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Ad Amalfi la 66esima Regata Storica delle Antiche Repubbliche Marinare

66ESIMA REGATA STORICA DELLE ANTICHE REPUBBLICHE MARINARE: Storia e sport, tradizione e cultura. La città di Amalfi torna ad essere teatro e tribuna della Storica Regata delle Antiche Repubbliche Marinare.

Regata Storica delle Antiche Repubbliche Marinare: E’ il turno di Amalfi

E’ stata ufficializzata la data della 66esima edizione della manifestazione sportiva di rievocazione storica, nata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana. La sfida tra le quattro regine dei mari si svolgerà nella città costiera il prossimo 5 Giugno.

L’appuntamento è stato ufficializzato nel corso dell’ultimo Comitato generale delle Antiche Repubbliche durante il quale il Sindaco di Amalfi, Daniele Milano, ha definito anche con i rappresentanti delle città di Genova, Pisa e Venezia le linee guida per la realizzazione dell’evento.

Al momento, fuori, solo la data del Palio Remiero: domenica 5 giugno 2022. Ad Amalfi si lavora già per la costruzione di giornate straordinarie che culmineranno con la competizione dei Galeoni.

Work in progress incontri, eventi collaterali e happening dedicati che, all’ombra del maestoso campanile del Duomo, andranno a irrobustire l’autenticità di un evento “immortale” in cui il fascino dei luoghi si specchia nel mare, la magnificenza dell’agonismo nella suggestione di un momento che è patrimonio culturale.

“Una storia da custodire e difendere”

«Abbiamo una storia da custodire e difendere: la competizione sportiva sarà il culmine di una serie di appuntamenti tradizionali e anche nuovi, sintesi perfetta tra passato e futuro che andranno a rimarcare l’identità delle Antiche Repubbliche Marinare, a prescindere dal Palio Remiero. Dopo ben sei anni di attesa, siamo ben felici di tornare ad accogliere la Regata e gli imponenti Cortei storici delle nostre quattro Città dal passato glorioso. Un passato in cui Amalfi fu la prima a raggiungere un’importanza di primo piano, acquisendo l’indipendenza de facto dal Ducato di Napoli nell’839», ricorda il Sindaco di Amalfi Milano che per il momento non si sbottona oltre sul programma, ma lascia intendere che, all’orizzonte, ci saranno nuovi momenti di grande suggestione che affiancheranno l’appuntamento canonico in acqua.

Nell’attesa di scoprire le novità che colorano la 66esima edizione della competizione sportiva, invariata resta la sfida tra i Galeoni delle antiche quattro Repubbliche su un campo di gara lungo 2mila metri in linea che abbraccia il tratto di mare che va dal Capo di Vettica fino alla Marina Grande.

Il programma dettagliato dell’evento sarà annunciato più avanti.

Sorrento Roads 2022 by Mille Miglia, dal 7 al 10 Aprile

Dal 7 al 10 aprile si svolgerà la Sorrento Roads 2022, un format ideato dalla Mille Miglia, la gara d’auto d’epoca tra le più famose al mondo, che attraverserà un territorio unico, come quello compreso tra la penisola sorrentina e la costiera amalfitana.
Tre giorni per apprezzare le eccellenze gastronomiche, territoriali e culturali di una tra le destinazioni italiane più ambite. Nel corso della manifestazione, esperienze esclusive si alterneranno ai momenti dedicati alle attività sportive.
Si tratta di una importante vetrina sulla nostra terra, che la notorietà della Mille Miglia amplifica e qualifica – dichiara il sindaco, Massimo Coppola – Diamo quindi il benvenuto nella nostra città a tutti gli equipaggi delle meravigliose vetture che saranno le protagoniste del prossimo fine settimana, che di fatto inaugura la nuova stagione turistica”.

Sorrento Roads 2022 by Mille Miglia, il calendario

Ricco il calendario di appuntamenti, disponibile sul sito https://1000miglia.it/eventi/sorrento-roads con base in piazza Angelina Lauro, che sarà chiusa al transito, con relativo divieto di sosta, dalle ore 10 del 6 aprile alla mezzanotte del 10 aprile.
Venerdì 8 aprile, si svolgerà una gara di regolarità che toccherà Massa Lubrense e Positano, e località come Sant’Agata sui Due Golfi e Priora.
Sabato 9 aprile, a partire dalle ore 17, si terrà il Trofeo Città di Sorrento. Le auto percorreranno corso Italia, nel tratto compreso tra via Bartolommeo Capasso a piazza Tasso, che sarà chiuso al traffico dalle ore 14 alle 20. Nell’ambito della Sorrento Roads 2022 by Mille Miglia verrà premiata anche l’auto che avrà incontrato il maggiore gradimento della giuria popolare.

A Vico Equense l’Elefante del Trionfo

A Vico Equense l’Elefante del Trionfo – L’Elefante del Trionfo è il titolo della monumentale opera di Salvator Dalì che campeggia all’ingresso di Vico Equense. Un elefante alto ben 9 metri dalle zampe lunghissime e sottili.

L’opera surrealista dalla quale traspare tutta la genialità del pittore, architetto e scenografo spagnolo appartiene alla collezione di Beniamino Levi ed è l’imponente invito alla mostra “Luce” – I tesori del Maestro”  (fino al 30 Settembre 2022 presso la Santissima Trinità e Paradiso).

 

Castellammare di Stabia, l’itinerario dei murales

Un bellissimo lungomare, le ville romane, le sorgenti di acque taumaturgiche, Palazzo Reale, Monte Faito e da qualche tempo anche un motivo in più per visitare Castellammare di Stabia: l’itinerario artistico dei murales realizzati nel centro storico. Artisti di caratura internazionale che durante la prima edizione dello Stabiae Street, con i loro lavori hanno contribuito al progetto di rilancio del centro storico.

Castellammare di Stabia, l’itinerario dei murales

E’ nel largo antistante le Antiche Terme di Stabia, in via Caio Duilio, che si trova l’imponente Golia realizzato dall’artista francese MTO.  Da qui, passando per via Benedetto Brin (o attraverso il lato che dà sul mare) si raggiunge piazza Orologio dove si trova un’antichissima fabbrica di biscotti e dove, proseguendo per Via Bonito, si scorge “Le sirene ed Ulisse”, il murale realizzato dall’artista cilena Isi Clis.

 

All’altezza della chiesa di San Bartolomeo si trova “Lo scultore”, il grande murale di Nino Come  (duo di artisti napoletani) nei cui pressi c’è anche “Flora”, murale che richiama l’immagine ritrovata a Villa Arianna, una delle ville patrizie stabiesi. Il murale è stato mancare Raffaele Viviani a cui sono dedicati due opere sulla omonima strada, all’altezza del civico 14 (uno sulla strada principale e uno all’interno del cortile del palazzo). Sempre su Via San Bartolomeo, all’altezza dei civici 57 e 59, è stata raffigurata “La Madonna dei rifugiati”. L’opera è di LA 180. In Calata del Gesù, invece, imponente si presenta il grande murale dell’artista argentino Guido Palmadessa, dal titolo “Ricordo”.

E ancora: in Via Campo di Mola, “Cratere” di Yessow e Bali; in Vico I Sant’Anna “Stabiae: un canto di Barmy, due artiste locali (Marilena Imparato e Rita Barretta). In via Coppola, all’altezza del civico 31, l’opera “Acque di Stabia” dell’artista tedesca Caz.L; in Largo Marchese de Turris  il “Maradona archeologico” realizzato dall’artista cileno Rata Virus,  la Graffaune Phoenix  – “Post Fata Resurgo” dell’artista francese Daco e, proseguendo verso Salita Santa Croce, “E Vulcano Natus” il grosso murales realizzato dall’artista salernitano, Luigi Longobardi, in arte Luispakdrak .

All’ingresso di  Vico Tedesco “Nemo tibi Amat” dell’autrice italiana Nemo e proseguendo verso Salita I Marchese de Turris  la “Sirena” dell’autrice spagnola Cosmos, “La chitarra” in bianco e nero di Feo Flip e “Colori della cenere” dell’artista colombiana Ledania. Infine, all’incrocio con Vico I Sant’Anna “Burden” del belga Kymo One.

Minori, perla della Costiera Amalfitana

Minori è una delle perle più suggestive della Costiera Amalfitana. Rappresenta un borgo carino, raccolto e grazioso. Questa cittadina della provincia di Salerno si trova a picco sul mare ed è dominato dal monte Mandarino. Anche conosciuto come il “Narciso della Costiera”, questo posto è protetto dalla natura. La sua location rende ancora più suggestivo questo posto: si trova tra Conca dei Marini e Capo d’Orso. È un piccolo angolo di Paradiso. Caratterizzato da un clima mite e Mediterraneo, già da Pasqua è possibile fare il bagno a Minori quando c’è un bel giorno di sole. Le acque cristalline di Minori e le sue belle spiagge, con un lungo litorale, la rendono davvero bella e caratteristica. Scopriamo insieme qual è la storia di Minori, cosa vedere in questo magico borgo e come vivere al meglio una vacanza in questa città.

La storia di Minori

Minori è una città incantevole, fondata dagli Etruschi nei primi secoli avanti Cristo. Di questo popolo antico, a Minori restano ancora le impronte. Già in epoca Romana divenne meta turistica. Infatti, veniva chiamata Rheginna Minor, in contrapposizione alla vicina Maiori. Maiori, veniva chiamata in epoca Romana, Rheginna Maior. Secondo i racconti di Pompeo Troiano, famoso storico del tempo, il toponimo della città deriva dalla parola “Valle o frattura”. Ciò perché vi è la particolare conformazione geografica di questa città che la rende un’insenatura vera e propria. Inoltre, nel corso dei secoli, la scelta di Minori come meta turistica è stata anche potenziata dalla presenza di tracce care ai religiosi. A Minori era conservato il corpo di Santa Trofimena che era martire e prima protettrice del Ducato di Amalfi. Infatti, per volontà di Papa Giovanni XV la sua chiesa fu elevata a diocesi nel 987. Nel corso dei secoli, chiaramente, l’assetto urbanistico della cittadina ha subito molti cambiamenti. Soprattutto dopo che nel 1943 ci furono i bombardamenti aerei delle forze alleate, Minori fu completamente cambiata. Il Comune però ha mantenuto la sua identità ed è ancora noto come “Narciso della Costiera”.

