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Le spiagge di Sorrento

Sorrento e Massa Lubrense hanno tante spiagge, anche se piccole e talune difficili da raggiungere, ma che consentono di attraversare sentieri naturalistici e paesaggistici mozzafiato. Le spiagge di Sorrento si trovano presso la cittadina, mentre quelle di Massa Lubrense sono sparse su un territorio molto vasto e tortuoso, ma affascinante allo stesso tempo, caratterizzato da 17 frazioni non tutte bagnate dal mare.

Le spiagge

La spiaggia di Marina Piccola a Sorrento: Vicino al porto di Sorrento c’è una spiaggia di sabbia vulcanica, caratterizzata da una coloritura di colore nero. Questa spiaggia è in parte libera e in parte a gestione privata. Le spiagge private hanno palafitte con piattaforme su cui prendere il sole e tratti di spiaggia. Tutte hanno dei punti ristoro per piccoli snack o per consumare interi pasti.

Per arrivare alla spiaggia di Marina Piccola, è possibile, dalla villa comunale di Sorrento, giungere in spiaggia con un ascensore a pagamento o in alternativa  a piedi dalle scale che scendono da ,Piazza Tasso la piazza centrale di Sorrento.

La spiaggia di Marina Grande a Sorrento: A marina Grande di Sorrento si ritrova un borgo di pescatori e diversi ristoranti in cui poter degustare piatti tipici della zona. Qui è presente una piccola spiaggia di sabbia vulcanica.

Per giungere alla spiaggia di Marina Grande di Sorrento è possibile farlo a piedi da Piazza Vittoria o in alternativa con l’autobus.

I bagni della Regina Giovanna: La Regina Giovanna è la spiaggia di Sorrento che si trova a Capo di Sorrento, un promontorio sul mare che si trova lungo la costiera sorrentina al confine tra Sorrento e Massa Lubrense.

Alla spiaggia si accede a piedi attraverso una stradina che si dirama dalla Statale Sorrentina. Tra le rovine romane della Villa di Pollio Felice  vi è una scaletta che conduce verso il mare a cui si giunge attraverso un arco. La spiaggia è facile da raggiungere ed  è molto ombreggiata.

Alla Regina Giovanna ci si arriva in autobus da Sorrento, con fermata a Capo di Sorrento, in auto, in scooter (c’è un parcheggio o strisce blu in zona) o a piedi, intraprendendo una passeggiata di 3 km lungo la splendida costiera sorrentina.

In questo luogo, la Regina Giovanna amava farsi il bagno in una sorta di piscina naturale di mare. Vi è la presenza di scogli, ciò rendono la discesa in mare e la risalta non molto agevole.

La Solara: Nelle vicinanze, c’è la Solara, un’area che permette l’accesso al mare attraverso un lido privato o in alternativa vi è una vasta area di scogli piatti su cui poter sostare.

 

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Sorrento

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Cosa mangiare a Sorrento

Sorrento offre una gastronomia ricca e variegata, legata al poliedrico territorio della costiera sorrentina. Piatti tipici, ingredienti e sapori della cucina di Sorrento, sono un’attrattiva importante per i tanti turisti che accorrono nella penisola sorrentina.

Le specialità:

Il limone di Sorrento: è un prodotto tipico della costiera sorrentina famoso in tutto il mondo.Si trova  in molte ricette della penisola sorrentina.

Il limone di Sorrento può essere mangiato anche da solo, per gli appassionati del genere, in quanto è più dolce del limone classico. Con l’agrume sorrentino  si realizza il famigerato limoncello, liquore esportato in ogni angolo del globo ed imitato fortemente, ma senza eguali.

L’agrume viene anche utilizzato per cucinare “La delizia al limone di Sorrento“,  un dolce a base di pan si spagna con crema al limone e ricoperto di morbida glassa al limone.

Le noci di Sorrento: sono una varietà di noci tipica del territorio ed hanno la caratteristica di avere il guscio di colore chiaro  sottile e poco ruvido.

