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I 3 posti più romantici della Costiera Amalfitana

La Costiera Amalfitana è un posto che fa respirare amore, sentimenti ed emozioni fortissime in ogni suo angolo e scorcio. Chi vuole davvero scoprire la sua bellezza e vuole recarsi in questo posto per una vacanza da innamorati, di certo ha scelto la location ideale. In Costiera vi sono delle terrazze in cui si può assistere a tramonti sul mare, vi sono delle spiagge incastonate tra lunghe passeggiate e tra gli scogli dove ci sono anche viste indimenticabili. In Costiera Amalfitana molte persone hanno dichiarato alla propria metà amore eterno, altri hanno festeggiato le loro nozze. Ebbene, la Costiera con i suoi piccoli borghi arroccati sui monti, è il rifugio dove trascorrere del tempo indimenticabile insieme alla persona amata. Tra i sentieri panoramici ed emozioni che riempiono gli occhi, vediamo quali sono i posti più belli da scegliere in Costiera in cui dedicare il proprio amore alla persona più cara.

1 – La terrazza dell’infinito a Villa Cimbrone (Ravello)

Uno dei posti più romantici di tutta la Costiera Amalfitana è senza ombra di dubbio la terrazza dell’infinito. Questa spettacolare terrazza è un bel vedere per immortalare i vostri momenti romantici con la persona amata. Si trova a Villa Cimbrone a Ravello, uno dei posti più particolari, culturali e artistici di tutta la Costiera Amalfitana. Chi si vuole dichiarare l’amore eterno, non può non scegliere la terrazza dell’infinito. Questa terrazza è in grado di creare l’atmosfera giusta per vivere un indimenticabile momento di amore, passione ed emozioni molto forti insieme alla persona amata. Tale particolare Belvedere offre un punto di vista unico e uno scorcio indimenticabile sulla Costiera Amalfitana. Inoltre, vi è un’intera terrazze decorata da statue di marmo. Si affaccia sul mare, offre un profilo unico della Costiera Amalfitana. All’interno di Villa Cimbrone che è caratterizzata da tantissimi giardini molto belli, ricchi di fiori profumati. L’edificio, all’interno dei giardini, ospita un hotel di lusso dove hanno soggiornato personaggi di fama internazionale. Però le aree verdi sono accessibili al pubblico ed inoltre, si può godere della sua unica e particolare vista.

2 – La passeggiata degli innamorati (Furore)

Se volete trovare il posto giusto per scoprire le vostre carte in amore, in Costiera Amalfitana, vi è Furore che è il luogo che fa per voi. Infatti, nei cosiddetti giardini della Pellerina e lungo la passeggiata dell’amore, si potrà godere di un panorama davvero mozzafiato e di tanti scorci indimenticabili. Infatti, la cosiddetta “passeggiata dell’amore” a Furore vi aiuterà a trovare anche una frase adatta. Nella lunga passeggiata presso il cosiddetto viale Cupido, fino a raggiungere la piazzetta Afrodite, con tanti glicini e rose scoprirete dei versi d’amore. Questa lunga camminata contornata da delle colonnine di maiolica, ospita delle panchine in cui sono incisi i versi romantici di canzoni e poesie d’amore di scrittori e personaggi illustri. Ebbene, in questo posto è impensabile non innamorarsi!
Chi si reca insieme alla persona amata a Furore inoltre, potrà godere anche di riservatezza, di scorci particolari e della bellezza di piazza Afrodite. Sono gli spazi più belli in cui dichiarare tutto il proprio amore. Del resto, sempre a Furore, anche nel suo fiordo e sulla sua piccola spiaggetta, ci si può innamorare senza troppa difficoltà. Questa vista sensazionale sul mare dai colori intensi di azzurro, di sicuro animerà i cuori e regalerà forti emozioni e tutti coloro che vi trascorrono almeno qualche ora.

3 – L’arco degli innamorati a Vettica (Amalfi)

Amalfi nasconde un particolare arco degli innamorati che è ideale per i “pegni d’amore”. Infatti, a Vettica minore si raggiunge facilmente quest’arco che si trova a ridosso della spiaggia dei doni dell’amore. Si tratta di un posto davvero bellissimo, immerso completamente nella natura e dove è possibile trascorrere delle ore insieme alle persone a voi più care. Ci si troverà, a pochi chilometri da Amalfi, sulla spiaggia di Santa Croce dov’è possibile fare il bagno e dove si trova il particolare “arco degli innamorati”. Si tratta sostanzialmente di una formazione rocciosa che, secondo la tradizione, è il posto ideale in cui scambiarsi un pegno d’amore. Infatti, vi sono tantissimi innamorati che si recano in questo posto per giurarsi amore eterno e per siglare l’inizio di una vita insieme. Basti pensare che, secondo quelli che sono i racconti folkloristici della zona, in questo luogo Carlo Ponti decise di regalare alla sua Sophia Loren una bellissima villa e la chiese in moglie. Tutto avvenne proprio a pochi passi da lì.

In realtà, con i suoi scorci sui Belvedere, i mille tramonti, le bellissime acque incontaminate, le calette e le sue spiagge, la Costiera Amalfitana è molto romantica in tutti i suoi aspetti. Trovare il posto per dichiarare il proprio amore è semplicissimo. La cosa importante è imparare a vivere la Costiera e conoscerla in tutti gli aspetti. Come? Chiedete l’aiuto di guide esperte come quelle di I Love Costiera!

 

 

Le 5 cose da visitare a Furore

A rientrare perfettamente nella costellazione dei borghi storici più belli e caratteristici d’Italia, vi è il borgo di Furore. Tra le tante bellezze della Costiera Amalfitana, il tipico borgo marinaro è completamente immerso nella natura tra montagna e mare. Rappresenta sicuramente un punto spettacolare e da non perdere per chi fa una vacanza e vuole visitare quella che è la natura della Costiera Amalfitana. Il borgo di Furore, patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO insieme agli altri centri della Costiera Amalfitana, si trova a circa 300 metri sul livello del mare. Anche conosciuto come il “paese che non c’è”, ha conquistato questo appellativo perché le abitazioni che si trovano nelle parti interne dei Monti Lattari si nascondono agli occhi dei turisti. Vediamo quali sono i 5 luoghi assolutamente da vedere per chi visita Furore e come fare per non perdere la vera essenza di questo piccolo borgo.

1 – Il fiordo di Furore

Furore è famosissima soprattutto per il suo fiordo. Parliamo della via che ha avuto origine dal fatto che il torrente Schiato continua a scavare all’interno della roccia. In pratica, è nato una sorta di porto naturale che favoriva sia il commercio nei tempi più antichi e riusciva a proteggere l’intera cittadina dagli attacchi dei nemici. Non è un caso infatti, che il nome Furore derivi proprio dell’ antico nome di questa terra che era appunto “Furoris”. Si chiamava in questo modo in riferimento sia alla furia dei nemici che per l’infrangersi delle onde sugli scogli. Giorno dopo giorno, questo fiordo nato dalle meraviglie della natura, di fatto ha reso questo posto davvero uno dei più belli e più caratteristici della Costiera. Molte persone vi si recano non solo per fare un bagno nelle sue acque limpide e cristalline, ma anche perché si possono fare dei bellissimi tuffi. Però, questo vale solo per i più coraggiosi!

2 – L’ecomuseo

Il cosiddetto “Ecomuseo” del fiordo di Furore, è un museo che nasce per valorizzare e recuperare alcune testimonianze relative agli insediamenti industriali del XVIII secolo di questa zona. Qui infatti, vi sono raggruppati e contenuti alcuni particolari elementi che richiamano la storia delle cartiere, i mulini che sfruttavano la forza del corso d’acqua dello Schiato per ricavare la forza motrice e dar vita a tantissime costruzione dei tempi più antichi. Nell’Ecomuseo si trovano tre mulini e due cartiere restaurate, un centro visite, una sala convegni, una piccola biblioteca e anche un erbario con le essenze vegetali di tutta l’area. È assolutamente da non perdere per chi si reca in questa città e vuole imparare a conoscere e apprezzarne la storia.

3 – Muri in cerca d’autore

Furore può anche essere considerato come una sorta di museo all’aperto. Infatti, a partire dal 1980 una serie di artisti italiani e stranieri hanno realizzato delle sculture e pitture murali in tutto il centro cittadino. Questi murales sostanzialmente rappresentano le leggende, la storia e la vita quotidiana locale di questo territorio. Ciò ha reso il borgo ancora più caratteristico da visitare. Non è un caso che alcuni ne sono a dir poco innamorati.

4 – Le chiese di Furore

Assolutamente da non perdere sono anche le chiese di Furore che sono in particolare tre. Parliamo dei cosiddetti luoghi del cuore, amati dai residenti e non solo. Tra questi vi sono la chiesa di San Michele, la chiesa di Sant’Elia che risale al XIII secolo e poi la chiesa di San Giacomo. La chiesa di Sant’Elia in particolare, conserva un pregevole trittico ligneo che risale al 1492. Si tratta di un’opera di Angelo Antonello da Capua che raffigura Sant’Elia San Bartolomeo apostolo e, al centro, la Madonna col bambino. Da vedere anche la più antica delle tre chiese, ovvero quella di San Giacomo sotto il cui abside è stata anche trovata una cappella rupestre adibita a ossario. All’interno vi sono degli affreschi risalenti al 1200 che raffigurano Santa Caterina di Alessandria, Santa Margherita e la Maddalena. Difficile da raggiungere, ma d’interesse storico, vi è anche l’eremo di Santa Barbara che è una chiesa rupestre che si trova sempre sul territorio comunale di Furore.

5 – Il giardino della Pellerina

Un altro posto da scoprire per visitare la e scoprire la vera essenza di Furore è il giardino della Pellerina. In realtà, parliamo di un particolare spazio verde con il suo viale Cupido che è interamente dedicato all’amore. Infatti, si racconta in merito a questo particolare giardino la storia di una coppia di innamorati. Vi sono le panchine dell’amore, Piazza Afrodite, viale Cupido e una passeggiata contornata da migliaia di pilastri fatti in maiolica. Ricordano un po’ i dettagli di Villa Rufolo o Villa Cimbrone a Ravello oppure alcuni scorci di Capri. Sulle panchine poi, vi sono delle iscrizioni di versi romantici tratti da poesie e canzoni. È assolutamente un posto a metà tra mito e leggenda. Trascorrere del tempo lì, con insieme alle persone amate, è sicuramente un’esperienza unica!

 

 

Le 5 cose da visitare ad Atrani

Atrani è uno dei Comuni più piccoli di tutta Italia. È uno splendido borgo che rientra anche tra quelli più particolari di tutta Italia. Si raggiunge abbastanza facilmente ed è un territorio famoso sia per la sua particolare posizione a ridosso tra i principali centri della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana, ma anche perché ospita dei piccoli monumenti e offre degli scorci caratteristici. Questo paese è uno di quelli che si trova nei picchi rocciosi della Costiera Amalfitana e si colloca su uno stretto lembo di Terra tra il monte Civita e quello Aureo, allo sbocco della Valle del Dragone. Per scoprire tutta la sua bellezza e imparare poi a capire cosa fare per visitarlo adeguatamente, vediamo quali sono i cinque luoghi assolutamente da non perdere per chi visita Atrani.

1 – La piazzetta

Uno dei luoghi immancabili da visitare per chi si reca ad Atrani, centro per eccellenza, è la sua storica piazzetta. Parliamo di Piazza Umberto I che è il cuore cittadino di questo piccolo borgo costierano. Si tratta di un vero e proprio cortile urbano dove i turisti e gli abitanti del luogo, si incontrano fino a notte fonda nei numerosi localini che si trovano in questo spazio. Infatti, nella Piazza Umberto I, cuore della città, vi sono bar, ristoranti e locali. Proprio a ridosso della chiesa di San Salvatore, questo centro è il posto ideale in cui poter godere di quella che è la vera anima della città di Atrani. Ci si può rilassare bevendo qualcosa, mangiando negli ottimi locali del territorio: tutto a pochi passi dal mare! Inoltre, proprio da qui si scorgono le numerose chiese che si trovano nel territorio comunale di Atrani. Infatti, forse tra gli elementi più belli di Atrani vi sono proprio le sue particolari chiese tutte da scoprire e che hanno anche al loro interno delle opere artistiche davvero affascinanti.

2 – San Salvatore De Birecto

Una delle chiese più belle e particolari è sicuramente quella centrale della città di Atrani che è la chiesa di San Salvatore De Birecto. Questa chiesa è la prima cosa che si vede appena si raggiunge il centro cittadino di Atrani. Era sede dell’incoronazione dei Dogi: qui si svolgevano le cerimonie di elezione e d’insediamento dei Dogi della Repubblica, con l’imposizione solenne del berretto dogale. La chiesa è stata costruita nel X secolo ed è caratterizzata da un campaniletto che la sovrasta. Infatti, questo campaniletto a vela si trova nella parte alta dell’orologio nella facciata della chiesa. Inoltre, un’altra caratteristica di questa chiesa è la sua porta in bronzo a cui è legata una particolare storia. Questa porta fu donata alla città di Atrani nel 1087 da un ricco mercante. Su questa chiesa vi è anche un pluteo marmoreo risalente al XII secolo che raffigura una scena allegorica che riprende due pavoni in rilievo al cui al centro c’è un albero. La chiesa è sicuramente una di quelle più amate degli abitanti del posto.

