Home Blog Page 15

Scala

Scala è il più antico paese della costiera amalfitana. Il suo nome deriva dalla conformazione del suo territorio che segue il profilo di una scala naturale. Situato a 450 metri sul livello del mare, al centro dei Monti Lattari, la cittadina offre scenari di singolare bellezza paesaggistica ed ambientale.

Il territorio di Scala si compone di più borghi (PontoneMinutaScala CentroCampidoglioS. Pietro e Santa Caterina) e rappresenta  il luogo rolex submariner fakes ideale per chi intende trascorrere qualche giorno di pace e tranquillità,  immerso tra storia, natura e brezza marina.

 Come arrivare a Scala

In auto: percorrendo l’Autostrada A3 Napoli-Salerno, uscire have a peek at these guys al casello di Angri Sud. Seguendo le indicazioni per il Valico di Chiunzi e Costiera Amalfitana, procedere sino a trovare le indicazioni per Scala.

In treno: la stazione ferroviaria più vicina è quella di Nocera Inferiore, sulla linea Salerno-Napoli, da dove è possibile proseguire in pullman con una delle linee degli autobus SITA. Anche da Salerno, e dagli 電子タバコ おすすめ altri comuni della Costiera Amalfitana, sono disponibili diverse autolinee SITA che collegano scala ai restanti comuni della Costa d’Amalfi

 

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Scala

[su_menu name=”Scala”]

Cosa vedere e fare a Scala

A Scala, Piazza Municipio è la piazza principale del paese ed è circondata da negozi e dal Campanile del Duomo di San Lorenzo, considerato il cuore della città. In stile romantico-gotico conserva un imponente portale d’accesso. Nella cripta è conservato il sarcofago, di Marina Rufolo di Ravello, nobildonna trecentesca che sposò Antonio Coppola da Scala, matrimonio che mise fine all’eterna rivalità tra le due nobili famiglie.

Nella frazione di Minuta è situata la Chiesa di Santa Maria Annunziata, la più piccola di Scala. Risalente al XI secolo, la chiesa è in stile romantico.

Di notevole valore artistico ed architettonico anche il Santuario della Madonna del Carmelo, e la Chiesa di S. Antonio di Padova; le cappelle di Santa Maria della Porta e San Paolo, la Chiesa di San Pietro, la  Chiesa di San Giovanni Battista dell’Acqua e la Chiesa dell’Annunziata.

Nel borgo Pontone è possibile ammirare la Torre dello Ziro, una torre cilindrica, utilizzata per strategie belliche.

Per gli amanti della natura e del trekking offre un importante patrimonio naturalistico che offre percorsi e scenari mozzafiato. Tra suggestivi sentieri immersi nella natura, è possibile giungere alla Cava di Scala che si erge sul corso del fiume Dragone.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Scala

[su_menu name=”Scala”]

Cosa mangiare a Ravello

A Ravello famosi sono gli “scialatielli” ovvero delle listarelle di pasta fatta a mano con farina di grano duro, acqua, prezzemolo tritato, pepe e formaggio grana. Gli scialatielli possono essere conditi con sugo di pomodorini freschi e/o frutti di mare.

Naturalmente, anche a Ravello, come negli altri comuni della Costiera Amalfitana, non manca un buon bicchierino di limoncello.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Ravello

[su_menu name=”Ravello”]

Le spiagge di Ravello

Le spiagge di Ravello sono tre:

  • La Carusiello che si trova dopo circa un chilometro dal lungomare di Minori, andando verso Atrani ed Amalfi. E’ una spiaggia piccolissima e vi si accede attraverso imbarcazioni private. L’acqua è paradisiaca.
  • La Lama ‘a Secca, piccola e accessibile solo via mare anch’essa,
  • La Spiaggia di Castiglione, la più grande di Ravello (lunga 112 metri).Le acque sono profonde oltre 25 metri e d’estate un piccolo lido offre i servizi essenziali.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Ravello

[su_menu name=”Ravello”]

Cosa fare e vedere a Ravello

Ravello ha tantissime attrattive per i turisti come:

Villa Rufolo: Per i suoi magnifici giardini e l’architettura moresca Villa Rufolo viene descritta come una versione in miniatura della famosa Alhambra spagnola. La bellezza della villa ha ispirato diversi artisti. Boccaccio fu uno dei primi. Egli scrisse una novella raccontando della villa e del suo proprietario nel “Decameron”, pubblicato nel 1353. Più tardi, nel 1880, Wagner, il famoso compositore tedesco, rimase talmente colpito da ciò che videro i suoi occhi, che decise di restare a Ravello per poter comporre il secondo atto del’Parsifal, un’opera che faticava a terminare.

