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La festa della Madonna del Lauro a Meta di Sorrento

Ogni anno, a Meta di Sorrento, la comunità si raccoglie con profonda fede e partecipazione per celebrare la Festa della Madonna del Lauro. È un evento che unisce devozione, folklore e spirito marinaro: processioni per le strade e in mare, messe solenni, luminarie e momenti comunitari. In questa guida aggiornata ti racconto la storia, il programma previsto per il 2025, come partecipare e curiosità da non perdere.

Storia e leggenda della Madonna del Lauro

La basilica che oggi è il cuore dei festeggiamenti è la Basilica Pontificia di Santa Maria del Lauro, sede parrocchiale della devozione locale.

Secondo la tradizione, nei secoli VIII-IX, una donna sordomuta di nome Teresita (o “vecchietta”) mentre conduceva al pascolo la sua mucca, fu attratta da un bagliore vicino a un arbusto di lauro. Avvicinandosi, trovò la statua della Madonna con il Bambino ai piedi di un lauro e, da quel momento, riacquistò la parola e l’udito.

La statua fu trasportata solennemente a Sorrento, ma la mattina successiva venne ritrovata di nuovo sotto il lauro a Meta: e l’episodio si ripeté più volte. L’intento fu chiaro: la Madonna “volle” restare in quel luogo, e lì fu edificata una chiesa che nel corso dei secoli si trasformò nella basilica odierna.

Tra le feste storiche, il 2023 ha segnato il 275° anniversario dell’Incoronazione della statua lignea: in quell’anno è stata realizzata una mostra dei “tesori della Madonna del Lauro” con paramenti sacri, ex voto e altri oggetti devozionali.

Programma e riti della festa 2025

Nel 2025 le celebrazioni si svolgono con un Novenario che va dal 1° al 12 settembre, con liturgie, processioni, momenti comunitari e spettacoli esterni.

Di seguito un programma esemplificativo basato su edizioni recenti (da verificare ufficialità e orari aggiornati):

  • 1 settembre – ore 19:00: Recita del Rosario · ore 19:30: Solenne celebrazione e Intronizzazione della statua sull’altare maggiore
  • 2 settembre – ore 19:00: Fiaccolata di preghiera dalla basilica alla spiaggia + Messa per i marittimi e posa della statua nel fondale marino
  • 3-10 settembre – ogni sera: recita del Rosario (ore 19:00) e Santa Messa con predicazione (ore 19:30) :
  • 11 settembre – Messe alle ore 8:30, 10:15, 11:45 e 19:00; Solenne Celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Francesco
  • 12 settembre (giorno principale) – Recita del Rosario dalle ore 5:15 da Piazza Salvatore Ruggiero; messe ogni ora dal mattino alla sera; ore 19:30: Solenne messa conclusiva; alle 23:00: fuochi pirotecnici e luminarie sulla spiaggia

Durante il periodo della festa, la piazza Santa Maria del Lauro e le vie vicine vengono illuminate, allestite bancarelle gastronomiche e artigianali, e si organizzano momenti musicali.

Il 11 settembre 2025 alle 18:00 è prevista una solenne processione con la statua della Madonna del Lauro in occasione del Giubileo. :contentReference[oaicite:12]{index=12}

Come partecipare: consigli pratici

Se vuoi vivere la festa in prima fila, ecco alcuni suggerimenti per organizzarti al meglio:

  • Arriva con anticipo ai riti serali: le strade si affollano e trovare parcheggio può essere difficile.
  • Durante la fiaccolata e la processione in mare (2 settembre), porta una lampada da mano o lumino se vuoi partecipare da vicino.
  • Indossa scarpe comode e vestiti rispettosi per camminare nei cortei e su scalinate.
  • Consulta il programma ufficiale vicino alle date: orari possono subire modifiche per ragioni meteo o logistiche.
  • Durante i momenti di bancarelle e intrattenimento, porta contanti: non tutti gli stand accettano carte.
  • Se vuoi assistere ai fuochi pirotecnici finali (12 settembre), scegli una postazione sulla spiaggia o sul lungomare con buona visuale.
  • Se il tuo alloggio è fuori Meta, valuta spostamenti a piedi o con mezzi pubblici: nelle sere di festa il traffico può essere intensissimo.

Curiosità, errori da evitare e aneddoti

  • Nei festeggiamenti esterni, molti stand propongono ticket “all inclusive”: cibo + bibite + dolci locali, similmente a come descritto da un partecipante straniero che raccontò di aver speso 15 € per un pacchetto con piatti tipici, vino e limoncello.
  • Evita di sederti lungo i percorsi di processione: alcune vie vengono chiuse al traffico con poca preavviso.
  • Non fare affidamento sulla rete mobile durante le serate principali: la connessione può risultare sovraccarica.
  • Se vuoi documentare con foto o video, ricorda che durante i momenti sacri è richiesto rispetto (silenzio, luci spente). Evita flasch eccessivi nelle chiese.
  • In passato, nei grandi anniversari (come il 275° di incoronazione), sono state esposte reliquie, paramenti e oggetti devozionali per il pubblico.

FAQ – Festa Madonna del Lauro 2025

Quando si svolge la festa della Madonna del Lauro a Meta?
La festa si estende dal 1° al 12 settembre, con il culmine il 12 settembre.
Qual è il giorno principale della festa?
Il giorno clou è il 12 settembre, con messe solenni, processione notturna e fuochi pirotecnici sulla spiaggia.
Come si svolge la processione in mare?
Il 2 settembre la statua della Madonna del Lauro viene portata in mare; la fiaccolata parte dalla basilica fino al lungomare, e la statua viene posata nel fondale marino.
È possibile partecipare come turista?
Sì: anzi, è un modo meraviglioso di immergersi nella cultura locale. Arriva con anticipo, partecipa ai momenti liturgici e rispetta il tono religioso della festa.
Ci sono eventi civili (concerti, stand) durante la festa?
Sì: spettacoli musicali, luminarie, bancarelle gastronomiche e artigianali animano le serate, specialmente tra l’8 e il 13 settembre.

La Festa della Madonna del Lauro è un’esperienza che unisce pietà, folklore e vita comunitaria. Partecipando non sarai un semplice turista, ma un testimone del sentimento locale, camminando accanto a chi da generazioni custodisce questa devozione. Se vuoi vivere questa festa nel modo più autentico possibile, segui i consigli, preparati al ricovero serale e lasciati coinvolgere dal suo fascino intramontabile.

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Esperienza costiera sorrentina: cosa fare tra sapori, eventi e cultura locale

Se pensi alla Costiera Sorrentina, immagini mare, limoni e tramonti. Ma dietro queste meraviglie c’è un tessuto vivo: sagre, feste patronali, antichi sentieri e tradizioni ancora ben radicate. In questa guida aggiornata al 2025 ti porto a vivere un’esperienza autentica: non solo le mete famose, ma i momenti veri che solo chi “vive qui” può conoscere.

Storia, cultura e identità locale

La Penisola Sorrentina, collocata tra il Golfo di Napoli e il Golfo di Salerno, è un territorio dalle mille stratificazioni: insediamenti dell’epoca romana, vie costiere utilizzate per commerci antichi e tradizioni agricole che si fondono con l’ambiente marino.

La coltivazione dei limoni – da cui il celebre Limoncello – e quella delle nocciole sono parte del DNA agricolo locale. Le sagre dedicate a questi prodotti celebrano non solo il gusto, ma anche tecniche tramandate di generazione in generazione.

Musica, arte, religione e folklore convivono nelle piazze durante le feste patronali, dove la comunità si ritrova e accoglie il visitatore. Ogni borgo ha la sua festa, che racconta chi è e da dove viene.

Itinerari autentici e consigli pratici

Ecco alcune proposte per esplorare la costa e le colline, scoprendo scorci nascosti e sapori autentici:

  • Trekking sul Sentiero degli Dei e i percorsi nei Monti Lattari: vedute spettacolari, natura incontaminata e scorci sul mare.
  • Tour del limoneto con degustazione: a Sorrento puoi vivere “Visita Guidata tra Storia e Tradizione del Limone di Sorrento”, che include una passeggiata nei limoneti + assaggi di prodotti tipici.
  • Escursione costiera in barca: calette, grotte e il fascino del mare da un’altra prospettiva.
  • Passeggiate nei borghi: Massa Lubrense, Sant’Agata, Termini, collina di Vico Equense – ogni borgo ha un suo carattere da scoprire.