3 – La collegiata di Santa Maria Maddalena

Un luogo assolutamente da non perdere per chi vuole visitare davvero il cuore storico artistico e culturale di Atrani è la collegiata di Santa Maria Maddalena. Questa chiesa fu fondata nel 1274, a partire da un’antica rocca medievale. Infatti, nasce perché i cittadini scelsero quest’opera come per ringraziare Santa Maria Maddalena perché secondo la loro credenza li aveva liberati dai soldati Saraceni. La collegiata si trova su un promontorio che va a dominare l’intero borgo e offre anche una preziosa vista sul golfo di Salerno. Caratterizzato dalle pareti bianche e con questo scorcio privilegiato sul mare, è sicuramente una delle più particolari collegiate di tutto il territorio della Costiera Amalfitana, nonché si trova in uno dei posti più belli di tutta la Regione Campania.

4 – Santa Maria del Bando

Pochi passi al di sotto della Torre dello Ziro, vi è la chiesa di Santa Maria del bando che è un’antica cappella che si raggiunge attraversando centinaia di scale. Offre un panorama mozzafiato! Prende il nome “del bando” perché è proprio qui che si annunciavano le leggi e le sentenze dell’epoca ovvero “i bandi”. Accanto alla chiesa, c’è anche la grotta dei Santi dove era presente un eremitaggio in epoca medievale. Prima di salire, è bene chiedere delle informazioni per capire se il luogo è aperto al pubblico oppure no.

5 – La spiaggia di Atrani

Chi visita Atrani non può non pensare anche di fare un bel bagno in questa particolare cittadina. Infatti, vi è una spiaggia che è davvero molto caratteristica perché è piccola ma allo stesso tempo, è caratterizzata da uno scenario davvero molto particolare. Infatti, a ridosso sul mare sorge tutto l’antico borgo e quindi, fare un bagno è un guardare dal livello del mare tutto la spiaggia, rende davvero quest’esperienza affascinante. Nel comune di Atrani vi sono anche altre piccole calette che si possono raggiungere via mare oppure nuotando. Insomma, tra bellezze naturalistiche e culturali, questa bellissima cittadina vi regalerà tanto da scoprire nella vostra vacanza in Costiera Amalfitana.

 

 

Le 5 cose da visitare a Agerola

Agerola è da non perdere! In un piccolo Comune di poco più di 7 mila abitanti si racchiude quella che è la vera essenza della Penisola Sorrentina. È una delle città più particolari e storicamente riconosciute di questo territorio. Infatti, chi visita Agerola non può certamente perdersi le sue bellezze. Basti pensare ai grandi sentieri di trekking a cui apre le porte, ma anche a quelle che sono le sue tradizioni enogastronomiche. Vediamo quali sono però i luoghi assolutamente da non perdere per chi visita Agerola, perché questo posto è così famoso e particolare, ed inoltre, come la sua storia si intreccia con quella delle radici della Penisola Sorrentina.

1 – Il sentiero degli Dei

Chi ama la natura si innamorerà di Agerola. Infatti, il luogo per eccellenza del trekking, della natura selvaggia e della buona tavola. Ad Agerola partono diversi percorsi, alcuni più impegnativi e altri invece più facili da realizzare. Questi percorsi sfruttano anche un panorama unico sulla Costiera Amalfitana e la Penisola Sorrentina, riescono a regalare delle emozioni suggestive. In particolare, primo tra tutti vi sono i sentieri di trekking. Il sentiero degli Dei è quello più famoso. Chiamato così proprio perché ha dei passaggi con degli scorci favolosi che danno l’impressione di trovarsi in Paradiso, questo sentiero parte da Bomerano, una frazione di Agerola. Arriva fino alla frazione di Positano, ovvero Nocelle. Parliamo di un percorso di circa 8 km di camminata tra cielo, mare e natura. Di solito risulta abbastanza faticoso, si cammina a un’altezza di circa 500 metri sul mare con degli scorci particolari, ma talvolta anche complessi. Ecco perché è consigliabile sempre andarci con delle guide esperte.

2 -Vallone delle Ferriere

In un tour ad Agerola non si può non pensare anche di visitare il Vallone delle Ferriere. Si tratta di un percorso unico che regala forti emozioni per coloro che amano la natura. Prende tale nome dai ruderi delle ferriere di origine medievale che sorgevano in questa zona. Per visitare il Vallone delle Ferriere si parte da piazza Avitabile, fino a perseguire un percorso suggestivo immerso tra boschi e costellato da ruscelli. Si cammina per circa 4 km scavalcando il monte Murillo a 850 metri dal livello del mare. Poi si attraversa il Vallone Vocito che arriva a dove vi sono le cascate e punti per avvistare la fauna del territorio. Proseguendo nella Vallata si giunge fino ad Amalfi. In questa zona si trovano i ruderi degli antichi mulini ad acqua che andavano ad alimentare le cartiere amalfitane.

3 – Il sentiero dei tre calli

Un altro percorso di trekking molto caratteristico che prende il via da Agerola è il sentiero dei tre calli. Questo percorso dura circa 4 ore e regala una scalata sul massiccio monte Tre Calli dei Monti Lattari. Ha una durata di circa 2 km e da qui, si raggiungono i 1100 metri di quota. Si possono vedere infatti, da questo percorso a 360°, tutta la Penisola Sorrentina e la Costiera Amalfitana. Inoltre, si potranno scoprire anche tanti altri sentieri che partono da questa zona, come ad esempio il sentiero dell’orrido di Pino che dura circa 5 km, il sentiero delle fonti di 5 km, il sentiero dente del gigante di 7 km, quello dell’alba di 4 km e il sentiero della Praia, lungo anch’esso 4 km.

4 – Il castello Lauritano

Un altro punto assolutamente da non perdere di Agerola è il Castello Lauritano. Parliamo di un vecchio rudere che si trova su un’alta parete rocciosa a 700 metri dal livello del mare che sovrasta tutta la Costiera Amalfitana a strapiombo sul Vallone di Santa Croce. La sua storia è tuttora avvolta in parte nel mistero. Questo luogo è davvero particolare e dal suo terrazzo si può guardare tutto il Golfo di Salerno e quello della Costiera Amalfitana. È tuttora da ristrutturare, infatti rientra tra i luoghi del cuore FAI e come già accennato, offre una vista davvero spettacolare, da non perdere!

5 – Le prelibatezze casearie

Agerola è anche famosa per i suoi formaggi, i suoi sapori enogastronomici, per il suo vino e per tutti i prodotti che si realizzano in questo posto, una su tutte sono le sue provole. Ecco perché, chi visita Agerola non può certamente non fermarsi in una delle osterie del posto oppure nelle attività casearie dove si assaggiano i sapori tradizionali di questa Terra. Infatti, è un posto molto particolare, ricco di piatti saporiti ed inoltre, è in grado di dare alla visita turistica quel tocco di sapore in più. Cosa aspettate? Scoprire Agerola anche dal punto di vista enogastronomico sarà sicuramente una piacevole scoperta. Ecco perché con questo tour anche di tipo culinario, si avrà un punto di vista privilegiato per scoprire alcuni dei sapori delle tradizioni e delle belle realtà di questo particolare territorio, fatto non solo di bellezze storiche e architettoniche, ma anche di tradizioni naturalistiche e casearie.

 

 

Le 5 cose da visitare a Castellammare di Stabia

Castellammare è la città che apre le porte alla Penisola Sorrentina. Questo Comune che appartiene nell’area metropolitana di Napoli, sorge alle pendici del Vesuvio e infatti, apre la vista al golfo di Napoli con un punto di vista davvero privilegiato. Vediamo quali sono i 5 luoghi assolutamente da non perdere per chi visita Castellammare di Stabia. Molti non sanno che questa città che sembra meno turistica degli altri centri della Penisola Sorrentina, in realtà racchiude degli scavi di origine Romana e in più è una località famosa anche per le sue terme e per la sua movida variegata e molto divertente. Scopriamo insieme cosa “nasconde” Castellammare di Stabia.

1 – Gli scavi di Castellammare di Stabia

Chi visita Castellammare di Stabia non può certamente non programmare una visita nei suoi scavi. Parliamo della Villa Arianna, di Villa San Marco e della Villa del Pastore. Queste tre ville di origine Romana sono state recentemente ristrutturate ed è possibile visitarle facilmente. Sono bellissime, ricche di tanti affreschi e ben tenute. A pochi passi dalla passeggiata archeologica vi è anche la grotta San Biagio. Parliamo di un antico tempio Cristiano ricavato le pendici della collina di Varano. Probabilmente era nato come una cava ai tempi di romani per poi trasformarsi in un tempio Cristiano. Questa grotta all’interno ha degli effetti che risalgono al IV e al VII secolo. Attualmente viene chiamata “grotta San Biagio” perché è stata trovata al suo interno una statua raffigurante questo santo. La statua però è conservata al museo diocesano di Castellammare di Stabia. Altro luogo imperdibile di Castellammare!

2 – Le chiese di Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia possiede circa 50 chiese cattoliche. Sicuramente la più famosa e la concattedrale di Maria Santissima Assunta che è un prezioso esempio di architettura Seicentesca. Infatti, il duomo di Castellammare di Stabia è stato eretto nel 1587 anche se è stato consacrato molti anni dopo. Ebbene, questa particolare cattedrale dedicata a San Catello patrono della città, è stata rifatta molte volte e ha una croce latina con l’interno diviso in tre navate. Sui suoi lati si aprono ben 5 cappelle: all’interno vi è la statua lignea di San Catello che risale al 1600 ma anche gli affreschi di Vincenzo Paliotti nonché il gran presepe con delle statue autentiche del ‘700 napoletano che vengono costruite all’interno di questa bellissima concattedrale. Poi vi sono anche tante altre chiese come la basilica santuario di Santa Maria di Pozzano, il santuario della Madonna della Libera o quello del Sacro Cuore.

3 – Il castello medievale

Chi si reca in vacanza a Castellammare di Stabia non deve perdersi una tappa del suo castello. Parliamo di un edificio militare che risale al Medioevo e che si chiamava “castrum ad mare” e ha dato probabilmente il nome alla città. Il castello si trova sulla statale Sorrentina ed è stato ricostruito negli anni sia dagli Angioini che dagli Aragona. A oggi la sua storia principale e quella più conosciuta è legata alla famiglia Farnese che lo aveva reso poi un palazzo civile. Nel 1566 divenne luogo per la corte del governatore e poi nel 1800 fu nuovamente ristrutturato. Attualmente è sede di proprietà privata ed è sede di cerimonie ed eventi di ogni genere, ma anche di tipo culturale sociale, religioso e civile.

4 – Le antiche terme di Castellammare di Stabia

Castellammare è anche nota con il nome di città delle acque perché dall’inizio della sua storia si è sempre parlato delle sue terme, ovvero delle proprietà termali delle sue acque. Formalmente le antiche terme di Castellammare di Stabia sono state inaugurate nel 1836 e sono state per diversi anni, sia un centro benessere che un polo culturale locale. Poi negli anni è nato il complesso delle nuove terme che occupa una superficie di oltre 100.000 metri quadri e c’è un settore dedicato alle cure terapeutiche e l’altro per quelle idroponiche. Scoprire tutte le bellezze e le proprietà delle sue acque curative, rappresenta oggi una sfida per coloro che visitano questo territorio. Oltre alle acque termali, Castellammare è anche famosa per le sue acque potabili come quella della Fonte Acetosella che sono ideali per curare vari di patologie. Sono di ottima qualità” La cultura delle acque a Castellammare Stabia ancora oggi è molto sentita dagli abitanti del territorio e quindi vale la pena scoprirla!

5 – La villa di Castellammare di Stabia

Emblema per eccellenza della vita civile e sociale di Castellammare di Stabia è la sua villa che si estende per tutto il lungomare. Infatti, vi sono i giardini pubblici che sono a ridosso sul male e si estendono dall’hotel Miramare fino a Piazza Giovanni XXIII. Quest’area verde arriva fino all’arenile, ovvero questa grande spiaggia cittadina che in realtà, non è molto sfruttata perché purtroppo ci sono stati problemi di balneabilità delle acque. Però di fatto è il centro della movida serale, ma anche delle giornate in città. Chi visita Castellammare non può non farci almeno una passeggiata.

