Amalfi, il mito della Ninfa che diede il nome alla città di Amalfi

Non tutti sanno che la nascita di Amalfi è legata ad una struggente storia d’amore. Un amore mitologico che vede protagonista Ercole che si innamorò perdutamente della bellissima e giovane ninfa Amalfi.

La leggenda narra di una bellissima ninfa che abitava le acque cristalline del mare di Amalfi. Oltre che per la sua straordinaria bellezza, la ninfa era conosciuta per la sua melodiosa voce che aveva il potere di incantare chiunque l’ascoltasse.

Un giorno Ercole, durante uno dei suoi celebri viaggi,  giunse sulla costa di Amalfi. Il semidio, rimasto colpito dalla bellezza del luogo e delle acque cristalline del mare, iniziò ad esplorare le terre sulle quali era approdato. Fu così che udì la dolce voce di una ninfa provenire dalle acque. Era la ninfa Amalfi che con la sua bellezza ed il suo canto melodioso, affascinò profondamente il semidio.

Ercole se ne innamorò perdutamente tanto che si fermò ad Amalfi per un lungo periodo. La ninfa ed Ercole vissero un’intensa storia d’amore. Purtroppo, però Ercole ad un certo punto dovette riprendere il suo viaggio e le sue eroiche imprese e fu costretto ad andare via.

Prima di partire, Ercole promise alla ninfa che sarebbe tornato a trovarla. Tuttavia, Ercole non riuscì a mantenere la sua promessa. La ninfa, devastata dalla promessa infranta, pianse amaramente e il suo lamento divenne il motivo per cui Amalfi è talora chiamata “la città delle lacrime”.

La leggenda suggerisce che le lacrime della ninfa sono alla base della fertilità della terra circostante e della bellezza della costa di Amalfi.

Questa leggenda che combina elementi del mito greco (la figura di Ercole) con il folklore locale, tramandata di generazione in generazione, ha subito molte varianti.

In un’altra versione l’amore tra Ercole e la ninfa fu breve perché quest’ultima improvvisamente si ammalò e morì. Afflitto dalla tragedia Ercole volle seppellirla nel luogo più seducente della città a cui diede il nome della ninfa che era proprio Amalfi.