Tra i muretti a secco dei limoneti e il canto dell’acqua che scorre, il Sentiero delle Ferriere rivela un volto inedito della Costiera Amalfitana: felci preistoriche, ponticelli di legno e cascate cristalline. Con questa guida scoprirai come organizzare al meglio l’escursione e vivere un trekking immerso nella natura mediterranea, accompagnato dai consigli di chi su questi gradini ci passa ogni settimana.
1. Un pizzico di storia e geologia
Il vallone che ospita il sentiero era già conosciuto nel Medioevo come Valle dei Mulini per la produzione della carta di Amalfi. Più in alto, i resti delle ferriere borboniche raccontano la lavorazione del ferro alimentata dall’energia idrica. La Riserva Naturale Orientata è stata istituita nel 1972 per proteggere un microclima umido unico che permette la sopravvivenza della Woodwardia radicans, una felce risalente all’era Terziaria.
2. Itinerario passo‑passo
Distanza totale: 7 km (anello Pontone → Riserva → Amalfi). Dislivello: +350 m. Tempo medio: 3–4 h con pause fotografiche.
2.1 Da Pontone alla Riserva (CAI 323a)
Lasciata la piazzetta di Pontone (Scala), imbocca il vicolo accanto alla chiesa di San Giovanni Battista e scendi tra i limoneti terrazzati. Dopo circa 25 minuti raggiungi il sentiero nel bosco: muschi, felci e il canto del torrente Canneto ti accompagnano fino al Rudere della Ferriera. Da qui l’ingresso alla Riserva Naturale (ticket €5) è sorvegliato dai ranger.
2.2 Nel cuore delle cascate
Il tratto interno alla riserva (1 km) è una passerella di legno che costeggia cascate alte fino a 20 m: spruzzi d’acqua e felci giganti creano un micro‑clima sub‑tropicale. Dopo l’ultima cascata, un ponticello supera il torrente e riporta sul sentiero 325, riaperto integralmente nel 2024 dopo lavori di messa in sicurezza.
2.3 Rientro ad Amalfi (CAI 325)
Il sentiero scende attraverso la Valle dei Mulini, dove antiche cartiere testimoniano la vocazione artigiana di Amalfi. In circa 60 minuti, superati 900 gradini, sbuchi presso il Museo della Carta e raggiungi il Duomo in 10 minuti.
Giorni | Apertura | Chiusura |
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Lunedì – Venerdì | 10:00 | 15:00 |
Sabato – Domenica | 10:00 | 15:30 |
Gli orari possono cambiare in base alle condizioni meteo o a lavori di manutenzione.
3. Curiosità botaniche e errori da evitare
- Felce gigante primordiale: la Woodwardia radicans vive solo qui e in poche altre gole del Sud Italia.
- Acqua potabile: non ci sono fontane lungo il percorso; riempi le borracce a Pontone.
- Biglietti online: la riserva accetta un massimo di 35 persone ogni 30 minuti; nei weekend estivi prenota in anticipo.
- Niente droni: area protetta, il volo è vietato senza autorizzazione del Parco.
- Sassi scivolosi: dopo piogge il torrente esonda in alcuni punti, indossa scarpe impermeabili.
4. Racconti di guide locali
«Alle 11 del mattino la nebbia si dissolve e la cascata principale diventa un prisma di colori: è il momento in cui fermo sempre il gruppo per uno slow moment», confessa Marco, guida AIGAE. Lucia, biologa del CNR, aggiunge: «Ogni primavera monitoriamo qui oltre 150 specie di farfalle, tra cui la rara Pseudochazara hippocrepidis».
5. Domande frequenti
Serve la guida obbligatoria?
No, ma è consigliata per cogliere le particolarità botaniche e geologiche del sito.
Il percorso è adatto ai bambini?
Sì, a partire da 8 anni se abituati a camminare: la discesa verso Amalfi presenta oltre 900 scalini.
Posso partire da Amalfi e risalire?
Certo, ma considera un dislivello positivo di 350 m su scalinate ripide; meglio partire presto al mattino per evitare il caldo.
Il Sentiero delle Ferriere è un abbraccio di roccia, acqua e storia: percorrendolo sentirai il respiro verde della Costiera. Preparati con la checklist e lascia che siano i tuoi passi a raccontarti un’altra Amalfi, lontana dal traffico e vicina alla sua anima più autentica.