 

 

Le 5 cose da visitare a Sant’Agnello

Partire alla scoperta della Penisola Sorrentina significa andare a scoprire tutti i suoi centri, anche quello meno famosi. Uno dei paesini più caratteristici probabilmente, della Penisola Sorrentina è Sant’Agnello. Sant’Agnello è un piccolo paesino di appena 9 mila abitanti che sorge a picco sul mare e quindi, è uno dei punti di vista privilegiati per vedere tutte le meraviglie di questa splendida Costa. Il Comune è diviso in cinque rioni ed è davvero molto particolare, sia per le sue tradizioni che per la sua storia. Ma vediamo quali sono i luoghi assolutamente da non perdere per chi visita Sant’Agnello e perché vale la pena visitare questo splendido centro penisolano.

1 – La tenuta della Cocumella

Proprio vicino alla spiaggia della Marinella c’è il più antico albergo di Sant’Agnello che vale assolutamente la pena una visita. Parliamo della tenuta della Cocumella. Questo luogo era diventato nel 1597 un posto adibito alla cura dei gesuiti di Napoli. Quando però furono cacciati via dal Regno di Napoli, questo complesso divenne proprietà dello Stato. Sostanzialmente si tratta di una chiesa dedicata alla Vergine Maria, arricchita dalla presenza di un agrumeto, un frutteto e una grande casa. Nel tempo ha subito dei piccoli cambiamenti fino a diventare il Real Convitto della Cocumella. Ospitava dunque, gli orfani dei marinai del luogo e di tutta la Costiera Amalfitana. Nel IV secolo, fu comprato da Pietro Antonio Gargiulo e nel tempo è cambiato fino a quando non è diventato un albergo chiamato con il nome di “hotel della Cocumella”. In questo posto hanno soggiornato – tra gli altri personaggi illustri – lo scrittore Crawford, Byron e il duca di Wellington.

2 – Villa Crawford

Un altro posto che è assolutamente da non perdere a Sant’Agnello è Villa Crawford. In realtà, Sant’Agnello è famosa proprio per le sue grandi ville che hanno un affaccio a picco sul mare e sono caratterizzate da storie incredibili che si mescolano a cultura, un pizzico di gossip e storiche tradizioni. Villa Crawford si trova a pochi passi dalla spiaggia di Marinella: è la villa dello scrittore americano Francis Marion Crawford. Qui, questo scrittore compose molte delle sue opere proprio perché si sentiva ispirato dal clima della Penisola. Questa villa è molto importante per la storia di Sant’Agnello perché negli anni è stata il centro dell’ambiente culturale dell’epoca e a oggi è ancora imponente, in tutta la sua bellezza che sovrintende la città di Sant’Agnello

3 – La chiesa dei Santi Prisco e Agnello

La chiesa dei santi Prisco e Agnello che si trova nel centro cittadino di Sant’Agnello è assolutamente da non perdere per chi visita questo piccolo centro della Penisola Sorrentina. È dedicata al santo patrono della città ed è un vero e proprio edificio monumentale in stile neoclassico. All’interno vi sono delle tele di Giuseppe Castellano che raffigurano i due santi Prisco e Agnello, nonché la Trinità con la Vergine. Inoltre, tra le altre tele vi è anche quella rappresentante l’ultima cena e una invece, che riprende la lavanda dei piedi. All’interno della chiesa dei santi Prisco e Agnello, diversi secoli fa si formò la venerabile arciconfraternita del Gonfalone dei santi Prisco e Agnello che risale al 1426 e che aveva come scopo quello di combattere il fenomeno dell’usura.

4 – La chiesa dei frati cappuccini

Un altro posto assolutamente da non perdere per chi visita Sant’Agnello è la chiesa dei frati cappuccini. Si trova a pochi passi da piazza Marinella, vicino al convento in cui risiede tutt’ora l’ordine dei frati cappuccini. Questo edificio è davvero molto particolare: al suo interno ci sono delle opere d’arte d’importante rilevanza. Tra queste vale la pena citare la Madonna venerata dai santi Francesco e Giovanni e la statua di San Francesco che si trova sulla sommità della facciata della chiesa. Molto bella da vedere, questa chiesa in realtà è nata ancor prima che fosse fondata la città di Sant’Agnello.

5 – Piazzetta Marinella

La Piazzetta Marinella a Sant’Agnello è un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono scoprire un punto di vista bellissimo sulla Penisola Sorrentina. Questa Piazza, infatti, ha una vista a picco sul mare ed è assolutamente da non perdere. Negli anni, ha subito tanti cambiamenti ma di fatto, ancora oggi è un centro anche famoso per le uscite serali in quanto sulla piazza si radunano giovani, famiglie e coppie di innamorati. In più, vi sono un bar nonché un locale, dove si trascorrono delle piacevoli serate con un appuntamento musicale o culinario imperdibile. Dalla piazzetta Marinella si arriva comodamente anche alla spiaggia della Marinella di Sant’Agnello. Questa è una delle spiagge forse più belle della Penisola Sorrentina che è caratterizzata dalla presenza di una scogliera e acque cristalline. Sulla spiaggia si trova poi uno stabilimento balneare in cui vi è la presenza di un ristorante a picco sul mare dove possono trascorrere delle bellissime ore di relax all’insegna della natura e del divertimento.

 

 

Le 5 cose da visitare ad Amalfi

La Costiera Amalfitana prende il suo nome dalla città di Amalfi che è anche il suo centro più grande e storicamente più famoso. Amalfi, è una città molto bella, ricca non solo sotto l’aspetto marino faunistico, ma anche sotto quello sociale, storico e culturale. Vediamo quali sono i 5 luoghi da vedere assolutamente per chi è in visita ad Amalfi e come fare per scegliere quelli che sono più adatti alle proprie esigenze in un territorio così ricco e successivo, come quello della Costiera Amalfitana.

1 – Il Duomo di Sant’Andrea

Uno dei simboli per eccellenza di Amalfi è il suo Duomo, dedicato a Sant’Andrea. Insieme al famoso chiostro del Paradiso, rappresenta un luogo che vale assolutamente la pena visitare per chi si reca in questo posto per vacanza o per una visita culturale. Il Duomo di Amalfi, oltre a essere un luogo di culto cattolico, risale al IX secolo e ha delle caratteristiche architettoniche molto particolari con dei riferimenti al romanico, al barocco e al rococò. Il Duomo ha un fascino anche arabo-normanno: a oggi custodisce ancora lo storico crocifisso. La sua storia risale al IX secolo e poi è stato ristrutturato più volte nel corso degli anni. A fare la differenza è la sua imponenza che è ammirabile nella piazza principale di Amalfi. Poi vi sono i suoi particolari interni e la cripta della Cattedrale dove è custodito il corpo di Sant’Andrea, primo discepolo di Gesù. In più, vale anche la pena attraversare la sua lunga scalinata che dà un punto di vista privilegiato sul centro cittadino, anima di tutta la Costiera.

2 – Museo della carta di Amalfi

Molte persone non sanno che Amalfi è stato ed è tutt’ora un centro di produzione di una carta davvero molto particolare. Infatti, qui vi erano delle cartiere e una di queste nel 1969 è stata trasformata nel museo della carta di Amalfi. Situato nella Valle dei Mulini, questo museo è assolutamente da non perdere perché mette in mostra macchinari e attrezzature anche perfettamente funzionanti e restaurati, che venivano utilizzati nelle antiche cartiere amalfitane per realizzare la carta fatta a mano. Come si sa, era una delle quattro repubbliche marinare insieme a Pisa, Genova e Venezia. Quindi nei suoi viaggi commerciali, la carta ha assunto un ruolo cruciale per la storia della città. Si parla molto spesso che la prima carta di ottima qualità è stata proprio realizzate in questo centro cittadino. A oggi la tradizione della carta di Amalfi è ancora molto coltivata e sentita nel centro della Costiera Amalfitana. Non è un caso che sono sempre di più coloro che la scelgono ad esempio, per realizzare delle partecipazioni per il matrimonio oppure perché magari vogliono utilizzare questo particolare supporto per dei messaggi particolari.

3 – Il chiostro del Paradiso di Amalfi

Annesso al Duomo di Amalfi vi è il Chiostro del Paradiso. In pratica, è uno degli edifici più interessanti e noti di tutta la Costiera Amalfitana. Questo chiostro risale al periodo compreso tra 1266 e 1268 ed è stato edificato su volontà dell’arcivescovo Filippo Augustariccio. È molto bello da vedere con il suo stile particolare, vagamente arabeggiante. Questo suggestivo chiostro nasce come un cimitero per i cittadini illustri e benemeriti ed è attaccato la basilica dell’Assunta. Attualmente vi sono ancora 5 sarcofagi di significativa importanza di questo luogo ovvero: il sarcofago del ratto della Proserpina, quello di Romolo e Remo allattati dalla lupa, il sarcofago delle nozze di Peleo e Teti, il sarcofago romano con la croce di Amalfi nonché quello dell’arcivescovo Pietro Capuano. Inoltre, vi è anche il sarcofago romano che porta il nome del decurione Publio Ottavio Rufo. Con il suo grazioso giardinetto centrale, dà ancora testimonianze della grandezza della città di Amalfi nei secoli.

 

4 – La Valle delle Ferriere

Un altro posto da non perdere è la Valle delle Ferriere che ha una posizione particolare tra i monti Lattari e il mare. Qui si può vedere un luogo caratterizzato da una particolare biodiversità, dove ci sono il fiume Canneto e una romantica cascata. Partendo da Pontone (frazione di Scala) si fa lungo percorso di trekking che porta a scoprire le bellezze di questo territorio, che talvolta è meglio seguire con l’aiuto di una guida.

5 – Spiagge e insenature di Amalfi

Chi vista Amalfi deve vedere le sue spiagge più belle, come quella di Duoglio. È una caletta molto carina, con una roccia a picco sul mare. Inoltre, poi vi è la spiaggia di Santa Croce davvero da non perdere. Per chi ama la natura, è immancabile anche una tappa nella spettacolare grotta dello smeraldo che realtà si raggiunge in barca e si trova poco distante dalla vicina Conca dei Marini. Questa grotta è una delle attrazioni più famose dell’intera Costiera Amalfitana e si chiama così proprio per l’intenso colore verde che caratterizza all’interno di questa cava. Si accede da una barca più piccola, pagando un ticket: scoprirete uno dei posti più belli di tutta la Costiera Amalfitana.

 

 

Cosa fare di sera in Costiera Amalfitana

Fare una vacanza in Costiera Amalfitana significa vivere uno dei territori più belli della Regione Campania e forse di tutta Italia. C’è da dire che questa area è anche famosa perché è nota per la sua movida, nonché per gli eventi mondani. In particolare, tra le città più alla moda e di tendenza di questo territorio vi è Positano dove spesso si trovano anche tanti personaggi provenienti dal mondo dello spettacolo e da ogni angolo del Pianeta. Vediamo quali sono però le cose più belle da fare di sera in Costiera Amalfitana e quali sono o posti più particolari da non perdere.

Cosa fare di sera a Positano

Chi vuole vivere un po’ di divertimento serale in Costiera Amalfitana puntando sulla mondanità, il divertimento, ma anche l’enogastronomia e la musica non può certamente non fare una sosta a Positano. Positano è ricca di locali, pub, vinerie, enoteche e lo stesso centro cittadino è spesso uno scenario di numerose manifestazioni che si tengono durante tutto il corso dell’anno. Qui ci si può divertire nei locali, nei pub, bevendo e mangiando i piatti tipici del territorio. Inoltre, vi sono anche delle discoteche e music club che si trovano a pochi passi dal centro di Positano.

Cosa fare di sera ad Amalfi

Divertirsi di sera ad Amalfi è molto facile perché l’intero centro cittadino è scenario gioviale con tante persone per strada, nei locali, nei bar, ristoranti, vinerie e pasticcerie. Sul lungomare poi vi sono tanti locali a ridosso della spiaggia, dove trascorrere del tempo in estate ma anche nel periodo autunnale o primaverile, quando il tempo comunque è mite e molto piacevole. Vi sono anche alcune discoteche e locali notturni un po’ più adatti a chi ama ballare. Sorgono proprio sulla strada Amalfitana che collega tutti i piccoli centri della Costiera Amalfitana. In più, di certo non ci si annoierà di sera ad Amalfi soprattutto nel periodo estivo, in quanto vi sono sempre tantissimi eventi culturali e folkloristici organizzati dalle amministrazioni del territorio.

Cosa fare di sera a Ravello

Rispetto agli altri centri della Costiera Amalfitana, Ravello fa la differenza in quanto è soprattutto famosa per i suoi eventi culturali. Una delle idee a cui non si può rinunciare per chi è in visita a Ravello è quella di trascorrere la serata ascoltando uno dei tanti concerti che si tengono all’Auditorium oppure presso Villa Rufolo in occasione del festival di Ravello o degli eventi collaterali. Anche una passeggiata nel centro cittadino, tra i suoi numerosi locali e bar intimi con una vista spettacolare, di certo renderà speciali le vostre serate in Costiera Amalfitana.

