Nel cuore della splendida Cetara, sulla costiera amalfitana, si celebra ogni anno un evento che unisce mare, storia e sapori autentici: la sagra della colatura. Questo weekend teatrale trasforma il piccolo borgo di pescatori in una vetrina vivente della sua iconica specialità: la Colatura di Alici di Cetara. Tra le rete dei pescatori, le botti di legno dove le alici maturano, e banchi di degustazione sotto le stelle, si respira un’atmosfera popolare, conviviale e profondamente legata alla tradizione. In questo articolo ti guiderò — come una guida locale esperta — alla scoperta dell’evento: dal contesto storico-culturale, agli itinerari e consigli pratici, fino a curiosità e “errori da evitare”. Preparati: profumo di alici, salsedine e sapori unici ti aspettano.
Indice dei contenuti
Contesto storico e culturale
Il borgo di Cetara affonda le sue radici in un’economia marinara antica, e la colatura di alici ne è il simbolo gastronomico. La colatura risale alle origini del condimento romano chiamato Garum, una salsa di pesce fermentata che veniva preparata già nell’antichità.
Origine e tecnica
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Le alici vengono pescate nel Golfo di Salerno e nella zona della Costiera Amalfitana, tra il 25 marzo (festa dell’Annunciazione) e il 22 luglio (festa di Santa Maria Maddalena).
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Dopo la pesca, le alici vengono private della testa e delle interiora, sciacquate, messe a strati alternate a sale in botti di legno chiamate terzigni, con pesi che estraggono il liquido: la “colatura”.
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Il prodotto finale è un liquido ambrato, intenso quanto elegante, che si utilizza con parsimonia per dare carattere a piatti semplici.
Valorizzazione contemporanea
Oggi la colatura di alici è riconosciuta come DOP (Denominazione di Origine Protetta) ed è tutelata come patrimonio gastronomico.
L’evento della sagra si inserisce proprio nel contesto della valorizzazione della tradizione locale: la festa celebra la nuova colatura, la spillatura, l’incontro tra produttori, pescatori e visitatori.
Perché partecipare
Perché partecipare a questa sagra significa più che assaggiare: significa immergersi nella storia del borgo, respirare il profumo del mare, comprendere come una ristretta comunità abbia fatto della semplicità del pesce e del sale uno dei fiori all’occhiello della costiera.
Itinerari, luoghi e consigli pratici
Dove e quando
La sagra si tiene nel borgo di Cetara (Comune di Cetara, provincia di Salerno, Campania) sulla splendida Costiera Amalfitana. Il calendario ufficiale segnala che la manifestazione “Festa della Colatura di Alici” si svolge ogni anno nella prima metà di dicembre, in coincidenza con la nuova colatura.
(Nota: verificare sempre l’edizione dell’anno corrente per giorno e ora esatti.)
Percorso consigliato per un weekend
Venerdì pomeriggio
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Arrivo a Cetara; sistemazione in hotel o B&B.
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Passeggiata al porto, osserva le barche, le reti e le alici esposte: sono il battito del borgo.
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Aperitivo in piazzetta con vista mare e stuzzichini a base di alici.
Sabato (giornata clou della sagra)
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Mattina: visita guidata (o libera) al piccolo museo del borgo o al laboratorio artigianale della colatura (alcune aziende locali aprono su prenotazione).
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Pranzo con piatto tipico: spaghetti o linguine con colatura, aglio, olio, pepe e un filo di olio extra vergine.
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Pomeriggio: partecipazione agli stand della sagra, assaggi di colatura, prodotti tipici, showcooking, presentazioni.
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Sera: degustazione all’aperto, musica dal vivo, atmosfera conviviale. Molto spesso la “spillatura” della colatura nuova è un momento simbolico della festa.
Domenica mattina
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Escursione: un piccolo giro tra i vicoli di Cetara, poi visita alla torre vicereale o al lido per un bagno (meteo permettendo).
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Pranzo leggero: alici fritte, “cuòppo” di mare, magari accompagnati da un bicchiere di vino bianco della zona.
