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Girogustando 2025: il gusto incontra l’arte a Seiano di Vico Equense

Dal 14 al 16 luglio, il suggestivo borgo di Seiano a Vico Equense ospiterà la quarta edizione di Girogustando nel Borgo. L’evento si svolgerà ogni sera dalle 19:00 alle 24:00 e promette un’esperienza multisensoriale tra sapori, cultura e spettacolo. Una tre giorni imperdibile per gli amanti della buona tavola e delle atmosfere autentiche della Costiera Sorrentina.

Un percorso enogastronomico d’eccellenza

Protagonisti assoluti saranno i piatti proposti da grandi nomi della cucina campana. Il percorso enogastronomico sarà infatti curato da ristoranti rinomati e chef stellati che proporranno creazioni gourmet, espressione dell’eccellenza culinaria del territorio. Tra i partecipanti:

  • Chef Antonino D’Alessio (Quattro Passi**)
  • Chef Giuseppe Aversa (Il Buco)
  • Chef Vincenzo Guarino (La Corte degli Dei)
  • Chef Giuseppe Guida (Antica Osteria Nonna Rosa)
  • Chef Domenico Iavarone (Zest)
  • Chef Nicola Somma (Laqua Countryside)

Una vera e propria passeggiata tra sapori, con degustazioni che celebrano la tradizione reinterpretata con creatività e maestria.

Spettacoli, arte e musica nel borgo

Oltre al buon cibo, “Girogustando 2025” offrirà anche intrattenimento a 360 gradi. Il programma prevede spettacoli dal vivo, musica, installazioni artistiche e show cooking, il tutto coordinato dalla direzione artistica di Marco Palmieri. A completare l’esperienza, una mostra-mercato dedicata alle eccellenze artigianali e agroalimentari locali.

Come arrivare e servizi disponibili

Per facilitare l’accesso all’evento, è previsto un servizio navetta gratuito da due aree parcheggio: Murrano/Savarese e Marina d’Equa, con collegamento diretto verso il centro di Vico Equense. Tutti gli aggiornamenti e le informazioni utili sono disponibili sui canali social ufficiali della manifestazione.

Vacanze pet-friendly in Costiera Sorrentina – dove andare con il tuo cane

Profumo di limoni, baie turchesi, cucina stellata… e ciotole d’acqua sempre pronte! Se sogni una vacanza in Costiera Sorrentina pet-friendly, ecco la guida aggiornata 2025 per scoprire le spiagge dove Fido può fare il bagno, gli hotel che accolgono (gratis!) anche cani di taglia grande, i percorsi panoramici a prova di zampa e tutte le regole regionali da conoscere prima di partire.

Indice dei contenuti:

1. Contesto storico e culturale

La Penisola sorrentina, celebrata già dal Grand Tour ottocentesco per i suoi paesaggi e la cucina a base di limoni, si è conquistata negli ultimi anni una reputazione dog-friendly.
La Regione Campania impone ai comuni costieri di destinare almeno l’1 % di litorale balneabile a cani e proprietari e regolamenta l’accesso con documenti sanitari, guinzaglio (max 1,5 m) e museruola al seguito.

Parallelamente, molte strutture ricettive storiche – dal liberty di inizio ’900 alle masserie limoneto ristrutturate – hanno introdotto welcome kit per animali e menù gourmet dedicati. Il risultato è una micro-cultura dell’accoglienza che integra perfettamente turismo, gastronomia locale e benessere degli animali.

2. Itinerari, spiagge e consigli pratici

2.1 Spiagge per cani in Costiera

  • Lido Marinella – Meta di Sorrento: recensita su TripAdvisor come The beach is really beautiful, well maintained and also pet friendly.
    Consigli: prenotazione online, certificato sanitario entro 60 giorni, area docce dedicate.
  • Tratto libero “Bau” di Marina di Puolo (tra Sorrento e Massa Lubrense): piccolo, con ciottoli e acqua limpida; cani ammessi in orario non di punta (prima delle 09:00 e dopo le 18:00) secondo l’ordinanza comunale 2024.

Documenti obbligatori: microchip, iscrizione all’anagrafe canina, vaccinazioni, certificato di buona salute (valido 60 gg), museruola in borsa.

2.2 Passeggiate panoramiche “a sei zampe”

  • Villa Comunale di Sorrento: terrazza sul Golfo di Napoli, cani ammessi al guinzaglio.:
  • Sentiero di Punta Campanella: percorso costiero di 4 km con vista Capri, partenza da Termini; tenere il cane al guinzaglio per presenza di capre e macchia mediterranea fragile.

2.3 Dove dormire con il cane

Ecco tre strutture testate nel 2025 che non applicano supplementi per animali:

  • Grand Hotel Excelsior Vittoria*****, Piazza Tasso: «allows pets of any size for no additional fee» (BringFido).
  • Il Roseto Resort***, Corso Italia: stessa policy pet-free-of-charge.
  • Hotel Antiche Mura****, centro storico, giardino di agrumi e breakfast dog-corner (fonte BringFido list 2025).

2.4 Soste gourmet dog-friendly

Molti ristoranti con terrazza accettano cani; chiedi sempre prima di sederti.
Da provare la pizza sorrentina – cornicione basso, fiordilatte locale.

3. Curiosità ed errori da evitare

  • Sottovalutare il caldo: d’estate l’asfalto di Corso Italia raggiunge 50 °C. Usa scarpette o passeggia all’alba.
  • Dimenticare la museruola: raramente richiesta, ma obbligatoria averla con sé per legge regionale.
  • Non prenotare la spiaggia: i posti “bau” sono limitati al 1 % del litorale, quindi esauriti entro metà mattina in alta stagione.

4. Voci dai viaggiatori

«All perfect. Sun, sea, all is very beautiful. An heaven for dog, for man, for everybody.» — recensione 5 stelle su Bau Bau Beach Village, giugno 2024.

«The beach is really beautiful, well maintained and also pet friendly.» — commento su Lido Marinella, 2025.

FAQ

Posso portare il cane sui mezzi pubblici locali?

Sì, su Circumvesuviana e autobus EAV i cani viaggiano gratis in trasportino; al guinzaglio pagano metà biglietto e devono avere museruola con sé.

Quali documenti servono per accedere alla spiaggia?

Microchip, iscrizione anagrafe, certificato sanitario (max 60 gg) e attestazione ASL che il cane non è aggressivo, come da Reg. Reg. Campania 2/2021.

Ci sono veterinari h24 in zona?

Sì, la Clinica Veterinaria Sorrentina (Via Atigliana) offre pronto soccorso 24/7; tieni comunque a portata di mano il numero di emergenza regionale.

Ti è stata utile questa guida? Lascia un commento, iscriviti alla newsletter per altre avventure pet-friendly o contattaci per suggerimenti personalizzati.

Il sentiero dei casali di Massa Lubrense: tra limoneti e orti abbandonati

Alle spalle delle rotte più battute della Costiera Sorrentina, il Sentiero dei casali di Massa Lubrense tesse un filo verde tra limoneti profumati, orti ormai incolti e antichi vicoli di pietra. È un itinerario di circa 15 km che collega i 23 casali storici — piccole frazioni nate intorno a corti agricole — con viste spettacolari sui due golfi, quello di Napoli e quello di Salerno. Nato dall’idea del cartografo Giovanni Visetti nel 2000 e oggi celebrato nella “Camminata tra i Casali” di primavera, il percorso regala scorci autentici e poco affollati della penisola.

Indice rapido

1. Radici storiche dei casali

I casali di Massa Lubrense compaiono per la prima volta in un censimento aragonese del 1489, dove si registrano 22 fuochi (nuclei familiari) più il Corpus Civitatis dell’Annunziata. Nel tempo questi micro‑borghi — spesso poche case intorno a una chiesa — hanno custodito tradizioni agricole basate su olivi, viti e soprattutto Limone di Sorrento IGP. Passeggiare oggi fra i loro vicoli significa leggere, nelle pietre e nei terrazzamenti, la storia di una comunità marinara e contadina che ha saputo reinventarsi nell’ospitalità diffusa.

2. Itinerario passo dopo passo

2.1 Dati tecnici

  • Distanza: 15 km • Dislivello: +600 m ca. • Durata media: 5‑6 h (soste escluse)
  • Segnavia: strisce bianco‑rosse CAI e frecce gialle “23 Casali”
  • Partenza consigliata: Sant’Agata sui Due Golfi (40.60565, 14.37402)
  • Arrivo: Termini (40.59091, 14.33968) con possibile anello di rientro in bus SITA

2.2 Tappe principali

  1. Sant’AgataTorca: discesa fra orti e noccioleti con vista su Crapolla.
  2. PastenaAcquara: vecchi mulattiere in pietra viva, antichi essiccatoi di agrumi.
  3. MonticchioMetrano: attraversamento di limoneti intensamente profumati; attenzione alle rampe scivolose dopo pioggia.
  4. SchiazzanoTermini: terrazze panoramiche su Capri, ideale pausa pranzo con panini al provolone del Monaco.

Il sentiero è moderatamente impegnativo: richiede scarponcini a carrarmato e scorta d’acqua (fontane rare oltre Pastena). Nei mesi estivi parti al mattino presto; l’esposizione sud‑ovest rende il tratto Schiazzano → Termini particolarmente assolato.

3. Curiosità & errori da evitare

  • Filari di limoni protetti da reti blu: non sono serre, ma teloni anti‑grandine per salvare i frutti IGP.
  • Non fidarti solo di Google Maps: alcuni vicoli risultano “strade” ma finiscono in cortili privati senza uscita.
  • Occhio alle foto borghese: i limoneti sono proprietà privata; chiedi sempre il permesso prima di entrare.
  • Frazione ≠ borgo fantasma: molte case appaiono abbandonate, ma spesso gli abitanti risiedono altrove e tornano per la raccolta degli agrumi.

4. Voci dal sentiero

«D’inverno il profumo del fieno greco si mescola all’aria salmastra che sale da Marina di Puolo» racconta Marco, guida AIGAE che accompagna gruppi sul sentiero da oltre dieci anni. «È in quel momento che capisci di essere sulla dorsale fra due mari».

Camminando con lui abbiamo imparato a riconoscere le parule, minuscole scale di ardesia usate un tempo per raggiungere gli orti pensili, e le edicolette votive nascoste agli incroci — piccole nicchie affrescate che, secondo la tradizione, proteggevano i contadini dal malocchio.

5. Domande frequenti

Il Sentiero dei casali è adatto ai bambini?

Sì, purché abbiano già esperienza di camminate oltre i 10 km e indossino calzature tecniche. In alternativa valuta solo la prima parte Sant’Agata → Torca.

Posso farlo in MTB?

Solo in parte: molti tratti hanno gradini ripidi o passaggi stretti. Meglio la variante su asfalto che collega Pastena a Termini.

Quando si svolge la “Camminata tra i Casali”?

Di solito il sabato precedente la Pasqua o a fine aprile. Per le date aggiornate consulta il sito della Pro Loco Massa Lubrense.

