“Pompei è una città antica la cui scoperta continua ancora; non solo per chi viene per la prima volta, ma anche per noi archeologici che stiamo ancora scavando, ancora studiando e ancora ci stiamo meravigliando di questa ricchezza di dati e di informazioni che troviamo” – così il Direttore del Parco Archeologico di Pompei, Dott. Gabriel Zuchtriegel in occasione della riapertura della meravigliosa Casa dei Vettii.
Dopo un’importante e complessa operazione di restauro, la Casa dei Vettii, è stata finalmente riaperta al pubblico. Grazie alle immagini del documentario “Eterna Pompeii” reso disponibile da ItsArt, era stato possibile avere già un’anticipazione circa l’imponente opera di restauro che ha restituito al pubblico un patrimonio di immensa e rara bellezza.
Affreschi, statue, fregi, fontane, un giardino porticato munito di vasca. la Casa dei Vettii, chiusa da circa 20 anni, rappresenta uno dei massimi esempi dell’arte romana del I secolo d.C.
La sontuosa domus apparteneva a Aulus Vettius Conviva e Aulus Vettius Restitutus, probabilmente due liberti (ex schiavi ai quali era stata concessa l’affrancatura). L’ipotesi più accreditata è quella che i due, divenuti ricchi con il commercio del vino, avessero acquistato una dimora piuttosto antica (a testimoniarlo i capitelli a forma di dado nell’impluvium in tufo) per poi ristrutturarla e impreziosirla con opere d’arte del IV stile. La dimora fu rinvenuta durante gli scavi che hanno avuto luogo tra il 1894 e il 1896.
Il ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano in occasione dell’inaugurazione: “Pompei rappresenta un unicum mondiale ed è un luogo dove noi tocchiamo con mano il valore non solo storico e antropologico, ma anche economico della nostra cultura – “La riapertura della Casa dei Vetti è il coronamento di un percorso pluriennale di pieno recupero degli Scavi di Pompei. Da oggi il pubblico potrà tornare ad ammirare un ambiente unico nel suo genere, inaccessibile da vent’anni” ha poi aggiunto il ministro.
Riaperta, a seguito di un altro recente intervento di restauro e valorizzazione, anche la Torre di Mercurio, il punto più alto dell’antica città di Pompei.
L’accesso alla torre é consentito per piccoli gruppi. La vista che si gode da lassù é un vero e proprio privilegio. Oltre allo sguardo dall’alto dell’antica città, si apprende meglio la posizione del Vesuvio e quella del mare verso il quale in tanti tentarono la fuga durante l’eruzione del 79 d.C.
Le indagini archeologiche, coordinate dal Prof. Marco Fabbri dell’Università Tor Vergata di Roma hanno mostrato che dove ora si trova la torre, fino al IV sec. a.C. c’era una porta della città, che successivamente fu obliterata.
“Sarebbe interessante capire dove questa strada portava e se lungo essa, come era uso in antico, si trovavano delle tombe di quei periodi.” – ha sottolineato il Dott. Gabriel Zuchtriegel.