Cosa vedere a Minori

Chi decide di fare una vacanza in Costiera Amalfitana non può non visitare il borgo di Minori. Rappresenta un vero e proprio “Piccolo Eden”. Ci sono tantissime cose da vedere. In primo luogo, vi è la villa marittima Romana che risale al primo secolo dopo Cristo. Rappresenta un esempio di villa al mare dell’antica Roma: si tratta di una delle più conosciute e apprezzate bellezze della cittadina. Poi è uno dei monumenti più famosi antichi della Costiera Amalfitana. La maggior parte dei reperti ritrovati in questa villa sono custoditi nel museo Antiquarium. Il sito archeologico è emerso solo nel 1932 e rappresenta uno dei posti più amati della Costiera. All’interno della villa sono stati anche rinvenuti tanti dipinti e mosaici. Tra gli altri luoghi da vedere a Minori vi è: la Basilica di Santa Trofimena che è una basilica minore.Come affermato in questo articolo, puoi sfogliare la selezione delle offerte disponibili sugli smartphone e sulle migliori marche ed esplorare i piani di servizi di telefonia cellulare che meglio si adattano alle tue esigenze.

Fu eretta nel 1747 dopo che fu distrutta l’Antica cattedrale che risaliva al 987. Completamente in stile neoclassico a croce latina, questa chiesa si contraddistingue anche per la ricchezza dei suoi marmi intarsiati e policromi. Molto elegante, sovrasta la città punto nel centro di Minori. Poi si possono vedere le antiche case, le botteghe artigiane, tutto con un particolare effetto che mantiene lo spirito di un tempo.

Inoltre, a Minori ci sono diverse torri che servivano, intorno al 1500, ad avvistare eventualmente l’assalto dei Saraceni.

Cosa assaporare a Minori

Chi si reca a Minori, di certo imparerà a conoscere la tradizione culinaria di questo posto che è davvero eccellente e particolare. Basti pensare alla ricca produzione di formaggi, ma anche di pomodorini e di limoni. Il limone IGP della Costiera Amalfitana, qui trova terreno fertile per nascere e diventare spesso base per dolci come la delizia al limone oppure per gustose granite. Inoltre, vi è una famosa pasticceria proprio a ridosso del lungomare, che ha ideato una delle torte più famose del territorio che è la ricotta e pere.

Come raggiungere Minori

Si può raggiungere facilmente il piccolo centro di Minori sia con i pullman di linea urbana da Amalfi o da Salerno oppure via mare con mezzi propri. Poi, la città è collegata dalla Statale Amalfitana anche se trovare il parcheggio è una vera impresa! Consigliatissimo lo scooter in estate.

Una guida per Minori

Chi decide di visitare Minori e la Costiera Amalfitana per una vacanza di certo, non se ne pentirà. Ciò che è certo, è che bisogna scegliere il periodo giusto per una visita. In estate, ad esempio, è ideale anche per godere l’aria aperta e fare un bagno nelle acque cristalline. Invece, in inverno magari ci si può godere la tranquillità e il relax. Con la guida di ILoveCostiera avrete tutte le informazioni e le novità sugli eventi del territorio direttamente grazie ai consigli degli esperti e di chi vive la Costiera Amalfitana ogni giorno.

 

 

 

Storia e cultura di Conca dei Marini

Storia e cultura, ma anche tradizione e leggende. Conca dei Marini rappresenta un po’ tutte queste anime e infatti, è uno dei posti più particolari e forse anche più caratteristici della Costiera Amalfitana. Questo Comune è il quarto più piccolo di tutta Italia per superficie. Si chiama così proprio per la sua forma a “conca” ed è stato abitato da popoli provenienti da ogni parte del Mondo a causa della sua posizione diretta, a picco sul mare. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, fu di grande aiuto alla Repubblica Marinara di Amalfi proprio per il posto in cui sorge. Non è un caso che ben presto divenne punto di riferimento per gli intrecci commerciali dell’intera Repubblica. La storia di Conca dei Marini è variegata: è stata attraversata da vari popoli e infatti, ognuno ha lasciato la sua impronta in questo pezzo di terra paradisiaca. Scopriamo cosa c’è da sapere su Conca dei Marini.

Cultura a Conca dei Marini

Conca dei Marini rappresenta un punto di riferimento anche per la cultura. Oltre a quella religiosa grazie alla presenza di diverse chiese tra cui quella della Madonna della Neve oppure quella di San Giovanni Battista, in realtà questo territorio si caratterizza anche per delle intense attività associative. Oltre a quelle della Pro loco che rendono davvero molto particolare la vita in questo piccolo Paese, vi sono numerose altre realtà associative che tengono eventi e organizzano intrattenimento popolare per grandi e piccini. A Conca dei Marini si tengono tantissimi eventi culturali legati al mondo della danza, dell’arte e della letteratura. Ciò che è certo è che quella che si sente riecheggiare sempre più forte in questo lembo di terra, è la cultura tradizionale. Conca dei Marini ancora ospita numerose feste religiose, sociali e culturali del territorio che abbracciano ancora quelle che erano le antiche usanze che già erano iniziate in epoca Romana. Dalla processione a mare fino al gusto della sfogliatella Santa Rosa che è nata proprio in questa terra, nell’Antico convento Santa Rosa. Insomma, chi visita Conca dei Marini avrà come l’impressione di trovarsi in un luogo in cui il tempo si è fermato. Una delle tradizioni più particolari che vale la pena menzionare è quella delle cosiddette “palme di Conca dei Marini”.

Le palme di Conca dei Marini

La domenica delle palme a Conca dei Marini vi è un’antica tradizione che sopravvive tutt’oggi. Infatti, le donne del territorio, così come da tradizione, realizzano delle classiche “palme”. Simbolo della fede e della pace per eccellenza, le donne di Conca dei Marini le intrecciano in maniera particolare, dalle forme più variegate. Si creano varie composizioni oppure dei cestini. Questi manufatti si utilizzavano nel corso della processione della domenica delle palme quando poi vengono benedette e conservate. Molto probabilmente la lavorazione delle palme fatta in questo modo, che è tipica di Conca dei Marini, nasce da gli intrecci che ricordano la pratica della cucitura delle reti per la pesca. Però adesso sono diventate un simbolo di pace che le famiglie della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana si scambiano tra loro in occasione della Santa Pasqua.

I miti e le leggende di Conca dei Marini

Conca dei Marini mantiene anche la sua tradizione quando si parla di leggende e di miti. Sicuramente una delle leggende più diffuse è quella delle Janare. Parliamo di donne dai poteri magici che rapivano i pescatori. È molto diffusa la leggenda per cui le janare cavalcavano la scopa si trovavano sulle barche. Secondo alcuni racconti riuscivano anche a fermare una tempesta marina. Poi, secondo altri racconti alcuni pescatori le avevano viste fermare dei piccoli cicloni. Insomma, la maggior parte delle leggende sono legate a tradizioni marinare proprio perché era l’attività principale di questo posto vista anche la sua posizione geografica e ora, questa tradizione è ancora viva, molto sentita e amata. I racconti poi su spiriti provenienti dal mare o fantasmi nelle grotte, in primis in quella dello Smeraldo, sono all’ordine del giorno. Gli abitanti del posto conoscono una leggenda per ogni turista. Questi racconti renderanno ancora più particolare una vostra visita a Conca dei Marini.

Conca dei Marini, la guida per una vacanza indimenticabile

Chi vuole scoprire Conca dei Marini e soprattutto alcune delle sue tradizioni e leggende più particolari non può certo non servirsi della guida degli esperti. C’è tanto altro da scoprire in termini folkloristici, storici, architettonici e naturalistici. Insomma, si tratta di una piccola città, piena di sorprese. Vi consigliamo perciò di scaricare la guida di ILoveCostiera che vi darà una mano a orientarvi in questo territorio. Grazie al consiglio di chi conosce e vive il territorio tutto l’anno, potete decidere dove dormire, dove mangiare e come imparare a vivere tutti gli eventi di Conca dei Marini. Potete scegliere quelli più tradizionali e non solo. Cosa aspettate? Sarà sicuramente una vacanza bellissima grazie agli esperti di ILoveCostiera che vi indicheranno cosa fare.

 

 

 

Divertirsi in Penisola Sorrentina

L’inverno è davvero un buon periodo per visitare la Penisola Sorrentina? Molti pensano che l’inverno sia un buon periodo per visitare la Penisola Sorrentina perché, complice il clima mite di questo territorio, si ha l’opportunità di scoprire questo angolo di Paradiso senza doversi preoccupare della folla che invece, si trova in estate. Se è vero che non sarà possibile godere del relax al mare o delle giornate estive in senso stretto, vi saranno comunque dei vantaggi. Seppur rinunciando a qualche esclusione extra in barca, di certo però, visitare la Penisola Sorrentina in inverno significa rinunciare al divertimento. Scopriamo insieme quali sono i vantaggi di una visita in Penisola Sorrentina in inverno e quali sono le cose più divertenti che è possibile fare in questo periodo dell’anno nel territorio di Sorrento e dintorni.

