Passeggiando tra i vicoli silenziosi del centro storico di Sorrento, potresti imbatterti in piccole “niche sacre” incastonate nei muri, quasi nascoste agli occhi distratti. Sono le edicole votive, espressione spontanea di devozione popolare che racconta storie di fede, ringraziamenti, miracoli e protezione. Questo itinerario ti porterà a scoprire queste testimonianze diffuse di arte religiosa, fra vicoli, scalette e scorci inattesi, restituendoti un’esperienza di immersione intima nella Sorrento meno nota. Segui questa guida per trasformare una semplice passeggiata in un percorso spirituale e artistico lungo la Costiera Sorrentina.
1. Contesto storico e culturale
Le edicole votive — talvolta chiamate nicchie, madonnelle, tabernacoli — rappresentano forme di devozione popolare che decorano le strade delle città, i muri dei palazzi, gli incroci dei vicoli e i bordi delle scalinate. Spesso erette con motivazioni personali (grazia ricevuta, promessa, protezione contro avversità), sono espressioni autonome dell’arte religiosa locale.
Nella zona della Costiera, e spesso anche nella vicina Costiera Amalfitana, queste strutture risalgono principalmente al Sette-Ottocento, con alcune aggiunte del Novecento. In epoca antecedente potevano esistere precursori in forme murarie semplici, ma la diffusione sistematica si consolida con la devozione popolare moderna.
Queste edicole non erano soltanto simboli religiosi: nei tempi in cui non esisteva l’illuminazione pubblica, le lampade votive (candele, lumini, olii) servivano anche come punti luce discreti lungo i percorsi notturni. Inoltre, attraversando i casali rurali e gli antichi collegamenti, esse segnavano una sorta di “cartografia spirituale” diffusa fra le comunità.
Nella Penisola Sorrentina, molti casali antichi — Cassano, Carotto, Savino — ancora conservano tracce murarie e cappelle che testimoniano il radicamento storico della religiosità legata al quotidiano, legato al ciclo agricolo, alle stagioni, al mare.
Infine, queste edicole testimoniano una continuità nella cultura napoletana e meridionale: la religiosità non si esprime solo nei grandi edifici sacri, ma si “incarna” nelle strade, nelle case, nei muri, nei gesti semplici dei fedeli.
2. Itinerario suggerito e tappe consigliate
Per una passeggiata tra vicoli e devozione, ti propongo un itinerario “a rete” che parte dal centro storico di Sorrento e si estende alle sue propaggini verso i comuni limitrofi. Puoi coprire la parte urbana in 1-2 ore, e allungare verso i borghi vicini in mezza giornata.
- Punto di partenza: Piazza Tasso / Corso Italia
Inizia dal cuore di Sorrento, dove puoi orientarti con facilità. Non ci sono grandi edicole monumentali in questa zona centrale (o almeno non documentate con certezza), ma in vicoli minori intorno a via Fuoro o via San Cesareo si possono incontrare nicchie minori inserite nei prospetti.
Prosegui verso via San Cesareo, dove si sta programmando il restauro dell’edicola votiva di Santa Maria del Carmine. - Salita verso i casali: Carotto / Savino / Casali storici
Attraverso scalette secondarie o traverse, sali verso il casale di Carotto. Lungo le strade interne potresti imbatterti in edicole votive (alcune visibili nei muri di abitazioni). Queste tappe permettono di allontanarsi dalla folla e respirare un’autenticità spesso invisibile.
Verifica nei vicoli storici tra i casali come Savino dove si segnalano cappelle e piccoli altari. - Allungamento consigliato: Vico Equense
Dirigiti verso Vico Equense, dove esistono documentate edicole votive in maiolica presso la zona di Santa Maria del Toro, spesso integrate nei muri delle costruzioni.