Divertirsi in Costiera Amalfitana a Maiori e Minori

Due città che sono in grado di fare la differenza in Costiera Amalfitana sia nel periodo estivo che in quello autunnale o primaverile, sono Maiori e Minori. Infatti, entrambe sono ricche di locali ed hanno un lungo mare molto popolato e ricco di persone che semplicemente “passeggiano”. Inoltre, in questa zona vi sono, durante tutto il corso dell’anno ma nel soprattutto nel quando il clima è più mite, anche tantissimi eventi folkloristici, della tradizione che assicurano tanto divertimento. Si tengono anche tante sagre e kermesse davvero particolari. A Minori in particolare si può anche trascorrere la serata in uno dei posti che è un po’ emblema di questo territorio: parliamo di Sal De Riso, una nota pasticceria del territorio nonché anche un lounge bar dove assaggiare alcuni dolci tipici della Costiera Amalfitana. Qui potrete trascorrere la serata all’aperto godendo del passeggio e della tranquillità di questo posto.

Gli altri centri della movida in Costiera Amalfitana

La Costiera Amalfitana ha anche altre piccole cittadine come ad esempio Vietri sul mare, così come Erchie o Cetara organizzano, durante tutto il corso dell’anno tantissime iniziative, sagre e altri eventi da non perdere. Però, la cosa che c’è da dire che se si va alla ricerca di locali più mondani e dove ad esempio è possibile ballare o divertirsi in una fascia d’età più giovanile, sicuramente Erchie così come Vietri sul mare, rappresentano un’ottima soluzione per vivere l’altra faccia della Costiera Amalfitana. Invece, chi è alla ricerca di sagre, eventi folkloristici civili, legati a manifestazioni religiose e non solo può trovare delle valide alternative anche in città come Conca dei Marini, Tramonti o Furore.

Le sagre in Costiera

Durante tutto il periodo estivo, ma anche a ridosso di quello autunnale, si tengono tantissime sagre che riprendono quelle che sono le tradizioni eno gastronomiche, culturali, civili, religiose e sociali di un territorio molto ricco sotto quest’aspetto. Vi sono alcune sagre che sono storiche della Costiera Amalfitana come ad esempio quella della sfogliatella Santa Rosa di Conca dei Marini oppure la sagra del Limone che si tiene a Tramonti. Da non perdere sotto l’aspetto delle sagre e gli eventi culinari, anche la Festa del Pesce che si tiene in estate a Positano o quella delle alici di Cetara che si viene nel centro marinaro.

 

 

Cosa fare di sera in Penisola Sorrentina

Se siete alla ricerca di divertimento e di movida nella Penisola Sorrentina, vi trovate nel posto giusto! Chi visita questa zona, infatti non può certo non aver sentito parlare almeno una volta dei tanti intrattenimenti che caratterizzano la Penisola. Una delle città più note sotto questo aspetto è senza ombra di dubbio Sorrento. È qui che si tengono i principali eventi serali sia mondani che culturali. Però a dire il vero, anche altre città della Penisola Sorrentina sono famose per la loro tradizione legata alla movida e ai divertimenti serali. Vediamo cosa fare di sera in Penisola Sorrentina e poi quali sono alcune idee per divertirsi.

Cosa fare di sera a Sorrento

Come già accennato, Sorrento può essere considerata una delle città della Penisola Sorrentina dove il divertimento non manca. Chi infatti, vuole vivere le ore serali nella perla della Penisola, troverà tantissimi locali, ristoranti, pizzerie, pub e pasticcerie. Uno dei centri per eccellenza in cui trascorrere delle piacevoli ore di divertimento è piazza Tasso. Qui vi è uno storico bar, una vista spettacolare e anche dei piccoli locali dove intrattenersi per bere un cocktail. Da lì, si snoda una lunga passeggiata che va per tutto il corso Italia dove si trovano tantissimi pub, ristoranti e locali dove intrattenersi. Tra le soluzioni migliori per chi ama poi mangiare ad esempio a base di pesce potrebbe essere annoverata anche l’area Marina di Sorrento dove vi sono tantissimi locali specializzati in specialità marine.

Cosa fare di sera a Vico Equense

Un’altra meta piacevole per chi vuole trascorrere le ore serali in giro in Penisola Sorrentina è Vico Equense. In particolare, la località di Seano è famosa perché vi si trovano numerosi bar e locali dove trascorrere delle ore con una presenza soprattutto giovanile. Tra i locali migliori vi sono anche dei ristoranti dov’è possibile assaggiare le specialità del posto. Anche il centro cittadino di Vico Equense rappresenta sicuramente un’ottima idea per chi vuole divertirsi nelle ore serali in questo angolo di Paradiso. Non dimenticate anche che si può godere di una passeggiata serale a Vico Equense per assaggiare alcune delle storiche pasticcerie del posto: qui si trovano alcune tra le migliori delizie al limone del territorio.

Cosa fare di sera a Meta di Sorrento e a Piano di Sorrento

Piano di Sorrento e Meta di Sorrento sono sicuramente le due mete forse più adatte alle famiglie. In realtà, in entrambe queste piccole cittadine vi sono ristoranti, pub, locali ma che possono ospitare sia un pubblico giovanile che gruppi familiari. Molti preferiscono il moderato caos di queste due piccole cittadine rispetto invece, alla movida un po’ più violenta e selvaggia fatta anche di discoteche, di locali musicali come quelli di Sorrento e di Vico Equense. Di certo, sia Meta di Sorrento che Piano di Sorrento, all’interno del loro piazze principali offrono la possibilità di godere degli ottimi piatti della tradizione culinaria locale, nonché di assaggiare anche qualche tipico liquore del territorio, come ad esempio il limoncello.

La movida a Castellammare di Stabia e nella zona dei Monti Lattari

Discorso a parte merita la città di Castellammare di Stabia. Infatti, in questa piccola cittadina che apre le porte della Penisola Sorrentina, si ha la possibilità di godere di una novità molto imponente fatta soprattutto su misura dei giovani. Qui si trovano bar, locali, ristoranti e anche angoli di street food. Sul lungomare di Castellammare di Stabia vi è un lungo passeggio con una delle viste più belle su tutto il golfo di Napoli. Ci sono sempre tantissime persone, sia famiglie che anche giovani o persone di una certa età. Inoltre, lo stesso discorso vale anche per i Monti Lattari. In alcune città come ad esempio Pimonte oppure Gragnano, si hai possibilità di assaggiare una delle pizze più buone di tutto il territorio, nonché il famoso “panuozzo di Gragnano”, una specialità culinaria del territorio.

Cosa fare di sera a Nerano, Sant’Agnello e Massa Lubrense

Tra gli altri centri della Penisola Sorrentino vi sono Nerano, Sant’Agnello e Massa Lubrense che rappresentano sicuramente le parti più tranquilla e romantiche, per le ore serali, di questo territorio. Non è un caso infatti, che sono sempre di più le famiglie o le coppie che preferiscono questi centri della Penisola Sorrentina per trascorrere qualche giorno di vacanza spensierato e per divertirsi all’insegna soprattutto del relax. Prima perciò di scegliere dove alloggiare in Penisola Sorrentina è bene chiedersi che tipo di divertimento si sta cercando. Infatti, a Massa Lubrense così come a Nerano o a Sant’Agnello, vi sono soprattutto dei ristoranti, dei piccoli localini, enoteche, vinerie che di certo vi garantiranno delle serate piacevoli. Vale la pena citare un particolare di locale che si trova a Sant’Agnello e che è invece famoso perché organizza delle lunghe serate di karaoke. Si trova a ridosso del centro cittadino e potrebbe essere una meta divertente per chi alloggia in questi posti!

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I Paesi più antichi della Penisola Sorrentina, scopri Vico Equense

Vico Equense è una città molto particolare, arroccata sulle scogliere della Penisola Sorrentina. Si trova, infatti su un blocco tufaceo a più di 1000 metri di distanza dal livello del mare. Vico Equense ha delle origini molto antiche. Infatti, si parla di questa città come di “Silla” e degli imperatori romani che avevano lasciato il loro segno in questa zona. In realtà però, era abitato già dai greci e da diverse popolazioni che hanno lasciato la propria influenza sulla formulazione di questa città. Insomma, prima di partire alla scoperta di altri centri della Penisola Sorrentina vale la pena fare una visita presso questa borgo marinaro davvero molto caratteristico. Vediamo cosa vedere e cosa fare a Vico Equense per chi la visita la prima volta e non lo so!

Cosa vedere a Vico Equense

Tra le cose più belle da vedere a Vico Equense, innanzitutto, vi è il suo centro storico. Questa città è davvero molto particolare perché oltre a dei percorsi naturalistici davvero unici nel loro genere, ha anche dei tragitti culturali e artistici di molto valore. Innanzitutto, come già accennato c’è il centro storico dove c’è la chiesa di Santa Maria Annunziata. Questa chiesa è stata costruita nel ‘500 e si trova poco sopra il livello del mare. Molto spesso è diventata protagonista di quadri e rappresentazioni che sono simbolo della Costiera Amalfitana e della Penisola Sorrentina. La sua facciata è barocca anche se ha degli elementi che sono tipicamente gotici. Inoltre, c’è da dire che questa chiesa per diversi anni è stata cattedrale di tutta la diocesi del territorio e a oggi è ancora funzionante, nonché location di tantissime cerimonie. Ma nel centro storico, vi sono anche tanti negozi e delle botteghe tipiche del territorio. In realtà, scoprire la sua bellezza, significa anche riuscire a coglierne tutti gli aspetti tradizionali. Tra gli altri monumenti e luoghi d’interesse di Vico Equense, vale anche la pena citare il Santuario di San Michele Arcangelo, nonché alcune tra le sue piazze principali.

Il castello Giusso di Vico Equense

Un altro monumento davvero molto particolare che vale la pena visitare a Vico Equense è il castello Giusso. Anche se rispetto alla costruzione del XIII secolo adesso è molto diverso, di fatto però rappresenta sempre un punto di riferimento per chi vuole scoprire questa città. Secondo la tradizione, si racconta che questo castello è stato realizzato da Carlo II D’Angiò: è un castello che cade direttamente a promontorio sul mare. È molto particolare, prende il nome dalla famiglia Giusso che qui vi ebbe la sua residenza. All’interno vi sono un ciclo di affreschi, nonché la cappella Palatina. È anche famoso per il suo terrazzo a ridosso sul mare.

Le spiagge e le terme di Vico Equense

Come già accennato Vico Equense è arroccata su una scogliera a 1000 metri dal mare. Però nelle sue insenature è possibile trovare delle piccole spiaggette davvero molto caratteristiche. La cosa più bella da vedere per coloro che vogliono esplorare la zona di Vico Equense è il complesso termale dello Scrajo. Questo complesso nasce verso la fine dell’Ottocento con lo scopo di sfruttare le diverse sorgenti di acqua sulfurea con i loro benefici: una delle più particolari meraviglie che si trovano in questa zona. Venivano utilizzate per curare diverse patologie e infatti, ancora oggi rappresentano un punto di riferimento molto importante per turisti e non solo. Inoltre, vale anche la pena una visita al banco di Santa Croce che sarebbe una secca, una di quelle più belle del mar Mediterraneo. Questa secca nel periodo estivo è da vedere: qui si trovano diverse specie, sia vegetali che animali. Infatti, è anche possibile vedere dei depositi di corallo rosso.

 

Tradizioni e cultura folkloristica di Vico Equense

Vico Equense è anche famosa per la sua tradizione culturale e folkloristica. Innanzitutto, in questo territorio c’è una ricca tradizione eno gastronomica che ha la sua punta di diamante nel provolone del Monaco. Si tratta di un formaggio DOP disponibile sia in versione piccante che dolce e che viene esportato in tutta Italia. Inoltre, anche i vini e gli agrumi, in particolare i limoni, sono davvero saporiti in questo territorio. In questa zona si trovano anche delle botteghe locali in cui trovare dei manufatti artigianali oppure delle osterie dove assaggiare la pizza, che secondo la tradizione popolare è nata proprio in queste Terre.

Dove dormire a Vico Equense

I turisti che visitano la Penisola Sorrentina molto spesso scelgono Vico Equense in quanto questo territorio, a differenza di altri offre numerose strutture ricettive. Prima perciò di trovare altre soluzioni, optare per Vico Equense potrebbe essere un’ottima idea.

Chi vuole scoprire il vero aspetto della Penisola Sorrentina dunque dovrebbe affidarsi a delle guide di esperti del territorio che sapranno darvi degli ottimi consigli su dove iniziare per visitare tutte le parti più caratteristiche, i posti più belli, più antichi e più tradizionali della Penisola Sorrentina, tra cui spunta Vico Equense.