1 – Visitare i musei della Penisola Sorrentina

Quando c’è il maltempo e non si ha la possibilità di girare all’aperto oppure se la giornata è particolarmente fredda, la cosa migliore è quella di approfittarne per scoprire tutta quella che è la storia più antica e tradizionale della Penisola Sorrentina visitando i suoi musei. Ce ne sono davvero tantissimi che vale la pena vedere. Tra i musei più belli della Penisola Sorrentina, senza ombra di dubbio, vi sono quelli legati alla storia del territorio. Infatti, vi è il museo Correale di Terranova che è un museo che si trova a Sorrento e da cui emerge la collezione artistica della famiglia Correale. Poi vi è anche il museo archeologico George Vallet che si trova a Piano di Sorrento e racchiude tra le altre cose anche alcuni reperti delle tombe ritrovate nella zona. Ma, vale anche la pena una visita al museo mineralogico Campano che raccoglie tutto quanto si è stato raccolto nell’area Marina protetta di Punta Campanella, che si trova invece a Vico Equense. Tra gli altri musei, vale assolutamente una visita anche l’Antiquarium Silio Italico che si trova a Vico Equense. Qui si racconta la storia del territorio attraverso quella dei popoli che l’hanno abitato nel corso dei secoli.

2 – Fermarsi in una trattoria

Un’altra ottima idea per chi visita la Penisola Sorrentina in inverno e magari vuole ripararsi un po’ dal freddo, è assolutamente quella di approfittare per godere di tutti i sapori eno gastronomici di questo territorio. Fermandosi in una trattoria si potranno assaggiare i prodotti caseari tipici dei Monti Lattari che sono davvero gustosi e prelibati. Stesso discorso per la pizza, altro piatto tipico di Sorrento, nonché per i dolci, come ad esempio la delizia al limone oppure un digestivo come il famoso limoncello. Vi sarà davvero l’imbarazzo della scelta. Infatti, questa zona è molto famosa per la produzione dei piatti più disparati, uno tra tutti gli gnocchi alla sorrentina, che vale la pena assaggiare nel periodo invernale.

3 – Scoprire il patrimonio architettonico

Un’altra splendida idea per visitare questa Terra in inverno è scoprire il patrimonio architettonico religioso e civile di Penisola Sorrentina. Ad esempio, parliamo della chiesa di Vico Equense che ha una posizione strategica a picco sul mare, ovvero la Basilica della Santissima Annunziata. Vi sono poi tantissime altre chiese, come ad esempio la Cattedrale di Sorrento oppure la chiesa dei Frati Cappuccini. Assolutamente da non perdere, anche il Santuario della Madonna del Carmine, nonché il Duomo dei San Filippo Giacomo che si trovano a Sorrento. Infine, tra le altre architetture ci sono anche quelle civili che meritano una menzione, concentrate soprattutto a Sorrento oppure le famose ville di Massa Lubrense.

4 – Divertirsi in discoteca

Sorrento, così come i Paesi limitrofi sono famosi per la loro movida anche molto frequentata nel periodo invernale. Chi visita Sorrento non deve rinunciare né alle uscite serali, né alla movida, perché questa città è molto vissuta e viva durante tutto l’anno. Infatti, è possibile andare in alcuni dei locali più famosi della zona, che si trovano tra Vico Equense, Massa Lubrense, Piano e Meta di Sorrento. Qui ci sono tantissimi pub. In più, a Sorrento vi è anche la possibilità di andare a ballare in alcune tra le discoteche più famose di tutta la Campania, nonché più belle e frequentate anche da personaggi dello spettacolo. Insomma, tra club, bar esclusivi e non solo, a Sorrento e dintorni si avrà l’opportunità sempre di divertirsi e questo vale per tutte le fasce d’età.

5 – Visitare Napoli e Pompei

Anche chi va in vacanza in Penisola Sorrentina in inverno, deve comunque considerare l’idea di fare una visita sia nella città di Napoli che nella vicina Pompei. Qui infatti si ha l’occasione di poter scoprire tutta la storia della Campania e visitare uno dei siti archeologici più famosi al mondo, inserito nell’elenco delll’Unesco, che sono gli scavi di Pompei. Ma anche Napoli con la sua storia e le ricchezze monumentali, architettoniche religiose e civili, rappresenterà una scoperta piacevole anche in inverno!

 

 

Divertirsi in Costiera Amalfitana

Chi vuole visitare la Costiera Amalfitana non è detto che deve per forza recarsi in questo posto in estate. Certo trattandosi in una località di mare, visitare la Costiera Amalfitana in estate, vuol dire anche approfittare delle belle giornate per passare del tempo in spiaggia, in barca o per fare escursioni e itinerari di trekking. In realtà però, il clima è sempre abbastanza mite in Costiera Amalfitana e quindi è anche possibile recarsi in questo posto semplicemente per una passeggiata, nel periodo invernale. Chi in alternativa vuole visitare la Costiera Amalfitana in inverno, sicuramente troverà il modo per divertirsi in quanto, si tratta di un luogo fatto di piccoli centri che sono comunque vissuti anche nel periodo invernale. Dunque, anche in questi mesi dell’anno invernali si può trovare un’alternativa per divertirsi in Costiera Amalfitana. Vediamo le 5 cose più divertenti da fare in Costiera Amalfitana in inverno.

1 – Pranzare o cenare in una trattoria del posto

Chi visita la Costiera Amalfitana in inverno e non vuole rinunciare al divertimento la prima cosa che deve fare è dedicarsi alla cucina e alla tradizione eno gastronomica della Costiera Amalfitana che è molto ricca. Nelle città come Amalfi, Positano ma anche ad Atrani, Cetara, Furore, Tramonti, Erchie, Maiori e Minori, si può trovare sempre un posto al chiuso in cui godersi uno splendido pranzo o una ricca cena. Dopo aver mangiato a sazietà, assaggiato tutti i dolci della Costiera, come ad esempio la delizia al limone, la ricotta e pere, è il momento poi di degustare un ottimo limoncello. Chi ama quindi il buon cibo di certo non rimarrà deluso da una visita di questo genere, nemmeno in inverno.

2 – Visitare i musei della Costiera Amalfitana

Chi ama l’arte e si trova in Costiera Amalfitana in inverno di certo non deve rinunciare a visitare i musei. Infatti, nella stagione invernale si ha la possibilità di trascorrere del tempo al chiuso senza prendere troppa umidità e rischiare di ammalarsi. Ci sono tantissimi Musei in Costiera Amalfitana che vale la pena vedere e che raccontano quella che è la storia di questo territorio. Ad esempio, vale assolutamente la pena visitare il museo della bussola e del Ducato Marinaro che si trovano ad Amalfi. Qui si racconta tutta la storia della Repubblica Marinara. L’ultimo museo citato, si trova in largo Cesareo Console ad Amalfi. Poi vi è il museo del corallo che invece, si trova a Ravello in Piazza Duomo. Qui si racconta la storia del corallo e il forte legame che ha con il territorio. Inoltre, vi è anche il museo della carta che si trova ad Amalfi oppure quello della ceramica che si trova a Vietri sul mare sono sicuramente un’ottima scelta per coloro che vogliono scoprire l’assenza di questo territorio. Stesso discorso per l’Antiquarium di Minori oppure per gli altri musei che è possibile trovare in zona.

3 – Andare in discoteca

Un’altra grande idea per coloro che amano la movida anche invernale, è quella di recarsi in una delle tante discoteche che si trovano in Costiera Amalfitana. Da Vietri fino ad Amalfi, nonché a Positano ci sono tantissime sale da ballo, discoteche e club bar dove trascorrere una movida anche più selvaggia. Chi è amante del genere non resterà deluso.

4 – Visitare le chiese

Coloro che vogliono scoprire l’essenza del territorio e approfittare dell’inverno per scoprire la Costiera possono anche andare in giro a divertirsi visitando alcuni esempi di architettura religiosa che si trovano in questa zona. Infatti, vi sono tantissime chiese da visitare come ad esempio il Duomo di Sant’Andrea ad Amalfi che è uno dei più particolari al Mondo. Poi vi è il convento di Santa Maria a Castro di Praiano, assolutamente da non perdere e anche la Basilica di Santa Trofimena che invece si trova a Minori. Tra gli altri posti da non perdere vi è anche la chiesa di San Pancrazio martire che si trova a Conca dei Marini, nonché la collegiata di Santa Maria Maddalena che invece si trova ad Atrani. Poi, tra le chiese più particolari, vi è anche il Duomo di San Giovanni Battista che si trova a Vietri sul mare. Tutti questi posti sono assolutamente da non perdere.

5 – Organizzare un’escursione

Chi vuole godersi la Costiera Amalfitana in questo periodo di certo non può neanche perdere l’occasione per organizzare un escursione a Salerno oppure fare un giro in barca quando il tempo lo permette, secondo quelle che sono le indicazioni degli esperti. Infatti, in Costiera, anche in inverno vi era possibilità di approfittare del clima mite per godere le bellezze di questo territorio e scoprire tutti i confini e i dintorni. Insomma, anche in inverno chi vuole visitare la Costiera Amalfitana dovrà seguire le indicazioni, come quelle della nostra guida di ILoveCostiera che vi aiuterà a trovare i posti più belli. Di certo, il divertimento sarà assicurato nella vostra visita alla Divina.