Un buon suggerimento: alterna momenti di calma (colline, borghi) con momenti vivaci (feste, sagre) per vivere la Costiera a 360°.

Eventi & sagre 2025 da non perdere

Nel 2025 la vita locale è viva più che mai: ecco alcuni appuntamenti che puoi includere nel calendario del tuo viaggio.

  • Blue Week 2025 – Dal 29 settembre al 5 ottobre: eventi diffusi tra Sorrento, Massa Lubrense, Sant’Agnello, Piano di Sorrento, Meta e Vico Equense.
  • Festa di San Michele Arcangelo – Piano di Sorrento – 28–30 settembre 2025. Tradizione, fede e celebrazioni comunitarie.
  • Meta Mare in Festa 2025 – 10–12 settembre: arte di strada, identità marinara e cultura contemporanea alla Marina di Meta.
  • Sagra della Patata – Moiano (Vico Equense) – 25–27 agosto 2025: celebrazione del tubero locale tra degustazioni e intrattenimento.
  • Pizza d’aMare 2025 – Meta – Tre serate musicali e laboratori a tema pizza sul mare.
  • Sagra del Limone – Massa Lubrense – fine giugno: grande festa intorno al limone IGP con laboratori, stand gastronomici e visite a limoneti.
  • Sagra della Nocciola – Sant’Agata / Vico Equense – evento autunnale con dolci, piatti tradizionali e spettacoli popolari.
  • Sagra del Mare – Meta – piatti di pesce fresco e musica dal vivo.

Oltre queste feste, durante l’estate decine di concerti, mostre e rassegne animano le piazze e i chiostri locali. Per esempio, Estate Blu 2025 (Piano di Sorrento) spazia da musica e teatro fino a gastronomia.

Esperienze autentiche e testimonianze

Per vivere davvero la Costiera, ecco alcuni spunti concreti già attivi nel 2025:

  • Partecipa a un tour enogastronomico locale nei dintorni di Sorrento: laboratori, showcooking e degustazioni.
  • Iscriviti a corsi di cucina o pizza fatti da artigiani locali.
  • Parla con gli agricoltori nei limoneti e nei noccioleti, scopri i loro segreti.
  • Chiedi di assistere o partecipare alle processioni religiose locali (es. Settimana Santa a Sorrento) per un’esperienza immersiva.
  • Cammina fuori stagione nei borghi interni: scoprirai scorci autentici lontani dalla folla.

Curiosità e consigli pratici

  • Molte sagre si svolgono in frazioni, non nei centri principali—usare il navigatore locale può aiutare.
  • Il periodo migliore per partecipare a eventi e vivere senza folla va da maggio a inizio luglio e settembre. (gli eventi intensi sono in piena estate)
  • Prenota in anticipo degustazioni, tour e ristoranti nei giorni di festa.
  • Evita i locali super turistici: i veri indirizzi li scopri parlando con i residenti.
  • Controlla sempre orari e giornate: molte celebrazioni religiose avvengono in date variabili.

FAQ — Esperienza costiera sorrentina 2025

Quando si svolge la Sagra del Limone a Massa Lubrense?
Generalmente a fine giugno, ma controlla il calendario ufficiale per l’edizione 2025.
È possibile fare un tour del limoneto con degustazione?
Sì: a Sorrento è attiva “Visita Guidata tra Storia e Tradizione del Limone di Sorrento”, che include degustazioni e spiegazioni storiche.
Quali eventi non perdere in settembre 2025?
Blue Week (29 settembre-5 ottobre), Festa di San Michele a Piano di Sorrento, Meta Mare in Festa, e tante manifestazioni minori di cultura e musica.
È meglio visitare la Costiera in alta stagione o in “mezzo stagione”?
La “mezzo stagione” (maggio-giugno e settembre) offre un equilibrio ideale: clima gradevole, meno affollamento e possibilità di partecipare a eventi locali.

 

Una vera esperienza in costiera sorrentina non si limita ai panorami da cartolina: si costruisce nei giorni, partecipando a feste, ascoltando storie, gustando piatti autentici e camminando sui sentieri che solo i locali conoscono. In 2025 la Costiera offre il suo volto migliore: ricca di eventi, viva e accogliente. Preparati a viverla da protagonista.

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Sorrento, la “Nave del Cuore” approda a Marina Piccola

Domani, mercoledì 25 settembre, farà scalo al porto di Marina Piccola a Sorrento la “Nave del Cuore”. L’evento, che quest’anno celebra la sua undicesima edizione, è promosso dal Centro Educativo Bartolo Longo di Pompei con l’obiettivo di diffondere un messaggio di accoglienza e condivisione rivolto a bambini, ragazzi e giovani provenienti dai centri educativi del Santuario di Pompei, dalle case famiglia e da altre realtà caritative del territorio.

La partenza da Castellammare di Stabia

La nave salperà alle 14:30 dal porto di Castellammare di Stabia con a bordo i ragazzi delle opere di carità del Santuario. Ad accompagnarli ci saranno l’arcivescovo di Pompei, monsignor Tommaso Caputo, fratel Filippo Rizzo – direttore del Centro Educativo Bartolo Longo e ideatore dell’iniziativa – i Fratelli delle Scuole Cristiane, le suore domenicane Figlie del Santo Rosario di Pompei e gli educatori.

A salutare la partenza sarà l’arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, monsignor Francesco Alfano, che testimonierà la vicinanza della comunità locale a questa iniziativa di solidarietà.

L’arrivo a Sorrento

L’approdo è previsto per le ore 16:30 al porto di Marina Piccola. Ad accogliere la “Nave del Cuore” ci sarà il commissario straordinario del Comune di Sorrento, Rosalba Scialla, insieme ai rappresentanti delle amministrazioni comunali della penisola sorrentina e a numerose autorità civili, militari e religiose.

Un momento di festa e condivisione che rafforza il legame tra Pompei e la Costiera, portando in primo piano i valori dell’accoglienza, della solidarietà e della vicinanza ai più piccoli.

Vesuvio sotto le Stelle 2025: l’emozione di camminare al tramonto

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Anche a settembre 2025 torna Vesuvio sotto le Stelle, l’evento che regala ai partecipanti la possibilità di vivere un’esperienza unica: passeggiare al tramonto sul Vesuvio, circondati dalla magia del cielo stellato.

Una XII edizione ricca di emozioni

Giunta alla sua dodicesima edizione, la manifestazione è organizzata con l’autorizzazione del Parco Nazionale del Vesuvio e continua a essere uno degli appuntamenti più attesi da chi ama la natura e i paesaggi mozzafiato.

Escursioni guidate nei sentieri del Parco

Le passeggiate si svolgeranno lungo i suggestivi sentieri del Parco, accompagnate dalle guide esperte dell’Associazione Vesuvio Natura da Esplorare. Il programma 2025 propone non solo escursioni al tramonto, ma anche esperienze pensate per far scoprire le meraviglie naturalistiche e culturali di questo territorio unico al mondo.

Pizza a Vico 2025: la grande festa della pizza torna a Vico Equense

Dal 16 al 18 settembre 2025 Vico Equense, una delle perle della Costiera Sorrentina, ospiterà l’ottava edizione di Pizza a Vico. L’evento, in programma ogni sera dalle 19 alle 23.30, trasformerà il centro cittadino in un irresistibile itinerario del gusto.

30 pizzerie protagoniste dell’evento

Saranno ben 30 le pizzerie locali che parteciperanno a questa edizione, proponendo ai visitatori pizze classiche e varianti creative. Un’occasione speciale per assaggiare le eccellenze di Vico Equense, città che ha dato i natali ad alcuni dei più grandi maestri pizzaioli italiani.

Vino campano e sapori autentici

La novità di quest’anno è la presenza di numerose aziende vitivinicole campane, che accompagneranno le pizze con degustazioni di vini del territorio. Un perfetto abbinamento per esaltare i sapori della tradizione e vivere un’esperienza enogastronomica a 360 gradi.