Che tu stia cercando un’alternativa ai sentieri più affollati della Costiera o un tuffo nelle radici rurali della penisola sorrentina, il Sentiero dei casali di Massa Lubrense saprà sorprenderti con l’intreccio di natura, storia e gastronomia locale. Porta con te curiosità e rispetto: ogni pietra racconta il lavoro di generazioni di contadini e marinai. E quando, sul crinale, sentirai il profumo del limone fondersi con la brezza del Tirreno, saprai di aver trovato l’essenza autentica di questo angolo d’Italia.

Hai percorso il sentiero? Raccontaci la tua esperienza nei commenti, iscriviti alla newsletter per altre guide fuori rotta e torna sul nostro sito. Condividi l’articolo sui social e cammina con noi tra i casali!

Le scalinate più iconiche: dalle spiagge ai santuari

Che tu stia contando i 62 gradini del Duomo di Amalfi o le 300 scale che portano alla spiaggia di Arienzo, la Costiera Amalfitana è un mosaico verticale di pietra, panorama e fatica ricompensata. In questa guida visiva ti accompagno tra le scalinate più iconiche — alcune nascoste tra limoneti, altre scolpite nella roccia a picco sul mare — con aneddoti locali, consigli pratici e suggerimenti fotografici.

1. Radici storiche e culturali

In un territorio dove le strade carrozzabili sono arrivate tardi — in alcuni paesi solo negli anni ’50 — le scale erano e restano l’ossatura della mobilità quotidiana. Collegavano case, terrazze di limoni e santuari mariani, permettendo scambi e processioni religiose che ancora oggi si ripetono.

«Il Duomo di Amalfi … con la sua immensa scalinata, ben 62 scalini, e la sua stupefacente facciata, domina l’omonima piazza».

La Scalinata di Sant’Andrea ad Amalfi (1203) ne è l’esempio più celebre: 62 gradini in pietra lavica che trasformano ogni matrimonio in un ingresso scenografico.

2. Itinerari panoramici e consigli pratica‑mente utili

2.1 Arienzo, la spiaggia dei 300 scalini

«The Arienzo beach is often called the 300 steps beach, because of the impressive number of steps visitors need to climb down to reach it». (Positano.com)

Consiglio local: scendi dopo le 16:00 quando la scalinata è in ombra e il mare riflette un blu zaffiro intenso.

2.2 Da Nocelle a Positano: 1.700 gradini sul Sentiero degli Dei

«The worst thing about the trek is the end which requires you to walk down 1700 concrete stairs to get to Positano».

Porta bastoncini da trekking: salveranno le ginocchia nella discesa vertiginosa.

2.3 Fiordo di Furore: tra 300 e 1.200 scalini

Anche soprannominata “la Caletta Segreta”, la spiaggia sotto il ponte di Furore si raggiunge solo a piedi. Secondo un commento di un escursionista «1200 scalini che valgono tutta la fatica.» (Tripadvisor) ma, partendo dal livello strada, ne affronterai circa 300.

Fai attenzione: la spiaggia resta in ombra già dalle 15:30 nei mesi invernali.

2.4 Scala → Ravello: la via delle processioni

Un antico percorso lastricato collega Scala, il borgo più antico della Costiera, al sagrato del Duomo di Ravello. Tra vigneti terrazzati e querceti, affronta oltre 900 scalini punteggiati da edicole votive.

Consiglio: imbocca la scalinata al mattino presto e concediti la colazione con sfogliatella calda nella piazzetta di Ravello.

2.5 Duomo di Amalfi: 62 gradini di storia

Se preferisci un assaggio più morbido, siediti sul quinto gradino — tradizione vuole che porti fortuna agli innamorati — e osserva il viavai della piazza.

3. Curiosità e errori da evitare

  • Niente tacchi: sembra ovvio ma i sanpietrini umidi sono tra i più insidiosi.
  • Porta monete: molte fontane in paese accettano solo gettoni per l’acqua filtrata.

4. Esperienze e voci locali

Giovanna, guida AIGAE nata a Praiano, racconta: «Le scale non sono solo pietra: sono sudore e fede. Ogni Pasqua le confraternite le salgono a piedi nudi, cantando in dialetto antico».

FAQ

Quanti gradini ci sono da Nocelle a Positano?

In media 1.700 gradini, tutti in discesa se inizi la camminata da Nocelle verso il centro di Positano.

Serve il biglietto per accedere al Fiordo di Furore?

Al momento l’ingresso è gratuito, ma l’accesso è contingentato nei mesi estivi.

Posso evitare le scale fino alla spiaggia di Arienzo?

Sì, c’è un servizio di barca navetta gratuito dal molo di Positano Marina Grande che ti deposita direttamente sul lido.

Che tu scelga i 62 scalini del Duomo o le lunghe rampe del Sentiero degli Dei, ogni gradino racconta un pezzo di verticalità mediterranea. Preparati a rallentare — contare i passi diventa meditazione — e a scoprire la Costiera dalla prospettiva di chi la vive da secoli.

 

In camper sulla Penisola – soste e tappe consigliate

Se sogni di svegliarti con l’odore del caffè che si mescola alla brezza marina, di parcheggiare il tuo van vista Vesuvio e di assaggiare un limoncello IGP direttamente dove nasce, sei nel posto giusto. In questa guida 2025 trovi tutto ciò che serve per esplorare la Penisola Sorrentina in camper: aree di sosta affidabili, percorsi panoramici, dritte locali e una mappa interattiva da salvare sul telefono.

Indice dei contenuti:

Storia, miti e sapori

La Costiera Sorrentina è nota fin dall’antichità come “Terra delle Sirene”.

“According to legend, the mythological winged sirens lived between the Sorrento peninsula and the island of Capri.”

È un retaggio che si percepisce ancora oggi, dal nome degli isolotti Li Galli alle antiche incisioni sui limoni coltivati a pergola.

Parlando di limoni: il Limone di Sorrento IGP vanta origini documentate sin dal XVII secolo, con mosaici a Pompei che ne celebrano la coltivazione. Gli agrumi sono l’anima del celebre limoncello, la cui ricetta – contesa tra Capri e Sorrento – fu commercializzata per la prima volta all’inizio del Novecento da Maria Antonia Farace.

Itinerari e aree sosta consigliate

Perché scegliere il camper? Un articolo di Pleinair lo spiega bene:

“…con poche accortezze puoi goderti una piacevole vacanza fuori stagione a bordo del tuo veicolo e visitare i luoghi più belli della costa campana”.

Aree sosta 2025

  • Camping Nube d’Argento – Sorrento (Via Capo 98). Piazzole vista mare, servizi completi, bus navetta per il centro.
  • Parcheggio Stinga – Sorrento, Via degli Aranci 17. “This private, guarded parking lot is open‑air and located along Via degli Aranci (near the Pretura)”.
  • Agricamper Le Tore – Massa Lubrense, Via Pontone 10. Piazzole ombreggiate in agrumeto biologico, prodotti a km 0 e vista su Capri.
  • Camping Sant’Antonio – Vico Equense. Base perfetta per il Monte Faito; sconto Pleinair Club.
  • Camper Stop Italy – Pontecagnano. Ottima per chi prosegue verso Paestum e Cilento.

Itinerario consigliato (3‑5 giorni)

  1. Giorno 1: Arrivo a Sorrento, passeggiata a Marina Grande, notte a Nube d’Argento.
  2. Giorno 2: Escursione in scooter (noleggio vicino al porto) fino a Massa Lubrense e Punta Campanella, tramonto a Sant’Agata.
  3. Giorno 3: On the road lungo la SS 145, sosta fotografica a Vico Equense, salita in funivia su Monte Faito, notte a Camping Sant’Antonio.
  4. Giorno 4: Giornata slow tra Positano (bus da Montepertuso) e spiaggia di Marina di Cantone.
  5. Giorno 5: Rientro via Castellammare, sosta shopping al mercato di Meta e degustazione limoncello in azienda agricola.

Curiosità ed errori da evitare

  • ZTL e varchi elettronici: controlla sempre gli orari d’accesso a Sorrento e Amalfi; multe salate fino a 90 €.
  • Strade strette: evita camper >7 m su SS 163 nei weekend estivi; traffico intenso e pochi spazi di manovra.
  • Parcheggi costosi: sulla costa i prezzi salgono a 5 €/h; approfitta dei bus locali o di scooter rental.
  • Acqua potabile: le fontane pubbliche a Massa Lubrense sono segnalate da cartelli azzurri; porta sempre adattatori rapidi per il carico.
  • Meteo: le notti di primavera possono scendere sotto i 12 °C; tieni a portata un piccolo riscaldatore diesel.

A bordo con noi

Quando parcheggi il camper al Belvedere di Capo di Sorrento alle prime luci dell’alba (coordinate 40.6180, 14.3633), l’odore di macchia mediterranea si mescola alla salsedine. Proprio qui abbiamo assaggiato il nostro primo caffè “alla napoletana” filtrato lentamente mentre il sole illuminava il Vesuvio. Dettagli che non dimentichi mai.

Esplorare la Costiera Sorrentina in camper significa libertà: quella di fermarti quando il panorama chiama, di cucinare con i limoni appena raccolti e di addormentarti sotto un cielo che profuma di mare. Con le soste giuste, qualche trucco per la viabilità e l’itinerario scaricabile, non resta che mettere in moto e vivere la tua avventura.

FAQ

Quando è il periodo migliore per visitare la Costiera in camper?
Da aprile a giugno e da metà settembre a ottobre troverai clima mite e traffico gestibile.
Posso sostare in libera?
La sosta libera è tendenzialmente vietata lungo la costa; utilizza aree attrezzate o parcheggi autorizzati.
Servono adattatori elettrici particolari?
Molti campeggi usano prese CEE blu a 3 poli da 16 A; portane sempre uno di scorta.

 

Coca-Cola Pizza Village 2025: sei serate di musica e gusto a Napoli

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Dal 1° al 6 luglio 2025, la Mostra d’Oltremare di Napoli ospiterà il Coca-Cola Pizza Village, evento che unisce la passione per la pizza napoletana alla grande musica dal vivo. In programma, ogni sera, concerti e spettacoli che animeranno l’area live del villaggio, trasformandolo in un grande palco a cielo aperto.

RTL 102.5 e Maglia Azzurra: insieme per uno show musicale trasversale

Il calendario musicale è frutto della collaborazione tra RTL 102.5, media partner ufficiale della manifestazione, e Maglia Azzurra, la rassegna che celebra l’identità culturale partenopea attraverso la musica. Le serate porteranno sul palco artisti affermati e giovani talenti, spaziando tra generi diversi come il pop, l’urban e le nuove sonorità emergenti.

Non mancheranno sorprese: sono previste tre performance speciali con ospiti ancora da annunciare, che contribuiranno a rendere l’evento ancora più ricco e coinvolgente.

Un palco condiviso per un’esperienza unica

Il Coca-Cola Pizza Village 2025 si conferma come un appuntamento estivo imperdibile per la città di Napoli, offrendo un connubio perfetto tra intrattenimento musicale e tradizione gastronomica. Un’occasione per vivere la città in festa, tra sapori autentici e grandi performance live, il tutto a ingresso libero.