 

 

Sorrento, “I colori di Lucio”, una rassegna per celebrare Lucio Dalla

“I colori di Lucio”, un mese di musica, arte e parole davanti al golfo di Surriento

“I colori di Lucio” è il titolo della rassegna che, dal 4 marzo al 3 aprile prossimi, celebrerà Lucio Dalla, nel decennale della sua scomparsa.  Ideata dall’associazione Nemesi, sostenuta dalla Fondazione Lucio Dalla di Bologna, e promossa dalla Città di Sorrento in collaborazione con la Fondazione Sorrento e con la partecipazione degli altri Comuni della penisola sorrentina,  l’iniziativa è il prodotto di un grandissimo lavoro il cui obiettivo è anche la promozione della città di Sorrento e dell’intera penisola, luoghi tanto cari a Dalla.
Un mese di concerti, musicisti di strada e note in filodiffusione lungo il corso Italia, ma anche tour in bici e in canoa, tornei di calcio e basket, escursioni, conferenze, mostre, installazioni artistiche, presentazioni di libri, conferenze, eventi solidali.  Inoltre, tutti i lunedì, appuntamento al cinema, ed ogni domenica a teatro.
Sorrento sarà invasa da volti noti: Ron, Marino Bartoletti, Franco Arminio e tanti altri ancora.
Qui il ricco programma:  www.icoloridilucio.it

Carnevale a Sorrento. Due giornate di grande allegria

Carnevale a Sorrento – Due intere giornate dedicate ai più piccoli, quelle in programma domenica 27 febbraio e martedì 1 marzo a Sorrento, in occasione del Carnevale. Promosso dal Comune di Sorrento, il cartellone di appuntamenti si articolerà in spettacoli, esibizioni, allestimenti e parate.

Carnevale a Sorrento, il programma

Si parte domenica, in piazza Angelina Lauro, dalle ore 11 alle 13 e dalle 15 alle 18, con ballon art, maghi, prestigiatori, trampolieri, giocolieri, ventriloqui, street band, baby dance, il teatro dei burattini dei Fratelli Mercurio e lo spettacolo interattivo Alice in Wonderland.
Si prosegue martedì 1 marzo, dalle ore 15 alle 19 con la Grande Parata Carnevalesca che attraverserà corso Italia per confluire in piazza Angelina Lauro. Qui, alle ore 16, sui potrà assistere al Fun Show: spettacoli di acrobazia, giocoleria, juggling performer, bolle e tanto altro. Alle 17, Fun Dance e Selfie con le Mascotte Pro Disney, da Biancaneve e i Sette Nani alla Banda Disney a Le Principesse. Gran finale, a partire dalle ore 18, con la sfilata e la premiazione per le maschere più belle, e la distribuzione di gadget luminosi per tutti i bimbi.
L’intera manifestazione si svolgerà nell’osservanza delle norme anti Covid-19.

I 3 borghi da visitare della Costiera Amalfitana

Quali sono i borghi assolutamente da non perdere in Costiera Amalfitana? Chi visita la Costiera Amalfitana, almeno una volta, potrà dire di certo di aver visitato qualche borgo particolare. Uno su tutti è Positano. In realtà però, ce ne sono anche altri meno conosciuti che comunque valgono la pena una visita. In molti di questi piccoli centri della Costiera Amalfitana è possibile assaggiare alcune tra le prelibatezze più buone, da un punto di vista eno gastronomico, di questo pezzo di Paradiso. Vediamo insieme quali sono i 3 borghi più belli che imprigionano tutti gli aspetti più tradizionali, non solo naturalistici, della Costiera Amalfitana.

1 – Positano

Positano sicuramente è il borgo più famoso di tutta la Costiera Amalfitana proprio per la sua conformazione ma anche per lo spirito particolare che rappresenta questo posto. Infatti, chi sente parlare della Costiera non può non fermare la sua attenzione su questa piccola cittadina colorata, mondana e molto chic. Si tratta di un Paesino delizioso, che si esplora facilmente a piedi tra stradine e scalinate. Si può visitare tutto l’anno per shopping, relax, cultura e sapori. A Positano ci sono panorami mozzafiato, spiagge da sogno e dintorni tutti da scoprire. Non c’è poi altro luogo per lo shopping esclusivo, se si pensa alle numerose botteghe artigiane di sartorie, di calzature che si possono trovare in questo posto e non solo! Chi vuole prendere un po’ di tintarella, fare il bagno oppure fermarsi per un aperitivo chic e mondano, sicuramente non può perdersi una sosta a Positano. Alla spiaggia grande, dal livello del mare potrete ammirare un bellissimo borgo arroccato. Stesso discorso per la spiaggia del Fornillo, più raccolta e protetta dove ancora si vedono le torri di avvistamento che venivano usate per difendersi dai pirati. Insomma, oltre a questo aspetto c’è anche un lato molto tradizionalistico e particolare a Positano in merito a quelle che sono le antiche tradizioni della Costiera Amalfitana. Ricordate: chi visita la Costiera sicuramente non può non fermarsi a Positano anche solo per poche ore.

2 – Ravello

Un altro borgo assolutamente da non perdere per chi vuole visitare la Costiera Amalfitana è Ravello. È stato dichiarato patrimonio dell’umanità nell’elenco dell’UNESCO. Si trova a meno di 40 km da Amalfi ed è uno dei meno conosciuti della Costiera anche se nel corso degli anni, grazie al suo famoso “Festival della musica”, ha raggiunto panorami internazionali. A Ravello ci sono tantissime attività e botteghe di ceramica artigianale, ma è anche famosa, come accennato, perché è la “città della musica”. Da 65 anni, infatti ospita a Villa Rufolo il famoso “Ravello Festival”. A Ravello si trova anche il museo del corallo e vi è un ricco patrimonio architettonico religioso. Si trovano: Villa Rufolo che stregò il musicista Richard Wagner oppure il Duomo di Ravello che è una delle più antiche cattedrali della zona perché risale al 1086. A Villa Cimbrone poi si trova un posto che è incantevole per chi visita la Costiera Amalfitana. Parliamo della “terrazza dell’infinito” dove ci sono tantissime statue e una vista spettacolare sulla Divina.

3 – Vietri sul mare

Un altro dei borghi da visitare, tra quelli meno conosciuti della Costiera Amalfitana, vi è senza ombra di dubbio Vietri sul mare. È l’inizio della Costiera Amalfitana partendo da Salerno. Questo posto incantevole, bagnato dal mare e baciato dal sole, è molto particolare soprattutto perché il suo centro è dominato da una bellissima chiesa che ha la sua cupola realizzata completamente in ceramica. Al suo interno vi sono dei preziosi mosaici dedicati a San Giovanni Battista: è assolutamente da non perdere. Inoltre, nel suo centro storico vi è la cosiddetta “marina” dove ci sono gli “scogli dei due fratelli” che ricordano un po’ i faraglioni di Capri. Ma Vietri è famosa soprattutto per le sue ceramiche. Questa città, infatti si riconosce proprio perché è caratterizzata da una vena artistica particolare che nelle ceramiche, trova la più alta espressione.

 

Altri borghi della Costiera Amalfitana

I 3 borghi della Costiera Amalfitana citati sono solo alcuni di quelli che vale la pena visitare in questo splendido pezzo di Paradiso. Ve ne sono anche tanti altri come ad esempio, Erchie, Cetara ma anche Maiori o Minori. Sono tutti borghi molto particolari, belli, caratterizzati da uno spirito ancora legato alle vecchie tradizioni e inoltre, tutti baciati dal mare. Vi sono poi, nella parte alta della Costiera, tantissimi altri borghi come ad esempio, Tramonti o Furore che invece non hanno accesso diretto sul mare ma rappresentano comunque un punto di vista sulla Costiera che vale assolutamente la pena una visita. Per avere maggiori informazioni, si consiglia di seguire la nostra guida fatta da esperti residenti della zona che vi faranno conoscere tutte le parti più nascoste e più amate, anche se meno conosciute dai turisti, della Costiera Amalfitana. Che aspettate? La Costiera Amalfitana, consultate le guide di ILoveCostiera e scoprite quale posto vale sicuramente una visita!

 

I 3 borghi da visitare della Penisola Sorrentina

La Penisola Sorrentina è molto particolare perché caratterizzata da borghi e da piccole cittadine molto belle. Tutte arroccate sul mare, le città della Penisola Sorrentina valgono tutte la pena di essere visitate. Ve ne sono alcune molto particolari talvolta, addirittura in grado di fare la differenza proprio perché sono luoghi caratteristici legati alle tradizioni. Poi sono ricchi di monumenti e di bellezze davvero senza tempo. Per scegliere i migliori borghi in Penisola Sorrentina da visitare, la cosa migliore è informarsi su quali sono le bellezze storiche e architettoniche, tradizionali di questi posti. Successivamente potete scegliere quello che è più adatto alle vostre esigenze. Vediamo insieme secondo gli appassionati e i vacanzieri, quali sono i borghi più belli della Penisola Sorrentina e quando è il momento più opportuno per visitarli.

I migliori borghi della Penisola Sorrentina

È molto difficile fare una classifica dei borghi più belli della Penisola Sorrentina. Ciò che è certo è che si troverà sicuramente quello che più vi piacerà in base ai vostri gusti personali o le preferenze legate alla stagione della visita. Scopriamo insieme i 3 borghi più particolari di tutto il territorio della Penisola Sorrentina.

1 – Vico Equense

Uno dei borghi più belli della Penisola Sorrentina è Vico Equense. Vico Equense infatti, si caratterizza per essere un paesino completamente a picco sul mare. Si trova a due passi da Sorrento, ed è il borgo più esteso della Penisola Sorrentina ed è anche una delle mete più belle della Costiera. Offre un intreccio unico tra il blu del mare e i Monti Lattari, inoltre offre un paesaggio su un centro storico che si trova proprio su un costone di roccia. Dominato dalla chiesa della Santa Maria Annunziata che si affaccia al mare, una delle più belle del Mondo, questo borgo è ricco di tradizioni, storia, cultura ed eccellenze eno gastronomiche. A Vico Equense poi, si trovano anche le spiagge di Marina di Aequa o la spiaggia di Tordigliano che si affaccia sugli isolotti de Li Galli. Inoltre, è qui che si trovano le famosissime terme di Scrajo, già apprezzate ai tempi degli Antichi Romani. Per gli amanti della movida poi a Vico Equense, in particolare a Marina di Aequa, località Seiano si trovano anche tantissime attrazioni per i più giovani. Invece, chi ama la storia non può perdere una visita all’Antiquarium Silio Italico. Si tratta di un museo ospitato nel palazzo del Municipio che custodisce almeno 200 reperti delle antiche civiltà di questi posti.