Villa Cimbrone: Posta in cima ad un promontorio, Villa Cimbrone offre vedute mozzafiato. Il belvedere della villa (Terrazza dell’Infinito) è caratterizzato da una serie di busti marmorei. Gore Vidal, noto autore americano ha detto:

“Mi fu chiesto da una rivista americana quale era il luogo più bello che io avessi mai visto in tutti i miei viaggi, e io ho risposto: il panorama del belvedere di villa Cimbrone in un luminoso giorno d’inverno, quando il cielo e il mare sono così vividamente azzurri che non è possibile distinguerli l’uno dall’altro.”

Auditorium Oscar Niemeyer: Costruito nel 2011 da Oscar Niemeyer, il famoso architetto brasiliano, ospita il festival estivo della musica di Ravello e funge da centro d’arte ospitando periodicamente diverse mostre.

Il Duomo di San Pantaleone: Si affaccia sulla piazza principale ed è dedicato a San Pantaleone. All’interno della cappella è custodita l’ampolla del sangue di San Pantaleone, che proprio come quella di San Gennaro di Napoli si liquefà a cadenza annuale. Piazza Duomo è il luogo ideale per un momento di relax, per godervi un gelato, sorseggiare un caffè o un aperitivo.

Oltre ai monumenti, a Ravello è piacevole perdersi nelle sue suggestive viuzze, girando tra le diverse botteghe degli artigiani locali.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Ravello

[su_menu name=”Ravello”]

Ravello

Ravello, perla della Costiera Amalfitana, è soprannominata la Cittá della Musica in quanto sede dell’imponente Auditorium Oscar Niemeyer, oltre ad essere il luogo in cui si svolgono annualmente due importantissimi appuntamenti: Il Ravello Festival ed il Ravello Concert Society.

Le sue ville e le sue vedute incantano migliaia di visitatori,  ispirano artisti e fanno da cornice alle coppie innamorate.

Come arrivare a Ravello

In auto: Il paese si trova tra Minori ed Amalfi. Si può arrivare in auto da Nord, imboccando l’uscita di Vietri Sul Mare e poi risalendo lungo il percorso Cetara-Maiori-Minori. Si può arrivare in auto anche da Sud, imboccando l’uscita Vietri e poi risalendo sullo stesso percorso.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Ravello

[su_menu name=”Ravello”]

 

Cosa mangiare a Vietri sul Mare

A Vietri sul Mare non si può fare a meno di assaggiare un delizioso piatto di alici, oppure gustoso piatto di Paccheri di Gragnano con pescato fresco del giorno. Immancabile il limoncello.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Vietri sul Mare

[su_menu name=”Vietri sul Mare”]

Le spiagge di Vietri sul Mare

Nella parte bassa della cittadina si trova Marina di Vietri dove c’è anche la spiaggia di Marina di Vietri. Si tratta di una spiaggia attrezzata, con qualche tratto di spiaggia libera. D’estate è molto affollata perché facilmente raggiungibile. Nelle vicinanze ci sono parcheggi a pagamento.

Tra le spiagge, oltre a quella di Marina di Vietri, più caratteristica è la spiaggia di Crestarella che deve il suo nome alla bellissima torre cinquecentesca (Crestarella) posta nelle vicinanze.

Di fronte alla spiaggia della Crestarella è possibile ammirare i Due Fratelli ovvero delle formazioni rocciose dalla forma ispida e tagliente che spuntano dalle acque. Sulla formazione di dette rocce circolano diverse leggende popolari, tra le quali la più famosa narra di due fratelli pastori che morirono in mare nel tentativo di salvare il proprio gregge.

Proseguendo in direzione Cetara ci sono la spiaggia di Albori, la Schiarata e la Torre di Albori, raggiungibili attraverso delle scalinate.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Vietri sul Mare

[su_menu name=”Vietri sul Mare”]

Cosa fare e vedere a Vietri sul Mare

Visitando Vietri sul Mare si intuisce immediatamente che la ceramica è parte integrante della città. Tutta la storia della città è raccontata dalle ceramiche disseminate lungo le viuzze.