Le spiagge segrete accessibili solo in barca

La Costiera Amalfitana custodisce angoli di paradiso nascosti tra alte falesie e grotte marine. Oltre alle spiagge più note, esistono calette isolate e spiagge segrete accessibili soltanto in barca: autentiche gemme per chi cerca privacy, natura incontaminata e il fascino di luoghi esclusivi. In questa guida ti porto alla scoperta delle baie più riservate, con mappe, consigli pratici e curiosità per vivere un’esperienza indimenticabile sul mare della Divina.

 

Origini e fascino delle spiagge nascoste

Le spiagge segrete della Costiera Amalfitana hanno da sempre ispirato racconti di pescatori e viaggiatori. Nascondersi tra scogliere e grotte naturali significava un tempo proteggersi dalle incursioni saracene o vivere isolati dal mondo. Oggi, queste baie conservano intatta quell’aura di mistero, accessibile soltanto a chi sceglie di arrivarci via mare.

Le spiagge segrete da non perdere

Ogni tratto della Costiera cela piccole meraviglie. Alcune delle calette inaccessibili più suggestive si trovano tra Positano, Praiano, Amalfi e Conca dei Marini.

  • Fiordo di Furore: una delle baie più iconiche, accessibile anche dal mare, incastonata tra rocce a picco.
  • Spiaggia di Laurito (Positano): piccola e autentica, raggiungibile solo con barca privata o taxi boat.
  • Spiaggia della Gavitella (Praiano): nascosta e soleggiata fino al tramonto, ideale per chi cerca relax esclusivo.
  • Conca dei Marini: nota per la Grotta dello Smeraldo e piccole calette poco affollate.

Per esplorarle al meglio, molte compagnie locali offrono tour in barca o taxi marittimi. Puoi anche noleggiare una piccola imbarcazione e disegnare la tua mappa personale delle spiagge via mare.

Curiosità e consigli da insider

Le baie nascoste non dispongono quasi mai di servizi: porta con te acqua, snack e attrezzatura da mare. Un consiglio prezioso: parti al mattino presto per godere di mare calmo e spiagge ancora deserte. Evita di avvicinarti troppo con barche a motore nelle calette più piccole: oltre a proteggere l’ambiente, vivrai un’esperienza più autentica.

Esperienze e testimonianze

Molti viaggiatori raccontano la sensazione unica di scoprire una spiaggia tutta per sé, lontano dal turismo di massa. Sostare in queste calette significa vivere la Costiera come un esploratore, tra il silenzio del mare e il profumo di macchia mediterranea.

FAQ – Spiagge segrete in Costiera Amalfitana

  • Come raggiungere le spiagge segrete? Solo via mare, con tour organizzati, taxi boat o noleggio barca.
  • Qual è il periodo migliore? Da maggio a settembre, con giornate soleggiate e mare calmo.
  • Servono permessi particolari? No, ma alcune zone protette richiedono attenzione per la salvaguardia dell’ambiente.
  • Posso portare i bambini? Sì, ma valuta sicurezza e accessibilità: molte spiagge hanno scogli e fondali profondi.

 

Scoprire le spiagge segrete della Costiera Amalfitana è un’esperienza che unisce avventura ed esclusività. Che tu scelga un tour in barca o un’escursione privata, ogni baia nascosta racchiude un piccolo tesoro naturale. Preparati a vivere la Costiera dal suo lato più intimo: mare cristallino, silenzio e panorami che resteranno impressi nella memoria.

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Scuole di cucina in Costiera Amalfitana

La Costiera Amalfitana è famosa non solo per i suoi panorami mozzafiato, ma anche per la sua tradizione gastronomica. Dai limoni di Amalfi al pesce fresco, ogni piatto racconta la storia di un territorio unico. Frequentare una scuola di cucina in Costiera non significa solo imparare ricette: è un’immersione nella cultura, nelle storie familiari e nelle passioni che rendono questa terra indimenticabile. In questo articolo esploriamo le migliori cooking class, consigli pratici e curiosità per vivere un’esperienza autentica.

 

Cultura e storia della cucina costiera

La cucina della Costiera Amalfitana affonda le sue radici nella tradizione contadina e marinara. Le ricette tramandate di generazione in generazione sono basate sulla freschezza degli ingredienti: pomodori del piennolo, olio d’oliva locale, erbe aromatiche e naturalmente i celebri limoni di Amalfi. Imparare a cucinare qui significa anche comprendere il legame tra territorio e tavola, tra natura e convivialità.

Scuole di cucina e itinerari consigliati

Diverse località della Costiera offrono corsi gastronomici pensati per turisti e appassionati. Ad Amalfi, Positano e Ravello si trovano accademie culinarie che propongono lezioni in piccole classi, con mercati locali e degustazioni. Alcune esperienze includono visite ai limoneti, raccolta di ingredienti freschi e preparazione di piatti come la “delizia al limone” o le “scialatielli ai frutti di mare”.

  • Cooking class a Positano: spesso organizzate in terrazze panoramiche, perfette per coniugare paesaggio e cucina.
  • Corsi a Ravello: atmosfera più intima, con attenzione alle ricette tradizionali familiari.
  • Esperienze ad Amalfi: dal mercato al piatto, per vivere l’intero percorso gastronomico.

Curiosità e errori da evitare

Un errore comune è pensare che la cucina locale sia solo “pizza e pasta”: in realtà le scuole di cucina in costiera insegnano anche piatti meno noti come la colatura di alici di Cetara o i dolci conventuali di Minori. Un altro consiglio: non abbiate fretta. La cucina in Costiera è fatta di tempi lenti, rispetto per le materie prime e convivialità.

Esperienze autentiche e testimonianze

Molti viaggiatori raccontano che il momento più emozionante non è solo il cucinare, ma il condividere il pasto con la famiglia ospitante. Alcune scuole permettono anche di raccogliere i limoni dal giardino o impastare il pane con antiche tecniche contadine. Questo rende l’esperienza indimenticabile e profondamente locale.

FAQ – Scuole di cucina in Costiera

  • Quanto dura una cooking class? Generalmente da 2 a 4 ore, ma ci sono programmi giornalieri.
  • Serve esperienza in cucina? No, i corsi sono adatti anche a principianti.
  • Posso portare i bambini? Alcune scuole prevedono attività dedicate anche ai più piccoli.
  • Qual è il periodo migliore? Primavera ed estate per ingredienti freschi e clima ideale.

 

Frequentare una scuola di cucina in Costiera Amalfitana è molto più che un semplice corso: è un viaggio nei sapori, nella cultura e nell’anima di una delle regioni più amate al mondo. Che tu sia un viaggiatore in cerca di autenticità o un appassionato di cucina, queste esperienze offrono un legame unico con il territorio. Porta a casa non solo nuove ricette, ma anche ricordi indelebili.

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Positano artigianale: moda, sandali, ceramiche

Positano non è solo un dipinto di scorci mozzafiato e mare luminoso, ma anche laboratorio vivo di artigianato autentico. Tra vicoli che profumano di salsedine, botteghe illuminate dalla luce dorata del tramonto e mani sapienti all’opera, qui la moda mare incontra la tradizione dei sandali su misura, le ceramiche locali e le boutique che raccontano storie. Sei pronto per un viaggio a piedi nel cuore dell’artigianato di Positano? Ti porto con me fra dettagli, consigli pratici e indirizzi da non perdere.

Indice dei contenuti:

1. Contesto storico e culturale

L’idea di Moda Positano nasce alla fine degli anni ’50, quando la Costiera Amalfitana diventa meta del jet set internazionale. Ma prima ancora, già nell’Ottocento, Positano era conosciuta per la tessitura del canovaccio (la tela di iuta), un’attività che gettava le basi per le successive arti tessili.

I capi “tinto in capo”, i pizzi e i merletti, la vivace policromia dei tessuti sono elementi che fanno parte della cifra stilistica locale; un mix fra semplicità mediterranea e gusto dell’eleganza estiva. Quanto ai sandali, sono fra gli artigianati più celebrati: realizzati a mano da maestri calzolai locali, con pelle/cuoi di alta qualità, e spesso personalizzabili.