2 – Nerano

Come abbiamo più volte accennato, il borgo di Nerano è forse uno più belli di tutta la Penisola Sorrentina e in generale, di tutta la Campania. Ricco di tradizioni, ma anche tanta quiete, offre una cucina genuina ai suoi visitatori. Nerano ha anche una posizione strategica: si trova sulla punta estrema della Penisola. Si può raggiungere in auto da Sorrento o da Napoli oppure ancora più facilmente in barca. Nerano è incastonato nella cosiddetta “baia di Nerano”. È una baia con affaccio sulle acque cristalline, completamente sassosa. Vi sono tanti stabilimenti attrezzati nonché ristoranti dove assaggiare i famosissimi spaghetti alla Nerano. Per i più avventurosi vale anche la pena visitare la baia di Ieranto, un sentiero che dal centro del Paese dopo circa 4 km ti catapulterà in una baia protetta dov’è possibile vedere anche i faraglioni di Capri.

Chi ama la natura e vuole conoscere la vera tradizione della Penisola Sorrentina non può certamente non fermarsi per una visita nel bellissimo borgo di Nerano, uno dei più apprezzati dell’Area Marina protetta di Punta Campanella.

3 – Sant’Agata sui due Golfi

Chiudiamo questo piccolo excursus sui borghi più belli della Penisola Sorrentina parlando di una realtà sospesa tra mare e monti. Ci riferiamo a Sant’Agata sui due Golfi. Questo borgo, prende il suo nome dal fatto che si affaccia sui Golfi di Napoli e Salerno. Infatti, a circa 400 metri dal livello del mare si ammira il panorama sulla Penisola Sorrentina, sul Vesuvio, sulle isole flegree ovvero Ischia e Procida, nonché Capri. È davvero molto particolare, ma chi la visita non deve neanche rinunciare alla storia. Infatti, qui si trova la chiesa di Santa Maria delle Grazie che custodisce un altare risalente al 1600. In più, a Sant’Agata sui due Golfi vale la pena assaggiare i latticini tipici dei Monti Lattari.

Una guida sui borghi della Penisola Sorrentina

Chi vuole davvero scoprire la Penisola Sorrentina e imparare a conoscere il territorio, deve trovare il modo per arrivarci facilmente, scegliere un comodo alloggio e scoprire questi posti. Dunque, è consigliabile avere l’aiuto prezioso di una guida esperta. Insomma, avete bisogno del nostro aiuto e quello dei nostri esperti!

Per avere una guida dettagliata redatta da coloro che conoscono il territorio vi consigliamo di scaricare le guide presenti sul nostro sito ILoveCostiera. Da qui troverete tutti i consigli utili per fare il miglior tour possibile. In questa vacanza, guidata passo dopo passo dagli esperti del territorio, riuscirete a scoprire tutti i segreti di questa fantastica terra a cavallo tra il golfo di Napoli e quello di Salerno, che racchiude ancora i sapori e i saperi dei Monti Lattari e della Penisola Sorrentina.

 

 

 

I 3 sapori da non perdere ad Agerola

Agerola è un piccolo paesino dei Monti Lattari che si caratterizza per la sua natura incontaminata, ma anche per una cucina davvero eccellente. Le tradizioni culinarie di Agerola sono legate al territorio, alla pastorizia e alla cultura del posto. Infatti, nel comune di Agerola, si producono tanti insaccati, vini e formaggi. Si tratta di ricette della tradizione che venivano fatte dagli abitanti a partire dai tempi più antichi. A oggi, chi vuole scoprire davvero i sapori di Agerola di certo non può non realizzare un piccolo tour enogastronomico che di sicuro non vi deluderà. Scopriamo insieme quali sono i 3 piatti tipici di Agerola e quindi, i sapori assolutamente da non perdere per chi si reca almeno una volta in questo splendido posto della Penisola Sorrentina.

I sapori tipici di Agerola

I “sapori” di Agerola sono davvero numerosi, così come i suoi piatti tipici. Ciò che è certo è che si tratta di piatti genuini, salutari e di ottima qualità. Ciò perché le materie prime sono genuine. Ora vediamo insieme quali sono i 3 piatti tipici di Agerola.

1 – Fiordilatte

Il fiordilatte di Agerola è una vera e propria tradizione che gli abitanti del posto conoscono molto bene. Questo prodotto, è un tipo di latticino fresco a pasta filata, a fermentazione lattica e molle. Si ottiene con latte intero vaccino crudo che si può si realizzare direttamente con il bestiame del territorio. Il tipico fiordilatte di Agerola ha una forma tondeggiante con una testina oppure una treccia. Questo prodotto è davvero leggero, elastico e morbido, con un gusto omogeneo. Viene abbinato a vari tipi di piatti, non solo i primi ma anche secondi piatti. Molto spesso viene anche usato per realizzare la pizza. È possibile assaggiarlo dei vari caseifici della zona e di certo non si resterà delusi. Non dimenticate anche un altro latticino tipico di Agerola: la sua provola affumicata. Che bontà!

2 – Provolone del Monaco DOP

Il provolone del Monaco Dop è un formaggio che si ottiene dalla lavorazione del latte della vacca agerolese. Si chiama in questo modo perché veniva realizzato originariamente dai monaci che stanziavano a Vico Equense. Questo prodotto è stato realizzato per la prima volta intorno al 1700. Alcune famiglie che si trasferirono sui Monti Lattari iniziarono a lavorarlo in modo particolare. Dal 2010 ha avuto la denominazione di origine protetta (Dop) a livello europeo secondo il Regolamento UE 121 del 2010. Questo prodotto è davvero molto particolare, ha un sapore forte ed è un formaggio di tipo stagionato. Una delle sue caratteristiche è che la sua maturazione deve avvenire lentamente, senza fermenti e senza conservanti. La stagionatura minima è di 6 mesi. Può essere abbinato a vari tipi di confetture e non solo. Secondo quelle che sono le tradizioni del posto, si può abbinare sia ai primi che alla pizza, oppure è perfetto con i secondi piatti. Sicuramente però vale sempre la pena assaggiarlo in tutta la sua purezza e semplicità, magari abbinato con un po’ di miele con una confettura poco acidognola, a seconda dei gusti.

3 – Gli insaccati

Tra le tradizioni culinarie più particolari di Agerola vi è senza ombra di dubbio quella degli insaccati. Ad Agerola, si realizzano di ogni tipo. In particolare, tipici di Agerola sono la soppressata, il capicollo e la pancetta. Vale anche la pena ricordare che Agerola vanta il titolo di “città del pane” proprio per i suoi particolari taralli e per il pane biscottato. Due tipi di pane perfetti con gli insaccati di Agerola. Questi insaccati vengono realizzati secondo tradizione e sono genuini e abbinabili con vari tipi di piatti. Si trovano nelle tantissime salumerie del posto o si possono comprare nelle aziende agricole del territorio. Spesso si abbinano al vino dei Monti Lattari o in particolare, a quello di Lettere. Altrimenti, tali insaccati, possono essere un ingrediente speciale per vari tipi di piatti o per degli aperitivi molto gustosi. Poi, se si esagera un po’, per digerire facilmente dopo pranzo o dopo la cena, è opportuno bere un ottimo limoncello che di certo aiuterà la fase digestiva. Cosa volete di più?

Una guida ai sapori di Agerola

Chi si reca ad Agerola e ha bisogno di una guida per scoprire tutti i sapori e le tradizioni di questo posto, di certo non può rinunciare alle indicazioni di persone che ben conoscono i Monti Lattari e la Penisola Sorrentina. Per tali motivi, è opportuno affidarsi agli esperti. Il nostro consiglio è di scaricare la guida che trovate su ILoveCostiera. Questa comoda e pratica guida vi racconterà tutti i posti da vedere ad Agerola e vi guiderà a scoprire quali sono i luoghi in cui assaporare la vera tradizione del posto anche da un punto di vista eno gastronomico. La vostra vacanza può diventare folkloristica e tradizionale, oltre che rilassante e divertente. Cosa state aspettando?

 

 

Le sagre di Conca dei Marini

Avete mai visitato Conca dei Marini? Si chiama anche il “borgo delle scalinate” sulla Costiera Amalfitana. Infatti, questo borgo si estende su due livelli. È possibile visitare Conca dei Marini tra scalinatelle, mare, riflessi smeraldi e limoneti. Il territorio del suo Comune rappresenta una delle superfici più piccole d’Italia. Conca dei Marini è una cittadina davvero spettacolare. Si annida in una baia a forma di conca e da qui deriva originariamente il suo nome. Praticamente a ridosso del mare, nasce da una comunità di marinai che realizzarono case e strutture praticamente su due livelli. Gli abitanti ancora oggi conservano le attrezzature della pesca nella parte alta per preservarle dal mare. Tutti i luoghi del borgo sono collegati da scalinatelle che rendono davvero molto particolare questo piccolo borgo. A Conca dei Marini si trova la “Grotta dello Smeraldo” che è un antro marino dai riflessi spettacolari, con lunghe stalattiti che con gli anni hanno formato delle colonne calcaree. Ma Conca dei Marini è anche cultura e tradizione. Infatti, qui nel corso degli anni si tengono diversi eventi e tantissime sagre. Vediamo quali sono le 3 sagre più belle.