Il programma musicale serale, giorno per giorno

Martedì 1 luglio

  • The Kolors
  • Napoleone
  • Rosario Miraggio
  • Decibel Bellini
  • Pisapia feat. Lucariello
  • Federico Di Napoli

Mercoledì 2 luglio

  • Bigmama
  • Gaia
  • Trigno
  • Icy Subzero
  • Veronica Simioli
  • Gianni Fiorellino
  • Ste
  • Jelecrois
  • Gaié (prod. Maria Siciliano)

Giovedì 3 luglio

  • Tiromancino
  • Settembre
  • Rhove
  • Antonia
  • Andrea Sannino
  • Mr Hyde
  • Yoseba
  • Femelle
  • Martino
  • Fabrizio Mandara
  • Anna Capasso

Venerdì 4 luglio

  • Fred De Palma
  • Alex Wyse
  • Gianluca Capozzi
  • Ivan Granatino
  • Gabriele Esposito
  • Rajo

Sabato 5 luglio

  • Alfa
  • LDA
  • Vale LP & Lil Jolie
  • Les Votives
  • Baby K
  • Tommaso Primo
  • Francesco Da Vinci
  • Peppoh
  • Nino Esposito (tributo a Nino D’Angelo)
  • Mattewh

Domenica 6 luglio

  • Florinda
  • Sarah Toscano
  • Vincitore del Contest RTL 102.5
  • Mavi
  • Walter Ricci
  • Gigi Soriani
  • Ortel
  • Andrea D’Alessio

Tutte le info per partecipare

Luogo: Mostra d’Oltremare, Viale Kennedy, Fuorigrotta – Napoli
Date e orari: dal 1° al 6 luglio 2025, ogni giorno dalle 18:00 alle 24:00
Ingresso: gratuito e senza prenotazione
Come arrivare: Linea 2 della metro (fermata Campi Flegrei), autobus ANM (R6, C1, 151) e servizio navetta. Parcheggi disponibili nelle vicinanze.

Sorrento: Bandiera Blu 2025 per 15 stabilimenti, cerimonia ufficiale il 27 giugno

Venerdì 27 giugno alle ore 10:30, nella suggestiva cornice della villa comunale Salve D’Esposito, si svolgerà la cerimonia ufficiale per l’assegnazione della Bandiera Blu 2025 alla città di Sorrento. Un evento simbolico ma di grande valore, che vedrà l’alzabandiera alla presenza del prefetto Rosalba Scialla, commissario prefettizio del Comune, affiancata da autorità militari e civili.

Sorrento premiata per l’ottavo anno consecutivo

Per l’ottavo anno consecutivo, Sorrento si aggiudica l’ambita Bandiera Blu, conferita dalla Foundation for Environmental Education (FEE). Il riconoscimento viene assegnato a località costiere e approdi turistici che rispettano rigorosi criteri legati alla sostenibilità ambientale, alla qualità delle acque e alla gestione dei servizi offerti ai bagnanti.

Oltre a Sorrento, nella provincia di Napoli ottengono il riconoscimento anche Massa Lubrense, Piano di Sorrento, Vico Equense e Anacapri, a testimonianza della qualità del mare e dell’impegno dei territori della costiera nella tutela del patrimonio naturale.

Lidi premiati: ecco a chi vanno i vessilli 2025

Durante la cerimonia saranno consegnati i vessilli della Bandiera Blu ai rappresentanti dei lidi balneari sorrentini che si sono distinti per il rispetto degli standard ambientali e dei servizi offerti. Ecco l’elenco completo delle strutture premiate:

  • Bagni Salvatore
  • Circolo Riviera di Massa
  • Hotel Ambasciatori
  • Hotel Europa
  • Hotel Parco dei Principi
  • Hotel Riviera
  • Hotel Royal
  • Hotel Syrene
  • Leonelli Beach
  • Marameo
  • Peter’s Beach
  • Puolo
  • Spiaggia San Francesco
  • Spiaggia Tonnarella

Un traguardo che conferma l’eccellenza dell’offerta turistica sorrentino-balneare, sempre più attenta alla sostenibilità e alla qualità dei servizi.

L’arte del presepe a Minori: tradizione artigianale viva tutto l’anno

Tra il blu cobalto del Tirreno e le terrazze di limoneti, Minori custodisce un tesoro che non aspetta il Natale per emozionare: l’arte presepiale. Le sue botteghe, le grotte trasformate in “capannucce” permanenti e l’iconico Presepe Dipinto del maestro Giacomo Palladino raccontano, giorno dopo giorno, una fede popolare che si fa colore, profumo di muschio e figure scolpite a mano. In questa guida, pensata come farebbe un amico del posto, scoprirai dove vedere i presepi tutto l’anno, gli aneddoti più gustosi e i consigli pratici per vivere un’esperienza che unisce arte, spiritualità e lifestyle costiero.

1. Radici storiche e culturali

L’usanza di allestire presepi in Costa d’Amalfi risale ai primi evangelizzatori francescani (XIII secolo) e si è nutrita, nei secoli, dell’influsso barocco napoletano di San Gregorio Armeno. A Minori, però, la tradizione ha preso una piega “site-specific”: dai presepi scolpiti nella roccia sul Sentiero dei Limoneti alle scene permanenti nascoste tra i vicoli, la Natività diventa uno specchio in miniatura del paesaggio costiero, con case a volta, mulini e barche da pesca.

2. Itinerari presepiali: mappa e consigli pratici

2.1 Tappa imperdibile: il Presepe Dipinto (Piazza Cantilena)

Ospitato nelle antiche scuderie settecentesche, l’opera di Giacomo Palladino fonde pittura, scultura e scenografia: oltre 100 figure, alte fino a 1,8 m, riproducono capolavori dal Trecento all’Ottocento. Orari consigliati: 10-12:30 / 16-20 (ingresso libero, donazione gradita).

2.2 Percorso Presepiale nelle chiese del borgo

Da dicembre a fine gennaio le confraternite svelano presepi a tema nelle chiese di Santa Lucia, SS. Angeli Custodi, San Giovanni a Mare e nel Villaggio Torre: un cammino di fede e artigianato che accende ogni rione.

2.3 Presepe di Largo Brandolini

Allestito dalla comunità di “Grotta”, questo presepe all’aperto racconta la vita quotidiana costiera – dal pescatore che aggiusta le reti alle donne che stendono i panni – immersa in una scenografia di luci e tammorre.

3. Curiosità e faux pas da evitare

  • Non toccare i pastori: molti sono pezzi unici in terracotta o legno di agrumi.
  • Foto sì, flash no: il pigmento di tempere e acrilici è sensibile alla luce intensa nelle antiche scuderie.
  • Chiedi “’o zampugno”: alcuni artigiani suonano la zampogna se glielo domandi – un’esperienza sonora da non perdere!

4. Voci d’artista: intervista lampo a Giacomo Palladino

“La coesistenza di tutti in un unico ambiente… Il presepe accorpa, unisce, rispetta l’altro. Il presepe è l’opera artistica antirazzista per eccellenza.” – Giacomo Palladino

Il maestro ci ricorda che il vero messaggio del presepe non è la staticità, ma il dialogo: ogni anno aggiunge o sposta figure per raccontare temi d’attualità – dall’accoglienza dei migranti alla tutela del paesaggio. Visitare con lui significa leggere un “Vangelo a colori” che si aggiorna costantemente.

FAQ – Domande frequenti sul Presepe Minori

Il Presepe Dipinto è visitabile anche in estate?

Sì, salvo manutenzioni straordinarie: la Pro Loco di Minori ne garantisce l’apertura quotidiana tutto l’anno.

Serve prenotare la visita guidata?

Non è obbligatorio, ma gruppi superiori a 10 persone è bene che contattino la Pro Loco.

Che tu giunga in Costiera Amalfitana per un weekend d’estate o per assaporare il profumo degli struffoli natalizi, fermarti a Minori significa entrare in un laboratorio a cielo aperto dove la Natività vive 365 giorni l’anno. Dal silenzio delle grotte rivestite di muschio alle pennellate vibranti del Presepe Dipinto, ogni dettaglio sussurra il legame profondo tra arte, fede e quotidianità. Porta con te questo spirito: osserva, ascolta, rispetta. E, perché no, prova a modellare un piccolo pastore con le tue mani: scoprirai che il presepe è soprattutto condivisione.

Cosa mangiare a colazione in Costiera – brioche, caffè, delizie

Limoni profumati, mare cristallino e l’aroma di un espresso appena fatto: svegliarsi in Costiera Amalfitana significa trasformare la colazione in un piccolo rito di felicità quotidiana. In questa guida scoprirai gli indirizzi imperdibili – dai bar storici di Amalfi alle terrazze panoramiche di Positano – per assaggiare brioche al limone, delizia e altre golosità come farebbe un vero locale.

1. Un sorso di storia e cultura mattutina

Il rituale della colazione in Costiera Amalfitana nasce dall’incontro tra la tradizione napoletana del caffè e i frutti dorati delle terrazze di limoni. Già nel Settecento, nel monastero di Santa Rosa a Conca dei Marini, le suore idearono la “sfogliatella Santa Rosa” – uno scrigno di pasta riccia ripieno di crema e amarene – tuttora simbolo della dolcezza del territorio.

Con l’avvento del turismo d’élite ottocentesco, i caffè sul lungomare di Amalfi e gli alberghi di Positano iniziarono a proporre brioche farcite con marmellata di limoni IGP, accompagnate da cappuccini schiumosi preparati rigorosamente con latte fresco delle colline salernitane.

2. Itinerari golosi: bar e consigli pratici

Sal De Riso Costa d’Amalfi, Minori

Must-try: Brioche al limone glassata e Delizia al Limone. Una recensione del 21 maggio 2025 sottolinea: Vale la pena la delizia al limone, le altre monoporzioni normalissime. Servizio attento e gentile

Orari: 07:00-23:00 • Prezzo cappuccino + brioche: 5 € circa.

Pasticceria Andrea Pansa, Amalfi

Fondata nel 1830, è tappa iconica sotto il Duomo. Ingredienti della Delizia al limone: “montata leggera, crema pasticcera al limone, chantilly al limoncello”. Un habitué scrive: “Abbiamo fatto colazione tutti i giorni per una settimana intera alla Pasticceria Pansa assaggiando un po’ di tutto e non siamo mai rimasti delusi.”.

Casa e Bottega, Positano

Colazione healthy con bowl di yogurt, croissant integrale e succo di agrumi locali. Inserito fra i migliori caffè 2025 secondo TripAdvisor.

Franco’s Bar, Positano

Perfetto per un espresso con vista mare prima delle 10:00. È tra i bar più apprezzati della zona.

Tip di viaggio: se arrivi in auto, parcheggia prima dell’orario di punta (08:00-09:00) o sfrutta i collegamenti marittimi; la Costiera al mattino è tutta tua.

3. Curiosità ed errori da evitare

  • Non chiamare “cornetto” la brioche ripiena di crema al limone: in Costiera è semplicemente brioche.
  • La sfogliatella riccia che trovi a Napoli non è uguale alla Santa Rosa: quest’ultima è sormontata da crema e amarene.
  • Niente cappuccino dopo le 11:00 – usanza locale vuole che si ordini espresso (o caffè macchiato).
  • Evita le brioche esposte al sole: la crema al limone va mantenuta a max 4 °C per non perdere profumo e consistenza.

