Gragnano: Pasta, vino e…street art

Non solo Città della Pasta. Gragnano si mostra in una nuova veste, sognando di diventare presto una vera e propria capitale della street art. In diversi angoli della città è possibile, infatti, ammirare i magnifici lavori realizzati da diversi artisti di fama internazionale.

Un’idea già avviata da qualche tempo che ha trovato poi nell’attuale primo cittadino terreno fertile per poter essere portata avanti con maggior vigore. E’ nelle intenzioni di Nello D’Auria, sindaco di Gragnano, dare alla città un volto nuovo nel rispetto della storia e della cultura della comunità…e quale mezzo più adatto per un cambiamento se non l’arte?

Un museo a cielo aperto dove lo sguardo dei residenti e dei visitatori si possa perdere tra i colori, dove la mente degli stessi possa ricevere un input, dove le immagini possano contribuire a rafforzare un’idea, un pensiero, un sogno.

La forza dell’arte sta proprio in questo, nel sollecitare un pensiero e la Street Art è la forma d’arte più democratica in tal senso. Non occorre, infatti, entrare in un museo o in una pinacoteca e pagare un biglietto d’ingresso. Occorre semplicemente vivere la città. La street art non fa distinzioni. E’ per tutti.

I murales di Gragnano

Entrando a Gragnano si viene accolti dal primo murale realizzato in città, quello nato dalla matita di Jorit, uno degli street artist maggiormente apprezzati al mondo. Divenuto particolarmente noto per la sua Human Tribe, Jorit ha ritratto Totò nella celeberrima scena di “Miseria e Nobiltà”, quando, preso dalla brama di sentirne il sapore, ruba e mangia gli spaghetti con le mani.

A rendere omaggio agli spaghetti è anche il bellissimo volto di Sofia Loren realizzato da Leticia Mandragola. Un volto blu che bene si sposa con il giallo oro degli orecchini realizzati a forma di pasta. Accanto al ritratto, la grande scritta: Tutto quello che vedete lo devo agli spaghetti”.

Tra i personaggi ritratti a Gragnano non poteva certo mancare el Pibe de Oro, la mano de Dios, Diego Armando Maradona. E’ ancora una volta Leticia Mandragola ad offrire alla città un suo lavoro ritraendo il campione seduto su di un pallone di calcio, non in uno stadio, bensì in un campo di grano.

Solo pochi giorni fa, in occasione del Gragnano Street Festival sono state realizzate le ultime opere. É lo spagnolo Jay Kaes ad aver realizzato presso il Circolo Didattico Gragnano 1 Ungaretti il murales dedicato ad Alessandro, il 13enne vittima di bullismo e cyberbullismo. Spighe di grano, uva e fiori, invece, nella vivacissima opera realizzata dall’artista argentino Kokon.

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