I monaci e la carta: visita alla valle dei mulini di Amalfi

Immersa in una gola verde alle spalle di Amalfi, la Valle dei Mulini racconta secoli di storia industriale e tradizione artigianale: i mulini ad acqua che producevano la celebre “Carta di Amalfi” e le cartiere medievali si alternano a cascate fresche e vegetazione rigogliosa. Questo itinerario è perfetto per chi ama la natura, il trekking e scoprire un lato meno battuto della Costiera Amalfitana, tra ambienti semiselvaggi e racconti di mani e acque.

1. Contesto storico e culturale

La Valle dei Mulini è un vallone che risale dal centro di Amalfi lungo il corso del torrente Canneto, e nel corso dei secoli ha ospitato mulini ad acqua, cartiere e opifici legati alla produzione della carta.

Le cartiere iniziano a comparire tra il XII e XIII secolo: “L’insediamento delle cartiere nella Valle dei Mulini inizia tra il XII e il XIII secolo, periodo in cui gli amalfitani appresero dal mondo arabo i processi di fabbricazione della carta”.

Secondo il Museo della Carta di Amalfi “most paper mills were located at the Valle dei Mulini” e ciò contribuì alla fama mondiale della Carta di Amalfi.

Oggi i ruderi delle antiche cartiere e dei mulini si trovano immersi nella vegetazione, a testimonianza di un tempo in cui l’acqua era forza motrice e la creazione artigianale era valore economico e culturale.

2. Itinerario, luoghi e consigli pratici

Come arrivare e percorso

Il punto d’ingresso consigliato è dal centro di Amalfi. Una volta preso il sentiero che sale accanto a Via delle Cartiere, si raggiunge la valle costeggiando il torrente Canneto.

Il percorso è riportato anche sul piano del parco regionale: “Lungo la discesa… si passa accanto ai ruderi di vecchie cartiere, che hanno reso celebre la carta di Amalfi”.

Tempo indicativo: 1-3 ore, a seconda del punto di partenza e del ritmo. In alternativa si può partire da località più alte come Pontone (frazione di Scala) per un’escursione più lunga.

Punti di interesse lungo il cammino

  • Ruderi delle cartiere: antiche strutture in pietra dove veniva prodotta la Carta di Amalfi.
  • Museo della Carta: situato in Via delle Cartiere 24, Amalfi.
  • Vegetazione e torrente: il percorso segue il Canneto, attraversando zone ombrose, rapido scorrere d’acqua e ambienti rigogliosi.
  • Panorama fino al mare: arrivando verso la zona bassa si avverte il passaggio tra la conca della valle e il centro di Amalfi, con scorci spettacolari.

Consigli pratici

  • Indossa calzature da trekking o scarpe con buona suola: il sentiero ha tratti in pietra, scalini e passaggi vicino all’acqua.
  • Porta acqua e magari un copricapo: anche se ombreggiato, l’ambiente è umido e l’ombra può essere fredda.
  • Evita giornate di forte maltempo: il percorso può diventare scivoloso. Verifica condizioni prima di partire.
  • Rispetta l’ambiente: la valle è fragile, con resti storici e delicate specie vegetali.
  • Se vuoi evitare la folla, scegli mattina presto o fuori stagione: il passaggio via Via delle Cartiere può essere frequentato da gruppi.

3. Curiosità e errori da evitare

Curiosità: si stima che alla fine del XVIII secolo nella valle vi fossero ben 16 cartiere attive.

Un interessante dettaglio: la tradizione della Carta di Amalfi fu influenzata dal mondo arabo, tanto che gli Amalfitani appresero da essi i processi di fabbricazione.

Errori da evitare:

  • Pensare che sia un semplice sentiero urbano: la valle è selvaggia in certi tratti e richiede attenzione.
  • Sottovalutare l’umidità e le scalinate: alcuni tratti sono ripidi o umidi, meglio evitare scarpe da città lisce.
  • Credere che la valle sia completamente accessibile in auto: il percorso è a piedi, non è un parcheggio che arriva in cima.

4. Esperienza personale: un trekking nella valle

Ricordo una mattina d’autunno in cui ho lasciato il centro di Amalfi alle prime luci, risalendo Via delle Cartiere in un silenzio interrotto solo dal torrente Canneto. Le vecchie pareti delle cartiere spuntavano tra la vegetazione, con pietre scolpite dal tempo e l’acqua che ancora suggeriva la forza d’un tempo. Giunto al Museo della Carta, ho assistito alla dimostrazione della produzione artigianale: un pugno di stracci, acqua, presse manuali… un rituale che raccontava secoli. Tornando verso Amalfi, il contrasto tra la valle ombrosa e il sole che si rifletteva sul mare creando bagliori tra le foglie è stato memorabile.

Se tornassi, sceglierei una giornata fresca ma serena, partirei presto e porterei un piccolo taccuino per annotare dettagli come “la lamiera arrugginita d’un mulino”, “il mormorio del torrente tra le rocce”, “il ricamo di muschio su una ruota d’acqua”. Un’esperienza davvero da vivere lentamente.

FAQ – Domande frequenti

Quanto tempo serve per esplorare la valle?

Dipende dal punto di partenza e dal ritmo: da Amalfi possono bastare 1-2 ore per una visita leggera, mentre partendo da Scala/Pontone il percorso può richiedere 3-4 ore.

È difficile il sentiero?

Non è alpinistico, ma ci sono scalini, percorsi scivolosi e dislivelli: scarpe adatte e passo prudente sono consigliati.

Cosa resta oggi delle antiche cartiere?

Si possono vedere ruderi dei mulini e delle cartiere dei secoli XIII-XVIII lungo il sentiero, e visitare anche il Museo della Carta che conserva macchinari e attrezzature dell’arte cartaria.

Se stai programmando una visita alla Costiera Amalfitana, includi questa tappa meno nota ma ricca di storia e natura: la Valle dei Mulini di Amalfi ti aspetta con le sue acque, le sue rocce, i suoi mulini silenziosi.

 

Scopri altre guide su ilovecostiera.com dedicate all’enogastronomia, alle escursioni, ai borghi e al lifestyle costiero.

Hai domande o vuoi condividere la tua esperienza? Commenta qui sotto, iscriviti alla newsletter o contatta la redazione per consigli personalizzati e fotografici.

Leggi Anche