La Costiera Sorrentina, oltre a essere uno dei luoghi più affascinanti d’Italia per il turismo, è anche una terra ricca di storia agricola e biodiversità. Tra i gioielli meno conosciuti del territorio si trova la noce di Sorrento, un’antica varietà che oggi rischia di scomparire. Un nuovo progetto di salvaguardia e valorizzazione delle piante di Ecotipi di Noce è stato lanciato per preservare questa importante risorsa locale e rilanciare la sua coltivazione, unendo tradizione e innovazione.
Indice dei contenuti
- Il contesto storico della noce di Sorrento
- Il progetto di salvaguardia: obiettivi e attività
- Le sfide del recupero: coltivazione e innesti
- Come vivere un’esperienza autentica in Costiera Sorrentina
- Conclusione: la tutela di un patrimonio da vivere e valorizzare
Il contesto storico della noce di Sorrento
La Cultivar Sorrento, conosciuta scientificamente come Juglans regia, è da secoli parte integrante della cultura agricola della Costiera Sorrentina. Negli anni ‘70, la Penisola Sorrentina rappresentava il cuore della produzione campana, con il 90% delle noci destinate all’esportazione internazionale, in particolare verso gli Stati Uniti. Le noci venivano spedite in casse di legno da 72 kg, chiamate “tomoli”, un simbolo della prosperità agricola della regione.
Purtroppo, negli ultimi decenni la produzione è crollata del 92%, a causa dell’abbandono delle coltivazioni e delle sfide climatiche. Oggi, preservare questa biodiversità vegetale è una priorità non solo per la salvaguardia del patrimonio agricolo, ma anche per garantire il futuro delle generazioni locali.
Il progetto di salvaguardia: obiettivi e attività
In risposta a questo allarme, è stato avviato un progetto di collaborazione tra diverse istituzioni locali, tra cui la Regione Campania, il CREA – OFA di Caserta e la Rete degli agricoltori custodi del Presidio della Noce di Sorrento di Slow Food. L’obiettivo principale è la riproduzione e conservazione delle piante di Ecotipi di Noce, con un focus particolare sulla Cultivar Sorrento.
Le attività prevedono la raccolta di piantine di noce nate spontaneamente nei noceti della Penisola Sorrentina. Queste piantine, di circa due o tre anni, verranno innestate presso il vivaio regionale “Le Tore” di Sorrento, un luogo strategico per la riproduzione delle piante e la formazione di nuovi innestatori, una pratica fondamentale per il rilancio della coltivazione.
Ma non si tratta solo di un’azione agricola. Il progetto si inserisce nel più ampio piano dell’EU Biodiversity Strategy for 2030, che mira a riportare la natura nelle nostre vite, in linea con il Green Deal Europeo. In tal modo, la Costiera Sorrentina diventa un esempio di come la tutela dell’ambiente possa andare di pari passo con lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione del territorio.
Le sfide del recupero: coltivazione e innesti
Uno degli ostacoli principali al recupero della noce di Sorrento è la difficoltà di trovare esperti innestatori. Questa tecnica, essenziale per la riproduzione delle piante di noce, è sempre più rara a causa dell’invecchiamento degli agricoltori specializzati e delle sfide legate all’attecchimento delle piante durante i caldi mesi estivi.
Come ci ha raccontato Luisa Miniero, una delle agricoltrici coinvolte nel progetto: “Oggi è difficile trovare persone esperte nell’arte dell’innesto, e questo ha contribuito al declino delle coltivazioni di noce. È fondamentale che i giovani si avvicinino a questa pratica per garantire un futuro alla noce di Sorrento”. Tuttavia, grazie ai corsi di formazione offerti dal progetto presso il vivaio “Le Tore”, si spera di ridare slancio a questa tradizione.
Inoltre, il cambiamento climatico ha reso ancora più complessa la coltivazione di questo tipo di noce, esponendo le piante a condizioni di siccità prolungata e temperature estreme che ne compromettono la crescita e la produttività. Questi fattori rendono il progetto di salvaguardia ancora più urgente e necessario.
Come vivere un’esperienza autentica in Costiera Sorrentina
Se sei un amante della natura, della gastronomia locale e del turismo sostenibile, la Costiera Sorrentina offre l’opportunità di vivere un’esperienza autentica legata alla coltivazione delle noci. Ecco alcuni suggerimenti su come partecipare attivamente alla valorizzazione di questo patrimonio unico:
- Visita i produttori locali: numerose aziende agricole della Costiera offrono la possibilità di visitare i loro noceti e scoprire da vicino la coltivazione della noce di Sorrento. Queste visite sono un modo per entrare in contatto diretto con la terra e con le tradizioni agricole della zona.
- Partecipa a eventi enogastronomici: durante l’anno, in Costiera si tengono diversi eventi dedicati alla promozione dei prodotti tipici, tra cui la noce di Sorrento. Degustazioni, mercatini e laboratori sono occasioni perfette per assaporare le eccellenze locali.
- Esplora il vivaio “Le Tore”: per chi è interessato alle tecniche agricole, il vivaio regionale di Sorrento è un luogo affascinante dove conoscere le tecniche di innesto e partecipare a corsi pratici. Questo centro è il fulcro del progetto di recupero e rappresenta un’occasione unica per apprendere le tecniche antiche di riproduzione delle piante.
- Acquista prodotti locali: sostenere i piccoli produttori acquistando le noci di Sorrento e i prodotti derivati è un gesto concreto per contribuire alla salvaguardia di questa coltura. Le noci di Sorrento sono eccellenti non solo al naturale, ma anche in piatti tipici come il famoso gattò di noci o nelle preparazioni dolciarie della tradizione costiera.
Conclusione: la tutela di un patrimonio da vivere e valorizzare
Il progetto per la salvaguardia delle piante di Ecotipi di Noce nella Costiera Sorrentina non è solo un’operazione agricola, ma un atto d’amore verso un territorio che ha sempre intrecciato la sua storia con la natura e la biodiversità. Preservare la noce di Sorrento significa custodire un pezzo di cultura locale, offrendo al contempo nuove opportunità per il turismo sostenibile e l’economia agricola.
Che tu sia un viaggiatore curioso, un appassionato di enogastronomia o semplicemente un amante della natura, partecipare alla tutela di questo prezioso patrimonio ti permette di vivere un’esperienza autentica in Costiera. Scopri di più su come contribuire e lasciati ispirare dalle storie e dalle tradizioni che rendono questo angolo di Campania un luogo unico al mondo.