2. Itinerari, luoghi e consigli pratici

Per vivere Positano artigianale da vicino, cammina fra le sue viuzze, fermati nelle boutique storiche, guarda i laboratori, prova sandali su misura. Ecco dove andare:

  • Antica Sartoria Positano – i suoi capi moda mare (e non solo) interpretabili, con negozi sia nella piazza centrale che sulla spiaggia. Conosciuta per il “tinto in capo”.
  • Nanà Positano – sandali artigianali di lusso, personalizzabili, materiali pregiati come la pelle, creazioni che coniugano tradizione e stile contemporaneo.
  • Pepè Positano – sandali e borse in pelle, linee basic ma curate, realizzate a mano. Perfetta per chi cerca qualità, autenticità, senza sfarzi eccessivi.
  • Sandali Antica Positano – bottega storica, gestione familiare, si trova sotto una delle scalinate caratteristiche del paese. Ideale per respirare atmosfera locale.
  • Passeggiate consigliate: via Pasitea, la zona vicino alla spiaggia di Fornillo, il centro storico intorno a Piazza dei Mulini. Qui quasi ogni negozio ha qualcosa di fatto a mano: sandali, caftani, ceramiche.

Qualche consiglio pratico:

  1. Chiedi se è possibile personalizzare (misura, colore, applicazioni). I veri artigiani te lo permettono.
  2. Controlla la qualità della pelle e delle cuciture: una buona suola in cuoio e rifiniture curate fanno la differenza.
  3. Porta con te misure precise del piede se vuoi sandali su misura (lunghezza, larghezza, altezza del dorso).
  4. Prendi abbastanza tempo: i laboratori artigianali spesso richiedono più attesa rispetto a una catena, ma il risultato vale.

3. Curiosità e errori da evitare

Curiosità:

  • Sandalo “francescano”: due fasce parallele che “abbracciano” il piede è uno stile tradizionale che resta molto richiesto.
  • I colori vividi, ispirati al paesaggio – il blu del mare, il giallo del limone, il verde delle terrazze – non sono solo una scelta estetica ma, storicamente, parte della moda Positano.
  • La ceramica della Costiera Amalfitana ha esempi importanti (anche se non tutti a Positano stesso); le decorazioni e smalti seguono tradizioni che parlano di mare, agrumi, geometrie mediterranee.

Errori da evitare:

  • Comprare solo per prezzo basso: rischi prodotti di qualità scadente, con materiali sintetici poco resistenti.
  • Non chiedere origine del materiale o lavorazione — artigianato vero vuol dire trasparenza.
  • Non considerare la stagione: alcuni materiali o colori sono adatti solo per l’estate; fuori stagione può essere che la disponibilità sia limitata.
  • Accettare una scarpa che non calza bene pensando “tanto la romperò”: un sandalo ben fatto può durare anni, ma deve essere comodo fin da subito.
 

Se puoi, partecipa a un laboratorio: alcuni negozi offrono dimostrazioni dal vivo o piccole lezioni su come si costruisce un sandalo Positano, o come si tinge un capo “in capo”. È un modo perfetto per portare a casa non solo un oggetto, ma anche una storia da raccontare.

L’artigianato di Positano è un’esperienza sensoriale: non è solo l’oggetto che porti a casa, ma il suono delle capriate artigiane, l’odore della pelle, il colore dei tessuti scossi dalla brezza marina. Ogni sandalo su misura, abito mare o ceramica è un piccolo frammento di identità, arte e bellezza. Se vuoi un souvenir, che valga la pena, scegli qualcosa che parla del posto, che si è fatto con mani sapienti, che puoi sentire addosso e vedere ogni giorno.

Con questa guida spero tu abbia gli strumenti per orientarti, per scegliere con consapevolezza e piacere. Positano non è solo una meta, è un’esperienza che si indossa.

 

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Scala e la notte medievale: tra falò, danze e giullari

Scala, il borgo più antico della Costiera Amalfitana, si veste di storia sotto le stelle per una notte che sembra uscita da un racconto antico: falò scintillanti, danze nel cortile, giullari che raccontano favole dimenticate e suoni che riecheggiano negli antichi vicoli. In questo articolo ti porto dietro le quinte di una notte speciale, dove si fondono storia, leggenda e festa popolare — perfetta per chi ama sentirsi parte del passato senza rinunciare al presente.

1. Contesto storico e culturale

Scala ha origini antichissime: secondo la tradizione locale, fu fondata da naufraghi romani diretti verso Costantinopoli, che, dopo tempeste e peregrinazioni, trovarono rifugio tra i Monti Lattari.

In epoca medievale Scala divenne “civitas” e sede vescovile suffraganea di Amalfi, con un ruolo strategico sia nel sistema difensivo che nel controllo dei percorsi tra coste e monti.

I resti dei castelli di Scala — il castrum Scalae Maioris e il castrum Scalellae — testimoniano la fortezza e la organizzazione militare del territorio.

La morfologia del borgo, con sei contrade (Santa Caterina, Campoleone, Campidoglio, Scala, Minuta, Pontone), ognuna raccolta intorno a una chiesa, e le contrade stesse che in antico formavano un corpo continuo, conferiscono a Scala un fascino medievale ancora molto presente.

2. Itinerari, luoghi e consigli pratici

Per vivere appieno la notte medievale a Scala, ecco qualche suggerimento su percorsi, luoghi suggestivi e pratiche da seguire:

  • Luogo della rievocazione: probabilmente nei borghi antichi, vicino al Duomo di San Lorenzo (Scala centro) o nella piazza principale, luoghi dove le architetture medievali emergono con forza. (Da verificare in base al programma specifico dell’evento.)
  • Itinerario serale: partire dalle contrade alte (Campidoglio, Minuta), discendere verso Scala centro, fermandosi nelle piazze, nei cortili, nei vicoli. Le luci dei falò e delle torce rendono magico il percorso.
  • Dove dormire: opta per una delle strutture locali nei borghi (Pontone, Minuta) per essere già immerso nell’atmosfera; prenota con anticipo se l’evento è di rilievo.
  • Cosa portare: scarpe comode (ci sono scalinate e strade acciottolate), abbigliamento adatto alla sera, eventuale mantello leggero, torcia o lampada per esplorare vicoli meno illuminati.
  • Orari importanti: i falò sono accesi al calar del sole; le danze e spettacoli dei giullari di solito nella seconda parte della serata. Verifica il programma ufficiale per l’orario delle messe o cerimonie religiose se la festività coincide con calendario liturgico.
  • Come arrivare: Scala è collegata via strada dalla Amalfitana; per chi arriva da fuori regione, l’aeroporto più vicino è Napoli o Salerno, poi auto o navette. Considera traffico in estate.

3. Curiosità ed errori da evitare

Curiosità

  • La Mitra vescovile è un simbolo medievale importante: risale al XIII secolo, legata all’evento del 9 agosto 1270, vigilia di San Lorenzo, quando, secondo le cronache, le flotte angioine furono sorprese da una tempesta e poi da un attacco saraceno; la gente di Scala attribuì il salvataggio all’intercessione del santo.
  • Il borgo conserva ancora la cripta medievale del Duomo di San Lorenzo, il sepolcro di Marinella Rufolo, un crocifisso ligneo del XIII secolo, tutti elementi che aiutano a “sentire” il Medioevo camminando per le sue vie.
  • Pontone è frazione con resti fortificati, case-torri, antiche corporazioni (arte della lana, ecc.), molto adatto per “scenografie medievali” naturali.

Errori da evitare

  • Non affidarti solo al navigatore: alcune stradine sono piccole, tortuose, e in evente di folla possono essere difficili da percorrere con auto grandi.
  • Non trascurare il meteo: di notte può fare fresco in quota, meglio una giacca anche in estate.
  • Non arrivare all’ultimo momento: i parcheggi possono essere lontani, le navette/eventuali spine logistiche (bagni, punti ristoro) possono essere affollati.
  • Non mancare di verificare orari ufficiali: feste religiose, sagre limitano o modificano percorsi, chiusure o aperture straordinarie.

FAQ

Quando si svolge la notte medievale a Scala?

Dipende dall’organizzazione; spesso in estate o nella vigilia di feste religiose, potrebbe essere ad agosto (intorno al 9-10 agosto per San Lorenzo) ma è importante consultare il calendario eventi del comune di Scala.

Serve prenotazione?

Molti eventi storici nelle località costiere richiedono prenotazione per il pernottamento, o per partecipare a spettacoli speciali; controllare i canali ufficiali e le strutture ricettive.

Posso partecipare con bambini?

Sì: spesso le rievocazioni medievali prevedono attività per tutte le età (laboratori, racconti, musiche), ma assicurati che il percorso non preveda tratti difficoltosi o ore troppo tarde per i piccoli.

