Il profumo inconfondibile del pane appena sfornato si mescola all’aria salmastra e alle note agrumate dei limoneti, creando un invito irresistibile per chiunque arrivi in Costiera Amalfitana. Tra viuzze medievali e terrazze sospese sul blu, i Forni della Costiera Amalfitana sono un viaggio sensoriale dentro secoli di storia, un rito comunitario che ancora oggi unisce residenti e viaggiatori attorno al fascino del fuoco e della farina.
Le radici di farina e fuoco
Prima ancora che la Costiera si affermasse come meta glamour, ogni borgo possedeva un forno comunitario. Qui si cuocevano pane cafone, pane biscottato (o vascuotto) e focacce destinate ai lunghi viaggi dei marinai. Il pane biscottato, cotto due volte per garantirne la conservazione, è documentato fin dal Medioevo e resta un pilastro dell’alimentazione locale. Dal Seicento in poi, le frasche di castagno alimentavano forni in pietra alimentati a legna, simili a quelli che ancora oggi incontriamo nei vicoli di Amalfi e Tramonti.
La tradizione prosegue nell’Ottocento: il Panificio Erasmo Pacileo di Amalfi, fondato nel 1875, ne è un esempio vivente. Ancora oggi, l’alba in Costiera è scandita dal rumore delle pale di legno che infornano pagnotte croccanti e dalla fila di abitanti che attendono la loro razione quotidiana.
Itinerario dei forni: dal mare ai monti
Prepara una borsa di tela (niente plastica!) e un pizzico di pazienza: molti forni chiudono appena esaurita la produzione del mattino. Ecco cinque tappe imperdibili, facilmente combinabili in un weekend on the road.
1. Panificio Erasmo Pacileo – Amalfi
Gestito oggi dalla quinta generazione, questo forno utilizza ancora lievito madre e cottura su pietra refrattaria. Prova la pagnotta di grani antichi, perfetta con un filo di olio DOP locale.
2. Panificio Antonio Imperato – Tramonti
Nella frazione montana di Cesarano, la famiglia Imperato inforna pagnotte a lievitazione naturale dal profumo di castagno. Dopo l’acquisto, percorri il Sentiero delle Formichelle per smaltire qualche fetta.
3. Il Forno di Isidoro – Tramonti
Isidoro ha ereditato il forno di famiglia, datato 1924, e lo ha trasformato in laboratorio aperto ai visitatori. Imperdibile il workshop serale su pane cafone e taralli.
4. Pasticceria Sal De Riso – Minori
Sebbene famosa per la delizia al limone, la boutique di Sal De Riso propone anche lievitati d’autore come il panettone ai limoni Costa d’Amalfi IGP. Ottima tappa dolce tra una spiaggia e l’altra.
5. Pane Coccos’ – Cetara
Nel borgo delle alici sotto sale, Pane Coccos’ abbina filoni croccanti alla celebre colatura. Consiglio da insider: chiedi il crustino ancora fumante e condisci con olio al limone.
Curiosità e errori da evitare
- Il pane non si taglia caldo. Lascia raffreddare almeno un’ora per non rovinare la mollica – parola di fornaio.
- Senza glutine? In Costiera la cultura del grano è forte: avvisa con anticipo per prodotti alternativi.
- Occhio alle pause pomeridiane. Molti forni chiudono tra le 13 e le 16 per la controra.
- Non chiedere “pizza bianca”: qui si chiama schiacciata o focaccia.
Racconti dal forno
Una sera d’inverno ho partecipato alla notte della lievitazione a Tramonti. Alle 2:00 del mattino il maestro fornaio ha steso il lievito madre sul banco in marmo, spiegando che «il segreto non è la ricetta, ma il tempo che decidi di dedicare all’impasto». Al primo chiarore, mentre i galli cantavano, il pane biscottato usciva dal forno crepitando: un suono che ancora oggi associo alla parola ospitalità.
Se vuoi vivere la stessa magia, prenota in anticipo uno dei laboratori aperti: sono piccoli, autentici, e spesso includono degustazione di vini Costa d’Amalfi DOC.
Domande Frequenti
- Qual è il periodo migliore per un tour dei forni della Costiera Amalfitana?
- Da marzo a giugno e da settembre a novembre: meno folla, temperature perfette e disponibilità di laboratori didattici.
- Posso spedire il pane a casa?
- Molti forni offrono confezioni sottovuoto del pane biscottato, perfette per viaggiare e mantenere fragranza fino a 3 mesi.
- Esistono tour guidati?
- Sì, diverse agenzie locali propongono food walking tour che includono visita ai forni, degustazioni di olio e limoncello.
Dal canto del mare alle fragranze di un forno centenario, la Costa d’Amalfi racconta se stessa attraverso pane, dolci e tradizione. Ora che conosci gli indirizzi chiave, metti lo zaino in spalla, alzati all’alba e segui l’odore della crosta appena brunita: ti condurrà a storie che parlano di famiglie, di passione e di gesti antichi che resistono al tempo.
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