 

 

 

I Paesi più antichi della Costiera Amalfitana, scopri Praiano

Praiano è uno dei borghi più antichi della Costiera Amalfitana. Chi si trova in questo posto per una vacanza o per una breve vista, assolutamente non deve perderselo. Si trova a cavallo tra Positano e Amalfi: Praiano è molto intimo, tradizionale, richiama un po’ quelle che sono le tradizioni folkloristiche e culturali di questo territorio. Questo Paese è famoso soprattutto per i suoi percorsi panoramici, per la sua accoglienza genuina ma anche per le spiagge belle e appartate. Si tratta di una parte della Costiera Amalfitana che ha un sapore ben diverso dalle mondane Amalfi e Positano e soprattutto, vive a un ritmo molto più lento. Vediamo cosa vedere, cosa fare per chi è in visita a Praiano e quali sono i posti assolutamente da non perdere in un tour di questa piccola città marinara.

Dove dormire

Cosa vedere a Praiano

Come già accennato, Praiano è famosa soprattutto perché ha mantenuto intatte le sue tradizioni ma anche perché ha dei percorsi culturali molto interessanti. Infatti, a Praiano ci sono, in un territorio relativamente molto piccolo circa 13 chiese. Si tratta di chiese con delle cupole maiolicate, dove ci sono molte edicole votive. Tra vicoli e scalinatelle, queste chiese risalgono anche al ‘600, sono davvero molto particolari. Questa è sicuramente una particolarità di Praiano che rende molto bella una visita in città. A queste visite, vanno aggiunti anche dei tour nei suoi percorsi artistici. Infatti, vi sono nel centro di Praiano tantissime installazioni in pietre o in ceramica che si trovano a ridosso di alcuni dei più bei Belvedere di tutta la Penisola e della Costiera Amalfitana, assolutamente da non perdere. Inoltre, vi è anche Marina di Praia: quest’area, passeggiando tra ulivi e scorci unici, vi aiuterà a scoprire le bellezze marine di questo territorio. C’è anche da scoprire, sempre nell’ottica della tradizione storica, culturale e artistica di questo territorio, Torre Asciola (detta anche “Torre a mare”) che è un antico punto di avvistamento. Da qui si vede una prospettiva spettacolare di tutta la Costiera Amalfitana.

Le spiagge

Praiano è famosa anche per le sue spiagge che sono appartate e meno caotiche rispetto invece a quelle delle principali città della Costiera. Infatti, è possibile visitare una delle spiagge più belle di tutto il territorio che è la spiaggia della Gavitella. In questa spiaggia il sole tramonta più tardi e si può godere di una fresca acqua cristallina. C’è anche una particolare grotta che crea una sorta di piscina naturale. C’è da dire inoltre, che Praiano si contraddistingue anche perché è molto particolare sotto l’aspetto naturalistico. Da non perdere anche la spiaggia di Marina di Praia, che si può raggiungere anche in bus o in auto ed è più affollata rispetto alla spiaggia della Gavitella. Questa spiaggia si raggiunge solo percorrendo 330 gradini che portano alla sua scogliera. Altrimenti la potete raggiungere via mare.

Gli eventi tradizionali di Praiano

Proprio perché è un Paesino molto legato alle tradizioni, Praiano riesce a essere uno dei principali punti di riferimento per i turisti. Rispetto ad altri Paesi della Costiera, a Praiano si tengono le tradizioni più antiche. Ad esempio, dal 1 al 4 agosto vi è la festa di San Domenico che è una manifestazione molto sentita dove si accende la secolare luminaria in onore del Santo e l’intero centro viene rischiarito dalle luci di oltre 3000 candele. Inoltre, nel Paese si tengono tante iniziative a ridosso della chiesa di Santa Maria a Castro e del convento di San Domenico che si trova nella parte alta di questa piccola cittadina. Infatti, c’è da dire che una delle caratteristiche geografiche di Praiano è proprio il fatto che nella frazione di Vettica Maggiore passa anche il sentiero degli Dei. Da Pogerola a Positano, questo sentiero è una scoperta bellissima per coloro che vogliono vedere anche l’aspetto un po’ più naturalistico della Costiera Amalfitana.

Dove dormire a Praiano

Anche se è un centro antico e molto piccolo, in realtà Praiano è ricca di strutture ricettive più o meno grandi. In questo territorio, si trovano tanti bed and breakfast, alberghi, case vacanza. Inoltre, si trovano anche tanti bar, locali dove assaggiare le leccornie e i piatti tipici del Paese. Insomma, sicuramente questa bella cittadina rappresenta l’altra faccia della Costiera, ma ciò non gli impedisce di essere altrettanto turistica. Praiano poi è anche molto facile raggiungere grazie a numerosi mezzi di trasporto che la mettono in collegamento con Positano e con Amalfi, che sono i due centri più grandi per eccellenza.

 

Per essere aggiornati su eventi, tradizioni e appuntamenti che si tengono nel piccolo centro di Praiano, così come in tutta la Costiera Amalfitana, il consiglio è quello di rivolgersi agli esperti di I Love Costiera che sapranno aiutarvi a vedere l’aspetto unico e caratteristico di questo territorio! Una visita con l’aiuto dei nostri esperti infatti, riuscirà a rendere molto speciale la vostra vacanza in Costiera Amalfitana!

 

 

Quali sono i 3 posti più belli della Penisola Sorrentina

La Penisola Sorrentina, è caratterizzata da luoghi davvero molto particolari, belli da vedere ed inoltre, anche ricchi di emozioni, di storia e di cultura. Non è un caso infatti, che sono sempre di più coloro che decidono di visitare questa zona per andare a scoprire tutti gli aspetti più particolari di questo posto. È difficile fare una classifica su quali possono essere considerati i posti più belli della Penisola Sorrentina perché ogni città ha le sue caratteristiche sia naturalistiche, ma anche territoriali, culturali e sociali. Però, alcuni visitatori hanno espresso la loro soddisfazione per alcuni posti rispetto ad altri. Vi sono delle preferenze per alcune città e alcune aree rispetto ad altre. Vediamo quali sono i 3 posti più belli della Penisola Sorrentina secondo coloro che l’hanno visitata e perché vale la pena scoprirli per assaporarne tutte le caratteristiche.

I 3 posti più belli della Penisola Sorrentina

1- Sorrento

La città di Sorrento può essere considerata senza ombra di dubbio, uno dei posti più belli da vedere in Penisola Sorrentina. Questo perché Sorrento rappresenta una perfetta sintesi di tutte quelle che sono le caratteristiche delle singole città dell’area della Penisola. Infatti, oltre a elementi storici e architettonici importanti, è anche patria di movida, di eventi culturali, sociali e civili che si tengono nel corso di tutto l’anno. Sorrento inoltre, è ricca di storia, di tradizioni, di cultura e di miti. Patria per eccellenza del limoncello, chi visita Sorrento non ne resterà certamente deluso né da un punto di vista culinario, né per quanto riguarda le sue bellezze paesaggistiche. Dalla Villa di Sorrento si ha un punto di vista privilegiato su tutta la Penisola Sorrentina ed è possibile scovare anche Capri, che si trova a pochissimi passi di distanza. Inoltre, Sorrento è anche molto comoda per coloro che vogliono visitare la Penisola Sorrentina, in quanto, si tratta di un porto strategico sia per raggiungere le isole, come quelle de Li Galli oppure le isole di Capri e Ischia ma anche perché, si possono raggiungere facilmente tutti gli altri paesini della Penisola Sorrentina. Proprio da Sorrento, infatti partono i principali punti di collegamento verso le altre città della Penisola. Insomma, è sicuramente uno dei posti più belli di questo pezzo di Paradiso.

2 – Sant’Agata dei Due Golfi

Il cosiddetto “cornicione” di Sant’Agata sui Due Golfi, è uno dei posti assolutamente da non perdere della Penisola Sorrentina. Infatti, le persone amano passeggiare in questo territorio, scoprirne tutti questi aspetti. In pratica, da Sorrento si raggiunge facilmente Sant’Agata dei Due Golfi proprio attraversando questo cornicione. Parliamo di un pezzo di terra lungo circa 80 km molto tortuoso, dove si trovano tutte le principali scogliere della Penisola Sorrentina. Da cui è possibile vedere il mare cristallino, delle ville, alberi da frutto e costeggiare una delle strade più belle al mondo. Ebbene, questa parte insieme poi a Sant’Agata dei Due Golfi, danno un punto di vista strategico su questo particolare pezzo di Terra. Nello specifico, Sant’Agata dei Due Golfi si chiama in questo modo si ha la possibilità di avere una vista sia sulla Penisola, sul Golfo di Napoli che su quello di Salerno, con lo sfondo della Costiera Amalfitana. Ecco perché, si ha la possibilità di scoprire qualcosa di completamente nuovo e che non tutti hanno il privilegio di poter guardare. Vi è anche una particolare panchina dove poter godere di questo panorama punto in pratica basta pochissimo per esplorare con gli occhi tutto o un territorio costiero unico e affascinante.

3- La baia di Ieranto

Un altro posto che può essere annoverato senza timore di essere smentiti tra i 3 più belli della Penisola Sorrentina e la baia di ieranto. Inserito nei luoghi FAI, questa baia si trova all’estremità della Penisola Sorrentina a cavallo con Punta Campanella nell’area Marina Protetta. È un sito d’interesse comunitario che si contraddistingue per la biodiversità. Innanzitutto, è un luogo di pace che si raggiunge solamente a piedi o via mare e permette di arrivare sulla spiaggia abbastanza grande e molto particolare. La baia di Ieranto, permette di ristabilire un contatto con la natura partendo dal centro marinaro di Nerano. In circa 4 km si raggiunge questa spiaggia tutta circondata da promontori a mare, è caratterizzato da acque cristalline. Qui si potrà godere del vero contatto con la natura della Penisola Sorrentina. Come già accennato, si trova a cavallo di Punta Campanella che è l’estremità della Penisola e che è famosa anche per le sue leggende e per la storia che porta con sé.

Esplorare la Penisola Sorrentina

Chi vuole esplorare la Penisola Sorrentina tenendo conto delle difficoltà che a volte si possono riscontrare in un territorio così tortuoso, complesso e policentrico, deve rivolgersi per forza a delle guide e quindi la cosa migliore è contattare gli esperti del settore. Rivolgendosi alla guida di I Love Costiera, si avrà la certezza di scoprire tutti i posti più belli e più particolari della Penisola Sorrentina, così della Costiera Amalfitana, in modo da non perderli e scoprire la vera essenza di questo territorio.

 

 

Quali sono i 3 posti più belli della Costiera Amalfitana?

Visitare la Costiera Amalfitana significa aprire le porte del Paradiso in Terra. Parliamo di un territorio da sempre molto amato soprattutto da coloro che sono appassionati di natura. Non è un caso, che sono sempre di più coloro che decidono di visitare questo posto anche solo per un week end. C’è da dire che la Costiera Amalfitana non è facile da esplorare, in quanto è policentrica, con i suoi diversi paesini che si contraddistinguono per storia, cultura e tradizioni, sotto certi aspetti comuni ma per altri assolutamente originali da una città all’altra. Fare una classifica di qual è il posto più bello della Costiera Amalfitana risulta alquanto complesso perché vi sono tantissimi scorci unici e bellissimi che vale assolutamente la pena visitare. Vediamo però quali sono considerati dai turisti e dagli abitanti del posto come i posti più belli della Costiera Amalfitana.

I 3 posti più belli della Costiera Amalfitana

1 – Positano

La città di Positano con i suoi scorci, le casette colorate arroccate sui monti e uno scenario unico dal mare, rappresenta sicuramente uno dei posti più belli e nella top 3 della Costiera Amalfitana. Da sempre questa città, infatti rappresenta un po’ il simbolo di tutta la Costiera Amalfitana con le sue stradine fatte di ciottoli bianchi e la sua cultura del vestiario e delle calzature che è unica al mondo. Inoltre, ci sono anche la Grotta del Fornillo, tanti scorci cittadini, insieme anche alla cattedrale comunale che rappresentano davvero un punto eccellente per iniziare a visitare tutte le bellezze della Costiera. Positano poi, è anche un bellissimo centro in cui è possibile godere degli aspetti un po’ più mondani della Costiera Amalfitana. Infatti, è da sempre popolata da vip e personaggi del mondo dello spettacolo che non vogliono rinunciare a scoprire tutte le bellezze di questo posto, famoso anche per le sue prelibatezze eno gastronomiche. Insomma, chi ha visitato almeno una volta Positano sa bene quanto può essere forte l’emozione di trovarsi lungo il suo molo e vedere, con la prospettiva dal mare verso i monti, tutte le sue casette arroccate che rendono davvero speciale questo Paese.