Le noci di Sorrento sono molto dolci con il gheriglio bianco crema, bello grande e croccante, anche se tenero alla masticazione. E’ una varietà che nasce a Sorrento ma che oggi si trova in tutta la Campania. Le noci sorrentine vengono utilizzate per un liquore molto diffuso in Penisola Sorrentina e in Campania, il Nocillo, un liquore scuro e ricco di aromi erbacei a base, ovviamente, di mallo di noci.

L’olio d’oliva di Sorrento: L’olio della Costiera Sorrentina, prodotto dagli ulivi di Sorrento e di Massa Lubrense, è oggi inserito tra i prodotti DOP della Regione Campania. L’olio di Sorrento è corposo e la sua consistenza permette di essere utilizzato in cucina per le ricette classiche. Per apprezzarlo a pieno bisogna assaggiarlo a crudo su pane o per condire i pomodori di Sorrento.

I pomodori di Sorrento: famosi per la forma grossa sono tra i preferiti per la preparazione di insalate fresche in estate, ma anche per la preparazione dei un piatto chiamato “insalata caprese”, un’insalata di pomodori di Sorrento tagliati a fette serviti con mozzarella di Agerola, tagliata a fetta o nella forma intrecciata tipica del territorio.

Gnocchi alla Sorrentina: Un piatto tipico della zona è un primo, ed è tra i più famosi ed apprezzati ad ogni età.  Gli Gnocchi alla Sorrentina, o una variante prevede le Penne alla Sorrentina, è un primo piatto realizzato con sugo alla sorrentina, basilico e olio di Sorrento.

In sostanza, c’è l’imbarazzo della scelta quando si vuole mangiare a Sorrento.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Sorrento

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Cosa fare e vedere a Sorrento

Nei pressi di Sorrento possiamo visitare il Museo Correale di Terranova, il Museo Bottega della Tarsia Lignea ed il Museo Georges Vallet chiamato Villa Fondi.

Sono altresì da visitare la Cattedrale di Sorrento dedicata ai SS. Filippo e Giacomo e risalente al XV secolo, il Chiostro e la Chiesa di San Francesco la cui costruzione risale al VIII secolo. Degne di nota sono anche la Basilica di S. Antonino, la Chiesa del Carmine e la Chiesa dei Servi di Maria sede della Congregazione dei Servi di Maria e risalente al XVIII secolo.

Sorrento non è solo architettura, per gli amanti del trekking, è anche una meta di passeggiata in posti incantevoli come l’Oasi in città Sant’Agnello in cui si possono ammirare 70 specie arboree diverse.

Nella penisola Sorrentina, invece, ci sono ben 22 percorsi per un totale di 110 km in cui si possono ammirare antichi casali, punti panoramici, limoneti, uliveti e querceti.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Sorrento

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Sorrento

Sorrento è un comune di circa 15000 abitanti sito nella Costiera Amalfitana, dista da Napoli 46 km e si trova a 45 metri di altezza sul livello del mare. L’entroterra è ricco di vegetazione, clima tipicamente mediterraneo con inverni miti.

Il nome della città deriva dal latino “Surrentum” e potrebbe essere una derivazione della parola greca “Syrrenton” cioè “confluisco”, ciò potrebbe essere in rolex gmt master 116718 ln 78208 de los hombres 40mm tono dorado reloj riferimento alle acque che confluiscono dall’entroterra proprio nella cittadina.

La fondazione dell’abitato di Sorrento risale al 420 a.C. ad opera degli Etruschi che regnarono pure in quel lembo di terra italica.

Dopo il regno degli Etruschi alcuni cenni storici vedono la città v9 rolex datejust mens 116200blso rolex calibre 2836 2813 blue dial automatic sotto il dominio romano. Celebre fu l’insurrezione degli Italici  domata successivamente  da Ottaviano.

In epoca medioevale ricordiamo le lotte contro la Repubblica Marinara di Amalfi christian louboutin 748724 1 casual shoes for women e contro Salerno ed i Saraceni, indi ci fu l’avvento dei Normanni. Nel 1558 la città fu presa d’assedio dai Turchi.