Passeggiando per il centro storico si trova la bellissima Villa comunale che ricorda un po’ Parc Guell a Barcellona. I passamano e le vie che conducono alla villa sono tutte decorate con pezzi di ceramica colorati e il panorama è davvero mozzafiato.

In via Scialli, sotto una scalinata, c’è la Ruota dei Trovatelli del secolo XIX. Si tratta di uno sportello girevole dove potevano essere abbandonati i neonati in modo anonimo e al tempo stesso sicuro per la vita del nascituro.

Tra le cose da vedere vi sono sicuramente il Museo Provinciale della Ceramica posto all’interno della meravigliosa Villa Guariglia e la Chiesa di San Giovanni Battista, eretta nel XVII secolo in stile tardo-rinascimentale napoletano, la cui cupola è realizzata in maiolica colorata.

Piuttosto interessante il Palazzo della Ceramica Solimene, realizzato dall’architetto Paolo Soleri sul modello del celebre Museo Guggenheim di New York; si tratta di un imponente costruzione caratterizzata da altissimi torrioni e dalla facciata interamente ricoperta da piastrelle.

Acquistando oggetti di ceramica è bene sapere che la ceramica originale di Vietri è protetta da una legge (la n.188/90) che ne conserva e ne tutela i cicli produttivi. L’Ente Ceramica Vietrese rilascia ai produttori di ceramica il certificato di MADE IN VIETRI.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Vietri sul Mare

[su_menu name=”Vietri sul Mare”]

Cosa fare e vedere a Conca dei Marini

Il Borgo di Conca dei Marini, seppur molto piccolo offre molte attrattive: scorci di impareggiabile bellezza naturale e chiese antichissime.

Dalla Chiesa di San Giovanni Battista si gode un panorama mozzafiato. La chiesa, in stile barocco, nasce sulle rovine di un tempio pagano.

Il convento di Santa Rosa è un monastero domenicano situato su un promontorio a picco sul mare. Qui è stato inventato il dolce Santa Rosa, la classica sfogliata napoletana ripiena di squisita crema.

Ogni anno, il giorno 30 Agosto (il giorno in cui si festeggiava Santa Rosa) le suore dispensavano questo dolce a tutte le famiglie del paese.

Avvolta da folta vegetazione, Capo di Conca è una singolare roccia a picco sul mare. Un suggestivo sentiero conduce alla Torre Saracena ed il panorama è uno dei più belli della costiera amalfitana.

Oltre a Capo Conca, altra bellezza naturale è la Grotta dello Smeraldo, una cavità profonda più di 30 metri. Sul fondale marino è adagiato, e si può ammirare, un presepe in ceramica bianca depositato dai subacquei.

Per chi ama fare trekking, numerosi e suggestivi sentieri consentono piacevoli escursioni. Tra questi il sentiero di Punta San Lazzaro e quello dei pipistrelli.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Conca dei Marini

[su_menu name=”Conca dei Marini “]

Dove dormire a Sorrento

0

Dove alloggiare e dormire a Sorrento

Da questo form puoi ricercare dove dormire a Sorrento!


Booking.com

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Sorrento

[su_menu name=”Sorrento”]

Dove dormire a Pimonte

0

Dove alloggiare e dormire a Pimonte

Da questo form puoi ricercare dove dormire a Pimonte!



Booking.com

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Pimonte

[su_menu name=”Pimonte”]

Cosa mangiare a Pimonte

Pimonte è uno di quei comuni dove ogni prodotto è frutto di un lavoro artigianale ottenuto seguendo le più antiche tradizioni che si tramandano di padre in figlio. La cittadina è uno di quei comuni dove si mangia tanto e bene.

Naturalmente, tra i Monti Lattari, ciò che predominano sono i formaggi come la provola di Don Vincenzo, un formaggio a pasta filata, ottenuto dalla lavorazione di latte vaccino e sottoposto a lunga stagionatura (minimo 9 mesi). Formaggio dal gusto deciso, è ottimo da solo,  ma accompagnato da miele di castagno  e vino Gragnano, è puro godimento per le papille gustative.

Oltre alla provola di Don Vincenzo, merita una menzione la caciotta dei Monti Lattari (detta “Caciotta Nostrana”) ottenuta da latte fresco di capra napoletana, cagliato e lavorato a mano.