La notte medievale a Scala non è soltanto uno spettacolo da vedere, ma un’esperienza da vivere: un tuffo nel passato dove ogni pietra, ogni crepa nei muri, ogni vicolo racconta qualcosa, ogni falò scalda non solo il corpo ma anche la memoria. Se cedi al richiamo delle torce, della musica antica e dei racconti sotto il cielo, sarai parte di qualcosa di più grande: cultura, bellezza, comunità.

Preparati: porta con te curiosità, apertura, voglia di perderti nei dettagli. Scala ti aspetta per tornare indietro nel tempo.

 

Sei stato a una rievocazione medievale a Scala o nei dintorni? Raccontaci la tua esperienza nei commenti! Esplora le altre guide sulla Costiera Amalfitana, iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sui prossimi eventi, condividi questo articolo con amici appassionati di storia, e contattaci se vuoi aiuto a pianificare il tuo viaggio nel tempo.

Pimonte e la raccolta delle castagne: autunno tra boschi e racconti

Tra boschi secolari, contadini sorridenti e profumi di cucina, Pimonte in autunno diventa la porta d’accesso a un mondo autentico. Qui la raccolta delle castagne è più di un rito agricolo: è un invito a scoprire la montagna sorrentina e a viverla con lentezza.

Storia e cultura di Pimonte

Pimonte è un borgo dei Monti Lattari, affacciato sul Golfo di Napoli e sul cuore della Costiera Sorrentina. La sua storia è intrecciata con le tradizioni contadine: la castagna, da sempre risorsa fondamentale, ha garantito sostentamento e scambi commerciali per secoli.

Oggi la raccolta rimane un evento che lega passato e presente: i boschi diventano luoghi di incontro, festa e trasmissione di saperi.

Itinerari e consigli pratici

Chi vuole vivere Pimonte in autunno può partecipare a escursioni guidate tra i castagneti, organizzate con il supporto di associazioni locali e aziende agricole.

  • Partenza dal centro di Pimonte: facile accesso a sentieri panoramici.
  • Durata media: 2-3 ore di cammino, adatte anche a famiglie.
  • Consiglio pratico: indossare scarpe da trekking e portare un cesto per le castagne.

Durante le escursioni è possibile ascoltare storie locali, scoprire antiche ricette a base di castagne e degustare piatti tipici come la zuppa di castagne o i dolci caserecci.

Curiosità ed errori da evitare

  • Non raccogliere castagne acerbe: non maturano bene fuori dal riccio.
  • Rispetto per il bosco: non lasciare rifiuti e non danneggiare gli alberi.
  • Autenticità: preferire esperienze con contadini locali, per sostenere la comunità.

Esperienze e racconti locali

Molti viaggiatori raccontano l’emozione di vivere una giornata con i contadini di Pimonte: il rumore secco dei ricci che si aprono, le mani che si riempiono di frutti, il fuoco acceso per arrostire le prime caldarroste. Momenti semplici che diventano indimenticabili.

 

Pimonte in autunno non è solo un borgo di montagna: è un luogo in cui la natura e la tradizione si fondono in un’esperienza che resta nel cuore. La raccolta delle castagne, tra escursioni, degustazioni e racconti, diventa occasione per vivere la Costiera Sorrentina da un punto di vista autentico e rurale.

Che tu sia un viaggiatore curioso o un amante della buona cucina, qui troverai un mondo fatto di accoglienza, natura e sapori di un tempo.

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Tour gastronomico tra i borghi – food tour su misura

Immagina di passeggiare tra vicoli pittoreschi, il profumo di limoni e mare nell’aria, e un piatto di delizie locali che ti aspetta ad ogni angolo. Un food tour in Costiera Amalfitana non è solo un viaggio di gusto, ma un percorso culturale che unisce storia, tradizione e convivialità. Dalla mozzarella di bufala ai dolci al limone, passando per i vigneti a picco sul mare, questo itinerario ti porterà a vivere i borghi in modo autentico e… delizioso.

 

Storia e cultura gastronomica della Costiera

La Costiera Amalfitana è famosa non solo per i panorami mozzafiato, ma anche per le sue eccellenze gastronomiche. Dal Medioevo, Amalfi era crocevia di spezie e ingredienti provenienti dall’Oriente, che hanno influenzato ricette e tradizioni locali. I prodotti tipici, come il limone sfusato e la colatura di alici di Cetara, sono oggi riconosciuti come veri tesori gastronomici.

Itinerari food tour tra i borghi

Un tour culinario ben organizzato può toccare diversi borghi, ciascuno con una sua specialità:

  • Amalfi: dolci al limone e passeggiata nel centro storico.
  • Ravello: degustazioni di vini locali con vista mozzafiato.
  • Cetara: assaggio della famosa colatura di alici.
  • Positano: cucina di mare fresca e ristorantini panoramici.

Curiosità e errori da evitare

Alcuni viaggiatori si concentrano solo sui ristoranti di lusso, ma la vera anima della Costiera si scopre nelle piccole trattorie e nelle botteghe locali. Evita di limitarti alle zone più turistiche: ogni borgo custodisce ricette e tradizioni autentiche che meritano di essere provate. Ricorda inoltre che i tempi di servizio possono essere più lenti: qui il cibo si vive senza fretta.

Esperienze e testimonianze

Partecipare a un food tour significa anche conoscere i produttori locali, ascoltare storie di famiglie che tramandano ricette da generazioni e condividere la tavola con altri viaggiatori. Molti turisti raccontano di aver trovato nelle cantine di Ravello e nei vicoli di Cetara
i momenti più autentici del loro viaggio.

 

Un food tour in Costiera Amalfitana è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi: i sapori intensi, i profumi del mare e degli agrumeti, i colori dei borghi e la calorosa accoglienza delle persone. Pianifica il tuo itinerario, lasciati guidare dalla curiosità e concediti il tempo di assaporare ogni momento. Non dimenticare di portare a casa un souvenir gastronomico: sarà il ricordo più gustoso del tuo viaggio.

Vuoi vivere la tua esperienza gourmet in Costiera?

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Castellammare e le sorgenti termali: passeggiata lungo la fonte dell’Acqua della Madonna

Situata alle porte della Costiera Sorrentina, Castellammare di Stabia è conosciuta come la “città delle acque”. Un luogo in cui mare, montagna e sorgenti naturali si incontrano, offrendo un’esperienza unica di benessere e tradizione. La passeggiata lungo la fonte dell’Acqua della Madonna non è solo un itinerario panoramico, ma anche un viaggio tra storia, salute e cultura locale.

 

Storia e cultura delle sorgenti

Fin dall’antichità, Castellammare di Stabia è stata nota per le sue terme naturali e per le proprietà curative delle sue acque. Già i romani frequentavano le sorgenti per trattamenti di salute e benessere, lasciando testimonianze storiche che oggi si intrecciano con la tradizione popolare. La zona dell’Acqua della Madonna deve il suo nome a una leggenda religiosa, ancora viva nella memoria collettiva, che ha reso questa fonte un simbolo di fede e rinascita.

Stato aggiornato di Castellammare di Stabia e delle fonti termali (settembre 2025)

Prima di pianificare la tua passeggiata e la sosta alla fonte dell’Acqua della Madonna, verifica sempre gli avvisi in loco o presso il Comune: alcune aree sono aperte, ma la fruizione delle acque può essere limitata o non consentita per motivi sanitari.

Acqua della Madonna (zona porto)

  • Negli ultimi anni la mescita ha avuto chiusure e divieti per non potabilità e valori di radon oltre i limiti; la situazione è stata più volte transennata o con accesso limitato.
  • Consiglio pratico: verifica in giornata la presenza di cartelli “acqua non potabile” o ordinanze del Comune; in caso di divieto, non bere dalla sorgente e limita la visita all’area panoramica.
  • Curiosità storica: la sorgente è legata al borgo marinaro e alla chiesa della Madonna di Porto Salvo.

Nuove Terme (Solaro)

  • Chiuse dal 2015. È in corso l’iter per il nuovo ospedale nell’area delle ex Terme.

In breve: oggi puoi passeggiare nel parco e lungo il waterfront; bere dalla sorgente è possibile solo quando i cartelli/ordinanze lo consentono. Porta comunque una bottiglia riutilizzabile, ma usala solo se la fonte è dichiarata potabile.