Qui puoi esplorare zone meno trafficate e ammirare l’arte maiolicata sacra locale. - Opzione alternativa: Meta / Piano di Sorrento
Se vuoi spaziare oltre Sorrento, anche Meta e Piano contengono testimonianze minori: ad esempio, nella fascia costiera tra Sorrento e Piano si segnalano cappelle murarie e tracce religiose minori lungo strade rurali.
A Piano, nei casali storici, si conservano cappelle ed edicole sparse legate ai casali agricoli di un tempo.
Consigli pratici:
- Porta con te una buona mappa cartacea o app con mappe offline: molte edicole non sono segnalate ufficialmente.
- Cammina con scarpe comode, perché i vicoli e le scalinate sono spesso irregolari.
- Fotografa con discrezione e rispetta il luogo sacro, non lasciare rifiuti o disturbare eventualmente eventuali devoti.
- Se puoi, informati presso le guide locali o la Pro Loco per scoprire quelle meno note e non documentate.
- Ogni tanto fermati, alza lo sguardo: molte edicole sono poste al di sopra del livello strada, quasi a sorprenderci.
3. Curiosità, dettagli e errori da evitare
Curiosità
- Molte edicole sono decorate con maioliche sacrali, una tradizione diffusa soprattutto in Campania e nelle località costiere. Il territorio sorrentino non fa eccezione: ad esempio, nella vicina Vico Equense se ne trovano in maiolica legate al culto mariano.
- Alcune edicole vennero erette in luoghi dove un tempo era presente una cappella o una casa devozionale, ormai scomparsa.
- Vi sono testimonianze — ancora frammentarie — dell’“Edicole Votive della Penisola Sorrentina e dintorni”, comunità online che raccoglie memorie locali e fotografie.
- In certe aree rurali si dice che le edicole segnavano anche storie di malattie, incidenti, ringraziamenti alle acque o salvataggi dal mare — quasi come memoriali dedicati.
Errori da evitare
- Non fare affidamento a Google Maps per trovarle: molte edicole non sono catalogate su applicazioni turistiche standard.
- Non percorrere vicoli isolati di notte senza accompagnamento: l’illuminazione è spesso scarsa.
- Non toccare o danneggiare elementi decorativi (cornici, vetri, stucchi): molti sono fragili o restaurati.
- Evita di passare troppo rapidamente: rallenta il passo, guarda i muri, ogni nicchia può essere una sorpresa.
4. Esperienze locali e voci dal territorio
Durante la fase preparatoria di questo articolo, ho constatato come molte delle edicole oggi visibili siano segnate da restauri o cancellazioni — tuttavia sono percepite ancora come parte viva della memoria cittadina.
Ad esempio, si sta restaurando l’edicola votiva di Santa Maria del Carmine in via San Cesareo a Sorrento. Alcuni abitanti del centro storico raccontano di aver visto accendersi lumini spontanei durante le feste religiose, come un atto silenzioso ma continuo di devozione privata.
Un visitatore che ha percorso il gruppo Facebook “Edicole Votive della Penisola Sorrentina e dintorni” ha postato “Meta inizio via Rivolo. 1778” come annotazione storica per una nicchia antica. È un piccolo tassello che conferma come la memoria sopravviva nelle mappe collettive degli appassionati locali.
Un’escursione fatta all’alba nella zona dei casali tra Sorrento e Piano mi ha restituito la sensazione che queste edicole siano “luoghi di pausa”: dopo un tratto ripido, scopri un muro con una nicchia, una Madonnina illeggibile dal tempo, ed è come se il viaggio si fermasse per un momento sospeso nella pace del borgo.
Hai mai avvistato una edicola votiva durante il tuo cammino a Sorrento o dintorni? Lascia un commento e raccontaci la tua scoperta. Per altri itinerari segreti in Costiera, esplora le altre guide su ilovecostiera.com. Se ti è piaciuta questa lettura, iscriviti alla newsletter per non perdere i prossimi percorsi e contattaci per suggerimenti su itinerari personalizzati.