1 – La sagra della sfogliatella Santa Rosa

Sicuramente la sagra più famosa di Conca dei Marini è quella della sfogliatella Santa Rosa. Viene chiamata comunemente “Festival della Sfogliatella Santa Rosa”. È l’evento dedicato al dolce tipico di questa zona. Infatti, la sfogliatella Santa Rosa ha origine proprio in questa zona. Parliamo di un dolce inventato nel 1600 nel convento Santa Rosa di Conca dei Marini. Tale delizia è caratterizzata dalla classica forma della sfogliatella solo che all’interno vi è una crema di semola e delle amarene. È davvero molto particolare e rappresenta la tradizione di questo posto. Assaggiarla è un must per chi si trova nel territorio. Durante questo evento, Conca dei Marini si trasforma in un festival dello street food dov’è possibile assaggiare vari tipi di sfogliatella Santa Rosa, tra varianti e dolci classici. Poi vi sono anche tanti eventi musicali, esibizioni e attività realizzate dalla Pro loco del territorio e da diverse associazioni della Costiera Amalfitana.

2 – La processione al mare

Conca dei Marini è anche famosa per le sue tradizioni religiose. Gli abitanti di questa baia, infatti sono molto legati a una festa che si tiene il 5 agosto di ogni anno. Nella Marina di Conca vi è a tal proposito, una piccola cappella dedicata alla Madonna della Neve. Per la Madonna della Neve ogni anno il 5 agosto viene organizzata una particolare festa molto sentita nel Paese. La cosa davvero folkloristica e suggestiva è che si organizza una processione via mare con delle barchette che rendono unica e appassionante l’intera tradizione religiosa. La cappella fu edificata nella marina perché era di protezione per i marinai. Al suo interno vi è un altorilievo raffigurante la Madonna con il bambino che proviene dall’Oriente secondo quanto si riporta nella scritta nella parte inferiore in greco cirillico. Ancora oggi questa festa è molto sentita a Conca dei Marini.

3 – La festa del mare

Un’altra sagra particolarmente attesa a Conca dei Marini è la cosiddetta “Festa del mare”. Si tiene oramai da diversi anni e richiama un fatto storico. Infatti, questo evento rappresenta il ricordo del popolo di Conca dei Marini per tutti i marinai scomparsi. È un modo per ricordare che il loro sacrificio non sarà mai dimenticato. Dopo la messa solenne nella cappella della Madonna della Neve, in occasione di questa ricorrenza, si tengono diverse manifestazioni di vario genere ogni anno, organizzate in maniera differente. Ciò che è certo, è che lo spirito tradizionale di questa festa è davvero uno di quelli più particolari rispetto agli eventi – numerosi – che si tengono in tutta la Costiera Amalfitana. Non manca poi in serata, a fine festa, la sagra vera e propria con la degustazione della frittura di totani e del pesce azzurro della zona. Tutto in riva al mare!

Gli altri eventi a Conca dei Marini: la guida

Come già accennato nel corso dell’anno si tengono tantissimi eventi a Conca dei Marini che vale assolutamente la pena vedere, soprattutto per chi si reca in vacanza in questo territorio. Ad esempio vi sono quelli legati alle tradizioni natalizie o pasquali. Nel periodo delle festività di Natale, ci sono i mercatini. Invece, a Pasqua vi sono i famosi riti della Settimana Santa e si intrecciano le tipiche palme del territorio. Insomma, ce n’è per tutti i gusti! Per tali motivi, è sempre bene pensare che potrebbe essere utile, per scoprire questo territorio, un aiuto da parte di esperti. Scegliendo le guide di ILoveCostiera avrete l’opportunità di farvi guidare a Conca dei Marini e in altri centri anche meno conosciuti della Costiera Amalfitana, da coloro che conoscono bene il territorio e sanno come viverlo. Cosa aspettate? Questa guida di certo farà al caso vostro e trascorrerete la miglior vacanza di sempre in Costiera Amalfitana.

 

Agerola tra storia e tradizione

Agerola è una città molto particolare ancora legata a storia e tradizioni. Rappresenta sicuramente una delle perle più particolari a cavallo tra la Penisola Sorrentina e la Costiera Amalfitana. Uno dei punti di forza della città di Agerola sta proprio nella sua posizione che riesce ad abbracciare con lo sguardo, sia il Golfo di Salerno che parte di quello dei monti verso l’area della Penisola. Agerola è come se avesse due anime. Da una parte mantiene la tradizione dei Monti Lattari ma allo stesso tempo si affaccia alla vita più frenetica e mondana della Costiera Amalfitana. Per la sua posizione panoramica, ideale per chi vuole godersi una vacanza relax, offre comunque l’occasione di abbracciare – a pochi passi – i ritmi della movida. Di sicuro, consigliamo la piccola cittadina di Agerola a chi ha bisogno di pace e tranquillità, chi vuole godersi un po’ di pieno relax a contatto con la natura. Non è un caso che ad Agerola vi sono turisti provenienti da ogni parte del Mondo, sia giovani che…meno giovani!

La storia di Agerola

Agerola sicuramente è il centro più antico di tutta la Costiera Amalfitana e Sorrentina. Ha una vocazione agricola spiccata che risale già ai tempi antichi. Secondo gli esperti, il suo nome “ager” significa proprio “campo”. Anche se secondo alcuni, invece indica il senso di luogo elevato. Questo Paese, già nell’età del ferro era abitato e in epoca Romana era pieno di ville rustiche, soprattutto, nella parte pianeggiante. Dopo l’eruzione del Vesuvio, il suolo divenne ancora più fertile tant’è che iniziò la produzione di alcuni dei prodotti tipici del territorio che rendono Agerola nota in tutta la zona, ma non solo. Viene considerata la terra DOC per eccellenza ed è un pezzo di Paradiso perché si trova a 600 metri dal livello del mare: è come se fosse una sorta di balcone sulla Costiera Amalfitana. Con i suoi sentieri particolari e una tradizione ancora ben salda, ospita parte del Sentiero degli Dei, ma anche tantissimi altri percorsi di trekking che attirano gli appassionati da ogni parte del Mondo. Per chi ama le escursioni, vi è da non perdere, ad esempio, anche la scalata del Monte Tre Calli.

Cosa vedere ad Agerola

Agerola, come accennato, è un Paese che è ancora legato a storia e tradizioni. Ne è un esempio la sua storia culinaria, agricola e produttiva, però anche quella più prettamente storica in senso architettonico. Infatti, chi si reca in questo posto non può non vedere il Castello Lauritano. Questo Castello fu fatto edificare dalla Repubblica di Amalfi per avvistare le navi saracene che arrivavano sulla Costa. Dal punto di vista privilegiato di Agerola, si rendeva ancora più pratico il suo utilizzo. Di questa costruzione ora restano solo i ruderi. La terrazza davanti al Castello però offre uno dei panorami più belli di tutta la Costiera Amalfitana e permette di vedere fino al golfo di Salerno. Chi si reca ad Agerola, poi non può non vedere la chiesa di San Matteo Apostolo edificata nel 1580 sul luogo dove sorgeva una chiesa ancora più antica. Con il suo interno a tre navate con tre absidi, vi è anche una fonte battesimale che risale al 1576. La sua bellezza è davvero senza tempo. Come già accennato, poi, per gli amanti del trekking vi sono da vedere: il Sentiero degli Dei, quello dei Limoni e quello del Monte dei Tre Calli, ma non solo. Ogni giorno vi sono tantissime associazioni che organizzano tour ed escursioni guidate per i turisti e i visitatori.Grazie ai nostri partner puoi trovare online cravatte adatte ad ogni preferenza e budget, da quelle economiche ai modelli top di gamma super eleganti.

Come raggiungere Agerola

Chi vuole raggiungere Agerola in auto può prendere l’autostrada A3 Napoli Salerno con l’uscita a Castellammare di Stabia proseguendo sulla Strada Statale 366 per Agerola fino al bivio di Gragnano. In treno invece, la via più agevole è quella che ferma a Napoli e poi è servita dalla Circumvesuviana fino a Castellammare di Stabia. Da lì, vi sono i collegamenti in bus verso Agerola. L’aeroporto più vicino infine, è quello di Napoli Capodichino ma è anche possibile raggiungere Agerola dall’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi.

 

Una guida su Agerola

Chi vuole davvero scoprire Agerola e imparare a conoscere il territorio, deve trovare il modo per arrivarci facilmente, scegliere un comodo alloggio e scoprirla. Dunque, è consigliabile avere l’aiuto prezioso di una guida esperta del territorio. Insomma, avete bisogno del nostro aiuto e quello dei nostri esperti!

Per avere una guida dettagliata redatta da coloro che conoscono il territorio vi consigliamo di scaricare le guide presenti sul nostro sito ILoveCostiera. Da qui troverete tutti i consigli utili per fare il miglior tour possibile. In questa vacanza, guidata passo dopo passo dagli esperti del territorio, riuscirete a scoprire tutti i segreti di questa fantastica terra a cavallo tra il golfo di Napoli e quello di Salerno, che racchiude ancora i sapori e i saperi dei Monti Lattari e della Penisola Sorrentina.

 

 

I migliori Carnevale in Costiera Amalfitana

Da sempre il Carnevale in Costiera Amalfitana, così come del resto della Campania è molto sentito e festeggiato secondo quelle che sono le antiche tradizioni del territorio. Tutti i centri della Costiera Amalfitana si organizzano, infatti, per festeggiare questo evento tra carri allegorici, antichi riti e tanto divertimento. Vi sono diversi tipi di Carnevale che garantiscono la partecipazione di persone provenienti da ogni parte del territorio regionale, ma non solo. Per chi si trova in vacanza in Costiera Amalfitana in questo periodo, partecipare al Carnevale sarà un’ottima esperienza. Vediamo insieme quali sono i 5 Carnevale più belli della Costiera Amalfitana e cosa si organizza in questi giorni festivi.