Come arrivare a Sorrento

In auto: Uscita Autostradale A3/E45 Castellammare di Stabia e proseguire per Sorrento sulla Statale Sorrentina

In treno: Da Napoli via Circumvesuviana, linea Napoli-Sorrento

In aereo: Aeroporto di Capodichino e poi autobus Curreri Viaggi, Taxi o Bus per Stazione ferroviaria di Napoli Centrale e poi Circumvesuviana

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Le spiagge di Sant’Agnello

La spiaggia di Sant’Agnello si chiama “La Marinella” ed è dotata sia di stabilimenti balneari attrezzati che di un’area libera.

Le acque non molto profonde, e l’area gioco rendono le sue spiagge il posto ideale per famiglie con bambini.

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Cosa mangiare a Sant’Agnello

Come per tutti i comuni della penisola sorrentina, anche Sant’Agnello è rinomato per la produzione di agrumi ed olio di oliva. Gli agrumi e l’olio della Penisola Sorrentina hanno un gusto particolare, dovuto alla composizione dei terreni di coltura di natura vulcanica, data la vicinanza del Vesuvio. Squisite le marmellate di limoni ovali IGP e di arance.

Ottime anche le birre di produzione artigianale. Da non perdere le alici ‘mbuttunate ripiene di un composto fatto con pane, olio, uovo, pepe, sale, mozzarella e provolone, fritte e passate in un sugo preparato pomodorini, olio e aglio.

 

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Sant’Agnello

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Cosa fare e vedere a Sant’Agnello

Sant’Agnello, pur essendo un comune piccolissimo, offre tantissimi monumenti e luoghi d’interesse.

Monumenti di Sant’Agnello

Chiesa dei Santi Prisco ed Agnello – La chiesa in stile barocco domina l’omonima piazza.

Chiesa dei Frati Cappuccini – Sullo splendido panorama del Golfo di Napoli sono situati il convento e la Chiesa dei Frati Cappuccini. E’una delle chiese più piccole di Sant’Agnello, ma grazie alla sua bellezza è una delle mete preferite dagli sposi per la celebrazione del rito del matrimonio.

Chiesa di San Giuseppe . In stile romanico, è sormontata da una statua di Cristo (opera dello scultore Galli di Lucca), da un bassorilievo sulla porta d’ingresso, raffigurante San Giuseppe tra gli Angeli e da due statue ai lati della stessa, raffiguranti San Pietro e Paolo.

Piazzetta Marinella è da sempre una delle mete preferite dai turisti per la splendida veduta sul Golfo di Napoli che essa offre. Lussuose abitazioni a picco sul mare riempiono quest’angolo cittadino. Tra esse Villa Crawford, Villa Nicolini, nonché lo storico Hotel Cocumella (1777).

Le ville

Villa Crawford è una meravigliosa abitazione appartenuta allo scrittore americano Francis Marion Crawford. Crawford era un appassionato navigatore ed era solito spostarsi a bordo del suo veliero, per cui la villa è dotata di una discesa per accedere al porticciolo d’attracco.

Villa Nicolini  fu edificata nel 1920. Giovanni Nicolini era uno scultore palermitano, che dopo essersi sposato, si trasferì nella penisola sorrentina.

Grand Hotel Cocumella è una delle strutture alberghiere più antiche. Negli anni l’albergo ha potuto vantare la presenza di illustri ospiti, come Goethe, Andersen, Gioacchino Murat, il Duca di Wellingon, Moravia, Rita Levi-Montalcini ed il regista Mario Monicelli.

 

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Sant’Agnello

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Le spiagge di Vico Equense

Una delle spiagge più belle di Vico Equense è sicuramente quella dello Scrajo, sede anche di un centro termale di sorgenti naturali di acqua sulfurea.

Interessante la spiaggia del Pezzolo che ospita i resti di una villa romana.

Molto comoda invece quella del Bikini, un complesso turistico spesso utilizzato per eventi e ricevimenti sulla spiaggia.