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Partenza pomeriggio, con souvenir enogastronomici: una buona bottiglia di colatura (la versione artigianale) da portare a casa.
Consigli pratici
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Prenota in anticipo: gli alloggi in Costiera Amalfitana si riempiono in fretta quando ci sono eventi.
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Trasporti: La strada principale per Cetara è la SS163 Amalfitana. In alta stagione può esserci traffico. Arriva presto se vuoi parcheggio tranquillo.
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Scarpe comode: Cetara ha salite e scalinate tipiche dei borghi costieri, perfette per scarpe comode.
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Degustazioni: La colatura è molto sapida — assaggiala prima di aggiungere altro sale o condimento.
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Regola di comportamento: Rispetta la tradizione: niente pesca non autorizzata, niente disturbo della comunità locale.
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Acquisti consapevoli: Cerca produttori locali, chiedi informazioni sulla bottiglia, scegli versioni artigianali per un souvenir autentico.
Mappa degli stands (check-list)
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Stand “spillatura” e degustazione colatura – centro piazza o lungomare.
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Stand prodotti artigianali locali: alici sotto sale, bottiglie di colatura, conservati di pesce.
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Stand cucina: showcooking con chef locali e piatti a base di colatura.
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Stand didattici: visite alle botteghe o micro-laboratori per conoscere la tecnica.
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Musica/animazione serale: performance, video-mapping, festa all’aperto.
Curiosità e errori da evitare
Curiosità
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Sapevi che la colatura di alici è considerata una sorta di “eredità” del garum romano?
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A Cetara il pescato avviene anche con la tipica tecnica della lampara (luci sul mare), che diventa spettacolo in alcune manifestazioni estive come la Notte delle Lampare (31 luglio-2 agosto 2025) con battute notturne di pesca e degustazioni.
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In cucina la colatura va usata con parsimonia: un solo filo sui primi e già dà grande carattere, perchè è molto salata e saporita.
Errori da evitare
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Pensare che “maggior quantità = miglior sapore”: La colatura è condimento forte — esagerare può coprire gli altri ingredienti.
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Arrivare tardi: Se vuoi prendere i posti migliori o partecipare alla spillatura ufficiale, meglio arrivare con anticipo.
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Trascurare le condizioni meteo/trasporto: Le strade della Costiera possono essere impegnative; parcheggio e traffico sono da considerare.
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Acquistare versioni commerciali poco trasparenti: Prediligi produttori locali, chiedi informazioni.
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limitarsi solo alla sagra: Cetara è un borgo da vivere dolcemente — esplora anche il porto, i vicoli, il litorale.
Esperienza personale
«Quando ho assaggiato per la prima volta la colatura nel borgo di Cetara, camminando lungo il porto al tramonto, ho capito subito che non era solo un condimento: era storia salata, vento, fatica dei pescatori, tramonti e reti bagnate».
Un produttore locale mi raccontava: «Le botti ci sono ancora, come una volta. Ogni lotto ha una sua voce: l’acqua del mare, il sale, il legno del terzigno… tutte danno un carattere.»
È in occasioni come questa sagra che puoi avvicinare queste voci, parlare con chi produce, partecipare alla spillatura quando ancora la colatura “nuova” gocciola.
Una coppia di turisti internazionali ha detto: «Abbiamo scelto Cetara proprio per venirci in questo weekend – non così affollato come Amalfi o Positano – e degustare qualcosa di autentico. E lo siamo stati».
Autenticità. È la parola chiave: entrare nella festa significa calarsi nella comunità, rispettare i tempi, osservare prima di degustare, chiedere prima di scattare foto.
La sagra della colatura a Cetara è un’esperienza che va oltre il semplice “evento gastronomico”: è un viaggio nella tradizione marinara della costiera, un invito a gustare la semplicità al suo massimo splendore. Passeggiare tra le bancarelle, ascoltare il racconto dei pescatori, assaggiare la colatura appena spillata, condividere un piatto insieme ad altri appassionati: tutto questo rende il weekend un momento autentico e indimenticabile. Se cerchi un’esperienza che unisca sapore, cultura e panorama costiero — questo è il posto giusto.
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