4. Voci locali e aneddoti autentici

Quando chiedo a Salvatore, barista di terza generazione a Minori, qual è l’ordine “da locale”, risponde senza esitare: «Un caffè corto e una brioche tiepida al momento, così la glassa sprigiona tutto il profumo di limoni.» – un consiglio che fa davvero la differenza (provalo al banco: pagherai meno e socializzerai di più!).

FAQ

Qual è il dolce tipico della colazione Costiera Amalfitana?

La Delizia al Limone, inventata dal maestro pasticciere Sal De Riso, è il simbolo per eccellenza: pan di Spagna leggero, crema al limone e glassa profumata.

Dove fare colazione con vista mare?

Franco’s Bar a Positano offre il panorama più iconico, soprattutto alle prime luci dell’alba.

Quanto costa mediamente una colazione?

Dai 4 € ai 7 € per caffè e brioche; i tavolini vista mare possono arrivare a 10 €.

Che tu scelga di sgranocchiare una sfogliatella Santa Rosa al convento di Conca dei Marini o di sorseggiare un cappuccino fumante sul molo di Amalfi, la colazione in Costiera Amalfitana è un momento di pura celebrazione del territorio. Lasciati guidare dai profumi di limone, dalle chiacchiere al banco e dall’azzurro del mare: il buongiorno qui ha un sapore unico.

Ti è venuta fame? Scopri altre guide gastronomiche, iscriviti alla newsletter o scrivi un commento raccontando la tua colazione preferita!

 

Il grande cinema torna a Vico Equense: dal 22 al 29 giugno la 15ª edizione del Social World Film Festival

Dal 22 al 29 giugno, Vico Equense si trasformerà in un vero e proprio palcoscenico internazionale del cinema. La cittadina costiera, affacciata sul suggestivo Golfo di Napoli, ospiterà la 15ª edizione del Social World Film Festival, diretto dal regista Giuseppe Alessio Nuzzo. Presentato in anteprima a Cannes, il festival è pronto a regalare una settimana ricca di emozioni, incontri e arte visiva.

Omaggio ad Alida Valli: icona del cinema italiano

L’edizione 2025 sarà dedicata ad Alida Valli, leggendaria attrice del panorama cinematografico italiano e internazionale. A lei sarà riservata una retrospettiva curata da Rai Teche e una mostra fotografica realizzata in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, offrendo un viaggio attraverso la sua carriera e il suo impatto nella storia del cinema.

Star internazionali e riconoscimenti prestigiosi

Il ruolo di padrino di questa edizione sarà affidato all’attore Matt Dillon, presenza di grande prestigio che aggiunge ulteriore lustro all’evento. Tra i premi alla carriera spiccano i nomi di Giancarlo Esposito, Edoardo Leo e Sergio Rubini, mentre il Premio al Film Sociale dell’Anno andrà al regista Abel Ferrara, riconoscendo il suo contributo nel raccontare tematiche sociali attraverso il linguaggio cinematografico.

Quasi 100 film da 30 Paesi e tante attività formative

Il Social World Film Festival proporrà 97 film selezionati provenienti da 30 Paesi, suddivisi in nove sezioni tra competitive e non. Il calendario sarà arricchito da masterclass, workshop di regia e sceneggiatura, incontri con registi e attori, oltre a sessioni di pitching per progetti in fase di sviluppo. Un’occasione preziosa per giovani talenti e professionisti emergenti del settore audiovisivo.

Tecnologia, innovazione e contaminazione dei linguaggi

Grande spazio sarà riservato anche alla sperimentazione e innovazione tecnologica, con esperienze immersive in realtà virtuale 3D a 360° e la creazione di un mercato dedicato al cinema indipendente under 35. Il festival sarà inoltre parte di una rete internazionale di 40 eventi, pensati per diffondere il valore del cinema sociale in contesti culturali diversi e dinamici.

Una piattaforma narrativa oltre la sala

Il festival non si limiterà agli schermi cinematografici. Tra dibattiti dal vivo, contenuti digitali, focus tematici e oltre 20.000 minuti di programmazione, il Social World Film Festival si presenterà come una vera e propria piattaforma narrativa globale, in grado di connettere culture, idee e sensibilità attraverso il potere delle immagini.

Vico Equense, cuore culturale della Costiera Sorrentina

Il Social World Film Festival rappresenta anche l’occasione perfetta per (ri)scoprire Vico Equense, perla della Costiera Sorrentina, che ancora una volta si conferma crocevia internazionale di arte, bellezza e cultura. Un evento imperdibile per gli amanti del cinema e per chi desidera vivere un’esperienza unica, immersa in un contesto paesaggistico e umano di rara autenticità.

Palio di San Renato 2025: tradizione e spettacolo a Moiano, Vico Equense

Tra le colline che abbracciano la Costiera Sorrentina, la piccola frazione di Moiano si prepara a trasformarsi in un palcoscenico di colori, suoni e antiche sfide. Dal 21 giugno al 19 luglio 2025 otto serate accenderanno la Piazza Scanna con il Palio di San Renato, un evento che intreccia sport popolari, rievocazioni storiche e sapori autentici, offrendo ai viaggiatori un’immersione unica nella cultura del territorio.

Indice dei contenuti

Moiano e il Palio di San Renato: origini, storia e leggende

Il Palio affonda le sue radici nel culto di San Renato Vescovo, patrono della comunità, ma anche in una leggenda che infiamma la fantasia: si narra infatti di un cavaliere che liberò il borgo da un gigantesco drago grazie all’intercessione del santo. Questa epopea rivive ogni anno nell’«Assalto al Drago», lo spettacolare gran finale che chiude la manifestazione.

Oggi, come in passato, sei contrade — Patierno, Piana di Casola, Modianus, Arenarius, Cuneus Cerenius e Santa Maria del Castello — si contendono l’ambito gonfalone sfidandosi in prove di destrezza e giochi d’altri tempi. L’edizione 2025 porta con sé una novità: il tema «Il Palio d’Italia», sorteggiato dopo la partecipazione di Moiano al programma televisivo omonimo su Rai 2, che vedrà ogni contrada rappresentare una diversa regione italiana attraverso costumi, musiche e sapori tipici.

Programma 2025 e informazioni pratiche

Tutte le serate iniziano alle 20:00 in Piazza Scanna. Ecco il calendario completo (porta scarpe comode e uno smartphone per immortalare i momenti clou!):

  • Sabato 21 giugno – Corteo d’ingresso a tema «Il Palio d’Italia»
  • Sabato 28 giugnoCorsa col Panaro, corsa col carretto e grande spaghettata
  • Domenica 29 giugnoTiro al barattolo, gara dello Strummolo, corsa nel sacco
  • Sabato 5 luglio – Triathlon: «Gancio nel Buco», corsa con la balla e corsa con la roto-balla
  • Domenica 6 luglioTiro alla fune
  • Sabato 12 luglioPalo della cuccagna
  • Domenica 13 luglio – «Inchiodo il chiodo», taglia il tronco, staffetta notturna
  • Sabato 19 luglio – Corteo storico medievale e Assalto al Drago

Per arrivare: Moiano dista 10 km da Vico Equense e 20 km da Sorrento; consigliata la Circumvesuviana fino a Vico e poi autobus locale o shuttle gratuito (servizio attivo solo nei weekend del Palio). Parcheggi: area «Ex Campetto» (posti limitati) e navette da via Raffaele Bosco.

Il mio Palio: emozioni e piccole «scoperte» dalla Costiera

Se penso al Palio di San Renato, mi torna alla mente l’odore della legna dei falò, il ritmo dei tamburi che echeggia tra i vicoli in pietra e la sorpresa di vedere intere famiglie — nonni compresi — correre con la roto-balla come se non ci fosse un domani. Ho capito che questa festa è molto più di una gara: è un momento in cui il tempo sembra fermarsi e la comunità si racconta attraverso i suoi gesti più autentici. Se è la tua prima volta in Costiera, lascia spazio al serendipity: segui il corteo senza fretta, assaggia ciò che ti viene offerto, chiacchiera con i contradaioli. Tornerai a casa con la sensazione di aver vissuto qualcosa di irripetibile.

Il Palio di San Renato 2025 è un concentrato di storia, leggenda, sport e convivialità che rende la Costiera Sorrentina ancora più irresistibile d’estate. Dalle sfide del palo della cuccagna alla magia dell’Assalto al Drago, Moiano ti aspetta per otto serate indimenticabili. Vuoi saperne di più su altri eventi locali o pianificare un tour su misura? Dai un’occhiata alle nostre guide attività in Costiera o contattaci per un itinerario personalizzato.

Le scale della devozione: da Amalfi a Scala lungo il Sentiero dei Santi

Dal sagrato arabesco del Duomo di Sant’Andrea ad Amalfi fino alle guglie gotiche del Duomo di San Lorenzo a Scala: un’antica “scala” di pietra – oggi nota come Sentiero dei Santi Amalfi Scala – unisce storia, spiritualità e natura in poco più di 8 km, 1.500 gradini e quasi mille anni di fede. Pronto a camminare nella storia della Costiera?

Indice dei contenuti:

1. Radici di fede e di pietra

Il percorso nasce da due landmark sacri. Ad Amalfi si parte dalla scalinata scenografica del Duomo di Sant’Andrea, fondato nel 987 e scrigno delle reliquie dell’Apostolo. A 424 m s.l.m. lo sguardo incontra invece il Duomo di San Lorenzo (XI sec.), patrono di Scala, con le sue cripte gotiche uniche in Costiera.

Fra le due cattedrali, il sentiero tocca Pontone, borgo medievale raccolto attorno ai ruderi della basilica di Sant’Eustachio (XII sec.) e alla Torre dello Ziro, vedetta del XV sec. che domina i golfi di Amalfi e Atrani. Non è un caso che i locali lo chiamino “scala della devozione”: a ogni tornante s’incontrano edicole votive, croci e lapidi che ricordano pellegrinaggi antichi – compresi quelli legati ai santi Cosma e Damiano, celebrati ancora oggi con camminate a piedi da Amalfi a Ravello.

2. Itinerario passo dopo passo

Dati tecnici principali

  • Distanza: 8,2 km (solo andata) – variante breve 5,1 mi / 8,2 km
  • Dislivello ↑ 650 m / ↓ 200 m
  • Gradini: ≈ 1.500 (750 solo da Amalfi a Pontone)
  • Tempo medio: 3 h 30’ – 4 h
  • Difficoltà: Escursionistica (E)

Il percorso tappa per tappa

  1. Piazza Duomo, Amalfi (0 km) – Riempite la borraccia alla storica Fontana di Sant’Andrea e infilatevi nella Valle dei Mulini.
  2. Valle dei Mulini (1,2 km) – Tra rovine di cartiere medievali, seguite il torrente Canneto fino al bivio per Pontone.
  3. Pontone (2,5 km) – Salita di 750 gradini, pausa caffè in piazzetta. Deviate per la Torre dello Ziro (30’ A/R) se volete un super belvedere.
  4. Valle delle Ferriere (3,0 km) – Facoltativa ma consigliata: una riserva naturale con felci tropicali, cascate e vecchie ferriere
  5. Minuta (5,5 km) – La chiesa romanica dell’Annunziata incornicia Ravello e il mare. Pic-nic con vista.
  6. Duomo di San Lorenzo, Scala (8,2 km) – Ultimi gradini fra vigneti di Tintore e terrazze di limoni. Visitate le cripte gotiche e assaggiate una delizia al limone in piazza.