Una frazione di Vico Equense, la cui spiaggia è particolarmente affollata di turisti, è Seiano. Da Seiano si può raggiungere Marina di Aequa, caratteristico e suggestivo borgo di pescatori.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Vico Equense

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Cosa mangiare a Vico Equense

Vico Equense offre ai suoi visitatori la possibilità di mangiare alcuni prodotti tipici del luogo e chiaramente della tradizione. Il più conosciuto è sicuramente il Provolone del Monaco DOP, un formaggio semiduro a pasta filata, stagionato, realizzato con il latte dei bovini che pascolano i Monti Lattari (di cui Vico Equense con il Monte Faito ne fa parte).

Il Provolone del Monaco si chiama così perché i casari di Vico Equanse che arrivavano a Napoli per vendere le proprie delizie, per coprirsi dal freddo usavano  un mantello di tella, molto simile al saio, ed i napoletani iniziarono a chiamare monaci i casari che arrivavano dalla costiera ed il loro provolone, appunto, il “Provolone del Monaco”.  Il provolone è molto buono e si presenta con una colorazione giallognola all’esterno e dal sapore dolce e butirroso, ma con un leggero e piacevole gusto piccante.

Oltre al provolone, Vico Equanse è rinomata anche per il Riavulillo, che tradotto dal napoletano significa “piccolo diavolo”. Il “Riavulillo” in realtà è un formaggio tipico di Vico Equense di forma simile al caciocavallo, ma di piccola dimensione, e con al centro, un cuore piccante fatto di olive nere e peperoncino. Il “riavulillo” si può mangiare fresco o alla brace.

Vico Equense ha, inoltre, un’antica tradizione di fornai, che con il tempo hanno inventato un tipo di pizza cd. “vicana”, ossia leggermente più crunch, un po’ più croccante rispetto alla tipica pizza che si realizza nella città di Napoli, che è più morbida. La pizza di Vico Equanse è molto apprezzata, e la cittadina vanta il brevetto dal 1960 della “pizza a metro”, realizzata da “Pizza A Metro Da Gigino L’Università della Pizza”.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Vico Equense

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Cosa fare e vedere a Vico Equense

A Vico Equense la prima cosa da visitare è la bellissima Chiesa della Santissima Annunziata risalente al XIV secolo, è ubicata a strapiombo sul mare. Dalla terrazza antistante la chiesa si gode un panorama straordinario.

Nelle immediate vicinanze sorge il Castello Giusso, una bellissima struttura edificata sul finire del 1200 ed ampliata nel XVI secolo.

Vico Equense è anche la capitale del cinema della costiera sorrentina.

Ogni anno, nel periodo compreso tra la fine di Luglio e l’inizio di Agosto, si svolge un’importantissima kermesse cinematografica che coinvolge l’intera cittadina: il Social World Film Festival.

Nel Piazzale Giancarlo Siani  è possibile ammirare “The Wall of Fame”, il muro con le firme di tantissimi celebri attori e registi: Giancarlo Giannini, Maria Grazia Cucinotta, Carlo Croccolo, Isabella Ragonese, Abel Ferrara e tanti altri.

Per gli appassionati di snorkeling è possibile visitare al largo della Spiaggia Bikini, al confine tra Castellammare di Stabia e Vico Equense, il Banco di Santa Croce,  una “zona di tutela biologica” dal 1993, costituita da cinque grandi pinnacoli rocciosi . Le pareti del Banco di Santa Croce sono più o meno scoscese, a seconda dei diversi versanti, e raggiungono la profondità di circa 50 m. Dopo i primi 7-8 m di profondità marina, lo spettacolo che si presenta agli occhi degli appassionati del genere è di una bellezza disarmante.

Il Monte Faito, accessibile via Funivia da Castellammare, ma attualmente con auto e bus solo da Vico Equanse, è un monte ricco di sentieri e di itinerari capaci di collegare tutti i Monti Lattari. I sentieri conducono l’appassionato luoghi come Positano, Amalfi e le vette del Monte Faito (Santuario di San Miche Arcangelo o il Molare, punto più alto a 1.444 mt slm).

