Il sentiero dei casali di Massa Lubrense: tra limoneti e orti abbandonati

Alle spalle delle rotte più battute della Costiera Sorrentina, il Sentiero dei casali di Massa Lubrense tesse un filo verde tra limoneti profumati, orti ormai incolti e antichi vicoli di pietra. È un itinerario di circa 15 km che collega i 23 casali storici — piccole frazioni nate intorno a corti agricole — con viste spettacolari sui due golfi, quello di Napoli e quello di Salerno. Nato dall’idea del cartografo Giovanni Visetti nel 2000 e oggi celebrato nella “Camminata tra i Casali” di primavera, il percorso regala scorci autentici e poco affollati della penisola.

Indice rapido

1. Radici storiche dei casali

I casali di Massa Lubrense compaiono per la prima volta in un censimento aragonese del 1489, dove si registrano 22 fuochi (nuclei familiari) più il Corpus Civitatis dell’Annunziata. Nel tempo questi micro‑borghi — spesso poche case intorno a una chiesa — hanno custodito tradizioni agricole basate su olivi, viti e soprattutto Limone di Sorrento IGP. Passeggiare oggi fra i loro vicoli significa leggere, nelle pietre e nei terrazzamenti, la storia di una comunità marinara e contadina che ha saputo reinventarsi nell’ospitalità diffusa.

2. Itinerario passo dopo passo

2.1 Dati tecnici

  • Distanza: 15 km • Dislivello: +600 m ca. • Durata media: 5‑6 h (soste escluse)
  • Segnavia: strisce bianco‑rosse CAI e frecce gialle “23 Casali”
  • Partenza consigliata: Sant’Agata sui Due Golfi (40.60565, 14.37402)
  • Arrivo: Termini (40.59091, 14.33968) con possibile anello di rientro in bus SITA

2.2 Tappe principali

  1. Sant’AgataTorca: discesa fra orti e noccioleti con vista su Crapolla.
  2. PastenaAcquara: vecchi mulattiere in pietra viva, antichi essiccatoi di agrumi.
  3. MonticchioMetrano: attraversamento di limoneti intensamente profumati; attenzione alle rampe scivolose dopo pioggia.
  4. SchiazzanoTermini: terrazze panoramiche su Capri, ideale pausa pranzo con panini al provolone del Monaco.

Il sentiero è moderatamente impegnativo: richiede scarponcini a carrarmato e scorta d’acqua (fontane rare oltre Pastena). Nei mesi estivi parti al mattino presto; l’esposizione sud‑ovest rende il tratto Schiazzano → Termini particolarmente assolato.

3. Curiosità & errori da evitare

  • Filari di limoni protetti da reti blu: non sono serre, ma teloni anti‑grandine per salvare i frutti IGP.
  • Non fidarti solo di Google Maps: alcuni vicoli risultano “strade” ma finiscono in cortili privati senza uscita.
  • Occhio alle foto borghese: i limoneti sono proprietà privata; chiedi sempre il permesso prima di entrare.
  • Frazione ≠ borgo fantasma: molte case appaiono abbandonate, ma spesso gli abitanti risiedono altrove e tornano per la raccolta degli agrumi.

4. Voci dal sentiero

«D’inverno il profumo del fieno greco si mescola all’aria salmastra che sale da Marina di Puolo» racconta Marco, guida AIGAE che accompagna gruppi sul sentiero da oltre dieci anni. «È in quel momento che capisci di essere sulla dorsale fra due mari».

Camminando con lui abbiamo imparato a riconoscere le parule, minuscole scale di ardesia usate un tempo per raggiungere gli orti pensili, e le edicolette votive nascoste agli incroci — piccole nicchie affrescate che, secondo la tradizione, proteggevano i contadini dal malocchio.

5. Domande frequenti

Il Sentiero dei casali è adatto ai bambini?

Sì, purché abbiano già esperienza di camminate oltre i 10 km e indossino calzature tecniche. In alternativa valuta solo la prima parte Sant’Agata → Torca.

Posso farlo in MTB?

Solo in parte: molti tratti hanno gradini ripidi o passaggi stretti. Meglio la variante su asfalto che collega Pastena a Termini.

Quando si svolge la “Camminata tra i Casali”?

Di solito il sabato precedente la Pasqua o a fine aprile. Per le date aggiornate consulta il sito della Pro Loco Massa Lubrense.

Che tu stia cercando un’alternativa ai sentieri più affollati della Costiera o un tuffo nelle radici rurali della penisola sorrentina, il Sentiero dei casali di Massa Lubrense saprà sorprenderti con l’intreccio di natura, storia e gastronomia locale. Porta con te curiosità e rispetto: ogni pietra racconta il lavoro di generazioni di contadini e marinai. E quando, sul crinale, sentirai il profumo del limone fondersi con la brezza del Tirreno, saprai di aver trovato l’essenza autentica di questo angolo d’Italia.

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