2- Il sentiero degli Dei

Più che un posto, il sentiero degli Dei in Costiera Amalfitana è un percorso unico nel suo genere, davvero speciale. Infatti, tutti coloro che amano la natura non possono rinunciare a fare un salto in questo pezzo di Paradiso. Si tratta di un percorso di trekking molto interessante, a tratti anche un po’ complesso che però offre un punto di vista eccellente sulle bellezze naturalistiche e paesaggistiche della Costiera Amalfitana. Non è un caso che sono sempre di più coloro che vanno a visitarlo e ne scoprono tutti gli aspetti più belli. Questo percorso inizia da Agerola e si spinge fino a Positano. Percorrendo quelle che erano le strade che si usavano nei tempi più antichi per il commercio in Costiera. Si inizia a camminare attraversando i limoneti da cui nascono i tipici Limoni di Amalfi IGP: qui si scopre un aspetto un po’ più rustico della Costiera Amalfitana, un lato che non ci si aspetta. Oltre a una vista spettacolare su tutta la Costa, che permette anche di arrivare fino a Capri, si avrà in più un contatto con la natura dei Monti Lattari, famosi in primo luogo, per la loro natura incontaminata e incontrastata. In più, per gli amanti del bird watching è anche un ottimo punto di vista per vedere alcune tra le specie migratorie che popolano il territorio della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana.

3 – Amalfi

Un altro dei posti più belli della Costiera Amalfitana è Amalfi. Impossibile non andare a visitare questa cittadina tra le più belle e le più famose di questo pezzo di Paradiso. Amalfi si caratterizza per storia e per tradizione. L’Antica Repubblica Marinara, rispetto alle altre città, ha quel tocco di classe in più dovuto anche alla presenza di monumenti storici e architettonici che la rendono spettacolare. Con i suoi vicoli, con le testimonianze saracene su tutto il suo territorio, Amalfi ancora oggi mantiene inalterate alcune delle tradizioni che hanno fatto la storia e la bellezza di questo territorio. Città anche mondana, Amalfi è assolutamente imperdibile ed è una tappa obbligata per tutti coloro che vogliono visitare la Costiera. Basti pensare anche che tra i posti assolutamente da non perdere nella città di Amalfi, oltre al Duomo di Sant’Andrea, vi è anche il famoso Capo d’Orso. Si tratta di uno scorcio bellissimo, un belvedere unico dove è possibile scovare i tratti più particolari della Costiera Amalfitana e scovare anche in profondità la Penisola Sorrentina.

Esplorare la Costiera Amalfitana

Se avete voglia di esplorare tutti i luoghi più belli della Costiera Amalfitana il nostro consiglio è quello di puntare sulla guida di esperti del posto che vi daranno consigli utili per trovare anche i luoghi più nascosti. Che aspettate? Iniziate ad esplorare questa bellissima Terra!

 

 

 

I 3 motivi per visitare il castello Giusso di Vico Equense

La Penisola Sorrentina è ricca di posti bellissimi da vedere ed esplorare. Tra questi vi è il Castello Giusso che vale assolutamente la pena una visita. Si tratta di una struttura militare, poi divenuta residenziale, che si trova nella città di Vico Equense. Risale al XIII secolo, anche se negli anni ha subito tanti mutamenti che hanno cambiato in maniera sostanziale il suo aspetto originario. Si chiama in questo modo, prendendo il cognome da uno dei suoi proprietari. A oggi, viene utilizzato come luogo per meeting, per cerimonie ed esposizioni artistiche. Nel corso della sua storia sembrerebbe che tale castello sia stato costruito secondo la volontà di Carlo II D’Angiò. Questo castello ha cambiato completamente la sua struttura nel corso dei secoli. Vediamo quali sono i motivi per cui vale la pena visitarlo e quali sono alcune leggende che ne contraddistinguono la storia fin dal principio.

I motivi per visitare il Castello Giusso

Visitare il Castello Giusso significa avere una vista privilegiata sulla Penisola Sorrentina e scoprire quel che resta di una delle strutture più antiche di tutta la Costa e del territorio Sorrentino. Già le sue origini, infatti risalgono al VII secolo avanti Cristo, come risulta anche da alcuni corredi funerari che si sono trovati nell’antica necropoli. Questa necropoli è stata scoperta nel XX secolo. Col passare degli anni ha cambiato la sua forma, la sua struttura, ma a oggi vale ancora la pena visitarlo. E’ diventato meta di riferimento per eventi di vario genere ed offre una vista bellissima. Vediamo perché vale la pena visitare questo castello e quali sono le sue caratteristiche.

1 – L’imponenza e lo scorso a picco sul mare

Il Castello Giusso di Vico Equense ha subito tante trasformazioni ma da oggi, rappresenta ancora una struttura a picco sul mare davvero molto particolare. Sorge, infatti su una scogliera fatta in tufo. Una delle caratteristiche di questo castello è proprio il suo essere a picco sul mare. Però, in realtà anche il suo interno è stato ristrutturato in modo tale che l’antico bastione Angiolino possa essere considerata una villa a tutti gli effetti. Assolutamente da visitare la sala dei ventagli che ha dei dipinti che risalgono al 1600, influenzate del Barocco napoletano. Oltre al suo bellissimo Belvedere, vi sono anche i giardini dove si trovano agrumi, rosmarino, lecci secolari e piante selvatiche del Mediterraneo. Inoltre, vi è anche uno strepitoso pergolato con l’affaccio sul mare e in una terrazza che rende strepitoso questo panorama. Gli abitanti del castello amano anche vedere le linee sinuose del Vesuvio direttamente dal Belvedere del Castello. Offre una spiaggia privata davvero molto comoda e caratteristica. Insomma, la sua imponenza ed eleganza sono senza tempo.

2 – La leggenda di Carlo d’Angiò

Una delle cose più particolari relative al castello è anche la sua leggenda relativa a Carlo II D’Angiò. Secondo fonti attendibili fu proprio lui a volere questo castello perché voleva difendere il borgo di Vico Equense che ospitava nei mesi estivi la famiglia reale. Secondo un’altra leggenda però, in realtà fu il feudatario Sparano di Bari a volere questo castello. La costruzione avvenne sempre sotto però il finanziamento del re angioino. A oggi, si racconta anche di una leggenda legata alla Regina Giovanna I del Regno di Napoli. Infatti, secondo la leggenda andrebbe a infestare le mura del Castello Giusso di Vico Equense, proprio il fantasma della donna. Poiché suo nonno morì prematuramente lei si trovo a essere sovrana ed è famosa perché era un amante insaziabile tanto vale che la chiamavano Giovanna La Pazza. La regina era molto legata a questo territorio e aveva anche l’abitudine di mettere delle trappole mortali all’interno del castello, in modo tale che nessuno potesse scoprire i suoi appetiti sessuali. In realtà, però la donna poi sarebbe rimasta come fantasma nel castello perché lei stessa divenne vittima di uno dei suoi tranelli anni mortali che la portarono alla morte.

3 – Organizzare un matrimonio o un evento a Castello Giusso

Un’altra motivo per cui vale la pena visitare il Castello Giusso è perché è una location ideale per chi vuole organizzare un evento per il proprio matrimonio. Infatti, questa struttura a oggi è gestita da nuovi proprietari che l’hanno destinata a vari tipi di eventi. Rispetto alla struttura originaria, sono ancora visibili la cinta muraria e poi la storica terrazza sul mare di cui ci sono anche testimonianze degli antichi racconti. Dopo tanti lavori di restauro nel XVII secolo, il castello è diventato una residenza signorile che è davvero molto particolare. Questo castello, infatti, ospita tantissimi eventi di alto calibro, nonché cerimonie civili e religiose. Addirittura, vale anche la pena sapere che il giurista napoletano Gaetano Filangieri aveva deciso di trascorrere i suoi ultimi giorni convinto anche che quell’aria l’avrebbe aiutato a combattere le malattie da cui era affetto. Poi morì proprio nella Fortezza il 21 luglio del 1788.

 

 

Le 3 bellezze uniche dell’area marina di Punta Campanella

Punta Campanella è un territorio bellissimo della Penisola Sorrentina che si trova nella sua parte più estrema. Questa area marina entra a far parte del promontorio della Campania che a partire dal 1997 rientra in zona protetta per le bellezze naturalistiche del suo contorno. A cavallo tra la Costiera Sorrentina e quella Amalfitana, in realtà si estende per circa 1500 ettari tra i comuni di Positano e quello di Massa Lubrense. In questa area marina protetta rientrano circa 40 km di costa, nonché tutto il mare cristallino tipico di questa zona. Oltre a essere un’area protetta, rientra specialmente anche come area protetta d’interesse Mediterraneo ovvero, un riconoscimento assegnato ai siti molto importanti per garantire la conservazione della biodiversità nel Mediterraneo. Vediamo quali sono però le tre particolarità e le bellezze uniche che si trovano nell’area marina di punta Campanella e quanto arricchiscono ancora di più un territorio già bellissimo come quello della Penisola Sorrentina.

Le diverse aree di punta Campanella

Punta Campanella, è costituita da sentieri e da una ricca vegetazione. La sua area particolare più bella è la cosiddetta Baia di Ieranto che si può raggiungere solo a piedi o via mare e offre degli scorci eccezionali, oltre che a una delle spiagge più comode della Penisola Sorrentina con il suo mare cristallino e i fondali particolari. Ma anche nella frazione di Nerano, a marina del Cantone, è possibile godere delle bellezze del mare della penisola. La riserva naturale della baia di Ieranto, poi in realtà è solo una parte dell’area marina protetta di punta Campanella. Basti pensare che a rientrare in questo gruppo vi sono anche gli isolotti de Li Galli che di fatto, si trovano al largo di Positano. Tali isole vengono chiamate anche “Sirenuse” perché secondo la leggenda fu proprio in quella zona che Ulisse incontrò le sirene. Vediamo quali sono le 3 bellezze per eccellenza di Punta Campanella.

1 – La ricchezza dei fondali

Chi visita l’area marina protetta di Punta Campanella conosce già bene le sue spiagge e quanto è bella la sua acqua cristallina. Molti però non conoscono la grande ricchezza dell’area marina di punta Campanella e quella dei suoi fondali. Infatti, si tratta di fondali caratterizzati dalle falesie calcaree che scendono dal mare e creano delle pareti di roccia, che arrivano anche a oltre 50 metri di profondità. Il paesaggio marino in questa zona è caratterizzato da pietre e piccolissimi ciottoli. Non vi sono tante spiagge di sabbia. Le aree più comode sono quelle della baia di Ieranto e di marina del Cantone. Di fatto però, tra le pendenze è possibile fare dei bagni davvero strepitosi. In questa zona si trovano le alghe rosse, i mesofili e delle specie coralligene. La specie nella zona più diffusa era il corallo rosso, però tra il XIX e il XX secolo è stato praticamente distrutto dalla pesca selvaggia. In quest’area si trovano anche tanti idrozoi, brizioli, spugne e serpule. La bellezza poi del fondale, da un punto di vista naturalistico, è dato anche da una fauna molto particolare con la presenza di specie marine protette.

2 – La ricca fauna di punta Campanella

Innanzitutto, ad arricchire la bellissima fauna di punta Campanella vi sono gli uccelli. Sono alcuni degli animali più facilmente individuabili, soprattutto nel periodo estivo quando i maschi sono impegnati per i canti utili per la difesa del territorio. Ci sono i falconi, tra cui vale la pena citare il gheppio. In questa area si trovano anche il falco pellegrino, la poiana e lo sparviero. Tali uccelli è più facile incontrarli, soltanto nel periodo migratorio. Un’altra cosa molto particolare, è che in questa zona è possibile avvistare, nei periodi di migrazione, anche grazie al lavoro dei biologi presenti sul territorio, tartarughe marine e delfini. Non è raro infatti, che attraversino Punta Campanella o la stessa baia di Ieranto.

 

3 – Le origini tra mito e leggenda

L’origine dell’area marina di Punta Campanella e di tutta la civiltà in quella zona, nasce tramite una bellissima leggenda. Infatti, secondo la leggenda, nel 172 avanti Cristo, vi era un tempio in quella zona dedicata al culto della dea Minerva. A oggi, non è più visibile, ma questo ha innescato tantissime leggende legate a questo territorio. Basti pensare anche al passaggio di tantissimi personaggi famosi dell’antichità, proprio in questa zona. Inoltre, anche la presenza della torre di avvistamento fa capire come in realtà quello era un posto di sbarco molto frequentato. Talvolta vi erano state anche delle incursioni che avevano aperto le porte delle città ai malintenzionati. È ancora visibile la torre, ovvero la cosiddetta Torre di Minerva che fu fatta costruire da Roberto D’Angiò nel 1334 e poi ricostruita nel 1566. Serviva a proteggere in caso d’incursioni dei pirati e su questa torre fu fatta suonare una campana. Proprio da qui, prende il nome la zona nota appunto come Punta Campanella.