Per la particolare geomorfologia del territorio a Pimonte è sviluppata soprattutto  la coltura di un tipo di ciliegia detta “Cerasa do’ mostro”.  Si tratta di una ciliegia di pezzatura grossa, di forma tondeggiante, di colore rosso scuro, dalla polpa soda e succosa. A rischio di estinzione è la “primitiva del Faito, ossia la castagna di Monte Faito.

Ruolo di rilievo assume la produzione di uva destinata alla vinificazione del famoso vino DOC “Penisola Sorrentina”. Pimonte vanta aziende vinicole note in tutta Italia e all’estero.

Quella di Pimonte è un’uva che gode del beneficio di un particolare microclima che può contare sullo scudo del Monte Faito e sul benefico apporto della brezza marina proveniente dal Golfo.

E infine, ma non per ordine d’importanza, l’olio di Pimonte che riprende la produzione dell’olio caratteristico della Penisola Sorrentina, ma si presenta più denso e corposo.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Pimonte

[su_menu name=”Pimonte”]

Pimonte

Pimonte è un comune di poco più di 6.000 abitanti. Il paese è situato lungo la via che dall’Agro Stabiese conduce alla Costiera amalfitana.

Delimitato dai Monti Lattari e dal Monte Pendolo, il nome del comune che sorge a 490 metri di altezza dal livello del mare deriva dal latino “Apud Montes” che significa “presso i monti”.

COME ARRIVARE A PIMONTE

In auto: Uscita Autostradale A3/E45 Castellammare di panerai mens 47 mm luminor submersible pam00389 Stabia; poi seguire le indicazioni per la costiera amalfitana ed immettersi sulla Statale 366 in direzione Pimonte-Agerola.

In treno: Da Napoli via Circumvesuviana, linea Napoli-Sorrento e poi scendere alla stazione di Castellammare di Stabia – autobus direzione Pimonte-Agerola

In aereo: Aeroporto di Capodichino e poi autobus Curreri Viaggi o Taxi o Bus per Stazione ferroviaria di Napoli Centrale e poi Circumvesuviana fino a Castellammare di Stabia – autobus direzione Pimonte-Agerola

 

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Pimonte

[su_menu name=”Pimonte”]

Sant’Agnello

Sant’Agnello è un comune di poco più di 9.000 abitanti. È un piccolo centro della Penisola Sorrentina compreso tra i comuni di Piano di Sorrento e Sorrento. Pur avendo un’estensione territoriale piuttosto limitata (appena 4 Km), collocato su di kv rolex day date 36mm mens 118208 gold tone president bracelet oyster bracelet una terrazza tufacea che si affaccia sul Golfo di Napoli, offre panorami di ineguagliabile bellezza.

Come arrivare a Sant’Agnello

In auto: Sant’Agnello si raggiunge da Napoli seguendo l’Autostrada A3 Napoli-Salerno, casello di Castellammare di Stabia, Strada Statale 145 Sorrentina in direzione Sorrento.

In treno: Si giunge in città con la zf rolex day date rolex calibre 2836 2813 mens 118206 0041 automatic silver tone Circumvesuviana – linea Napoli–Sorrento, stazione di Sant’Agnello

 

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Sant’Agnello

[su_menu name=”Sant’Agnello”]

Cosa fare e vedere a Pimonte

Pimonte presenta una ricca potenzialità paesaggistica. Si tratta di un’area collinare e montana ricca di sentieri. Tra queste vie naturalistiche è possibile trovare le antiche mulattiere che conducono in zone di suggestivo fascino paesaggistico e di grande interesse storico, come la cresta del Monte Pendolo (Belvedere).

La vegetazione è lussureggiante: castagni, ontani, faggeti. Luogo di grande suggestione è la Valle Lavatoio che si trova in località Franche di Pimonte, dove la presenza di antichi lavatoi testimonia le arcaiche tradizioni locali e popolari.

I Due promontori:

  • Monte Pendolo (618 m sul livello del mare): L’altura viene riconosciuta anche come Monte Croce ed è meta molto gettonata da escursionisti e visitatori. Il Belvedere del Monte Pendolo consente di visitare i ruderi di un convento.

 

  • Monte Coppola rappresenta la porta dei Monti Lattari e attraverso i sentieri si può raggiungere la meravigliosa Reggia di Quisisana di Castellammare di Stabia ed i Giardini del Re.

