Su una terrazza a picco sul mare, in uno dei luoghi più belli e suggestivi della costiera sorrentina, maestosa e in tutto il suo splendore si erge Villa Nicolini, edificata nel 1920 dallo scultore di origine palermitana Giovanni Nicolini.
Siamo a Sant’Agnello, uno dei comuni più piccoli della penisola (meno di 1.000 abitanti), un vero e proprio gioiello dove non solo approdò lo scultore Giovanni Nicolini, ma anche lo scrittore americano Francis Marion Crawford che abitò fino alla sua morte nella villa che porta il suo nome, Villa Crawford per l’appunto.
I misteriori avvenimenti di Villa Nicolini
Villa Nicolini, nel corso degli anni, ha avuto diverse sorti e diversi occupanti. Per un certo periodo fu la dimora dei Padri Cappuccini. I religiosi poterono stare lì fino al giorno in cui il Comune, in esecuzione ad un esproprio, dovette mandarli via. Si narra che i Cappuccini, fortemente amareggiati, prima di lasciare la Villa, vollero lanciare un potente sortilegio contro chiunque avesse acquistato la Villa.
Impossibile da credere! Sta di fatto però che un fatto alquanto inquietante avvenne nell’ambito della famiglia Parlato che in seguito ebbe ad acquistare la Villa. Pare che la padrona di casa, desiderosa di ristrutturare lo splendido giardino, chiese ai capomastri di spostare la statua di San Francesco. Di lì a poco, la donna morì.
Anche al magnate russo russo Jorgy Banjamov che acquistò all’asta la villa accadde qualcosa di spiacevole. Il facoltoso imprenditore, infatti, fu arrestato per bancarotta.
La cosa che rende tale leggenda ancora più viva è la struttura stessa della villa. Al suo interno vi è una strana stanza di forma circolare, priva di finestre e decorata con delle “mani aperte” che nel mondo arabo, pare rappresentino la morte.
La Villa per tutti questi motivi è da sempre oggetto di prova di coraggio da parte dei ragazzini del luogo.