Varianti: chi ha fiato può proseguire fino a Santa Maria dei Monti e Agerola per connettersi al Sentiero degli Dei.

Consigli pratici

  • Partite presto: il versante sud è esposto al sole – in estate fa caldo già alle 9:30.
  • Scarpe da trail, bastoncini e almeno 1,5 l d’acqua a testa.
  • Bus Sita Sud Scala ⇄ Amalfi per il rientro (ogni 30-60’, €2,40).
  • Per la Valle delle Ferriere è obbligatoria la prenotazione (ingresso riserva €5).

3. Curiosità & errori da evitare

  • Gradini “invisibili”: molte alzate sono sdrucciole in pietra calcarea – la pioggia le rende saponette.
  • Limoni… ma non solo: lungo le terrazze noterete viti di Tintore di Tramonti; a Minuta si produce un eccellente passito locale.
  • Il selfie più iconico: la cornice a trifora della Chiesa dell’Annunziata di Minuta regala la stessa inquadratura che ritrovate su molte cartoline vintage.
  • Errore classico: sottovalutare la discesa. 1.500 gradini mettono alla prova ginocchia e quadricipiti.
  • Mito locale: secondo la tradizione, chi sale tutti i gradini senza fermarsi vedrà avverato un desiderio entro l’anno.

4. Voci dal sentiero

«Abitavamo all’inizio della lunga scalinata che dalla Valle dei Mulini sale fino a Scala. Ogni settembre affrontavamo il pellegrinaggio rigorosamente a piedi» – Sigismondo Nastri, giornalista :contentReference[oaicite:9]{index=9}

Gli anziani di Pontone ricordano ancora i rintocchi delle campane che guidavano i contadini lungo il cammino notturno del Venerdì Santo. Oggi la spiritualità resta, accompagnata da un turismo slow che sostiene i piccoli bar, i B&B e le cantine “eroiche” di Scala.

5. Conclusione

Il Sentiero dei Santi Amalfi Scala è più di un trekking: è un filo di pietra che ricuce mare e montagna, Medioevo e presente, devozione e paesaggio. Ogni gradino racconta una storia, ogni respiro porta il profumo dei limoneti e l’eco delle processioni secolari. Metti le scarpe giuste e cammina nella storia.

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Domande frequenti

Quanti gradini ci sono fra Amalfi e Scala?

Circa 1.500, di cui 750 solo dal centro di Amalfi a Pontone.

Serve una guida?

Il sentiero è segnalato in bianco-rosso CAI; una guida è consigliata se volete visitare la cripta gotica del Duomo di Scala o entrare nella riserva integrale della Valle delle Ferriere.

È adatto ai bambini?

Sì, ma solo se abituati a camminare: prevedete molte pause e scegliete la variante breve Pontone → Amalfi in discesa.

Panetterie e forni storici da provare – pane, dolci, tradizione

Il profumo inconfondibile del pane appena sfornato si mescola all’aria salmastra e alle note agrumate dei limoneti, creando un invito irresistibile per chiunque arrivi in Costiera Amalfitana. Tra viuzze medievali e terrazze sospese sul blu, i Forni della Costiera Amalfitana sono un viaggio sensoriale dentro secoli di storia, un rito comunitario che ancora oggi unisce residenti e viaggiatori attorno al fascino del fuoco e della farina.


Le radici di farina e fuoco

Prima ancora che la Costiera si affermasse come meta glamour, ogni borgo possedeva un forno comunitario. Qui si cuocevano pane cafone, pane biscottato (o vascuotto) e focacce destinate ai lunghi viaggi dei marinai. Il pane biscottato, cotto due volte per garantirne la conservazione, è documentato fin dal Medioevo e resta un pilastro dell’alimentazione locale. Dal Seicento in poi, le frasche di castagno alimentavano forni in pietra alimentati a legna, simili a quelli che ancora oggi incontriamo nei vicoli di Amalfi e Tramonti.

La tradizione prosegue nell’Ottocento: il Panificio Erasmo Pacileo di Amalfi, fondato nel 1875, ne è un esempio vivente. Ancora oggi, l’alba in Costiera è scandita dal rumore delle pale di legno che infornano pagnotte croccanti e dalla fila di abitanti che attendono la loro razione quotidiana.

Itinerario dei forni: dal mare ai monti

Prepara una borsa di tela (niente plastica!) e un pizzico di pazienza: molti forni chiudono appena esaurita la produzione del mattino. Ecco cinque tappe imperdibili, facilmente combinabili in un weekend on the road.

1. Panificio Erasmo Pacileo – Amalfi

Gestito oggi dalla quinta generazione, questo forno utilizza ancora lievito madre e cottura su pietra refrattaria. Prova la pagnotta di grani antichi, perfetta con un filo di olio DOP locale.

2. Panificio Antonio Imperato – Tramonti

Nella frazione montana di Cesarano, la famiglia Imperato inforna pagnotte a lievitazione naturale dal profumo di castagno. Dopo l’acquisto, percorri il Sentiero delle Formichelle per smaltire qualche fetta.

3. Il Forno di Isidoro – Tramonti

Isidoro ha ereditato il forno di famiglia, datato 1924, e lo ha trasformato in laboratorio aperto ai visitatori. Imperdibile il workshop serale su pane cafone e taralli.

4. Pasticceria Sal De Riso – Minori

Sebbene famosa per la delizia al limone, la boutique di Sal De Riso propone anche lievitati d’autore come il panettone ai limoni Costa d’Amalfi IGP. Ottima tappa dolce tra una spiaggia e l’altra.

5. Pane Coccos’ – Cetara

Nel borgo delle alici sotto sale, Pane Coccos’ abbina filoni croccanti alla celebre colatura. Consiglio da insider: chiedi il crustino ancora fumante e condisci con olio al limone.

Curiosità e errori da evitare

  • Il pane non si taglia caldo. Lascia raffreddare almeno un’ora per non rovinare la mollica – parola di fornaio.
  • Senza glutine? In Costiera la cultura del grano è forte: avvisa con anticipo per prodotti alternativi.
  • Occhio alle pause pomeridiane. Molti forni chiudono tra le 13 e le 16 per la controra.
  • Non chiedere “pizza bianca”: qui si chiama schiacciata o focaccia.

Racconti dal forno

Una sera d’inverno ho partecipato alla notte della lievitazione a Tramonti. Alle 2:00 del mattino il maestro fornaio ha steso il lievito madre sul banco in marmo, spiegando che «il segreto non è la ricetta, ma il tempo che decidi di dedicare all’impasto». Al primo chiarore, mentre i galli cantavano, il pane biscottato usciva dal forno crepitando: un suono che ancora oggi associo alla parola ospitalità.

Se vuoi vivere la stessa magia, prenota in anticipo uno dei laboratori aperti: sono piccoli, autentici, e spesso includono degustazione di vini Costa d’Amalfi DOC.

Domande Frequenti

Qual è il periodo migliore per un tour dei forni della Costiera Amalfitana?
Da marzo a giugno e da settembre a novembre: meno folla, temperature perfette e disponibilità di laboratori didattici.
Posso spedire il pane a casa?
Molti forni offrono confezioni sottovuoto del pane biscottato, perfette per viaggiare e mantenere fragranza fino a 3 mesi.
Esistono tour guidati?
Sì, diverse agenzie locali propongono food walking tour che includono visita ai forni, degustazioni di olio e limoncello.

Dal canto del mare alle fragranze di un forno centenario, la Costa d’Amalfi racconta se stessa attraverso pane, dolci e tradizione. Ora che conosci gli indirizzi chiave, metti lo zaino in spalla, alzati all’alba e segui l’odore della crosta appena brunita: ti condurrà a storie che parlano di famiglie, di passione e di gesti antichi che resistono al tempo.

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Natale in Penisola Sorrentina – eventi, luci e atmosfera

Quando le luci si accendono a Sorrento e lungo tutta la Penisola sorrentina, l’inverno profuma di agrumi, leggende marinare e cannella. Preparati a vivere un dicembre di emozioni, tra presepi napoletani, mercatini natalizi vista mare e concerti sotto le stelle: ecco la guida definitiva (con calendario) per innamorarti del Natale costiero.

Le origini di un Natale tra mare e tradizione

Il fascino del Natale a Sorrento nasce dall’incrocio fra antichi riti marinari e la teatralità del presepe napoletano: fin dal ‘700 maestri artigiani scolpiscono pastori in terracotta che, ancora oggi, popolano le botteghe di Via San Cesareo. La rassegna M’Illumino d’Inverno – che dal al colora strade e borghi – porta in scena concerti, installazioni luminose e spettacoli dedicati ai pescatori che un tempo lanciavano ceste di agrumi in mare come buon auspicio.

Simbolo indiscusso è l’abete high-tech di Piazza Tasso: l’accensione dell’albero multicolor, prevista ogni alle 18:00, riunisce abitanti e viaggiatori in un unico abbraccio di musica folk e cori gospel.

Eventi & Itinerari: cosa fare giorno per giorno

Calendario dei mercatini e delle principali attrazioni 2025

Data Evento Location Tipologia
22 Nov–18 Gen M’Illumino d’Inverno XVI Sorrento centro Luminarie, concerti
22 Nov, 18:00 Lighting Tree Ceremony Piazza Tasso Accensione albero
30 Nov–26 Dic Christmas Village Villa Fiorentino Mercatino & Santa Claus
04 Dic–06 Gen Mercatini di Piazza Venerio Piazza Venerio Artigianato & street‑food
28 Dic–06 Gen (ore 18‑21) Presepe Vivente ‘700 Giardino della Cattedrale Rappresentazione sacra

 

Per massimizzare il tempo, inizia la mattina con un espresso al Bar Fauno e passeggia verso Villa Comunale per ammirare il Vesuvio incorniciato dalle luci. Nel pomeriggio tuffati nel Christmas Village fra bancarelle di limoncello cream e statuine in corallo; i bambini possono incontrare Babbo Natale (ore 16‑20) e scrivere la letterina nella „Posta degli Elfi“.

Escursioni natalizie nella Penisola

  • Sant’Agnello: scendi lungo Vico dei Pini fino al Belvedere Marinella illuminato di blu. Street‑band dal vivo ogni sabato di dicembre.
  • Massa Lubrense: trekking leggero al faro di Punta Campanella; a dicembre l’aria tersa regala tramonti rosa.
  • Piano di Sorrento: mercatino solidale in Villa Fondi e degustazione di roccocò artigianali.

Tips pratici

  1. Arriva in Circumvesuviana: evitare il parcheggio in alta stagione festiva ti farà risparmiare tempo.
  2. Scarpe comode: le discese verso Marina Grande sono acciottolate.
  3. Photospot top: dall’ascensore della Villa Comunale all’ora blu.