 

 

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Pimonte

[su_menu name=”Pimonte”]

Le spiagge di Sorrento

Sorrento e Massa Lubrense hanno tante spiagge, anche se piccole e talune difficili da raggiungere, ma che consentono di attraversare sentieri naturalistici e paesaggistici mozzafiato. Le spiagge di Sorrento si trovano presso la cittadina, mentre quelle di Massa Lubrense sono sparse su un territorio molto vasto e tortuoso, ma affascinante allo stesso tempo, caratterizzato da 17 frazioni non tutte bagnate dal mare.

Le spiagge

La spiaggia di Marina Piccola a Sorrento: Vicino al porto di Sorrento c’è una spiaggia di sabbia vulcanica, caratterizzata da una coloritura di colore nero. Questa spiaggia è in parte libera e in parte a gestione privata. Le spiagge private hanno palafitte con piattaforme su cui prendere il sole e tratti di spiaggia. Tutte hanno dei punti ristoro per piccoli snack o per consumare interi pasti.

Per arrivare alla spiaggia di Marina Piccola, è possibile, dalla villa comunale di Sorrento, giungere in spiaggia con un ascensore a pagamento o in alternativa  a piedi dalle scale che scendono da ,Piazza Tasso la piazza centrale di Sorrento.

La spiaggia di Marina Grande a Sorrento: A marina Grande di Sorrento si ritrova un borgo di pescatori e diversi ristoranti in cui poter degustare piatti tipici della zona. Qui è presente una piccola spiaggia di sabbia vulcanica.

Per giungere alla spiaggia di Marina Grande di Sorrento è possibile farlo a piedi da Piazza Vittoria o in alternativa con l’autobus.

I bagni della Regina Giovanna: La Regina Giovanna è la spiaggia di Sorrento che si trova a Capo di Sorrento, un promontorio sul mare che si trova lungo la costiera sorrentina al confine tra Sorrento e Massa Lubrense.

Alla spiaggia si accede a piedi attraverso una stradina che si dirama dalla Statale Sorrentina. Tra le rovine romane della Villa di Pollio Felice  vi è una scaletta che conduce verso il mare a cui si giunge attraverso un arco. La spiaggia è facile da raggiungere ed  è molto ombreggiata.

Alla Regina Giovanna ci si arriva in autobus da Sorrento, con fermata a Capo di Sorrento, in auto, in scooter (c’è un parcheggio o strisce blu in zona) o a piedi, intraprendendo una passeggiata di 3 km lungo la splendida costiera sorrentina.

In questo luogo, la Regina Giovanna amava farsi il bagno in una sorta di piscina naturale di mare. Vi è la presenza di scogli, ciò rendono la discesa in mare e la risalta non molto agevole.

La Solara: Nelle vicinanze, c’è la Solara, un’area che permette l’accesso al mare attraverso un lido privato o in alternativa vi è una vasta area di scogli piatti su cui poter sostare.

 

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Sorrento

[su_menu name=”Sorrento”]

Cosa mangiare a Sorrento

Sorrento offre una gastronomia ricca e variegata, legata al poliedrico territorio della costiera sorrentina. Piatti tipici, ingredienti e sapori della cucina di Sorrento, sono un’attrattiva importante per i tanti turisti che accorrono nella penisola sorrentina.

Le specialità:

Il limone di Sorrento: è un prodotto tipico della costiera sorrentina famoso in tutto il mondo.Si trova  in molte ricette della penisola sorrentina.

Il limone di Sorrento può essere mangiato anche da solo, per gli appassionati del genere, in quanto è più dolce del limone classico. Con l’agrume sorrentino  si realizza il famigerato limoncello, liquore esportato in ogni angolo del globo ed imitato fortemente, ma senza eguali.

L’agrume viene anche utilizzato per cucinare “La delizia al limone di Sorrento“,  un dolce a base di pan si spagna con crema al limone e ricoperto di morbida glassa al limone.

Le noci di Sorrento: sono una varietà di noci tipica del territorio ed hanno la caratteristica di avere il guscio di colore chiaro  sottile e poco ruvido.

Le noci di Sorrento sono molto dolci con il gheriglio bianco crema, bello grande e croccante, anche se tenero alla masticazione. E’ una varietà che nasce a Sorrento ma che oggi si trova in tutta la Campania. Le noci sorrentine vengono utilizzate per un liquore molto diffuso in Penisola Sorrentina e in Campania, il Nocillo, un liquore scuro e ricco di aromi erbacei a base, ovviamente, di mallo di noci.