Vico Equense è anche territorio di processioni religiose. Tra queste spiccano la processione delle Pacchianelle, che si svolge per il centro cittadino il giorno dell’Epifania, il 6 gennaio di ogni anno.  Si tratta di un presepe itinerante, composto da oltre trecento persone, che portano i doni a Gesù bambino. L’evento è ricco di  prodotti tipici locali, inoltre i  pescatori  prendono parte al corteo scalzi. Altra attrattiva della scena sono i re magi a cavallo e l’interpretazione dal vivo della Sacra Famiglia.

Si ricorda anche il presepe di San Salvatore, sempre nel periodo Natalizio. Invece il Venerdì Santo, come in ogni centro della Costiera Sorrentina, è organizzata, ogni tre anni dalla confraternita Morte ed Orazione di Seiano una processione con oltre trecentocinquanta figuranti, coperti da cappuccio rosso o vestiti con abiti d’epoca. I protagonisti sono: Giuda, Ponzio Pilato, Caifa ed altri personaggi storici della Passione di Cristo.

In nome dei prodotti tipici del territorio, sono organizzate sagre per il Provolone del Monaco e per il Riavulillo: quest’ultima si tiene ad Arola nella prima decade di agosto.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Vico Equense

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Vico Equense

Percorrendo la Statale Sorrentina, provenendo da Castellammare di Stabia, la prima cittadina che si incontra è Vico Equense, elegante stazione di soggiorno balneare. La natura è stata generosa con la cittadina regalandole mare, monti e scorci di ineguagliabile bellezza.

Vico Equense è ricca di tradizioni religiose con processioni in ogni periodo dell’anno, di prodotti tipici locali, come Provolone del Monaco, Riavulillo e Pizza a Metro, oltre a itinerari naturalisti e paesaggistici incantevoli.

Come arrivare a Vico Equense

In auto: Uscita Autostradale A3/E45 Castellammare di Stabia e proseguire per Sorrento sulla Statale Sorrentina

In treno: Da Napoli via Circumvesuviana, linea Napoli-Sorrento e poi scendere alla stazione di Vico Equense

In aereo: Aeroporto di Capodichino e poi autobus Curreri Viaggi, Taxi o Bus per Stazione ferroviaria di Napoli Centrale e poi Circumvesuviana

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Vico Equense

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Meta di Sorrento

Meta sorge a 111 metri sul livello del mare e si estende per una superficie di circa 2,5 km².

Il territorio comprende sia zone bagnate dal mare, con i suoi 800 metri di litorale, sia zone montuose, comprendenti la frazione di Alberi e parte dei Monti Camaldoli. Il suo nome, verosimilmente, prende origine dalla posizione geografica, in quanto il comune è situato al termine della Penisola Sorrentina.

Pur essendo un piccolo comune, offre diversi luoghi d’interesse, da edifici e monumenti da visitare, a scorci pittoreschi e un’atmosfera d’altri tempi.

Come arrivare a Meta

La cittadina si raggiunge da Napoli seguendo l’Autostrada A3 Napoli-Salerno, casello di Castellammare di Stabia, Strada Statale 145 “Sorrentina” in direzione Sorrento.

In Treno: Si giunge in città con la Circumvesuviana, linea Napoli–Sorrento.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Meta di Sorrento

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Cosa fare e vedere a Meta di Sorrento

Meta pur essendo un comune di piccola estensione territoriale offre diverse bellezze storiche, artistiche e culturali, oltre ad incantevoli panorami.

Basilica di Santa Maria del Lauro. La Basilica di Santa Maria del Lauro è il luogo di culto più importante della città di Meta. Il suo nome è dovuto ad un’antica leggenda. Si narra infatti che la Madonna sarebbe apparsa ad un’anziana contadina nei pressi di una pianta di lauro e le avrebbe indicato dove costruire una nuova chiesa.

Chiesa della SS. Annunziata con una cappella costruita completamente in tufo, meglio conosciuta come la Chiesa di Santa Lucia. A navata unica, è dotata di una torre campanaria con un vecchio orologio.