Itinerari e consigli pratici

La passeggiata parte dal lungomare di Castellammare e si sviluppa lungo la costa, dove si incontrano piccole fonti che sgorgano direttamente sul mare. È consigliabile portare con sé una bottiglia da riempire: bere l’acqua direttamente dalla sorgente è un rito che unisce residenti e viaggiatori.

  • Dove iniziare: zona porto e lungomare Garibaldi.
  • Durata: circa 30-40 minuti di camminata rilassante.
  • Consiglio: visita nelle ore del mattino per godere della tranquillità.

Curiosità e errori da evitare

Ogni fonte ha un sapore e una composizione minerale diversa: alcune più ferruginose, altre più leggere. Un errore comune è pensare che tutte abbiano lo stesso gusto: il bello sta proprio nel provarle e scoprire la propria preferita. Attenzione però a non esagerare: il consumo va sempre moderato, come ricordano i cartelli informativi in loco.

Esperienze e testimonianze

Camminando lungo il percorso, capita spesso di incontrare abitanti del posto che raccontano con orgoglio come l’Acqua della Madonna faccia parte della loro quotidianità.
Alcuni turisti descrivono questa esperienza come “una pausa rigenerante inaspettata lungo la Costiera”.

 

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Piano di Sorrento e la notte dei falò di San Michele

Nel cuore della Costiera Sorrentina, tra mare e colline profumate di agrumi, c’è un evento che ogni anno accende i cuori e illumina il cielo: i falò di San Michele. A Piano di Sorrento, la festa patronale dedicata al santo arcangelo unisce sacro e profano in una notte di fuoco, canti popolari e comunità. Un’esperienza che non è solo tradizione, ma anche emozione pura: dalle piazze gremite fino al bagliore delle fiamme che danzano sullo sfondo del golfo di Napoli.

 

Storia e tradizione dei falò di San Michele

La festa patronale di Piano di Sorrento ha radici antiche, legate alla devozione popolare per San Michele Arcangelo. I falò, che illuminano la notte di settembre, rappresentano la vittoria della luce sulle tenebre e sono accompagnati da processioni, musica folkloristica e gastronomia locale. La celebrazione richiama fedeli e turisti, creando un’atmosfera che fonde spiritualità e convivialità.

Itinerari, luoghi e consigli pratici

Se desideri vivere i falò al meglio, inizia la tua visita dal centro storico di Piano di Sorrento, dove si tengono i momenti più suggestivi.
Consigli utili:

  • Arriva nel pomeriggio per trovare parcheggio o preferisci i mezzi pubblici da Sorrento o Napoli.
  • Porta con te una giacca leggera: la sera in Costiera la brezza marina può rinfrescare.
  • Non perdere gli stand enogastronomici con prodotti tipici locali.
  • Ritagliati del tempo per una passeggiata fino a Marina di Cassano, borgo marinaro suggestivo.

Curiosità e errori da evitare

Durante la notte dei falò, ogni quartiere partecipa alla realizzazione delle pire, creando un vero e proprio “concorso” di creatività.
Da evitare: non improvvisare l’organizzazione della visita, perché l’affluenza è alta; prenota per tempo alloggi e ristoranti.

Esperienze e testimonianze

La magia dei falò è raccontata anche da chi la vive da generazioni: famiglie intere che tramandano l’usanza di partecipare alla costruzione delle pire, giovani che animano le piazze con canti e balli popolari, viaggiatori incantati dalle fiamme che si specchiano sul mare.

 

I falò di San Michele a Piano di Sorrento non sono solo un evento da vedere, ma un’esperienza da vivere con tutti i sensi: il calore del fuoco, il profumo della cucina locale, il suono delle tammorre e l’abbraccio di una comunità. Partecipare a questa festa significa entrare nel cuore autentico della Costiera Sorrentina, dove la tradizione diventa emozione condivisa.

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La Costiera Amalfitana in autunno: colori, sapori e relax

Ottobre trasforma la Costiera Amalfitana in un quadro dai toni caldi e contemplativi: giornate miti, borghi senza folla e sapori locali da scoprire con calma. In questa guida troverai itinerari, eventi autentici e consigli pratici per vivere un’esperienza slow tra suggestioni, profumi e bellezza unica.

1. Contesto storico e culturale

La Costiera Amalfitana, Patrimonio UNESCO, è storica terra di limoni, ceramiche e tradizioni marinare: il celebre limoncello, le ceramiche di Vietri sul Mare, la produzione della carta a Amalfi e la colatura di alici di Cetara sono espressioni autentiche dell’identità locale.

2. Itinerari, luoghi e consigli pratici

  • Trekking slow: Il Sentiero degli Dei, tra Agerola e Positano, è spettacolare in autunno, con panorami mozzafiato e luce dorata ideale per camminate sensoriali.
  • Itinerari tranquilli: Passeggiate tra Maiori e Minori sul Sentiero dei Limoni, ideali per respirare la calma e i profumi degli agrumi terrazzati.
  • Sagre e sapori:
    • Festa della Castagna a Scala, a metà–fine ottobre: piatti a base di castagne, musica e tradizione.
    • “Sapori d’Autunno” a Praiano, il 14 ottobre: degustazioni con zucca, salsiccia, vino novello.
    • Vendemmia a Tramonti e degustazioni nel vigneto terrazzato: esperienza diretta della cultura rurale amalfitana.
  • Mare e tranquillità: Spiagge libere come Marina Grande in Amalfi e altre meno affollate restano godibili per un bagno o un momento di relax a ottobre, grazie al clima ancora mite (intorno ai 20 °C).

3. Curiosità ed errori da evitare

Autunno significa pazienza e flessibilità: molte attrazioni o servizi (traghetti, beach club, escursioni) potrebbero ridurre orari e frequenza fuori stagione – meglio controllare anticipatamente.

Consiglio pratico: preferire inizio ottobre per temperature più calde e godersi mare e passeggiate in pieno comfort.

Da evitare: viaggi affidati solo all’auto lungo la SS163 — la strada è panoramica ma stretta, con molti tornanti e traffico anche fuori stagione. Meglio privilegiare mezzi pubblici o traghetti per un’esperienza più rilassante.

Visitare la Costiera Amalfitana in autunno significa scegliere un’esperienza lenta, autentica e rigenerante: un viaggio tra profumi di agrumi, sagre antiche e panorami da cartolina, senza il caos dell’alta stagione. Ottobre è la porta perfetta per entrare nella quiete dorata di questo angolo d’Italia.

Se questo articolo ti ha ispirato, scopri le nostre altre guide, contattaci per consigli su misura, iscriviti alla newsletter, lascia un commento o prenota fuori stagione — la Costiera ti aspetta!

Tramonti, il paese del vino – vitigni, cantine, degustazioni

Tra le pieghe verdi della Costiera Amalfitana, lontano dalle folle delle mete più turistiche, si trova Tramonti: un borgo di montagna che custodisce una delle anime più autentiche dell’enoturismo campano. Qui i vigneti terrazzati raccontano una storia antica di resilienza e di amore per la terra, dando vita ai vini di Tramonti, frutto di vitigni autoctoni e di una tradizione contadina tramandata da generazioni.

Storia e tradizione del vino a Tramonti

La viticoltura a Tramonti affonda le radici in epoca medievale, quando i monaci benedettini iniziarono a coltivare vitigni autoctoni sui terrazzamenti ricavati lungo i pendii. Grazie al microclima favorevole e ai terreni vulcanici, qui sopravvivono ancora oggi piante di vite a piede franco, con oltre 300 anni di età.

Tramonti fa parte della DOC Costa d’Amalfi, insieme alle sottozone Ravello e Furore. I vini di questa terra, rossi, bianchi e rosati, sono noti per la loro freschezza, mineralità e capacità di invecchiamento.

Itinerari tra cantine e vigneti

L’esperienza enoturistica a Tramonti non è solo degustazione, ma un viaggio nel tempo e nella cultura. Passeggiando tra i vigneti terrazzati, è possibile visitare alcune delle cantine più autentiche della Costa d’Amalfi:

Consiglio pratico: prenotare la visita in anticipo, soprattutto nei mesi estivi, e abbinare la degustazione a un percorso trekking tra i borghi di Tramonti.