L’olio d’oliva di Sorrento: L’olio della Costiera Sorrentina, prodotto dagli ulivi di Sorrento e di Massa Lubrense, è oggi inserito tra i prodotti DOP della Regione Campania. L’olio di Sorrento è corposo e la sua consistenza permette di essere utilizzato in cucina per le ricette classiche. Per apprezzarlo a pieno bisogna assaggiarlo a crudo su pane o per condire i pomodori di Sorrento.

I pomodori di Sorrento: famosi per la forma grossa sono tra i preferiti per la preparazione di insalate fresche in estate, ma anche per la preparazione dei un piatto chiamato “insalata caprese”, un’insalata di pomodori di Sorrento tagliati a fette serviti con mozzarella di Agerola, tagliata a fetta o nella forma intrecciata tipica del territorio.

Gnocchi alla Sorrentina: Un piatto tipico della zona è un primo, ed è tra i più famosi ed apprezzati ad ogni età.  Gli Gnocchi alla Sorrentina, o una variante prevede le Penne alla Sorrentina, è un primo piatto realizzato con sugo alla sorrentina, basilico e olio di Sorrento.

In sostanza, c’è l’imbarazzo della scelta quando si vuole mangiare a Sorrento.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Sorrento

[su_menu name=”Sorrento”]

Cosa fare e vedere a Sorrento

Nei pressi di Sorrento possiamo visitare il Museo Correale di Terranova, il Museo Bottega della Tarsia Lignea ed il Museo Georges Vallet chiamato Villa Fondi.

Sono altresì da visitare la Cattedrale di Sorrento dedicata ai SS. Filippo e Giacomo e risalente al XV secolo, il Chiostro e la Chiesa di San Francesco la cui costruzione risale al VIII secolo. Degne di nota sono anche la Basilica di S. Antonino, la Chiesa del Carmine e la Chiesa dei Servi di Maria sede della Congregazione dei Servi di Maria e risalente al XVIII secolo.

Sorrento non è solo architettura, per gli amanti del trekking, è anche una meta di passeggiata in posti incantevoli come l’Oasi in città Sant’Agnello in cui si possono ammirare 70 specie arboree diverse.

Nella penisola Sorrentina, invece, ci sono ben 22 percorsi per un totale di 110 km in cui si possono ammirare antichi casali, punti panoramici, limoneti, uliveti e querceti.

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Sorrento

[su_menu name=”Sorrento”]

Sorrento

Sorrento è un comune di circa 15000 abitanti sito nella Costiera Amalfitana, dista da Napoli 46 km e si trova a 45 metri di altezza sul livello del mare. L’entroterra è ricco di vegetazione, clima tipicamente mediterraneo con inverni miti.

Il nome della città deriva dal latino “Surrentum” e potrebbe essere una derivazione della parola greca “Syrrenton” cioè “confluisco”, ciò potrebbe essere in rolex gmt master 116718 ln 78208 de los hombres 40mm tono dorado reloj riferimento alle acque che confluiscono dall’entroterra proprio nella cittadina.

La fondazione dell’abitato di Sorrento risale al 420 a.C. ad opera degli Etruschi che regnarono pure in quel lembo di terra italica.

Dopo il regno degli Etruschi alcuni cenni storici vedono la città v9 rolex datejust mens 116200blso rolex calibre 2836 2813 blue dial automatic sotto il dominio romano. Celebre fu l’insurrezione degli Italici  domata successivamente  da Ottaviano.

In epoca medioevale ricordiamo le lotte contro la Repubblica Marinara di Amalfi christian louboutin 748724 1 casual shoes for women e contro Salerno ed i Saraceni, indi ci fu l’avvento dei Normanni. Nel 1558 la città fu presa d’assedio dai Turchi.

Come arrivare a Sorrento

In auto: Uscita Autostradale A3/E45 Castellammare di Stabia e proseguire per Sorrento sulla Statale Sorrentina

In treno: Da Napoli via Circumvesuviana, linea Napoli-Sorrento

In aereo: Aeroporto di Capodichino e poi autobus Curreri Viaggi, Taxi o Bus per Stazione ferroviaria di Napoli Centrale e poi Circumvesuviana

Tutto quello che c’è da sapere per il turista a Sorrento

[su_menu name=”Sorrento”]