Chiesa dell’Assunta (Trivio): questa chiesetta sorge all’incrocio di tre strade, ed è detta pertanto del “Trivio”.

Chiesetta di Santa Maria delle Grazie (Rivo): costruita nel XVII secolo, questa piccola cappella prende il nome dal torrente presso il quale si trova, conosciuto per l’appunto come “Rivo”.

Pittoresco il centro storico che riserva un’atmosfera silenziosa e calma. Graziosi vicoletti e portoni antichi danno l’idea al visitatore che il tempo si sia fermato.

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Cosa mangiare a Meta di Sorrento

Meta è uno dei Comuni dove si produce l’olio DOP Penisola Sorrentina. In alcune delle aziende produttrici, di antichissima origine (alcuni frantoi risalgono al 1600), è possibile assaggiare la loro produzione olearia, acquistare e ripercorrere un itinerario alle origine della tradizione contadina.

Oltre alla degustazione dell’olio, presso i diversi produttori locali si ha l’occasione di gustare anche gli altri prodotti della terra in splendidi scenari naturali che alternano piante di frutta e agrumi.

Quella di Meta è una cucina tipicamente mediterranea. Fanno da padrone i magnifici prodotti caseari: burrini, caciottine, cacio-ricotta, mozzarella, provolone del monaco. Svariate sono le botteghe gastronomiche e i produttori presso cui si possono assaggiare e acquistare i prodotti tipici, ma anche semplicemente osservare il ciclo di produzione. Da non perdere gli spaghetti con le noci preparati con un soffritto di alici che conferisce gusto e vivacità al piatto. Limoncello e Nocino, i rinomati liquori ricavati dai limoni e dalle noci sono presenti ovunque.

Consigliati i ristorantini del posto, noti per le squisitezze a base di pescato fresco.

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Le spiagge di Meta di Sorrento

Fra le spiagge di Meta quelle più note sono:

La Marina di Alimuri, la più grande spiaggia pubblica di sabbia di tutta la zona peninsulare. La spiaggia è attrezzata con stabilimenti balneari confortevoli e con aree riservate all’animazione per bambini. Per gli amanti dello sport, invece, vi è la possibilità di dedicarsi alla canoa, al windsurf e alla pallanuoto.

La Meta Lido costituita da una distesa sabbiosa e acque non particolarmente profonde. Consigliato a famiglie con bambini, anche in virtù della presenza di diverse aree gioco.

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Piano di Sorrento

Piano di Sorrento è un comune di oltre 13.000 abitanti. Dominato dal Monte Vico Alvano, occupa la parte centrale della penisola sorrentina. Il territorio cittadino, in sostanza, divide in due la Penisola Sorrentina. Piano è una delle mete privilegiate dai turisti in tutti i periodi dell’anno grazie anche alle tante strutture ricettive in loco e alle sue meravigliose spiagge.

Come arrivare a Piano di Sorrento

In Auto: Piano di Sorrento si raggiunge da Napoli seguendo l’Autostrada A3 Napoli-Salerno, casello di Castellammare di Stabia, Strada Statale 145 “Sorrentina” in direzione Sorrento.

In treno: Si giunge in città con la Circumvesuviana – linea Napoli–Sorrento, stazione di Piano di Sorrento.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Piano di Sorrento

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Cosa fare e vedere a Piano di Sorrento

Piano di Sorrento, oltre alle bellezze paesaggistiche, offre una moltitudine di monumenti e luoghi d’interesse.

Monumenti di Piano di Sorrento

  • Basilica di San Michele Arcangelo – La facciata è caratterizzata da un portale cinquecentesco sul quale campeggia un affresco raffigurante San Michele che scaccia Satana. Il primitivo campanile (XVI secolo) fu danneggiato dal terremoto del 1688; l’attuale fu ricostruito nel 1726. All’interno diverse tele di Francesco Solimena e di Paolo de Matteis. Il presbiterio è delimitato da una pregevole balaustra in marmi policromi su cui poggiano quattro angeli in marmo, attribuiti alla scuola di Gian Lorenzo Bernini.