 

 

Le 3 cose che non sai sui Monti Lattari

I Monti Lattari sono una catena montuosa che rientra nell’ambito dell’anti Appennino Campano. Rappresentano l’ossatura della Penisola Sorrentina e si estendono anche fino alla Costiera Amalfitana. Queste montagne sono ricche di storia e di tradizione. Rappresentano una bellezza, non solo naturalistica, ma anche ricca di storie e di testimonianze relative a come è cresciuto e si è sviluppato questo territorio. Molti non conoscono alcune delle principali curiosità legate a questa zona e tutte le tradizioni che racchiude. Ciò che certo, è che questa catena è ricca di vette anche molto alte e fa parte della comunità montana Monti Lattari – Penisola Sorrentina. Si tratta ovvero di una comunità che gestisce, insieme al parco regionale dei Monti Lattari, tutta una superficie che è di circa 16 mila ettari.

Vediamo quali sono le 3 curiosità che non conoscete sui Monti Lattari e come imparare a scoprirne la vera essenza.

1 – I Monti Lattari furono uno scenario di guerra

Molti non sanno che la storia dei Monti Lattari in realtà, si intreccia da protagonista con quella della Campania e della formazione dei suoi popoli. Infatti, in epoca romana i Monti Lattari facevano parte della Regio Primo Latium et Campania e in particolare, la pianura a nord della catena dei Monti Lattari fu lo scenario della terza guerra gotica per la battaglia conclusiva. Il Re degli Ostrogoti, ovvero Teia, ultimo di questo popolo fu ucciso nella cosiddetta battaglia dei Monti Lattari in località Nuceria. In pratica nel territorio a confine tra Sant’Antonio Abate e Angri ci fu questo episodio di guerra che ha reso famoso questa zona in tutto il mondo dell’epoca. Molti ne hanno decantato la bellezza naturalistica e la vista spettacolare che, già all’epoca, offriva su uno dei posti più belli al Mondo. Un affaccio su un territorio che talvolta, viene considerato come un angolo di Paradiso. Chi può negarlo?

2 – I Monti Lattari sono attraversati dai sentieri CAI

Sapete cosa sono i sentieri CAI? Sono dei percorsi esclusivi! Ciò che molte persone, anche residenti nella zona, non sanno è che i Monti Lattari sono attraversati da numerosi sentieri citati dal Club Alpino Italiano per coloro che amano il trekking e passeggiate in montagna. In particolare, vi è il sentiero numero 300 chiamato “Alta via dei Lattari”. Questo sentiero si estende dal margine orientale del corpo di Cava fino al margine occidentale. In realtà, il trekking nel corpo di Cava sarebbe una delle tradizioni più antiche della Città di Cava dè tirreni, in provincia di Salerno, offre un accesso privilegiato sui Monti Lattari. Questo sentiero permette di arrivare a Punta Campanella passando anche per il famoso “Sentiero degli Dei”. Anche il Sentiero degli Dei, che quindi attraversa i Monti Lattari, rientra in quelli citati dal Club Alpino Italiano e contrassegnato con il numero 327. Attraversando questi sentieri si ha la possibilità di scoprire piccoli borghi e centri abitati, nonché trovare delle costruzioni che testimoniano la storia dei popoli del posto e delle persone che lo abitano. Proprio per questo motivo, oltre che per la sua particolare conformazione che permette anche una vista eccezionale sul Golfo di Napoli, di fatto qui si troveranno degli spunti naturalistici unici. Tali montagne infatti, sono di formazione calcarea e raggiungono anche delle vette molto alte. Nello specifico, le vette più alte sono il Monte San Michele che arriva a 1400 metri. Tale monte rientra nel complesso di Monte Sant’Angelo a tre Pizzi, racchiudendo le cime di Monte Catiello, Monte di mezzo e Monte San Michele stesso.

3 – La tradizione enogastronomica

Già a partire dal III secolo avanti Cristo, si parlava dell’importanza dell’allevamento ovino e bovino sui Monti Lattari a cavallo tra la Penisola Sorrentina e la Costiera Amalfitana. A raccontarne fu anche Claudio Galeno, medico e filosofo greco. Del resto, proprio lui, anche nel II secolo dopo Cristo aveva parlato delle proprietà curative dei formaggi e degli altri prodotti dei pastori della zona. Ancora oggi, il fiordilatte di Tramonti, così come il provolone del Monaco rappresentano delle prelibatezze di questa zona, non ultima anche la provola di Agerola affumicata che è una vera e propria leccornia e va a rendere molto gustosi alcuni piatti tipici della tradizione. In più, vi è da dire che la qualità di questi prodotti è davvero unica anche perché sono molto genuini. Vi sono numerosi eventi e iniziative che promuovono tali piatti e in più vengono abbinati con altri ingredienti unici della tradizione. Non ultimi, i formaggi aromatizzati al limone. Sfruttando i limoni tipici della Costa di Sorrento, si avranno delle vere e proprie prelibatezze. Non è un caso infatti, che ad esempio, il provolone del Monaco che veniva realizzato dai monaci e dai pastori dei Monti Lattari arricchisce anche una delle ricette tipiche della Penisola Sorrentina, ovvero gli spaghetti alla Nerano! Una delizia da provare per chi si trova in questa zona in vacanza o di passaggio!

 

 

Tutto ciò che devi sapere sul Monte Faito

Il Monte Faito rappresenta una meta interessante sotto l’aspetto naturalistico che appartiene alla catena dei Monti Lattari che si estende dalla Penisola Sorrentina, più le zone interne e parte della Costiera Amalfitana. Questo sentiero offre una vista spettacolare sul Golfo di Napoli e inoltre, è ricco di fresco, di ombra e anche perché offrono un percorso molto comodo per gli amanti del trekking, ma non solo. Sul Monte Faito si trovano i faggi secolari e inoltre, la sua roccia calcarea permette delle lunghe passeggiate a contatto con la natura.

Vediamo quali sono i principali itinerari del Monte Faito e cosa contraddistingue questa bellissima montagna che sovrasta la città di Castellammare di Stabia.

La tradizione del Monte Faito

Secondo la tradizione, sul Monte Faito in una grotta, si raccolsero per pregare e meditare i Santi Catello e Antonino. A questi due Santi apparve in quell’occasione l’Arcangelo Michele. Infatti, è qui che sorge il Santuario di San Michele Arcangelo che è stato costruito nel 1950 proprio dove sorgeva quello antico e di conseguenza, dove vi era stata l’apparizione dei due Santi. Invece, quando a governare il territorio vi era Ferdinando I del Regno delle due Sicilie, nel 1783 fu aperto grazie al legname prodotto sul Monte Faito. Il cantiere navale di Castellammare permetteva la costruzione delle navi che è ancora oggi un’attività che si svolge in questa città. Il Faito però, oltre alla sua tradizione, è diventato anche una meta turistica grazie all’attivazione della funivia che permette di raggiungere il Monte Faito in 8 minuti da Castellammare di Stabia. Nel tempo, soprattutto negli anni 90 furono costruiti in quella zona tante ville residenziali, numerosi alberghi oltre a un centro sportivo munito anche di piscina, per incentivare il turismo. Ancora oggi gli abitanti della zona trascorrono volentieri dei weekend all’aria aperta sulla montagna dei Monti Lattari.

Il valore naturalistico

Il Monte Faito è formato soprattutto, da rocce di tipo calcareo e si chiama in questo modo per le faggete che crescono sulle sue pendici. La presenza di faggi che hanno oltre 400 anni, con una circonferenza che arriva anche a 6 metri rendono questo posto davvero particolare. Sul Monte Faito vi sono anche delle sorgenti tra cui vi è una di quelle più importanti, ovvero quella della Lontra. C’è da dire che questo il sentiero del Monte Faito, vi sono numerosi tornanti, però tutti abbastanza facili e non di particolare difficoltà. Vale la pena anche citare la cima del Pizzo di San Michele, chiamata anche Monte Molare perché ha questa forma caratteristica. Da qui si ha l’opportunità di vedere uno dei paesaggi più belli della Campania. Infatti, si può ammirare praticamente tutta la parte della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana. Da questo punto di vista si vede il profilo del Vesuvio, del Golfo di Salerno, quello di Napoli nonché le Isole del Golfo che sono ben visibili soprattutto se la giornata è limpida. Da qui si possono intravedere Capri, Ischia e Procida.

L’affaccio sulla Penisola Sorrentina

Attraversando il Monte Faito, si può proseguire per la Croce della Conocchia dopo aver approfittato della vista dal Monte Molare. Si tratta della croce che si vede anche direttamente da Sorrento. In questa direzione, si possono notare tutti i canyon particolari della Penisola Sorrentina e la passeggiata, diventa anche molto panoramica. Oltre a essere facile e piacevole, in più permette anche di scoprire qual è la vera natura delle faggete del Monte Faito e di trovare alcuni degli alberi secolari della zona.

Come raggiungere il Monte Faito

Come già accennato, per raggiungere il Monte Faito facilmente coi mezzi pubblici si può utilizzare da Castellammare di Stabia la funivia del Faito aperta solo in estate, che permette di raggiungere la vetta in 8 minuti. È gestita dall’EAV che ne stabilisce orari e criteri di utilizzo. È anche possibile però, raggiungere il Monte Faito in automobile sempre da Castellammare di Stabia imboccando la Statale 145 Sorrentina seguendo le indicazioni che portano fino al villaggio Faito che si trova più o meno a circa 15 km di distanza. L’intera area è sotto il monitoraggio dell’Ente parco regionale dei Monti Lattari.

Le attività sul Monte Faito

Oltre a dei bellissimi percorsi di trekking a stretto contatto con la natura, in realtà, il Monte Faito è anche un luogo dove si organizzano numerosi eventi e iniziative sul territorio. L’obiettivo, che si sta portando avanti da diversi anni, è quindi di far conoscere tutte le tradizioni di questa zona e in più anche di far scoprire il territorio. Vi sono stati numerosi open day per l’utilizzo della funivia ad esempio, anche il servizio bike sharing, che permette di scoprire in bici elettrica i sentieri del Faito. La storica funivia di solito apre il giorno di Pasqua, così da permettere anche degli ottimi pic nic in occasione della Pasquetta.

 

 

I sapori e le tradizioni di Nerano

Il borgo di Nerano è una frazione marina del Comune di Massa Lubrense. Affaccia sul Golfo di Salerno e si trova sulla punta estrema della Penisola Sorrentina. Si chiama Nerano, in quanto in questa zona vi era una villa dell’imperatore Nerone, costruita affinché l’imperatore potesse oziare e riposarsi in pace. La spiaggia di Nerano si affaccia sulla nota baia di marina del Cantone che è contraddistinta da acque cristalline, ciottoli, fondali rocciosi. Ideale per le immersioni subacquee, questa zona rientra nella riserva naturale marina di punta Campanella. In differenti periodi dell’anno vi sono eventi e tante manifestazioni pubbliche che vanno a valorizzare tutti i suoi particolari aspetti. Vediamo quali sono le tradizioni di questo noto borgo e le sue bellezze incontaminate, tutte da esplorare e da scoprire in profondità.

Le bellezze di Nerano

Quella di Nerano è una baia nota soprattutto, per le sue acque trasparenti e per i suoi ciottoli. Chi vuole godere di un po’ di relax in spiaggia, non può certo perdere l’occasione di visitare Marina del Cantone che è una delle spiagge più confortevoli di tutta la Penisola Sorrentina. Si raggiunge con un sentiero panoramico. Questa zona è anche molto panoramica. Basti pensare alla baia di Recommone che può essere considerata un pezzo di Paradiso! La spiaggia di Marina del Cantone, si trova a pochi passi dalla spiaggia della Baia di Ieranto che è uno dei luoghi più suggestivi della città di Massa Lubrense. Si può raggiungere solo a piedi o via mare: offre tantissimi scocci. Da qui è possibile anche ammirare Villa Rosa dove soggiornò Normann Douglas. È molto caratteristica anche perché si trova di fronte ai faraglioni di Capri. Chi vuole scoprire la bellezza di questa spiaggia e di tutto il borgo può raggiungerla abbastanza facilmente.

Come raggiungere Nerano

Nerano si trova sulla punta estrema della Costiera Amalfitana, a cavallo di quella della Penisola Sorrentina. Si percorre sia in auto che in scooter. Potete noleggiarli privatamente. Poi potete anche visitarla raggiungendola attraverso gli autobus della Sita che seguono la direzione “via Nastro azzurro”. Si tratta del bus che collega Sorrento con Sant’Agata sui due Golfi. In alternativa, si può anche raggiungere con il bus della Sita che parte da Massa Lubrense “via Nastro verde”. Da lì si arriva a Nerano e si può godere della bellezza di questo territorio. Una delle caratteristiche di questo borgo sta nella sua unicità e nell’assoluta conservazione rispetto alla sua tradizione e alla sua cultura.

Il borgo di Nerano

Il borgo di Nerano è tanto piccolo quanto caratteristico. La sua particolarità sta nel fatto che proseguendo dal suo centro si può arrivare verso Marina del Cantone. Inoltre, è possibile ammirare anche la parrocchia del santissimo Salvatore di Nerano. Poi, da tutte le parti del borgo si arriva facilmente ad alcune delle spiagge più belle del Penisola Sorrentina. Di certo una delle caratteristiche di questo borgo è che sembra essersi fermato nel tempo ed è immerso in una natura rigogliosa. Vale anche la pena citare quelle che sono le sue tradizioni enogastronomiche. Chi visita questo posto sarà in grado di scoprire l’essenza unica di questo territorio.