Curiosità locali ed errori da evitare

Lo sapevi che a Sorrento la tombola musical del 24 dicembre prevede versi dialettali satirici? Prendila con filosofia e segui i numeri gridando «fa ‘nu pere e ‘nu cafè!». Evita invece di confondere la delizia al limone con un comune panettone.

Errore classico? Pensare di vedere Amalfi e Positano nello stesso giorno del Villaggio di Babbo Natale: il traffico costiero in periodo festivo è imprevedibile. Dedica un giorno esclusivo ad ogni borgo.

Esperienze da insider

Maria, proprietaria di una piccola bottega di ceramiche in Corso Italia: «Quando le prime luci si accendono, il profumo delle bucce di arancia candita riempie le strade. Consiglio sempre ai miei clienti di fermarsi a Marina Grande la sera del 26 dicembre: i pescatori organizzano una processione in barca con torce e canti popolari che si riflettono sul mare scuro. È la mia magia natalizia».

Domande frequenti sul Natale a Sorrento

Quanto durano le luminarie a Sorrento?

Dalla fine di novembre a metà gennaio; l’intero periodo di M’Illumino d’Inverno.

Dove parcheggiare vicino al centro storico?

Preferisci i parcheggi di Via Correale o il parcheggio Achille Lauro, ma valuta la Circumvesuviana nei weekend.

I mercatini sono pet‑friendly?

Sì, purché gli animali siano al guinzaglio; alcune aree interne come la Casa di Babbo Natale richiedono trasportino.

Un viaggio che profuma di arancio e speranza

Che tu sogni una vacanza romantica o un’avventura in famiglia, il Natale Sorrento 2025 è un mosaico di luci, storia e sapori. Lasciati guidare dalle note dei mandolini sotto l’albero di Piazza Tasso e assapora il limoncello brulè guardando il Vesuvio illuminato: tornerai a casa con il cuore – e la memoria del telefono – pieni di meraviglia.

Ti è stata utile questa guida? Lascia un commento qui sotto, iscriviti alla nostra newsletter per ricevere idee di viaggio e scopri le altre guide sulla Costiera. Condividi l’articolo sui social e tagga #ilovecostiera per farci vedere le tue foto natalizie!

Allerta incendi 2025 in Campania: nuove regole e consigli

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Se stai programmando un road trip tra le curve vista mare della Costiera Amalfitana o una vacanza slow nei limoneti della Penisola Sorrentina, c’è una notizia importante da mettere subito in agenda: dal al la Regione Campania dichiara lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi. Tradotto: fuochi all’aperto, falò in spiaggia e braciate nei boschi sono banditi (e le multe non sono affatto folkloristiche). In questo articolo, pensato per i lettori di I Love Costiera, troverai un vademecum pratico su norme, alternative ecosostenibili e chicche locali per vivere la tua estate tra Amalfi e Sorrento in piena serenità.

Indice dei contenuti:

Incendi Campania: perché l’estate 2025 è ad alto rischio

Chi ama i sentieri profumati di macchia mediterranea sa che l’estate, con i suoi venti caldi e lunghi periodi di siccità, rende i pendii dei Monti Lattari particolarmente vulnerabili al fuoco. Negli ultimi cinque anni, il cambiamento climatico ha moltiplicato le giornate di FWI elevato, mettendo in pericolo le terrazze di limoni IGP, i boschi di leccio e le pinete costiere che incorniciano sentieri iconici come il Sentiero degli Dei. Il decreto firmato dal direttore della Protezione Civile Regione Campania — Italo Giulivo — è dunque un scudo verde contro questa minaccia: meno scintille in aria, più ossigeno per le nostre vacanze future.

Regole 2025 della Regione Campania: cosa è vietato e fino a dove

Ecco il cuore del provvedimento spiegato senza burocrazia:

  • Zero fuochi nei boschi e fino a 100 m dal loro confine naturale. No picnic con barbecue portatile, nemmeno se «giusto due salsicce».
  • Stop agli abbruciamenti di residui agricoli: foglie di limone, sarmenti di vite e stoppie devono essere compostate o conferite altrove.
  • Vietati fuochi d’artificio, lanterne volanti e razzi se non si è almeno a 1 km dalle aree boscate — la Costiera non è Instagrammabile se brucia.
  • Niente fornelli a gas, motori che producono scintille o lavori con fiamma ossidrica in prossimità del verde.
  • Divieto di sosta con auto o moto su sterrate all’interno di aree naturali: il catalizzatore bollente può essere la scintilla che non vuoi.

Le sanzioni? Si parte da fino a 10.000 € per il privato imprudente e si sale in caso di dolo. Meglio investire quei soldi in un boat tour a Capri, non trovi?

Viaggio responsabile: 5 tips per una Costiera “fire-free”

  1. Picnic sì, ma in aree attrezzate – Opta per le pinete demaniali di Agerola o i tavoli vista mare del Parco Regionale dei Monti Lattari, dove i bracieri fissi sono autorizzati e controllati.
  2. Scegli grigliate “urban” – A Vietri e Massa Lubrense diversi roof-restaurant propongono grill nights senza intaccare i boschi. Prenota il tuo tavolo e brindiamo al tramonto con una Costa d’Amalfi DOC.
  3. Porta un censer elettrico – Se non rinunci al profumo di brace, i barbecue elettrici portatili sono permessi in campeggi e case vacanza private dotate di terrazza, purché distanti dal verde.
  4. Dillo ai bambini — Spiega loro che lanciare mozziconi dal traghetto non è un gioco. Coinvolgili in una caccia ai tesori naturali: raccogliamo conchiglie, non accendiamo fuochi!
  5. Salva il 1515 – È il numero del Corpo Forestale: segnalare fumo o fiamme è un dovere, oltre che un gesto d’amore per le tue vacanze future.

Dalla moka al tramonto ai drone show: idee alternative (e legali)

Fare braciate nei boschi può essere romantico, ma non è l’unica opzione per un momento wow. Ecco alcune ispirazioni testate sul campo:

  • Caffè al Vallone delle Ferriere – Porta un termos e due sfogliatelle: la cascata naturale farà da colonna sonora senza bisogno di falò.
  • Cooking class indoor – A Tramonti puoi impastare la pizza “deco” nel forno a legna di un antico casale, poi gustarla in veranda: zero scintille, massimo sapore.
  • Trekking all’alba sul Monte Faito – Partenza alle 4:30, arrivi in vetta con un cielo che sembra un sorbetto al lampone. Il panorama vale più di un fuoco artificiale.

Una nota personale

Lo scorso luglio ho percorso il Sentiero dei Limoni tra Maiori e Minori alle prime luci. Alle 6:00, la rugiada profumava di zagara e i volontari dell’Associazione “Colibrì” pattugliavano il sentiero armati solo di borracce e radioscanner. «Basta una scintilla e perdiamo secoli di storia agricola», mi diceva Luca, uno di loro, mentre distribuiva dépliant multilingue ai turisti mattinieri. Un gesto semplice che ricorda quanto anche noi viaggiatori siamo custodi di questo paesaggio.

Costruisci ricordi, non cenere

Dall’azzurro cobalto di Marina di Praiano al verde smeraldo della Grotta dello Smeraldo, la Costiera Amalfitana e Sorrentina è un mosaico fragile che merita cura quotidiana. Rispettare i divieti antincendio della Regione Campania () è il primo passo per poter tornare l’anno prossimo a respirare lo stesso profumo di ginestre in fiore. Viaggia leggero, lascia zero cenere e porta a casa mille storie.

Vuoi altre dritte eco-friendly? Iscriviti alla nostra newsletter per itinerari aggiornati, download di mappe gratis e sconti su tour sostenibili. Condividi l’articolo con l’hashtag #ILoveCostieraSafe o raccontaci nei commenti il tuo spot preferito per un picnic senza fiamme!

Coca-Cola Pizza Village 2025: pizza, musica e Costiera in festa a Napoli

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Preparati a un viaggio di gusto che parte dal cuore di Napoli e si allunga idealmente lungo i tornanti profumati di limone della Costiera Amalfitana e Sorrentina. Dall’ al , la Mostra d’Oltremare di Napoli si trasforma nel palcoscenico del Coca-Cola Pizza Village 2025, tredicesima edizione di un evento che unisce arte bianca, musica live e intrattenimento gratuito. In questo articolo ti racconto perché vale la pena inserirlo nel tuo itinerario costiero, come raggiungerlo comodamente da Amalfi o Sorrento e quali esperienze autentiche non perdere prima o dopo aver addentato la tua pizza perfetta.

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Coca-Cola Pizza Village 2025 e le radici costiere della pizza napoletana

La pizza, patrimonio UNESCO dal 2017, nasce a Napoli ma trova linfa nei borghi che puntellano i Monti Lattari: basti pensare alla fior di latte di Agerola, al pomodorino del piennolo coltivato sui crinali vesuviani o all’olio DOP della Penisola Sorrentina. Proprio da questi territori, che abbracciano la Costa d’Amalfi e la Penisola Sorrentina, provengono molti degli ingredienti protagonisti delle creazioni che assaggerai al Coca-Cola Pizza Village 2025.

«Pizza Village è un progetto che va oltre il cibo, racconta l’identità di Napoli e la diffonde nel mondo», spiegano gli organizzatori Claudio Sebillo e Alessandro Marinacci. Un’identità che, dalle terrazze di Positano al jet-set di Capri, resta il filo rosso — o meglio, il “filo di mozzarella” — del nostro lifestyle mediterraneo.

Mostra d’Oltremare di Napoli: date, ospiti e come arrivare dall’ Amalfi Coast

  • Dove: Mostra d’Oltremare, quartiere Fuorigrotta, Napoli
  • Quando: 1–6 luglio 2025, ingresso libero dalle 18:00 all’01:00
  • Cosa ti aspetta: oltre 30 forni a legna in linea, masterclass, laboratori per famiglie, talk “Pizza Tales”, contest musicale con finalissima live.
  • Media partner: RTL 102.5, con live di Tiromancino, BigMama, Alfa, LDA e altri artisti in aggiornamento.

Come arrivare dalla Costiera Amalfitana o Sorrentina

  1. Treno + Metro: Circumvesuviana da Sorrento a Napoli Garibaldi (60 min) → Metro Linea 2 fino a Campi Flegrei (5 min) → ingresso Mostra d’Oltremare a 300 m.
  2. Aliscafo: Amalfi/Sorrento → Molo Beverello (35-50 min) → Metro Linea 1 fino a Università + Linea 2 come sopra.
  3. Auto privata: A3 Salerno-Napoli, uscita Fuorigrotta. Parcheggi convenzionati nell’area fieristica.
  4. Navette dedicate: partenze serali da Positano, Praiano e Sorrento.

Grazie agli ampi spazi di Fuorigrotta — «sede ideale per decongestionare il centro e valorizzare l’area occidentale», sottolinea il sindaco Gaetano Manfredi — potrai goderti l’evento senza stress e con la sensazione di avere il Vesuvio come quinta scenografica.

