anche per noi archeologici che stiamo ancora scavando, ancora studiando e ancora ci stiamo meravigliando di questa ricchezza di dati e di informazioni che troviamo” – così il Direttore del Parco Archeologico di Pompei, Dott. Gabriel Zuchtriegel  in occasione della riapertura della meravigliosa Casa dei Vettii.

Dopo un’importante e complessa operazione di restauro, la Casa dei Vettii, è stata finalmente riaperta al pubblico. Grazie alle immagini del documentario “Eterna Pompeii” reso disponibile da ItsArt, era stato possibile avere già un’anticipazione circa l’imponente opera di restauro che ha restituito al pubblico un patrimonio di immensa e rara bellezza.

Affreschi, statue, fregi, fontane, un giardino porticato munito di vasca. la Casa dei Vettii, chiusa da circa 20 anni, rappresenta uno dei massimi esempi dell’arte romana del I secolo d.C.

La sontuosa domus apparteneva a Aulus Vettius Conviva e Aulus Vettius Restitutus, probabilmente due liberti (ex schiavi ai quali era stata concessa l’affrancatura). L’ipotesi più accreditata è quella che i due, divenuti ricchi con il commercio del vino,  avessero acquistato una dimora piuttosto antica (a testimoniarlo i capitelli a forma di dado nell’impluvium in tufo) per poi ristrutturarla e impreziosirla con opere d’arte del IV stile. La dimora fu rinvenuta durante gli scavi che hanno avuto luogo tra il 1894 e il 1896.

Il ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano in occasione dell’inaugurazione:  “Pompei rappresenta un unicum mondiale ed è un luogo dove noi tocchiamo con mano il valore non solo storico e antropologico, ma anche economico della nostra cultura – “La riapertura della Casa dei Vetti è il coronamento di un percorso pluriennale di pieno recupero degli Scavi di Pompei. Da oggi il pubblico potrà tornare ad ammirare un ambiente unico nel suo genere, inaccessibile da vent’anni” ha  poi aggiunto il ministro.

Riaperta, a seguito di un altro recente intervento di restauro e valorizzazione,   anche la Torre di Mercurio, il punto più alto dell’antica città di Pompei.

L’accesso alla torre é consentito per piccoli gruppi. La vista che si gode da lassù é un vero e proprio privilegio. Oltre allo sguardo dall’alto dell’antica città, si apprende meglio la posizione del Vesuvio e quella del mare verso il quale in tanti tentarono la fuga durante l’eruzione del 79 d.C.

Le indagini archeologiche, coordinate dal Prof. Marco Fabbri dell’Università Tor Vergata di Roma hanno mostrato che dove ora si trova la torre, fino al IV sec. a.C. c’era una porta della città, che successivamente fu obliterata.

“Sarebbe interessante capire dove questa strada portava e se lungo essa, come era uso in antico, si trovavano delle tombe di quei periodi.” – ha sottolineato il Dott. Gabriel Zuchtriegel.

Vesuvio:  Trekking e Biking lungo il sentiero n.6 denominato “Lungo la Strada Matrone”

L’offerta turistica del Parco Nazionale del Vesuvio diventa sempre più vasta. Dopo l’apertura del sentiero “La Pineta” di Terzigno, concepito secondo le più moderne tecniche di ingegneria naturalistica per consentire piacevoli passeggiate anche a chi ha difficoltà motorie, il 20 Dicembre è stata la volta dell’inaugurazione del sentiero n.6 del Parco Nazionale del Vesuvio.

“Una grandissima soddisfazione” – ha detto, durante il giorno dell’inaugurazione, il commissario straordinario dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Dott. Agostino Casillo – “A questo progetto sono particolarmente legato. Per la sua realizzazione si è lavorato tanto e in condizioni estremamente difficili. Quello di oggi è il risultato di un grande impegno e di grandi sinergie messe in campo”.

Il sentiero denominato “Lungo la Strada Matrone” costituisce una nuova via d’accesso al cratere del Vesuvio dal versante dei comuni di Boscotrecase e Trecase. Allo stato 8 degli 11 sentieri del Vesuvio che conducono al cono sono stati recuperati e sono fruibili.

Il tracciato recuperato è quello che fu oggetto di devastazione nel 2017 a seguito di un gravissimo incendio che distrusse ben 1980 ettari di vegetazione, ovvero circa un terzo del Parco Nazionale del Vesuvio.

“Furono giorni d’inferno. Un’aria irrespirabile e fiamme alte fino a 30-40 metri. L’incendio si propagava a grande velocità sia per la vegetazione presente che per la pendenza” – così il colonnello Michele Capasso, Comandante Tutela Biodiversità di Caserta,  ha raccontato ciò che avvenne in quei giorni di desolazione quando il territorio fu arso e defraudato della sua bellezza.

Il sentiero n.6 ripercorre l’antica strada tracciata dai fratelli Matrone e consente di risalire al Gran Cono dal versante di Boscotrecase. Lungo circa 8 chilometri, il sentiero presenta un primo tratto asfaltato, mentre la restante parte è sterrata. Dal piazzale che si trova a quota 1.050 è possibile poi raggiungere a piedi il Gran Cono del Vesuvio, attraversando in gran parte la riserva statale ”Tirone Alto Vesuvio”, gestita dal reparto carabinieri forestali per la biodiversità, in convenzione con l’ente parco.

Il sentiero n. 6 è accessibile agli escursionisti a piedi e ai ciclisti muniti di e-bike, mountain bike o city bike; non è consentito l’accesso agli autoveicoli, tranne quelli di servizio. L’accesso al Gran Cono (sentiero n. 5) non è consentito con le biciclette, anche se condotte a mano.

All’accesso presso l’Info Point, situato presso il posto fisso del Reparto Carabinieri Biodiversità di Trecase (Via Cifelli),  gli escursionisti sono tenuti a compilare un registro in cui è necessario annotare nome, cognome, data di nascita, città di provenienza e orario di entrata.