Nell’ultimo libro di Heddi Goodrich dal titolo “L’americana”, la protagonista, una studentessa venuta in Italia per motivi di studio, s’innamora di un giovane stabiese che incontra per la prima volta nell’imponente castello di Castellammare di Stabia.
Al giovane stabiese basta poco per far palpitare il cuore della studentessa perché a far innamorare la ragazza non è solo la sua avvenenza, ma anche il meraviglioso panorama che, in una splendida notte stellata, la ragazza scopre sporgendosi dalla collina sulla quale sorge maestoso il castello.
Il giovane stabiese, da abile cicerone, oltre a mostrare alla ragazza le bellezze del luogo, le racconta anche la suggestiva leggenda legata al castello, quella dell’amore negato.
La leggenda dell’amore negato
Si narra che nel 1459, durante il regno di Ferrante I d’Aragona, una castellana, perdutamente innamorata di uno dei soldati delle truppe angioine, non esitò a favorirne l’ingresso lasciando aperte le porte del castello.
Il cavaliere per il quale la castellana provava il forte sentimento, tuttavia preferì mettere da parte l’amore e far prevalere le ragioni di guerra. Una volta raggiunto il suo scopo, infatti, il cavaliere respinse le attenzioni della castellana. La donna, straziata dal dolore, si tolse la vita ingerendo del veleno. Da allora il suo fantasma vaga inquieto tra le mura del castello.
Il “Castrum de Stabiis ad Mare”
E’ proprio alla presenza del castello che la Città delle Acque, l’antica Stabiae, deve il suo nome. Il nome di “Castello a Mare” compare per la prima volta in un documento del 1086.
Il castello sorge a 100 mt. di altitudine sul mare ed in passato è stato il caposaldo di un complesso sistema difensivo comprendente anche i castelli delle zone limitrofe, ossia quello di Gragnano, di Lettere e di Pimonte
Nel periodo del suo maggior splendore, il castello ha ospitato personaggi illustri come il Boccaccio, tant’è che il certaldese ne parla nella decima giornata del Decamerone, insieme ad un altro luogo culto di Castellammare di Stabia: la Reggia di Quisisana.
La bellezza del luogo ha ispirato anche tantissimi pittori ed incisori come Pitloo, Duclère, Pinelli, Gigante, Carelli, Gaeta e tanti altri artisti della Scuola di Posillipo.
Oggi, tantissime coppie scelgono il castello come luogo per trascorrere il loro giorno più bello.