 

  • Chiesa della SS. Trinità – Negli anni 1955-57 la faccia fu rivestita completamente di travertino ed è dominata dal mosaico della Santissima Trinità. Una torre campanaria quadrata in cui è posto l’orologio e un lavamani di marmo bianco degli inizi del Cinquecento sono alcuni degli elementi che arricchiscono la chiesa. Anche in essa vi sono opere di Paolo de Metteis.

 

  • Chiesa di S. Maria di Galatea – La facciata barocca a stucco bianco su fondo giallo presenta stemmi di Papa Leone XIII, del cardinale Borromeo e dell’arcivescovo di Sorrento Leopoldo Ruggiero. Sempre sulla facciata vi è l’icona della vergine Assunta risalente al 1888 con la scritta Assunta est Maria.

 

  • Chiesa di San Giuseppe e di Santa Teresa – È la chiesa del Convento dei Carmelitani. E’ posta alla fine di una pittoresca scalinata che parte da Corso Italia, è in stile neoclassico con reminiscenze barocche;

 

  • Chiesa della Misericordia – È la chiesa del Convento delle Suore Agostiniane. Alle pareti vi sono poste le caratteristiche grate bianche, attraverso le quali le suore di clausura seguivano i riti.

 

  • Castello Colonna – Costruito nel 1872 dal conte Eduardo Colonna Doria Del Carretto del Paliano. Il palazzo è strutturato come un castello medievale. Oggi ospita  mini appartamenti privati, un ristorante e uno stabilimento balneare.

 

  • Villa Fondi De Sangro – Costruita nel 1840 dal Principe di Fondi don Giovanni Andrea De Sangro, con ampio parco a picco sul mare. Ricostruita dopo il terremoto del 1980, oggi è una struttura polifunzionale.

 

  • Villa Lauro – Costruita sul finire del XVIII secolo da Antonino Lauro, è considerata una delle migliori espressioni di architettura neoclassica della Campania. Oggi è sede di una società di navigazione.

 

  • Palazzo Mastellone detto palazzo del Vescovo perché il suo fondatore divenne vescovo di Sant’Angelo dei Lombardi.

 

  • Villa Maresca Sopramare – Costruita nel XVIII secolo dalla famiglia Maresca di Serracapriola.

Paesaggi Naturalistici

Piano di Sorrento è una città ricca di vegetazione e offre quindi la possibilità di fare diverse escursioni:

La Selva di Santa Caterina è accessibile da Casa Nocillo (via Lavinola), mentre boschetti di faggi e querce si trovano sia sul Monte Vico Alvano (643 metri), che in località Scaricatoio, di fronte a Li Galli.

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Cosa mangiare a Piano di Sorrento

Quella di Piano di Sorrento è una cucina tipicamente mediterranea. La maggior parte dei piatti  vengono conditi con il prelibato olio extravergine d’oliva DOP.

Prodotto d’eccellenza sono gli agrumi: arance e limoni che vengono coltivati sotto la copertura delle classiche “pagliarelle” (coperture di cannucce di paglia). Dai limoni si ricava il famoso limoncello, ormai conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Altro prodotto tipico è “la noce di Sorrento” che si coltiva e si commercia a Piano da tempo immemore. Da essa si ricava seguendo un’antica ricetta il Nocino, liquore scuro, dolcemente aromatico e digestivo.

Da provare le pere di Mastantuono ripiene. Si tratta di un tipo di pera piccola e tondeggiante che viene farcita con un impasto di macinato magro di manzo, pane, pinoli, parmigiano e pecorino.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Piano di Sorrento

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Le spiagge di Piano di Sorrento

Piano di Sorrento gode anche di due bellissime spiagge, quella di Marina di Cassano e di Caterina Beach. Le due spiagge  offrono al visitatore acque limpide e punti di ristoro a pochi metri dal mare.

Vi è anche un piccolo porticciolo attrezzato per le imbarcazioni da diporto e da pesca. Questo, insieme alle splendide spiagge rendono questo luogo ancora più suggestivo.

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Dove dormire a Vico Equense

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