Snorkeling e diving in Costiera

Snorkeling e diving in Costiera – Per gli appassionati di sport marini e subacquei, i fondali del tratto costiero che va da Sorrento a Positano offrono emozioni uniche. Maschera, pinne e respiratore per immergersi in un vero e proprio “mare di scoperte”.

La Costiera vanta acque ricchissime di bellezze e tesori nascosti. I fondali sono ricchi di vegetazione e offrono dimora a tante diverse specie di pesci come  cernie, scorfani e ricciole, ma anche polipi, murene e piccoli pesci che si muovono sempre in branco. Naturalmente la presenza di scogli contribuisce ad arricchire la flora e la fauna marina.

Molto ricca e variegata anche la vegetazione. Presenti l’attinia,  meglio conosciuta come “pomodoro di mare” e i ricci di mare (in dialetto chiamati “angin”) che possono essere raccolti, in alcuni momenti dell’anno. I ricci sono alla base di tante gustose ricette locali.

Snorkeling, dove praticarlo

Una delle zone più ricche di flora e fauna marina si trova a largo di Positano dove gli appassionati possono immergersi ed ammirare diverse calette e grotte tutte da esplorare

Spingendosi verso l’Isola di Capri interessanti sono anche la Grotta Verde e la Grotta Bianca. Anche le caratteristiche isole dei Galli costituiscono un’altra location da esplorare sott’acqua.

Si tratta di fondali che offrono esperienze uniche per via dell’eccezionale concentrazione di biodiversità e della ricchezza di specie che popolano le acque più superficiali, tanto da spingere gli appassionati di sport acquatici a partire anche da molto lontano pur di vivere questa esperienza.

Snorkeling e diving in Costiera

Diving, fondali ricchi di vita e di colori

Anche gli appassionati di diving  trovano nella Costiera un’area che offre grandi esperienze. In primis per via dell’area marina protetta di Punta Campanella, un vero e proprio acquario naturale.  Grotte, anfratti, cavità, secche in mare aperto, dove la corrente e la presenza di piccolo pesce azzurro favoriscono il passaggio di tonni e ricciole. E ancora anemoni di mare e esemplari di pinna nobilis. Sui fondali più profondi praterie di poseidonia.

I fondali della Baia di Ieranto celano un mondo ricco di vita e di colori: 260 specie censite, tra quelle stanziali, quelle che visitano la zona periodicamente e quelle che si affacciano di tanto in tanto nella baia, come tartarughe, tonni, delfini. Una ricca biodiversità favorita dal cosiddetto fenomeno dell’upwelling. la risalita d’acqua degli strati più profondi che, grazie ad un continuo apporto negli strati superficiali di nutrienti, contribuisce ad arricchire la varietà di flora e fauna.

Fondali, dunque per tutti i gusti, atti a soddisfare qualunque interesse subacqueo: fotografico, naturalistico, speleologico e anche archeologico.

 

 

 

 

 

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