Un campanile più basso della chiesa

Piazza Santa Croce (meglio nota come “miez ‘a parrocchia) rappresenta il centro cittadino di Torre del Greco. A dominare la piazza è la Basilica di Santa Croce con il suo caratteristico campanile.

Campanile testimone di un glorioso passato

Balza agli occhi immediatamente l’enorme differenza tra lo stile della chiesa e quello del campanile, ma soprattutto si resta sorpresi nel constatare che il campanile, oltre ad avere uno stile architettonico diverso, è più basso della chiesa. Perché?

Anche questa volta l’artefice è il Vesuvio e precisamente una delle sue eruzioni, quella del 1794. Ma partiamo dall’inizio.

La chiesa, inizialmente dedicata all’Invenzione della Santa Croce di Gesù, fu eretta agli inizi del XVI secolo. Poco prima del 1600 si diede, poi, inizio alla costruzione del campanile che fu terminato solo nel 1740 nell’interezza dei suoi tre piani.

La chiesa così come fu costruita venne però completamente distrutta  dall’eruzione del 15 giugno 1794. L’eruzione rase al suolo buona parte della città. Il campanile, invece, rimase indenne, o meglio parte di esso rimase indenne.  Il primo dei tre piani fu ricoperto e sepolto dalla lava.

San Vincenzo Romano, ‘o prevet faticator

Fu anche grazie al vice parroco Vincenzo Romano (oggi San Vincenzo Romano, a seguito della santificazione avvenuta nel 2018 durante il pontificato di papa Bergoglio) che ebbe inizio la edificazione della nuova chiesa.

Don Vincenzo Romano partecipò in prima persona alla costruzione della nuova chiesa che fu progettata in stile neoclassico e consacrata il 3 maggio del 1827.

Grazie al suo incessante lavoro Don Vincenzo Romano si guadagnò dalla popolazione locale l’appellativo di “Prevete faticatore” (“il prete lavoratore”).

La nuova chiesa venne su più grande e maestosa della precedente ed essendo una parte del campanile originario rimasta sepolta dalla lava, è questo il motivo per cui esso appare più basso rispetto alla chiesa.

Percorsi di Lava

Da diversi anni, alla Basilica di Santa Croce è legato un percorso sotterraneo  visitabile grazie alle guide di “Percorsi di Lava”.

“Le grotte di Santa Croce” furono scavate proprio per la ricostruzione della Basilica. Gran parte del materiale fu reperito dal sottosuolo. Durante la seconda guerra mondiale detti cunicoli furono poi utilizzati come rifugi per sfuggire ai bombardamenti. Gli anziani ne parlano chiamandoli “ricoveri” e sono davvero tante le “storie dei ricoveri”.

Il vecchio tempio distrutto dal torrente di fuoco del Vesuvio

Sul portale centrale della nuova chiesa vi è una lapide marmorea sulla quale campeggia la scritta: ”Questo nuovo tempio in onore della S.Croce del N.S. Gesù Cristo sopra le rovine del vecchio tempio distrutto dal torrente di fuoco del Vesuvio il 15 giugno 1794 gli Ercolanesi (cioé i Torresi), innalzate le preci al cielo, per ammirabile provvidenza di Dio, costruirono. Nell’anno del Signore 1827“.

Nella cappella dell’Immacolata della Basilica di Santa Croce è esposta ai fedeli la la statua della Vergine Maria, protagonista della solenne processione che si svolge ogni anno nel giorno dell’8 Dicembre.

(foto pubblica sui social)