Tips costieri: produttori, escursioni e pairing d’autore

Vuoi trasformare il Coca-Cola Pizza Village 2025 in un pretesto per scoprire la Costiera? Ecco tre idee da insider:

  1. Dal forno al limoneto – Al mattino prenota una visita ai limoneti della Valle delle Ferriere sopra Amalfi: imparerai come nasce il limoncello IGP che profuma molte pizze creative.
  2. Wine pairing vista mare – Rientra in serata a Napoli con una bottiglia di Costa d’Amalfi DOC (vitigno Falanghina o Biancolella) e chiedi allo chef pizzaiolo di suggerirti l’abbinamento ideale. Molti stand propongono pacchetti pizza + calice.

Dulcis in fundo, approfitta delle masterclass gratuite firmate Mulino Caputo per mettere le mani in pasta: posti limitati, prenotazione consigliata via app ufficiale (push notifiche attive).

Tra forno e mare: il mio itinerario pizza-centrico di 48 ore

Giorno 1: sveglia a Sorrento con vista su Punta Campanella, espresso al bar storico, traghetto veloce per Napoli. Alle 11:00 passeggiata nel Rione Sanità tra i murales di Maradona e un cuoppo di frittura locale. Si pranza leggero — sì, davvero! — perché dalle 18:00 il profumo di legna al Pizza Village non perdona. Alle 21:30 ci si gode BigMama sul palco RTL, poi rientro in Costiera con navetta notturna: finestrini abbassati, la luna piena che illumina le curve di Seiano.

Giorno 2: colazione ad Amalfi con sfusato amalfitano candito e ricotta, escursione alla Grotta dello Smeraldo, pranzo <> a Cetara (accoppiata con colatura di alici da standing ovation), rientro pomeridiano a Napoli per la masterclass sul cornicione canotto led by Sorbillo. Serata finale con Tiromancino: coro collettivo su “Due destini”, Coca-Cola fresca fra le mani e il Vesuvio che si illumina di rosso dietro il palco.

Che tu stia programmando una fuga romantica, un food tour con gli amici o un’avventura in famiglia sulla Costiera Amalfitana e Sorrentina, il Coca-Cola Pizza Village 2025 è il punto di partenza (o di arrivo) perfetto: gratuito, accessibile e carico di energia mediterranea. Segna le date, prenota il tuo alloggio vista mare e preparati a impastare ricordi che profumano di basilico fresco e salsedine.

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I migliori cocktail bar di Sorrento – tra mixology e tradizione

Un cielo color corallo, la brezza che profuma di agrumi, un Limon Spritz ghiacciato in mano: ecco l’essenza di un aperitivo sulla Costiera. Sorrento, crocevia di viaggiatori fin dal Grand Tour, oggi unisce la sua anima antica all’arte della mixology internazionale. In questa guida ti accompagno tra rooftop spettacolari e lounge d’atmosfera, con orari aggiornati al 2025, consigli di prenotazione e drink che raccontano il territorio.

1. Dai rosoli conventuali alla mixology d’autore

Già nel XVII secolo i monasteri sorrentina distillavano agrumi per ottenere rosoli digestivi, antenati del celebre limoncello. Oggi i bartender locali reinterpretano quei sapori in cocktail contemporanei come il “Sirena Sour” a base di gin ai fiori di cappero dei Monti Lattari. Nel 2024 Sorrento ha ospitato la tappa campana del World Class Cocktail Festival, consolidando la città fra le capitali mediterranee del buon bere.

2. Percorso cocktail: 6 bar imperdibili

2.1 Vista Sky Bar – Hotel Mediterraneo ★ Rooftop con DJ set

  • Indirizzo: Corso Marion Crawford 85, Sant’Agnello
  • Orari 2025: Apr–Ott, lun/mer/ven/dom 19:00–23:30 (prenotazione e minimum spend €150 prima fila)
  • Signature drink: “Sunset in Amalfi” con limoncello house-made, vodka agli agrumi e spuma di basilico.
  • Consiglio locale: Arriva entro le 18:45 per goderti il cambio luce e risparmiare sul minimum spend.

2.2 Bellavista Cocktail Bar – Grand Hotel La Favorita

  • Indirizzo: Via Tasso 61, Sorrento
  • Orari 2025: Tutti i giorni 18:00–00:00 (chiusura invernale gennaio)
  • Signature drink: “Bellevue Breeze” con gin locale alle erbe e cordiale di cedro.
  • Consiglio locale: Prenota il tavolo angolo nord per l’inquadratura perfetta del Vesuvio.

2.3 Fauno Bar – Classico intramontabile in Piazza Tasso

  • Indirizzo: Piazza Tasso 13-15, Sorrento
  • Orari 2025: 07:00–02:00 tutti i giorni
  • Signature drink: “Tasso Negroni” con bitter agli agrumi di Sorrento.
  • Consiglio locale: Perfetto per osservare la passeggiata serale sorseggiando un cocktail dal dehors.

2.4 MiHo Sky Bar – Hotel Michelangelo

  • Indirizzo: Corso Italia 275, Sorrento
  • Orari 2025: maggio–ottobre 18:30–00:00 (chiuso lunedì)
  • Signature drink: “Michelangelo Mule” con limone di Sorrento IGP e zenzero fresco.
  • Consiglio locale: Ordina il plateau di crudi dopo le 21:00: dal 2025 è in promozione 2×1.

2.5 La Pergola Rooftop – Bellevue Syrene

  • Indirizzo: Piazza della Vittoria 5, Sorrento
  • Orari 2025: 12:00–23:00, cucina leggera fino alle 22:00
  • Signature drink: “Golfo Fizz” con prosecco e rosolio di rose.
  • Consiglio locale: Il tavolo “Sirena” è il più richiesto: specifica in prenotazione.

2.6 Syrenuse Lounge Bar – Vibes contemporanee

  • Indirizzo: Piazza Tasso, Sorrento
  • Orari 2025: 10:00–02:00 (live music il sabato)
  • Signature drink: “Clover Siren” – rivisitazione rosa del classico Clover Club.
  • Consiglio locale: Dopo le 23:30 parte il DJ set deep‑house: tieniti libero per qualche passo di salsa improvvisata.

3. Curiosità & errori da evitare

  • Dress code: nei rooftop come Vista Sky Bar è richiesto smart‑casual: niente infradito!
  • Limoncello ≠ fine pasto: Provalo in miscelazione: a Fauno Bar chiedi “Sorrentini Sour”.
  • Orario d’oro: il tramonto varia tra 19:45 (giugno) e 16:40 (dicembre): prenota 30 min prima.
  • Aperitivo con vista: molti bar applicano minimum spend per i tavoli in prima fila – verifica al momento della prenotazione.

4. Esperienze personali e interviste

Ho incontrato Gaia Russo, bar manager del Bellavista: “Il nostro cocktail più fotografato? Il Sorrentine Paloma servito in un limone scavato, omaggio ai giardini di Massa.” Racconta che nel 2024 hanno infuso oltre 500 kg di scorze per preparare il loro sciroppo di limone, a km zero.

Durante una serata di ottobre, mi sono seduto al Vista Sky Bar mentre un DJ mixava lo‑fi house. Il momento clou? Lo scoccare del verde raggio sul mare, accompagnato da un Martina Franca gin‑tonic con spray di bergamotto.

5. Domande frequenti

Qual è il miglior cocktail bar per il tramonto?

Per la vista sul Vesuvio, il Vista Sky Bar è imbattibile; prenota un seaview sofa entro le 19:00.

Serve prenotare in anticipo?

Sì, soprattutto nei mesi estivi (giugno‑settembre) e per i rooftop: usa i link di prenotazione online indicati.

I bar offrono opzioni analcoliche?

Tutti i locali citati propongono mocktail a base di agrumi freschi e toniche aromatizzate.

Dall’eleganza intramontabile di Piazza Tasso ai rooftop stellati che sfiorano il cielo, Cocktail bar Sorrento ti offre un viaggio sensoriale tra sapori locali e panorami da cartolina. Ora che conosci orari, drink e chicche insider, non ti resta che sollevare il bicchiere: Salute!

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Torri costiere e leggende della Penisola Sorrentina

Immagina di percorrere i sentieri profumati di agrumi della Costiera Sorrentina, mentre antiche torri saracene sorvegliano ancora oggi il blu intenso del Tirreno. Queste sentinelle di pietra raccontano storie di incursioni piratesche, di coraggio e di miti classici che riecheggiano tra gli scogli. In questa guida scoprirai dove trovarle, come visitarle e quali segreti – reali o leggendari – custodiscono. Preparati a vivere un viaggio che unisce storia, natura mozzafiato e sapori locali, con consigli pratici di una guida che ama e vive la costa ogni giorno.

1. Dal pericolo saraceno alle stelle Michelin

Tra il XVI e il XVII secolo la difesa costiera del Regno di Napoli fu potenziata con oltre 350 torri d’avvistamento; una cinquantina di queste sorsero lungo la Penisola Sorrentina, distanziate in modo che ognuna potesse comunicare con fuochi e fumo alle due torri adiacenti.

La “Torre Minerva” di Punta Campanella veglia ancora sull’estremità della penisola. Un bue bronzeo, secondo lo storico Strabone, avrebbe suonato qui la campana che segnalava l’arrivo dei corsari; da questo episodio deriverebbe il toponimo Campanella.

A nord, la Torre del Saracino di Seiano ha trovato nuova vita: oggi ospita il ristorante bi‑stellato di chef Gennaro Esposito, un esempio virtuoso di recupero eno‑gastronomico di un manufatto difensivo.

2. Itinerari, luoghi e consigli pratici

2.1 Da Vico Equense a Sorrento

  • Torre del Saracino (Seiano): raggiungibile in 10 min a piedi dalla stazione Circumvesuviana; fermati per un aperitivo al tramonto sulla terrazza. Prenotazione obbligatoria se vuoi cenare.
  • Torre Marina di Cassano (Piano di Sorrento): perfetta per foto “cartolina” con le barche dei pescatori. Accanto trovi la pescheria da cui provengono le alici servite nei ristoranti vicini.

2.2 Trekking Massa Lubrense

  • Torre Minerva: sentiero CAI 300, 45 min. Scarica l’app del Parco Marino per l’audioguida gratuita.
  • Torre di Crapolla: 700 gradini immersi nel mirto. Parti presto: l’ascesa al ritorno è impegnativa ma ripagata da un tuffo in un fiordo segreto.
  • Torre di Montalto: meno nota, ma domina due golfi; porta con te un binocolo per scorgere Capri e la dorsale dei Lattari.

2.3 Tips rapidi

  1. Parcheggio: utilizzare i parcheggi multipiano di Massa Lubrense (tariffa 2025: €2/h) e proseguire a piedi o in e‑bike.
  2. Orario ideale: alba per gli scatti senza folla; tramonto per i colori rosa che incorniciano le torri.
  3. Equipaggiamento: scarpe da trekking leggere, borraccia da 1 l, torcia frontale per il rientro.
  4. Trasporto pubblico: bus SITA “Linea Azzurra” collega Sorrento a Termini (Punta Campanella) ogni 45 min in estate.

3. Curiosità: Mito o realtà?

Punta Campanella è indicata dagli antichi come luogo dove Ulisse incontrò le sirene — Ligea, Leucosia e Partenope — legando i marinai all’albero maestro per sfuggire al loro canto.