I migliori Carnevale in Costiera Amalfitana

In Costiera Amalfitana vi sono diverse feste di Carnevale che vale assolutamente la pena vedere. Si parla molto spesso di questa kermesse perché legata ad antiche tradizioni e inoltre, nel corso degli anni le feste si sono rinnovate per adattarsi ai bambini e ai gusti moderni. Vediamo quali sono i 5 migliori Carnevale che si tengono in Costiera Amalfitana e che vale la pena andare a vedere per chi si trova in vacanza in questo territorio o anche per chi lo vive.

1 – Il Gran Carnevale di Maiori

Il Gran Carnevale di Maiori è stato riconosciuto come patrimonio immateriale dell’umanità dal Ministero dei beni culturali. Si tratta di una grandissima festa che va avanti da oltre 46 anni e che prevede le sfilate di carri allegorici. È davvero molto emozionante da vedere e da vivere. Ogni anno gli organizzatori scelgono un tema e l’intera città viene invasa dalla presenza dei carri. Questo Carnevale è anche gemellato con quello di Putignano in Puglia. Il Gran Carnevale di Maiori è molto sentito e partecipato. Recarsi a Maiori per il Gran Carnevale è inoltre, anche un’occasione per assaggiare i tipici dolci Carnevaleschi della Costiera come le chiacchiere o le castagnole.

2 – Il Carnevale di Minori

Anche a Minori, proprio come il Carnevale che si tiene nella vicina Maiori, si festeggia l’occasione del martedì grasso con tanta enfasi ed entusiasmo. A Minori si tengono soprattutto eventi per i più piccoli e vi sono sfilate e manifestazioni dedicate ai bambini, ma non solo. Questo Carnevale, nella cittadina della Divina, è organizzato con tanti eventi musicali e numerosissime occasioni di baby dance.

3 – Il Carnevale di Amalfi

I festeggiamenti per il cosiddetto “Carnevale Amalfitano” si tengono ogni anno nel periodo di Carnevale per circa una settimana. È l’occasione per festeggiare all’insegna del divertimento, sia con una serie di tradizioni religiose, ma anche con dei veri e propri parties. Vi è innanzitutto la sfilata delle maschere, poi si istituiscono in vari centri della piccola cittadina marinara anche giochi per bambini di ogni tipo. Il party di Carnevale, prevede anche una premiazione delle maschere più belle. Che aspettate a partecipare?

3 – Il Carnevale di Positano

Anche a Positano, Carnevale significa divertimento e festeggiamenti. Infatti, in questi giorni di festa, si mantiene la tradizione delle foto in maschera con le sfilate in giro per tutte le stradine della città. Negli anni scorsi, il Comune di Positano ha anche organizzato un contest durante il quale si potevano diffondere le proprie foto in maschera per ricevere poi una premiazione. Anche a Positano quindi, tra sfilate, feste e giochi per bambini il Carnevale è molto sentito. A rendere tutto ancora più speciale è la fantastica location di Positano dove, oltre al divertimento si può sfruttare anche la possibilità di vedere degli scenari particolari. Sarà magico, anche perché in questo periodo dell’anno, durante il quale non vi sono troppi turisti, si potrà vedere un aspetto nuovo di Positano.

5 – Il Carnevale di Ravello

A Ravello, come in altri centri della Costiera Amalfitana, il Carnevale è molto speciale e viene organizzato con giochi, marionette e tanto divertimento. Nello specifico, nel corso degli ultimi anni l’organizzazione della kermesse è avvenuta di concerto con la locale parrocchia. Nell’occasione della festa di Carnevale, tra teatro delle marionette, laboratori di dolci Carnevaleschi e tanta musica, tantissimi bambini e le loro famiglie hanno trascorso del tempo in città divertendosi. La festa organizzata all’interno spesso di Villa Rufolo a Ravello, si estende fino in piazza ed è un’occasione di svago e di divertimento per tutti.

La guida sui Carnevale in Costiera Amalfitana

Se volete scoprire la vera essenza del Carnevale in Costiera Amalfitana, il nostro consiglio è di farvi guidare dagli esperti di ILoveCostiera. Scaricando le guide di ILoveCostiera imparerete facilmente a vivere il territorio della Costiera Amalfitana per una vacanza all’insegna del puro divertimento. Inoltre, avrete la certezza di restare sempre aggiornati sui nuovi eventi del territorio e su come fare per scoprire tutti gli aspetti della Costiera Amalfitana. Grazie ai nostri esperti, imparerete a comprendere l’altra faccia di questa Terra tra tradizioni ed eventi ancora molto legati al territorio e alla sua storia.

 

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I 5 Carnevale più belli della Costiera Sorrentina

Carnevale è una delle feste più amate e apprezzate della Penisola Sorrentina ed è anche un legata a tante tradizioni di vario genere. Parliamo di una festa che in Penisola Sorrentina riesce a colorarsi di tradizioni di ogni genere ed è sempre molto amata e attesa. A seconda delle città della Penisola Sorrentina in cui trascorrerete questo importante appuntamento, vi sono alcune tradizioni piuttosto che altre che vale comunque la pena imparare a conoscere. Per il martedì grasso infatti, ogni piccolo centro della Penisola Sorrentina ognuno rispetta delle determinate tradizioni. Ebbene, vi sono alcuni Carnevale davvero molto belli che assolutamente sono da non perdere per chi si trova in questa zona nel periodo antecedente alla Quaresima. Scopriamo insieme quali sono i più bei Carnevale della Penisola Sorrentina.

Carnevale in Penisola Sorrentina, i migliori

Vi sono diverse occasioni di divertimento in Penisola Sorrentina che vale la pena scoprire per chi è turista in questo territorio, ma non solo. Vediamo insieme quali sono i 5 migliori Carnevale da non perdere il Penisola Sorrentina e cosa prevedono per questa grande e attesa festa.

1 – Carnevale di Termini

Uno delle manifestazioni più sentite della zona della Penisola Sorrentina è il Carnevale di Termini. Parliamo di una kermesse che si tiene in una frazione di Massa Lubrense, a pochi chilometri da Sorrento. In questo borgo, la tradizione carnevalesca va avanti da oltre 30 anni sempre con nuove emozioni. Lungo le strade, vi è un corteo di carri allegorici realizzati degli abitanti del Paese e tutta la cittadinanza partecipa attivamente alla festa.

2 – Carnevale di Sorrento

Un altro appuntamento da non perdere, nonché uno dei Carnevale più caratteristici del territorio, è quello che si tiene a Sorrento. Infatti, tra sacro e profano, in questa città che è la perla della Penisola Sorrentina, vi è davvero da divertirsi. In piena tradizione napoletana, Sorrento si teneva fino al 1799 la cosiddetta “Morte e’ Surriento”. Dalle due parti della città partivano dei carri: uno pieno di prelibatezze e capeggiato dal fantoccio grasso del Carnevale. Sull’altro invece, c’erano solo baccalà e legumi. Questo carro era guidato da un manichino magro che simboleggiava la Quaresima. Poi, i due carri si incontravano a mezzanotte alle porte della città dove incontravano lo scheletro che raffigurava la morte. La morte falciava il fantoccio di Carnevale e gli abitanti quindi, andavano sui resti del carro festeggiando per tutta la notte. Oggi la festa di Carnevale a Sorrento è molto più tradizionale e si svolge con sfilate e carri. Però, questo importante appuntamento è ancora molto sentito e l’emozione di Carnevale a Sorrento, continua a vivere in tutta la zona.

3 – Carnevale a Vico Equense

Anche Vico Equense, festeggia il Carnevale in maniera molto particolare con una grande parata. Ogni anno si sceglie un tema, come ad esempio, le fiabe o qualche specifico tema cinematografico e l’animazione prende vita. A organizzare la parata, l’amministrazione comunale insieme a varie associazioni di categoria. Ogni anno vi sono nuove sorprese.

4 – Carnevale di Castellammare di Stabia

Un altro appuntamento col Carnevale molto sentito e festeggiato in tutta la città è quello che si tiene a Castellammare di Stabia. Soprattutto nella zona del lungomare, vi è una sfilata di maschere e costumi. Tutti possono divertirsi con la sfilata dei carri e con una festa ricca di sorprese. Nel corso di questa giornata si tiene una vera e propria “festa per i ragazzi” che in villa comunale, a ridosso dell’arenile, si divertono nella città delle acque!

5 – Carnevale di Agerola

Il Carnevale ad Agerola si festeggia da oltre 100 anni. Anche le tradizioni sono sempre le stesse. Qualche anno fa del resto, è stato trovato qualche reperto fotografico che va a testimoniare la festa di Carnevale nei tempi più antichi nella piccola cittadina dei Monti Lattari. Ebbene, ancora oggi la festa è molto sentita in città e in tutte le frazioni. Da Bomerano fino a San Lazzaro, la kermesse carnevalesca è davvero ricca di carri allegorici e di prelibatezze, con maschere e coriandoli che vanno ad animare tutto il piccolo centro della cittadina dei Monti Lattari. Non è un caso che molti scelgono di andare a vedere questo particolare Carnevale molto legato alle antiche tradizioni che si perpetrano negli anni.

La guida sui Carnevale in Penisola Sorrentina

Se volete scoprire la vera essenza del Carnevale in Penisola Sorrentina, il nostro consiglio è di farvi guidare dagli esperti di ILoveCostiera. Scaricando le guide di ILoveCostiera imparerete facilmente a vivere il territorio della Penisola Sorrentina per una vacanza impeccabile. Inoltre, avrete la certezza di restare sempre aggiornati sui nuovi eventi del territorio e su come fare per scoprire tutti gli aspetti della Penisola Sorrentina. Grazie ai nostri esperti, imparerete a comprendere l’altra faccia di questa Terra tra tradizioni ed eventi ancora molto legati al territorio e alla sua storia.