Consigli pratici ed errori da evitare

Per vivere al meglio un tour enogastronomico a Tramonti, ecco alcune raccomandazioni:

  • Indossare scarpe comode: i percorsi tra i vigneti sono spesso su sentieri in salita.
  • Non limitarsi alle cantine più note: molte piccole aziende familiari offrono esperienze uniche.
  • Evitare di guidare dopo le degustazioni: optare per un transfer o un’escursione organizzata.
  • Assaggiare i piatti tipici locali: dalla pizza tramontina al fior di latte, perfetti in abbinamento ai vini.

Esperienze autentiche e testimonianze

Un viaggio a Tramonti non è solo enoturismo, ma un incontro con le persone che mantengono viva questa tradizione. I vignaioli raccontano storie di sacrificio e passione, spesso legate a vigne ereditate dai nonni e lavorate ancora a mano. Durante le visite, molti turisti internazionali restano sorpresi dall’ospitalità familiare e dall’autenticità delle esperienze proposte.

FAQ sui vini Tramonti

Quali sono i vitigni autoctoni di Tramonti?
Tra i più rappresentativi troviamo Tintore, Piedirosso, Falanghina, Biancolella e Pepella.
Quando è il periodo migliore per visitare le cantine?
Primavera e autunno, quando il clima è mite e le vigne sono nel pieno del loro splendore.
I vini Tramonti hanno riconoscimenti ufficiali?
Sì, fanno parte della denominazione Costa d’Amalfi DOC.

I vini di Tramonti rappresentano l’anima più autentica della Costa d’Amalfi: una storia di resilienza, passione e bellezza paesaggistica. Visitare le cantine e passeggiare tra i vigneti terrazzati significa scoprire un volto meno noto ma profondamente vero della costiera, fatto di ospitalità, cultura contadina e piacere conviviale.

Che tu sia un appassionato di enoturismo o un viaggiatore curioso, Tramonti ti aspetta per offrirti un calice di storia e natura.

Hai già visitato Tramonti? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!

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Vico Equense e la pizza a metro: mangia come un locale

Immagina di passeggiare tra i vicoli della Costiera Sorrentina, con il profumo del mare e dei limoni nell’aria, fino a raggiungere Vico Equense — dove la pizza non è solo un piatto, ma un’esperienza condivisa, lunga fino a un metro o più. Qui è nata la famosa pizza a metro, creata per soddisfare tante persone in un solo colpo, senza rinunciare alla qualità. Ti guiderò tra storia, sapori, locali autentici, curiosità e consigli pratici per gustare questa specialità come fanno i residenti.

1. Storia e contesto culturale

La pizza a metro è nata a Vico Equense negli anni ’30 grazie all’intuizione di Luigi “Gigino” Dell’Amura, che voleva servire in fretta intere tavolate mantenendo alto lo standard qualitativo. Col tempo la ricetta è stata perfezionata e brevettata nel 1960. Il locale originario, oggi noto come “Università della Pizza da Gigino”, è rimasto l’unico luogo autorizzato a servirla—ed è diventato un brand storico nazionale. La pizza a metro può arrivare fino a 180 cm, viene cotta in forni molto lunghi con tempi di lievitazione più brevi (6-8 ore vs i 12 ore della pizza classica). Oggi il locale dispone di oltre 200 coperti, più forni a legna, e ospita una vera “Università della Pizza” dove si formano nuovi pizzaioli.

2. Itinerari, luoghi e consigli pratici

Se vuoi vivere l’esperienza come un locale, ecco alcuni consigli:

  • Università della Pizza da Gigino (via Nicotera, 15): la casa storica della pizza a metro, sempre molto frequentata — prenota con anticipo.
  • Al Buco (via Roma, 19): atmosfera familiare, impasto ben lievitato e pizza croccante.
  • Cerasè (Corso Filangieri, 4): pizza vicana in terrazza con vista sul Golfo e Vesuvius.
  • Pizzeria Castellano (Arola, via Masturzo, 17): impasti digeribili e gusti creativi come mortadella e limone.

Consiglio locale: visita prima i vicoli storici, la Chiesa della Santissima Annunziata o le terme dello Scrajo, poi fermati a pranzo con la pizza a metro.

3. Curiosità e errori da evitare

  • La vlog “Università della Pizza” non è una scuola qualunque: è lì che si è formata gran parte dei pizzaioli della Penisola Sorrentina.
  • La pizza era nata dall’esigenza di “non sprecare nulla”, anche durante periodi difficili come la guerra.
  • Evita di andare senza prenotazione durante i weekend o l’estate — i tempi d’attesa possono superare i 30 minuti.

4. Esperienze personali o interviste

“Mi avevano detto che era la pizza più buona di Napoli…. confermo! Servita in modo originale […] era anche troppa, ma così buona che non abbiamo potuto non finirla!” — Silvia Fattovich, recensione su TripAdvisor.

Ti consiglio di chiedere al pizzaiolo di indicare i condimenti in ordine sulla lunga pizza — spesso sono divisi da striscette d’impasto, per gustarli uno alla volta.

 

Vico Equense non è solo una tappa sulla Costiera Sorrentina: è il luogo dove la condivisione si fa pizza, lunga un metro, e dove tradizione e ingegno si intrecciano. Assaggiare la pizza a metro vuol dire accogliere un pezzo di storia, assaporare un territorio e sentirsi parte di una comunità. Che tu venga in coppia, con amici o in famiglia, fermati in una di queste pizzerie: ti accoglieranno come un locale… e condivideranno con te un’antica passione.

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Eclisse Totale di Luna ad Agerola: appuntamento il 7 settembre

Domenica 7 settembre la Costiera Amalfitana sarà teatro di uno degli spettacoli astronomici più affascinanti: un’Eclisse Totale di Luna. L’evento, aperto al pubblico e senza prenotazione, si svolgerà dalle ore 19:15 alle 21:50 nel Piazzale del Parco della Colonia Montana a San Lazzaro di Agerola, a pochi metri dall’Osservatorio Astronomico Salvatore Di Giacomo. Una serata suggestiva e adatta anche ai più piccoli.

Un cielo tinto di rosso

A partire dal tramonto, la Luna entrerà nel cono d’ombra della Terra regalando un’emozione unica: il satellite naturale assumerà la tipica tonalità rosso cupo, creando un’atmosfera magica che solo un’eclisse totale può offrire.

Un programma ricco di attività

La serata sarà arricchita da diverse iniziative organizzate dal gruppo divulgazione e didattica di AstroCampania:

  • Conferenza “Dalla Terra alla Luna
  • Osservazioni astronomiche guidate ai telescopi e racconti dei miti lunari
  • Proiezione su maxi-schermo dell’eclisse in diretta

Gli esperti saranno a disposizione del pubblico con numerose postazioni telescopiche, per rendere l’esperienza accessibile e affascinante anche a chi osserva per la prima volta.

Gli orari dell’eclisse

Ecco i momenti salienti dell’evento astronomico:

  • 19:15 – Apertura evento
  • 19:40 – La Luna sorge già in fase di totalità
  • 20:12 – Massimo dell’eclisse
  • 20:53 – Fine della totalità, inizio eclisse parziale
  • 21:57 – Fine fase parziale, inizio penombrale
  • 22:00 – Chiusura evento

Informazioni utili per i partecipanti

  • L’evento è gratuito e senza prenotazione
  • Si svolgerà solo in caso di condizioni meteo favorevoli
  • È consigliato indossare un abbigliamento adeguato: le temperature possono essere fino a 5°C più basse rispetto alla città
  • Attese oltre 1000 presenze: si consiglia di arrivare in anticipo

L’appuntamento rientra nel Festival dell’Alta Costiera Amalfitana, organizzato dal Comune di Agerola, e sarà guidato dagli esperti divulgatori di AstroCampania.

Settembre a Castellammare di Stabia: una città che vive di cultura, musica e tradizioni

Castellammare di Stabia si prepara a un settembre vibrante, con un programma che intreccia cultura, musica, fede, sport e tradizione. Il calendario di “Settembre a Stabia” nasce dalla collaborazione tra Comune, Città Metropolitana di Napoli, Parco Archeologico, Curia Arcivescovile e diverse associazioni locali. Un lavoro corale che mette in risalto la vitalità e l’anima della città.