La campana che dà il nome al promontorio, secondo la tradizione, suonerebbe ogni 14 agosto – vigilia dell’Assunta – quando il silenzio della notte permette di sentire il rintocco metallico provenire dal mare. Veri fenomeni acustici o suggestione collettiva? Lasciamo a te la risposta dopo la visita serale.

Non mancano leggende moderne: a Torre Minerva alcuni escursionisti sostengono di aver visto luci danzare sulle scale interne, probabili riflessi dei fari delle barche. Assicurati di avere una torcia per verificare di persona!

4. Esperienze personali

Una domenica di gennaio ho percorso in solitaria il sentiero che conduce a Torre di Crapolla. Il vento portava l’odore della macchia mediterranea e, ad ogni svolta, scorci azzurri si aprivano come quinte teatrali. Seduto sul parapetto della torre, ho sgranocchiato taralli sugna e pepe acquistati al mercato di Piano di Sorrento; il contrasto del pepe con la brezza salmastra è un ricordo che conservo inciso nella memoria. Consiglio di replicare l’esperienza con un amico e un piccolo thermos di limoncello artigianale: brindare guardando il sole scendere dietro Capri non ha prezzo.

5. Domande frequenti

Qual è la torre più fotogenica?

La Torre Minerva offre la miglior vista su Capri, soprattutto al tramonto.

Posso visitare l’interno delle torri?

Solo alcune, come Torre del Saracino (su prenotazione ristorante) o Torre Minerva durante le aperture straordinarie del Parco Marino.

Quanto dura il trekking a Torre di Crapolla?

Circa 1 h all’andata e 1 h 30 al ritorno (solo salita), più le soste per foto e bagni.

Le Torri di Sorrento non sono solo reperti architettonici: sono finestre su secoli di storia, paesaggi che tolgono il fiato e leggende che ancora sussurrano con il vento. Che tu scelga un trekking avventuroso o una cena gourmet tra mura medievali, ogni torre ti regalerà un punto di vista unico sulla Costiera. Preparati a scrivere la tua leggenda personale.

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Agerola e i biscotti della nonna: viaggio nei forni antichi del borgo

Immagina di camminare sul Sentiero degli Dei con un sacchetto di biscotti secchi che non si sbriciolano, profumano di anice e raccontano storie di nonne che albeggiavano accanto al forno. Benvenuto ad Agerola, balcone panoramico sulla Costiera Amalfitana, dove il pane biscottato era il “cracker” dei pescatori e dove ancora oggi i forni di famiglia custodiscono ricette plurisecolari.

1. Radici storiche e culturali del pane biscottato

Dal latino “bis coctus”, cotto due volte, il biscotto nacque come pane da stivare a bordo delle tartane amalfitane. Resisteva all’umidità salmastra e sfamava i marinai per settimane. Ad Agerola, nodo di transumanza tra l’altipiano e i porti di Amalfi, i contadini ne ottimizzarono la ricetta: farina di grano duro locale, lievito madre e un secondo passaggio al forno a legna che lo trasformava in “tarallo agerolese”.

L’Ottocento vide l’esplosione dei forni “a cupola” lungo via Miracolo e via Roma. Oggi ne resistono una dozzina, spesso senza insegna luminosa: basta seguire l’aroma di finocchietto selvatico nelle vie in pietra basolato.

2. Itinerario gourmet: alla scoperta dei forni storici

Indossa scarpe comode: ecco un percorso di 4 km (andata-ritorno) che collega tre forni simbolo, tutti raggiungibili a piedi dalla piazza di Bomerano.

▲ Tappa 1 – Antico Forno Coppola (1890)

Lievito madre centenario, biscotti all’anice “da intingere nel latte”. Chiedi di Maria: ti racconterà di quando sua nonna usava un bastone di castagno per “pungere” la crosta e far circolare il calore.

▲ Tappa 2 – Forno Pane & Tamburi (1924)

Famoso per il “biscotto da viaggio” alto 3 cm che i trekker del Sentiero degli Dei portano nello zaino. Provalo con provolone del Monaco e pomodorini del piennolo: esplosione campana.

▲ Tappa 3 – Panificio Fratelli D’Acunto (1951)

Qui il pane biscottato diventa “biscotto mandorlato” arricchito con mandorle di Montoro. Assaggia la versione dolce spolverata di zucchero di canna.

Tip locale: spezza il biscotto, bagnalo sotto la fontana di piazza Paolo Capasso e farciscilo al momento con fiordilatte agerolese. È la merenda dei pastori!

3. Curiosità e errori da evitare

  • Non confondere il biscotto agerolese con la fresella napoletana: quest’ultima ha la scanalatura per il pomodoro, il biscotto no.
  • Sfoglia il biscotto con le mani, mai a morsi: potresti scheggiare un dente se è molto secco.
  • Conservazione ideale: in barattolo di latta, non in plastica (rischio muffe).
  • Il vero biscotto non contiene uova né zucchero, diffida delle versioni “light” in busta.

4. Interviste “al banco”

«Quando ero piccola, il forno era la nostra sveglia: alle 4 del mattino la fiamma accesa illuminava la strada. Oggi continuo la tradizione, impastando con lo stesso lievito madre del 1890.»

— Maria Coppola, terza generazione di fornai

«Porto sempre i biscotti nello zaino: non si sgretolano come il pane e, dopo tre ore di trekking, sono ancora croccanti come appena sfornati.»

— Luca, guida escursionistica Sentiero degli Dei

Domande Frequenti

I biscotti Agerola sono vegani?

Sì, la ricetta tradizionale prevede solo farina, acqua, sale, lievito madre e semi di finocchio o anice.

Quanto si conservano?

Ben chiusi in latta si mantengono croccanti fino a 3 mesi.

Posso ordinarli online?

Alcuni forni, come Coppola, spediscono in tutta Europa su richiesta e confezionano in sacchetti biodegradabili.

Come si ammollano correttamente?

Immergili 3 secondi in acqua o latte, poi condiscili; non serve cuocerli di nuovo se sono di giornata.

Tra le pieghe calcaree dei Monti Lattari, Agerola conserva un patrimonio fragrante che sa di brace, anice e mani impastate all’alba. Infilare un biscotto di Agerola nello zaino significa portare con sé un pezzo di storia contadina capace di affrontare le onde, i tornanti e i chilometri dei cammini moderni. Un morso croccante che unisce generazioni.

Le acque miracolose di Pimonte: fonti e devozione popolare

Silenzio di faggi secolari, profumo di muschio e il gorgoglio cristallino di una sorgente che la devozione popolare considera un dono celeste. A pochi chilometri dalle luci glamour della Costiera Amalfitana, Pimonte custodisce un luogo sospeso tra terra e cielo: la Fonte dell’Acqua Santa che sgorga presso la Grotta di San Catello, sulle pendici del Monte Faito. Questa guida—scritta con il cuore di chi percorre questi sentieri fin dall’infanzia—ti accompagna in un viaggio spirituale e green tra leggende micaeliche, panorami mozzafiato e sapori autentici dei Monti Lattari.

1. Tra acqua santa, santi ed eremiti: origini della devozione

La storia della fonte miracolosa di Pimonte affonda le radici in epoca altomedievale, quando il vescovo San Catello e il monaco Sant’Antonino si rifugiarono nella grotta per pregare. Secondo la leggenda, fu l’Arcangelo Michele a far scaturire queste acque con una freccia di luce scagliata contro il demonio, lasciando sulla roccia le celebri “ciampate ’ro Riavolo”—le impronte di Satana ancora visibili sul sentiero. Nei secoli la sorgente è diventata meta di pellegrinaggi, soprattutto l’8 maggio e il 29 settembre, date tradizionalmente dedicate a San Michele.

Documenti settecenteschi attestano guarigioni «da mali incurabili» grazie alle abluzioni con quest’acqua santificata, ricca di minerali e particolarmente leggera—tanto che i contadini la prelevavano all’alba per irrorare le vigne del pomodorino cannellino, fiore all’occhiello di Pimonte.

2. Itinerari, luoghi e consigli pratici

Come arrivare

Il punto di partenza più semplice è la piazza principale di Pimonte (NA). Segui le indicazioni per «Monte Faito – Sentiero 350 CAI». Dopo circa 45 minuti di mulattiera nel bosco di faggi raggiungerai il bivio 350b che conduce alla Grotta di San Catello e alla sorgente dell’Acqua Santa (1250 m s.l.m.).

Equipaggiamento essenziale

  • Scarponcini con grip: la mulattiera può essere scivolosa dopo la pioggia.
  • Borraccia vuota (1 l) da riempire in loco.
  • Torcia frontale per esplorare la parte interna della grotta.
  • Felpa antivento: la temperatura a quota 1200 m è in media 6 °C più bassa del litorale.

Soste golose nelle vicinanze

Al rientro, fermati ad assaggiare la caciotta di capra dei Monti Lattari —prodotto PAT locale—o i pomodorini cannellino confit in uno dei piccoli agriturismi a Gragnano (10 min in auto).

3. Curiosità, miti e errori da evitare

  • La pianta carnivora segreta: sulle pareti umide della grotta cresce la Pinguicula hirtiflora, minuscola carnivora relicta dell’ultima era glaciale. Osservala, ma non toccarla; è specie protetta.
  • Non bere l’acqua in loco se sei sensibile: la sorgente è potabile ma leggermente ipotermale (11 °C costanti) e può causare crampi agli stomaci più delicati.
  • Evita le ore centrali in estate: il sentiero non è ombreggiato nella prima parte; parti presto (prima delle 8 am).
  • Nessuna fontanella pubblica al parcheggio: riempi la borraccia al bar del belvedere prima di iniziare la salita.

4. Testimonianze: voci di fede e natura

«Ho percorso il sentiero scalzo come voto per la guarigione di mio padre: quando ho immerso le mani nell’Acqua Santa ho sentito un brivido di pace. Torno ogni anno il 29 settembre a ringraziare San Michele.»

— Rosa, 34 anni, Castellammare di Stabia

«Vengo da Boston: non avevo mai visto un luogo dove spiritualità e outdoor si intrecciano così. Ho imbottigliato l’acqua e l’ho usata per benedire la nostra nuova casa.»

— Mark, 41 anni, USA

Domande Frequenti

L’acqua della fonte è potabile?

Sì, l’acqua è considerata potabile e a bassissimo residuo fisso. Tuttavia, se non sei abituato all’acqua ipotermale (11 °C) bevila a piccoli sorsi.

Quanto dura l’escursione?

Dalla piazza di Pimonte calcola 1 h 30 min di cammino (solo andata) con un dislivello di circa 650 m.

Posso portare il cane?

Sì, purché tenuto al guinzaglio nella grotta e nei tratti esposti del sentiero.

Serve un permesso o ticket?

No, la visita è gratuita tutto l’anno.

Che tu parta per un cammino interiore o per pura voglia d’avventura, la Fonte miracolosa di Pimonte ti regalerà un’armonia rara: quella di un paesaggio aperto sull’infinito e di un’acqua che racconta mille anni di fede contadina. Riempine una borraccia, respira a pieni polmoni e lascia che il canto dei rapaci in quota accompagni i tuoi passi di ritorno verso la Costiera Amalfitana.