 

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Sant’Agnello, la leggenda di Villa Nicolini

Su una terrazza a picco sul mare, in uno dei luoghi più belli e suggestivi della costiera sorrentina, maestosa e in tutto il suo splendore si erge Villa Nicolini, edificata nel 1920 dallo scultore di origine palermitana Giovanni Nicolini.

Siamo a Sant’Agnello, uno dei comuni più piccoli della penisola (meno di 1.000 abitanti), un vero e proprio gioiello dove non solo approdò lo scultore Giovanni Nicolini, ma anche lo scrittore americano Francis Marion Crawford che abitò fino alla sua morte nella villa che porta il suo nome, Villa Crawford per l’appunto.

I misteriori avvenimenti di Villa Nicolini

Villa Nicolini, nel corso degli anni, ha avuto diverse sorti e diversi occupanti. Per un certo periodo fu la dimora dei Padri Cappuccini. I religiosi poterono stare lì fino al giorno in cui il Comune, in esecuzione ad un esproprio, dovette mandarli via. Si narra che i Cappuccini, fortemente amareggiati, prima di lasciare la Villa, vollero lanciare un potente sortilegio contro chiunque avesse acquistato la Villa.

Impossibile da credere! Sta di fatto però che un fatto alquanto inquietante avvenne nell’ambito della famiglia Parlato che in seguito ebbe ad acquistare la Villa. Pare che la padrona di casa, desiderosa di ristrutturare lo splendido giardino, chiese ai capomastri di spostare la statua di San Francesco. Di lì a poco, la donna morì.

Anche al magnate russo russo Jorgy Banjamov che acquistò all’asta la villa accadde qualcosa di spiacevole. Il facoltoso imprenditore, infatti, fu arrestato per bancarotta.

La cosa che rende tale leggenda ancora più viva è la struttura stessa della villa. Al suo interno vi è una strana stanza di forma circolare, priva di finestre e decorata con delle “mani aperte” che nel mondo arabo, pare rappresentino la morte.

La Villa per tutti questi motivi è da sempre oggetto di prova di coraggio da parte dei ragazzini del luogo.

 Il “Castrum de Stabiis ad Mare”, il castello di Castellammare di Stabia

Nell’ultimo libro di Heddi Goodrich dal titolo “L’americana”, la protagonista, una studentessa venuta in Italia per motivi di studio, s’innamora di un giovane stabiese che incontra per la prima volta nell’imponente castello di Castellammare di Stabia.

Al giovane stabiese basta poco per far palpitare il cuore della studentessa perché a far innamorare la ragazza non è solo la sua avvenenza, ma anche il meraviglioso panorama che, in una splendida notte stellata, la ragazza scopre sporgendosi dalla collina sulla quale sorge maestoso il castello.

Il giovane stabiese, da abile cicerone, oltre a mostrare alla ragazza le bellezze del luogo, le racconta anche la suggestiva leggenda legata al castello, quella dell’amore negato.

La leggenda dell’amore negato

Si narra che nel 1459, durante il regno di Ferrante I d’Aragona, una castellana, perdutamente innamorata di uno dei soldati delle truppe angioine, non esitò a favorirne l’ingresso lasciando aperte le porte del castello.

Il cavaliere per il quale la castellana provava il forte sentimento,  tuttavia preferì mettere da parte l’amore e far prevalere le ragioni di guerra. Una volta raggiunto il suo scopo, infatti, il cavaliere respinse le attenzioni della castellana. La donna, straziata dal dolore, si tolse la vita ingerendo del veleno. Da allora il suo fantasma vaga inquieto tra le mura del castello.

 Il “Castrum de Stabiis ad Mare”

E’ proprio alla presenza del castello che la Città delle Acque, l’antica Stabiae, deve il suo nome.  Il nome di “Castello a Mare” compare per la prima volta in un documento del 1086.

Il castello sorge a 100 mt. di altitudine sul mare ed in passato è stato il caposaldo di un complesso sistema difensivo comprendente anche i castelli delle zone limitrofe, ossia quello di Gragnano, di Lettere e di Pimonte

Nel periodo del suo maggior splendore, il castello ha ospitato personaggi illustri come il Boccaccio, tant’è che il certaldese  ne parla nella decima giornata del Decamerone, insieme ad un altro luogo culto di Castellammare di Stabia: la Reggia di Quisisana.

La bellezza del luogo ha ispirato anche tantissimi pittori ed incisori come Pitloo,  Duclère,  Pinelli,  Gigante,  Carelli,  Gaeta e tanti altri artisti della Scuola di Posillipo.

Oggi, tantissime coppie scelgono il castello come luogo per trascorrere il loro giorno più bello.

I 3 posti più romantici della Penisola Sorrentina

Tra fascino e suggestione, tra miti e leggende, la Penisola Sorrentina è il luogo perfetto per una fuga d’amore. Da sempre, queste città della Penisola è una delle mete preferite degli innamorati, nonché dalle coppie che convolano a nozze e da tutti coloro che vogliono giurarsi amore eterno. Scegliere i posti in cui godere del panorama e guardare insieme un tramonto, è molto facile perché ve ne sono davvero numerosi. Ebbene non è facile scegliere quali sono i 3 luoghi più romantici di tutta la Penisola Sorrentina ma di certo ci sono dei posti in cui innamorarsi è più facile che mai. Complice un panorama che lascia tutti senza fiato! Vediamo quali sono i posti più belli e impariamo a scoprire insieme la Penisola!

1 – Villa comunale di Sorrento

Senza ombra di dubbio uno dei luoghi più romantici di tutta la Penisola Sorrentina è la Villa comunale di Sorrento. Questo giardino ha una vista sensazionale, privilegiata su tutta la Penisola Sorrentina. Ebbene, chi l’ha vista almeno una volta può capire di cosa stiamo parlando. Questa villa si estende tutta intorno a un complesso monumentale che include sia la chiesa di San Francesco d’Assisi che il chiostro. È un’autentica terrazza sul mare dove si vede un panorama mozzafiato e si può osservare il Vesuvio sullo sfondo del golfo di Napoli. È stata costruita tra il 1877 e il 1879 e sorge sugli orti dei frati francescani. Vi sono alberi secolari, dei giardini e dei fiori. È impossibile non sfruttare questo bellissimo panorama per passare dei momenti indimenticabili insieme alla persona amata. La Villa comunale di Sorrento perciò rappresenta sicuramente un posto da non perdere per chi vuole fare una fuga d’amore in Penisola Sorrentina. È anche possibile trascorrere delle ore prendendo insieme una granita, trascorrendo un po’ di tempo seduti in panchina a guardare verso l’infinito, insieme, nella stessa direzione.

2 – La piazzetta della Marinella (Sant’Agnello)

A Sant’Agnello vale assolutamente la pena fermarsi per dichiarare il proprio amore nello scenario incantato della piazzetta Marinella. Ebbene, si tratta di una particolare Piazza che è a ridosso sul mare ed è davvero da non perdere. Parliamo di una piazzetta che si estende a picco sul mare ed è a ridosso della Costa. Proprio nei pressi della chiesa dei frati cappuccini, la piazzetta Marinella da sempre è una delle mete preferite da tutti i turisti. Gli innamorati possono guardare tutta la bellezza del suo panorama, e poi scendere fino giù nella spiaggia della Marinella. Da questa posizione si possono vedere le costruzioni a picco sul mare più esclusive della zona di Sant’Agnello come Villa Nicolini o Villa Crawford. Si vede anche lo storico hotel Cocumella. Come già accennato, scendendo poi la scalinata scavata nella roccia tufacea, si può arrivare direttamente al mare dove c’è anche un romanticissimo ristorante. Insomma, la piazzetta della Marinella anche con i suoi locali, la sua panchina e la sua vista sensazionale rappresenta un punto di vista bellissimo, inesplorato, dove godere dei momenti insieme alla propria dolce metà. Qui molte coppie hanno celebrato dei momenti importanti nella loro vita a due ed inoltre, non è raro vedere delle proposte di matrimonio fatte proprio in questa particolare location. Chi vuole fare una fuga d’amore in Penisola Sorrentina di certo, non può mancare questa bellissima Piazza, una delle mete preferite di tutti coloro che sono innamorati.

3 – Il Belvedere di Sant’Agata sui Due Golfi

Nella parte più estrema della Penisola Sorrentina sorge Sant’Agata sui Due Golfi. A quasi 400 metri sul livello del mare, la scogliera è a metà tra il golfo di Salerno e quello di Napoli. Abbraccia un territorio che è bellissimo come panorama. Sant’Agata di fatto offre un punto panoramico unico. Si può arrivare al Belvedere e vivere un’esperienza davvero sensazionale. Però, è bene sapere che si può accedere al Belvedere fino al mese di ottobre e poi a partire da marzo per tutta l’estate e sedersi in panchina a guardare lo scenario di entrambi i Due Golfi più belli forse, di tutta Italia che si snodano a ridosso del mare. Questo posto è unico proprio per la sua caratteristica. Da qui si può giurare amore eterno alla propria dolce metà. Sono tantissime le coppie che hanno approfittato di questo panorama per trascorrere dei momenti indimenticabili in due. Inoltre, da questa location è anche molto bello godere di un tramonto davvero sensazionale che renderà la vostra giornata ancora più dolce e ricca di emozioni davvero uniche.

 

Proprio come la Costiera Amalfitana, anche la Penisola Sorrentina rappresenta un territorio che di fatto è già romantico di per sé perché si trova a picco sul mare e offre tantissimi panorami per vedere i tramonti, per guardare le rocce incontrastate e il mare che va verso l’infinito. Per questo motivo, innamorarsi in Penisola Sorrentina è più facile di quello che si potrebbe pensare!