La tradizione enogastronomica di Nerano

Chi vuole assaporare alcuni dei piatti tipici della Penisola Sorrentina di fatto non può non assaggiare i cosiddetti “spaghetti alla Nerano”. Parliamo di una ricetta molto particolare che è famosa in tutta la Campania, ma non solo. Il piatto è originario del 1700 e viene fatto con un formaggio tipico della zona di Vico Equense, realizzato originariamente dai monaci che desideravano del territorio. Sono degli spaghetti realizzati con zucchine e provolone del Monaco, che è possibile assaggiare in tutti i ristoranti della zona. In realtà però, nei ristoranti della zona si possono anche assaggiare alcune delle ricette tipiche di questo territorio che in genere sono a base di mare. Si può contare su prodotti genuini e dal sapore unico.

Cosa fare a Nerano

A visitare Nerano, solitamente vi sono coloro che sono molto attratti dal trekking. In questa zona a cavallo con Sant’Agata dei due Golfi e la baia di Ieranto, una delle attività principale è quella del trekking. Non è un caso infatti, che ogni anno si organizza anche la cosiddetta “Trekking fest” che ha questo piccolo borgo come protagonista. Durante questo evento si tengono tante escursioni, che permettono di raggiungere la baia di Ieranto con le sue viste spettacolari, nonché la sua natura incontaminata. Sempre in quest’ottica, vi sono anche numerose iniziative organizzate soprattutto, nel periodo compreso tra marzo e ottobre in cui si tengono le escursioni guidate con la possibilità anche di fare degustazioni presso aziende agricole e presso gli agriturismi. Tra gli eventi più particolari, vi è anche quella della “Pasta alla Nerano in spiaggia”. Tale evento va proprio a dare importanza e a fare assaggiare una splendida degustazione di gruppo di questo piatto sulla spiaggia.

 

Come muoversi in Penisola Sorrentina

La Penisola Sorrentina è un territorio frequentato da gente proveniente da ogni angolo del Mondo. Oltre al suo mare incredibile, vale la pena sottolineare la bellezza davvero unica del suo paesaggio. Comprende tanti Comuni della Provincia di Napoli tra cui Agerola, Castellammare di Stabia, Sorrento, Sant’Agnello, Vico Equense e Massa Lubrense. Questa zona è famosa in tutto il Pianeta anche per le sue ricchezze enogastronomiche. Ciò che è certo però, è che proprio per la conformazione del territorio, talvolta è difficile raggiungere alcuni suoi punti. Vediamo quali sono i modi migliori per muoversi in Penisola Sorrentina e quelli comodi, che dunque renderanno più bella e semplice la vostra vacanza.

I modi migliori per muoversi in Penisola Sorrentina

Vi sono diversi modi in cui possibile muoversi in Penisola Sorrentina. Le soluzioni migliori sono:

  • con i mezzi pubblici
  • noleggiando un’auto o uno scooter
  • in treno o con la Circumvesuviana
  • in taxi
  • via mare

Muoversi in Penisola Sorrentina con i mezzi pubblici

Chi vuole muoversi in Penisola Sorrentina può optare per i mezzi pubblici. Infatti, i vari paesini della Penisola sono collegati tra loro con gli autobus EAV. Possono essere utili sia partendo dalla stazione centrale di Napoli, che dall’aeroporto di Capodichino per raggiungere le principali città come Sorrento, Sant’Agnello, Piano di Sorrento, Meta di Sorrento, Vico Equense e Massa Lubrense. Questi autobus sono spesso però, abbastanza affollati, soprattutto nel periodo estivo e nell’alta stagione della Penisola Sorrentina che arriva fino a ottobre circa. Restano comunque delle buone soluzioni anche se nello spostamento tra i vari comuni, l’orario massimo serale è intorno all’una di notte circa, ma solo nel periodo estivo.

Noleggiando un auto o una moto

È anche possibile muoversi in Penisola Sorrentina noleggiando un’auto o una moto. Per quanto riguarda l’automobile si può noleggiare sia alla stazione di Napoli che presso l’aeroporto di Napoli Capodichino. Altrimenti si può optare per il noleggio sul posto, in una delle città in cui vi recate. Vi sono tantissime soluzioni anche con dei prezzi ragionevoli, sia nelle principali città come Sorrento, Massa Lubrense e Vico Equense, ma anche nei paesini più piccoli. Cercando in rete potreste anche trovare numerose offerte più vantaggiose. Inoltre, quando prendete un’automobile però, considerate comunque che la Penisola è spesso molto trafficata anche da un paesino all’altro. Poi, trovare parcheggio può diventare abbastanza difficile. L’alternativa potrebbe essere quella di noleggiare uno scooter nel Paese in cui vi recate e utilizzarlo per muovervi nei paesini della costa. Nel periodo estivo è sicuramente la soluzione più adatta, così supererete senza difficoltà il traffico e non avrete l’annoso problema del parcheggio.

Muoversi in Penisola Sorrentina con il treno o la Circumvesuviana

Per arrivare in Penisola Sorrentina potete utilizzare anche il treno. Infatti, in estate l’EAV mette a disposizione un treno turistico speciale che si chiama “Campania Express” che partendo da Piazza Garibaldi (a Napoli) permette di arrivare fino a Sorrento. Però bisogna seguire le informazioni sul sito EAV per sapere da quando è attivo. In genere, è attivo dal 1° giugno fino al 30 settembre di ogni anno. L’alternativa valida su rotaie è la Circumvesuviana. Quasi tutti i paesini della Costiera sorrentina sono connessi con la Circumvesuviana che parte da Napoli, ma connette nella linea sorrentina diversi comuni come Meta di Sorrento, Piano di Sorrento, Vico Equense, Seiano, Sorrento o Sant’Agnello. È molto comodo anche se spesso la Circum, è particolarmente affollata, soprattutto nel periodo estivo. Questa soluzione però non è valida di notte. L’ultima corsa della Circumvesuviana per la Penisola Sorrentina è alle 20:30 circa nel periodo estivo.Ti consigliamo di acquistare il tuo spazzolino preferito a prezzi super bassi con spedizione gratuita e puoi anche ritirare il tuo ordine in negozio lo stesso giorno.

Muoversi in Penisola Sorrentina in taxi

Muoversi in Penisola Sorrentina in taxi è sconsigliabile perché i prezzi sono abbastanza elevati. Anche solo per arrivare da Napoli, la cifra può superare i 100 euro. Anche spostarsi tra i paesini può avere dei costi più elevati, soprattutto se si considera il traffico. Di solito il taxi già parte da una tariffa abbastanza alta e al costo va aggiunto anche il prezzo della fascia oraria. Per tale motivo è consigliabile solo sceglierlo nel caso di gruppi numerosi o in extremis.

Muoversi in Penisola Sorrentina via mare

Gli spostamenti in Penisola Sorrentina via mare sono ideali soprattutto, per chi vuole scoprire la bellezza della Costa ma non possono essere considerati come validi a scopi meramente turistici. Potete usarli per un breve spostamento o collegamento. È ideale per esempio, andare via mare nella famosa area Marina protetta di punta Campanella, ad esempio nella baia di Ieranto. Tale terra è facilmente raggiungibile da Sorrento via mare, sia con le imbarcazioni private che con dei servizi taxi marini messi a disposizione. In alternativa però, si può considerare di arrivare a Sorrento via mare dal porto di Napoli, partendo dal Molo Beverello dove partono gli aliscafi che arrivano fino a Sorrento. Vi è anche la “metrò del mare” che nel periodo estivo passa per Sorrento e arriva, in realtà, fino alle punte della Costiera Amalfitana e Cilentana.

 

Il fascino e la tradizione di Sant’Agnello

Sant’Agnello è una città molto particolare, intrisa di tradizioni e leggende. Una su tutte è quella legata al mito delle sirene. Poi si racconta della presenza in città di personaggi storici illustri nel corso degli anni di cui restano delle bellissime ville come Villa Crawford o Villa Nicolini. Insomma, si tratta di una città molto particolare ricca, anche di architetture religiose di piazze e di bellissime viste, insenature spettacolari a picco sul mare. Viene anche da dire che si contraddistingue per la presenza di un’area naturale che è il golfo del Pecoriello, il cui nome deriva dalla presenza spesso di pecore in quella zona. In quest’area vi è una piccolissima spiaggia: è un’insenatura davvero caratteristica della Costa Sorrentina. Ma un aspetto di Sant’Agnello che spesso viene trascurato, è quello legato alle sue tradizioni e al suo folklore. Vediamo alcuni appuntamenti, eventi e le leggende da conoscere su Sant’Agnello.

La tradizione popolare di Sant’Agnello

La prima cosa da dire su Sant’Agnello e che prende il nome appunto da Sant’Agnello che un era un abate. Tale santo è famoso soprattutto, per il culto legato alle donne incinte. Infatti, Sant’Agnello secondo quella che è la tradizione anche religiosa, prevede che i mariti delle partorienti si recavano presso la statua del Santo per chiedere la buona riuscita del parto. Infatti, vi è un culto particolare legato a Sant’Agnello: viene osannato dai cittadini. C’è da dire però, che dal punto di vista religioso, vi sono anche altre processioni che vale la pena citare come quella della Settimana Santa dove tutte le competenze del territorio si organizzano per i riti che partono il giovedì santo e durano fino al venerdì santo, di notte. Vi sono poi, la solenne processione del Cristo morto, la processione dell’Addolorata, con un’atmosfera davvero molto particolare con gli incappucciati.

Le Confraternite di Sant’Agnello

A Sant’Agnello vi sono anche numerose confraternite. Parliamo quindi, di realtà che sono a cavallo tra storia e religione del posto. Le confraternite in particolare, sono tre e sono: la venerabile arciconfraternita del gonfalone dei Santi Prisco e Agnello, la confraternita del santissimo Cuore di Maria di San Giuseppe e l’arciconfraternita del Santissimo Sacramento e natività di Vergine Maria. Queste confraternite partecipano ai riti del venerdì Santo e organizzano per il territorio diverse attività legate al culto religioso e non solo. Infatti, c’è da dire che nel corso dell’anno a San Damiano si tengono tantissime iniziative come sagre, fiere e congressi, ma soprattutto tante manifestazioni enogastronomiche. Le feste popolari, infatti, sono numerose soprattutto, nel mese di settembre dove si tiene la sagra dei prodotti tipici dell’agricoltura locale. Questa sagra risale al 1980 e dura tre giorni. In questo periodo la città diventa una sorta di grande mercato aperto.

Le piazze e le ville di Sant’Agnello

La piccola città di Sant’Agnello si contraddistingue anche per la presenza di numerose piazze e ville. Una su tutte è Piazza Matteotti che è crocevia della città. Infatti, parliamo di un territorio che comunque presenta un monumento ai caduti, la sede comunale, che è un edificio che era nato con una scuola e che ora occupa il Municipio. Poi vi è piazzetta Marinella che ha una vista spettacolare sul Golfo di Napoli e che vale assolutamente la pena vedere. A fare la differenza sono anche i suoi Palazzi. Tra le strutture più belle vi è anche villa Crawford che è davvero molto caratteristica e infatti, apparteneva allo scrittore statunitense Francis Marion Crawford. Poi vi è Villa Nicolini, che si trova vicino alla chiesa dei frati cappuccini. Fu edificata nel 1920. Vi è inoltre, un’altra struttura storica che è molto rappresentativa di Sant’Agnello ed è il Grand Hotel Cocumella. In realtà, ospitava una confraternita di gesuiti che volevano adibire l’intero complesso a luogo di cura, ma poi questo capolavoro del ‘600 napoletano è diventato un grandissimo albergo, molto lussuoso.

La cultura enogastronomica di Sant’Agnello

Sant’Agnello è anche famosa per i suoi sapori e in particolare, per i salumi e per i formaggi. Chi va a Sant’Agnello, in pratica, non può certo assaggiare i vini del posto, le mozzarelle e la ricotta del territorio. Inoltre, vi è anche la tradizione della pasta, ovvero i paccheri. Legato alla tradizione gragnanese, assaggiare questo piatta rappresenta sicuramente un’ottima soluzione per chi vuole viaggiare e scoprire anche i sapori di questo territorio. Sicuramente tra i vantaggi di Sant’Agnello vi è la vista che offre sulla Penisola Sorrentina. Si tratta di uno scorcio molto particolare che vale assolutamente la pena vedere perché offre una visuale privilegiata sul Golfo di Napoli. Si tratta davvero di un ottimo posto che vale assolutamente la pena vedere. È consigliabile quindi trascorrere qui un po’ di tempo, soprattutto se volete scoprire la vera essenza della Penisola Sorrentina.