Il sindaco Luigi Vicinanza ha sottolineato: “Questo cartellone dimostra che Castellammare è una città che non si ferma, capace di valorizzare le sue radici e aprirsi a nuove prospettive”.

Passeggiate archeologiche, rassegne e musica

Il programma propone suggestive passeggiate serali tra le ville di Varano e la Reggia di Quisisana, rassegne letterarie e concerti di grande richiamo. Non mancano feste popolari e momenti dedicati alle personalità più significative della cultura stabiese.
Tra i grandi eventi spiccano il Music Festival nella Concattedrale di San Catello, il concerto di Andrea Sannino e il Vesuvio Pride del 20 settembre, che colorerà il lungomare con un messaggio di inclusione e diritti.

L’avvio con il teatro nelle Ville di Stabia

Il cartellone parte venerdì 5 settembre a Villa Arianna con lo spettacolo “Pompeii. Vox Feminae”, progetto teatrale del Parco Archeologico di Pompei dedicato alla voce femminile nell’antichità. Seguiranno altri appuntamenti a Villa San Marco (12 settembre) e alla Reggia di Quisisana (26 settembre).

Mercatini, pellegrinaggi e musica green

Sabato 6 settembre la città vivrà tre momenti diversi:

  • il ritorno del Mercatino Coldiretti Campagna Amica in Villa Comunale (replica il 20 settembre);
  • il Cammino di Sant’Antonino, pellegrinaggio promosso dall’Arcidiocesi;
  • la serata “Corti Green”, tra musica e sostenibilità, nel cuore del centro antico.

Musei e rassegne sul mare

Domenica 7 settembre ingresso gratuito alle Ville di Varano e alla Reggia di Quisisana, con servizio navetta gratuito Pompeii Artebus Stabia.
Dal 10 al 12 settembre, invece, torna la rassegna letteraria “Un libro sotto le stelle”, ospitata sul traghetto Acquarius di Travelmar. Tra gli ospiti: Pino Aprile, Pietro Perone e le autrici della biografia di Pino Settanni.

Festival, sport e teatro

Dal 12 al 14 settembre spazio al Persica Fest, con musica, spettacoli e street food.
Il 14 settembre l’arenile cittadino accoglierà le gare di beach volley delle Olimpiadi dei Monti Lattari, seguite in serata dall’evento teatrale “Annibale: parole e visioni” con Giuliana De Sio e Cristina Donadio al Teatro Karol.

Il 20 settembre l’attenzione si sposterà sul Vesuvio Pride, appuntamento simbolo di diritti e partecipazione.

Gran finale di musica e teatro

Il 21 settembre la Concattedrale di San Catello ospiterà il Music Festival, mentre il 26 settembre sarà il turno del concerto di Andrea Sannino.
Il mese si chiuderà il 27 e 28 settembre con lo spettacolo ‘O core e ‘o penziero, omaggio al poeta Italo Celoro.

Faito X-Trail 2025: la corsa che abbraccia la Costiera Sorrentina

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Il Monte Faito, una delle vette più suggestive dei Monti Lattari e balcone naturale sulla Costiera Sorrentina, torna a essere protagonista di una sfida sportiva ad alta quota: il Faito X-Trail. L’appuntamento è fissato per domenica 14 settembre 2025, con partenza alle ore 8:00 da Vico Equense, porta d’ingresso alla penisola sorrentina.

Due percorsi tra natura e fatica

Gli atleti potranno scegliere tra due tracciati immersi nella natura:

  • 10 km con dislivello positivo di +700 m
  • 21 km con dislivello positivo di +1.650 m

Salite impegnative, discese tecniche e scalini scavati nella roccia renderanno l’esperienza unica e mozzafiato, con scorci spettacolari sulla costiera.

Quote e scadenze

Le iscrizioni chiudono il 10 settembre 2025 o al raggiungimento dei 200 posti disponibili. Le quote variano in base al periodo e alla distanza:

  • 10 km: da €10 a €20
  • 21 km: da €15 a €25

Ai primi 150 iscritti, in regola con il pagamento entro il 12 settembre, è garantito il pacco gara.

Sicurezza e assistenza sul percorso

Ogni atleta dovrà portare con sé cellulare carico e una riserva idrica di almeno 500 ml. Lungo i tracciati sono previsti diversi punti ristoro e, al termine, sarà possibile usufruire delle docce. Per il percorso da 21 km è fissato un cancello orario al km 13 da raggiungere entro 3 ore e 30 minuti.

Premiazioni e categorie

Saranno premiati i primi tre uomini e tutte le donne al traguardo. Inoltre, riconoscimenti per le categorie maschili M20, M30, M40, M50, M60 e M70.

Un mini-trail per i più giovani

Il Faito X-Trail coinvolgerà anche i più piccoli con un mini-trail dedicato a ragazzi e bambini dai 4 ai 16 anni, con distanze variabili dai 150 ai 900 metri in base all’età. Un’occasione per far vivere lo sport in natura fin da giovanissimi, sempre nello splendido scenario del Faito.

Lo spirito del Faito X-Trail

L’evento, organizzato da ASD Aequatrail Running, non è solo una gara ma un vero e proprio inno al territorio: un modo per valorizzare i sentieri del Monte Faito e condividere con atleti e famiglie l’emozione di vivere la montagna a due passi dalla Costiera.

Informazioni utili

Grotte marine: esplorazione in barca o snorkeling

La Costiera Amalfitana è un mosaico di paesaggi che incantano con scogliere a picco, villaggi sospesi e acque cristalline. Tra i suoi tesori più suggestivi ci sono le grotte marine, scrigni naturali raggiungibili solo dal mare. Esplorarle in barca o con maschera e pinne significa vivere un’avventura unica, dove la luce del sole danza sull’acqua creando scenari quasi surreali. In questa guida scoprirai le più belle grotte della costa, come visitarle e quali esperienze non perdere.

 

Le grotte tra storia e cultura

Da secoli, le grotte marine della Costiera hanno affascinato pescatori, navigatori e viaggiatori. Alcune leggende locali raccontano di rifugi di pirati e approdi segreti usati durante le incursioni saracene. La Grotta dello Smeraldo, a Conca dei Marini, è tra le più celebri: scoperta negli anni ’30, deve il suo nome ai riflessi verdi che la luce regala nelle giornate serene.

Itinerari e consigli pratici

Le escursioni in barca partono principalmente da Amalfi, Positano, Maiori e Praiano.
Molti operatori locali offrono tour di mezza giornata che includono soste per nuotare o fare snorkeling. In estate, è consigliabile prenotare con anticipo, mentre nei mesi di maggio e settembre troverai mare calmo e meno affollamento.

  • Grotta dello Smeraldo (Conca dei Marini): accessibile via mare e con ascensore dalla strada.
  • Grotta di Furore: un piccolo fiordo che nasconde angoli spettacolari.
  • Grotta di Santa Croce (Amalfi): ideale per snorkeling, circondata da alte falesie.

Se ami il contatto diretto con l’acqua, il snorkeling ti permetterà di scoprire cavità meno conosciute e osservare la fauna marina mediterranea.

Curiosità ed errori da evitare

Molti visitatori pensano che tutte le grotte siano sempre accessibili, ma le condizioni del mare possono variare molto.
Errore comune: sottovalutare la sicurezza. Evita di entrare nelle grotte senza guida esperta o in giornate di mare mosso.
Un altro consiglio? Porta sempre con te una torcia impermeabile: la luce naturale crea effetti suggestivi, ma una fonte artificiale ti farà notare dettagli nascosti.

Esperienze e testimonianze

Chi ha visitato queste grotte racconta la sensazione di “navigare in un acquario naturale”.
Molti tour operator offrono anche pacchetti combinati che uniscono la scoperta delle grotte a degustazioni di limoncello o cene vista mare nei borghi costieri. Per un tocco speciale, cerca tour al tramonto: la luce dorata esalta i colori della roccia e del mare.

 

Le grotte marine della Costiera Amalfitana sono molto più di semplici attrazioni naturali: rappresentano un incontro tra mare, storia e mito. Che tu scelga l’avventura di uno snorkeling o il relax di un giro in barca, vivrai un’esperienza che resterà nel cuore. Preparati, porta con te curiosità e rispetto per l’ambiente: il mare della Costiera saprà regalarti momenti indimenticabili.

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